Private School

 

parte VI

 

di Miko-chan

 



 

Tutti i presenti rimasero imbambolati a vedere i due ragazzi che si allontanavano.

I presenti era stati abilmente sconfitti dal ragazzo dai lunghi capelli biondi,che sembrava non avere un ruolo importante nella vita di Alex,erano stati tutti battuti,battuti mentre lo proteggevano e cercavano di avvicinarlo a se stessi allontanando tutti i pretendenti…ma non avevano fatto i conti con lui.

Daniel e Mattew erano rimasti sconvolti dal cambiamento che era avvenuto nel loro fratellino,ugualmente come Scott e James,che cercavano di farselo amico e se era possibile qualcosa di più…e ora l’unica cosa che tutti potevano fare era rodersi il fegato per essersi fatti scappare quella bellissima creatura.

 

<< Posso sapere a chi è venuta la brillante idea di coinvolgere il figlio del preside??>> chiese inquisitorio Daniel.

 

James sentendosi preso in causa gli rispose con lo stesso tono sprezzante che l’altro aveva usato.

<< Scusa tanto,ma forse preferivi risolvere a modo tuo…ma tuo fratello mi ha chiamato e io ho fatto tutto ciò che era possibile nelle mie capacità. Ci sono rimasto male anche io…cosa credi>> amise,riferendosi ad Alex e alla sua scelta.

 

<< Noi!>> chiarì immediatamente Scott,che quella mattina aveva chiaramente sentito l’eccitazione che Alex aveva provato quando lo aveva abbracciato da dietro,e sicuramente lui era stato in grado di sentire la sua. Più tardi ne avrebbe parlato con l’amico,ma ora non gli sembrava proprio il caso,anche se una parte di se voleva che quell’avvenimento rimanesse parte della sua persona.

 

<< Basta!!!! Come potete parlare voi?! Voi non capite assolutamente nulla…per voi era solamente una delle tante prede che volevate accaparrarvi,come siete soliti fare da quando siete entrati qui… a te…voi…non piace veramente…non lo amate con tutta l’anima…>> parlò riferendosi a James e Scott,era strano anche per loro sentire Mattew Deam urlare in mezzo ad un corridoio, << Noi…siamo noi che lo amiamo incondizionatamente da quello che succede. Non capite nulla. E tu,>> puntando il dito verso James << Non dire che sto dicendo delle cazzate,perché potresti pentirtene. Tu lo hai fatto solamente per irritarmi…lo sai bene…lo sappiamo bene tutti e due,e ora e inutile che provi a negarlo. Volevi avere lui solamente perché non sei riuscito ad avere me…di la verità…ti rode ancora così tanto??? Ma ricorda…a me,puoi dire o fare quello che ti pare,ma lui…lui non lo devi assolutamente sfiorare!!!>> si stava arrabbiando le lo sguardo che il moro gli rivolgeva non gli piaceva per nulla e lo faceva imbestialire sempre di più.

Oramai…erano chiamati in causa loro due…e dovevano ballare.

 

<< Io,non lo coinvolgevo in nulla. E quella faccenda l’ho dimenticata da tempo,come ti avevo già detto. Lui mi piace sul serio. Poi voi  siete i suoi fratelli…volete comportarvi come i due francesini…eravate tutti in disaccordo per il loro comportamento,ma voi siete uguali a loro. Non potrete mai avere una relazione stabile con lui…è immorale…profondamente!>>

 

<< Stai zitto!! Non hai capito un cazzo tu!!>> disse scocciato Matt,girando sul posto e dirigendosi verso la sua camera accompagnato dal fratello che chiuse la porta scoccando verso gli altri due un’occhiata di disapprovazione.

 

 

All’interno della stanza,Daniel cercò di consolare come meglio poteva suo fratello…erano immorali anche loro…forse si ma era l’unico modo per stare vicino al proprio fratello.

Si sedette accanto a lui sul letto,cercando di avvicinarsi con molta calma visto la serietà del momento,era infatti a conoscenza della storia di cui parlavano suo fratello e James,a suo tempo era stato informato.

 

<< Matt….pensi davvero che quella di James sia una ripicca per quello che è successo tempo addietro??  Secondo me non è ancora per quella cosa… si sente semplicemente attratto da Alex perché in lui rivede una parte del Matt che tu hai fatto scomparire…non si comprende mai quello che pensa…e così ambiguo quanto bello>> affermò con noncuranza mentre l’altro annuiva in silenzio,non gli piaceva parlare del passato e soprattutto di quella storia che lo aveva fatto soffrire per lungo tempo. Si rese conto che doveva separarsi dal fratellino e pensare alla sua vita,doveva trovare qualcuno da amare liberamente e che non fosse,né Alex e né James,dal          quale era ancora profondamente attratto.

Sollevò un po’ il capo,incrociando lo sguardo del fratello…che gli sorrideva in modo assai sinistro.

 

<< Sono eccitato Matt…quella registrazione…me lo ha fatto venire duro…>> sussurrò malizioso prima di posare la mano sulla patta dei pantaloni e accarezzare il membro già eccitato del fratello,il quale constatò che,loro erano veramente uguali ai gemelli…non si erano mai rifiutati a del sano sesso tra fratelli…e,doveva ammetterlo era una buona distrazione,per quel tempo che valeva.

Lentamente Matt raggiunse la bocca di Daniel con la sua,iniziarono a baciarsi lentamente,era incredibilmente appagante,solamente lui sapeva come gli piaceva ricevere il bacio e come gli piaceva essere toccato.

Dall’altra parte Daniel sapeva di dover confessare una cosa a suo fratello…a riguardo di un rapporto piuttosto intimo con il loro fratellino…nella speranza che arrabbiato anche da quello,lo prendesse con forza,come faceva ogni volta che qualcosa non andava…si sfogava e appagavano…era l’unico modo che conoscevano e che gli faceva sentire veramente bene. Si sedette sulle ginocchia del fratello andando a sfregare intenzionalmente i due membri…a quel contatto Matt si lasciò sfuggire un piccolo gemito,che arrivò veloce alle orecchie dell’altro,che aveva allacciato le mani dietro la nuca dell’altro e ora si avvicinava al suo orecchio.

 

<< Non ti ho detto una cosa….tempo fa…ho fatto un pompino ad Alex>>

 

Come previsto l’altro lo staccò da se e lo guardò con cattiveria e rimprovero…non riuscendo a capire nemmeno il perché aveva sentito dentro di se quella rabbia,era geloso…geloso di Alex…

 

<< Bastardo!!>>

 

Fu l’unica cosa che disse.

 

<< … non ho finito…lui me lo ha succhiato…mi ha fatto anche lui una pompa…io…volevo scoparlo…sbattimi Matt!!! Voglio che mi sbatti perché sono stato cattivo!!>> gli fece con voce maliziosa e vogliosa…non credeva nemmeno lui di sentire quella voce uscire dalla sua gola…lo voleva… se ne era reso conto già da tempo… era innamorato di lui…e di Alex…ma lui lo aveva conquistato per primo…aveva dato a lui il suo primo bacio…la sua prima sega…il suo primo pompino…la sua prima scopata…tutto…tutto aveva avuto con lui.

 

<< Sei un bastardo Dan…ti farò urlare brutto porco…>> disse in preda alla rabbia più nera,mentre gli strappava i vestiti di dosso e sentiva crescere la propria eccitazione dentro i pantaloni,osservando che,anche lui era nelle stesse condizioni…entrò veloce in lui facendolo urlare e godere nel medesimo momento. Sentiva il corpo dell’altro accoglierlo come mai aveva fatto….fino alla fine,sino all’orgasmo di tutti e due,solo allora si permesse di accasciarsi su Daniel.

 

<< Ti amo Matt…sono sempre stato innamorato di te…me ne sono reso conto solamente ora…ora che ho dovuto mettere da parte i miei sentimenti per Alex…>> gli confessò,mente l’altro si alzava sui gomiti guardandolo con occhi spalancati,per lo stupore…non poteva capitare anche a loro…

 

 

Intanto Scott e James erano andati a comprarsi una merendina e una bibita al distributore automatico che si trovava vicino alla loro camera,non avevano voglia di vedere i due primini tubare,si erano nel mentre incrociati con Francois e Victor,in compagnia di un terzo ragazzo che non conoscevano,anche questa volta Scott si sentì stranamente osservato…succedeva tutte le volte che Victor era nelle vicinanze,divenne chiaro anche a lui che questo si era preso una sbandata per lui…i ragazzi a quella età avevano delle necessità…e loro sentivano sentirla più degli altri. Non aveva intenzione di fare notare a questo che si era accorto dei sentimenti che sentiva per lui,da bravo giocatore,doveva essere lui a condurre il gioco,e doveva agire in fretta,lasciandolo spiazzato per poi approfittare della situazione.

Nel momento in cui i loro sguardi si erano incrociati,gli erano sembrati i soliti…non sospettavano nulla di ciò che accadeva alle loro spalle…

 Giunti in camera James si sdraiò sul letto e rimase incantato a guardare il soffitto della sua camera,mentre la sua colazione era rimasta abbandonata al suo fianco. Scott aveva preferito invece sedersi accanto a lui e lo osservava sorseggiando il the che si era appena comprato. Ignorava il fatto che il suo compagno di stanza,un tempo,fosse stato innamorato di Matt Deam,e voleva scoprire tutto a proposito di ciò.

 

<< Ehi…ti sei accorto del mio notevole fascino??>> cercò di scherzare per risollevare il morale a James,che sembrava veramente KO. Per tutta risposta questo alzò il sopracciglio fissandolo stranito.

<< Come…come…come…il signorino James non se n’è accorto??? Certo…perché non eri preso in causa. Non hai notato che il francesino ha una cotta per il sottoscritto…altro che Alex…quello non lo guarda nemmeno al biondino. Non ti sei accorto che ogni volta che mi vede gli viene la bava alla bocca…inoltre…non vuole che parli con gli altri ragazzi…non è forse amore          questo?? Ma io ho intenzione di sfruttarlo al massimo,come il bastardo che sono…so bene cosa fargli. Tu cosa mi consigli grande playboy>> suonava molto come una presa in giro,si rese conto alla fine.

 

<<Fai come vuoi,non hai bisogno di chiedere a me con la tua esperienza… non mi piacerebbe proprio essere nei suoi panni>> dopo la discussione che poco prima aveva avuto era rimasto arrabbiato e ora non aveva molta voglia di rispondere a quegli stupidi questiti.

 

<< Dai…non prenderla così… posso farti una domanda personale??>> vedendo che l’altro non rispondeva,continuò a parlare, << non mi avevi detto che….di aver avuto una relazione con Mattew…sapevo solo che eravate molto amici….poi tutto ad un tratto non vi siete più salutati. È vero quello che ha detto??? Che ti saresti avvicinato ad Alex solamente per fargli un dispetto…dimmelo…era vero?? Ho bisogno di saperlo…di sentirlo dire da te…>> disse fermamente,sentiva la necessità di sapere la verità,tutti sapevano che lui e James erano molto amici,ma quello che non sapevano era che loro due non si conoscevano affatto.

 

<< Non stavamo assieme…forse potevamo starci…ma io…io ho rovinato tutto…e ora non mi parla,forse è meglio. Vuoi sapere cosa è successo vero? Tanto lo so che è così…sei sempre stato dannatamente curioso>> disse ricevendo dall’altro un sorriso a 32 denti.

<< ..io e lui siamo sempre stati in classe assieme,essendo entrati nello stesso anno,avevamo fatto amicizia in fretta essendo entrambi molto solari…al primo anno…lui era…era uguale a Alex…>>

 

<< Carino e viso da efebo,si…si lo ricordo…io a quel periodo ero in stanza da solo perché la nostra classe era dispari e avevo scelto la singola,che nessuno voleva. In quel periodo facevo un sacco di sogni bagnati su di lui…e credo che non fossi l’unico…>> rispose Scott con entusiasmo ricordando il proprio passato,capendo che per l’altro non doveva ugualmente essere facile parlarne,si interruppe vedendo che lo guardava…lo aveva interrotto.

 

<< Ti dicevo… lui era sempre solare con tutti…dava confidenza a tutti,nella scuola era conosciutissimo anche per il fatto che a quel periodo c’era anche suo fratello maggiore che era un vero e proprio idolo per i ragazzi. Ogni giorno che passavo con lui mi sembrava di diventare sempre più amici,ed era così anche per lui…ne sono sicurissimo. Essendo però in diversi dormitori,per le pause studio capitava di non vedersi per diverso tempo e, quando succedeva,quando ci rivedevamo lui mi abbracciava forte e non riuscivo più a staccarlo da me. Per tutto l’anno avevamo continuato così…sino al secondo anno,quando ci siamo ritrova,lui era notevolmente cresciuto,anche il suo corpo era mutato,divenendo più adulto e virile di me,aveva delle spalle larghe e muscolose,che nella divisa estiva a maniche corte mostrava tutti i muscoli,dal primo all’ultimo,la vita era stretta, il sedere alto e sodo,le gambe ben tornite. Anche il viso era cambiato…non era più  efebo…ma era ugualmente bellissimo e attraente. Quando quella volta ci eravamo visti,mi sembrava più freddo rispetto a come era prima,ma solamente nei miei confronti,con gli altri si comportava normalmente…non riuscivo veramente a capire cosa gli fosse accaduto. Quell’anno fui messo in stanza con te e iniziai a darmi da fare per essere eletto dagli studenti come capo dormitorio. Dopo due mesi tuttavia,mi resi conto che il mio Matt era tornato e che forse quello precedente era stato un periodo no per lui.

Ci eravamo nuovamente avvicinati e ci comportavamo come prima. Poi…un giorno mi dice che mi deve parlare di una cosa seria…e che probabilmente il nostro rapporto sarebbe mutato. Io non riuscivo proprio a capire,e speravo che lui non si allontanasse nuovamente da me…non lo avrei potuto sopportare. Andiamo in camera sua,quando il suo compagno non c’era e parlammo a lungo, prima le solite cazzate,come avevamo trascorso le vacanze,lui insistentemente mi chiedeva se avessi conosciuto qualche ragazza…era ripetitivo,ogni volta che cercavo di sviarlo da quella domanda,lui me la riproponeva dopo poco. Alla fine gli risposi che ne avevo conosciuto molte,così gli raccontai come le avevo conquistate,della mia prima volta e tutti i particolari…sai come succede tra ragazzi…e quando parlavo di ciò il suo sguardo si incupiva sempre di più,i suoi occhi erano tristi e vacui di me,aveva delle spalle larghe e muscolose,che nella ,mi fa ancora male pensare a quello sguardo.

Così per non vederlo così,decisi di cambiare argomento e chiedergli di cosa doveva parlarmi,a quel punto lui si fece,serio e triste…non so nemmeno io come spiegartelo,era come se quello che mi volesse dire avesse un notevole peso sulla sua vita.

Mi disse che lui si sentiva strano…che quell’estate aveva conosciuto una ragazza…stava bene con lei…ma nulla di più, e quando arrivò il momento fatidico,lui non si eccitò per niente e lei aveva ribattuto che non si eccitava perché gli piacevano i ragazzi ed era inutile provarci con le ragazze…che tanto non funzionava. Così,sempre la stessa ragazza gli aveva presentato un ragazzino gay che conosceva. Si sentiva male,era veramente spiazzato da quell’incontro…ma dopo poco aveva scoperto che quel ragazzo gli dava quello che lui desiderava. Il mio migliore amico mi stava dicendo che era gay…e dentro di me mi rallegravo,perché in fondo lo ero anche io,e questo voleva dire che avevamo qualche speranza di metterci assieme. Tu sapevi che io ero gay??>> domandò a Scott che fino a quel momento aveva ascoltato attentamente.

 

<< Oh si…lo sapevo benissimo,e quindi…io sarei una ragazza…beh…di femminile ho ben poco,sei sempre molto gentile tu…quanti poveri verginelli ingenui ti eri fatto quell’estate famosa…tuttavia non sembravi mai completamente appagato>>

 

<< Erano solamente dei dettagli insignificanti. Io volevo lui. A quel punto gli sorrido e lo abbraccio,lui è rimasto molto sorpreso dal mio comportamento,forse non si aspettava quella reazione da me,successivamente penso che capì,si allacciò stretto a me stringendomi tra le sue braccia muscolose,lui credeva seriamente che lo avrei abbandonato,mi staccai un po’ da lui tempestando il suo viso di teneri baci,sulla fronte,sul naso e poi sulla bocca,un lungo bacio mozzafiato,la mia lingua vagava veloce nella sua bocca…lo adoravo,adoravo il suo sapore,lui non era così esperto come credevo…ma ben presto ricambiò i mie baci,copiando un po’quello che avevo fatto io. Mi piaceva…lo adoravo…avevo una voglia incredibile di lui,baciava da dio,si spingeva veloce contro di me…non riuscivo più a controllarmi, i pantaloni mi stringevano…avevo voglia di spogliarlo e violare il suo corpo…ma…qualcuno bussò,era il suo compagno di stanza che era rientrato prima. Mi scansa da se velocemente cercando di sistemarsi i vestiti come meglio poteva,e mi guarda per dirmi di andare via…non ero sicuro che il suo compagno sapesse il suo gusto.

Dopo due settimane,nelle quali eravamo arrivate al petting e volevamo provare qualcosa di più, qualcuno scoprì la nostra storia e aveva messo in giro strane voci,secondo le cui,io volevo portarlo a letto come la mia nuova conquista,registrarlo e mostrarlo ai miei amici…lo prendevano così in giro negli spogliatoi e in mensa. A quel tempo ero solamente un coglione che pensava solamente a se stesso e non hai sentimenti degli altri,così continuavo a comportarmi come se niente fosse,senza preoccuparmi di quello che sentiva lui,alimentando io stesso le voci.

Un giorno in palestra,durante l’allenamento di basket eravamo negli spogliatoi,si parlava delle solite cazzate senza importanza,all’improvviso spuntò fuori quell’argomento  e io…cosa faccio secondo te….dico la mia…sempre il solito imbecille… dico che è tutto vero,che sarebbe stato divertente vedere come godeva,eccetera… mi accorgo improvvisamente che tutti ridono,mi giro e….lui era lì…aveva sentito le cazzate che avevo detto…è stato l’errore più grande della mia vita…mi sono disprezzato…e mi disprezzo ancora ora…vedendo cosa ho combinato…>> solo in quel momento avvicinò le mani al viso coprendosi gli occhi e piangendo sommessamente.

 

<< Mi dispiace…>> disse,ma si rese conto che in quel momento il suo amico non se ne faceva nulla del suo dispiacere,piangeva…stava piangendo per lui…per gli errori commessi…per gli sbagli di un ragazzino << ma lui…lui cosa ha fatto…in quel momento voglio dire…e anche tu…cosa hai fatto,gli hai spiegato che era tutto uno stupido malinteso? Tu…tu lo amavi…e…lo ami ancora vero???>> disse mentre nel suo stomaco sentiva una strana sensazione come di vuoto…come di niente…come quello che c’era sempre stato tra loro…assolutamente niente.

 

<< Lui…lui ha continuato ad avanzare,mi ha oltrepassato…non mi ha nemmeno guardato e io,se lo consolavo davanti a loro ci perdevo la faccia…non ho fatto nulla,lo avrei voluto abbracciare e baciare dolcemente per dirgli che quello che aveva sentito era solamente una bugia…una stupida bugia. Il giorno dopo in classe non mi ha rivolto la parola,neanche a pranzo e tutte le altre volte che ci vedevamo. Ogni tanto passavo nella sua stanza,ma il suo compagno mi diceva sempre che lui non c’era. Alla fine,mi disse che se anche continuavo a passare, per me lui non c’era mai.

Un giorno sono riuscito a fermarlo mentre usciva dalla biblioteca e a chiedergli  scusa,dicendo che non era vero niente e che non lo volevo assolutamente prendere in giro,che lo amavo veramente. Lui,mi guarda negli occhi,uno sguardo carico di rancore e cattivo e mi dice “ io non voglio avere più nulla a che fare con te,quindi evita per favore di rivolgermi la parola. E qualunque cosa tu mi dica,per me è solo vento…non credo più alle tue parole,sei solamente un bugiardo, ti salvavi la faccia mentre gettavi a me in pasto ai leoni…veramente un bell’amico…complimenti” da allora…non ci siamo mai  più parlati.

Io...io credo di non aver mai smesso di amarlo e volerlo per me,e anche ora provo per lui gli stessi sentimenti. Mi dispiace da morire Scott,davvero,ma non posso ricambiare i tuoi sentimenti,nel mio cuore c’è posto solamente per lui>> James aveva capito tutto,lo aveva sempre saputo che il suo compagno di stanza era innamorato di lui,da quella famosa estate che avevano trascorso assieme,ma non riusciva a vederlo come qualcosa di più che un amico,soprattutto ora che si gli aveva confermato che era ancora innamorato della sua vecchia fiamma.

 

Scott lo aveva guardato triste…poteva essere solo quello…si sarebbe tirato fuori da quei sentimenti…doveva trovare qualcuno che gli facesse dimenticare,almeno per quel giorno. << Ho capito. Ora…è meglio che vada…devo fare delle cose…>> disse,rendendosi conto che non riusciva nemmeno a parlare per la tristezza e la delusione appena ricevuta…voleva piangere,ma non voleva farlo davanti a lui.