<< Questa fic è molto particolare  e il titolo stesso dice tutto... il motivo principale di queste due righe consiste nello spiegare attentamente uno dei luoghi dove si svolgeranno le azioni dei nostri eroi, il cielo...e leggendo capirete il perché:
                                           Dio
Arcangelo Michele         Arcangelo Raffaele    Arcangelo Gabriele                
(forza,                            speranza, guarigione     messaggero di
 combatte contro il male       dei poveri                  Dio, saggezza.
 
Legione degli angeli       Legione degli angeli      Legione degli angeli
Di Michele                      di Raffaele                    di Gabriele

                        Angeli Superiori (ognuno con le loro qualità)

Legioni degli angeli superiori.

                          Angeli  minori.

Un'ultima nota: Non c'entra niente con Angel Sanctuary... nel modo più assoluto , diciamo che la mia fonte di informazione è mooooooooolto attendibile, ve lo assicuro ... di più non posso dire.
Buona lettura.>>



 

 


E' questione di ali

parte II

di Parsifal



Il temporale fuori infuria più violento che mai, proprio come nel cuore e nella testa di Sakuragi che sta passando le ore più intense della sua vita.
E' con Kaede Rukawa, l'asso dello Shohoku, antipatico, gelido scostante Kitsune e... bellissimo.
Sospira sconsolato mentre si avvolge nella coperta, sarà una notte incredibile... da conservare per sempre visto che mai più loro due passeranno tutte quelle ore insieme, ne è più che sicuro.
Appena si sono resi conto di quello che era successo Rukawa aveva stranamente preso in mano la situazione, dimostrando di avere dei nervi d'acciaio.
Avevano controllato com'era il tempo e, davanti al muro d'acqua  incontrato l'unica soluzione che hanno trovato è stata quella di aspettare li dentro che spiovesse.
Rukawa aveva le chiavi della palestra ma non quelle del cancello che era stato chiuso poco prima ma Sakuragi, pur di non passare tutte quelle ore li con lui si sarebbe fatto tutto il cancello con i denti.
Aveva paura si, una paura incontrollata di lui, dell'effetto che quegli occhi blu hanno sui suoi ormoni e sulla sua ragione.
Ma la solita vocina rompi... gli aveva suggerito di lasciare che le cose facessero il loro corso perchè ... non tutti i mali vengono per nuocere.
Oh si certo... tanto era lui quello che doveva stare li a guardarlo dormire accanto a lui senza toccarlo neanche con un dito.
Toccarlo...ringhia tra se e se, piuttosto che fare una cosa del genere si morde le mani accidenti!
I materassini che hanno trovato nello stanzino degli attrezzi sportivi non sono troppo scomodi ma purtroppo di coperte ce n'era una sola e così si sono "dovuti" mettere vicini e dividerla da "buoni" amici... diventa rosso al solo pensarci... si era sentito morire al pensiero di quello che questo comportava ed infatti adesso è li, diritto e teso come un palo della luce, mentre lo "sente" respirare piano e sospira stancamente.
Accidenti, ma tutte a lui dovevano capitare?
E all'improvviso la voce di Rukawa rompe quel silenzio teso che si è creato nella stanza:
< Perché?>
"Ma che accidenti vuol dire?" pensa Sakuragi con un sospiro che sembra più un'esplosione, 'rispondigli sinceramente' gli dice la vocina che ultimamente si sta prendendo troppa confidenza... certo che gli risponde sinceramente... non è capace di cacciar balle lui, lo beccano subito e poi... a una domanda così che cosa puoi  rispondere?
Si volta verso di lui, convinto di trovarsi davanti la sua schiena ed invece...
Invece per poco non ci resta secco!!!
Davanti al suo naso si ritrova gli occhi stupendi della Kitsune "stupendi? Che accidenti vado a pensare?..."
che lo guardano attenti, senza neanche battere le ciglia, con una concentrazione assoluta... soltanto quando gioca ha quello sguardo... e all'improvviso una strana inquietudine lo assale, quegli occhi gli faranno perdere definitivamente la ragione, lo sa, lo sente.
< Che cosa vuoi dire?>
imbastisce su due piedi una risposta coerente anche se muore dalla voglia di alzarsi e andarsene lontano mille km da quegli occhi stregati.
Non si aspetta una risposta ed invece...
< Perché hai paura di me? >
Sakuragi non saprà mai se Rukawa vuole continuare la frase o no perché l'ormai ex algida Kitsune si becca un pugno in pieno volto... o almeno è quella l'intenzione dell'esplosivo rossino fino a quando la mano d'acciaio dell'asso dello Shohoku non si mette sulla sua traiettoria e blocca il suo pugno... non certo senza fatica.
< Smettila dannata Kitsune... ti dimentichi troppo facilmente con chi parli... io sono il tensai...non ho paura di niente e di nessuno io, tantomeno di uno stupido...>
<TU HAI PAURA di me...> sillaba lentamente e gelidamente Rukawa, mentre il suo sguardo gelido avvolge quello dorato ed infuocato di Sakuragi, completamente annientato da quella mano che sta mandando pericolosi segnali al suo corpo traditore.
< Dimostrami che ho torto...>
<Per essere uno che parla poco ne hai di fantasia Kitsune...>
la sua furia è scemata via sotto il tocco caldo di quelle dita che non stanno più stringendo con l'intenzione di fermare... anzi, la loro è diventata una carezza lenta, sensuale, che lo sta facendo ansimare come se stesse correndo da due ore:
<Lasciami il...braccio...> ma la sua voce è debole e se ne stupisce lui stesso per primo.
Chiaramente Rukawa non gli obbedisce, anzi... sa che, se solo lo volesse, Sakuragi potrebbe liberarsi senza troppa fatica, non lo sta stringendo troppo ormai.
E così, invece di liberarlo, si stende su di lui e lo guarda con attenzione, bloccandogli le braccia e tutto il corpo con il suo peso... ma anche questa volta se solo lo volesse, il rossino potrebbe liberarsi.
Già... se solo lo volesse.
< Non devi aver paura sai... non mordo mica>
<Non ho paura...>
<Meglio... sono contento di essermi sbagliato...>
Probabilmente è il discorso più lungo che abbia mai fatto e, altrettanto probabilmente, domani avrà le corde vocali infiammate ... a Sakuragi scappa da ridere a questo pensiero ma sarebbe una risata isterica e così decide di stare zitto... cosa insolita per lui.
Ma anche quel calore che sente in tutto il corpo è insolito.
Rukawa non è morbido come potrebbe essere una ragazza(visto che lui non l'ha mai provata può solo supporre ^^) , anzi... il suo corpo è duro come la roccia sopra di lui eppure... eppure il torace che sfiora il suo lo fa rabbrividire, anche attraverso la maglia della tuta che si sono infilati per dormire.
E anche i fianchi che premono contro i suoi così come le cosce... non ha mai provato una cosa del genere prima, nemmeno nei suoi sogni più audaci e provarle adesso simili sensazioni... adesso che è con la sua nemesi... con quell'odioso di Rukawa...
<Perché... perché mi stai facendo questo?>
<Questo cosa?>mormora sulla sua gota che sta accarezzando lieve, Hanamichi chiude gli occhi sopraffatto da sensazioni indicibili, sente che il suo corpo si ammorbidisce e non può fare a meno di alzare le braccia per appoggiarle sulle  spalle di Kaede, mentre lui continua la sua esplorazione con lievissimi tocchi delle labbra sulla tempia e sulle palpebre chiuse, indugia un attimo sugli occhi per poi ridiscendere lentamente e giungere sull'orecchio.
Quella piccola conchiglia smussata dalle onde ( non ridere Ru... ho detto piccola...) dove fa entrare la punta della lingua curiosa, per poterla assaggiare a fondo mentre brividi incontrollati scuotono il corpo di Hanamichi sotto di lui.
<Non ho mai... mai... provato ... così...>
Non riesce a dire altro ma Kaede capisce, lo sapeva di essere il primo... vorrebbe essere capace di credere per poter ringraziare chiunque glielo abbia lasciato così...
così innocente e dolce come un bambino.
Morbido  e sensuale come il più raffinato degli amanti.
Sfiora soltanto le labbra senza fermarsi, anche se muore dalla voglia di infilarci dentro la lingua per sentire com'è il suo sapore.
Ma resiste e va oltre, sul mento, sul collo, e le sue labbra scivolano lente su quella pelle liscia come una pesca e altrettanto morbida e profumata.

I due angeli intanto osservano le effusioni dei loro protetti senza crederci completamente.
Non speravano in una resa così totale da parte di Sakuragi ma Roby, che lo conosce bene, non è del tutto tranquillo.
< non ne hanno parlato, non cantar vittoria troppo presto En-soph, Rukawa per ora ha il sopravvento ma non durerà a lungo...>
rilassati Roby... perché sei così scettico? Lascia fare al loro amore e vedrai che...>
ma Roby lo interrompe subito
< Non so se si rendono conto che è amore, Sakuragi si farebbe tagliare a fettine piuttosto che ammettere a se stesso di amarlo... figurati a lui!!!
Per ora sa solo che lo desidera, è diverso...>
Stranamente En-soph non ribatte, sa che Roby ha ragione e che sarà ancora lunga e difficile ma... per ora vuole godersi questa piccola vittoria e poi... poi si vedrà.
Come se si rendesse conto solo adesso della vicinanza di Roby si volta a guardarlo... rimane incantato da quei lineamenti delicati e fini... così in contrasto con il carattere esplosivo che si ritrova.
Sa che quello che lui sta guardando non è il corpo reale dell'angelo, loro sono fatti di energia pura, di luce ... sono spiriti e non esseri umani, eppure quando sono sulla terra, accanto ai loro ragazzi possono vedersi con i loro occhi, provare le stesse emozioni e sentimenti che animano gli esseri umani.
E adesso quello che prova per Roby non gli piace per niente.
Quasi contro la sua volontà allunga una mano e accarezza quei capelli di fuoco che sfiorano le spalle e, come prevedeva, la testa rossa si volta di scatto e lo guarda, in perfetto silenzio... cosa stupefacente per lui.
Per un istante i loro sguardi rimangono incatenati e finalmente En-Soph sa cosa prova Rukawa quando si perde nelle profondità dorate di Sakuragi... ma prima di annegare il suo compagno, con un movimento fulmineo, si volta di nuovo e torna a guardare i due ragazzi accanto a loro.
La delusione che prova lo irrita ancora di più... si sta umanizzando troppo, lui è un angelo accidenti, non deve mai dimenticarlo... e se lo ricorda, almeno finchè Roby non fa sentire la sua voce.
Non con le labbra... oh no, gli entra dentro, cerca la sua luce e un calore meraviglioso invade tutto il suo essere...  quella voce come musica che lo abbraccia:
< Anch'io...>
e En-Soph inizia a volare.
Almeno fino a quando Roby esplode:
<Ecco, lo sapevo... è tutta colpa del tuo Rukawa... accidenti En-Soph, và troppo veloce, e diglielo no accidenti...>
facendolo sospirare stancamente.

Il collo è un invito troppo grande e le labbra si fanno più audaci facendo scivolare fuori la lingua che lambisce un pezzetto di pelle morbida e succosa.
La succhia delicatamente, a lungo... fino a sentirlo gemere dal piacere, un gemito che gli dà una frustata lungo tutto il corpo, fino all'inguine che si spinge contro quello del rossino.
Alza leggermente la testa e con lo sguardo velato dal piacere vede il piccolo ematoma che si allarga nel punto dove prima c'era la sua bocca...il suo segno... ci passa sopra di nuovo la lingua e risale lentamente lungo il collo, sul mento, su fino alle labbra socchiuse... e questa volta è lui a gemere piano mentre infila la lingua in quelle labbra perfette.
Geme perché Hanamichi le ha schiuse immediatamente appena ha sentito la punta della sua lingua umida che le lambiva.
Un gemito che ha l'effetto di una vampata di calore sui sensi già sovreccitati del suo compagno che ha allacciato le mani sulla sua nuca, muovendo le dita in quei fili di seta nera, con un piacere sempre più grande.
La lingua di Rukawa scivola sinuosa sulla sua per provocarla ed iniziare un lento e sensuale duello, dove nessuno dei due aspira al predominio ma piuttosto a una profonda conoscenza della bocca dell'altro.
Molto profonda.
E mentre il bacio continua le mani di un volpino caldissimo si infilano dentro la maglia della tuta preventivamente aperta e vanno alla scoperta di un torace bollente, scolpito nella roccia.
Sente Hanamichi inarcarsi sotto di lui e inizia a succhiare quella lingua che lo sta facendo impazzire, le mani che si fermano sui suoi capezzoli piatti iniziando a stuzzicarli con le lunghe dita fino a quando non diventano durissimi sotto i suoi polpastrelli.
Allora scivola sempre più giù fino ad incontrare l'elastico della sua tuta... il desiderio di sentirlo sotto le dita è così forte da indurlo ad accelerare i tempi.
Ed è a questo punto che Hanamichi inizia ad agitarsi convulsamente.
Qualcosa si insinua nella cappa di piacere che gli ha ubriacato la ragione facendolo vibrare ad ogni tocco delle mani e della bocca di Kaede.
Cosa sta facendo?
Quello sopra di lui che si sta insinuando nei suoi boxer è Rukawa, il suo compagno di squadra, la sua nemesi.
Cosa gli è successo?
Ma allora lo ama!
Non è possibile... non è umanamente possibile... non lui!
"E' così, ammettilo e lasciati andare..." gli dice la vocina e ad Hanamichi sembra che parli dentro al suo cuore.
< no...noooooooooo> grida quasi staccandosi a forza da quella bocca che gli stava succhiando anche l'anima e da quelle mani che si stavano facendo troppo intraprendenti.
Troppo meravigliose.
Rotola accanto a lui e si ferma a qualche metro di distanza, la tuta slacciata e la maglietta alzata fin sotto le ascelle, il respiro affannato e un rossore diffuso su tutto il viso: da mangiare!
Kaede lo guarda con gli occhi che brillano e la bocca socchiusa... lo vuole così tanto da stare male... accidenti, doveva andarci più piano ma come poteva immaginare che Hanamichi Sakuragi, il rossino più sbruffone di tutta la scuola e dintorni... lo accendesse così?
< Che c'è Hana? >
La voce è un po' roca e questo, incredibilmente, fa rilassare il rossino... anche lui è eccitato, anche l'algida e fredda Kitsune ha perso il controllo.
< Sta li... non avvicinarti... io... io devo sapere una cosa...>
Ma che gli è venuto in mente? Che cosa deve sapere lui?
Apre la bocca senza sapere che cosa dire ed invece...
< Che cosa... cosa vuol dire tutto questo?
Si ... perché tu... tu mi hai...>
Termina Kaede per lui con un lievissimo movimento delle labbra verso l'alto, sembra quasi... quasi un sorriso?
Nooo, si è sbagliato di sicuro...
<Esplorato? Accarezzato? Baciato?>
Hanamichi diventa rosso come i suoi capelli, non risponde, non fidandosi della sua voce e fa soltanto segno di "si" con la testa.
< Perché non ho saputo resistere.
Perché il tuo corpo esercita un'attrazione incredibile su di me e non posso fare a meno di chiedermi se la tua pelle è così setosa come sembra e se le tue labbra così morbide ed invitante e la tua...>
<Basta basta... ho capito... ho capito...>
Intanto Kaede si è avvicinato di nuovo, lentamente, e adesso è al suo fianco, vicini fino quasi a sfiorarsi.
< Ti dispiace? Se non  vuoi non lo farò più...>
<NO... cioè... volevo dire...>
respira profondamente...ma che gli prende stasera?
Sembra che il cervello sia scollegato completamente  dal suo corpo.
Inspira profondamente ed espira, cercando di calmarsi, ma Kaede lo precede di nuovo:
< Prendiamoci tutto il tempo che vuoi, non so che nome ha tutto questo, e non me lo chiedo... so solo che voglio provarci.
Voglio vedere se con te funziona.>
Finalmente un mezzo sorriso sfiora le labbra di Hanamichi e illumina di una luce calda i suoi occhi dorati,
< non hai mai parlato così tanto, eh volpaccia? E se domani ti ritrovi con le corde vocali colassate?>
Kaede capisce il suo tentativo di sdrammatizzare e ci sta, non dice nulla se non il suo solito <Do-hao> seguito a ruota dal < Baka Kitsune> di Hanamichi.
Si guardano in silenzio per parecchi minuti, fino a quando la voce calda e profonda del nostro rossino avvolge Kaede:
< Fa freddo, eh?>
il braccio dell'asso dello Shohoku si allunga dietro di lui per afferrare la coperta e posarla sui loro corpi vicini:
< E' per via della luce, il riscaldamento non parte se manca...>
un respiro sulla fronte, Hana chiude gli occhi con un brivido.
< Voltati...> piano piano, come se avesse paura di svegliare un bimbo che dorme... e forse è proprio  così.
E Hanamichi capisce.
Capisce e si volta dandogli la schiena.
Sente le braccia di Kaede passargli attorno la vita e quel corpo incollarsi al suo.
La testa nell'incavo della spalla, il torace contro la sua schiena,
i fianchi a stretto contatto e lui può sentire il suo membro contro le natiche ma sa che non farà altro .
Le gambe intrecciate ... sospira di piacere, di soddisfazione... e si muove piano per sistemarsi meglio.
Adesso è il turno di Kaede di gemere.
Ma non fanno altro.
Hanno tempo davanti a loro... tutto quello che vogliono, ci andranno piano, un passo alla volta, per vedere se può funzionare davvero, se oltre all'attrazione fisica c'è qualcos'altro.
< Ru... dobbiamo svegliarci prima che venga qualcuno...> la voce già impastata... di solito ci mette un po' per partire ma stasera, con il calore del corpo di Kaede accanto al suo, si trova così bene... ma così bene...
<Hn, ho messo la sveglia al cell. prima> un bisbiglio sommesso, lui invece sa che non potrà chiudere occhio  con quel corpo caldo ed eccitato contro il suo.
E' il suo ultimo pensiero coerente.
Poi il buio.
< Ma guardali... non sono dolci?
L'angelo di Kaede osserva con soddisfazione i due ragazzi abbracciati sui materassini, non credeva che Rukawa ce l'avrebbe fatta , ed invece...
<Ho fatto proprio un buon lavoro...>
chiaramente Roby si incupisce a  queste parole e non è capace di stare zitto:
< Non cantare vittoria troppo presto... Hanamichi non è mica convinto sai... conoscendolo poi lui continuerà ad insultarlo e a fare a pugni con lui come sempre e non so se il tuo Kaede...>
En-Soph alza gli occhi al cielo
< Il MIO Kaede non avrà problemi a stargli dietro e non ci rimarrà nemmeno troppo male perché conosce bene quella testa calda...
Non si smonterà per così poco...>
<Così poco? Non ti sopporto quando fai così... Perché devi sminuire così Hanamichi?>
<Io non sminuisco nessuno... ma sentilo...>
Il temporale infuria sempre più ma nessuno, dentro quella palestra, sembra rendersene conto.

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