Private School

 

parte X

 

di Miko-chan

 



 

Non riusciva a crederci,aveva fatto l’amore per la prima volta,con il suo ragazzo conosciuto da pochissimo tempo,aveva rifiutato tutte quelle persone che gli si erano dimostrate amiche e che cercavano solamente di abbordarlo. Aveva messo una pietra sopra sulle cose fatte con il fratello e con lo strano rapporto che si era instaurato con i suoi amici,eppure non stava soffrendo per quello accaduto,anzi,era estremamente felice,ora aveva una persona che amava,era ricambiato,vivevano in un certo qual modo insieme, degli altri non gli importava più nulla. Questo pensava Alex mentre camminava per i corridoi,per raggiungere la sua camera e andare a ritirare tutta la sua roba che non aveva potuto portare via qualche giorno prima. Aveva anche una strana paura per quello che quel giorno poteva succedere,anche se la mattina era stata la più bella,sulla sera aveva qualche dubbio. Nella sua mente pensava ai discorsi che i suoi fratelli e il capo dormitorio gli avevano rivolto a proposito dei gemelli e dei loro passatempi mentre lui era fuori dalla classe,e il solo pensiero che Victor e Francois potessero essere nella sua stanza assieme in quel momento,lo terrorizzava.

I corridoi a quell’ora erano vuoti,si era pentito di non aver aspettato che il suo ragazzo finisse l’allenamento di equitazione,ma non voleva fargli perdere ulteriori lezioni visto che quella mattina non avevano seguito nulla,quindi aveva deciso di andare da solo,sicuro che non ci sarebbe voluto molto tempo,la maggior parte della roba l’aveva portata via la prima volta.

Era finalmente arrivato davanti alla porta della sua stanza,mise una mano all’interno della tasca dei pantaloni della divisa dove si ricordava aveva infilato la chiave. La trovò al primo colpo,se la rigirò tra le dita e la infilò nella serratura facendo scattare immediatamente  il passante. In questo caso le opzioni erano due: o il suo ex compagno di stanza era uscito chiudendo a chiave,è il che era alquanto improbabile…o aveva chiuso da dentro,quindi non voleva essere disturbato. Decise quindi di bussare.

 

<<- Chi è?->>

 

Sentì la voce di Vic che proveniva dall’interno,sembrava ovattata,ma forse era solamente una sua impressione.

 

<< Sono Alex,posso entrare>> chiese molto titubante,sperava vivamente che il compagno di stanza fosse da solo,anche se era troppo strano che si fosse chiuso in quella maniera all’interno.

 

<<- Entra pure->>

 

Non appena ricevette il permesso,socchiuse leggermente la porta come per sbirciare un po’ all’interno,la stanza era completamente incasinata,il letto dell’altro era in ordine,ma guardando un po’ meglio si rese conto che era quello dove solitamente dormiva lui a essere messo sotto sopra…e aveva una brutta…bruttissima sensazione di sapere,chi lo aveva ridotto in quel modo. Era ancora titubante sulla porta,quando si sentì afferrare da una mano forte che gli si aggrappò al braccio e lo tirò all’interno della camera lasciandolo senza fiato per l’irruenza con cui sbattè allo spigolo della scrivania. Per un attimo la sua vista si annebbiò a causa del dolore lancinante che si diffuse nel suo corpo,partendo dal sedere,con il quale aveva sbattuto a terra e che ancora dolorava per la penetrazione avvenuta la mattina,alla schiena e alla testa che avevano sbattuto fortemente al legno. Si portò la mano sulla testa massaggiandosela lentamente,mentre la sua vista tornava a farsi chiara e si rendeva conto dove esattamente avesse sbattuto e con chi era in quella stanza. Davanti a lui,seduto per terra si trovava Victor che lo guardava preoccupato,ma nella stanza si rese conto vi era anche un'altra persona,e lui sapeva chi era,infatti seduto sul suo letto Francois,petto nudo,pantaloni sbottonati e boxer in bella vista,lo guardava con occhi maliziosi,carichi di desiderio e  contemporaneamente si toccava attraverso la stoffa,la sua virilità già prepotentemente tesa.

Si rese conto che la situazione in quella stanza per lui era pericolosissima. Muovendosi a tentoni riuscì a rimettersi in piedi confuso,doveva uscire di li,raggiungere la porta e…la sua fuga venne interrotta da Vic che lo afferrò per una gamba impedendogli di muoversi e andare fuori da quella stanza. In quello stesso momento anche il gemello decise di alzarsi…erano due contro uno…non c’è l’avrebbe mai fatta,l’unica speranza era che Chester si ricordasse di lui e che lo portasse via da quel luogo…lui non voleva tradire il suo ragazzo…ma la situazione,vista dal suo nuovo punto di vista,si stava facendo bollente.

Sentiva gli occhi ardenti di Francois che percorrevano il suo corpo e le mani di Vic lo tastavano impercettibilmente, Francois era davanti a lui ora,incontenibilmente eccitato dentro quei boxer aderenti.

 

<< Lasciatemi!!! Io…sto con Chester…voglio andarmene via!!>>  disse con la paura nella voce,che fu recepita dal biondo davanti a lui,che per tutta risposta gli ghignò maligno.

 

<< Desidero scoparti Alexander Deam…da quando sono venuto in questo posto…immagino di scoparti ogni notte…quando nei miei sogni rivedo il tuo faccino da angelo che mi succhia l’uccello…quando ti vedo masturbarti per me…e ora…ora sei qui… e voglio mettere in pratica tutti i miei sogni…che ne diresti di provare…>>

 

<< Non dire cazzate!! Io ho il ragazzo!!>> aveva dannatamente paura.

 

<< IL tuo ragazzo per quello che mi riguarda mi può anche baciare l’uccello…non me ne importa un cavolo di lui…e neanche a te…tutti in questa scuola desiderano scoparti…ma solo i più bravi e i più astuti riusciranno in questa impresa e io sarò tra questi…perché ti faccio eccitare…me ne accorgo…anche se neghi>>

 

Stava iniziando ad arrabbiarsi sul serio,si sentiva in trappola,il biondo davanti a se lo guardava con occhi sempre più carichi di lussuria,e quello che vedeva non andava per niente bene. << Dai…è stato un bello scherzo anche se non molto divertente…ora avrei da fare>> disse scrollandosi dalla presa di Vic e facendo un passo in avanti,ma Francois si contrappose tra lui e la porta.

 

<< Non scappare…noi ti desideriamo…e ti avremo…anche se tu non vuoi…vero amore?>> disse rivolgendosi al fratello che annuì con poca convinzione e con lo sguardo basso.

Intanto prese ad avvicinarsi ad Alex minacciosamente,costringendo quest’ultimo ad arretrare verso il letto intatto,cercava di mantenere il contatto con gli occhi di fronte a se e intrappolarli nella sua rete.          Quando le gambe cozzarono sul letto,fu costretto a sedersi su  questo,decise di cercare di fargli perdere tempo per elaborare un piano con cui poter scappare.

 

<< Perché lo stavate facendo sul mio letto???>>

 

<< Noi non stavamo facendo proprio nulla…>>

 

<<Ah ah…mi volete quindi dire che non avete mai…scopato in questa camera? >> chiese con sguardo sempre più inquisitorio lasciando trasparire che se sapeva qualcosa della loro relazione,inconsciamente si girò verso il suo ex compagno di stanza che lo fissava impietrito dalla sua posizione sul pavimento come lo aveva lasciato.

 

<< Cosa???>>

 

<< So tutto!! Tutto!!! Tutti lo sanno>> lasciò che fossero i gemelli a svelarsi…l’aveva buttata li,ma sentiva che la direzione che aveva scelto non andava per nulla bene,e che presto o tardi quel discorso avrebbe fatto infuriare i due.

 

<< Tutti…>> mentre il fiato gli si smorzava in gola e apriva e chiudeva gli occhi << chi cazzo è stato…….come cazzo fate tutti a sapere…>>

 

<<………..>> Alex fece spallucce non rispondendo alla domanda che gli era stata posta.

 

<< Ti ho fatto una domanda…come cazzo facevate tutti a sapere della nostra relazione….oh….allora….allora è per questo che ti hanno fatto cambiare stanza così velocemente….brutti bastardi….hai sentito tesoro? Avevano paura che lo coinvolgessimo in uno dei nostri tanti giochini erotici…illusi…avvicinati a me>> disse al fratello che era ancora a terra e guardava shockato Alex << ora!! Dobbiamo fargli capire delle cose al nostro…piccolo Angel…>> disse mentre con lentezza introduceva la sua mano all’interno dei propri boxer per sollecitare  l’erezione già abbastanza evidente.

 

Dall’altra parte si trovava Victor,triste e abbattuto per quello di cui era venuto a conoscenza,ovvero che il suo compagno di stanza se n’era andato a causa della relazione che lui e suo fratello intrattenevano,non doveva accadere,si era ripromesso,ma qualcuno si era impicciato troppo e quello che ci aveva rimesso come sempre era lui. Diede un occhiata veloce ad Alex che li guardava tremante da sopra il letto.

 

<< Voglio parlare con lui>>

 

<< Prego…non abbiamo segreti noi due…e non me ne vado…mi è tornato un certo languorino…ho voglia di qualcosa di dolce>> sussurrò leccandosi le labbra.

 

Victor si avvicinò al letto,dopo essersi inginocchiato davanti a Alex,iniziò lento a parlargli…doveva chiarire…lui…era il suo unico amico…non voleva perderlo…

<< Non devi avere paura di me…io… non voglio farti nulla che tu non deciderai di fare da solo,quindi,ti sei messo con il figlio del preside? >>

 

Alex annuì.

 

<< Mi fa piacere,sono felice per te…meritavi di trovare qualcuno da amare…anche io ho delle novità da raccontarti…>> non gli interessava più se il fratello lo potesse sentire…oramai desiderava solo liberarsi di quel peso e riavere l’amicizia di Alex. <<..sono andato a letto con Scott…sono innamorato di lui…e tu…tu non me lo hai mai detto…l’ho capito ripensando ai tuoi sguardi….tu sapevi già     quello che io provavo per lui…>>

 

<< COSA CAZZO STAI DICENDO??? MI HAI TRADITO CON QUELLO…. COSA SPERI DI OTTENERE FACCENDOMI INCAZZARE?? NOI SIAMO FATTI L’UNO PER L’ALTRO!!!>> aveva sbottato Francois pieno di rabbia.

 

<< No…da ora in poi noi saremo solamente fratelli…amici…ma fratelli…non ci sarà altro legame tra di noi…Scott mi piace,mi fa sentire bene…eh si…l’ho amo…noi abbiamo chiuso,per quando riguarda Alex ora potrà prendersi la sua roba,e tu starai zitto e fermo…se devi sbollire la tua eccitazione, il bagno e lì.>> disse guardando il fratello con rabbia malcelata.

<< Vieni Alex>> gli tese la mano,che l’altro titubante prese e si tirò su << non voglio perdere la tua amicizia…ti prego…>>

 

<< Non mi fido più…dovrai riconquistarla…tu volevi fare del sesso con me…io lo so…>>

 

<< E’ vero…in un primo periodo  volevo…poi…poi qualcosa è cambiato,mi sono reso conto di non volerti in senso carnale,ma di volere la tua amicizia,non ho mai avuto un amico vero,e tu…ho desiderato che fossi tu quell’amico. Ora…ora ti aiuto a sistemare le tue cose e ti accompagno fuori di qua>>

 

Il biondo fece come aveva detto e lo aiutò a riordinare le sue cose,e in circa un quarto d’ora erano fuori dalla stanza e lo accompagnava nel suo nuovo alloggio. Non erano nemmeno arrivati a metà strada che dalla scalinata che portava ai piani superiori videro salire Chester,questo non appena individuò con chi si trovasse il suo ragazzo,velocizzò il passo,arrivando trafelato davanti a loro.

Doveva ammetterlo anche Victor,era proprio bello il figlio del preside…così diverso dagli altri,aveva due occhi che catturavano lo sguardo, sorrise.

 

<< Cosa ci fai con lui???>> ringhiò quasi.

 

<< Non ti preoccupare…ti racconto tutto dopo…mi stava aiutando a portare la mia roba in camera.>>

 

<< Sei sicuro??? Non ti ha fatto nulla?? Dimmelo!!!>>

 

<< Calmati Chez…>>

 

Davanti a quella manifestazione di gelosia,Victor potè solo abbassare lo sguardo,mentre sentiva che il compagno accanto a lui,parlava dolcemente al nuovo arrivato e lo rassicurava,doveva essere successo qualcosa tra loro…

 

<<Tieni…coso…ora porta tu la roba del tuo ragazzo,io me ne torno in camera>> disse mollando le cose che si era offerto di portare per Alex,tra le braccia dell’altro.

 

Alex rimase sconcertato davanti a quel gesto,voleva ringraziarlo,fargli sapere che avevano ancora una speranza per ritornare amici,si voltò verso il biondo che se ne andava.

<< Grazie Vic>> sentendosi chiamare in quel modo si girò di scatto sorridendogli dolce,come non aveva mai fatto,fece solo un segno con la testa << …e buona fortuna con Scott…>>

 

<< Grazie...>> disse arrossendo impercettibilmente. Si dileguò in questo modo per i corridoi,tornando nella sua camera,dove di sicuro lui e il fratello avrebbero discusso animatamente.

 

 

Chester si girò verso il suo ragazzo con fare sconcertato.

<< Mi sono perso qualcosa? Che ci facevi con lui??? Stai bene davvero??>> lo stava tartassando di domande,ma nel suo volto si leggeva apprensione,era preoccupato per lui,Alex ne fu contento.

Si avvicinò maggiormente all’altro posandogli una mano sulla vita per attrarlo a se,lo voleva abbracciare,ma quello gli sarebbe bastato sino a quando non sarebbero giunti a destinazione.

 

<< Non mi ha fatto nulla…dopo ti racconto…ma non qui!>> l’altro annuì avvicinandosi maggiormente al corpo del ragazzo. Ora camminavano all’unisono,le loro gambe si muovevano allo stesso momento,veloci,verso la meta.

Durante il tragitto  nessuno dei due aveva parlato: uno era troppo preso a ripensare a quello che gli era successo e alla faccia arrabbiata e sconvolta di Francois,l’altro troppo preoccupato di cosa potesse essere successo al ragazzo durante la sua assenza,in quanto quel giorno avrebbe voluto trascorrerlo interamente con l’altro,ma era stato lo stesso ad insistere per non farli saltare le lezioni del pomeriggio e soprattutto l’ora di sport.

 

<<Entriamo,ho bisogno assolutamente di sentire quello che è successo…>> lo spintonò con forza dentro l’appartamento,Alex si spostò in direzione della sua camera per posare la roba,con dietro il ragazzo che lo seguiva e che si era assicurato che in casa non ci fosse nessuno che li potesse disturbare. La roba venne poggiata per terra e sulla sedia,quindi il biondo si sedette sul letto aspettando l’arrivo del suo ragazzo e cercando un po’ di riprendere fiato dall’esperienza che poco prima aveva avuto. Chiuse gli occhi e si abbandonò sul letto cercando di respirare normalmente, fu così che lo trovò Chester,il quale si avvicinò immediatamente sedendosi accanto a lui e carezzando lentamente e dolcemente il viso dell’altro,che allargò un ampio sorriso sul volto.

<< Piccolo….>> lo chiamò,questo aprì gli occhi,portò una mano verso l’alto andando ad afferrare la mano nivea che lo stava toccando e se la portò vicino a la bocca prima di baciarne e suggerne il palmo. << Piccolo…cosa ti hanno fatto…>> vedeva che qualcosa non andava,era sulle spine,avrebbe voluto urlare,scuoterlo e chiederli che diavolo fosse successo nella sua vecchia camera,ma si rese conto che doveva essere l’altro a parlare,lui,era troppo scosso.

 

<< Abbracciami…abbracciami…Chez…>> attese che il corpo dell’altro si unisse al suo,come se fossero stati un'unica persona, era sopra di lui,lo sovrastava con il proprio corpo,le loro gambe erano intrecciati,il capo del compagno posava sull’incavo della sua spalla. << Ho avuto tanta paura prima….ho desiderato averti con me…mi sono dato dell’idiota per non averti aspettato e per essere andato da solo…avevo un presentimento…brutto…ed era giusto…>> prese fiato << c’erano tutti e due…Francois era…era quasi nudo…>> sentì che il respiro del ragazzo si era fatto più veloce e che il suo corpo si era irrigidito << mi hanno tirato dentro e hanno richiuso la porta alle mie spalle…non mi facevano andare via…>> si rese conto di star piangendo e singhiozzando,solo quando il suo ragazzo raccolse con la lingua una lacrima dal suo viso << mi ha…de…tto che…che mi voleva scopare da quando è entrato…che sognava che io li facessi…e che lo toccassi… e che tutti mi vogliono in questa scuola e…lui voleva avermi…avevo…tanta paura…>>

 

<< Ti prego…dimmi che non ti ha toccato…se lo ha fatto io lo ammazzò…lo ammazzo con le mie mani…>> in quel momento sentì Alex stringersi maggiormente a lui.

 

<< No…Victor…l’ha fermato…mi ha detto che non era interessato a me…io mi sono fatto sfuggire delle cose che non dovevano sapere…ho detto che…che tutti sapevano di loro…poi tutto qui…Victor…rivuole la mia amicizia…>> stava cercando di calmarsi anche se era ancora scosso.

 

<< Non è colpa tua…va bene anche se hai detto loro che noi sappiamo…va tutto bene…tutto ok…non ti lascerò mai più da solo…mai più…>> si aggrappò forte al corpo che aveva sotto di se,e puntellando i piedi  al pavimento invertì le posizioni,in questo modo il più piccolo poteva appoggiarsi completamente a lui,ed essere abbracciato con più vigore e più forza. Non riusciva a credere che per il tempo in cui l’aveva lasciato solo era accaduto tutto quello…lo avrebbero potuto violentare,e lui non si sarebbe ribellato troppo scosso com’era,si malediva per essere andato a lezione,doveva saperlo che l’altro si sarebbe recato nella sua stanza…comunque almeno uno era fuori gioco e non si doveva,in un certo qualmodo,preoccupare di lui…ma come ben sapeva…tutti volevano il suo ragazzo…e non era cosa da poco,doveva mettere delle regole di comportamento,doveva fare capire a tutti che quello era il suo ragazzo e che nessuno doveva toccarlo.

Si addormentarono così,e fu in questo modo che il padre di Chester,un po’ sconvolto per la scena,gli trovò. Ma decise di attendere spiegazioni dal figlio per quel comportamento indecoroso,quella sistemazione non andava bene,sapeva che il ragazzo biondo aveva un certo ascendente su suo figlio,ma non credeva sino a quel punto.

Quando Chester si svegliò controllò per prima cosa il suo ragazzo,il quale dormiva ancora profondamente,lo adagiò sul letto e si diresse in cucina a prendersi qualcosa da bere. Qui trovò il padre che sorseggiava una birra con aria al quanto scocciata.

 

<< Bene signorino!!>> a quella voce il biondo sussultò,credeva che non fosse ancora arrivato << Potresti spiegarmi perché tu e il signorino Deam eravate abbracciati sul letto…>> chiese con tono inquisitorio.

 

<< Non è come pensi tu>> era nella merda…suo padre gli aveva visti,ora cosa doveva dirgli?

 

<<Ah no??? Non prendermi per scemo figliolo!!>>

 

<< A…Alex stasera è andato a prendere la sua roba nella vecchia camera e…e uno dei gemelli ha cercato di violentarlo…>> aveva visto il padre stringere il bicchiere che teneva in mano…in realtà era un intenzione quella di violentarlo,ma era uguale, << così io…ho cercato di consolarlo…che andava tutto bene…sono venuti a conoscenza che noi sappiamo…>> concluse infine,lo sguardo del padre ora era preoccupato.

 

<<Non sei andato con lui? Lo sapevi eppure che non c’era nulla di buono in quei due…lasciami solo devo pensare!!>> prese un altro sorso di birra,mentre il figlio si dileguava dalla stanza. Ora sarebbe toccato al padre risolvere la situazione,in fondo lui doveva sapere cosa avevano tentato di fare al suo amore,non poteva sopportarlo.

Tornò velocemente in camera,Alex non c’era,si diresse verso la sua camera,non era nemmeno li…bussò alla porta del bagno provando ad abbassare la maniglia,ma questa era chiusa dall’interno.

 

<< Alex!! Alex!! Sono io…>> sentiva il rumore dell’acqua che scorreva,ma stranamente il ragazzo non rispondeva,iniziò a temere il peggio,quella situazione non gli piaceva per niente. << Alex!! Piccolo…aprì sono io…rispondimi!! ALEX!!! ALEX!!>>

 

<<Che diavolo stai combinando??>> giunse il padre un po’ scocciato da quelle urla.

 

<<Alex si è chiuso dentro…non risponde…>> sentì poggiarsi una mano sulla testa,il padre lo stava rassicurando,magari era lui che si preoccupava per nulla.

 

<< SIGNORINO DEAM APRA LA PORTA>> ancora niente…poi un rumore all’interno. Chester si avvicinò alla porta,stava tremando.

 

<< Alex…aprici per favore>> la chiave girò nella toppa,tutti e due tirarono un sospiro di sollievo,poi un tonfo sordo,il biondo aprì la porta,fu subito investito da una nube di vapore acqueo,poi una figura nuda sulle mattonelle….pelle chiara arrossata dal calore…capelli biondi…<< Alex>> si gettò sul pavimento prendendolo tra le braccia mentre il padre andava a prendere un asciugamano con il quale avvolgerlo,il biondo era svenuto,lo sollevò tra le braccia,senza aspettare che il padre arrivasse con l’asciugamano,lo portò fuori dal bagno. Il padre lo guardava senza capire,ma con il dubbio che lo aveva colto all’inizio quando gli aveva visti su quel letto assieme.

Giunse nella camera del ragazzo,lo poggiò sulle lenzuola e cercò di asciugarlo con quelle,gli accarezzava dolce il viso,non sapeva cosa fare. Anche il padre entrò nella stanza,avvolse il ragazzo nell’asciugamano e iniziò a frizionare il suo corpo e ad elargirgli leggeri schiaffi sulla faccia per farlo svegliare.

 

<< Lo ami?>> Chester lo aveva guardato sconvolto,suo padre sapeva bene,era inutile mentire,lo avrebbe deluso lo sapeva bene,ma,doveva sapere sino a che punto anche lui era coinvolto in quella storia.

 

<< Si>>

 

<< Lo avevo capito…perché non me lo hai detto…possiamo parlare di tutto lo sai…sono abituato a vedere questo tipo di relazioni,in questa scuola…sono i pochi che hanno la ragazza…>>

 

<< Avevo paura…>> sussurrò, continuando ad accarezzare il corpo del ragazzo con mano ferma.

 

<< Mmm…e lui,lui ti ricambia??>> era difficile anche per il padre parlare di quell’argomento,ma vivevano entrambi in quella casa,ben presto gli avrebbe scoperti che si baciavano…e quello era molto più shockante,quindi doveva sapere immediatamente.  

 

<< E’ il mio ragazzo…>>

 

<< Ho capito>> non riusciva a capire come aveva fatto a non accorgersene…tutto quell’interessamento era palese. << Lo lascio a te>> disse andando a riflettere da un'altra parte…non potevano vivere tutti e tre assieme in quella casa.

 

 

Si slacciò i capelli che aveva raccolto in una lunga coda di cavallo,se li rigirò tra le mani, il biondo davanti a lui sembrava dormire,doveva svegliarlo. Si sporse in avanti unendo le sue labbra con quelle dell’altro in un casto bacio prima di staccarsi da lui << Alex…piccolo…svegliati>> gli diceva mentre continuava a scuoterlo leggermente.

 

<< Mmm..>>

 

<< Su non è il momento di dormire…>> era felice,stava rinvenendo.

 

Aprì finalmente gli occhi,guardando allucinato quello che aveva attorno, << Chez…perché mi hai svegliato…stavo così bene….>>

 

<< Sei svenuto in bagno, amore mio…io e il vecchio ti abbiamo portato qua…>>

 

<< Tuo padre…aaah!! Sono nudo….tuo padre mi ha visto nudo!!!>>

 

Sorrise << Mio padre sa di noi,gliel’ho detto…che tu sei il mio ragazzo…>>

 

<< sei pazzo…non dovevi dirglielo!!!>>

 

Ci rimase male,il suo ragazzo non voleva che gli altri sapessero di loro… << mi ha chiesto di punto in bianco se ti amavo….mi dispiace che ti sia arrabbiato…>> cavolo,lo stava uccidendo sapere…

 

<< No…non sono arrabbiato…io, i miei mi uccidono se lo sanno…mi toglieranno da questa scuola….nessuno scandalo mi è stato raccomandato…>>

 

<< Cosa???>>

 

<< Non ti ho detto tutto. Ho già una fidanzata.>>

 

<<Sei fidanzato…e ti sei messo con me??? E se non succedeva questo non me lo dicevi….mi…mi hai preso in giro…ero un divertimento…>> era shockato,si sentiva preso veramente in giro,fece per alzarsi,ma Alex gli afferrò il braccio con forza.

 

<< E’ un fidanzamento combinato…da quando avevo 10 anni…non ti ho preso in giro…io sono veramente innamorato di te…ma io….non so che fare Chez…io ti amo davvero…ma loro sono i miei genitori…e…non so come fare…>>

 

<< Bene…di hai tuoi che stiamo insieme e che tu non ti vuoi fidanzare con quella!!! Semplice…io,sono disposto a calpestare tutto per stare con te…ma se per te non è così….>>

 

<< Ho paura che si arrabbino…ma ci proverò…anche io…voglio stare con te…per sempre….>>

 

Il grande aveva spalancato gli occhi,non riusciva più a credere a quello che succedeva,eppure l’altro sembrava così sincero.

 

<< Fa l’amore con me Chester…>> non riusciva a credere a quello che lui stesso aveva pronunciato,eppure era così,voleva sentire quel corpo dentro di lui,lo desiderava…era vero doveva mettere fine alla storia del fidanzamento…non ci aveva pensato…doveva farlo…per lui,e per il suo ragazzo.

 

<< No….ho bisogno…di riflettere…>>

 

 

 

 

Fine 10°capitolo                       continua…

 

 

 

Allora questa fantomatica fidanzata non so da dove sia uscita fuori…che casino…chi sa cosa accadrà….alla prossima ispirazione!!!