<< Questa fic è molto particolare  e il titolo stesso dice tutto... il motivo principale di queste due righe consiste nello spiegare attentamente uno dei luoghi dove si svolgeranno le azioni dei nostri eroi, il cielo...e leggendo capirete il perché:
                                           Dio
Arcangelo Michele         Arcangelo Raffaele    Arcangelo Gabriele                
(forza,                            speranza, guarigione     messaggero di
 combatte contro il male       dei poveri                  Dio, saggezza.
 
Legione degli angeli       Legione degli angeli      Legione degli angeli
Di Michele                      di Raffaele                    di Gabriele

                        Angeli Superiori (ognuno con le loro qualità)

Legioni degli angeli superiori.

                          Angeli  minori.

Un'ultima nota: Non c'entra niente con Angel Sanctuary... nel modo più assoluto , diciamo che la mia fonte di informazione è mooooooooolto attendibile, ve lo assicuro ... di più non posso dire.
Buona lettura.>>



 

 


E' questione di ali

parte VI

di Parsifal



Rukawa è fermo davanti alla porta, un livido che si sta allargando sulla tempia e la maglia strappata sulla spalla sono i segni inequivocabili della rissa che ha fatto prima ma almeno gli idioti che dovevano pestare Sakuragi sono KO!
Ma...proprio tutti?
Succede in un attimo, Rukawa vede il suo ragazzo che si muove così velocemente da non essere visibile ad occhio nudo... o almeno ad un occhio non allenato come il suo!
Le mani unite colpiscono lo stronzo(^^ ) che sta tenendo Sakuya con una tale forza da lanciarlo attraverso tutta la stanza.
Il suo volo finisce contro la parete, il coltello è rimasto a terra ai piedi di Sakuya... inutile oggetto inanimato ora che il suo proprietario è stato scagliato da una forza incomprensibile per chiunque gli sia accanto.
L'attimo successivo Rukawa si sente afferrare da due braccia dure come l'acciaio e si ritrova bloccato contro un torace che sembra un muro di cemento armato.
Si è fatto distrarre da Sakuragi, inevitabilmente attratto dal suo incredibile cambiamento, dall'espressione concentrata del suo volto e non ha sentito il ragazzo che è entrato alle sue spalle e lo ha afferrato in quel modo, bloccandolo completamente.
Non è uno dei due di prima, quelli si rialzeranno soltanto fra parecchio e non certo in grado di immobilizzarlo così... questo qui è un altro... e la sua forza è nettamente superiore a quella degli altri tre!
< Hana... attento>
riesce a gridare per avvertirlo prima che l'altro stringa il braccio in una presa così forte da togliergli il fiato.
E' l'ultima cosa che riesce a fare.
Con la stessa velocità e precisione di prima Sakuragi lo colpisce con un calcio in pieno volto, evitando perfettamente Rukawa e facendo scattare la testa all'indietro dell'incosciente che lo aveva afferrato sperando così di fermare quella furia dai capelli rossi.
Sembra quasi che non si sia mosso, che la gamba e il piede abbiano attraversato tutta la stanza senza fare un solo movimento, continuazione assurdamente lunga del suo corpo.
Ed è in quel momento che Roby interviene, abbracciando forte il suo Hanamichi, avvolgendolo con le ali, cercando di fermarlo e di calmarlo... fermando così anche Michele che era entrato in lui per aiutarlo.
"Lo ha invocato"... pensa frastornato Roby mentre sente che il ragazzo si rilassa lentamente " ha invocato la forza dell'arcangelo e il suo aiuto senza nemmeno rendersene conto... questo ragazzo ha una forza spirituale incredibile... raramente ho visto una cosa del genere!"
così come è arrivato l'arcangelo se ne va, lasciando Sakuragi in buone mani, ormai al sicuro, mentre nella stanza tutto torna alla normalità... se si può chiamare normalità quello che resta.

La casa di Sakuragi è accogliente e caotica, proprio come se la immaginava.
C'è disordine ma un disordine organizzato e pulito, allegro nel suo insieme, mette calore e allegria... e adesso i ragazzi ne hanno bisogno più che mai.
La signora Sakuragi non è a casa... per fortuna, perché vedendo le condizioni di Sakuya e di Rukawa probabilmente avrebbe chiamato tutte le ambulanze della zona... e nemmeno sarebbero bastate!
Sakuya è distesa nel divano, tre cerotti sui tagli del collo che comunque non bruciano troppo, anche se lei ha fatto la vittima fino a un minuto prima per farsi coccolare da suo fratello.
Adesso i due ragazzi si sono chiusi in cucina e stanno mangiando qualcosa... per essere esatti stanno spazzolando tutto quello che c'è nel frigo, quello che è successo non ha certo cancellato in loro quella fame senza fondo tipica degli adolescenti in crescita (adolescenti a chi? Vuoi morire giovane piccoletta? NDHana) (^^) e Sakuya rivive tutto quello che è successo nel pomeriggio come in un film al rallentatore, da quando è entrato suo fratello a quando se ne sono andati via senza essere più fermati da nessuno.
Sembrava veramente un angelo, un terribile angelo furibondo senza nessun controllo... solo lei sapeva quello che è veramente capace di fare Hanamichi, solo lei lo aveva già visto all'azione e avrebbe dato tutto ciò che possiede per non obbligarlo a rifarlo di nuovo.
Perché anche l'altra volta era stata colpa sua... come adesso.
Sente che sta ricominciando a piangere e ricaccia indietro le lacrime a forza, sa che così Hanamichi sta soltanto male e non vuole assolutamente turbarlo di nuovo, non adesso che è in cucina con il suo ragazzo.
Alla fine quello che la minacciava era quel verme di Sawada... uno stronzo che lei aveva respinto qualche settimana fa e che suo fratello aveva umiliato per bene davanti agli altri della sua assurda banda...ragazzini grandi e forti... e pericolosi, che andavano in giro a rubacchiare e a terrorizzare gli altri.
Adesso ci penseranno due volte prima di incrociare di nuovo la loro strada... a dire il vero non aveva mai visto Sawada così terrorizzato...un sorrisetto compare sulle labbra nonostante tutto, dire che era terrorizzato non rende bene l'idea ma... non gli viene nessun'altra parola per dare un nome alla sua faccia nell'attimo esatto in cui suo fratello lo colpiva.
In quel momento suona il cellulare, è Neko, una sua cara amica (^^), risponde con sollievo e comincia a raccontare quello che è successo a modo suo, condendolo con anedotti che conosce su Sawada e i suoi "amici" mentre un pensiero fugace va a suo fratello e al suo ragazzo... suo fratello gay... quando lo ha visto così dolce e tenero con quel bellissimo ragazzo dagli occhi blu non voleva crederci... fantastico!!!
Suo fratello gay con uno schianto come quello... non poteva capitargli niente di meglio, ne è assolutamente sicura...chiaramente sua mamma non la penserà allo stesso modo ma ci sarà lei a proteggerli!
Intanto, in cucina, Rukawa ha appena finito di mangiare e osserva divertito Sakuragi che sta facendo fuori un panino più grande di lui...il terzo ovviamente.
Non pensava che ci fosse qualcuno in grado di mangiare così tanto e così velocemente...chiaramente non lo da a vedere, dalla sua espressione non traspare assolutamente nulla a parte lo sguardo famelico che accarezza il viso e il corpo del rossino seduto davanti a lui.
Ricorda benissimo come era caldo tra le sue braccia e come lo stringeva forte a sé, fondendosi in lui... Sakuragi, ignaro della tempesta che sta scatenando, termina il suo panino prendendo la lattina e bevendo direttamente da li con avidità, facendo scivolare alcune gocce di liquido ambrato lungo la sua gola fino a che sifermano all'incavo del collo.
Senza nemmeno rendersene conto la mano bianca ed affusolata di Kaede arresta la corsa di quelle fortunate goccioline per portarsele poi alla bocca, succhiandole avidamente mentre con lo sguardo non perde nemmeno una delle sue espressioni.
Hanamichi si ferma improvvisamente, sembra rendersi conto solo in quel momento di quello che sta succedendo, lo sguardo della sua volpe è così ardente e profondo da incendiarlo immediatamente.
Ogni più piccola parte del suo corpo si tende e lui stringe i pugni stritolando la lattina ancora nelle sue mani.
Si alza dalla sedia nel momento esatto in cui lo fa anche Kaede, completamente dimentichi del luogo in cui sono e di chi potrebbe eventualmente entrare in cucina, disturbandoli.
< Kaede... cosa...cosa fai?>
le parole escono a fatica e la voce roca fa scurire ancora di più quegli splendidi occhi blu rendendoli simili alle profondità marine, altrettanto puri e meravigliosi.
Gli risponde con le azioni, come è solito fare e cancella la breve distanza fra di loro stringendosi a lui, scivolando sensuale su quel corpo che fra poco sarà ancora suo, completamente e totalmente suo.
Intreccia le dita fra i suoi capelli sospirando alla sensazione inebriante che quella seta rossa fa al contatto con la sua epidermide sensibile e avvicina le labbra ai suoi occhi che si chiudono immediatamente, ansiosi di sentire quel tocco vellutato e umido.
E' come una scossa, un semplice e leggero tocco provoca in loro una scossa che scuote i loro corpi, facendoli aderire ancora di più, fino a fondersi completamente.
Sono eccitati.
Inequivocabilmente eccitati e la dolcezza di quella bocca contrasta incredibilmente con l'urgenza del suo membro che preme contro il bacino del suo ragazzo e inizia a muoversi... in una danza sensuale ed antica, sconvolgentemente erotica.
Alza impercettibilmente la bocca per offrirla al suo amante mentre i movimenti aumentano d'intensità e le mani si insinuano dentro la maglia per toccare quella pelle calda alla ricerca di un contatto ancora più intimo.
La lingua calda ed esigente di Kaede invade la sua bocca e inizia a muoversi lentamente, tra i denti, sulla sua lingua, nell'interno delle guance per poi uscire di nuovo e lambire quelle labbra irriverenti e meravigliose, eccitante e provocatorio.
Torna al loro interno per iniziare un duello estenuante che termina senza vincitori ne vinti, con una fame che è stata appena stuzzicata e che non si placherà mai.
< Andiamo... in camera tua...>
lo prenderebbe anche li, in quel preciso momento, affondando dentro quel corpo di seta e sciogliendosi in lui con un piacere selvaggio ma non sono soli e fintanto che la ragione si aggrappa ancora tenacemente alle loro menti è meglio se si trovano un posto tranquillo dove potersi chiudere a chiave per continuare quello che hanno appena iniziato.
Hanamichi apre quegli occhi incredibili, dove l'iride risplende di una luce calda ed eccitata e per un attimo interminabile lo fissa senza dire niente.
Nella sua camera.
Se dice di si faranno l'amore nella sua camera per la prima volta e questo per lui è importante, dannatamente importante.
Può ancora tirarsi indietro e lasciar perdere, allontanarsi da li ed aprire quella porta... è ancora in tempo, Kaede non lo fermerà, lo sa.
Si allontana da lui afferrandolo contemporaneamente per un braccio e lo trascina fino alla porta... ha preso la sua decisione già da un pezzo, non può più fare a meno di lui, se dovrà perdersi, se mai dovrà perdere la ragione ed annullarsi per non ritrovarsi più allora sarà con lui.
Soltanto con lui.
Si volta un attimo per depositare un breve bacio su quelle labbra perfette e meravigliose per poi proseguire imperterrito fino in camera sua.
Chiaramente Kaede non si fa trascinare a lungo, fa scivolare la sua mano in quella calda e grande del suo rossino e intreccia le dita alle sue.
Hanamichi ha un piccolo sussulto ma continua la sua marcia fino a quando non si chiude la porta alle sue spalle... a doppia mandata logicamente.
Lo sguardo divertito di sua sorella non lo ha nemmeno sfiorato, troppo preso da quella mano che stringe la sua, da quel pollice che si è insinuato nel suo polso e lo accarezza con un lieve movimento rotatorio.
< Hai troppi vestiti addosso...>
la sua volpe parla poco ma quando lo fa dice cose estremamente interessanti...
< decisamente... hai intenzione di porre rimedio a questo inconveniente?>
una smorfia che sembra stranamente ad un sorriso precede di pochissimo le mani di Kaede che si insinuano, lente ma decise, nella sua maglietta, alzandola leggermente fino a sfilarla dalla testa, chinandosi poi subito dopo per baciare quella pelle perfetta e calda.
Come è caldo.
Quanto adora passare le labbra su quell'epidermide meravigliosa e sentirla fremere piano. Apre la bocca per accogliere un capezzolo mentre con le sue lunghe dita stuzzica dolcemente l'altro fino a farlo indurire, strappando un lamento prolungato dalle sue labbra socchiuse mentre continua a succhiare ancora un po' da quel miele che è il suo corpo.
Scivola giù con la bocca e le mani, slacciando i pantaloni e abbassandoli contemporaneamente, accarezzando con voluttà quei muscoli di marmo, così vivi e caldi sotto le sue dita.
Così meravigliosamente suoi, come quel corpo che si muove piano, sopraffatto da un piacere sempre più grande, un piacere che annulla ogni altra sensazione o pensiero.
Hanamichi sa cosa succederà fra poco.
E anche il suo corpo lo sa e si prepara a ricevere ancora tutto quel piacere... ancora una volta.
Si ritrovano sul letto, le bocche incollate, le lingue che si cercano, si intrecciano insieme ai loro respiri, alle loro anime mentre le mani vagano sui corpi alla ricerca dei punti più sensibili, di un piacere sempre nuovo che si rinnova attimo dopo attimo, crescendo come una marea, una marea rossa che li sommerge, facendoli gridare dal piacere.
< Adesso Kaede, prendimi adesso... non ce la faccio più...>
ma quel ragazzo che lo ha fatto impazzire fin dal primo giorno che gli ha messo gli occhi addosso non lo accontenta ancora.
Ha una fantasia che vuole provare con lui...una fantasia...
Si volta veloce sul suo corpo fino a trovarsi davanti il suo membro eretto, leggermente bagnato, che gli sfiora le labbra e si abbassa su di lui, appoggiando a sua volta la sua erezione sulla bocca del suo amante che lo accoglie immediatamente con un sospiro che da solo vale un orgasmo intero.
Adesso lo farà venire, lo accoglierà nella sua bocca profondamente fino a nutrirsi di lui, con lui... e poi lo prenderà perché altrimenti potrebbe impazzire su quel letto, con quel dannato ragazzo rosso tra le braccia... con quell'amore che sente scoppiare nel cuore ogni istante di più.
Il piacere gli sferza il corpo facendolo sussultare... sentire il suo sapore in bocca e la lingua di Hana che lo sta facendo impazzire sono troppo per lui, viene con un grido soffocato dal sesso che si scioglie a sua volta nella sua bocca.
Neanche nei suoi sogni più nascosti aveva mai immaginato di poter provare un piacere del genere.
Non lo lascia respirare e non respira a sua volta... non gli basta, questo piacere grande e assoluto non gli basta mai.
Abbassa la testa ancora di più e gli accarezza con la lingua quella piccola entrata che lo porterà di nuovo in paradiso.
E Hanamichi incomincia a gridare, più lui affonda con la lingua più il suo ragazzo grida, travolto da un piacere che non riesce a contenere in un cuore troppo piccolo eppure così immenso, così immenso...
Ed infine Kaede lo prende con dolcezza.
Lo prende con forza e con passione.
Annegando in lui, con lui e quando il piacere diventa troppo grande,
quando la mente si annebbia e ogni muscolo, ogni nervo si tendono per l'orgasmo imminente cerca la sua bocca per bere anche le sue grida e donargli le proprie, in uno scambio d'amore unico e immenso.
Grande quanto l'universo stesso.

La luna nel cielo sbircia dalla finestra per curiosare al suo interno ed osservare indisturbata i due amanti che riposano abbracciati.
Come quella magica prima volta in palestra, quando fuori infuriava il temporale e loro dormivano l'uno tra le braccia dell'altro.
Ma qualcuno la oscura per impedirle di disturbare il giusto sonno di Kaede ed Hanamichi, qualcuno con due ali candide e un sorriso meraviglioso che li osserva sorridendo, protettivi e soddisfatti.
< Sono dolcissimi, vero?>
< Meravigliosi... fanno una tenerezza infinita...perfino Hana con quei...>
< cosa vuol dire "perfino Hana"? che lui non fa mai tenerezza?>
< Mai detto questo, volevo semplicemente farti notare che...>
< Sei sempre il solito, lo sottovaluti di continuo e non pensi mai che se non era per lui adesso il "tuo" Kaede...>
< Il "mio" Kaede non c'entra nulla, lui non è indeciso e sapeva fin dall'inizio ciò che voleva, il "tuo" Hana invece...>
< Il "mio" Hana che cosa, eh?>

Qualche cielo più su...

< che ne dici Michele, ce la faranno a chiarirsi quei due senza litigare in questo modo?>
Lo splendido arcangelo li osserva sorridendo:
< Ne sono sicuro Gabriele... assolutamente sicuro, sarà questione di poco e finalmente capiranno...>
Termina Gabriele al suo posto e lo fa con una soddisfazione insolita in lui, ma En-Soph è il suo angelo migliore e non lo deluderà, ne è certo...
<...che sono fatti l'uno per l'altro... anche loro>
<Già... basta che si sbrighino prima di distruggere qualche cosa...>
 
FINE...

< E allora... ce l'ho fatta davvero? Ma vero vero?
Oddio non ci credo ancora, ditemi che è così... ok, ritorno in me... io la finirei anche così ma qualcuno mi dice che i due angioletti devono terminare un certo discorso iniziato fra loro.
Dite che devo fare un piccolo epilogo?
Piccolo piccolo su di loro?
Fatemi sapere al più presto, perché ho due regali di compleanno da preparare, due regali per me speciali...
Un bacio e tutti e...aspetto il vostro...parere sugli angioletti!






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