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Ecco una piccola premessa… volevo dire che questa storia non è una
RuHana, ma una HanaRu!! Questa storia, come molte altre mie, si rivelerà
molto triste… la voglio incentrare sui sentimenti, ma anche sull'azione
(difatti comincia giusto con l'azione questo capitolo)… Ho una vaga idea
di come la storia dovrà essere, ma devo sempre definirla per bene, quindi
se avete dei suggerimenti che volete darmi, mandatemi un'e-mail
all'indirizzo forbidden_angelus@yahoo.com
!! Per favore visitate anche il mio sito http://beam.to/forheaven
e firmate il mio guest book!!! Come al solito i personaggi di
questa storia non sono miei, ma appartengono a Inoue Takehito… La fan
fic invece è mia!!! Grazie per l'attenzione, Forbidden Angelus.
Quando cadono le foglie di Forbidden Angelus parte IX
"Perché diavolo stiamo correndo come pazzi?!" esclamò Takamiya "Per andare dove, poi??" Hanamichi fece segno di fermarsi. "Diglielo, Harumi." Sua sorella annuì
"Stiamo andando a casa di Kaede… Ho avuto un brutto presentimento
dalla sua, per così dire, 'scomparsa'… E ciò che mi ha detto Hana non
è servito che a fondare i miei sospetti…" "Ieri ho visto Kaede e… be', non sembrava più lui… non era più lui… avreste dovuto vederlo, era in uno stato spaventoso…" sussurrò il rossino. "E come mai agiamo solo adesso??" Yohei volle sapere. "Perché dovevamo trovare il suo indirizzo (Mi pare ovvio!! NdAngie)" gli rispose Harumi "Adesso andiamo!!" E così corsero, sotto un cielo plumbeo di fine ottobre, verso la casa di Rukawa. Un gigante dai capelli rossi, seguito a ruota da un bel ragazzo coi capelli scuri, un grassone (Hey!! NdTakamiya), un altro ragazzo con degli assurdi baffetti (Hey!! NdNoma), uno con dei capelli ossigenati e una ragazza incredibilmente bella (Uao!! Grazie!! NdHarumi Non vale!!! NdNoma&Takamiya) dai capelli rossi pure lei. Il loro obbiettivo era uno soltanto: raggiungere la casa di Rukawa in tempo. Per cosa non lo sapevano neanche loro. (Sembra un racconto di James Bond!! NdAngie).
Hanamichi stava per buttare giù la porta a suon di pugni. Finalmente qualcuno di degnò di aprirla e, quando vide chi lo aveva fatto, la prima reazione del rossino fu quella di spalancare gli occhi per lo stupore, seguito dai suoi compagni e da sua sorella. Il capo dei Satan's Children??!! Cosa ci fa qui??!! La sua seconda reazione, però, fu molto diversa: "COSA CI FAI TU QUI??!!" gridò. "Che domande. Ci vivo." rispose l'altro, calmo. "Dov'è Kaede??!!" esclamò Hanamichi. "Il mio fratellino?? Oh, si sta dando da fare con un tizio che ha pagato molto bene per averlo… Se lo vuoi devi aspettare il tuo turno…" sorrise. Oh, Kami-sama… Ti prego fa che non sia vero!!! Harumi si premette le mani sulla bocca. "COSA??! TU, BASTARDO--" Hanamichi si bloccò all'improvviso. "Kaede tuo
fratello??!" "Mi spiace per te, Sakuragi, sei arrivato tardi: Kaede è mio. Mi spetta di diritto. Me lo sono preso prima e adesso lui è mio!!" Il rossino tremava di rabbia e il suo era uno sguardo che avrebbe fatto tremare di paura il più freddo degli Yakuza. All'improvviso, veloce come il vento, si scagliò contro Rei che, preso alla sprovvista perché abituato ad un Hanamichi 'normale' e non alla furia che aveva davanti, soccombette alla sua forza. Come aveva solo osato pensare di prendersi Kaede??!! Di violarlo ed usarlo così, come un oggetto, come fosse stato privo di dignità??!! Come aveva osato toccarlo con quelle sue luride mani??! "BASTARDO!!!" Sapevo che Hanamichi era forte, ma non credevo raggiungesse certi limiti… Yohei osservò la scena, affascinato. Stupido Hanamichi, pensa a combattere quando poi c'è Kaede da salvare!! Ci avrebbe pensato lei… Si era preparata al peggio, o almeno sperava. Il seguito provò che aveva torto. Si immaginava certo qualcosa di terribile, ma non credeva certo questo. La prima cosa che notò fu il bianco. Il candore delle pareti e del mobilio, in netto contrasto con ciò che era accaduto e ciò che stava accadendo in quella stanza. La seconda cosa che i suoi occhi videro fu il rosso. Un rosso cupo e scuro, quasi nero, raccolto in una piccola pozzanghera vicino al letto. E sopra il letto… Sopra il letto… Uno dei due era certo Rukawa, non sembrava più il Kaede che conosceva, ma senz'altro era lui. Era immobile, con le braccia aperte e gli occhi chiusi. Dalla sua spalla sinistra scendevano rivoletti di quel liquido rosso cupo che andavano attorcigliandosi lungo il suo braccio, per poi scivolare giù dalle dita nella pozzanghera che aveva notato poco prima, in piccole gocce simili a rubini. Ma non era lo stato di Rukawa il problema più grande, e neppure quella pozzanghera rosso scuro. Era l'uomo che stava sopra Kaede, che stava entrando ed uscendo da lui con violenza, il problema. Lui e quel coltello a scatto, già sporco di liquido rosso, troppo vicino al volto di Kaede; pericolosamente vicino. E quelle frasi, sussurrate a fior di labbra, appena percettibili: "Sei bellissimo, sai? Voglio che tu sia solo mio… E questo è l'unico modo, l'unico…" Non poteva sopportare quella vista, quell'orrore. Un attacco di nausea la colpì all'improvviso. Harumi saltò verso l'uomo e, con un calcio volante, lo colpì in pieno viso. La ragazza gridò con tutto il fiato che aveva, mentre le lacrime che le bruciavano i gola cominciarono a scenderle liberamente lungo le guance. La sua mente doveva aver subito un black-out perché un momento dopo si trovò davanti ad un Hanamichi piuttosto scosso che stava avvolgendo Rukawa in un lenzuolo. "No!! Non avvicinatevi!!" gridò, prendendolo in braccio "Lasciatelo stare!! Lui è mio, adesso!! Solo mio!!" Dopodiché Hanamichi scomparve, lasciandosi dietro le facce scioccate di sua sorella e dei suoi amici. Harumi non si sarebbe mai dimenticata quella scena, mai in un milione di anni… le facce sconvolte dell'Armata Sakuragi, la rabbia espressa da quella di suo fratello e la sconcertante, preoccupante, immobilità di Kaede.
Hanamichi depose le borse della spesa sul tavolo di cucina e si diresse in salotto, dove Harumi era seduta sul divano a leggere un libro. "Ciao sorellina, come sta lui?" Era passata una settima da quando Hanamichi aveva salvato Kaede e, anche se Rei se l'era svignata, le cose aveva ricominciato a girare nel modo giusto: il volpino aveva ripreso a parlare, la sua ferita alla spalla era completamente guarita - merito delle erbe medicinali di Harumi - e aveva ripreso un po' di colore e di peso; ma stava bene solo fisicamente. Infatti se ne stava tutto il giorno a fissare l'autunno dalla finestra della stanza di Hanamichi, dove Harumi lo aveva sistemato. "Non ha ancora pianto." gli rispose Harumi. "Uh?" "È stato
picchiato, è stato violentato, è stato quasi ucciso… Tu come ti
sentiresti? Lui tutto ciò che prova ce l'ha ancora nascosto dentro,
l'unico modo in cui quelle macchie scure sulla sua anima possano sparire
è attraverso le lacrime." "E non vuole vederti…" "Lo so. Ma pensi che sia questo a fermarmi?"
Si sentiva ancora nudo ed aveva freddo. Gli echi delle loro voci erano ancora nella sua mente. Adesso aveva degli amici vicino, specialmente Harumi, ma non voleva vederlo. Non voleva che lui vedesse come era in realtà. Viscido, ripugnante, schifoso… Ecco come si sentiva lui. E anche sporco, e vomitevole. Non voleva subire la sua pietà solo perché lo amava. Kami-sama. "Avrebbe voluto strapparsi la pelle di dosso per vedere se anche dentro era così sporco, così impuro. Ma la risposta la conosceva già. Ed era affermativa. Continuava a sentirsi nudo e ad aver freddo. Uh? Aveva sentito bussare, per caso? "Posso entrare?" Non voleva vederlo. NON
VOLEVA VEDERLO!!! Lui era entrato comunque. Lo sentiva. Era in piedi, alle sue spalle. "Ti piace l'autunno?" "No." "Perché?" "Perché le foglie cadono… E quando cadono le foglie si rivela la triste realtà degli alberi che si nascondono dietro di loro durante la primavera e l'estate. Gli alberi senza foglie sono brutti e ripugnanti…" Lui si spostò di fronte, per guardare Kaede negli occhi, che, dal canto loro, erano incollati a terra. "A me invece l'autunno piace… E sai perché? Perché mi sono innamorato in autunno. Quando sono cadute le foglie hanno rivelato una persona bellissima, forte e vulnerabile allo stesso tempo, dolce, passionale… una persona che mi ama e che io amo; che voglio proteggere." Gli premette entrambe le mani sulla bocca, il suo sguardo sempre fisso a terra. "Stai dicendo solo cazzate… Guardami… Sono nudo e ripugnante. Come posso piacerti?" Sentì che gli stava prendendo i polsi, dolcemente, e si liberava la bocca. Una mano gli accarezzò teneramente la guancia e stavolta non poté fare a meno di fissarlo e di affogare in quegli splendidi occhi marroni che adesso erano colmi di tristezza. "Ma mi piaci." Solo un sussurro e poi le sue labbra calarono dolci e leggere sopra quelle dell'altro ragazzo. Il suo cuore quasi esplose. "Mi piaci." ripeté il rossino, all'orecchio di Kaede. Si sentì sollevare e si accorse che lui lo aveva preso in braccio e lo stava portando verso il letto, involontariamente il suo corpo si irrigidì e un pensiero lontano si fece strada nella sua mente. Ma tutto venne spazzato via quando lui si voltò, essendosi evidentemente accorto della sua reazione, e gli sorrise. Lo stese sul letto e lui gli si sdraiò accanto, abbracciandolo. "Dormi ora, kitsune." gli sussurrò in un orecchio. "Sogni d'oro, do'aho." gli rispose. Forse le cose non sarebbero più state come prima, forse una presenza oscura avrebbe aleggiato su di loro. Kaede era caduto ma, con l'aiuto di Hanamichi e degli altri, si era rialzato. È vero, le cose non sarebbero state più come prima, sarebbero state meglio. E Kaede non aveva più freddo e non si sentiva più nudo.
THE END Aida Hikoichi: Salve a tutti… Siamo qui con l'autrice del racconto. Sono riuscito a strapparle un'intervista… Angie: Salve a tutti!! Angie: A dire la verità, no. All'inizio avevo pensato di fare una storia incentrata maggiormente su Hanamichi e di ampliare il fatto della faida tra le due famiglie, lasciare più in secondo piano Rei e sviluppare l'amore tra i due protagonisti. Poi però le cose hanno preso una piega diversa… Aida Hikoichi: Si può dire soddisfatta del suo lavoro? Angie: Senz'altro. Devo dire che la cosa che più mi è piaciuta è il contrasto tra la relazione tra Hanamichi e Kaede, pura e innocente - si scambiano appena due baci - e quella tra Kaede, suo fratello e gli altri uomini - violenta e 'sporca'. All'inizio, anche questa era una cosa molto vaga nella mia mente, poi però ha preso forma e sono molto soddisfatta del risultato. Aida Hikoichi: prendendo appunti La storia, però, risulta incompleta… È vero? Angie: Sì. Non so gli altri, ma come lettrice di fan fictions, io penso che ci siano due desideri contrastanti quando si legge un racconto: il primo che giunga velocemente al termine, per vedere cosa succederà, l'altro che non finisca mai. Quindi, sperando che questa fic sia piaciuta a molte/i, ho deciso di lasciare in sospeso, in modo da poterne fare un seguito… Aida Hikoichi: Quindi lei conferma che ci sarà un sequel? Angie: Be', questo dipende dalle/dai lettrici/lettori… Se vogliono che continui lo farò, anche se devo dire che le idee sono molto vaghe… Quello di cui sono esclusivamente sicura è che ci sarà sempre la coppia HanaRu e, in aggiunta, una MakiKiyo e che Kiyota incontrerà - per sua sfortuna - Rei… Quindi, si accettano suggerimenti riguardo alla trama, e chissà che non ne scappi una co-fic!! Aida Hikoichi: Inchino La ringrazio profondamente per il tempo che mi ha concesso. Spero che ci rivedremo presto. Angie: Grazie a te, Hikoichi!! E a presto!!! Vorrei ringraziare ysal.it per aver messo questa fic sul sito e anche tutte le persone che mi hanno fatto i complimenti (adoro i complimenti!!), che mi hanno dato suggerimenti e che mi hanno supportato (sopportato!! NdXeno) tutto questo tempo!!! GRAZIE!! Inchino Alla prossima!!!
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