Private School

 

parte IX

 

di Miko-chan

 



 

Alex si dirigeva a passo svelto verso il suo nuovo  alloggio. Mentre sistemava le valigie si era imbattuto nel suo compagno di stanza,che gli aveva chiesto il motivo per il quale se ne andava,e lui come uno scemo non aveva trovato una spiegazione migliore che “ Mi hanno trasferito,non è per colpa tua”,la sua mente gli aveva suggerito di rispondere in quel modo,perché se gli diceva i veri motivi,di sicuro,lo avrebbe picchiato a sangue. E non voleva che ciò accadesse.

Aveva riempito una valigia con le cose di prima necessità,almeno per uno o due giorni,il cambio,gli oggetti personali e altre cose,in fondo si stava trasferendo,l’indomani mattina poi,sarebbe andato assieme a Chester a prendere il resto della roba,come da lui promesso.

Provava emozioni contrastanti in quel momento. Da una parte era felice perché si allontanava dai due francesi che non avevano fatto altro che ingannarlo in tutto quel periodo,mentre dall’altro era preoccupato nell’andare ad abitare in un posto nuovo con altra gente e soprattutto con il preside,doveva stare attento a come si comportava,avrebbe dovuto seguire nuove regole…senza contare la pericolosa vicinanza con il biondino,che…se succedeva come la sera…non riusciva certamente a controllarsi…

Cercò di non pensare a ciò. Durante il tragitto,pensò di fermarsi dal fratello Dan per  comunicarli il suo nuovo alloggio. Svoltò veloce verso la stanza di questo,arrivando davanti alla sua porta bussò con la mano per due volte,ma nessuno andò ad aprirgli,così fattosi coraggio,bussò nuovamente provando anche a chiamarlo per nome.

 

<< Dan….Daniel…ci sei??? Sono Alex!!>> non ottenne risposta nemmeno questa volta,ma non appena si voltò per andarsene,la chioma bionda rasata del fratello comparve sulla porta.

 

<< Yo Alex,scusa il ritardo…ero…ero sotto la doccia…come mai quella valigia,vai da qualche parte??>> aveva chiesto titubante,non riusciva a spiegarsi il perché di quelle valigie,ma attese che fosse il fratello a chiarirgli la situazione.

 

<< Ciao, scusa,se ti disturbo passo in un altro momento…ti volevo solamente dire che mi trasferisco di camera.>>

 

<< E dove…dove vai??>>

 

<<Starò per qualche tempo a casa del preside.>>

 

<<Con Chester??>> chiese inquisitorio,già non si aspettava che gli trovassero una sistemazione in così poco tempo,ma proprio da quel ragazzo non gli sembrava il caso,visto i sentimenti che l’altro provava per suo fratellino.

 

<< Si…no…non nella stessa camera,starò nella camera degli ospiti,almeno sino a  quando non riesce a trovare una stanza libera per me. Ci vediamo domani,tanto devo portare via tutta la roba dalla mia vecchia stanza.>>

 

<< Ma…>> non era riuscito a replicare perché il più piccolo lo aveva immediatamente interrotto.

 

<< Ora non posso…Chester mi aspetta,ciao a domani magari..>> disse,per poi prendere le valigie e trotterellare felice verso la sua nuova dimora.

 

Non era arrivato neanche a metà strada che riconobbe una figura famigliare passargli accanto e guardarlo sorpreso,come tutti quella mattina,che lo vedevano pieno di valige.

 

<< Ciao..>> disse lasciando la frase incompiuta.

 

<< Ciao>> fu la sola risposta che ottenne,senza una spiegazione.

 

Non gli importava nulla dell’altro,in fondo non gli interessava veramente di lui,si mise a camminare più velocemente,sicuramente Chester stava sistemando la sua nuova camera e quasi sicuramente facendo qualche pensierino sconcio,che quella sera non avevano potuto continuare. Dopo pochi minuti era davanti all’appartamento del preside,che pur vivendo all’interno dell’istituto come i suoi ragazzi,aveva per se un’ala speciale con un piccolo appartamento con due tre stanze,un salotto,la cucina e il bagno,il poco indispensabile per ospitare anche la famiglia di questo,che si sottolineava vivesse con il capofamiglia.

E così anche lui rientrava in un ambiente famigliare,anche se non era il suo,sperava di trovarsi ugualmente bene. Fece per bussare alla porta,ma questa si aprì improvvisamente.

 

<< Ciao piccolo…finalmente sei arrivato,il vecchio non c’è,quindi se ti va…potremo passare un po’ di tempo appiccicati sul divano??>>

 

Sorrise dolcemente al suo,quasi ragazzo,visto che doveva ancora cercare di capire i suoi sentimenti,ma sicuramente,stava iniziando a provare qualcosa di diverso da quello che si prova per un semplice amico. Quando lo vedeva sorridente e soprattutto con quell’aria maliziosa negli occhi,sentiva uno strano sentimento…poi a volte,si abbandonava anche lui ai piaceri fisici e in tutte le occasioni,quello che facevano…baciarsi e toccarsi…non gli bastava più,quella sera erano andati più avanti di quanto aveva creduto,ma in fondo…lui…gli aveva detto che lo amava e il suo cuore si era riempito di gioia…il pensiero che lo amava….lo faceva volare alto nel cielo dei suoi occhi.

Come anche in quel momento,mentre gli tendeva la mano per aiutarlo con le valigie e il viso dell’altro si sporgeva verso il suo per un lieve bacio sulla guancia…voleva baciarlo anche lui…un calore immenso si diffondeva nel suo cuore per poi raggiungere di filato il suo basso ventre e scoppiettare vivace. Non appena il grande si staccò da lui,per accompagnarlo nella sua camera, Alex prese in mano la situazione e,chiudendo la porta in un lampo,si gettò al collo del ragazzo di fronte a lui che lo guardò sorpreso,ma anche molto stupito positivamente… si ritrovò così con il biondino attaccato al suo collo che si avvicinava al suo viso pericolosamente.

Quando Alex si rese conto che stava esagerando con l’esuberanza,era già troppo tardi,il suo corpo reagiva lentamente alla vicinanza dell’altro,le sue labbra calarono su quelle di Chester senza preavviso,iniziando a saggiarle lentamente con la lingua e inondandole dei suoi dolci baci,che prima d’ora non aveva concesso a nessuno,eccetto lui,si sentì così afferrare da sotto le ascelle e trasportare di peso verso quello che non sembrava proprio un divano,ma assomigliava di più ad un letto…il suo nuovo letto…voleva sperimentarlo…questa idea servì solo a eccitarlo maggiormente e a voler vedere l’altro nudo…e a essere nudo anche lui…stava uscendo fuori di testa.

 

<< Cosa ti è preso??>> domandò Chester,pur rispondendo al bacio e contemporaneamente lanciando le valigie che aveva in mano in un angolo della stanza.

 

<< Non lo so…ho…ho….mmm…Dio….ho un’inspiegabile…voglia di te…>>

 

Chester spalancò gli occhi per la sorpresa…anche lui sentiva quello strano impulso quando vedeva quell’angelo…ma non aveva mai avuto il coraggio di fare come faceva lui ora…ma forse,in questo modo lo avrebbe spaventato,quindi era giusto che fosse lui per primo a farlo,non riusciva a credere che quel ragazzino,inesperto a baciare fosse così tanto bravo…e incredibilmente caldo e sensuale.

 

>>>>>>>>>>>SBAM!!!<<<<<<<<<<<<<<

 

<< SONO A CASA!!! È già arrivato il tuo amico???>>

 

Una voce ruppe il loro silenzio, il loro bel silenzio,fatto di baci e carezze mozzafiato. Si staccarono scottati.

 

<< Dio tuo padre!!!!!!!! Cosa facciamo…non volevo….non volevo…non doveva succedere…non doveva succedere….>>

 

<< Calmati Alex…. Fai un bel respiro…calmati….anche io sono messo male…non preoccuparti…ora…ora tu rimani in camera e cerchi di sistemare la tua eccitazione da solo e,e io vado di la a parlare con il vecchio…>> era preoccupato…terrorizzato che il padre potesse scoprirgli,ma anche eccitato,come il corpo che aveva davanti…quell’eccitazione non si sarebbe dissolta facilmente,ma l’importante per il momento era far allontanare il padre dalla camera degli ospiti il più velocemente possibile.

 

Uscì velocemente dalla stanza,mentre il più piccolo lo guardava con il viso arrossato di eccitazione,gli occhi liquidi e l’eccitazione nei pantaloni,doveva sistemarsi come meglio poteva,e ciò non comportava la presenza dell’altro,che era scomparso per sistemare le cose con il padre. Si diresse così verso la porta,andando a girare la chiave nella topa e a chiudersi all’interno,era eccitato all’inverosimile,il suo corpo era un fuoco…e il suo pene….stava per scoppiare, si abbassò i pantaloni in un lampo,portandosi verso il basso anche i boxer,in questo modo potè vedere la propria eccitazione fiera verso il suo stomaco. Posò la mano sopra la punta e di seguito chiuse gli occhi cercando di immaginare che quella mano fosse di Chester…che fosse lui ad accarezzarlo dolce ma allo stesso tempo rude,sulla sua virilità…che prendesse a giocare con il suo glande per poi leccare completamente l’asta verso il basso e prendere in bocca uno a uno i suoi testicoli colmi di seme…quell’immagine creata dalla sua mente era reale,e,il solo pensiero che l’altro,lo potesse sentire in quella casa…glielo faceva tirare ancora di più. D’un tratto le carezza divennero più insistenti,più forti,più veloci,come il movimento del bacino che leggermente compiva,si riversò sulla propria mano e scivolo piano verso il pavimento,cercando di mantenere il contatto con la porta per non fare troppo rumore. Iniziò a respirare più regolarmente,sino a che il suo respiro non tornò completamente normale. Fece tutto con estrema velocità,raggiunse la sua borsa togliendone fuori un pacchetto di fazzoletti di carta,che usò per asciugarsi le mani e per ripulirsi dall’eccitazione,gli buttò in un cestino vicino alla scrivania. Si sistemò al meglio i vestiti,per poi svuotare celere le valigie e mettere gli abiti nell’armadio. Dopo che finì,era stravolto,ma almeno si era sistemato,aprì nuovamente la porta e si preparò psicologicamente all’incontro di prima persona con il preside.

Era pronto,fece un respiro e aprì la porta,il corridoio era vuoto,del suo amico e del preside neanche l’ombra,chi sa dove erano,si chiedeva la sua mente.

 

<< Chester….signor McFarell…ehm…dove siete?>> Dio…si vergognava così tanto a essere li,dove era finito il suo solito comportamento estroverso?!?

 

<< Alex vieni!!! Siamo in cucina,vai sempre dritto verso sinistra,io e il vecchio stiamo facendo la cena,oggi mangiamo in casa,visto che c’è un ospite!!!>> continuava a parlare dalla cucina,mentre Alex camminava nella direzione in cui sentiva provenire la voce.

Abbassò la maniglia entrando in cucina,il biondino apparecchiava la tavola,si era cambiato e indossava un paio di jeans al ginocchio e una maglia rossa,i capelli erano come al solito legati in una coda di cavallo e notandolo bene,non portava più gli orecchini, il preside stava invece ai fornelli,girando quello che dall’odore,sembrava una zuppa.

 

<< Salve signor Preside…ehm...sono molto onorato che mi abbia offerto di stare qua da lei e..>>

 

<< Calma ragazzo…non ti preoccupare,avevo già intenzione di spostarti da quella camera poi,mio figlio mi ha esposto la sua idea e mi è sembrata ottima. Ora siedi che è quasi pronto.>> aveva risposto l’uomo che si ergeva davanti a lui,con uno strano grembiulino da cuoco,non si ricordava di aver visto il preside da così vicino.

Era un uomo sulla cinquantina,aveva capelli brizzolati bianchi,che un tempo dovevano essere stati biondi come quelli del figlio,si somigliavano molto,la pelle chiara e la postura,tutto tranne gli occhi,che nell’uomo erano scuri. Seduto dietro la scrivania sembrava un uomo burbero tutto d’un pezzo,ma dallo sguardo che rivolgeva al figlio in quel momento,non sembrava proprio.

Si sentì un pochino più sollevato,quell’uomo non sembrava così cattivo come gliel’avevano descritto. Si sedette nel posto che il biondo gli indicava con gli occhi.

La tavola era imbandita di leccornie,antipasti e stuzzichini…era da un sacco di tempo che non mangiava così…in mensa,tutte quelle cose non c’erano e soprattutto mancava il calore famigliare. Il tavolo era tondo,si era seduto vicino all’amico,che ogni tanto,quasi per metterlo in imbarazzo sfiorava la sua gamba con la propria,e ogni volta Alex faceva un salto sulla sedia.

 

<< Chester,smettila di infastidire il tuo amico,e smetti con quella risatina fastidiosa,stai ridendo solamente tu>> aveva alzato un po’ il tono per farsi rispettare,anche lui poteva vedere quanto il suo allievo fosse in imbarazzo,ma questo sembrava far divertire suo figlio che continuava a stuzzicarlo.

 

<< Scusa…>> disse soltanto il biondo rimettendosi a mangiare tranquillamente, dopo che era stato beccato dal padre,non c’erano state altre toccatine furtive.

 

La cena trascorse nel migliore dei modi,Alex era sazio,era tempo che non mangiava così bene e così con calma e in santa pace,anche se durante la cena si era sentito osservato,l’occhio furtivo di Chester era caduto molte volte sul suo viso e se n’era vergognato,tutte le volte era diventato rosso e aveva abbassato lo sguardo smettendo di mangiare.

 

<< Bene ragazzi,se volete potete andare in camera vostra,eccezionalmente oggi>> disse guardando il figlio << non dovrai sparecchiare e fare i piatti…quindi andate>>

 

<< Grazie signore>> ringraziò,mentre insieme a Chester uscivano dalla cucina per andare verso l’andito,per svoltare e entrare in camera del più grande che fece strada.

 

<< Allora…che te ne pare??? Ti trovi bene??? Ci guardiamo un po’ di tv?? La notte il vecchio la guarda in salotto,quindi,visto che nella tua stanza la tv manca la guardiamo qua da me,sempre se ti va bene…>>

 

<< Si…si…va bene>> aveva balbettato,era incredibilmente nervoso,doveva ammetterlo,aveva paura che in quella stanza,solo con lui,potesse accadere qualcosa di più che guardare la tv.

 

Un braccio si posò improvvisamente sulla sua spalla,in modo molto lascivo,tanto che ben presto sentì la mano curiosa del biondo sollevargli la maglia e toccare pelle del suo stomaco,sentì subito un brivido che gli percorreva il corpo,si staccò da lui guardandolo negli occhi e leggendovi dolcezza.

 

<< Piccolo sei teso…non voglio farti assolutamente niente…però mentre mangiavi….eri così sexy…mentre ti leccavi le labbra e la tua lingua sensuale leccava avida….è stato troppo eccitante…troppo….ma ora,è meglio se ci sediamo distanti,altrimenti ti potrei saltare addosso e fare delle cose che non si potrebbero ripetere,ma sono sicuro che piacerebbero anche a te in questo momento.>>

 

Si stava nuovamente eccitando…quel ragazzo lo perseguitava con il suo sguardo,con le sue parole dolci,e ogni volta capitava sempre la stessa cosa…si vedeva nudo sotto di lui. Decise di allontanarsi prima che fosse troppo tardi,si sedette sulla sedia vicino al televisore,mentre il proprietario si accomodò sul letto.

Misero una partita di calcio.

 

<< Domani mi accompagni a prendere la roba in camera mia??>>

 

<< Domani…mmm…>> lo vide mordersi il labbro << domani ho lezione,non posso proprio…mi spiace…>>

 

Rimase perplesso << ma io non ho lezione,perché tu si??>>

 

<< Equitazione…>>

 

<< Ah…pazienza…andrò da solo,ma se…a che ora finisce la lezione?? Ci possiamo andare dopo…>>

 

<< Va bene >> aveva capito che non voleva andare da solo,forse lo spaventava il trovarsi da solo con i gemelli,sapeva che loro erano in due e molto convincenti su certi argomenti.

 

La serata trascorse nei migliori dei modi,dopo aver finito di guardare la partita,Alex andò nella sua stanza e si sdraiò,era stanco e gli occhi gli si chiudevano dal sonno. L’altro era andato a letto già da tempo,o almeno sembrava che dormisse,così se n’era andato. Il letto era caldo e accogliente,dopo pochi minuti si addormentò.

La mattina seguente venne svegliato da dei rumori provenienti dalla stanza di fianco,lentamente si tirò a sedere,aveva gli occhi stropicciati dal sonno e i capelli disordinati,si trovò in un primo tempo spiazzato,non gli sembrava famigliare il luogo dove si trovava,poi ben presto ricordò dove si trovava. Era a casa di Chester.

Si alzò dal letto ancora in pigiama,aveva un bisogno impellente,che poteva soddisfare solamente uscendo da li e andando in un’altra stanza.

TOC TOC

 

<< Occupato>> sentì provenire dal bagno,sperava vivamente che l’altro facesse più in fretta possibile. << Sei Alex?>>

 

<< …..si…>>

 

<< Entra prego,mi sto facendo la doccia,è tutto chiuso quindi,entra pure..>> senza dargli una risposta entrò,Chester si trovava dentro la doccia dai vetri scuri,non avrebbe potuto vederlo.

 

<< Grazie..>> disse mentre si avvicinava veloce alla tazza e si abbassava leggermente il pantalone per fare pipì. In realtà dalla doccia qualcuno osservava,il biondo infatti aveva di poco aperto le ante del box e ora osservava l’altro che si svuotava la vescica ( lo so è brutto….detto così…però non trovavo un altro sinonimo NdMiko),si fermò a pensare quanto fosse bello quel pene a riposo e come potesse essere bello vederlo diventare sempre più rigido. Gli venne una strana idea in mente. Aspettò che Alex avesse finito e si dirigesse verso la porta.

 

<< Chiudi a chiave e rimani qui con me!>>

 

Alex si voltò sorpreso a quell’ordine così tanto ardito.

 

<< Ma…tuo padre…se ci scopre…>>

 

<< Tu chiudi…mio padre è uscito,ma per ogni evenienza chiudi la porta.>> non appena sentì la porta chiudersi riprese a dargli degli “ordini”

<< spogliati….tutto….>> attese nuovamente,fino a vedere i vestiti poggiati a terra sul tappeto e intravedere la sagoma del ragazzo, << avvicinati,vieni qui e prendi la mia mano>> gli aveva detto prima di sporgere la mano fuori dal box doccia. Quando sentì la mano calda e asciutta dell’altro sulla sua,la strinse con forza e lo tirò dentro la vasca. Alex,non si aspettava di essere trascinato dentro la vasca,sbattè con forza al petto dell’altro,sollevò lo sguardo profondamente imbarazzato,sentiva il corpo nudo dell’altro accanto a se,a pochi millimetri dal suo e…gli faceva uno strano effetto.

Chester chiuse il box,assicurandosi di fare scendere anche la tenda,in questo modo chi entrava in bagno non vedeva assolutamente nulla,era stata un’accuratezza del padre,non gli piaceva essere visto,nemmeno dal figlio,quando faceva la doccia.

Erano così abbracciati,a una distanza ravvicinata,sotto il getto caldo della vasca che imperlava i loro corpi, il più piccolo era allacciato al corpo dell’altro come una calamita,sentiva il suo corpo che reagiva alla vicinanza,prese il suo mento tra le mani e lo tirò su,in questo  modo potè vedere quei bellissimi occhi imbarazzati,ma scorgeva anche qualcos’altro….malizia forse…non gli importava…si era tuttavia accorto che l’altro non aveva ancora parlato.

Si abbassò leggermente,sfiorando in questo modo con la sua virilità eccitata l’altra dell’amico,Alex sollevò il capo fissandolo severo,non gli importava,era sicuro che quel contatto gli piaceva,altrimenti sarebbe andato via. Lo girò,facendogli appoggiare la schiena sulla parete fredda.

 

<< Aah è fredda….>> mormorò,anche se l’altro non se ne curò affatto e per tutta risposta ritornò su con il corpo,sfregandosi maggiormente a lui e assicurandosi che il suo membro strusciasse su quello semieretto dell’altro,che,a quel contatto prolungato,si inarcò amplificando il piacere e gemendo a tale stimolo.

 

<< Alex….>> aveva mormorato prima di gettarsi sulle sue labbra,se le stava mangiando,la sua lingua saettava dentro la bocca dell’altro,non gli dava tregua,non lo faceva respirare, i loro corpi si spingevano l’uno sull’altro come durante l’amplesso. Le mani del più grande vagavano su quel corpo che aveva davanti a se,lo carezzava,strizzava,godeva di quel contatto, l’altro non aveva il coraggio di ricambiare allo stesso modo, gli carezzava i capelli dalla radice sino a giù, e ogni tanto la sua mano,scivolava a toccare le natiche del ragazzo,che iniziavano proprio quando terminavano i capelli, quel contatto gli faceva provare uno strano calore. Si lasciò andare ,voleva di più…il suo corpo era eccitato,voleva essere accarezzato,ma voleva a sua volta carezzare quel corpo ed esplorarlo. Colto da un raptus di lussuria,invertì le posizioni,sbattendo letteralmente Chester sul muro,si staccò dalla bocca e si portò sul collo,lo succhiò e lo baciò,sino a scendere sempre più in basso. Era allacciato alle sue natiche così morbide e muscolose al tempo stesso,sentiva gemere il suo nome dalle labbra dell’altro. Aprì la bocca e inglobò il membro teso dell’altro dentro le sue fauci,solamente dopo che iniziò a masturbarlo con la bocca si rese conto di cosa stava facendo…ma il suo  corpo prendeva nuovamente il sopravvento cercando di fargli capire che quello era la cosa di cui avevano bisogno. Sentiva il proprio membro duro ed eccitato,come quello che aveva dentro la bocca,si sentiva appagato, le sue mani avevano artigliato nuovamente il sedere dell’amico,da qua si dava la spinta necessaria per eseguire una perfetta fellatio.

 

<< Aaaaaaaah…..sei bravissimo….non resisterò molto…>> mormorava il proprietario che si sentiva aspirare nella bocca dell’altro e risucchiare anche l’anima,ma ebbe i suo limite quando Alex,continuando a leccare e baciare il grosso membro,infilò l’indice della sua mano nell’apertura anale dell’altro,la presenza dentro di se di quel dito,gli diedero l’orgasmo più sconvolgente della sua vita. Si riversò nella bocca del biondino che non riuscì ad aspirare tutto,ricadde a terra sul pavimento della vasca e costrinse anche Alex a scendere con lui. Anche lui ansimava,nonostante non fosse ancora venuto.

<< Dio…sei un porco Alex….come diavolo hai fatto>>

 

Alla parola porco,cercò di scomparire dalla vergogna abbassando gli occhi. << Non ti devi imbarazzare,a me è piaciuto molto….e ora voglio che ti metta sopra la mia testa…voglio che scopi con la mia bocca…desidero che tu lo faccia….sono arrappato Alex….come non mi era mai successo…>> gli disse mentre si sistemava disteso sul pavimento della vasca e attendeva che l’altro si sistemasse sopra la sua faccia,lo fece mettere al contrario del suo verso,poteva avere in questo modo,i testicoli sul suo mento e si potevano vedere in faccia,i suoi occhi in quelli dell’altro…la sua bocca,sull’eccitazione dell’altro.

Senza aspettare nemmeno un minuto prese in bocca il membro congestionato e iniziò a succhiare voracemente,inserendo il membro duro nella sua bocca,era eccitato e il fatto di avere sopra la sua faccia l’entrata per  il corpo dell’altro,non semplificava le cose,anzi era sempre peggio,si eccitava a vista d’occhio nel respirare quelle fragranze,che sapevano d’intimità,lo facevano uscire di testa.

Prese velocemente a pompare per comunicare maggiore piacere all’altro,sentiva il glande sbattere prepotente dentro la sua bocca,colpire la sua lingua,poteva scorgere il sapore del ragazzo nella sua bocca. Allungò le mani afferrandosi ai suoi fianchi e cercando di guardarlo negli occhi,si accorse della splendida visione che aveva davanti,il biondino aveva i capelli attaccati al viso,le gote rosse e la bocca aperta in cerca d’aria,era stupendo agli occhi dell’altro,inoltre aveva iniziato a ondeggiare impercettibilmente dentro la sua bocca,entrando e uscendo da lui… lasciò improvvisamente l’asta decisosi a dedicare un po’ di attenzioni alle altre parti. Si attaccò ai testicoli succhiandoli e inserendoli nella propria bocca uno per volta, Alex mugugnava d’insoddisfazione,ma non dovette farlo a lungo,in quanto la lingua curiosa si spostò più in fondo verso l’apertura,muovendo in questo modo anche la testa più indietro, inserì senza tanti complimenti la lingua all’interno dell’orifizio,mentre al proprietario sfuggiva un urlo di godimento che invase la stanza. Compiaciuto da tale effetto riprese a muoversi all’interno di quell’anello muscolare,entrava e usciva con estrema lentezza…esplorava la cavità e ogni piccolo angolo,Alex aveva iniziato a muoversi più velocemente,dalla sua posizione poteva scorgere la presenza di un braccio che si muoveva in contemporanea con la sua lingua,capì che sopra di lui si stava masturbando.

 

<< Chez….aaah…più in fondo….più in fondo…è bellissimo….non smettere….>>

 

E Chester faceva come gli era stato chiesto,cercava di spingere la lingua sempre più infondo,per sentire la voce del suo amato che gli perforava i timpani,dolce e sensuale allo stesso tempo,ne voleva sempre di più…voleva sentirlo all’infinito. In quello stesso istante sentì il corpo di Alex tendersi allo spasimo,e allo stesso tempo gridare il suo godimento,che questa volta si riversò sul pavimento della vasca,con sua grande amarezza. Era nuovamente eccitato,sempre tenendo l’altro ragazzo sulla propria testa,raggiunse il proprio membro,muovendo ritmicamente,per una ventina di secondi  la sua mano su di se,per venire copiosamente sulla schiena del biondino.

 

Alex scese da quella posizione,aveva la pelle delle dita raggrinzita,era stato per troppo tempo  sotto l’acqua,aveva anche freddo,così si decise ad alzarsi,sotto lo sguardo curioso dell’altro,uscire dalla doccia e raggomitolarsi nell’asciugamano di spugna.

Presto Chester lo raggiunse,tirando un pezzo di asciugamano e avvolgendosi vicino al corpo intirizzito del biondino.

 

<< Scusa piccolo…non dovevamo rimanere così tanto sotto l’acqua….>> disse tempestandolo di baci in tutto il viso.

 

<< Ho solamente freddo ora….però mi è piaciuto…davvero>>

 

<< Anche a me,ma ora abbracciami,in questo modo potremo scaldarci,e poi dopo….nooooo ci siamo dimenticati la lezione di oggi….>> urlò,se n’era proprio dimenticato,anche se oramai,era tardi,dovevano entrare tutti e due alla terza ora,avrebbero avuto più tempo da passare assieme.

 

<< Io…io me lo sono ricordato,ma non avevo voglia di andare…oggi…>> confessò,cercando di sfoggiare i suoi irresistibili occhi da cucciolo,a cui nemmeno Chester seppe resistere,oramai erano collaudati.

 

Lo prese così per la mano conducendolo verso la porta,voleva stare insieme a lui ancora per un po’…non ricordava di essere stato mai in cerca di coccole come in quel periodo,sentiva la necessità di stare vicino all’altro ragazzo e ciò,lo spaventava un pochino.

Non appena aprì la porta,guardò a destra e sinistra prima di trascinarlo in perfetto silenzio verso la propria camera,per poi richiudere la porta alle proprie spalle e voltarsi verso il più grande che lo osservava per niente sorpreso e anzi,aspettava il prossimo passo da compiere assieme,ma che probabilmente,rendendosi conto della persona che aveva davanti non sarebbe ancora avvenuto. Anche se sentiva chiaramente il suo membro eccitato che si strusciava sulla pelle morbida delle natiche dell’altro,ed era sicuro che anche Alex lo potesse sentire e si potesse tirare indietro.

Nello stesso momento che pensava ciò,sentì cadere l’asciugamano che gli copriva e ricevette una spinta che lo fece cadere disteso sul letto di Alex,lo guardò negli occhi,era in piedi,davanti a lui,ansimava ed era incredibilmente eccitato dallo spettacolo che vedeva davanti a se…quel corpo così simile al suo,caldo…eretto…gli occhi chiari,vacui…i capelli biondi sparsi sul lenzuolo candido. Si girò andando a chiudere a chiave la porta,voleva avere la certezza che nessuno venisse a disturbarli, si stava comportando da maniaco,se ne rendeva conto,sapeva cosa voleva…e lo voleva con Chester…era come una premonizione che aveva avuto…doveva concedersi,prima che fosse troppo tardi per lui…prima che qualcuno approfittasse di lui,troppe persone in quella scuola,bramavano alla sua verginità.

 

<< Alex…cos’hai??>> chiese un po’ spaesato,non capiva cosa l’altro volesse fare,era troppo strano,come anche lo sguardo che sfoggiava,così nettamente differente dall’Alex che conosceva lui.

 

Non rispose alla domanda che gli era stata posta,lo guardò con un sorriso malizioso cercando di essere più seducente possibile,d'altronde,era nudo…completamente,ed eccitato davanti all’altro,la reazione,era immaginabile. Si avvicinò sempre di più al letto,mentre l’altro lo guardava,sempre più eccitato stendersi sopra di se e iniziare a strusciarsi seducentemente cercando il contatto maggiore tra i loro corpi. Prese le mani di Chester,distese sul letto che stringevano le lenzuola e se le mise sulle natiche,desiderava sentire quel contatto,avvicinò la propria bocca a quella dell’altro,in un profondo e passionale bacio.

 

<< Oggi non andremo a lezione>>

 

Sussurrò con voce roca e si calò nuovamente sulla bocca che aveva sotto di se,riprendendo a leccare e mordere le labbra rosee,l’altro cercava di non assecondare quelle voglie,altrimenti sapeva come finiva quella mattinata,si voltava dall’altra parte e guardava altrove,anche se sentiva chiaramente quelle labbra morbide che percorrevano il suo viso e il corpo eccitato come il suo che si strusciava sopra di lui.

 

<< Smettila dobbiamo prepararci!>> gli disse alzando un po’ la voce,lo sguardo dell’altro fu duro e sorpreso.

 

<< Bene…ti vuoi vestire??? Incominciamo con la cravatta>> la prese dalla sedia,dove era poggiata e brandendola tra le mani la mostrò al biondo sotto di lui,che lo osservava impietrito mentre gliela legava attorno ai polsi più stretto possibile, << ecco la tua cravatta…ti piace??? Dio…Chez…non lo hai ancora capito….ora te lo dico a parole….>> disse diventato rosso come un pomodoro ma continuando ugualmente a parlare << …ti voglio….il mio corpo ti vuole….come te lo devo spiegare…voglio…voglio fare l’amore con te…qui…ora! Non mi importa della lezione…non mi importa più di niente….voglio solamente te…te e nessun’altro….non sono stato abbastanza esplicito prima….io credevo…ma se non ti va…non fa nient…..aaaaaaaah>> non era riuscito a terminare la frase che il ragazzo sotto di lui aveva spinto il bacino verso l’alto.

 

<< Certo che ti voglio…non puoi dirmi questo…io ti amo lo sai…>>

 

<< Non mi hai mai chiesto di farlo….non mi desideri???>> era così imbarazzato a chiedere quelle cose,ma le aveva pensate lo stesso e trovava che doveva mettere a nudo le sue paure e i suoi sentimenti.

 

<< Dio….hai pensato che io non ti volessi…io ….non ti volevo spaventare…io ti desidero…desidero tutto di te…il tuo corpo…ma prima,desidero il tuo cuore….>> non riusciva a credere che l’altro avesse potuto pensare che non lo desiderasse…doveva cercare di trasmettergli il suo amore anche in quel momento…quando lui gli chiedeva di farlo.  Lentamente iniziò a baciarlo sul viso,ma non erano baci affettuosi,ma carichi di passione e sentimenti,scendendo sempre più giù,come un battito d’ali,le sue labbra si posarono su quelle dell’altro,iniziando un bacio passionale,come mai se ne erano dati prima di quel momento. Entrambi si resero conto di desiderarsi reciprocamente,in quel gesto,in quello scambio di carezze bagnate dalle loro salive,unite dai loro fiati mischiati e dalle labbra chiuse. Lo sfregamento che proveniva dai loro corpi,gli mandava scosse,facendogli vibrare e eccitare sempre di più,i loro corpi erano sempre più in tiro e bisognosi di carezze.

 

<< Mettiamoci sotto le coperte…sento un po’ di freddo…>>

 

<< Tranquillo…sarò io a riscaldarti…anche sotto queste coperte…dove il tuo corpo diverrà di fuoco…lo accenderò di passione…>> disse spostando le coperte e infilandosi all’interno del letto,spostando anche il biondo,ancora sopra di lui,sotto le coltri pesanti.

I due corpi iniziarono a sfregarsi l’uno sull’altro,una pioggia interminabile di baci calò sul viso del più grande che,si lasciava trasportare dall’ardore che quel momento aveva fatto nascere. Le labbra di Alex erano calde e vellutate sul suo viso,sentiva andare a fuoco ogni parte,quando toccava la sua pelle,e non riusciva a credere ai suoi occhi,quel ragazzino timido che aveva conosciuto,così pauroso della sua sessualità era completamente svanito,per lasciare il posto a una creatura sexy dai movimenti felini,che ora danzava imperturbabile sopra il suo corpo,donandogli mille brividi in tutto il corpo. Quei baci ardenti abbandonarono le labbra per dirigersi sul collo così invitante e spoglio,che riempì di baci e piccoli morsi,che tra poche ore avrebbero sicuramente lasciato il segno,ma a lui non gli importava nulla. La lingua del più piccolo scorreva veloce e bagnata sul suo pomo d’Adamo,scendeva sempre più giù verso il petto,le mani intanto vagavano sui muscoli tesi delle braccia,palpandone la carne soda e liscia allo stesso tempo,nulla sfuggiva al suo controllo,anche nella parte bassa del suo corpo avveniva una stimolazione,dovuta principalmente alle mosse che compiva involontariamente,o quasi,con il bacino…un movimento ritmico e cadenzato al quale ben presto anche l’altro iniziò a rispondere. La pressione del pene eccitato del biondino lo mandava in orbita,anche perché sapeva di essere pure lui eccitato alla stessa maniera,come sentiva chiaramente la pressione del sangue fluire verso il basso e piccole gocce di sperma percorrere il suo membro. Quando quelle carezza giunsero all’ombelico,leccandolo e succhiandolo,non resistette più,la sua voglia prese il sopravvento. Afferrò Alex per le braccia e con un colpo di reni invertì le posizioni beandosi dello spettacolo che gli veniva offerto e di quel corpo eccitato e gemente sotto di lui,che aspettava solamente le sue innumerevoli carezze.

Alex era rosso in volto,aveva gli occhi liquidi e con la bocca reclamava ossigeno,il suo corpo era imperlato di sudore…tutto di lui esprimeva sensualità in quel momento,e forse lui non se ne rendeva nemmeno conto, osservava solamente il ragazzo che aveva sopra di se,che ripresosi da quella bellezza eterea,si diede da fare assicurandosi di soddisfare al meglio il ragazzo che amava...che quella mattina avrebbe goduto come mai nella vita…

Si sistemò meglio su quel corpo statuario mettendosi cavalcioni ai lati di quelle gambe tornite e senza un pelo,bianche e tenere come lo era il proprietario,ora spadroneggiava sopra quel corpo e la sensazione che provava lo lasciava senza fiato,avrebbe potuto averlo,e il pensare che anche l’altro era consenziente,era un sogno per lui. Si perse così per interminabili minuti a contemplare quella bellezza… Si riscosse da ciò quando lo sentì gemere di disapprovazione. Era messo veramente male,ora si accorgeva che quell’eccitazione gli doveva dolere parecchio,il suo pene era gonfio e rosso,irrorato sempre di più dal sangue che sembrava concentrarsi agli apici del suo corpo,sul viso e beh…sul suo membro…

 

<< Sei così…bello…Dio…sei bellissimo….>> disse prima di scendere vorace sopra le sue labbra,prima le leccò da fuori assaporandone il sapore,trovandolo squisito decise di approfondire quel bacio inserendo la lingua all’interno della bocca,non trovando ostacoli,prese a vagare al suo interno,giocherellò vivace con la lingua dell’altro prima di staccarsi per prendere aria,ma non ne ebbe tutto il tempo che immaginava. Si trovò nuovamente su quel corpo e quelle labbra che baciavano le sue. Infatti nell’attimo in cui si era staccato l’altro ne  aveva approfittato per riprendere il controllo prendendogli il capo tra le mani e tirandolo verso di lui.

 

<< Chez….>>

 

<< Si piccolo….>>

 

<< Ti amo…prendimi….>>

 

Decise di non rispondere a quella richiesta fatta in maniera supplichevole. Scese senza attendere oltre verso il suo membro pulsante che si preoccupò di umettare con la saliva leccandolo amorevolmente,ma era un’altra la richiesta che gli era stata fatta,tuttavia,non voleva ancora accontentarlo,voleva godere insieme a lui dello stesso piacere. Staccandosi da lui,mentre l’altro lo guardava non capendo cosa stava succedendo e per quale motivo le sue richieste non erano state ascoltate,capì cosa stava cercando di fare. Chester si era infatti girato al contrario e ora era all’altezza del suo membro mentre lui aveva sul suo viso il pene del biondo,che chiedeva ugualmente soddisfazione,non se lo vece ripetere due volte. Con la mano prese alla base portandoselo alla bocca e baciandone la punta,per poi infilarselo completamente in bocca sotto lo sguardo del ragazzo,che a sua volta stava leccando e succhiando dolcemente i testicoli pieni di sperma,per concentrare le sue attenzioni al forellino rosa privo di peluria,che rappresentava la entrata verso quel corpo,e il punto di maggiore piacere. Rimase molto colpito dallo scoprire che la stimolazione anale era una goduria anche per l’altro. Quando  Alex lo aveva fatto a lui,era venuto immediatamente senza neanche riuscire a connettere cosa stava succedendo,era un punto magico. Spinse involontariamente la lingua più all’interno di quel corpo,che a ogni suo tocco cedeva sempre di più e si arrendeva a quelle carezze della persona amata. Stranamente si rese conto di non poter sopportare quel gioco che lui stesso aveva iniziato,voleva provare piacere entrando dentro  di lui e farlo godere con il suo pene rigonfio e insoddisfatto,anche se nella piccola bocca trovava una parte di soddisfazione alla quale agognava,non voleva avere solo quello,poi dovevano fare i conti con il poco tempo a loro disposizione.

 

<< Basta…sei pronto….sto scoppiando….non riesco più a trattenermi…o lo facciamo ora…o verrò solamente assaggiando il tuo bellissimo corpo candido come la neve…>>

Non si sentì rispondere nulla dall’altro,ma sentì chiaramente due occhi celesti puntati sui suoi,come un tacito assenso. Tornò alla sua posizione originale,guardò incerto il piccolo anello di carne che stava per violare,si sentì male,non voleva fargli provargli dolore e,da quello che sapeva,farlo in quel modo,senza nessun aiuto…viscido…essendo la prima volta,gli avrebbe procurato dolori e bruciori lancinanti,non voleva rovinare quel momento,ma non c’era altra soluzione,doveva correre in camera sua per prendere lubrificante e preservativi,in quel modo la penetrazione sarebbe stata più sopportabile.

 

<< Alex…aspettami qui…scusa….devo prendere delle cose in camera…altrimenti sentirai troppo dolore e io non voglio…>> ricevette un segno di assenso. Uscì quindi da sotto le coperte,rimanendo nudo e coprendo il corpo dell’altro con le coperte,dopo una ventina di secondi era nuovamente nella camera,sotto le coperte,sopra il corpo di Alex,che spalmava lubrificante freddo sull’apertura anale e sul suo pene pulsante rivestito dalla protezione guainata.

Era così tremendamente eccitato, tutta quella situazione contribuiva a alimentare quella sensazione asfissiante. Vedere l’altro così arrendevole sotto di lui….il suo corpo pronto a concedersi… il proprio pene pronto a compiere il suo dovere,che mai aveva ancora esercitato…

Non sapeva bene come muoversi in quel contesto,l’emozione prendeva il sopravvento,e capiva che non era il solo in quello stato,ma doveva darsi una mossa,altrimenti l’eccitazione del momento e quelle sensazioni sarebbero scemate senza che portassero benefici.

Poggiando le mani sulle natiche pallide,divise quelle due mele che nascondevano al loro interno il frutto proibito, guardò verso quell’apertura con un misto di desiderio e di paura, vide il proprio pene vibrare d’eccitazione,delicatamente lo avvicinò agli anelli di carne,al primo tocco i loro corpi vibrarono,Alex si spinse per ricevere il proprio piacere cercando di far avanzare il membro dentro di se. Lentamente il più grande prese a inserirsi dentro il corpo morbido e cedevole che gli veniva offerto…a ogni millimetro il più piccolo gemeva di dolore per quella violazione del proprio corpo, l’altro si fermava per far sì che l’intrusione fosse meno dolorosa.

A ogni urlo e gemito di dolore,Chester temeva di non riuscire a continuare,sentire il suo amato soffrire era troppo per lui,il suo pene era entrato quasi completamente. L’interno di quel corpo era tremendamente caldo,era una sensazione asfissiante e opprimente,che contribuiva ad eccitarlo maggiormente. Tuttavia non smetteva di osservare il viso arrossato di Alex contorcersi dal dolore,piccole lacrime solcavano il suo viso scendendo sulla mascella serrata,per cadere delicatamente sul cuscino sotto di se.

 

<< Muo…vi…ti….>> disse in un debole sussurro il più piccolo,spingendo il proprio bacino verso l’alto,per il ripetersi di una danza sensuale conosciuta da secoli.

I capelli lunghi del ragazzo sopra di se gli carezzavano il volto,le labbra lo baciavano,le mani toccavano il suo corpo,dentro di lui sentiva la presenza del membro dell’altro che rimaneva piantato dentro il suo intestino,iniziando a fargli provare bellissime sensazioni,anche se ancora non aveva potuto comunicarlo al suo ragazzo.

Chester gli diede un ultimo bacio e quando si alzò si rese conto del cambiamento sul volto del compagno,era rilassato,aveva puntato gli occhi nei suoi e lo guardava con un chiaro messaggio. Si mosse dentro quel corpo,una spinta…un gemito….un’altra spinta…un altro gemito…Alex si spingeva sempre più prepotentemente per prendere sempre più affondo quel membro che sembrava aprirlo da parte a parte ma che gli stava donando bellissime sensazioni.

 

<< Ti amo Alex….ti amo….sei bellissimo cucciolo…bellissimo…stupendo….la più bella creatura che abbia mai visto…>> gli sussurrava dolce all’orecchio nel mentre che intensificava le spinte,sentendo che ormai non avrebbe resistito ancora a lungo,era al limite.

 

<< Tocca…mi>> lo guardò con la coda dell’occhio e si accorse che il membro del ragazzo sotto di lui,era gonfio e chiedeva carezze,quelle per farlo giungere all’orgasmo,decise che lo poteva accontentare,anche se gli sarebbe piaciuto venire assieme. Poggiò la sua mano sul pene e dopo due carezze,il piacere del biondino gli si riversò sulla mano. Non aveva urlato,niente…ma doveva essere stremato,ansimava pesantemente,era la più bella visione che avesse mai osservato,quello bastò per fargli raggiungere il piacere e ricadergli addosso pesantemente,svuotato.

Alex,risvegliatosi per primo dal torpore si accorse dell’elegante figura di Chester che dormiva sul suo petto,e spinto dal desiderio irrefrenabile,affondò la mano tra i capelli lunghi e morbidi del ragazzo che pareva addormentato. Era consapevole di quello che aveva fatto,non era più vergine,e lui era stato il passivo,ma gli andava più che bene…aveva goduto…si era sentito invaso dal piacere non appena il suo ragazzo gli aveva accarezzato il membro mentre lo penetrava,il suo corpo si era sciolto come un fiume di lava sulla mano dell’altro…aveva provato in piacere immenso e indescrivibile. Era stato così bello per lui. Era ancora immerso nei suoi pensieri quando si sentì osservato,abbassò gli occhi.

 

<< Ciao amore…ti sei riposato??>> Alex annuì mentre le sue guance si imporporavano di rosso. << Mi fa piacere…è stato bellissimo…quello che è successo…bellissimo…non ti imbarazzare…>>

 

<< Ma….ma…>> non sapeva cosa dire,era stata una confessione che lo aveva lasciato spiazzato,come anche quello che era avvenuto.

 

<< Anzi…imbarazzati…sei ancora più sexy…>>

 

<< Smettila Chez!!>> disse sempre più rosso,mentre l’altro scoppiava a ridere.

 

<< Dio quanto è adorabile il mio ragazzo!! Tremendamente adorabile>> un bacio schioccante si era posato sulle sue labbra.

 

<< Sono…il tuo ragazzo???>>

 

<< Certo!! Se tu vuoi esserlo…>> chiese titubante,ma lo aveva dato per scontato.

 

<< Oh si….si che voglio esserlo…ti amo Chez…>> disse mentre si allacciava teneramente con le braccia e con le gambe al corpo senza di lui.

 

 

 

 

 

 

Fine capitolo….                              Continua…

 

 

Chissà cosa succederà nell’altro??? Non lo so nemmeno io quindi tranquillizzatevi…arriverà molto tardi…mi deve prima tornare l’ispirazione ^^