Commenti: Ecco una piccola premessa… volevo dire che questa storia non è una RuHana, ma una HanaRu!! Questa storia, come molte altre mie, si rivelerà molto triste… la voglio incentrare sui sentimenti, ma anche sull'azione (difatti comincia giusto con l'azione questo capitolo)… Ho una vaga idea di come la storia dovrà essere, ma devo sempre definirla per bene, quindi se avete dei suggerimenti che volete darmi, mandatemi un'e-mail all'indirizzo forbidden_angelus@yahoo.com !! Per favore visitate anche il mio sito http://beam.to/forheaven e firmate il mio guest book!!! Come al solito i personaggi di questa storia non sono miei, ma appartengono a Inoue Takehito… La fan fic invece è mia!!! Grazie per l'attenzione, Forbidden Angelus.
Quando cadono le foglie di Forbidden Angelus parte V
"C'è qualcosa che non va Harumi?" Hanamichi le chiese. Avevano iniziato la cena da cinque minuti ormai e sua sorella, che in genere non faceva che parlare, non aveva aperto bocca. Quando la ragazza più grande fu interpellata si fermò per qualche secondo poi alzò la testa e lo ficcò con uno sguardo serio e duro. "Cos'è questa
storia del ninja?" "Era un Suhiro. L'ho sconfitto, non dobbiamo più preoccuparci." "Attaccarti mentre sei a scuola? Hanno rischiato grosso." "Forse non sanno più cosa fare… In fondo li capisco…" Stavolta fu sua sorella a stupirsi. "Voglio dire… Quanti sono gli esponenti della famiglia Suhiro? Tanti. E quelli della Sakuragi? Due. Diciamo che se io fossi nei loro panni mi incavolerei e non poco! Si fanno tener testa da due ragazzini!" "In effetti…" Harumi annuì "Ma questo dimostra solo che la famiglia Sakuragi è la meglio!!" "Già!! AHAHAHA!! Siamo dei Tensai!!" Hanamichi e Harumi si misero a ridere. "Do'aho." "WAAHH!!
Rukawa!!" i due fratelli gridarono all'unisono "Cosa ci fai
qui??!" "Ero venuto su prima, ma stavi dormendo…" Hanamichi disse. Rukawa si sedette al tavolo e per diversi minuti nell'aria aleggiò un silenzio imbarazzante. Il kitsune ha sentito qualcosa? Se Rukawa ha sentito ciò che stavamo dicendo siamo rovinati!! "Cosa avete da
guardare?" "Liberissimo di farlo." Hanamichi annuì. "No!" Harumi esclamò, invece, stupendo sia il rossino che il volpino "Tu non ti muovi di qui finché non abbiamo risolto… quella faccenda!!" "Che faccenda?" Hanamichi passò lo sguardo da sua sorella a Rukawa diverse volte: i due si stavano fissando in cagnesco. "Niente." mugugnò Rukawa, abbassando lo sguardo. "Niente?
NIENTE??!! E lo chiami niente questo??" Harumi esplose "Ma se
quel figlio di-" "Non puoi!" "Sì che posso. Trattenere le persone contro la propria volontà è da considerarsi come un rapimento." "Brutto…" Harumi respirò a fondo "Hana esci subito." "Cosa? Ma…" "Hanamichi. Esci. Immediatamente." Il rossino si alzò lentamente. Quando Harumi pronunciava il suo nome per intero c'era da preoccuparsi, soprattutto se lo faceva con tanta veemenza. Uscì dalla cucina e salì le scale verso camera sua. Si strinse nelle spalle e cominciò a leggere un libro preso dalla mensola sopra la scrivania. Harumi seguì con lo sguardo la figura di Hanamichi, quando fu uscito i suoi occhi tornarono sul volpino. Avevano perso la scintilla di rabbia che era stata rimpiazzata da qualcosa di molto simile alla compassione. "Rukawa…" "Non voglio essere compatito." disse lui, con voce grave. "Rukawa… Ti ucciderà…" "No. In fondo anche se… Rei mi picchia non mi fa ferite troppo serie." ad Harumi non sfuggì l'esitazione di Rukawa nel pronunciare il nome del fratellastro. Stupido. Ne hai più paura di quanto tu non ne voglia ammettere. "Ascoltami, Kaede…" Rukawa sussultò leggermente quando la ragazza lo chiamò per il suo nome. Chi è lei per prendersi tanta confidenza? "Io lavoro come infermiera in un ospedale… Sai quanti casi come questo ho visto?" "…" "C'era un ragazzo, Natsuki, un caro dolce ragazzino di sedici anni. Suo padre lo picchiava. All'inizio mi disse che non gli faceva poi così male, ma le cose peggiorarono quando suo padre cominciò a bere… Un'ambulanza l'ha portato all'ospedale tre mesi fa. Non ce l'ha fatta…" "…" "Rukawa, io non voglio che Natsuki muoia un'altra volta… Non voglio piangere di nuovo…" "Se io morissi non piangerebbe nessuno." "Io sì." "Solo perché ti ricordo Natsuki. Non perché sono io. Nessuno piangerebbe." Harumi non riuscì a replicare. Quando però vide il ragazzo alzarsi e dirigersi verso la porta gli si parò davanti. "Non ti è venuto in mente che forse sei così solo solamente per colpa tua?" esclamò. Quando vide che gli occhi del ragazzo si spalancarono per una frazione di secondo capì di aver colpito nel segno. "Ti ostini ad
allontanare gli altri e ti sei anche creato quella stupida espressione e
quell'atteggiamento da figlio di puttana per riuscirci meglio!! Non
capisci che ti voglio aiutare??!" "Sono la sorella di Hanamichi!! Lo conosci lui, no? Cazzo ci giochi a basket insieme!! Di lui ti fidi, no?" "Ultimamente mi sembra di non conoscerlo poi così tanto…" sussurrò "E comunque non vedo perché dovrei fidarmi di uno come lui, sono il suo nemico, lui odia me ed io… io odio lui." Dire quelle tre parole gli era costato moltissimo, più di quanto pensasse. Sentì una fitta al cuore ma cercò di rimanere impassibile. E ci riuscì. Alzò lo sguardo e inarcò un sopracciglio quando vide che gli occhi di Harumi si erano spalancati fino all'inverosimile. "Lui… Lui ti
odia? Sei il suo nemico?" A cosa diavolo vuole arrivare? "Ma Hana mi ha sempre detto che… che siete amici e che vi picchiate solo per divertimento…" Stavolta fu Rukawa a spalancare gli occhi e la sua mandibola raggiunse il pavimento. Amici? "A-Amici? Ma lui… mi odia…" Rukawa fece qualche passo all'indietro, ma inciampò nelle proprie gambe e cadde sul pavimento. Hanamichi ha detto che siamo amici? Io e lui? Non è possibile!! Tutte le volte che ha giurato il suo odio per me, tutte le volte che mi ha picchiato… Non erano certo botte per divertimento! Io cerco sempre di fargli meno male possibile e lui non si trattiene… Le scene del combattimento tra il ninja e Hanamichi gli attraversarono la mente. O
almeno non del tutto… E allora perché avrebbe dovuto dire questo a sua
sorella… Che gli importi veramente di me? No, questo non è possibile. E
lo sai anche tu, Kaede!! "Talvolta si dicono cose che non si pensano…" "Non crederai di darmela a bere con uno stupido trucchetto come questo, vero?" la voce di Rukawa sembrava più un ringhio. "C-Cosa?" "Non tentare
scherzi solo per costringermi a restare qui." Il volpino si limitò a scoccarle uno sguardo che avrebbe potuto uccidere, ma Harumi non si lasciò intimorire. "Lo vuoi capire
che ti ucciderà?!" "E allora?" "Ma…" "Certo che sei
buffa… Non ti conosco neanche da un giorno e ti permetti di darmi
ordini, di giudicare la mia vita, le mie azioni…" Rukawa le passò accanto e stava per aprire la porta ed uscire quando la voce rotta dalle lacrime di Harumi lo fermò: "Ti ho mentito, sai? Natsuki non era un ragazzo che ho incontrato all'ospedale… Io non faccio l'infermiera… Natsuki era mio fratello…" Il volpino esitò per una frazione di secondo. "Non vedo come ciò mi possa influenzare. Arrivederci." La porta si chiuse con uno schianto dietro di lui. Harumi si lanciò verso la porta, l'aprì e cercò con lo sguardo la figura di Rukawa che stava camminando sul vialetto davanti a casa Sakuragi. Con il volto sempre rigato di lacrime fece un respiro profondo, poi: "STUPIDO!! IDIOTA!!! MALEDETTO FIGLIO DI PUTTANA!! VUOI CAPIRE CHE STO SOLO CERCANDO DI AIUTARTI!!" Rukawa non si fermò, ma continuò a camminare lungo il vialetto finché non raggiunse il cancello e non uscì sul marciapiede. Harumi lo seguì con lo sguardo finché non scomparve dalla sua vista, sperando che si fosse voltato, che fosse tornato indietro. Quando non lo vide tornare cadde in ginocchio sulla soglia e cominciò a singhiozzare.
Il libro che stava 'leggendo' giaceva nel suo grembo, da ormai diverso tempo sulla stessa pagina alla quale lo aveva aperto. Harumi gli stava nascondendo qualcosa, ne era sicuro. Lei e Rukawa avevano un segreto, ma cosa? Si sentiva divorare dalla curiosità, ma per rispetto a sua sorella non voleva origliare ciò che si dicevano. In effetti anche dalla sua camera si poteva intuire che la loro discussione era molto animata. Che
segreto avrà mai quella kitsune??! All'improvviso sentì lo sbattere della porta. Questo
è Rukawa che se ne va… Poi la sentì riaprirsi e poco dopo un urlo che gli fece spalancare gli occhi dalla sorpresa. "STUPIDO!! IDIOTA!!! MALEDETTO FIGLIO DI PUTTANA!! VUOI CAPIRE CHE STO SOLO CERCANDO DI AIUTARTI!!" Sua sorella aveva appena gridato. E sembrava disperata. Hanamichi scese le scale quattro a quattro (tanto ha le gambe lunghe, lui) e quando raggiunse sua sorella la trovò inginocchiata a terra, con la testa appoggiata allo stipite che piangeva disperatamente. La abbracciò e la baciò sulla guancia. "Cosa è successo, Harumi?" "Perché non lo vede? Perché non se ne accorge quello stupido?" la ragazza sussurrò, con il volto nascosto nel petto di Hanamichi. "Chi? Rukawa?" "Quello stupido… Proprio come Natsuki… Non vuole l'aiuto di nessuno… Che stupido…" Il rossino sentì un dolore partire dal cuore e diffondersi nel resto del corpo. Natsuki. Il suo caro fratello gemello… Non riusciva a trattenere le lacrime. In fondo era morto da così poco tempo… Tutto per quell'idiota del loro patrigno. Natsuki era sempre stato di indole docile e gentile, al contrario dei suoi fratelli. Sakuragi si pentì di non aver avvertito prima la polizia, se solo lo avesse fatto… ma era stato Natsuki a chiederlo espressamente di non farlo. 'Quando uscirà di prigione. Perché uscirà. Ci ammazzerà di botte, tutti e tre. Non è meglio allora che solo io le subisca? Poi le ferite che mi procura non sono poi così gravi…' si ricordava ancora quel suo discorso. Natsuki… Sempre così altruista… "Rukawa… È proprio come Natsuki…" "Cosa vuoi
dire?" "H-Harumi, cosa vuoi dire?!" "Non posso dirti niente… Solo… Tienilo d'occhio… È in pericolo…" "D'accordo." "Bene…" Harumi tirò su col naso. "Credo che ora sia meglio che tu vada a letto, non stai troppo bene." "Okay." Lentamente Hanamichi aiutò sua sorella ad alzarsi e la condusse in camera sua. Stranamente una sola, stupida cosa gli venne in mente in quel momento. Quel baka kitsune non mi ha neanche ringraziato!!
Angie-chan: Finalmente le cose cominciano a muoversi!! Hana-chan: Io ho un fratello gemello??? Angie-chan: Avevi!! Gori: Non riesco a immaginarmi un'altra scimmia idiota come te, Sakuragi!! Hana-chan: Guarda che mio fratello era diverso da me!! Non era un idiota che-- Oh, cazzo!! Angie-chan: HAHA!! Hai appena ammesso di essere un idiota!! Hana-chan: OH NOOOOO~ Angie-chan: Veniamo alle cose… erm… serie. Harumi l'avevo creata solo per questo capitolo, ma mi piace troppo quindi credo che sarà anche nei prossimi. E la storia del fratello gemello l'ho presa da Mars, dove però lui si suicida!! Hana-chan: Però!! Che allegria!! Angie-chan: Spero che per adesso la fic vi piaccia!! Mandatemi i vostri commenti all'indirizzo: forbidden_angelus@yahoo.com
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