Commenti: Ecco una piccola premessa… volevo dire che questa storia non è una RuHana, ma una HanaRu!! Questa storia, come molte altre mie, si rivelerà molto triste… la voglio incentrare sui sentimenti, ma anche sull'azione (difatti comincia giusto con l'azione questo capitolo)… Ho una vaga idea di come la storia dovrà essere, ma devo sempre definirla per bene, quindi se avete dei suggerimenti che volete darmi, mandatemi un'e-mail all'indirizzo forbidden_angelus@yahoo.com !! Per favore visitate anche il mio sito http://beam.to/forheaven e firmate il mio guest book!!! Come al solito i personaggi di questa storia non sono miei, ma appartengono a Inoue Takehito… La fan fic invece è mia!!! Grazie per l'attenzione, Forbidden Angelus.

 


Quando cadono le foglie

di Forbidden Angelus

parte VI

 

Sakuragi entrò in palestra e di certo non si aspettava un poderoso pugno del Gorilla e due colpi sulla testa dal ventaglio di Ayako.

"Ehi!! Che diavolo vi prende adesso??!!" esclamò massaggiandosi la testa.

"Baka Sakuragi!!" Ayako esclamò.

"Cosa ho fatto??!" gridò esasperato Hanamichi "Ho fatto il buono per tutto il giorno e non ho picchiato nessuno, cosa volete da me?!?"

"Idiota!! E Rukawa??!" tuonò Akagi.

"Rukawa cosa?? L'ultima volta che ho visto quel volpino è stato venerdì, cioè due giorni fa!"

"Ti ho detto mille volte di non scatenare risse tra di voi!!" il gorilla esclamò.

"Risse? Ma se stava a malapena in piedi!! Anzi, dovreste ringraziarmi, visto l'ho ospitato in casa mia!!"

"Non mentire!!" Ayako esclamò

"Il Tensai non mente mai!! (fa anche rima!! cioè… a dire la verità sarebbe un'assonanza, comunque…)"

"E allora perché diavolo è conciato così?!"

"Conciato come?! Dov'è?!"

"Negli spogliatoi. Abbiamo pro--" Ayako non finì neanche la frase che Hanamichi si diresse a grandi falcate verso gli spogliatoi.

Sua sorella gli aveva detto di tenerlo d'occhio? E lui lo avrebbe fatto! Ovviamente con molta prudenza, altrimenti la sua reputazione di Tensai e di nemesi di Rukawa sarebbe andata a farsi friggere. Che c'era qualcosa che non andava nel volpino lo aveva capito dal primo momento che lo aveva visto: sempre così solo, cercando di stare sempre in disparte, ma comunque sempre al centro dell'attenzione, senza interessarsi ad una ragazza o a cercarsi degli amici (ovvio, perché è innamorato di te, idiota!!! NdAngie)… Adesso poi i suoi sospetti erano ancora più fondati. Forse Harumi non se n'era accorta ma per caso Hanamichi l'aveva vista mentre toglieva la maglia a Rukawa e gli metteva quella del suo pigiama preferito -quello con gli elefantini e gli orsacchiotti- e aveva anche visto quegli strani segni violacei sulla sua pelle pallida. E poi quella frase di sua sorella ' Quello stupido… Proprio come Natsuki… Non vuole l'aiuto di nessuno… Che stupido…'… Che anche lui avesse…?

No, non era possibile.

In verità non odiava Rukawa, ma di certo provava antipatia (e forse qualcosa di più) nei suoi confronti visto che ignorava completamente la sua bella Haruko-chan…

Sospirò.

Avrebbe messo da parte tutti i suoi rancori nei confronti di Rukawa.

Lo avrebbe fatto per sua sorella e per… Natsuki.

Spalancò la porta degli spogliatoi.

"Kitsune!!" esclamò.

Il ragazzo in questione alzò lo sguardo e Hanamichi restò di sasso.

Ecco che volevano dire Ayako e il Gori!!

Chiuse la porta alle sue spalle. A chiave.

"Kitsune? Stai bene?"

"Non fingere falsa preoccupazione." venne la fredda risposta.

"Insomma, kitsune… Hai un occhio nero, un livido sulla guancia e un labbro spaccato… È la prima cosa che viene da chiedere, no?"

"No. La prima è 'Cosa hai fatto?'"

"Perché fare domande quando si conosce già la risposta?"

Gli occhi di Rukawa si spalancarono per una frazione di secondo, la paura dilagava dentro di loro e dentro di lui.

Si controllò e tornò impassibile.

"Cosa sai tu?"

"Niente. Ma se ti avessi rivolto la domanda tu mi avresti di certo risposto: 'Niente, do'aho.'!! Come vedi conoscevo la risposta!!" (molto fine Hana-chan, molto fine… devo ammetterlo!!)

Rukawa rimase basito per un secondo poi scosse la testa e sussurrò un 'idiota.'

"Cosa hai detto baka kitsune??!!"

"Sei sordo? Ho detto idiota!!"

"Come osi insultare così spudoratamente il Tensai??!"

"Ma quale Tensai…"

Quando Rukawa non sentì la solita risposta o l'arrivo di un pugno sollevò lo sguardo per vedere che Hanamichi si stava avvicinando a lui. Restò in silenzio.

Non disse niente anche quando il rossino si lasciò cadere accanto a lui, a sedere sul pavimento e sospirò. Aspettò che Sakuragi aprisse la bocca e che dicesse qualcosa.

"Siamo proprio degli stupidi, eh?"

"Parla per te, idiota."

"Stiamo sempre qui a litigare, a picchiarci come bambini dell'asilo…"

Forse perché hai la mentalità di un bambino d'asilo…pensò Rukawa, ma tenne la bocca chiusa.

"Forse abbiamo cominciato tutto male…"

"Sei tu quello che ha cominciato male, do'aho!!"

"KITSUNE!! SMETTILA DI INSULTARMI O…"
"O…?"

Tra i due si scatenò una rissa.

"Quei due idioti si sono messi a fare di nuovo a botte!!" esclamò Ayako.

"Adesso vado a dar loro una calmata." ringhiò Akagi.

Ma quando cercò di aprire la porta si accorse che era chiusa dall'interno.

"SAKURAGI!! RUKAWA!! APRITE!!"

Quando vide che ciò era inutile cominciò a battere i pugni sulla porta per attirare l'attenzione (Angie-chan: come se i suoi urli non fossero stati abbastanza!! Porta: Ahi!! Ahio!! E basta!!).

 

Erano entrambi sul pavimento, ansimanti, fuori dalla porta il gorilla stava urlando e cercando di abbattere la porta ma i due non ci facevano caso.

Sakuragi si alzò a sedere e si voltò verso il volpino.

"Ricominciamo tutto da capo, ti va?" gli chiese.

Come tutta risposta Rukawa sollevò un sopracciglio.

"Salve, io sono Sakuragi Hanamichi, ho sedici anni, sono nato il primo aprile e frequento la classe 1-G e il club di basket." disse Hanamichi, tendendogli la mano con un sorriso che fece quasi svenire l'altro ragazzo.

La mano di Rukawa si mosse lentamente a stringere la sua. Il semplice contatto gli fece scorrere un brivido lungo la schiena.

"Rukawa Kaede. Sono nato il primo gennaio e ho sedici anni. Frequento la 1-I e sono nel club di basket." disse.

"Piacere, Rukawa. Vuoi essere mio amico?"

Gli occhi di Rukawa si spalancarono per la sorpresa.

"Stai bene, do'aho?"

"Non saprai mai quanto mi è costato chiedertelo, ma sono sincero… Allora?"

Rukawa sorrise "S-Sì…"

"Ooohh!!" esclamò Sakuragi, sorpreso "Egli sorride!!"

"Idiota!!"

"AHAH!! Stavo solo scherzando!!" esclamò il rossino, dandogli una pacca sulla schiena. Evidentemente Rukawa doveva aver sentito molto male, visto che si irrigidì e strinse l'avambraccio di Hanamichi come se ne andasse della sua vita.

"R-Rukawa?! Non ti ho fatto troppo male, v-vero?"

"N-No…" sussurrò il volpino tra i denti "Non è per quello… è solo che…"

Ma il rossino sembrò capire da solo, gli sollevo la maglia per vedergli la schiena e rimase inorridito: c'erano lividi dappertutto. Alcuni quasi guariti, altri appena fatti.

"Rukawa… cosa ti è successo?"

"Niente…"

"Guarda che quella cosa della domanda di cui so già la risposta era una battuta…"
"Lo so, idiota… Sono stati dei teppisti…" in fondo non aveva mentito del tutto. Suo fratello era a capo di una delle bande che erano in giro per la città, no? "Erano in troppi…"

"Tu dimmi il nome e io e i ragazzi li sistemiamo, no problem!!" esclamò Hanamichi, che stava per affibbiargli un'altra pacca ma che si fermò in tempo.

"Lascia perdere…"
"Niente da fare… Sai che sono testardo!! Quindi perché non risparmiarsi la fatica e cedere subito?!? E poi ti ricordo che hai un debito con me!!"

Rukawa sospirò: "Sono stati i Satan's Children, li conosci?"

"I Satan's Children??! Stai scherzando, vero??!"

"No."

"Sei stato fortunato ad uscirne vivo… Sono delle bestie… Qualche volta ci siamo scontrati con loro, ma abbiamo sempre pareggiato…" Anche perché non posso sfruttare a fondo le mie capacità…

"Do'aho… Se siamo… amici posso chiederti una cosa?"
"Sì?"

"Chi era quel ragazzo che voleva ucciderti, qualche giorno fa?"

All'improvviso Hanamichi si fece scuro in volto e non disse niente per un po' di tempo.

"Se ti rivelo il mio segreto non lo dirai a nessuno, vero?"

"E a chi dovrei dirlo?"

"Giusto. Be', vedi… Non saprei da dove cominciare…"

"Chi era?"

"Un esponente della famiglia Suhiro…" Hanamichi disse "Da molte generazioni, ormai nella città ci sono due famiglie, i Suhiro e i Sakuragi, che vantano entrambe di arti marziali formidabili e che combattono per avere un controllo completo… E, mentre gli esponenti della famiglia Suhiro non si contano, quelli della famiglia Sakuragi sono solo due: io e mia sorella… Prima c'era anche Natsuki…"

"Tuo fratello?"

"Gemello. Mentre io sono sempre stato predisposto al combattimento e molto vendicativo, lui era dolce e non portava rancore a nessuno…" sentì le lacrime che cominciavano ad oscurargli la visione, ma le cacciò via sbattendo gli occhi "Neanche a quel bastardo del nostro patrigno…"

"Ma se siete così forte perché non… avete fatto qualcosa?"

"…"
"Non mi devi rispondere se non vuoi…"

"Be', vedi dopo la morte di mio padre nostra madre si risposò. Ma dopo due anni anche lei morì. E lui, cominciò a bere e picchiava sempre Natsuki, forse si era accorto che io e Harumi eravamo diversi… Comunque mio fratello continuava a dire che non dovevamo preoccuparci… Che in fondo il nostro patrigno non era cattivo… Era solo triste… Ma un giorno, quando tornai a casa da scuola trovai Natsuki che…" gli sfuggì un singhiozzo.

"Lascia stare… Più o meno o capito…" mormorò Rukawa. Non si sentiva a suo agio con quell'Hanamichi che parlava così seriamente…

Quando si voltò verso di lui e si accorse che stava piangendo gli si strinse il cuore.

"Non trattenere le lacrime…" Tu che puoi piangere, fallo… "A volte serve…" disse Rukawa, appoggiandogli una mano sulla spalla.

Stupido!! Stupido!! Non dovevi raccontargli tutte quelle cose!! Sai bene che quelle di famiglia sono cose segretissime…

/Eppure l'hai fatto… Non è che forse quando gli hai chiesto di essere tuo amico non l'hai fatto né per tua sorella né per Natsuki ma solo perché ti andava di chiederglielo?/

"Stai bene, Hanamichi?" gli chiese il volpino.

"C-Come mi hai chiamato?"

"H-Hanamichi… Se siamo amici… Ma se non ti va bene, posso…"
"Va benissimo!!" esclamò il rossino scattando in piedi, le lacrime di un secondo prima dimenticate.

"Do'aho?"

"Sto benissimo!! Hey… Kaede." il cuore di Rukawa perse un battito, chissà quante volte aveva desiderato che Hanamichi lo chiamasse così??

"S-Sì?"

"Grazie."

"Di niente."

"Che ne dici se dopo andiamo a mangiare qualcosa con i ragazzi??"

Hanamichi gli stava chiedendo un appuntamento??!! Okay, c'erano anche Mito e gli altri, ma cosa importava??!

"Certo che verrò!!" Rukawa disse con eccessivo slancio, tanto che Hanamichi lo fissò con sospetto.

 

BRAAAM!!

La porta cadde a terra.

"SAKURAGI!! RUKAWA!! NON AZZARDATEVI A--"

"Allora ci vediamo alle sei davanti a scuola… E non fare tardi, Takamiya diventa impaziente quando ha fame…"

"Okay…"

Tutti fissarono sbalorditi i due ragazzi che erano abituati a veder litigare come cane gatto (o come scimmia e volpe!! ^_^), ridere insieme. A dire la verità solo Hanamichi stava ridendo, mentre Rukawa accennava un sorrisetto.

"Cosa ci fai lì impalato, Gorilla? Non è l'ora di cominciare gli allenamenti?"

"S-Sì…"

 

Angie-chan: CHE BELLO!! Sono diventati amici!!!

Kaede-chan: Però mi piacerebbe che…

Hana-chan: Cosa?

Kaede-chan: *sussurra qualcosa ad Hana-chan nell'orecchio*

Hana-chan: *blush* KITSUNEEEE!!!

Kaede-chan: Ufff…

Angie-chan: Sentite, visto che siete parecchio mosci e io non ho niente da scrivere adesso, sarà meglio chiudere qui!!
Hana-chan&Kaede-chan: CHI SAREBBE MOSCIO???!!

.fine sesto capitolo.



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