Tutti i personaggi appartengono al mitico Inoue-sensei... So quanto sia inutile che lo dico, ma lo ripeto lo stesso: Posso avere Mitchi? Per favooooooooreeeeee!** (Questa mi ha rotto i c******i! Legatela, imbavagliatela e gettatela nella darsena! NdInoue- °__° No, nella darsena no... aspettate un'attimo... stavo scherzando!!!!! NdCioppys)

Note :Navigando navigando (non nella darsena...), ho scoperto che c'è una coppia in giappone è molto utilizzata (o almeno presumo, vista l'enorme quantità di fan art su loro due!^^'), quindi ho pensato di sfruttarla in questa fan fiction...

Per ogni commento sia positivo che negativo, il mio indirizzo è Cioppys14@yahoo.it

Buona Lettura!



Quando il Tradimento Ferisce...

 

di  Cioppys

 

Capitolo 1

POV.MITSUI

"Auguri Hanamici!!!" gridiamo tutti insieme all'indirizzo del festeggiato.

Eh Si! E' appena scattata la mezzanotte ed è Domenica. Oggi il Tensai compie gli anni. Siamo tutti a casa di Rukawa a festeggiare, in quanto i suoi genitori questo week-end sono a Tokyo da parenti e la casa è libera. Oltre a me e, ovviamente, al padrone di casa e al festeggiato, ci sono Sendoh, Kogure, Akagi, Miyagi, Ayako, Haruko e l'Armata Sakuragi.

Stiamo facendo anche un 'pochino' di casino essendo tutti un po' brilli... diciamo che ci abbiamo dato dentro abbastanza con gli alcolici. Anche Kogure e Akagi li vedo molto più disinvolti del solito, loro che sono sempre così composti. Per non parlare di Miyagi che da quando ha iniziato a non capire più niente, continua a confessare il suo amore alla manager della squadra, anche se adesso è mezzo addormentato sul divano. Mito e gli altri, invece, hanno iniziato a cantare 'Tanti Auguri a Te' al loro amico... certo che però sono proprio stonati! Ayako e Haruko sono quelle che hanno bevuto di meno, ma non smettono di più di ridere per lo Show che stanno facendo i quattro di prima. Rukawa, che si è lasciato andare parecchio anche lui a furia di riempirgli il bicchiere, sta baciando appassionatamente Hanamici davanti a tutti, che li guardano con aria sorpresa... bhe, forse loro non pensavano che il più grande iceberg dello Shohoku potesse essere così focoso...

Io e Akira non ci stiamo affatto stupendo di questo suo comportamento visto che uscisamo spesso in quattro, e quindi ci è già capitato di assistere a queste effusioni d'amore da parte loro... non che noi due non siamo da meno, sia chiaro: quando iniziamo a baciarci, è difficile staccarci l'uno dall'altro...

A questo ultimo pensiero, mi volto proprio verso il mio ragazzo, che è seduto di fianco a me. Sentendosi osservato, gira la testa dalla mia parte, portando la visuale dai due piccioncini che sono ancora incollati l'uno all'altro, al ragazzo con cui è insieme da sei mesi. Io allargo un dolce sorriso sul volto, e lui subito si appropria delle mie labbra...

Diamine Akira! Lo sai che poi non riesco più a fare a meno dei tuoi baci finchè non mi fai tuo!

Tenendo conto che sono anche un po' brillo... no, forme meglio dire ubriaco... subito mi lascio andare a quella piacevole sensazione che il mio Koibito mi sta regalando, e lui non perde tempo, impossessandosi della mia bocca con la sua lingua, approfondendo così il nostro bacio...

"Ehi! Ehi! Se dovete approfondire, le camere da letto sono di sopra..."

Io e Akira ci stacchiamo di malavoglia ed entrambi guardiamo Sakuragi che, con un sorriso molto malizioso sul volto, è intento a indicare con l'indice il soffitto del salotto, scatenando una risata generale...

"Che rompiballe..." gli rispondo, mentre mi accoccolo con la testa sul petto di Akira, il quale mi circonda le spalle con le braccia...

E' impressionante l'effetto che mi fa la vicinanza del mio Koibito. I suoi sguardi, i suoi sfioramenti, i suoi baci, fanno impazzire il mio cuore che a momenti scoppia. In 'quei' momenti poi, quando mi possiede, mi sembra di toccare il cielo con un dito...

Quindi non mi dovrei stupire se mi sono eccitato per un semplice bacio... no?

Forse è un po' esagerata la mia reazione, però non ci posso fare proprio niente... è meglio che vada un'attimo in bagno a rinfrescarmi, così mi calmo un pochino.

Mi alzo dal dolce giacilio che è petto di Akira, e mi incammino verso le scale...

"Stai andando a scaldare il letto, Mitchi?" mi dice Hanamici ridendo...

"Sto andando in bagno, imbecille!" gli rispondo un po' acido...

Quando fa così non lo sopporto! Per gli altri saranno pure divertenti queste battute, visto che stanno ridendo tutti, ma se io e il mio Koibito fossimo da soli in casa, per quanto mi riguarda saremmo già nel letto a rotolarci nelle coperte!

"Vuoi che ti accompagno? Così conciato non so se ci arrivi da solo..."

Mamma... se Akira mi accompagna va a finire veramente che invece di andare in bagno entriamo in una camera! Cerco di dissuaderlo dall'idea, anche se è vero che sarà un'impresa arrivare a destinazione ubriaco come sono, ma è meglio che ci vada da solo che con lui... Purtroppo non sono molto convincente, ma per fortuna interviene Rukawa in mio aiuto...

"Lo accompagno io... Se ci vai tu, va a finire che vi vediamo tra un'oretta..."

Dalla faccia che fa Akira non mi sembra che a lui sarebbe dispiaciuto rimanere un po' da solo con me, ma che figura ci avremmo fatto davanti a tutti? Sarebbe stato imbarazzante, pensando poi al fatto che, da quando stiamo insieme, abitiamo nella stessa casa, ovvero il suo bilocale dove lui viveva solo da quando si è trasferito a Kanagawa due anni fa...

Io e Rukawa ci incamminiamo su per le scale, che portano al piano superiore. Arriviamo in cima, dove inizia un lungo corridoio, con pareti bianche adornate da alcuni quadri di dimensioni differenti, sul quale si affacciano diverse porte. Chiedo quale sia l'ingresso del bagno e il mio ex-compagno di squadra mi fa segno l'ultima in fondo... Come sono fortunato...

Faccio qualche passo in quella direzione e la testa inizia a farmi male. Mi sa che l'alcol sta iniziando a fare il suo effetto peggiore. Mi appoggio con la mano destra alla parete. Lentamente sto per scivolare a terra, quando mi sento tirare il braccio sinistro. A quanto pare il volpino è venuto anche stavolta in mio soccorso, portandosi il mio braccio dietro il collo per tenermi in piedi...

Senza ritegno, e ormai completamente fuori per capire che cosa stia facendo, mi aggrappo a lui, portando il braccio ancora libero dietro il suo collo, e facendogli perdere l'equilibrio... fortunatamente non cadiamo a terra, perchè Rukawa fa un passo indietro e si appoggia contro il muro. Io gli finisco addosso, tenendomi sempre più stretto, e appoggiando il volto nell'incavo tra il suo collo e la spalla... devo dire che ha proprio un buon profumo...

"Mitsui... già faccio fatica a stare in piedi io... se poi ti aggrappi, siamo a posto..." mi dice a pochi centimetri dal mio orecchio, così che il suo respiro caldo me lo accarezza, mentre con entrambe le mani mi stringe la vita per non farmi cadere...

Io alzo il viso e lo guardo negli occhi...

Sicuramente sarà stata la situazione in cui ci troviamo a coinvolgerci... abbracciati l'uno all'altro appoggiati ad un muro, con i nostri corpi così vicini, le nostre eccitazioni che si sfiorano ad ogni piccolo movimento, le nostre labbra a pochi centimetri di distanza...

Pochi attimi e... ci stiamo baciando...

Entrambi abbiamo annullato lo spazio che divideva le nostre bocche, e ora Kaede sta assaporando il mio sapore, mentre con la sua lingua accarezza la mia, in una danza sensuale... le sue mani intanto sono scese fino ai glutei e li stanno massaggiano, o melgio palpando, mentre le mie si sono impossessate dei suoi splendidi capelli corvini, che al tatto sono come la seta più pregiata...

"Hisashi! Kaede! Siete riusciti ad arrivare al bagno o no?"

La voce di Akira mi riporta alla realtà...

Mi stacco da quelle labbra morbide e osservo la persona che stavo baciando, leggendo nei suoi occhi la stessa sopresa che ho io...

Sulle scale sento i passi del mio Koibito che si sta avvicinando a noi...

Per la paura di farmi trovare in questa posizione compromettente con Rukawa, faccio un passo indietro per allontanarmi da lui... peccato che, a causa della sbronza, non mi regga ancora in piedi... nel momento in cui perdo l'equilibrio e sto per cadere all'indietro, cerco di aggrapparmi a qualsiasi cosa le mie mani possano raggiungere, e afferro proprio la maglietta che indossa Rukawa, il quale, non essendo tanto a posto pure lui, mi segue sul pavimento...

*STONK*

Istintivamente porto entrambe le mani alla testa nel punto in cui l'ho sbattuta contro il muro dell'altro lato del corridoio... Kami! Che dolore immenso! Intanto Rukawa, ancora disteso sopra di me, cerca di rialzarsi...

"Ma che diavolo state combinando voi due?" chiede Akira quando finalmente arriva in cima alle scale...

Appena mi vede a terra dolorante, si avvicina e mi chiede che cosa ho combinato e perchè mi tengo la testa nelle mani... siccome il dolore lancinante che provo mi impedisce di ragionare, e quindi anche di rispondere, Akira chiede spiegazioni a Rukawa, il quale però sembra completamente assente, tanto da non aver nemmeno ascoltato la domanda dell'amico. Infatti l'asso dello Shohoku continua ad osservare il sottoscritto, ancora sbalordito di quello che è successo poco prima...

Però... però dai suoi occhi riesco a percepire qualcos'altro... è desiderio...

Un'attimo... che diavolo ho detto?!?

"Ehi! Kaede! Sto parlando con te!"

"Eh?" dice l'interpellato, voltandosi verso il mio Koibito con aria completamente assente...

"Mi vuoi spiegare che cosa è successo?" gli chiede Akira, oramai esasperato dal suo strano comportamento...

"E'... è caduto e... e ha battuto la testa contro il muro..." risponde Rukawa riportando quegli strani occhi su di me...

Akira mi aiutata a rialzarmi per portarmi in bagno, ma con scarsi risultati. Allora decide di prendermi in braccio. Si inginocchia davanti a me e fa passare le mie braccia dietro il suo collo. Poi mi solleva mettendo le mani sotto il mio sedere e si alza. Mentre ci dirigiamo verso il fondo del corridoio, avendo la testa appoggiata sulla sua spalla con la visuale dell'inizio del corridoio stesso, vedo salire anche Hanamici e parlare con il suo ragazzo, il quale però non risponde e continua a fissarmi con quegli strani occhi...

*

Siamo di nuovo in salotto, e io sono sdraiato sul divano con del ghiaccio in testa. Il dolore purtroppo non l'ha ancora abbandonata...

Akira continua a guardarmi con aria preouccupata. Questo perchè da quando ho battuto la testa non ho ancora detto una parola. Il punto è che sono ancora troppo scosso per quello che è accaduto poca fa con Rukawa...

Proprio verso Rukawa volto il mio sguardo, e lo vedo seduto sulla sedia intento ancora a fissarmi. Quello sguardo penetrante mi fa arrossire e immediatamente distolgo i miei occhi dai suoi... vorrei proprio sapere che gli sta passando per la testa...

"Hisashi? Tutto bene? Sei diventato rosso... non è che hai la febbre?"

Ma che febbre e febbre!

Akira, che nel frattempo si è alzato e seduto sul divano al mio fianco, mi posa una mano sulla fronte... Io rimango in silenzio, sperando con tutto me stesso che non sia accordo dell'occhiata che ho tirato qualche secondo prima al suo migliore amico...

"Forse è meglio che andiamo a casa..." ...non aspettavo che dicesse altro...

Ci alziamo, salutiamo tutti e ci incamminiamo verso casa. Durante il tragitto non ci diciamo una parola e Akira continua ad osservarmi preoccupato.

Arriviamo all'appartamento e io subito mi infilo nel letto, stanco ed esausto, non solo fisicamente, ma anche psicologicamente... non ho fatto altro che pensare a Rukawa e al suo comportamento dopo il fattaccio...

Il mio ragazzo mi segue sotto le coperte e mi abbraccia da dietro la schiena. Poi, con un sussurro leggero all'orecchio, mi chiede se c'è qualcosa che non va e se mi va di parlarne. Io mi rigiro nel suo abbraccio e gli rispondo...

"No... niente... sono solo stanco e ancora un po' dolorante..."

Poi il sonno ci rapisce...

*

Sono ancora mezzo assonnato quando qualcuno mi abbraccia e mi stringe forte. Poi sento sul mio viso posarsi piccoli e leggeri baci. Lentamente apro gli occhi e davanti mi ritrovo le iridi azzurre e sorridenti di Akira...

"Come sta il mio amore stamattina?"

Con una mano mi stropiccio gli occhi, dopo di che inizio a stiracchiarmi. Durante questa operazione il mio Koibito mi osserva divertito... mi dice sempre che gli sembro un bambino quando mi sveglio la mattina, oltre che un gran dormiglione difficile da buttar giù dal letto...

Quando mi metto a sedere però la testa mi pulsa ancora per la botta di ieri sera... Certo che è stata una proprio bella, visto il bernoccolo che sento passando con la mano nel punto in cui ho pestato contro il muro...

"Ti fa ancora male?" mi chiede avvicinandosi e posandomi un bacio sulle labbra...

"Un po'..." gli rispondo, poi notanto che è già vestito per uscire aggiungo indicandolo "...ma è così tardi che devi già andare al lavoro?"

"Andare al lavoro? Hisashi... io sono tornato per la pausa pranzo!!!"

COSA?!?

Mi butto di lato per raggiungere la sveglia che c'è sul comodino e quando leggo l'ora noto che è già l'una e mezza del pomeriggio... Cavoli! Ma quanto ho dormito?!? E pensare che dovevo uscire per fare delle commissioni stamatina... mi toccherà andarci questo pomeriggio...

"Dai alzati! Il pranzo è già pronto in tavola..."

Akira è un amore... Sicuramente quando è tornato e ha notato che dormivo beatamente e ha preferito lasciarmi a letto ancora un po', quindi si è occupato della cucina, facendomi trovare già tutto pronto... ma dove lo trovo un'altro ragazzo così speciale?

Prima che esca dalla porta, salto giù dal letto, gli getto le braccia al collo e lo bacio appassionatamente. Lui risponde con altrettanto ardore, ma poi gentilmente mi allontana...

"Hisashi... tra 10 minuti devo uscire per tornare al negozio... quindi, anche se mi farebbe molto piacere, non mi provocare, altrimenti arrivo in ritardo e mi licenziano!"

Io gli sorrido, capendo benissimo a cosa sta alludendo. Poi, dopo avergli posato un ultimo bacio sulle labbra, sparisco in bagno...

*

Il pranzo trascorre sereno. Io sono tornato quello di sempre e Akira è felice per questo. Ieri sera l'ho fatto preoccupare parecchio, però quello che è successo mi ha sconvolto: l'ho tradito con Rukawa.

C'è da dire che io ero ubriaco e anche il mio complice non era tanto a posto... certo non è una giustificazione, perchè allora vorrebbe dire che da ubriaco mi bacerei tutti i ragazzi che mi sono a tiro, però è una spiegazione di quello che è successo... anche se non ho capito che cosa significassero gli sguardi che mi lanciava...

Comunque ho deciso di non dire niente ad Akira per non turbarlo e per non farlo litigare con il suo migliore amico, grazie al quale, il mio Koibito e io, ci siamo conosciuti meglio e innamorati...

Infatti, dopo i campionati nazionali, uscivo ogni tanto con Hanamici e Kaede. Spesso, quando c'ero anch'io, si aggregava alla compagnia anche Akira, molto amico della volpe. Il più delle volte finivamo in un campetto a giocare a basket, e devo dire che non mi sono mai divertito tanto come in quei giorni... poi, piano piano, io e Aki abbiamo iniziato a frequentarci per conto nostro e... si sa come vanno queste cose, quindi è inutile spiegarlo...

Finiamo di mangiare che Akira deve già uscire. Mentre lui si prepara velocemente, io inizio a sparecchiare la tavola.

Ad un tratto suona il campanello.

Guardo il mio Koibito per capire se lui attendeva visite, ma dopo aver ricambiato il mio stesso sguardo, lo vedo dirigersi alla porta e aprirla...

"Ciao Kaede!"

A quel nome mi blocco e non riesco più ragionare...

No... non è possibile... che diavolo ci fa, qui, Rukawa?!?

Mi volto verso l'ingresso dell'appartamento e lo vedo entrare. Subito mi fissa ancora con quello sguardo... perchè non mi sento affatto tranquillo? Devo stare calmo...

"Volevi qualcosa?" gli chiede Akira cordialmente...

"Dovevo parlare un'attimo con Mitsui..."

Eh? Deve parlare un'attimo... con ME?

"Allora io vado..." dice il mio ragazzo mentre mi si avvicina "Ci vediamo stasera Hisashi..." mi solleva il viso con una mano e posa un bacio sulle mie labbra...

Adoro i suoi baci, sono la cosa più bella della giornata. Però, in questo momento, non mi sento a mio agio. La colpa non è del ragazzo che amo che mi sta baciando, ma del ragazzo che è seduto dall'altro capo del tavolo e ci sta osservando con il suo sgurado di ghiaccio...

Quando Akira si allontana da me, saluta Kaede ed esce dalla porta lasciandoci soli...

E adesso?

Io riprendo, come se niente fosse, a fare quello che stavo facendo cinque minuti prima, ovvero sparecchiare. Raccolgo piatti e bicchieri dal tavolo e li appoggio nel lavello, insieme alle pentole. Apro il rubinetto dell'acqua calda e inizio a passare la spugna sulle stoviglie che abbiamo usato...

Cerco in tutti i modi di essere il più naturale possibile, ma si vede lontano un miglio che sono nervoso... e la sensazione di avere due occhi puntati sulla schiena non mi aiuta di certo...

"Non hai niente da dire?" dice lui ad un tratto.

"No..." gli rispondo secco.

"Sei sicuro?" mi chiede lui.

"Si..."

"Allora parlo io..." e rimango in ascolto, mentre continuo a lavare...

Rukawa è convinto che quello che è successo ieri sia dettato dal fatto che siamo attratti sessualmente l'uno dall'altro. Ammette che ha sempre fatto un pensierino sulla mia persona... e se devo essere sincero, anch'io ho fatto in passato pensieri poco 'casti' sulla sua di persona, soprattutto quando ci ritrovavamo insieme nelle docce della palestra... non posso certo dire che Kaede sia un brutto ragazzo, anzi, ha un fisico da urlo, dal quale mi sento attratto, e poi sa baciare anche molto bene... però, sentimentalmente, non provo assolutamente niente per lui... io amo Akira...

"Il problema è che, il bacio di ieri sera, ha fatto crescere in me un desiderio irrefrenabile di avere il tuo corpo... sotto il mio..."

Non faccio in tempo a recepire l'ultima sua frase, che le sue braccia mi spuntano da dietro la schiena e mi cingono alla vita, mentre la sua lingua inizia a vagare sul mio collo...

"Ru... Rukawa..."

Afferro le sue mani per cercare di fargli lasciare la presa, ma lui la stringe sempre di più per non farmi scappare, e in questo modo sento ancora di più la sua erezione spingere sui miei glutei. Intanto la sua bocca si è chiusa sul lobo del mio orecchio e ha iniziato a succhiarlo e mordicchiarlo...

Kami! Quello è uno dei miei punti più sensibili... se continua così tra un po' non capirò più niente...

Quando riesco a liberare il lobo, ormai la mia resistenza è minima: il mio respiro è affannato, il cuore ha preso a battere più velocemente e la mia eccitazione sta crescendo sempre di più...

Una sua mano lascia la vita per arrivare al mio viso e voltarlo verso il suo, punto in cui le nostre bocche si incontrano in un bacio appassionato, dove è la sua lingua a comandare e la mia a subire...

...Ora anch'io lo desidero... dentro di me...

Quando ci stacchiamo i nostri occhi si fissano per un secondo, e lui capisce immediatamente che ora sono totalmente nelle sue mani...

"Andiamo in camera Hisashi..."

Fine Primo Capitolo

 

*Owari Primo Capitolo*

Mitchi&Rukawa: °__°

Sendoh&Hana: T.T

Cioppys: ^O^

Mitchi&Rukawa: ...Non c'è assolutamente niente da ridere!!!

Cioppys: Ma dai che vi divertite! ^O^

Sendoh&Hana: ...e ci mettete le corna! T.T

Mitchi&Rukawa: Perdonateci!!! E' tutta colpa sua!!!

Cioppys: Veramente in camera ci siete voi due, mica io! Però, se potessi unirmi a voi... *__*

Mitchi&Rukawa: Non ci pensare nemmeno!!!

Cioppys: Peccato... non mi sarebbe affatto dispiaciuto!^^

Mitchi&Sendoh&Rukawa&Hana: -.-

 

***

 

Capitolo 2

POV.SENDOH

"Allora ci vediamo martedì sera..."

"Certo Sendoh... Ciao!"

Esco dal negozio dove lavoro come commesso, con in tasca la paga di questa settimana. Il capo è stato generoso e mi ha dato anche un piccolo aumento! Questo perchè lui dice sempre che un sacco di ragazze vengono nel nostro negozio a comprare solo per essere servite da me... mi lusinga molto, ma non penso di essere il motivo per cui i suoi affari vanno a gonfie e vele...

Passo davanti a una pasticceria e mi fermo ad osservare la vetrina. Hanno proprio un sacco di cose esposte che sembrano davvero buone... Decido di entrare a comprare qualcosa per festeggiare il mio aumento... e poi, Hisashi è un goloso di prima categoria, sarà sicuramente felice se gli porto a casa un dolcetto...

Riprendo la strada verso casa con il pensiero rivolto proprio al mio Koibito... non vedo l'ora di abbracciarlo e baciarlo... oggi a pranzo mi ha voluto provocare? Bene, stasera me la pagarà cara, anche se la punizione che ho in mente non penso proprio che sarà sgradita...

Entro in casa e vedo il salotto e la cucina deserti... non sarà mica tornato a letto?

"Hisashi... sono tornato!"

Proprio dalla camera sento provenire alcuni rumori... non ci posso credere! Quello ha dormito tutto il giorno! Ma mi chiedo come fa a non essere rincoglionito quando si sveglia... se dormo troppo io non mi reggo in piedi dal mal di testa che mi ritrovo a furia di stare sdraiato sul letto o sul divano...

Appoggio sul tavolo della cucina quello che ho comprato in pasticceria e sulla sedia la giacca che indossavo. Poi mi dirigo verso la camera. Apro la porta della stanza e mi ritrovo davanti Hisashi in boxer, che mi blocca l'entrata...

"Ciao Hisashi! Lo sai che ho avuto un aumento?" gli dico prima di posare un bacio sulle sue labbra... "Dobbiamo festeggiare! Ho comprato un paio di cose in pasticceria che non rifiuterai assolutamente..."

Finito la frase che stavo dicendo, riporto il mio sguardo sul mio Koibito e noto che c'è qualcosa di strano in lui, ma non capisco esattamente che cosa sia... ha gli occhi lucidi e sembra terrorizzato...

"...Ma che hai?" gli chiedo con tono preoccupato...

Quando mi sporgo oltre l'uscio della camera per abbracciarlo, con la coda dell'occhio noto un movimento alla mia destra, proprio dove c'è il letto... mi volto in quella direzione e vedo una persona seduta sopra che si sta infilando una maglietta... quando dalla stoffa grigia ne esce la testa, riconosco immediatamente quei capelli corvini...

"Kaede... ma tu che ci fai qui?"

L'interpellato si volta verso di me e mi guarda con uno sguardo... colpevole...

Io ritorno ad osservare il mio Koibito in cerca di una spiegazione più che ragionevole, perchè la spiegazione a cui la mia mente sta pensando mi sembra troppo assurda da essere vera... Il problema è che anche nelle sue iridi vedo lo stesso sguardo di Kaede...

"Che cosa significa?" chiedo con un filo di voce...

Gli occhi di Hisashi mi fissano vuoti per un momento, la sua bocca si muove come a dire qualcosa, ma da essa non esce nessun suono...

"Ti prego... Dimmi che non è quello che penso..." lo supplico ormai disperato...

"Akira..." mi dice Kaede, che nel frattempo si è alzato dal letto e si è messo dietro ad Hisashi...

"NON STO PARLANDO CON TE!" gli urlo senza spostare il mio sguardo dal mio ragazzo, il quale ha un sussulto, fa un leggero passo indietro e chiude gli occhi... ormai sono quasi consapevole di ciò che è successo in quella stanza...

"Mi... mi dispiace..." e una lacrima solitaria compare sul suo viso...

Ora che ho avuto la conferma del mio timore, sono sconvolto... il mio ragazzo e il mio migliore amico... No! Non ci posso credere! Non lo voglio credere! Ma soprattutto non ne capisco la ragione...

"Perchè?" gli chiedo, mentre sento il mio cuore che si sta frantumando in mille pezzi...

"Io..." ma non va avanti, perchè alla lacrima di prima se ne aggiugono altre, e io perdo il controllo...

"SIETE DUE MALEDETTI BASTA*DI!" urlo, prima di girarmi e dirigermi verso l'uscita...

"Akira... Aspetta!" mi chiama Hisashi, ma io non lo ascolto minimamente...

Prendo la giacca che ho posato sulla sedia appena entrato ed esco sbattendo la porta.

*

Sono ore che sono qui al bancone del bar a bere una birra dopo l'altra, con la testa appoggiata alle braccia incrociate sul tavolo... ma adesso non mi importa più di niente, assolutamente di niente...

il mio ragazzo e il mio migliore amico... sono stati a letto insieme...

Mi continuo a chiedere dove abbia sbagliato... ho sempre amato Hisashi con tutto me stesso, non facendogli mai mancare niente, nè la mia persona quando aveva bisogno, nè il mio sosteno nelle situazioni diffici, e soprattutto neppure l'amore immenso che provo per lui... e allora perchè?

Perchè lui mi ha tradito?

A questa domanda non riesco a trovare nessuna risposta...

"Ehi ehi... siamo proprio messi male... Cos'è? Taoka ti ha ripreso in quanto non sei in grado di essere il capitano nella tua squadra?"

Il mio sguardo perso nel vuoto ormai da ore, si sposta verso Kyota in piedi di fianco al mio tavolo...

"Vai al diavolo..." gli dico acidamente, e ritorno a fissare il nulla...

*STONK*

Un violento pugno si è abbattutto sul numero dieci del Kainan, sferrato proprio dal suo ex-capitano di squadra...

"AHIO! Ma Maki..." si lamenta il piccolo giocatore...

"Sta zitto Nobunaga! Parli sempre a sproposito..." gli risponde lui, che nel frattempo prende posto nella sedia che si trova dall'altra parte del tavolo rotondo rispetto alla mia... nei posti di sinistra e destra invece si siedono rispettivamente Kyota, ancora un po' dolorante, e Jin...

I tre mi osservano qualche secondo e poi si scambiano un paio di occhiate d'intesa tra di loro...

"Senti Sendoh... lo so che non sarebbero fatti nostri... però se ti va di parlarne..."

E infatti non lo sono Maki, e mi chiedo perchè ti impicci dei fatti miei... però in questo momento ho solo bisogno di qualcuno che mi offra una spalla su cui piangere, visto che appena ripenso a quello che ho scoperto oggi, i miei occhi si riempono di lacrime e inizio a singhiozzare...

Subito nascondo la testa tra le braccia... anche se ho bisogno di parlare con qualcuno, non voglio che mi vedano in questo stato... però più cerco di trattenermi e più continuo a piangere...

Una mano mi cinge le spalle e mi accarezza la parte alta del collo, proprio dove c'è l'accatura dei capelli... è un gesto molto rilassante e calmante per me, e infatti poco dopo il mio pianto si spegne...

"Grazie Jin..." dico portando il mio sguardo verso il proprietario di quella mano, il quale mi risponde con un sorriso "...e scusatemi per questo spettaccolo, ma non ce la facevo veramente più a tenermi tutto dentro..." e, detto questo, mi sollevo dal tavolo e con il dorso della mano mi asciugo il volto...

"Ti va di parlarne?" mi chiede il tiratore da tre punti, nonchè nuovo capitano del Kainan...

Lo osservo un'attimo prima di scuotere la testa a rifiuto dell'aiuto che mi sta offrendo... gli sono già grato per quello che hanno fatto, standomi vicino, e non mi piace l'idea di assillarli con i miei problemi...

"Sei sicuro?" mi chiede Maki mentre mi sto alzando...

...O almeno ci stavo provando, in quanto devo aver bevuto troppo e faccio un'attimo fatica a reggermi in piedi...

"...e soprattutto, sei sicuro di arrivare a casa conciato in quel modo?" aggiunge quando nota la mia instabilità...

"Si, si... non vi preoccupate..." rispondo mentre mi avvio verso la porta...

*

Un raggio di sole mi illumina il viso svegliandomi da un sonno agitato.

Psicologicamente sono a pezzi, con il cuore colmo di dolore, rammarico e disperazione. Per tutta la notte non ho fatto altro che sognare Hisashi e Kaede insieme... sul nostro letto... Non che fisicamente stia meglio, visto che mi sento uno straccio: la testa mi fa un male cane e non mi sento più i muscoli di nessun arto. Mi chiedo come cavolo ho dormito stanotte... ma soprattutto dove ho dormito...

Apro lentamente gli occhi e il paesaggio che mi appare intorno mi lascia alquanto disorientato... un vicolo, uno squallido vicolo... mi sa che aveva ragione Maki sul fatto che non sarei arrivato a casa conciato com'ero...

Cerco di alzarmi da questo giacilio improvvisato e, non so neanche come, ci riesco. Mi appoggio un'attimo al palo della luce che si trova alla mia destra, in attesa che il mal di testa che ancora mi attanaglia se ne vada. Dopo parecchi minuti, finalmente riesco a stare in piedi senza nessun sostegno fisico.

Mi incammino lentamente verso casa. Quando ad un tratto passo davanti ad un parco, mi fermo alla fontanella che si trova al suo interno. Mi sciacquo la faccia con l'acqua gelata. Ora sono decisamente più lucido, mi ci voleva proprio...

Guardo l'orologio... sono le sei di mattina. Decido di sedermi su un'altalena poco lontana e inizio a pensare il da farsi...

Hisashi mi ha tradito, con il mio migliore amico poi... e questo fatto non riesco proprio a digerirlo. Non mi fido più di lui, e provo un'immensa rabbia nei suoi confronti... ma tutto questo non ha cancellato l'amore per lui...

Che cosa devo fare?

Sospiro... e prendo, forse, la decisione più sofferta di tutta la mia vita...

*

Appena entro in casa, sento la voce di Hisashi provenire dal tavolo della cucina...

"Aki, dove sei stato? Mi stavo veramente preoccupando..."

Lo ignoro completamente ed entro diretto in camera... subito appena varco la porta, i miei occhi cadono sul letto, e mi ritornano alla mente mille ricordi di me e Hisashi, canellati in un momento dal ricordo terribile della sera prima, e dagli innumerevoli sogni fatti stanotte di lui e Kaede insieme...

La rabbia che avevo cresce a dismisura, e sono sempre più convinto della decisione che ho preso. Come una furia, prendo il borsone che tengo di lato alla scrivania e vi butto dento velocemente i vestiti che mi possono servire per i prossimi giorni, prelevati dall'armadio...

"Che... che stai facendo?" mi chiede Hisashi con la voce tremante...

Io, da stupido, mi volto verso di lui e lo guardo... per un'attimo quello che ho deciso di fare svanisce nel nulla di fronte alla totale disperazione che leggo negli occhi del mio Koibito. In più, lo stato pietoso in cui si trova, fatto di occhi rossi dal continuo piangere e occhiaie per la notte passata in bianco ad aspettarmi, mi fanno esistare...

Forse quello che sto facendo è sbagliato?

Ripenso a come si è comportato nei miei confronti: io l'ho amato con tutto me stesso, con la mia anima e con il mio corpo, e lui? Come ringraziamento è finito sotto le coperte con un'altro...

No, quello che sto facendo non è assolutamente sbagliato...

Finisco di fare la borsa e la chiudo. La prendo ed esco dalla stanza, passando di fianco a Hisashi che mi guarda sempre più spaventato, perchè in fondo, anche se il suo cuore non lo vuole accettare, ha capito che io sto mettendo fine alla nostra relazione...

Quando arrivo all'ingresso, mi volto e gli dico quello che deve fare...

"Entro Domenica prossima ti voglio fuori da questo appartamento... hai una settimana di tempo per portare via tutte le tue cose..."

Mi volto di nuovo verso la porta e la apro, ma non riesco a muovermi perchè Hisashi mi sta bloccando, abbracciandomi con entrambe le braccia da dietro la schiena...

"Akira! Lo so di aver sbagliato... ma dammi un'altra possibilità... ti prego... non mi lasciare..." mi dice tra i singhiozzi, mentre le sue mani si strigono sempre di più intorno alla mia vita...

"Mi dispiace... è finita..." rispondo, poi con un movimento mi libero dalla sua presa ed esco, lasciandolo in ginocchio sul pavimento a piangere...

*

Scendo in strada, e solo adesso mi rendo conto che non ho la più pallida idea di dove passare il resto della settimana...

I miei si sono trasferiti a Osaka due anni fa, mettendomi a disposizione l'appartamento dove vivo perchè volevo frequentare il Ryonan, quindi non è possibile andare da loro... questa settimana c'è scuola e fare avanti e indietro è improponibile...

Mi viene in mente che potrei chiedere a Koshino di ospitarmi, però la sua famiglia non ha una casa molto grande e sono già in cinque... l'unico posto libero da lui è la cantina, e l'idea non è che mi esalta...

Hikoici mi darebbe sicuramente un posto dove dormire. La sua casa è grande e accogliente, e i suoi sono sempre gentili... il problema è un'altro: riuscirò a sopportare la sua parlantina per un'intera settimana? Ne dubito...

Fukuda... lasciamo perdere... so benissimo che è innamorato di me da quando mi conosce, e inizierebbe a tormentarmi di domande sul perchè devo stare fuori dal mio appartamento. Se venisse a scoprime che mi sono lasciato con Mitsui, la prima notte ci proverebbe di sicuro... idea pessima...

Poi ho una folgorazione... una persona che sicuramente avrà bisogno di compagnia in questi giorni c'è... e vive da solo con sua madre...

Presa la decisione, inizio a incamminarmi verso casa sua...

*

E' già la seconda volta che suono ma non mi risponde nessuno... strano però visto che sono solo le sette e mezza di mattina... Ormai rassegnato, faccio per andarmente, quando dall'altra parte della porta sento una voce impastata, ma non dal sonno...

"Chi è?"

"Sono Sendoh..."

Sento un rumore di serrature e poi quello di un chiavistello che viene tolto, ed infine vedo la porta aprirsi davanti a me. A quanto pare la notizia di quanto è successo ieri pomeriggio è già giunta pure a lui...

"Entra..." mi dice, spostandosi dalla porta in modo da farmi passare...

Mi fa accomodare in salotto, dove ci sediamo uno di fianco all'altro. Entrambi abbiamo lo sguardo perso nel vuoto e non parliamo... almeno fino a che mi chiede che cosa ci faccio in giro con il borsone...

"Ho lasciato Hisashi..." faccio una pausa, nell'attesa di qualche commento, ma non ne ricevo "Volevo chiederti se puoi ospitarmi fino a domenica... devo dargli il tempo di lasciare l'appartamento, ma non me la sentivo proprio di stare nella stessa casa con lui..."

"Non ci sono problemi... mia madre è dai nonni questa settimana e io avevo proprio bisogno di un po' di compag..." ma non finisce la frase perchè inizia a singhiozzare...

"Hana..." gli dico mentre lo prendo tra le mie braccia, cercando di consolarlo...

*

Sono passati tre giorni da quando sono arrivato a casa di Sakuragi. Sono anche tre giorni che entrambi non ci presentiamo nè a scuola nè agli allenamenti. Nessuno dei due ha voglia di uscire e vedere qualcuno...

Ieri è venuto Miyagi. Voleva sapere come stesse Hanamici. Dalle condizioni pietose in cui l'ha trovato, ha capito subito che era successo qualcosa con Rukawa, visto che quest'ultimo negli ultimi giorni a scuola è molto schivo e più silenzioso del solito. Quando poi ha visto me in salotto, nelle stesse condizioni del suo compagno di squadra, ha preferito non fare troppe domande, lasciando detto che, se c'era qualche problema e poteva essere d'aiuto, di chiamarlo...

Pomeriggio invece è arrivato Koshino accompagnato da Hikoichi. Sapevo che mi sarebbero venuti a cercare... in fondo sono pur sempre il capitano della squadra...

Mi hanno raccontato di essere stati a casa mia e di aver saputo da Mitsui che l'avevo lasciato, ma non hanno avuto il coraggio di chiedere a lui nè il perchè nè dove mi potevano trovare, visto la non molta disponibilità del mio ex-ragazzo a parlare e al fatto che stava facendo i primi scatoloni...

Poi sono stati allo Shohoku e Miyagi gli ha fatto sapere che stavo da Sakuragi...

"Sei sicuro di stare bene Sendoh?" mi chiede Hiroaki prima di uscire...

"No... ma comunque non potete fare niente per aiutarmi..." gli rispondo sfoggiando un sorriso molto forzato...

"Bhe... Se hai bisogno chiama, capitano" mi dice Hikoici mentre mi saluta e si avvia verso la strada...

Chiudo la porta e guardo Hanamici all'ingresso del salotto che mi osserva...

"Sei sicuro di quello che stai facendo Sendoh?"

Anche se non stavamo facendo nessun discorso specifico, so benissimo di cosa sta parlando, in quanto in questi giorni abbiamo discusso parecchio su questa faccenda...

Al contrario di me, che sono irremovibile sulla mia decisione di lasciare Hisashi, lui sta considerando il fatto di dare un'altra opportunità a Kaede, il quale gli ha raccontato in prima persona, per filo e per segno, quello che aveva fatto, lasciando al suo ragazzo tutto il tempo necessario per prendere una decisione e precisando che avrebbe accettato senza contestare qualunque scelta avesse preso...

Hanamici dice di essere troppo innamorato per troncare la loro relazione per un solo errore commesso, errore che Kaede ha promesso non si sarebbe più verificato, essendo profondamente pentito di aver assecondato un desiderio fisico quando era legato sentimentalemnte a qualcuno da un legame molto profondo...

Un'altra ragione per cui il mio compagno di sventura è quasi convinto di scegliere questa strada, sta nel carattere di Rukawa. Sa quanto è difficile per lui parlare dei proprio sentimenti, quanta fatica ha fatto (e ho fatto, visto che per convincerlo a dichiararsi ci ho messo un mese) ad ammettere e confessargli quello che provava...

Però, per quanto mi rigurda, le cose sono completamente diverse...

Anch'io sono molto innamorato di Hisashi, e proprio per questa ragione non riesco ad accettare quello che ha fatto. Mi chiedo come abbia potuto stare sotto le coperte insieme ad un'altro, quando solo il giorno prima mi aveva detto 'Ti amo'... praticamente nessuna di quelle parole proveniva dal profondo del suo cuore...

Poi penso anche al fatto che se io non li avessi trovati in casa insieme, magari non avremmo mai saputo niente di tutta questa storia... avrebbero continuato a stare insieme a noi come se niente fosse, senza dirci una parola...

No... non riesco proprio ad accettare questo tradimento... è più forte di me...

"Si... sono sicuro..."

Fine Secondo Capitolo

 

*Owari Secondo Capitolo*

Mitchi: Mi spieghi perchè io sono lo sfigato di turno a cui non è possibile concedere nessuna possibilita di rimediatre? è.é

Cioppys: Perchè se Akira tornasse subito insieme a te, la ff sarebbe già finita!^^

Rukawa: ...non che questa non fosse una bella notizia...

Cioppys: Quanto siamo simpatici oggi eh? -.-

Sendoh: Questo vuol dire che...

Cioppys: ...che soffrirete ancora, ma non ho ancora deciso quanto^^...

Mitchi&Sendoh: Poveri noi...

 

***

 

Capitolo 3

POV.MITSUI

E' finita... e non riesco ancora a crederci...

Passo le mie giornate seduto su questa sedia, a fissare quella maledetta porta da cui lui è uscito, con la borsa in spalla, e da dove non rientra da quattro giorni...

Ogni minimo rumore che sento provenire dal pianerottolo, mi fa sussultare. Penso subito 'Si, è lui, è tornato da me', ma poi quando cala nuovamente il silenzio, avvilito riappoggio la testa sulle braccia incrociate sopra il tavolo...

Purtroppo, più il tempo passa, più le mie speranze svanisono...

Osservo intorno... non mi sono mai reso conto di quanto sia vuota questa casa senza di lui. E' così silenziosa, fredda e grigia. In ogni angolo qualcosa mi ricorda la sua presenza...

Il divano che abbiamo comprato insieme quattro mesi fa... Per portarlo a casa abbiamo fatto una fatica trasportandolo a mano dal negozio fino a qua per dieci chilometri in mezzo alla gente che ci guardava malissimo! Però ci siamo divertiti come due deficenti! Poi appena l'abbiamo posato a terra, nello stesso punto in cui è adesso, l'abbiamo subito collaudato...

La libreria che ha portato a casa il Natale scorso... Gli serviva un posto dove mettere tutti quei libri che si trovano sparsi in giro per l'appartamento. Il problema è che la presa di un colore orrendo! Come pensava che stesse bene gialla canarino, quando tutto il resto del salotto da su tonalità scure! A vedersi fa proprio schifo! Ci abbiamo riso per ore sulla sua fantastica scelta...

Sul tavolo davanti all'ingresso c'è invece la fotografia che abbiamo fatto il giorno del mio diploma... ha marinato la scuola per venire a vedermi ed io ero così felice che lui fosse infiltrato tra gli altri studenti. Non ci ho messo molto a individuarlo con la capigliatura che si ritrova il mio ragazzo...

Il mio ragazzo... no, ora non lo è più... mi ha lasciato... io ho rovinato tutto...

A questo pensiero le lacrime riprendono a scorrere sul mio viso...

Ma cosa mi è passato per la testa? Perchè ho fatto una cosa del genere? Perchè l'ho tradito con il suo migliore amico? Perchè diavolo sono andato a letto con Rukawa?!?

Ho fatto una cosa orribile e ho ferito Akira nel profondo... in fondo me lo merito che mi ha lasciato in tronco, senza darmi la possibilità di spiegare... E solo colpa mia!

...solo colpa mia...

Qualcuno bussa alla porta...

Alzo la testa e mi asciugo gli occhi, rimanendo a fissare l'entrata per capire se il rumore che ho sentito non me lo sono sognato...

No, non me lo sono sognato... Bussano di nuovo...

Mi alzo e mi avvicino alla porta e chiedo chi è...

"Sono Kogure..."

Kogure?!? Ma che diavolo ci fa qui Kogure?!? Forse è venuto a vedere come sto visto che all'università Saito sono quattro giorni che non mi faccio vedere, neanche agli allenamenti... e Sabato abbiamo anche un'amichevole contro lo Shintai...

Apro la porta e, oltre a Kogure, mi ritrovo davanti anche Akagi...

"Si può sapere che fine hai fatto?"

"Scusatemi... ma in questi giorni non sono dell'umore giusto per farmi vedere in giro..." rispondo al mio ex-capitano tenendo la testa bassa...

"Non ci sono scuse visto che Sabato devi giocare anche tu! Il capitano è veramente arrabbiato per la tua assenza..."

Kogure si mette in mezzo tra noi due e mi osserva qualche secondo...

"Mitsui... ma che cos'hai?" mi dice appena si rende conto dello stato pietoso in cui sono...

Io mi allontano dall'entrata e ritorno a sedermi dov'ero un minuto prima, nella stessa posizione... i miei due compagni di squadra mi seguono all'interno dell'appartamento. Akagi rimane un'attimo indietro per chiudere la porta, mentre Kogure si siede subito di fianco a me e, con una mano, mi accarezza i capelli...

"Dov'è Sendoh?"

Io, a quel nome, mi morsico il labbro per trattenere in qualche modo le lacrime che stanno nuovamente riempiendo i miei occhi. Lo sapevo che prima o poi Kiminobu mi avrebbe fatto questa domanda, non è stupido...

"Ho capito... avete litigato..." mi dice dolcemente...

"Ti sbagli..." lo correggo io "...mi ha lasciato..."

Sento le braccia di Kogure stringersi, una sopra le mie spalle e l'altra sul petto, ad abbracciarmi, mentre mi posa un leggero bacio sulla tempia, prima di appoggiarci la testa...

Rimaniamo a lungo in questa posizione, in silenzio. Nessuno di loro due sa che dire, anche perchè nessuna parola potrebbe consolarmi, e io, sinceramente non ho proprio voglia di parlare...

*

Sono in caffetteria ad aspettare che arrivi la persona con cui ho l'appuntamento... quando ieri ho ricevuto la sua telefonata, nella quale mi ha chiesto di vederci perchè doveva parlarmi, ho accettato senza persarci spinto dalla curiosità...

Rispetto a ieri sono un po' più tranquillo... sarà che Kogure, prima di andarsene, mi ha rassicurato molto, dicendo di non preoccuparmi perchè Sendoh mi ama più di ogni altra cosa e presto tornerà da me... secondo lui, si vede dalla distanza di un miglio che non può starmi lontano troppo a lungo... ma non ne sono così sicuro...

Finalmente lo vedo entrare nel locale e dirigersi verso il tavolo dove sono seduto da quasi venti minuti ad aspettarlo... sicuramente si sarà addormentato come al suo solito...

"Ciao Mitsui..." mi dice mentre si siede...

"Ciao Rukawa..." e vado subito al sodo "...allora cosa volevi dirmi?"

"Ecco... avevo bisogno di parlare con te di quello che è successo domenica..."

Non mi sembra che ci sia da dire molto, in fondo la ragione per cui siamo finiti sotto le coperte insieme è che eravamo attratti l'uno dall'altro... ammetto anche che è stato bello fare sesso con Kaede, però... però mancava qualcosa...

"...il sentimento..."

Rimaniamo in silenzio per diversi minuti, poi ti chiedo come va con Hanamici...

Tu mi racconti di quello che è successo la sera, dopo che sei venuto da me, ovvero che sei andato da Sakuragi e gli hai confessato l'infedeltà, dicendogli tutto quello che è successo. Lui inizialmente ti ha fatto una scenata pazzesca, poi quando si è calmato, gli hai detto di prendere tutto il tempo che voleva per decidere il da farsi e sei andato via...

Bhe... almeno non ti ha mollato in tronco...

"Ieri sera ho provato a chiamarlo a casa... volevo sapere come stava... indovina un po' chi mi ha risposto al telefono?"

Non so perchè, ma mi sembra che tu, con gli occhi, mi dica che la risposta a questa domanda la dovrei sapere...

"Akira..."

Akira... è a casa di Sakuragi?!?

"Mi ha detto di non cercare Hana per nessun motivo, che sarebbe stato lui a chiamarmi... e che se avevo voglia di 'divertirmi' potevo venire da te, visto che adesso sei libero..."

Sono praticamente senza parole per quello che gli ha detto, perchè Aki non è affatto il tipo da dire certe cose... e comunque lo sono ancora di più adesso che vedo Akira e Hanamici entrare dalla porta del locale! Rukawa capisce che c'è qualcosa che non va, e subito si volta verso il luogo che sto osservando. Nello stesso momento anche gli altri due ci guardano...

Per un'attimo i miei occhi e quelli di Akira si incrociano, poi lui li sposta su Kaede, e successivamente ritorna su di me... la rabbia che vi leggo adesso mi fa accapponare la pelle... Si volta, apre la porta ed esce...

"AKIRA!" urlo, mentre mi getto al suo inseguimento...

Esco dal locale e mi guardo in giro, nella speranza di vederlo in mezzo alla gente... quando ormai pensavo di averlo già perso di vista, scorgo i suoi capelli in fondo alla via che volta l'angolo. Subito corro in quella direzione...

Devo raggiungerlo... forse è l'ultima possibilità che ho per parlare con lui! Domani è sabato e dovrò lasciare l'appartamento... non posso permettermi che finisca così, senza neanche la possibilità da parte mia di spiegare, di dire quello che penso, di dire quello che provo realmente... io non voglio perdere Akira, ne morirei...

Arrivo all'angolo dietro il quale l'ho visto sparire. Volto anch'io ma di lui nessuna traccia... inizio a camminare portando velocemente lo sguardo da destra a sinistra, davanti e dietro, nella speranza di vedere ancora i suoi capelli a punta... poi ad un tratto...

"Smettila di seguirmi..."

Mi volto verso la voce che ho sentito, una voce che io conosco molto bene, ma l'intonazione è più dura... Akira è appoggiato ad uno dei due muri che delimitano un vicolo laterale...

"Aki... io..." ma, come immaginavo, non è disposto a parlare con me...

"Stai zitto! Non voglio sentire più un'altra parola da te... tutto quello che dici, che mi hai detto... sono solo ca**ate!"

Guardo il ragazzo che amo parlarmi in questo modo, e capisco che in lui non esisiste più neanche una briciola di fiducia in me... niente... assolutamente niente...

"Domani devi lasciare l'appartamento... se non lo fai, ti butto fuori io a calci..." e mi passi di lato a testa alta, mentre io mi sento sprofondare sempre di più nel terreno...

"Aspetta! Rispondimi prima ad un'ultima domanda, sinceramente... tu cosa provi per me?"

Ti fermi in mezzo alla strada, e senza neanche voltarti verso di me rispondi, facendo sfoggio di una freddezza che neanche pensavo tu avessi...

"Niente... non provo più niente per te... e nemmeno mi interessa più niente di te..."

*

Quando apro gli occhi, mi ritrovo in camera nell'appartamento di Akira... Ma come ci sono arrivato qui? Ma non devo aspettare molto che i ricordi mi ritornano alla mente...

Dopo che Akira mi aveva detto quella frase, frase che mi ha letteralmente ucciso, sono entrato nel vicolo in cui stava lui, e mi sono seduto per terra, con le gambe al petto e la testa appoggiata sopra. Non so quanto tempo sono rimasto lì, ma ricordo che ad un certo punto ho sentito la voce di Rukawa che mi chiamava e cercava di scuotermi, ma io non riuscivo a muovermi... Anche se fisicamente ero ancora vivo, il mio cuore aveva smesso di battere... Sakuragi mi ha poi caricato sulle spalle e mi hanno portato qui.

Lentamente mi alzo dal letto e mi dirigo verso la porta. Quando la apro vedo che Kaede è stato più bravo di me a farsi perdonare la scappatella: infatti è seduto sul divano e si sta baciando con Hanamici... Quando, finito il bacio, si accorgono della mia presenza, subito Rukawa mi chiede come mi sento...

"Vorrei... morire..." sussurro...

Sulla faccia del volpino, l'espressione cambia di colpo. Lo vedo alzarsi velocemente e venire verso di me, seguito dal rosso, che però non fa in tempo a fermare il pugno diretto al mio volto...

"Mitsui! Non dire un'altra idiozia simile!"

Dolorante sulla guancia, mi lascio scivolare a terra a ridosso della parete dove sono finito a causa del colpo... e inizio a parlare...

"Sentire queste parole da te, sono strane sai Rukawa? Se tu fossi al mio posto... se Hanamici ti lasciasse in tronco, senza nessuna possibilità di parlare, di spiegare, di dire qualsiasi, e dico qualsiasi cosa, anche tu penseresti a questa 'idiozia'! Io lo so di aver sbagliato... per una volta chiedo solo di avere una seconda possibilità, di darmi nuovamente fiducia, anche se è vero che non la merito affatto... come non merito tutto l'amore che Akira mi ha dato... però... però non riesco, non riesco a vedere nessun futuro senza avere lui al mio fianco, non mi importa di niente se lui non è con me..."

Hanamici lascia andare Kaede che nel frattempo si è calmato. Quest'ultimo, guarda per un momento il suo ragazzo, che gli fa un cenno di assenso, e si siede al mio fianco.

"E' vero, anch'io penserei le stesse cose se fossi al tuo posto... ma non ti preoccupare, tutto si sistemerà, te lo prometto... in fondo è anche colpa mia se ti ha lasciato..."

Mi volto a guardare i tuoi occhi di ghiaccio, e quello che vedo per un secondo nelle tue iridi azzurre, riaccende la speranza che mi aveva abbandonato...

*

Sabato pomeriggio. Palestra dell'università Saito. Amichevole Saito contro Shintai...

...e io non ci volevo venire!!!

Purtroppo, dopo pranzo si sono presentati Akagi e Kogure a casa mia. Mi hanno detto che il capitano e l'allenatore erano molto infuriati con me per le assenze durante questa settimana, e che se non mi fossi presentato oggi, per tutto il prossimo campionato mi avrebbe lasciato non in panchina, ma sulle tribune insieme ai tifosi... Nonostante questo io non ci volevo andare, e loro mi hanno trascinato con la forza...

Appena arrivato, la ramanzina non me l'ha tolta nessuno. In più il primo tempo non ho nemmeno giocato e, anche adesso a metà del secondo, sto scaldando ancora la panchina... non che stia scalpitando per scendere in campo, ma se dovevo restare in panchina, tanto andava restare a casa. Comunque sempre meglio che giocare: non ho proprio idea di quello che potrei combinare... non so se riuscirei a concentrarmi come si deve...

Peccato che quando mancano cinque minuti e siamo sotto di otto punti, il coach mi chiede di scaldarmi... se volete perdere del tutto, io mi scaldo anche...

Entro in campo e quello che faccio è meglio censurarlo...

Naturalmente perdiamo, con il distacco che è salito da otto a ventidue punti... e infatti l'allenatore mi ringrazia calorosamente per questo, dicendo che o la settimana prossima riprendo a giocare come si deve, o mi posso scordare il club di basket...

"Allora mi butti pure fuori! Non me ne frega proprio un ca**o!" gli rispondo mentre esco dal campo diretto agli spogliatoi, lasciandolo praticamente a bocca aperta...

Faccio velocemente la doccia e mi cambio. Durante queste operazioni mi sento molto osservato: i miei compagni di squadra mi stanno tutti guardando, chiedendosi che cosa mi sia preso... In fondo ero io quello che all'inizio dell'anno era arrivato nel club dicendo che saremmo arrivati in alto, anche al titolo nazionale... Ho fatto un po' un'entrata come in prima superiore... e invece adesso quello che fa e combina la squadra (ma anche io) è l'ultima cosa che mi interessa a questo mondo... ma forse non mi interessa poi neanche così tanto...

Sto per uscire dallo spogliatoio quando vengo affiancato da Kogure. Il suo sguardo preoccupato mi anticipa quello che vorrebbe dirmi, ovvero compassione, che io odio ardentemente... quindi non gli lascio neanche dire una parola ed varco la porta...

Arrivo all'esterno della palestra e osservo il cielo. E' nuvoloso e tira aria di pioggia, e io non ho l'ombrello. Stavo proprio pensando 'adesso ci manca solo che inizia a piovere' quando sento le prime goccie, che entro breve si trasformano in un vero acquazone... solo che io non mi bagno pur essendo in una piazzetta senza ripari!

Ma come diavolo è possibile?

"Devo dire che eri molto concentrato oggi in campo..."

Mi volto e alle mie spalle mi ritrovo l'ultima persona che avrei mai pensato di vedere qui, che tiene un ombrello con il quale ha coperto anche il sottoscritto...

Akira.

Fine Terzo Capitolo

 

*Owari Terzo Capitolo*

Mitchi: *__* ...Akira... sei tornato da me?

Sendoh: Lo sai che non posso starti lontano... anche se...

Mitchi: Anche se?

Sendoh: ...non te lo meriteresti per quello che hai fatto...

Cioppys: In effetti ha ragione... l'hai tradito...

Mitchi: Ma io non volevo... mi ha costretto Kaede!!!

Rukawa: CHI ti ha costretto? Ti sei divertito come un matto e ti è pure piaciuto!

Sendoh: °__°... mi sa che non ci ripenso...

Mitchi: Noooooooooooooo!!! T.T

Cioppys: Tanto decido io^^

Mitchi: Peggio ancoraaaaaaaaaaaaa!!! T.T

Cioppys: -.-'

***

 

Capitolo 4

POV.SENDOH

Ritorno a casa di Sakuragi. Con il doppione della chiave che mi ha lasciato proprio Hanamici, entro e mi butto sul divano...

Mi chiedo se mi rendo veramente conto di quello che ho detto ad Hisashi...

Prima di tutto, era una bugia colossale. Io amo Hisashi ed è la persona più importante della mia vita. Senza di lui, niente ha senso. Poi, gli ho detto quello frase solo per ferirlo, per ferirlo nel profondo. Volevo fargli provare lo stesso dolore lancinante che ho sentito io nel cuore quando lui mi ha tradito...

Purtroppo quando oggi l'ho visto in compagnia di Kaede, non ci ho visto più dalla rabbia. Ora so cosa vuol dire essere gelosi di qualcuno... Al contrario di Hisashi, che un paio di volte gli è capitato di farmi delle scenate (tra l'altro assurde), io non avevo mai provato un sentimento simile nei suoi confronti... mi fidavo, punto e basta.

Prendo il cuscino che avevo sotto la testa e lo stringo al petto... e penso a quanto mi manca... a quanto mi manca terribilmente... Non mi sono mai sentito così legato a qualcuno in vita mia...

Forse ha ragione Sakuragi... dovrei dargli un'altra possibilità...

Ma ho paura, paura di soffrire di nuovo... non lo sopporterei un'altro supplizio del genere. E' vero che se davvero lo amo, dovrei avere il coraggio di rischiare, ma lui prova lo stesso amore profondo nei miei confronti? Ne vale veramente la pena riprovare o il suo sentimento non è così radicato come il mio, e quindi la nostra relazione è destinata a naufragare ancora?

Non so che fare... Non so assolutamente che fare...

*

Un rumore di chiavi mi sveglia dal sonno che mi ha colto qui sul divano. Lentamente mi metto a sedere e apro gli occhi, volgendo lo sguardo verso l'entrata dell'appartamento, e vedo Hanamici e Kaede fermi davanti all'ingresso...

Un'attimo... Hanamici e... Kaede?!?

Osservo i due ragazzi disorientato, perchè al momento non riesco a capire la presenza di Rukawa, poi penso che probabilmente hanno sistemato le cose tra loro... Bhe, non posso dire niente visto che questa è casa di Sakuragi e lui è libero di portare chi vuole, ma non mi va di restare nella stessa stanza insieme a lui, quindi mi alzo e faccio per andarmene, quando...

"Noi dobbiamo parlare"

Guardo Kaede che ha pronunciato quelle tre parole... io e lui dobbiamo parlare? Forse non ha capito che noi non abbiamo più niente da dirci? E poi chi le vuole scambiare due parole con lui? Io no, grazie...

Rimprendo la mia via verso le camere, quando Hanamici mi blocca per un braccio e mi chiede gentilmente di stare a sentire quello che ha da dirmi il suo Koibito... rimango per qualche secondo a fissare i suoi occhi nocciola, pensando a cosa fare, poi abbasso lo sguardo e scuoto la testa negativamente... No, non voglio sentire una parola da Kaede... ma prima che Hanamici mi lasci andare, quello che era il mio migliore amico inizia a parlare lo stesso...

"Akira... E' vero che sei stato tradito e ferito, sia da me che da lui, ma tutti possono sbagliare, in fondo siamo essere umani, non perfetti di natura... Non è un problema se non vuoi perdonare me, mi mancherà tanto quell'amico fidato che ho avuto nell'ultimo anno della mia vita, ma posso perfettamente capire... ma ti prego di ripensare alla tua decisione di lasciare Mitsui... ne morirebbe, perchè sa di aver fatto una cosa molto grave, e sa anche chi sta perdendo, visto che solo ora si accorge di quanto ti ami... e ti assicuro che lui ti ama più della sua stessa vita..."

Alla fine del suo discorso, riprendo il cammino ed entro in camera, continuando a pensare insistentemente alle parole appena ascoltate...

*

Quando Hanamici entra in camera, circa venti minuti dopo, io sono già raggomitolato sotto le coperte, con le spalle rivolte al suo futon. Lentamente lui si cambia e si sistema, senza dire una parola, aspettando che forse sia io a chiedergli qualcosa...

"Dove siete stati fino a quest'ora?" gli chiedo, in quanto solo adesso che osservo l'orologio, noto che sono passate ore da quando siamo usciti insieme...

"A casa tua..." mi risponde

Aspetto qualche minuto, ma non aggiungere altro. Sicuramente lui vuole che sia io a interessarmi di quello che è successo dopo che me ne sono andato... e in effetti voglio sapere... quindi gli chiedo come mai erano a casa mia...

"Semplice... abbiamo trovato Mitchi sconvolto seduto in un vicolo, e allora lo abbiamo portato a casa..."

Immaginavo che non l'avrebbe presa bene, ma non da dover essere portato a casa... forse ho esagerato a dirgli quella frase, mi sono lasciato troppo prendere dai miei sentimenti di rabbia, e l'ho più che ferito...

Giro la testa per vedere che cosa stia facendo Hanamici, e lo trovo a fissarmi disteso a pancia in su, con le braccia incrociate dietro la testa. Sul suo volto appare un leggero sorriso... sicuramente ha capito che non sono più sicuro di quello che sto facendo, e che potrei fare marcia indietro, ritornando sui miei passi...

Quel suo sorriso scompare appena dai miei occhi iniziano a scendere le prime lacrime. Subito ritono alla posizione iniziale, a nascondermi il volto. Ora sono io che mi sento in colpa per quello che ho fatto...

Alle mie spalle sento alcuni rumori, poi la coperta del mio futon si alza e qualcuno si mette dietro la mia schiena. Una mano inizia ad accarezzarmi i capelli liberi dal gel, e io mi volto nuovamente a inconrtare gli occhi nocciola di Hanamici, sdraiato di lato a fianco a me, con la testa sollevata dal gomito appoggiato sul cuscino...

"Come sta?" gli chiedo con voce rotta...

"Sinceramente?" mi domanda, continuando con la mano il movimento ritmico e rilassante sui miei capelli...

Io gli faccio un cenno positivo con la testa e lui inizia a parlare, e ad ogni parola che pronuncia sento il cuore stringere. Il senso di colpa di Hisashi è davvero immenso. Lui si è veramente pentito di quello che ha fatto, e vorrebbe anche solo discutere con me di quello che è successo, della nostra relazione, dell'amore che proviamo reciprocamente, ma io non gli ho mai lasciato un minimo spiraglio anche solo per parlare... e questo lo sta letteralmente uccidendo...

"Ho sbagliato tutto..." sussuro, quando ha finito di parlare...

"No... tu non hai affatto sbagliato Sendoh... Hai solo agito di istinto al dolore che il tradimento ti ha provocato, pensando che lasciandolo tutto si sarebbe risolto... purtroppo il sentimento che provi rimane lo stesso, e ti fa soffrire lo stesso..."

E' vero. Quello che provo non svanirà da un giorno all'altro, ma tra molto tempo o, addirittura, non svanirà mai...

"Che cosa devo fare?" dico, dando voce ai miei pensieri...

"Ritorna da lui..." risponde Sakuragi sorridendo "...domani pomeriggio Mitchi ha una partita all'università... vai e torna da lui..."

*

La partita contro lo Shintai è quasi alla fine. Hisashi è rimasto in panchina tutto il tempo, mentre io sono stato seduto sugli spalti ad osservarlo, nascosto tra un gruppo di tifosi del Saito. Per quello che ho potuto vedere, non ha una bella cera. Mi è sembrato sbattutto e stanco, oltre che svogliato e per niente interessato alla partita... non che io lo sia, sono venuto per vedere Hisashi, mica gli altri giocatori che si passano la palla...

A cinque minuti dalla fine, il coach decide di mandarlo in campo, e da come gioca, ha fatto proprio una pessima scelta. Hisashi per tutto il tempo non fa una cosa giusta: sbaglia passaggi, tiri a canestro, entrate in area, non si riesce mai a smarcare (a dir la verità, sembra che neanche ci provi), nei contropiedi, così come nel rientrare nella propria area, rimane sempre indietro... praticamente un disastro!

Quando la partita finisce, vedo che ha un diverbio con l'allenatore... sicuramente quest'ultimo lo starà riprendendo per il suo gioco, ma sinceramente la risposta di Hisashi non me l'aspettavo...

"Allora mi butti pure fuori! Non me ne frega proprio un ca**o!"

Dopo questa frase, lo vedo entrare negli spogliatoi, lasciando allibito non solo l'allenatore, ma anche tutti gli altri compagni di squadra...

Ora capisco cosa intendeva Hanamici quanto diceva che, in questo momento, ad Hisashi non importa praticamente di niente... normalmente non sarebbe così stupido da esortare l'allenatore ad escluderlo dal club, buttando fuori dalla finestra la sua carriera cestistica...

Esco dalla palestra e mi apposto dietro una colonna a lato dell'uscita, in modo che non mi si possa vedere, ed attendo che arrivi. Non ci vuole molto, e lo vedo uscire e dirigersi in mezzo alla piazzetta che sta proprio davanti alla palestra. Alza un momento la testa al cielo, e io decido di uscire dal mio nascondiglio e avvicinarmi alle sue spalle, aprendo l'ombrello che ho con me per ripararlo dalla pioggia che sta iniziando a scendere...

"Devo dire che eri molto concentrato oggi in campo..."

A queste mie parole, si volta verso di me. E' sorpreso di vedermi, e sembra anche felice, ma questa felicità dura pochi attimi, perchè subito abbassa lo sguardo al terreno, stringendo i pugni così forte da farsi venire le nocche bianche...

Rimaniamo in questa posizione per diversi minuti, mentre la pioggia continua a cadere incessante intorno a noi... l'ombrello che tengo in mano non è che stia svolgendo molto bene il suo lavoro, perchè sia io che Hisashi ci stiamo bagnando completamente la schiena... ma forse il problema è perchè siamo troppo lontani l'uno dall'altro. Così faccio un passo in avanti, in modo da far rimanere bene entrambi sotto la sua protezione, ma a questo mio accenno di avvicinamento tu fai un passo indietro, ti giri e scappi... o almeno tenti, perchè riesco subito ad afferrarti per un braccio e a tirarti verso di me. Lascio cadere per terra l'ombrello e ti abbraccio da dietro la schiena...

"Perchè stai scappando?" ti sussurro nell'orecchio... ma non rispondi...

La pioggia continua a cadere insistente, e in pochi minuti siamo completamente fradici. Tu inizi un po' a tremare, ma non penso che sia dovuto al freddo contatto dei vestiti bagnati sulla tua pelle...

"Guardami..." ti chiedo, stringendoti ancora di più nel mio abbraccio...

"Non posso..." mi rispondi con voce tremante, spiazzandomi...

Non capisco, non capisco affatto il perchè di questa tua risposta. Perchè non puoi? Che cosa intendi dire realmente con questo tuo 'non posso'? Io sono qui, e voglio stare nuovamente con te, voglio averti ancora nelle mie braccia, volgio vederti ancora sorridere, voglio il tuo corpo caldo addosso al mio quando dormiamo insieme, voglio baciare le tue labbra morbide e assaggiare il tuo sapore, voglio vederti ancora gemere sotto di me mentre facciamo l'amore...

"Io... io me ne sono reso conto solo adesso... non riesco a guardarti negli occhi... il senso di colpa mi soffoca al solo pensiero di quello che ho fatto... non riesco a guardarti come se niente fosse successo... anche se tu mi perdonassi, non ci riuscirei comunque..."

"Allora non vuoi tornare insieme a me?" e intanto sciolgo l'abbraccio che ci legava...

"Ti sbagli Akira! Io ti amo... ed è la cosa che desidero di più al m... Umf!"

Sapevo che avresti reagito in questo modo, che a quelle parole ti saresti voltato verso di me per dirmi in faccia che non era quello che volevi, ma in fondo io quella frase l'ho detta apposta per provocarti questa reazione... così le tue labbra sarabbero stata a portata delle mie, e io non ho di certo perso l'occasione di baciarti...

All'inizio sei sorpreso e rimani un'attimo irriggidito, ma quando con la lingua inumidisco le tue labbra rosa per chiederti l'accesso al tuo caldo anfratto, le apri e ti lasci andare, portando entrambe le braccia sopra il mio collo. Io invece ti prendo alla vita, mentre inizio ad accarezzare la tua lingua con la mia...

Intanto la pioggia continua a cadere, ma noi non ce ne preoccupiamo affatto... che scorrendo sui nostri corpi lavi via tutto il mio rancore e il tuo senso di colpa, in modo che possa riprendere a vivere il nostro amore ferito da un tradimento, un tradimento comandato solo da uno stupido desiderio e non dal sentimento profondo che invece lega i nostri cuori l'uno all'altro, dal filo rosso dell'amore...

*

"ETCIUUUUUUU!!!"

"Grazie per... coff coff... avermi lavato la faccia Hisa..."

"Scusa Aki... coff coff... non volevo..."

Siamo sdraiati sul letto, uno di fronte all'altro, con la coperta pesante fino al collo a tenerci al caldo, con trentanove di febbre, raffreddore e tosse. Questo è il risultato di essere rimasti un'ora a baciarci appassionatamente sotto la pioggia insistente... Quando ieri sera siamo tornati a casa stavamo ancora bene, ma tempo un'ora ed eravamo tutti e due a pezzi... e io che stanotte volevo soddisfare tutti i miei sogni erotici, visto che il mio Koibito mi aveva promesso che avrebbe fatto tutto quello che volevo... sono proprio sfortunato...

La porta della camera si apre ed entrano Hanamici e Kaede con in mano due tazze di the bollente. Quando stamattina il rosso mi ha chiamato per sapere come era andata, gli ho raccontato quello che era successo, ovvero che eravamo tornati insieme, e che ora eravamo tutti e due ben influenzati... Allora i nostri due amici si sono offerti di venire a darci assistenza, anche perchè per riprenderci dobbiamo pur mangiare qualcosa, e nessuno di noi due era in grado di alzarsi dal letto e mettersi ai fornelli... Così per pranzo ci hanno preparato un piatto di riso in bianco...

"Tieni Sendoh..." mi dice Sakuragi porgendomi il the, dopo essersi seduto dalla mia parte del letto...

Io mi tiro su a sedere le prendo la tazza dalle sue mani. La stessa cosa fa anche Hisashi, che prende anche lui la tazza ma dalle mani di Kaede, ringraziandolo con un dolce sorriso corrisposto dall'altro...

"Ehi sdentato! Non prenderti troppe confidenze con il mio ragazzo!" lo ammunisce Hanamici al quale non è affatto sfuggito quel gesto...

Entrambi arrossiscono, sicuramente perchè avranno ripensato a quello successo solo la settimana scorsa tra loro due in questo letto...

"Su, Hanamici... Non te la prendere..." gli dico, mentre gli appoggio una mano sulla guancia e l'accarezzo "...adesso toccherebbe a noi due 'divertirci' insieme..." e avvicino il mio viso al suo, mentre lo vedo arrossire vistosamente... forse l'idea non gli dispiace...

"NON CI PENSATE NEMMENO!!!" gridano all'unisono Kaede e Hisashi...

Io mi fermo a pochi centimetri dalle labbra di Hanamici e mi volto verso i nostri Koibiti che ci stanno osservando con sguardo assassino, e sfodero il mio solito sorriso...

"...Naturalmente, stavo scherzando..."

...O forse no?

 

FINE

 

*Owari*

Mitchi: EHI! Che cosa vorrebbe dire quel 'o forse no'?

Rukawa: Infatti... che quel porcospino non ci provi nemmeno a mettere le mani addosso al mio Hana che lo disintegro...

Cioppys: Bhe... chiedetelo al diretto interessato, non a me!^^

Mitchi&Rukawa: Allora?

Sendoh: °__° ...ecco io... naturalmente scherzavo! ^__^

Hana: A me sembravi ser... umf!!!

Mitchi: Akira... perchè gli hai coperto la bocca con dello scotch e gli hai legato le mani? è.é

Sendoh: Niente... niente... Hana parla sempre a sproposito! ^__^'

Hana: Ummmm!!! Ummmmm!!!

Cioppys: Non ho parole... -.-

 

***

Cioppy's Notes (Ovvero appunti ultra mega poco importanti^^')

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Se devo essere sincera, penso di aver tirato troppo per le lunghe la riconciliazione tra Akira e Hisashi^^'... all'inizio doveva essere tutto concetrato solo sul tradimento, ma quando sono arrivata alla fine del primo capitolo, non avevo l'ispirazione per scrivere quella scena... così l'ho saltata a piè pari...

Vabbè... comunque non è detto però che in futuro non ci scriva una Side Story^^...

Se volete commentare, sia in positivo che in negativo, ciò che è stato scritto, la mia mail è Cioppys14@yahoo.it

See You! ^__^



 

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