Rating: PG angst
Disclaimers: i personaggi non sono miei ma di chi voi ben sapete...
Rabbia
capitolo 1
di
Kuso Baba
Sanzo osservò le volute di fumo disperdersi lentamente fino a sparire con la
sua solita aria assente. Poi, con uno dei suoi bruschi cambiamenti di idee,
decise di spegnere la sigaretta schiacciandola sul davanzale e di gettare la
cicca di sotto. Era troppo pigro e troppo stanco per cercare un posacenere,
men che meno gli andava di chiedere alla scimmia di andare a prendergliene
uno. Per una volta che stava zitta e buona in un angolo! Oltretutto, neanche
per colpa sua o di qualche suo spropositato rimprovero! Stava semplicemente
armeggiando con un barattolo di pesche sciroppate e, a giudicare dalla
faccia assorta con cui stava squadrando l'apriscatole, ci avrebbe messo
davvero un bel po' per aprirlo. Che stupido! Tuttavia, quel viso... aveva
davvero un'adorabile espressione da mocciosetto, con quella sua aria
concentrata e la punta della lingua che spuntava da un lato della bocca.
L'aveva mai avuta un'espressione così, lui? E il suo adorato Maestro si era
mai soffermato a guardarla, con quella sua solita aria bonaria che tanto
amava? Trasse un profondo sospiro. Conosceva benissimo la risposta, ma gli
pesava ammetterlo. No. Lui non si era mai comportato come un moccioso
qualunque, Shuei lo aveva sempre preso in giro per questo...
-Continua così, e ti ritroverai con tutti i capelli bianchi prima di aver
compiuto la maggiore età!-
Già. Ma, d'altronde, come avrebbe potuto comportarsi diversamente? Era
cresciuto in un monastero buddista! Quello che considerava suo padre era un
bonzo di massimo rango! Lui desiderava così ardentemente essere alla sua
altezza... non avrebbe mai voluto in alcun modo deluderlo. Soprattutto
perchè lui era soltanto un miserabile orfano...
-Kouryu! Kouryu! Kouryu della corrente del fiume!-
Questa era la canzoncina con cui quei dannati novizi adoravano tormentarlo.
Per non parlare dei monaci adulti, che non si facevano scrupoli di allungare
le mani in maniera del tutto inappropriata pur di infangarlo...
-Un moccioso così al fianco del Venerabile Komyo Sanzo! Con quello sguardo
da indemoniato, poi? Giusto all'inferno staresti bene, a tormentare le anime
dei dannati!-
L'arrogante Kouryu. Il demone Kouryu. O anche, a denti stretti (e stando
bene attenti a non farsi sentire dal suo Maestro) Kouryu il bastardo. Questi
erano solo alcuni dei nomignoli che sapeva essergli stati affibbiati, per
non parlare delle voci che sentiva circolare sul suo conto...
-Sarà sicuramente il figlio illegittimo di qualche nobile...chissà...magari
è il frutto della relazione con qualche cortigiana...-
- Già, oppure di qualche dio che poi ha deciso di rinnegarlo...è troppo
bello per essere un semplice essere umano!-
-Veramente è troppo bello per essere un maschietto! Chissà se è vero che ha
tutte le cose al posto giusto?-
-E tu dici che il Venerabile Komyo Sanzo Hoshi si sarebbe permesso di fare
una cosa simile? Travestire una bambina da maschietto?-
-Per divertircisi meglio, magari! Chissà!-
-Io, comunque, dico che quel moccioso è un demone. Un giorno si trasformerà
davanti ai nostri occhi, rivelandoci così la sua vera natura ed ammazzandoci
tutti senza pietà.-
-Che dici?!-
-Ti dico di sì, invece... vedrai se non è così! Quegli occhi... quello
sguardo... non ha nulla di umano!-
-In effetti....-
-Demone. Demone di sicuro. Komyo Sanzo non dovrebbe riporre tanta fiducia in
quel ragazzino.-
Già. Komyo Sanzo non avrebbe dovuto. Anche perchè lui non aveva fatto altro
che deluderlo... Non aveva saputo proteggerlo quando ne aveva avuto bisogno.
Non era riuscito a vendicarlo. Non riusciva ad essere il suo degno
successore. Soprattutto, non sapeva essere forte come gli aveva promesso.
No, non ci sarebbe proprio mai riuscito...
fine cap 1. continua...
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