Private School
parte VII
di Miko-chan
Uscì veloce dalla camera,recandosi verso il giardino,almeno li poteva rimanere tranquillo. Attraversò il corridoio,non curante degli sguardi che gli altri gli riservavano,si sentiva malissimo,il ragazzo che amava era palesemente innamorato di un altro e ora…lui…cambiò improvvisamente traiettoria dirigendosi nella camera di Matt,era furioso,voleva ucciderlo,fargli pesare tutto quello che provava in quel momento e compresa la stupidità del gesto di James e infierire su di lui…lo voleva vedere soffrire,solamente così si sarebbe sentito bene,o almeno meglio di come si sentiva ora. In un baleno era arrivato davanti alla porta…bussò un paio di volte…ma nessuno gli venne ad aprire,la porta era chiusa dall’interno e sicuramente c’era qualcuno,che non gli voleva aprire…doveva saperne di più,lo aveva detto anche quello di cui era innamorato da sempre,era troppo curioso. Accostò l’orecchio alla porta,sentendo degli strani lamenti provenire dall’interno,spalancò gli occhi per la sorpresa…il dolce e caro Matt si stava portando a letto qualcuno o forse era il contrario,poggiò nuovamente l’orecchio rimanendo più attendo e cercando di scorgere il nome o la voce di quella persona. << Succhia da bravo Dan…si lo so che ti piace fratellino mio…>> Quello che aveva sentito lo aveva sconvolto,stava sudando,stava male….Matt e Dan…come i gemelli francesi…non riusciva a crederci…stavano facendo sesso. Ancora più sconvolto corse sempre più giù,poi fuori,sino ad un posto tranquillo dove poter riflettere su tutto quello che era successo,che aveva sentito… Non riusciva ancora a credere a quello che aveva udito. Pensando del diavolo…non molto distante da lui vide i gemelli che confabulavano di qualcosa di importante, sapeva l’ascendente che aveva su Victor e ne approfittò…in fondo…che cosa poteva comportare passare la giornata e magari sbatterselo anche…almeno in questo modo poteva dimenticare. Lo fissò intensamente tanto che questo si dovete girare,non appena lo fece,si accorse di chi lo stava fissando e con sorpresa di Scott,questo divenne appena rosso sulle guance,mentre nello stesso istante anche l’altro si girava verso di lui e gli mandava un’occhiata poco amichevole,spostando il viso del fratello nella sua direzione e sfiorando le sue labbra con la mano intenzionalmente. Scott non potè fare altro che sorridergli malizioso con la speranza che questo si avvicinasse. Infatti dopo non molto questo,incapace di resistere a quel richiamo,si alzò percorrendo in un baleno la distanza che gli separava e sedendosi accanto a lui. Doveva ammetterlo,era proprio carino quel francesino….carino,sexy e esperto… allungò velocemente la sua mano verso il viso di questo,aveva voglia di dimenticare,e lo avrebbe fatto…insieme a lui,era stato un caso,ma in quel momento non gli era venuto nessuno in mente. Gli prese il viso con una mano carezzandogli le labbra con un dito,Victor schiuse la bocca leccando avidamente quel dito,muovendo la lingua in modo circolare,sempre mantenendo gli occhi fissi sul ragazzo davanti a se che sorrideva sornione,ammaliato da quei gesti e da quella lingua sfrontata. Lo tirò più vicino a se, inserendoli maggiormente il dito all’interno di quella calda bocca,preso alla sprovvista da quella richiesta,Victor si giostrò come meglio poteva,iniziando una lenta suzione di quel dito,come se fosse un altro muscolo… se lo tolse dalla bocca e si avvicinò meglio a Scott,lo guardò dritto negli occhi…
<< Mi piaci…>> disse semplicemente arrossendo,mentre dalla parte opposta a loro il fratello lo guardava contrariato,aveva la situazione in mano,gli avrebbe fatto fare qualunque cosa,e lui lo avrebbe accontentato come meglio sapeva fare…quella situazione lo intrigava molto. Non rispose ugualmente alla confessione,lo sapeva che gli piaceva,che avrebbe dovuto dire…lo so…meglio agire,aveva spostato la mano sulla nuca di questo e lo aveva baciato intensamente,Victor aveva risposto al bacio con ardore e esperienza,aveva lasciato da parte la sua recita,voleva conquistarlo…lo voleva a tutti i costi,Scott era così attraente,sempre circondato da ragazzi,sempre gentile con tutti e lui,solamente lui,non veniva preso in considerazione e la voleva avere più di qualunque altra cosa la sua considerazione,il suo calore,le mani sul suo corpo…voleva tutto quello che riguardava il moro. Si sporse così meglio in avanti congiungendo nuovamente le sue labbra con quelle rosse del moro,le leccò avido,sforzandole ogni tanto e tutte le volte riusciva a toccare la lingua sinuosa e umida dell’altro che vorticava imperterrita attorno alla sua. Non aveva voglia di aspettare,voleva provare la sensazione di quel corpo su di se…e non quello del fratello,così tanto ben conosciuto. Afferrò con le mani il retro della divisa del moro stringendosi meglio a lui,in questo modo riusciva a sentire il pettorali di Scott sopra il suo ancora simile a quello di un bambino, era inutile dire che gli piaceva da matti quel contatto,lui dalle spalle larghe,senza preavviso gli mise le mani sotto le natiche alzandolo e mettendoselo sopra le gambe,quasi vicino all’inguine, a quel punto Victor non resistette più. Si strusciò avidamente con il suo inguine sopra quello del moro che al contatto spinse verso l’alto per approfondire meglio il discorso,si ritrovarono così a richiedere un maggiore piacere da quelle spinte così tanto erotiche e sensuali. La bocca di Scott lo baciava avidamente,non lasciandogli nemmeno il tempo di prendere fiato,ogni qual volta si staccavano,immediatamente ricongiungeva la bocca con la sua,la sua lingua aveva oramai esplorato ogni angolo di quell’antro caldo,e quella del biondo non era riuscita a penetrare nella bocca dell’altro perché troppo occupato a rispondere al bacio cercando di tenere a freno quella bocca e quella lingua che sembravano divorarlo. Si dovette alla fine staccare,era stremato,stanco,accaldato e il suo corpo fremeva di eccitazione. Se il bacio era in questo modo…chissà il resto,aveva pensato. Era sconvolto…non aveva mai provato una sensazione di appagamento come questa,e non avevano nemmeno fatto sesso,solamente si sentiva bene con quel ragazzo,era innamorato di lui,non sopportava che qualche altro ragazzo si avvicinasse a lui e lo toccasse,era geloso marcio del capo dormitorio,con il quale lui condivideva la stanza. Lo odiava. Invece a lui…a lui era quasi sicuro di amarlo. Il fratello lo aveva sgridato e detto che non si poteva innamorare,il loro obbiettivo era Alex,ma il suo cuore non lo aveva ascoltato e aveva preferito il ragazzo sicuro,fiero e maggiormente più virile,ad un ragazzo molto più simile a lui. Era amore. Non si poteva comandare. Si sedette meglio sopra il compagno prendendogli il viso tra le mani e iniziando a tempestarglielo di dolci baci.
<< Sei carino…>>
Gli disse improvvisamente Scott, e lui si sentì morire,gli aveva detto che era carino…immaginava che per lui fosse solo uno con cui divertirsi. Il suo cuore sorrideva per quell’apprezzamento. Non aveva detto ‘sei bello’ come tutti gli dicevano,ma quel ‘sei carino’ era come se gli avesse detto che era il più bello dell’universo. Non resistette più…aveva una voglia matta di lui…di toccare la sua pelle….ma sapeva pure che non poteva perché aveva un appuntamento nella stanza del fratello,doveva pedinare il biondo…doveva fare un sacco di cose quella mattina,ma tra queste cose che doveva fare,segnò anche lui.
<< Grazie. Io…io devo andare ora…ho da fare. Però…però nel pomeriggio ci possiamo rivedere…sempre se ti va…>> cosa stava succedendo…si sentiva incredibilmente scemo e le cose che diceva erano troppo strane.
Scott gli sorrise,lo baciò svelto sulle labbra. <<Va bene…vieni in camera mia alle 5. ciao>> disse scostandoselo di dosso e alzandosi velocemente. Non riusciva a credere a quello che aveva fatto…aveva limonato con lui e lo aveva invitato a continuare il loro incontro in camera sua…stava veramente uscendo di testa. Però doveva ammettere che quel ragazzino baciava veramente bene,aveva una bocca calda e accogliente con un buon sapore,inoltre aveva una matta voglia di conquistarlo e lui,beh era felicissimo,ora era caduto nelle sue mani. E quella sera si sarebbe divertito con lui,in questo modo avrebbe evitato di pensare a cose spiacevoli e shockanti come a quelle che aveva sentito. Doveva assolutamente parlarne con qualcuno…altrimenti sarebbe scoppiato…ma,a James non lo poteva dire,e nemmeno a tutti gli altri,erano cose troppo personali…troppo. Percorse nuovamente il cortile a ritroso,risalendo in camera sua,doveva fare sloggiare il suo caro compagno di stanza visto che quella sera avrebbe avuto molto da fare…naturalmente non gli avrebbe detto chi fosse il fortunato che si sarebbe portato a letto. In fondo…il biondino non era male,era cotto di lui,ma aveva ancora troppi rapporti con il fratello,sarebbe potuto essere un bel partito,ma era troppo legato ad altre persone…non voleva un rapporto aperto. Salì velocemente le scale,giusto per vedere Daniel che usciva dalla camera del fratello con tutta la divisa fuori posto,un sorriso comparve sul suo volto. A passo svelto si avvicinò a lui.
<< Ciao Dan…beh divertito con tuo fratello??>> gli sputò in faccia. In un primo momento Dan rimase senza parole poi finalmente riuscì a rispondere a quella domanda che gli era stata posta dal quel ragazzo con uno strano sguardo.
<< Abbiamo parlato…non era nulla di divertente…>>
<< Avete parlato…see dicono tutti così…e come era il gelato che hai succhiato?>> gli disse ridendo prima di voltarsi e andare per la sua strada.
Daniel rimase senza parole, quel ragazzo aveva sentito tutto…tutto quello che avevano fatto…lui…lui e Matt,era nei casini. Doveva assolutamente avvertire il fratello prima che lo venissero a sapere gli altri e soprattutto doveva cercare di tappare la bocca a quel ragazzo. Bussò nuovamente alla camera del fratello,questo venne immediatamente ad aprire,stupendosi un po’ nel trovare davanti a lui,il fratello che da poco aveva lasciato.
<< Matt! Siamo nella merda. Fammi entrare e chiudi la porta>> si affrettò ad entrare,il più grande chiuse la porta come gli era stato detto,mentre Dan accendeva lo stereo sistemandolo su una musica dance,Matt lo guardava senza capire << Scott…Dio…Scott ci ha sentito prima….mentre…si dai hai capito…mi ha detto come era il gelato che ho succhiato…>> disse tutto d’un fiato.
Matt rimase senza fiato…aveva ragione il fratello,erano nella merda…avevano scoperto il loro piccolo svago. << Cazzo…cazzo…cazzo…come si fa ora??>>
<< Dobbiamo trovare un modo per tappargli la bocca o per ricatarlo…>> propose il fratello,prima di mettersi a pensare a una soluzione per quel guaio.
Nell’altra ala dell’istituto Alex e Chester avevano finito di fare colazione e si erano recati nell’appartamento dove Chester viveva con il padre,che in quel momento era nel suo ufficio all’interno della scuola. Alex aveva insistito tanto per vedere dove abitava,in modo che qualunque altra volta volesse andare a trovarlo,sapeva dove andare. La verità e che anche lui smaniava per mostrargli dove abitava,poi quel giorno sarebbero stati da soli,finalmente e potevano parlare e chissà fare altre cose,visto che aveva tantissima voglia di poterlo toccare nuovamente come la sera prima,gli piaceva,si era preso una cotta per quel ragazzo visto solo in foto,lui,sembrava ricambiare i suoi sentimenti e…cavolo la sera prima…era venuto strusciandosi sul suo corpo…un’emozione troppo forte per i suoi ormoni in subbuglio.
<< E così questo è il tuo appartamento…bello…mi piace,meglio almeno della mia camera…come vorrei abitare qui….>> fece Alex,mentre nella mente di Chester si configurava una splendida idea.
<< Alex…mi aspetti qua un attimo,puoi fare un giro nella casa,tanto la camera di mio padre è chiusa a chiave quindi non ci sono problemi. Io…devo andare un attimo da mio padre,mi sono ricordato di una cosa che dovevo dirgli..>> gli disse sorridendo.
<< Ah…ok va bene…non ci sono problemi….>> non sapeva cosa dirgli,erano appena arrivati e lui già andava via lasciandolo solo in quella casa sconosciuta,era comunque una buona occasione per scoprire qualcosa di lui. Si sedette sul divano mentre il biondo gli metteva sul tavolo delle bibite e degli stuzzichini,e immediatamente uscì da casa sbattendo la porta e lasciandolo solo in quella casa non sua. Si alzò dopo avere bevuto una sorsata di aranciata,percorrendo veloce il corridoio,da questo emergevano quattro porte,una delle quali lo studio e la camera da letto del preside,con un po’ di timore azzardò ad aprirne una e notò che era chiusa,come quella affianco. Gliene rimanevano solamente due…e perché non tentare si disse,una era il bagno,con una lussuosa vasca idromassaggio…desiderava una vasca così bella e spaziosa. Decise di lasciare perdere il bagno e concentrarsi alla scoperta della successiva camera,che doveva essere quella di Chester. Abbassò lentamente la maniglia,come per paura di essere scoperto,ma non ne aveva ragione,in quella casa,per il momento c’era solamente lui. Appena aprì la porta vide una camera luminosa con un’ampia finestra e un letto matrimoniale in mezzo ad essa,l’armadio e poster di Michael Jordan…ipotizzò che al suo amico piacesse il basket,frugando nel suo armadio vi trovò un pallone e una divisa, frugò ancora violando la privacy del suo amico,si imbatté in giornalini porno gay e li sfogliò lentamente uno a uno,e la cosa gli prese molto tempo,visto che erano più di 20 e che si mise a leggere anche alcuni articoli. Non si accorse in questo modo che il suo amico era tornato e ora lo guardava sorridente appoggiato allo stipite della porta della sua camera,non appena Alex si girò,per prima cosa lanciò il giornale dall’altra parte della camera divenendo rossissimo dalla vergogna,di essere stato scoperto mentre frugava e guardava giornali non molto casti non suoi.
<< Ah…sc…scusa…io…io…io>> disse alzandosi e diventando di tutti i colori,si sarebbe voluto sotterrare per quella figura.
Chester si avvicinò a lui ancora ridendo,non ce la faceva più,vederlo in quel modo,tanto tanto carino e così tremendamente imbarazzato,e poi…era nella sua camera da letto. Pensieri osceni comparvero in quel momento nella sua mente.
<< Alex…calmati…ah ah ah..scusa….non volevo ridere ma…ma sei troppo buffo…non sono arrabbiato perché sei nella mia camera e ti illustravi un po’…anzi…ehi??>>
<< Scusa…scusa…non dovevo entrare…non dovevo mettermi a guardare tra la tua roba>> non sapeva cosa dire…nella sua mente c’era unicamente quella frase. Ma all’altro sembrava non gli importasse,infatti si avvicinò tendendo la mano verso la sua nuca e baciandolo sulle labbra dolcemente,solo un lieve tocco,che avrebbe voluto approfondire meglio,ma non gli sembrava la situazione giusta per farlo.
<< Non ti preoccupare. Sediamoci sul letto,ti devo comunicare una bellissima notizia>> mentre si sedevano entrambi sul letto,riprese a parlare sempre con il sorriso sul volto << nel mentre che trovano una sistemazione per il tuo compagno di stanza e per l’altro fratello…tu…sono così felice…tu…tu vivrai con noi>>
<< Con voi??>>
<< Si con me e mio padre,lui è d’accordo,in questo modo sei al sicuro e potremo conoscerci meglio,dormirai nella stanza degli ospiti che ho chiuso prima di andare via…così non la potevi vedere prima…accetti??? Accetti…dai dì di si…staremo benissimo insieme….>> era eccitatissimo e glielo si poteva leggere negli occhi.
<< Ma io…io non so,la mia roba è tutta li…e poi…non vorrei arrecarvi troppo disturbo,tuo padre si sta già mostrando molto disponibile a cambiarmi e anche questo mi sembra un po’ troppo…>>
<< Ma come stai parlando….>> non c’è la faceva più smaniava dalla voglia di convincerlo << dai…Alex….>>
<< Ok..va bene…grazie…>> disse felice e imbarazzato allo stesso tempo,non sapeva cosa dire,quella notizia era arrivata così improvvisamente,e non sapeva nemmeno lui che fare,tutta la sua stanza e la sua roba era in quella camera,si preoccupava di tutto,anche di quello che avrebbero potuto dire i suoi fratelli e soprattutto il suo compagno di stanza.
Non appena finì di parlare Chester si buttò di slancio su di lui,facendolo atterrare sui morbidi cuscini,era completamente disteso sul letto e il corpo del compagno era la sua coperta,lo baciò profondamente sentendo il contatto caldo delle sue labbra che gli facevano perdere ogni inibizione,gli piaceva davvero quel ragazzo,non lo avrebbe mai immaginato eppure era questa la verità. Unì le braccia intorno alle sue spalle spingendolo più a contatto con il suo corpo,in fondo non gli dispiaceva quella posizione,chiuse gli occhi lasciando che la sua mente si svuotasse e il suo corpo reagisse istintivamente a quei tocchi. In men che non si dica si ritrovò con la camicia sbottonata e le mani del più grande che percorrevano il suo petto,la sua bocca gli lambiva il collo,che veniva a sua volta solleticato dai capelli lunghi che questo portava,anche lui aveva voglia di sentire come era la pelle dell’altro,si accorse anche che quelle carezze lo stavano eccitando e che aveva iniziato a gemere incontrollatamente e a cercare spasmodicamente il contatto con l’altro. Spostò le sue mani lungo il corpo dell’altro carezzandolo da sopra i vestiti,il petto,gli addominali dello stomaco,e scendendo maliziosamente più giù si accorse anche della protuberanza che si era creata nei suoi pantaloni…e li la sua mente andò in tilt. Iniziò a sudare freddo…aveva paura che l’altro gli chiedesse di farlo,e lui non voleva…non si sentiva pronto…non ancora almeno,in fondo lo conosceva così poco…e ….
<< No…no lasciami…non voglio…non ancora>>
Chester fu allontanato velocemente,lo guardò un attimo e intuì il perché di quell’allontanamento improvviso, gli accarezzò i capelli corti con grande dolcezza.
<< Non voglio sforzarti a fare delle cose per cui ora non sei ancora pronto…voglio solamente darti piacere,solamente questo…e per approfondire il nostro rapporto ci sarà tempo…sempre se tu sarai d’accordo per approfondirlo…io ti amo lo sai…non farei mai nulla contro il tuo volere…>> detto questo congiunse nuovamente le labbra e i loro corpi e riprese da dove aveva lasciato. Alex più sicuro,dopo la rivelazione dell’altro,colto da un attacco libidinoso,ribaltò le posizioni sedendosi sulle gambe del biondo prima dell’inguine e,senza staccare lo sguardo da lui,percorse con la sua mano il proprio corpo sino ad arrivare all’inizio dei pantaloni,se li slacciò con calma,e dopo un primo imbarazzo,ne tirò fuori il proprio pene palpitante ed eretto. Chester non credeva possibile che quello stesse capitando realmente a lui,vide chiaramente il compagno che estraeva il proprio membro dai pantaloni e in un secondo momento si occupava di aprire i suoi di pantaloni e di masturbare il suo membro allo stesso tempo in cui lui si masturbava, era veramente incredibile e insopportabile per lui e per il suo corpo vedere quella scena senza agire. Alex fece toccare i due membri tra loro,sicuro che in questo modo avrebbero entrambi ricevuto piacere,ed è quello che ottennero al primo sfregamento,il viso del biondo sotto di lui era una maschera di puro piacere,lo vedeva gemere e contorcersi. Prese a masturbarsi velocemente e con maggiore foga,aveva in mente di fare quello che Dan gli aveva insegnato…voleva…voleva assaggiarlo,scese così verso il basso,strusciando il proprio membro sul pantalone dell’altro provocando un dolce attrito e giungendo finalmente alla fine. Ora la sua bocca si trovava all’altezza del membro dell’altro,che aveva gli occhi chiusi e non lo guardava,aprì la bocca e estraendone la lingua gli diede una generosa lappata,al che, Chester aprì gli occhi come se fosse stato folgorato e sollevatosi un po’sui gomiti lo guardò sconvolto per quello che stava accadendo. Per tutta risposta Alex spalancate le fauci,inglobò completamente all’interno della sua bocca il membro gonfio dell’amico che a quel contatto lanciò un gemito di infinita goduria,la sua mano si spostò velocemente sulla testa di Alex,invogliandolo a prenderlo più profondamente,e fu quello che fece,pur continuando sempre a darsi piacere. Doveva ammetterlo,avere quel pene in bocca lo faceva eccitare da matti,sapere che era lui a fare urlare l’amico in quel modo,gli dava la sicurezza di andare avanti e muoversi velocemente.
<< Oh Dio…st…sto venendo…sposta…ti…>>
Contrariamente a come gli era stato detto non si spostò,ricevendo come premio per il suo lavoro il prezioso nettare,che scorse veloce sul suo palato,dopo quello non ce la fece più nemmeno lui,e ancora tenendo tra le labbra l’organo intento a afflosciarsi,venne copiosamente sulle lenzuola e sui pantaloni dell’amico,prima di ricadere stanco morto. Il primo a rialzarsi fu Chester,ancora incredulo a quello che aveva visto e che aveva provato,carezzò dolcemente la gota arrossata dell’altro,che a quel contatto aprì gli occhi e lo guardò amorevole e dolce.
<< Dio…non mi avevano mai fatto una cosa del genere…sei…stupendo…e io…che non volevo correre… ti amo Alex e non mi stancherò mai di ripetertelo. Ora…beh ora mi devo cambiare,mi hai macchiato di sperma tutti i pantaloni…avrei preferito che avessi marchiato il mio corpo con quello…sarà un’altra volta>> disse facendo arrossire il più piccolo. << ti va di trasferirti oggi stesso e domani potrai portare qui la tua roba…io ti darò una mano…e…questo contatto ti dovrà bastare perché domani il vecchio sarà qui e non credo che gli vada di vedere suo figlio e un suo studente che si toccano nudi sul letto…>> disse ridendo soddisfatto del rossore di Alex.
<< Va…va bene… mi piaci Chester…>> mormorò silenziosamente,sperando che l’interessato non avesse sentito l’ultima parte,ma proprio questo lo atterrò di nuovo sul letto baciandolo prepotentemente e tastando nuovamente il suo corpo. << Basta…dai…dobbiamo sistemarci…>>
<< Voglio farti godere Alex,voglio poter bere il tuo seme…fammelo bere ti prego…>> e prese immediatamente il bocca il membro di questo,da prima leccandolo per fargli riprendere consistenza,poi aspirandolo all’interno della propria bocca sempre con maggiore forza e potenza,sentiva tutti i particolari all’interno della sua bocca,la punta calda e bagnata,il piacere che cresceva,le spinte minime che lo spingevano sempre più in fondo,i gemiti rochi e bassi di Alex,la voglia di entrambi di avere di più,il membro che si ingrossava e irrigidiva e il fiotto di sperma bollente che percorreva la sua gola. Prima di allontanarsi lo baciò nuovamente sulle labbra. Avevano avuto la loro prima esperienza assieme,ed era stata bella e appagante per entrambi. E il pensiero che i giorni seguenti potevano avvenire simili cose…beh…accresceva ancora di più la voglia di vivere nella stessa casa.
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