Private School

 

parte V

 

di Miko-chan

 



 

Era tardi,le 10 della sera passate,avevano ancora un’ora di libertà e poi scattava il coprifuoco. Alex e Chester continuavano a baciarsi colti dalla necessità e dal momento sembravano non voler smettere,fino a che Chester non decise di parlare per bloccare la situazione.

 

<< Alex…mmm…Ale…x…>> cercava di parlare mentre l’altro gli infilava la lingua in bocca.

 

<< Non parlare….aaaah…cont….inua…a baciarmi….>>

 

<< Calmati Alex…>> riuscì finalmente a pronunciare per intero,scostandolo un po’ da se. E,in quel momento lo vide,chiedendogli di continuare a baciarsi,aveva il viso arrossato,gli occhi lucidi e vacui,le labbra gonfie e turgide,il respiro ansante,la camicia della divisa che portava era quasi completamente sbottonata,e spostando il suo sguardo più in basso potè notare un rigonfiamento sul davanti dei pantaloni. Era uno spettacolo sensuale,ma lui doveva assolutamente porvi un freno,era troppo per la prima volta,sapeva che se fossero andati avanti,lui non si sarebbe più fermato e che  si sarebbe tutto rovinato.

 

<< Alex,basta…fermati…non voglio continuare. È tardi…dai…dobbiamo rientrare….mio padre si incazzerà a morte se non mi vede tornare…>>

 

<<Noooo…..baciami….toccami…ne ho bisogno>> lo implorava Alex con voce sempre più roca.

 

<< No,basta,io non voglio andare oltre,dovrai soddisfarti da solo,mi spiace….è meglio smettere,abbiamo tanti giorni,ci dobbiamo conoscere meglio…non farmi arrabbiare dai….>> come un bambino a cui era stato fatto un dispetto,mise il broncio,ma non riuscì a smuovere ugualmente l’altro,anche se era carinissimo,al contrario di come dovevano andare le cose,questo si alzò ricomponendosi nel modo migliore.

 

Alex ormai era in condizione critica,non voleva spogliarsi davanti all’altro,però d’altro canto,doveva liberarsi dal desiderio. Si alzò,attaccandosi nuovamente al corpo di Chester,e gli parlò all’orecchio lamentosamente.

 

<< Chester…ti scongiuro,assecondami solo un altro po’…cosa ti costa…tu stai fermo così…farò tutto io…>>mentre questo rimaneva fermo come Alex gli aveva detto,non lo voleva assecondare,come si era promesso. Ma ora quel ragazzo voglioso di liberarsi,si strusciava su di lui,poteva sentire l’eccitazione dell’altro che piano lo sfiorava,si stava trattenendo in tutti i modi per non cedere. Alex continuava a parlare sensualmente e strusciarsi,gli aveva cinto il collo con le braccia e ora i loro visi erano vicinissimi.

 

<<Mmm…senti…quanto sono eccitato…è colpa tua…e ora devi rimediare….daiii…mmm…aaaah…sto venendo…ooh…mmm….siiii…ven…vengo!!!!!!>> lasciò libero il collo dell’altro mentre si accasciava al pavimento senza forze.

 

Improvvisamente un boato risuonò nelle loro orecchie,era l’avviso del coprifuoco che veniva suonata con le campane e loro erano proprio dove si trovavano le campane quindi lo sentivano quadruplicato. Alex si alzò di botto guardando l’altro negli occhi e sorridendogli dolcemente,si sistemò la camicia come meglio poteva,alzandosi in piedi.

 

<< Corri!!!! Siamo in ritardo…seguimi!!>> fecero una corsa a perdifiato tra il giardino e i corridoi della scuola. << Io sono quasi arrivato,devo svoltare di qua,e la tua camera dov’è? Se vuoi ti do una mano a cercarla.>>

 

<< Non ti preoccupare,io alloggio con mio padre. Allora di salutiamo qui. Bonne nuit mon cherry>> gli disse mandandogli un bacio volante con la mano.

 

<< Buonanotte anche a te. Spero tanto che ci rivedremo domani. ciao>> e rosso in viso come una ragazzina che ha ricevuto il suo primo bacio,corse veloce nella sua camera,chiudendo la porta velocemente e notando che il suo compagno era già andato a dormire. Non appena chiuse gli occhi per dormire,sentì un basso mormorio.

 

<< Alex, Scusa...ti prego,perdonami se puoi>>

 

Ma non ebbe nessuna risposta dall’altra parte,infatti Alex non era ancora dell’umore adatto per perdonarlo. L’altro,arreso all’evidenza che non sarebbe stato perdonato non disse nulla.

 

La mattina seguente era sabato e non ci sarebbe stata lezione,Vic si alzò molto presto e si mise a riordinare un po’ la sua roba,che il giorno prima aveva sparso per tutta la stanza,era stato preso dalla disperazione e dalla paura che Alex non lo volesse più come amico e  si era sfogato in quel modo. E ora doveva riordinare tutto in perfetto silenzio,non avrebbe sopportato svegliarlo. Nell’avvicinarsi a raccogliere un libro scorse il sorriso angelico di Alex che dormiva beatamente supino. Si fermò in questo modo a riflettere sulla sua bellezza e spensieratezza,e sul fatto che loro lo avessero schifosamente ingannato solamente per poterlo avere e per allontanarlo dai suoi fratelli,mentre lui,inconsapevole di tutto,gli aveva dato la sua amicizia. Victor si sentiva un verme,doveva ottenere il suo perdono a costo di rivelargli tutti i suoi segreti. Nel periodo in cui parlavano assieme si era sentito molto felice,ma la sua felicità si era incrinata con l’arrivo di Chester,e ora,aveva un problema in più,ed era lui,doveva trovare un modo per farlo fuori dalle amicizie di Alex.

Dopo 15 minuti aveva riordinato tutta la camera e si era infilato in bagno a prepararsi,così mentre l’acqua della vasca scorreva,Alex si svegliava. Quella notte Alex aveva fatto dei sogni strani,si era svegliato numerose volte e tutte le volte aveva il fiatone,dovuto anche al fatto che andava a sognare anche quello che era successo quella notte. Aveva avuto un incontro molto intimo con uno sconosciuto,aveva scoperto di essere attratto dai ragazzi,poi c’erano state quelle emozioni incontrollabili e a volte anche inconfessabili,il suo sfogo con Chester,il calore che questo emanava,il sapore della bocca di lui,il profumo della sua belle e poi l’orgasmo racchiuso dai vestiti. Tutte le volte che quella notte si era svegliato era irrimediabilmente eccitato,tuttavia non aveva potuto sfogare il proprio desiderio perché il suo compagno era in dormiveglia e si accorgeva di tutto.

Quando si alzò,quella mattina sentì prima di tutto il rumore dell’acqua della doccia che scorreva,aprendo gli occhi si stupì che le tapparelle fossero ancora chiuse,solitamente quando uno di loro si alzava le tirava su. La stanza era in ordine,non certo come l’aveva trovata la sera prima,piena di cose sparse sul pavimento,qualcuno aveva riordinato in  silenzio. Si alzò e sollevò di poco le tapparelle,per fare entrare un po’ la luce aprendo lentamente la finestra per fare arieggiare la stanza,fatto ciò si sedette nuovamente sul letto in attesa di avere il bagno libero per potersi sistemare perché era completamente sconvolto.

La porta del bagno improvvisamente si aprì,ne uscì Vic con solo l’accappatoio addosso,chiuso malamente sul davanti,tanto da lasciare completamente scoperto il petto e buona pare delle cosce. Questo,come vide che Alex si era alzato,rimase un po’scosso,non voleva mostrarsi a lui,dopo quello che era successo,in quella maniera tanto che andò velocemente  verso il letto sistemandosi meglio l’accappatoio e si infilò velocemente la biancheria intima mentre  Alex continuava a fissarlo.

 

<< Hai finito in bagno? O devi rientrare>> chiese Alex rimanendo ugualmente freddo.

 

<< Uhm….no…si…si ho finito,vai pure tu Alex>>

 

<< Grazie >> si alzò infilandosi rapidamente dentro il bagno,uscendo pochi minuti dopo pulito e vestito. << Io esco,devo andare a fare delle cose,non so quanto ci impiegherò  se riuscirò a tornare prima di cena. Non preoccuparti,ora sistemo la mia parte di camera,tanto c’è anche domani che è vacanza. Ciao>>

 

<< Alex…posso sapere dove vai?? Se magari devono recapitarti qualche messaggio>> chiese curioso l’altro anche se non si aspettava di certo una risposta da parte dell’altro,che non sembrava molto intenzionato a ciò.

 

<< Scusa??? Non credo di debba interessare comunque penso di rimanere in giro per la scuola. Se mi cerca qualcuno fammi chiamare con l’altoparlante>>

 

Detto ciò lasciò Vic impalato a fissarlo mentre andava via. Quella mattina Alex doveva riuscire a rintracciare Chester,non era infatti riuscito a toglierselo dalla testa,e non sapeva soprattutto dove si trovasse l’alloggio del preside e tutte le persone che poteva contattare,ormai,non rivolgeva la parola,se la doveva perciò cavare da solo,sperando di non incontrare nessuna di quelle persone.

Pensò quindi di recarsi all’ufficio del vicedirettore,lì avrebbe potuto chiedere notizie sull’amico,anche se dubitava fortemente che gli dicessero dove si trovassero gli alloggi del direttore,ma tentar non nuoce continuava a ripetersi.

Scese velocemente le scale che portavano al primo piano dove si trovavano le aule,le palestre,gli uffici e la sala mensa; tra poco,sarebbe stata anche ora di colazione,ma  a lui non importava granché,non aveva molta fame il giorno.

Aveva appena finito di scendere la prima rampa e ora toccava alla seconda,che iniziava in corrispondenza del dormitorio B.

 

<< Alex,come mai da queste parti,cosa combini?>>

 

A quella voce si girò di colpo,rimanendo ad osservare Mattew che attendeva una risposta,sicuramente,pensò Alex, anche il più grande dei suoi fratelli era stato informato dell’accaduto della sera prima e ora attendevano tutti il perdono.

 

<< Mattew cosa ci fai qui?>> si rese poi conto della stupidaggine che gli era uscita dalla bocca.

 

<< Questo è il mio piano….la mia stanza è qui vicino,non ricordi te lo avevo detto. Ah proposito hai da fare? Ti dovrei fare sapere una cosa…te la devo assolutamente dire oggi>>

 

<< Io…io non voglio venire da nessuna parte con te….e poi…si ho già un impegno.>> disse girandosi velocemente verso la rampa di scale per scendere verso il basso,ma sentì anche la grande mano del fratello che stringeva con forza il suo braccio,quasi a fargli male,e venire in quel suddetto istante trascinato per il corridoio del dormitorio…verso quella che doveva essere la camera del fratello.

 

<< Lasciami Mattew!! Cosa vuoi farmi!! Ti ho detto di lasciarmi!! Non ci voglio venire con te!! Ti prometto che passo dopo…ma prima devo vedere una persona. Lasciami come te lo devo dire!!>> urlava invano il povero Alex mentre strisciava con i piedi sul corridoio,incapace di liberarsi dalla morsa del fratello maggiore.

 

<< No. Stai mentendo,se ora io ti mollo tu non verrai mai in camera mia…so cosa è accaduto ieri…e so che tu non vuoi venire nella mia camera per questo motivo. Perciò l’unico modo mi sembra questo, ti dobbiamo dire una cosa importante…molto importante per la tua incolumità qua dentro>> concluse.

 

<< Dobbiamo??? Perché hai usato il plurale? C’è anche Daniel. Mollami!!! Cosa volete farmi…se non la pianti mi metto a urlare e faccio accorrere tutti gli alunni qua.>> e nel preciso momento che finì di parlare,una mano non molto delicata si posò sulla sua bocca,in quel modo non poteva emettere nessun suono,neanche un lamento.

 

Con un calcio Mattew aprì la porta della sua camera sbattendoci con forza Alex all’interno,come questo si riprese notò che nella stanza non erano da soli,ma sul letto c’erano: Daniel,James e Scott che parlavano animatamente e come lo videro entrare,smisero immediatamente.

 

<< Siediti sull’altro letto Alex,dobbiamo tutti parlare con te a riguardo di quello che è successo ieri>> disse Matt,facendo velocemente scattare la serratura della porta e ritirando nella sua tasca la tessera magnetica che consentiva di aprire la porta.

 

Alex fece come gli era stato  detto,era incredibilmente nervoso,la presenza di quelle persone in quella stanza per lo più chiusa non era per nulla rassicurante per la sua persona,si sedette facendosi piccolo piccolo di fronte a quegli sguardi.

 

<<Matt,qualcuno ti ha visto portarlo qui? >> chiese il fratello seriamente preoccupato.

 

<< Si,alcuni ragazzi ma non ci hanno fatto molto caso,non andranno a riferirlo a nessuno,sanno che noi siamo fratelli.>>

 

Dopo ciò Alex esplose,si sentiva fortemente a disagio in quella camera con quelle persone dalle quali era stato ingannato e che ora sembravano voler…non lo sapeva nemmeno lui,si rendeva solamente conto che era quattro contro uno,e lui era troppo debole per combattere contro di loro,lo avrebbero sicuramente immobilizzato e gli avrebbero fatto qualunque cosa,anche senza il suo consenso.

<< Cazzo volete tutti quanti?? Cosa soprattutto vi fa pensare che io voglia rimanere ad ascoltarvi,dopo tutte le bugie che mi avete raccontato in questi mesi>> fece per andarsene,ma solamente quando ebbe raggiunto la porta si ricordò del piccolo particolare che questa era chiusa e la chiave l’aveva suo fratello maggiore. Rassegnato ritornò al suo posto sul letto guardando gli altri timoroso.

<< Bene…sono qua…fate in fretta per favore che ho degli altri impegni…e sono anche parecchio importanti, direi! E…come mai tutti qua…mi stavate forse pedinando per vedere dove stamattina mi dovevo recare?>> domandò ai presenti.

 

<< Se ti dicessimo di si,cosa faresti?>> chiese James curioso.

 

<< Smettetela,lo stiamo solo irritando! Ma lo fai apposta brutto maniaco! E ringrazia che siamo tutti qua a parlare tranquilli,o ti avrei già tirato il collo! Come mai ti sei portato anche quello dietro?>> accusò Daniel,indicando Scott,non capiva perché ci fosse li anche lui.

 

<< Io sono il vice capo dormitorio,devo sapere sempre tutto,se lui non dovesse esserci,sarò io a dover prendere il suo posto. Comunque non vedo cosa ti interessi…se non sbaglio eravamo qua per parlare di una cosa importante! Avanti iniziamo senza perdere tempo in cose futili,come la mia presenza qua.>>

 

Ora erano  tutti seduti,anche Mattew si era accomodato sulla scrivania vicino al letto,a gambe incrociate teneva gli occhi sul fratellino,ancora adirato per essere stato trascinato in quella stanza in quel malo modo.

Erano tutti pronti a parlare,e Alex ad ascoltare,era l’unica cosa che potesse fare,non gli consentivano di fare molti movimenti da quel punto di vista.

 

<< Ci siamo riuniti stamattina perché ti volevamo parlare dei tuoi amici francesini,vedi…c’è qualcosa che tu no sai su di loro,qualcosa che loro non ti hanno detto e che noi ti abbiamo tenuto allo scuro sino a questo momento perché avevamo delle ricerche in corso. Chi vuole continuare? James>> Matt passò la parola al ragazzo vicino a lui.

 

<< Devi sapere Alex,che circa 2 settimane fa,entrambi i tuoi fratelli sono venuti a parlarmi a riguardo di quei due ragazzi francesi,dicendomi che erano preoccupati perché si stavano avvicinando troppo a te. Mi hanno chiesto allora se potevano indagare sul loro conto. Normalmente sarebbe stato impossibile,ma ho accettato perché avevano un comportamento strano solamente nei tuoi confronti>> spiegò James con calma,senza staccare mai un attimo gli occhi di dosso da Alex,che ora aveva assunto uno sguardo tra il curioso e il preoccupato.

 

<< Abbiamo così iniziato ad indagare. Ti ricordi quel mio amico di Parigi? Beh diciamo che lui era nella stessa scuola dei gemelli,che strana coincidenza,hai visto.

Mi ha detto….che i cari ragazzi si sono ben aggiornati sugli studenti che quest’anno sarebbero stati ammessi a questa scuola…son  riusciti ad entrare nel sito personale del preside,dove questo raccoglieva le domande di ammissione. Francois e Victor si sono trasferiti in questa scuola perchè in quella dove erano prima sono stati cacciati dal preside e dai genitori degli altri studenti.

E…vuoi sapere la loro colpa?? Nella loro scheda è stato segnato come…>>continuava a parlare Daniel,lasciando ogni tanto le frasi in sospeso per far insospettire il suo dolce fratellino che nel frattempo era rimasto shockato sul letto,incapace di parlare. Non riusciva infatti a comprendere di cosa tutti gli altri stessero parlando…non voleva credere che i suoi due amici gli avessero mentito,e soprattutto che due ragazzi così tanto studiosi potessero essere stati espulsi dalla loro scuola precedente.

 

<< Nella loro scheda compare la stessa accusa,per l’uno e per l’altro: ATTI OSCENI IN LUOGO PUBBLICO e ABUSO NON CONSENZIENTE,infatti i due cari angioletti sembra che intrattenessero delle particolari relazioni…non molto amorose ma su un altro piano con gli studenti e alcuni insegnanti della loro precedente scuola.>> concluse Scott che aveva potuto vedere personalmente le schede dei due ragazzi con un intrallazzo che aveva avuto,aveva poi fotocopiato tali schede,e ora,in quel preciso momento le porgeva ad Alex,che immobile sul letto osservava quelle schede con in alto la foto dei rispettivi gemelli che conosceva. Non volle accertarsi che i suoi fratelli e quei due ragazzi dicessero la verità,non voleva leggere con i suoi occhi quello che c’era scritto su quei fogli,era riuscito a riconoscere i loro volti e questo gli bastava e avanzava pure.

 

Fu Mattew a riprendere a parlare,da prima lentamente poi sempre con maggiore enfasi e rabbia.

<< Quei due ci hanno preso in giro…a tutti…e quel Victor che è così timido,in realtà…non lo è,lo sapevi??? Sta solamente recitando una parte. Anche prima coinvolgeva le sue vittime nello stesso modo,si faceva vedere timido e ingenuo,diceva agli altri che voleva acquisire maggiore sicurezza e perciò si accalappiava il ragazzo credulone e…>>

 

<< Cosa cazzo stai dicendo?? Cosa cazzo state dicendo tutti!!! Aaargh…ma perché mi rovinate sempre la vita,ci provate gusto…mi state dicendo che ora non mi posso fidare di loro…è questo quello che mi volete dire? Bene…e secondo voi cosa dovrei fare io! Andare dal preside…Oh Dio…dovevo fare una cosa importate prima…prima di essere trascinato qui da voi con la forza….pazienza…e quindi…cosa vuol dire,è il loro passato,tutti abbiamo una parte di passato di cui non andiamo fieri e di certo non lo sbandieriamo ai quattro venti. A me non interessa. Io non scavo nel passato delle persone che mi circondano!!>> disse fermamente.

 

<< Non avevo ancora finito di raccontare Alex,e comunque loro se ne vantano di questa storia,non credere…il lupo perde il pelo ma non il vizio…ricordalo bene.

Tutti e due,hanno puntato gli occhi su di te…e ti vogliono coinvolgere nei loro giochetti!! Hai capito cosa intendo??>> finì Matt per passare subito la parola al capo dormitorio.

 

<< Alex…Alex…guardami!! Ti sei mai chiesto cosa facciano,quando la sera si ritrovano un giorno in una stanza e un giorno in un’altra…quasi sempre la vostra o quella di Francois,ma sono stati avvistati anche in altre camere pubbliche come la sala tv o la biblioteca…>> indagò per capire dove quei due si erano spinti.

 

<< Ma….>> iniziò Alex non riuscendo a capire dove volessero arrivare…<< …perché? Si ci ho pensato. Vic mi ha detto che parlano della giornata che hanno avuto,perché sono molto uniti…che c’è di male….io stesso sono felice per loro e gli lascio la loro privacy,magari parlano di cose private,io non mi immischio nelle cose degli altri,ma sembro il solo che lo fa…vero? Tuttavia loro mi hanno detto che potevo rimanere ugualmente insieme a loro,che gli andava bene!>> rispose candidamente…non capiva cosa ci fosse di male a rimanere a parlare con il proprio fratello.

 

Ma i suoi pensieri furono interrotti dalle grida di Daniel…notevolmente isterico.

<< Brutti bastardi!!! Io gli ammazzo se me li trovo nuovamente davanti!!! Lo sai cosa fanno quei due la,quando rimangono da soli…altro che parlare….loro si scopano a vicenda…hai capito??? Fanno sesso tra fratelli e  nel chiederti di rimanere con loro…volevano farlo con te….non posso crederci…non devi mai più rimanere da solo con quei due. E quel Victor è un gran bastardo! Ti ha ingannato dal primo giorno che ti ha visto…e ha ingannato tutti,davvero molto bravo!>> concluse per il momento,era arrabbiato…nero…che quei ragazzini avessero osato provare a traviare il suo fratellino nelle loro schifezze. Riflettendoci bene,lui era come quei due…anche lui si voleva portare a letto suo fratellino…ma…ma era tutto diverso.

 

<< Non è vero!!! Mi state tutti prendendo in giro e non siete per nulla divertenti….perchè dovrei crederti sul fatto che lui non è timido e sul fatto che loro…che loro fanno sesso…ma vi rendete conto delle amenità che state dicendo…come potete dire una cosa così senza la minima prova…e io dovrei credervi. Voi li volete solamente screditare per quale strano e contorto motivo che io non riesco nemmeno a decifrare>> fece convinto,ma gli altri lo fronteggiavano con uno sguardo per dire,noi abbiamo le prove e tu sei in torto,si sentì sprofondare nell’angoscia. E se quelle cose che dicevano erano vere,lui come avrebbe fatto.

 

<< Non è esatto>> ribatté Scott passandosi una mano tra i capelli neri corti << ascolta questa registrazione. Lo sapiamo che è un reato…però…a mali estremi… estremi rimedi>> dicendo ciò fece partire la registrazione dallo stereo poco distante da lui. Ben presto le voci e i gemiti dei gemelli invasero la stanza da letto.

 

“ F: _Beh Vic…come sta procedendo la vita con il biondino?_

  V: _Tutto piatto per ora_

  F: _Non ci posso credere…non te lo sei ancora fatto…con la tua esperienza dovrebbe  

         essere già legato ad un letto completamente nudo e ricoperto di sperma in     

         ogni parte del corpo…_

  V: _è un casino…c’è sempre          qualcuno tra i piedi…non è possibile,inoltre questa

         copertura che abbiamo attuato,ogni tanto da degli effetti indesiderati e il mio

         carattere strabocca…non sembro così poi così tanto timido….inoltre solitamente

         questo comportamento ha sempre funzionato e in questo momento avrei già

         avuto la sua verginità…e invece…sempre quei suoi fratelli a rompere… sono così

         frustato sessualmente da quel comportamento…

  F:_ Capito….beh dobbiamo fare in modo da allontanarli da lui velocemente,sono

         solamente un impiccio per i nostri piani… e quindi…ti senti frustrato…questo non

        si direbbe visto che il tuo bimbo qui sotto e già tutto dritto e bagnato…e io ho

        una bella idea per farlo venire. Rilassiamoci un po’ in quel modo che ci piace  

        tanto…mmm..ma come ti dai da fare…allora era vero che sei

        frustrato…aaaah….si…staccati e inculami…Vic…oh Vic…si!!!_”

La registrazione continuò ancora per un bel po’…ma il resto non era più interessante,anche se ne sarebbe venuto fuori un bel porno…la registrazione era entrata nella mente di tutti,soprattutto quelle frasi oscene che uscivano da quelle bocche e i rumori troppo ben udibili di qualcosa che usciva e entrava prepotentemente nel corpo di uno dei due…

Alex era a bocca spalancata,mentre sentiva quelle voci così famigliari,e come senza forze abbassò la testa per lo sconforto, prendendosela tra le mani…doveva ammettere che quello che gli avevano detto era vero…non riusciva tuttavia ancora a credere a quelle cose che aveva sentito,anche perché il suo corpo,ignaro del motivo di sconforto si era eccitato a quelle voci…a quei gemiti…se ci fosse stato in quella stanza,con quei due…sicuramente non si sarebbe più controllato e gli sarebbe saltato addosso…e non per picchiarli…

Riprese man mano il controllo sulla propria mente e sul proprio corpo.

 

<< No…è impossibile…non è assolutamente vero…loro…loro non sono così…è tutta una farsa,una schifosa registrazione fatta a computer…loro sono stati sinceri con me…>> si sarebbe volentieri messo a piangere dalla rabbia di essere stato giocato in quel modo. Tutti si fecero più vicini a lui per cercare di consolarlo,era stato un brutto colpo,detto in quella maniera,lo dovevano ammettere,e parte della colpa era loro che glielo avevano detto in quel modo brusco.

 

<< Alex…calmati…>> lo rassicuravano a turno << Andrà tutto bene,penseremo noi a tutto>> dovevano fargli capire che era ugualmente tutto apposto anche se era solo una bugia.

 

Neanche dieci minuti suonò la campanella della mensa,era ora di colazione,ma a tutti sembrava essere passata la fame. E mentre i corridoi si affollavano di gente e il brusio aumentava,tutti in quella camera si rendevano conto di dover provvedere a fare cambiare stanza al presente in questione,e sicuramente ci sarebbero riusciti,le trattative erano già in atto.

 

<< Voglio andarmene…voglio andare via da questo posto>> mormorò sconfitto Alex,mentre una mano accarezzava dolcemente la sua testa. Ormai…giunto a quel punto non gli importava più dei litigi che aveva avuto con Scott,James e con i suoi due fratelli,ma solamente di quelli che credeva…e credeva male,essere i suoi amici. La sua vita era mutata,in un attimo,era sprofondato nella depressione e nella consapevolezza di non conoscere i gemelli,che gli si erano sempre mostrati amici e che a quel punto…conoscevano  tutti i suoi segreti.

 

<< Alex…dai…noi ti abbiamo detto tutto perché pensavamo fosse meglio che tu sapessi. Ti abbiamo ferito,ce ne rendiamo perfettamente conto,ma rimedieremo,e lo faremo con l’aiuto di un altro ragazzo che si è reso molto disponibile per questo argomento. Tu lo hai conosciuto ieri, è Chester. Il figlio del preside,è coinvolto pure lui,avevo saputo infatti che si doveva trasferire da noi e che aveva una cotta per te…mi era noto anche questo,anche se ciò non ci è piaciuto molto,dovevamo ammettere che era una persona piuttosto influente. Il figlio prediletto del preside è a conoscenza del fatto dei gemelli; è stato lui che ci ha consigliato di mettere un registratore nel condotto del riscaldamento delle due camere.

Lui ha un’altra copia di questa registrazione e in questo momento la avrà già fatta ascoltare a suo padre,che agirà di conseguenza,solitamente si passa al cambio di stanza,ma in questo caso non so proprio…>> spiegò Daniel.

 

<< Aspetta…>> interruppe Alex << allora…quello di ieri che cosa è stato???>>

 

<< Ieri…beh…una parte è stata pura finzione…serviva per fare credere ai gemelli che noi odiavamo quel ragazzo che ti aveva baciato,vedi quella parte se l’è presa lui come incentivo,diceva che aveva voluto farlo da lungo tempo. Era tutta una montatura per fare credere ai gemelli quello che volevamo….ci perdoni cucciolo??>> chiese con due occhioni da cerbiatto il capo dormitorio.

 

Alex incapace di parlare fece di si con la testa,non credeva che i due fratelli potessero essere dei così bravi attori…lui non si era accorto minimamente di nulla. Daniel aveva inseguito ribattuto che tutto era una farsa tranne i sentimenti che Chester provava per lui,quelli erano veri.

<< Quanto tempo ci vuole affinché mi cambiano  di stanza?>> si rivolse verso Scott.

 

<< Solitamente due settimane,ma in questo caso…proprio…non ne ho la minima idea…forse meno tempo se si riesce a trovare un compagno di stanza per te>>

 

<< Capisco…così tanto…e…>> avrebbe voluto chiedere loro ancora un  miliardo di cose,ma fu nuovamente interrotto da Scott.

 

<<Devi ricordarti di comportarti normalmente con loro…sono più furbi di quanto credi…se ne accorgerebbero immediatamente! Devi essere paziente ancora per un po’ di tempo. Ora comunque è meglio scendere a fare colazione,il nostro ritardo potrebbe insospettirli. Io poi se non bevo un caffè sono un cadavere tutta la mattina…>>

 

<< E’ un brutto vizio il tuo Scott…poi diventi dipendente…>> lo stuzzicò James.

 

<< Ma che sei la mia balia>> continuò l’altro raggiungendo il biondino e tirandolo su prima di prenderlo per la vita e spingerlo verso il suo corpo,involontariamente << Mon Cherry…che ne diresti di andare a fare una passeggiata e prenderci qualcosa da bere…mentre questi qua si deprimono>>

 

Nel mentre Matt aveva riaperto la porta e nella parete di fronte a loro intravide un ragazzo ben conosciuto dai lunghi capelli biondi,che attendeva…l’arrivo di qualcuno.

 

<< Oh my darling me lo dovevi dire prima che eri già impegnato! E io che mi ero illuso…come sei crudele!!!>> continuò imperturbabile Scott trascinandosi sempre il biondino,che iniziava pian piano a sorridere,dopo tutto quello che aveva saputo quel giorno.

 

Si sentì male al pensiero di aver giudicato quelle persone che si erano sempre preoccupate di lui; gli tornò in mente,proprio in quel momento,quando veniva chiamato “ragazzina” e gli venne un dubbio atroce…

Nel mentre Scott non aveva ancora smesso di stringerlo  a se ,tanto che riusciva chiaramente a distinguere ogni minimo muscolo delle braccia,con le quali veniva stretto sull’ampio petto,tutto ciò lo confondeva sempre di più. Soprattutto ora che si era accorto della sessualità e del fatto che il suo corpo non era immune a quei tocchi e a quelle nuove sensazioni…in effetti…non aveva mai veramente guardato Scott,e ora…era davvero un bel ragazzo: alto,muscoloso,faceva nuoto da 5anni,aveva spalle ampie,capelli corti neri con delle piccole puntine modellate con il gel e due profondi occhi verdi,per la prima volta si accorse che portava due orecchini al lobo sinistro,le mani che lo stringevano al suo corpo erano grandi e protettive. Ma ruotando lo sguardo si accorse che davanti a lui c’era Chester,che non era certamente da buttare,lo vedeva tremendamente sexy…dalla prima volta che lo aveva visto…lo aveva,in un angolo della sua mente…desiderato profondamente.

Aveva ancora un dubbio da chiarire,si rigirò nell’abbraccio,beandosi ancora per un momento di quel bel corpo al quale stava allacciato e si rivolse ai fratelli.

<< Dan,Matt allora tutta quella vicenda del fatto che mi prendevano in giro e mi dicevano che ero una femminuccia…è colpa vostra????>>

 

I due si guardarono prima negli occhi un attimo e poi il più grande rispose: << Ehm…potrebbe essere…forse abbiamo un po’…ma non tanto. Dovevamo smascherarli…ed era l’unico modo…mi spiace…perdonami >> disse chiedendogli scusa a nome di entrambi.

 

<< Voi….ma…ma…ma io vi rompo le gambe a tutti e due così vediamo se la prossima volta lo farete nuovamente! >> gli urlò contro sganciandosi da Scott.

 

<< Scusaci…scusaci fratellino…ma era per il tuo bene…>> dissero abbracciandolo contemporaneamente tutti e due,al che Alex si trovò schiacciato nuovamente tra due corpi muscolosi,il che non favorì il suo stato.

 

A quel punto fu Chester ad intromettersi, aveva sopportato che troppe persone abbracciassero il ragazzo che amava…ma ora…stavano veramente esagerando.

<< Ora la volete finire tutti di abbracciarlo!! Passi voi che siete i suoi fratelli…lui è solamente mio!! Come ve lo devo far entrare in testa?!?>> ringhiò Chester che aveva osservato tutta la scena senza aprire bocca.

Anche Alex si girò sentendosi preso in causa,ritrovandosi in un nano secondo nell’abbraccio del biondo,che smaniava per separarlo dagli altri,che furono fissati tutti in cagnesco.

 

<< Comunque…>> iniziò a parlare Chester << ho informato mio padre a proposito di quella cosa…ha detto che aveva già dei sospetti,e a quanto pare,aveva ingaggiato un certo Marcus di tenere d’occhio Francois durante il suo soggiorno alla St.Justin. a quanto pare il ragazzo si era già scoperto prima del mio arrivo,lasciando all’interno della stanza dei…diciamo particolari giochini sessuali…non meglio definiti…>>

 

<< Hai capito i fratellini!!!>> esclamò James,mettendo a nudo anche i pensieri degli altri presenti su quella scoperta.

 

<< …mio padre ha detto che ora dovrà trovare un nuovo studente da mettere nella stanza con Alex,spera di riuscirci massimo entro la settimana prossima, lo comunicherà a Victor Dela Croix che slitterà al dormitorio D e l’altro nel C,saranno quindi in un’altra ala dell’istituto>> concluse,voltandosi quindi verso Alex e sorridendogli dolcemente.

Alex ricambiò il sorriso,avvicinandosi meglio al petto del ragazzo << Bene…sono proprio contento…andiamo a fare colazione che ne dite?? Noi se non avete altro da dire vi precediamo. Ciao ciao>>