Disclaimer: I personaggi sono della sunrise e di molta altra gente più fortunata di me...per cui io non ci guadagno niente...ecc...ecc...
Note: ecco a voi il 4° ed il 5° capitolo. Siccome erano già pronti, li ho inviati entrambi. In realtà ho scritto anche un proseguo, poi lo invierò. Spero vi sia piaciuta (anche solo un pochino^^). 
Siccome so di essere una persona abbastanza (?) distratta, probabilmente potreste trovare degli errori. Se avete dubbi fatemelo sapere.
Non ho niente altro in particolare da dire, solo che tra le parentesi quadre è racchiuso quello che pensano mentre parlano, anche se credo si capisca, comunque...
Siccome penso che l'ultimo capitolo sia un po' più 'spinto'. L'ho classificato come NC-17, anche se non sono sicura che sia 'spinto' fino a quel punto...


Può l'acqua...

parte IV e V 

di Sanada


Simo

Quando mi dirigo verso casa è pomeriggio inoltrato.
Ho una paura folle di vederlo, di sentire i suoi occhi su di me, il suo calore, paura che lui possa capire...
Vado nella mia camera, felice di non averlo incontrato, timoroso di sostenere il suo sguardo, di perdere la sua amicizia.Mi butto sul letto e ricomincio a piangere disperato.

Quando scendo per la cena scopro che Ryo non è ancora tornato: meno male, sopportare le domande inquisitorie di Shido e gli altri sul mio stato d'animo è già una tortura, figuriamoci le sue.
"Che ti succede Simo? Se ti confidi magari riusciamo ad aiutarti" Mi dice Kimo...cosa dovrei rispondergli?
"Scusatemi, ma non me la sento...Scusate" e corro in camera mia, riuscendo a malapena a trattenermi dal piangere davanti a loro.
Ma dove sarà? Sono le undici passate e ancora non torna...lo so...non sento la sua presenza, la sua voce. Gli altri di sicuro già dormono da un pezzo, mentre io sono qui a scrutare ogni più piccolo rumore, nella speranza di individuare un segno del suo ritorno.
E se fosse...? Dopotutto è stato lui a dire che alla nostra età è normale avere una ragazza...se fosse? Cosa farei io? Cosa sarebbe di me?
Una folle disperazione mi invade...non voglio stare così male...ma come fare?

Sono passate le due di notte quando sento una porta aprirsi, un rumore quasi impercettibile...ma che non sfugge a me che non aspettavo altro...è tornato!

Ryo

Il silenzio che mi accoglie al mio arrivo è inquietante. E pensare che dovrò abituarmici...
Mi fermo qualche minuto in soggiorno, e mi passano per la mente tutti i momenti,belli e brutti, vissuti in questa casa...con i miei amici...e andare via diviene ancor più difficile...ma tanto so che non posso fare altrimenti, e poi non è per sempre...solo per un po'.
Ma non riesco a convincere neppure me stesso.
La paura di restare di nuovo da solo mi riempie di ansia, di tristezza. Per fortuna c'è Fiamma Bianca. Già mi aspetta fuori. Ha capito che andrò via e lei verrà con me...ma la sua tristezza non è certo inferiore alla mia.
Eppure non mi abbandonerà, e io non abbandonerò lei.
E la vigliaccheria della mia decisione mi sbatte in faccia più bruciante di uno schiaffo.
Non ho minimamente pensato alle reazioni dei miei amici, probabilmente mi odieranno...no...capiranno...Sami e Kimo capiranno, Shido forse un po' meno, al pensiero mi sfugge un sorriso.
E Simo?Cosa penserà Simo? Soffrirà..ma non più di quanto soffrirebbe se sapesse perchè...per chi!
Mi avvio verso la mia stanza, cercando di fare meno rumore possibile, il tempo di preparare la borsa con le mie poche cose e me ne andrò.

Simo

Ora sono più tranquillo, cerco di non pensare a quello che mi aspetta domani - un altro giorno di tortura-e di addormentarmi...poi sento di nuovo la sua porta aprirsi...dove diavolo starà andando? Magari solo in cucina a bere qualcosa, oppure in bagno...perchè devo sempre pensare al peggio? Eppure ho una strana sensazione, una paura che mi toglie il respiro...mi affaccio alla finestra per controllare che non sia uscito. E' molto buio, ma non abbastanza da impedirmi di vedere...ed infatti lo vedo...lui,Fiamma Bianca e...quella borsa! Il mio cuore smette di battere, mentre il mio cervello comincia a lavorare freneticamente per trovare una soluzione, per fermarlo...a tutti i costi.
Apro la finestra e con un solo salto sono in giardino.
Ryo si ferma e si volta.Nonostante l'oscurità distinguo benissimo l'espressione di stupore sul suo volto. Poi si rigira.
Forza Simo! Digli qualcosa maledizione! Vuoi farlo andare via? Ma la voce non vuole uscire.
"Torna a casa, ti prenderai un malanno. Ti sembra il caso di uscire in boxer di questi tempi?Le notti di primavera sono gelide" mi anticipa lui, con una voce all'apparenza fredda, ma che non riesce a mascherare la sua tensione.
Non mi ero neppure accorto dello stato in cui ero uscito, eppure quello che sento non è freddo, è solo imbarazzo. Quando vedo che sta per andarsene mi decido:
"Ryo" lo chiamo disperato "dove pensi di andare? Così, senza dire niente?! Che diavolo ti sei messo in testa?" Con rabbia lo prendo per le braccia e lo costringo a voltarsi a guardarmi negli occhi, ma quando i suoi mi raggiungono, subito mi ritraggo, spaventato alla vita di quel fuoco, che mi trafigge, che mi fa male, e del quale comunque so di non poter fare a meno.

Ryo

Ti prego Simo, non dire più niente, lasciami andare, non posso più starti accanto senza desiderarti, senza volerti toccare, baciare. 
Ora è qui, davanti a me, quasi nudo, e l'unica cosa che vorrei fare è stringerlo tra le braccia.
"Torna a casa" Gli ripeto, cercando di non far trapelare il minimo senso di incertezza, dimentico della sua capacità intuitiva.
"Cosa c'è che non va? Ti prego, dimmelo! Siamo amici, perchè vuoi andare via? Io..noi abbiamo bisogno di te!"
Sapessi quanto bisogno ho io di te! Mio Dio Simo, perchè proprio a me?
"Ho bisogno di stare un po' solo, per riflettere [per toglierti dal mio cuore] torna a casa ti dico, niente può farmi cambiare idea".
Sento il suo pianto farsi disperato: non piangere Simo, ti prego, non piangere per me, per il tuo amico, mentre io muoio per te, per il mio amore.
Mi volto di nuovo. Devo andare via, ora, prima di tradire a morte la sua amicizia.
"Ryo nooo!" si stringe a me con forza, togliendomi il respiro. Sento le sue forme premere contro la mia schiena,le braccia attorno alla mia vita, il suo volto sulla mia spalla...sento il mio corpo reagire..sto impazzendo...
"Ti prego,non andare via!Non andartene!Non puoi farlo, io non lo sopporto, ti prego...ho bisogno di te...io ti voglio bene"
Lo so Simo, lo so che mi vuoi bene, ma non quanto te ne voglio io, non come te ne voglio io, quello è riservato ad un'altra.
"Anche io...ma..."
"No, non capisci..." mi stringe più forte...ma che sta succedendo?...sento le sue mani muoversi sul mio ventre, e mi lascio sfuggire un gemito di sorpresa e di eccitazione.
"S-Simo!cosa...?"
"Ti prego, non dire niente "cerco di voltarmi per guardarlo negli occhi,per capire, ma lui mi stringe ancora, impedendomelo.
"No...non devi guardarmi,non lo sopporterei, eppure non posso tacere...quel giorno, al mare..." ecco cos'è..riconoscenza! Questo proprio non lo sopporto! Ma lui continua " io non riuscivo a vedere, riuscivo solo a sentire il tuo calore, ed è stato quello a darmi la forza, a mostrarmi la strada per uscire da quel tunnel in cui mi trovavo..."
"Ti ho già detto che non c'è bisogno che mi ringrazi" Voglio andare via, voglio fuggire da questa tortura...eppure non trovo la forza...il suo corpo aderente al mio sembra togliermi tutte le energie.
"ti prego, cerca di capirmi...non è solo riconoscenza" si stacca da me, spero che vada via, non riuscirò a trattenermi ancora molto dal fare qualche pazzia.
Invece me lo ritrovo davanti.


Capitolo 5


Note:eccoci arrivati all'ultimo capitolo! Spero che sia di vostro gradimento. Come sempre si accettano commenti. Ringrazio la mia cara cuginetta Cinzia per i suoi preziosi consigli -ti voglio bene ^_^-

A presto


Simo

"Io..." alzo la testa e lo guardo negli occhi, e di nuovo quel fuoco mi cattura, mi ipnotizza.
Lui mi guarda e riesco a leggere nel suo sguardo tensione, ansia...e poi qualcos'altro...simile alla rabbia...ma non è rabbia.
E di nuovo non ho la forza di continuare, le braccia mi ricadono lungo i fianchi, senza forza.
Ora è davvero la fine.
Tengo gli occhi fissi sui suoi... "Ti amo" dico quasi a me stesso, la mia voce è poco più che un sussurro.

Ryo

Cosa gli è preso? Sembra in trance...comincio a preoccuparmi...il suo sguardo...disperato...mi ferisce...
Vedo le sue labbra muoversi in un sussurro impercettibile...ti...amo...?!
Il cuore mi si ferma
Devo essermi sbagliato, comincio anche ad avere le allucinazioni.
"C-cosa...hai...detto?" chiedo, confuso, speranzoso, impaurito e travolto da una dozzina di altre sensazioni alle quali neppure io riesco a dare un nome.
"Simo...cosa hai detto?" insisto, ma lui mi guarda come se mi vedesse per la prima volta.
"Per Dio Simo!" urlo e mi avvicino minaccioso a lui "mi vuoi dire cosa hai detto?!"
"TI AMO!" si butta contro di me e comincia a prendere a pugni il mio torace "ti amo...ti amo...ti...amo" mi urla tra i singhiozzi...

Simo

Mi accascio contro di lui privo di forza. L'ho detto...glie l'ho detto...mi stringo contro di lui per sentire ancora il suo calore, probabilmente per l'ultima volta.
Chiudo gli occhi...non voglio vedere, non voglio sentire...il suo odio...

Ryo

Non è vero!! Non ci credo! E' un sogno troppo bello per essere vero!
Lui si stringe a me ed io, per la prima volta nella mia vita...sono davvero felice.
Ora posso abbracciarlo anche io...e lo faccio, e mi lascio trasportare dalle mie emozioni, dalle mie sensazioni.
Mi stringo a lui, accarezzo i suoi capelli, la sua schiena nuda e gelida...un brivido percorre il suo corpo.
Non se lo aspettava lo so, ma neppure io.
Mentre lui, ancora confuso, si abbandona al mio abbraccio, io avvicino le labbra al suo orecchio e sussurro..
"Anche io"
Si stacca da me e mi fissa incredulo. Io sorrido come un ebete.
Devo avere davvero un'espressione buffa, ma non meno buffa della sua, dolce adorabile, bellissima, mentre passa dallo stupore alla gioia.
E torno a stringerlo a me.
Prendo la sua testa tra le mani...poggio le mie labbra sulle sue.

Simo

La gioia che provo è indescrivibile.
Lui mi stringe a se ed io faccio altrettanto, potrei stare così per sempre.
Mi ama! Anche lui mi ama!
Cosa potrei volere di più?
Sento che finalmente la mia vita assume un senso.
Poi le sue labbra sulle mie...mi bacia dolcemente, ma la sensazione che provo è fortissima, mai provata...questo è per me il mio primo vero bacio!
Premo con più forza le labbra sulle sue, chiedendo di più, socchiudo le labbra e in un attimo il bacio si fa rovente, le lingue che danzano e duellano, le bocche che si divorano, perdo il controllo...e anche lui.
Le sue mani che si muovono su e giù per la mia schiena mi fanno impazzire di piacere e di desiderio...sento la mia eccitazione crescere, e anche la sua...ma non voglio correre, voglio che questi momenti siamo lunghissimi e dolcissimi...niente fretta...con rammarico da parte di entrambi mi stacco da lui.
Entrambi ansimanti, ci ritroviamo a guardarci senza sapere cosa dire, senza parole per spiegare...ma io so benissimo cosa fare... 
Gli sfioro le labbra con le mie, poi, sotto il suo sguardo curioso e stranito, prendo la sua borsa e mi avvio verso casa.
Ma lui mi trattiene per un braccio
"Dove vai?" mi chiede "Aspetta...dobbiamo...parlare!" [seeeee ^^ ndS] 

Ryo

Se pensa che lo lasci andare così, si sbaglia di grosso...è mio...voglio tenerlo tra le braccia il più a lungo possibile, e di certo non potrò farlo a casa, sotto gli occhi di tutti...almeno non per il momento...
Ma lui non sembra dello stesso parere, perché mi guarda malizioso e dice:
"Possiamo benissimo 'parlare' a casa..." arrossisce violentemente "ti prego...andiamo..." mi dice, supplichevole.
Come faccio a dirgli di no...con quell'espressione...con quegli occhi...non posso proprio.

Appena attraversato l'uscio lo attiro a me e lo bacio con ardore, le mie labbra non riescono a stare per molto tempo lontane dalle sue...dal momento che le hanno incontrate, sono diventate una droga!
E lo stesso sembra essere accaduto a lui, perché contraccambia il mio bacio in un modo che mi fa impazzire.
Brancoliamo avvinghiati per la stanza...fino a ritrovarci sul divano...lui sotto di me.
"Ti amo" gli dico, tra un bacio e l'altro
"Dillo ancora"
"Ti amo...come mai avrei creduto possibile...ti amo..."
Lui è così felice...e anche io lo sono, perché so che anche lui mi ama, perché ora, finalmente, posso baciarlo e toccarlo senza sentirmi in colpa, perché posso guardare il suo corpo e desiderarlo senza temere di ferirlo, perché so che anche lui mi desidera.
E torno a baciarlo, sulle labbra, sul collo, mentre le sue mani cominciano a sfilarmi il maglione...mi stacco da lui per permettergli di togliermelo, e subito sono di nuovo su di lui...il contatto tra i nostri corpi lascia entrambi senza fiato, resterei così in eterno, anche solo abbracciandolo, ma il mio corpo non è d'accordo con me...ha bisogno di lui...
Mi accarezza i fianchi ed io riprendo a baciarlo, scendendo dal collo verso il torace, sfiorando un capezzolo...emette un gemito, mentre sento la sua eccitazione crescere, la sua virilità premere contro il mio ventre...
Mi sbottona i pantaloni, che velocemente faccio scivolare via...di certo non sono in condizioni migliori...si struscia contro di me...
"...Ryo...ti prego..." mi dice con voce rotta dall'eccitazione.

Simo

Se non impazzisco adesso...ho bisogno di lui...voglio sentirlo dentro di me...non riuscirò a resistere per molto...e la sua eccitazione mi dice che anche lui ha bisogno di me.
"...ti prego..." gli ripeto, sempre più impaziente...ma lui ha deciso di farmi impazzire sul serio.
Si stacca e mi fissa negli occhi...
"Sta' calmo..."mi sussurra dolcemente "non c'è fretta...ogni cosa a suo tempo"
Mi bacia in fronte e riprende a torturarmi...
La sua lingua si muove sul mio torace...poi sul mio ventre...mentre con le mani comincia ad abbassarmi i boxer...

Ryo

La tua pelle è dolcissima sai? Non voglio perderne neppure un millimetro, ma non sei l'unico ad essere al limite.
Mi tolgo i boxer e di nuovo sono su di lui...le nostre virilità si incontrano ed io premo le labbra su di lui per soffocare i gemiti di entrambi.
La frizione dei nostri sessi è talmente inebriante!
Ora è il momento...e ora i dubbi mi assalgono...forse è troppo...per lui..
"Simo...io...ho paura di farti male...e non voglio che accada...eppure ti desidero talmente tanto..."
Sul suo viso appare un timido sorriso
"Sono io a chiedertelo...fallo...ti prego..."

Simo

Comincia a penetrarmi...il dolore è tale che non riesco a non urlare...per fortuna lui mi chiude la bocca con la sua...fa male...troppo...non resisto...continua ad entrare ed io sento sempre più dolore...

Ryo

Un piacere mai trovato mi travolge non appena varco quella soglia...ma lui soffre...e tanto...ed io non riesco a tirarmi indietro...ormai sono andato troppo oltre...spero che il dolore passi, altrimenti non me lo perdonerei.
Mi fermo per permettergli di abituarsi a questa situazione...mentre premo le labbra sulle sue, sento i suoi singhiozzi.
Avvicino tremante una mano al suo volto, gli asciugo le lacrime, accarezzo i suoi capelli.
"Calmati, vedrai che d'ora in poi andrà meglio".
Annuisce con fatica, mentre io comincio lentamente a muovermi dentro di lui...e perdo ogni controllo...non sento più niente, se non un piacere sconvolgente che mi annebbia il cervello, che mi toglie la ragione...lui continua a gemere ma non più di dolore.
Le nostre labbra sigillate raccolgono i nostri mugolii...vorrei urlare...vorrei sentirlo urlare...ma non è il luogo adatto.
Veniamo quasi contemporaneamente, dopo di che mi accascio su di lui privo di forza.
Ansimanti e tremanti, ancora persi nell'idillio delle sensazioni provate, non abbiamo la forza neppure di parlare.
Dopo essermi calmato scivolo a malincuore fuori di lui, che si sposta per farmi posto al suo fianco.
Io lo abbraccio e lui poggia la testa sul mio torace.
"Ryo...vorrei tanto sapere cosa dire, ma non ho parole...per descriverti come mi sento, come mi hai fatto sentire, come mi fai sentire...ti amo, non mi stancherò mai di ripetertelo"
"Neanche io so cosa dire...ma di una cosa sono certo...che non sarebbe stato lo stesso con nessun altro, o altra, che non ho bisogno di nessun altro, che voglio solo te, oggi, domani, sempre. Ti amo"
Mi stupisco stesso io di quello che ho detto, ma è quello che sento, è quello che provo, è la verità.

Simo

Davvero non credevo che potessi essere così dolce, amore mio...
Amore mio...che bel suono che hanno queste parole
"Amore mio..." Sollevo la testa per guardarti negli occhi "...oggi, domani...sempre!"


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