Private School
parte II
di Miko-chan
Le lezioni del pomeriggio furono ancora più noiose,complice la stanchezza e la lezione non molto interessante,ma più che altro era in fermento per l’arrivo del nuovo studente,anzi nuovi visto che erano due gemelli,e uno di loro avrebbe diviso la stanza con lui. Finalmente la campanella suonò e Alex sfrecciò veloce verso la sua camera,arrivò trafelato e si recò nel bagno adiacente per rinfrescarsi,nell’attesa si sarebbe messo a studiare quello che aveva fatto la mattina alle lezioni,per ingannare quel tempo che non passava più. Circa 15minuti dopo bussarono alla porta, Alex elegantemente si diresse ad aprirla e non appena lo fece, si trovò davanti due ragazzi identici,più bassi di lui di una decina di cm,occhi e capelli scuri,quasi uguali,differivano solo nell’acconciatura e nel modo di porsi,ma ugualmente belli,come era consueto in quella scuola. Gli piacquero immediatamente, lui adorava le cose belle,forse perché fin da quando era piccolo ne era sempre stato circondato. Prese così per primo la parola,mentre veniva fissato da 6 occhi spalancati,compresi anche quelli di James,che li accompagnava.
<< Ciao!!! Io sono Alexander,chiamatemi Alex,uno di voi diventerà mio compagno di stanza,ne sono molto felice,sono anche consapevole del fatto che avreste preferito essere nella stessa stanza,beh sapete,dico questo perché anche io ho dei fratelli qui,due per l’esattezza,ma più grandi,avrei voluto stare insieme a loro,o almeno a uno di loro perché l’altro è nel dormitorio B,ma purtroppo non è consentito. Oh, scusate…quanto sono maleducato…vi ho lasciato tutti sulla porta,entrate prego,anche tu James naturalmente >> gli accolse nella camera. I gemelli erano rimasti colpiti dal discorso di quel ragazzo biondo,lui capiva perfettamente come si sentivano e sapeva che loro due avrebbero preferito di più stare nella stessa stanza,ma si sarebbero separati ugualmente,erano rimasti ugualmente colpiti dalla bellezza dell’altro e entrambi non vedevano l’ora di decidere chi si sarebbe accaparrato la fortuna di stare in stanza con lui,nonostante non lo dessero a vedere.
<< Ciao Alex…io sono Francois,lui è mio fratello Victor. Sei stato molto gentile,è proprio come dici tu che ci sentiamo,ci fa piacere,da un certo punto di vista che anche qualcun altro si senta come noi,sono sicurissimo che diventeremo amici. >> mentre il fratello parlava,l’altro era diventato tutto rosso e aveva abbassato lo sguardo << scusa mio fratello è un po’ timido, è rimasto ammaliato dalla tua bellezza,ma…credo che lo siano tutti…>> disse ammiccando.
I due ragazzi davanti a lui erano molto carini…uguali come due gocce d’acqua, entrambi capelli biondo scuro,occhi verde chiaro e fisico atletico molto simile a lui,si differenziavano dal modo di portare i capelli,quelli di Victor erano abbastanza lunghi pettinati lisci,mentre Francois li portava corti pettinati in migliaia di puntine.
<< Oh grazie,comunque avevo già capito la vostra personalità,mi dicono solitamente che so riconoscere il carattere delle persone di primo acchito. Tu Francois sei solare e divertente,un po’ come me…andremo sicuramente d’accordo, e naturalmente anche con te Victor, sono molto bravo con le persone,anche se credo di aver intuito che sei molto timido,vedrai ti farò sbloccare,te lo prometto! >>
James che aveva ascoltato tutto il discorso era rimasto meravigliato da come quel ragazzo riuscisse a mettere a proprio agio le persone con cui parlava. << Allora >> iniziò James << dopo che lo avete conosciuto,decidete chi diventerà il compagno di Alex,spetta a voi la decisione. La camera dell’altro sarà qui accanto,quindi sarete vicini,l’altro ragazzo si chiama Marcus,tu l’hai conosciuto oggi Alex,è un ragazzo abbastanza tranquillo. Secondo me,sarebbe meglio che Victor rimanga qua e che tu Francois vada in quella affianco,così magari tuo fratello si aprirà stando con Alex,visto che è molto socievole. È deciso! >> sentenziò infine James.
<< Va bene,allora Vic,ti cedo questo posto,io starò qui accanto,e tu James,è inutile che stia qui. >> per tutto il tempo infatti si erano scambiati occhiate omicide.
<< Ciao a tutti,ci vediamo a cena >> disse Alex.
<< Vieni anche stasera a mangiare al mio tavolo,con lui naturalmente,mi farebbe molto piacere. >>
<< Mi spiace James, ma ho già dato la parola ai miei fratelli,e anche per il tuo invito di stasera, è molto meglio che rimanga a parlare con il mio nuovo amico per conoscerci, come hai detto anche tu. A dopo. >> disse chiudendo la porta alle sue spalle dopo che gli altri due erano usciti per tornare alle loro camere,mentre James stringeva i pugni visibilmente adirato.
<< Ti è andata male caro il mio capo dormitorio…meglio per me e per mio fratello >> disse Francois mentre apriva la porta della sua camera e vi entrava all’interno.
<< Maledetto francesino…me la pagherai cara…puoi giurarci!! >>
Nella stanza 53 intanto, Victor sistemava in silenzio la sua roba e Alex lo osservava, quando ebbe finito e indossò gli abiti formali,come anche Alex aveva fatto. Per la cena infatti non era obbligatorio indossare la divisa.
<< Ti piace questa camera?? Secondo me è molto bella…anche la scuola…hai già pronto il tuo discorso? >> quella parlantina aveva colto impreparato l’amico.
<< Ehm,si è bella. Veramente…io non l’ho preparato…perché il discorso lo farà mio fratello per tutti e due.>>
<< Perché non dici qualcosa anche tu?? Ti aiuto io!!! >> propose Alex,voleva mettersi alla prova.
<< Va bene aiutami,io…voglio riuscire a parlare come fai tu e mio fratello,mi piacerebbe molto..>> Tutta l’ora successiva la trascorsero così per creare il discorso dell’altro e per rendere la voce più sicura, Alex non voleva assolutamente che succedesse qualcosa a quel ragazzo così timido e introverso.
<< Bene, sei pronto!! Vedrai che passando un mese con me cambierai,ti insegnerò a essere più sicuro di te,è una promessa ricordatelo!! >>
<< Alex…>>
<< Uhm? >>
<< Ti posso chiedere una cosa? >>
<< Certo dimmi >>
<< …James…ecco…tu e lui…insomma,hai capito…>>
A quell’insinuazione fu Alex a diventare tutto rosso e iniziare a balbettare.
<< Ma…cosa dici,no…io… io e lui,no assolutamente no! A me non piacciono gli uomini,cioè tutti i ragazzi di questa scuola sono molto belli però io non li vedo in quel senso…oh Dio…perché? >> si sentì obbligato a chiedere dopo quello che gli era stato appena chiesto.
Dall’altra parte Victor ci rimase parecchio male anche se non lo diede a vedere,per la risposta dell’altro,per il fatto che lui non era omosessuale.
<< Scusa se ti ho fatto una domanda così imbarazzante,James…lui ti guardava in uno strano modo,quindi ho pensato… se n’è accorto anche Fran,piaci anche a lui…io me ne accorgo perché siamo gemelli e pensiamo quasi con la stessa mente. E tu…beh…tu sei molto ma molto bello,non lo dico con mire su di te…stai tranquillo!! >>
Quel discorso metteva tremendamente a disaggio Alex, che cercò di cambiare discorso,parlando un po’ di se.
<< Stasera ti presento i miei fratelli, devi sapere che loro mi chiamano Angel,dicono che sono il loro angioletto,se vuoi,puoi chiamarmi anche tu così,quando nessuno ci sente,a me piace molto che la gente mi chiami in questo modo…mi fa sentire a casa>> solamente quando terminò la frase,si rese conto che forse aveva azzardato un po’ troppo.
<< Ti chiamerò in qualunque modo tu voglia…né avrei altri in mente…oh…scusa…scusa… non so cosa mi sia preso,scusa ancora. >>
Alex gli sorrise dolce,quel ragazzo non si era accorto della propria bellezza,ma riusciva ad esprimere quello che provava direttamente quando non se lo aspettava,anche se l’intonazione della prima frase,doveva ammetterlo,gli aveva fatto venire la pelle d’oca.
<< Dai vieni Victor,andiamo a cena. Ho una fame tremenda!! >>
<< Vic >>
<< Cosa?? >>
<< Chiamami Vic! >>
<< Ok Vic. Seguimi,per andare alla sala si passa di qua,questa sala è adibita anche alla colazione e al pranzo,anche se per quest’ultimo si può andare anche in cortile,per quanto riguarda gli orari,credo te li abbia già riferiti James. Ah proposito, parli del diavolo…guarda,ti sta aspettando con tuo fratello per il discorso,io mi metterò lì vicino,così dopo prenderemo insieme la cena,ok,buona fortuna!! >> gli augurò dandogli una pacca sulla spalla.
<< Bene,ragazzi >> la voce di James risuonò per la seconda volta nella stanza quel giorno << vi presento altri due nuovi compagni,vengono dalla Francia e ora si presenteranno a voi! >>
Francois iniziò : << Ciao,io mi chiamo Francois,lui è mio fratello..>> non fece in tempo a continuare la frase che il fratello lo fermò. << e io sono Victor Dela Croix. Io e mio fratello abbiamo deciso di iscriverci a questa scuola perché abbiamo reputato sia una delle migliori per formazione,e , grazie anche al nostro aspetto siamo arrivati sin qui. Ora,speriamo tanto di diventare vostri amici. Grazie. >> appena finì si girò verso Alex che gli sorrise dolcemente facendogli un segno positivo,ricevendo dall’altro un sorriso timido. A quel punto Alex si avvicinò a Vic,facendogli segno di seguirlo per la cena,presero riso e carne, e si diressero al tavolo di Mattew e Daniel che gli aspettavano,prima di sedersi Alex chiamò anche Francois per sedersi a mangiare con loro,il quale accettò l’invito.
<< Angel…loro sono i tuoi nuovi amici,tutti carini come sempre?!?>>
<< Non fare lo scemo Dan,qui siamo tutti carini,se no non saremo entrati in questa scuola. Comunque, lui è Victor il mio compagno di stanza.>> spiegò ai fratelli.
<< Sono quasi geloso,un ragazzo così carino tutto per te… se fossi al tuo posto…>> disse a Vic << Ne approfitterei per farti il nostro Angel si intende. >> il loro Angel a quell’affermazione cambiò colore,si sentì veramente umiliato.
<< Dai Alex sta scherzando lui ovviamente, Dan non fai ridere,non tutti sono come te!! Quindi voi siete i francesini… Alex era tanto eccitato per il vostro arrivo,però siete davvero carini,soprattutto tutti e due insieme, si potrebbe…>>
<< Dici tanto a tuo fratello,ma tu sei come lui,guarda potrei farmelo io,il tuo…vostro Angel,sarebbe molto piacevole,ma penso proprio che se lo facessi non potrei più alzarmi per un bel po’ >> disse Francois. Alex insieme a Vic intanto sprofondavano nella vergogna,mangiavano in silenzio la cena e ogni tanto ascoltavano cosa gli altri tre dicevano, questi continuavano a scambiarsi battute provocanti e ricche di doppi sensi. A complicare la situazione già abbastanza imbarazzante ci pensava suo fratello Matt che continuava a strusciare la gamba contro la sua,mettendolo ancor più in imbarazzo,gli sembravano così strani quei discorsi,lui non era il loro ragazzo per i fratelli ma solo un famigliare,invece loro si rivolgevano senza mezzi termini come se Alex gli appartenesse, per tutta la cena,in cui i suoi occhi erano rimasti bassi, si era sentito divorare dagli occhi delle persone seduti al loro tavolo. Poi c’era stata una battuta particolare sul chi si doveva fare chi e in che modo e quella gamba che si faceva sempre più insistente sulla sua. Doveva interrompere tutto,anche Vic si era accorto del suo disagio e forse ciò da un certo punto di vista gli faceva anche piacere,non appena si rese conto di ciò, sentì una mano ferma che si poggiò sulla sua coscia e con gli occhi gli fece segno di andarsene, Alex ringraziò il cielo e colse l’occasione di andarsene. Nello stesso momento entrambi si alzarono: << Grazie della cena,è stato una giornata stressante per entrambi,poi domani dovrò regolare i conti con voi due,sono rimasto veramente disgustato dal vostro comportamento,e pensare che avevo invitato i miei nuovi amici per conoscere i miei adorati fratelli,siete veramente una disgrazia,ma chi me lo ha fatto fare ad avere due fratelli come voi? E finitela con questo comportamento da fidanzati gelosi,è proprio di cattivo gusto. Con questo credo proprio di aver concluso,vi auguro una buona notte.>> disse ai fratelli con tono sprezzante e pieno di rancore. << Andiamo Vic, la gente così è meglio perderla che trovarla,purtroppo per me sono i miei fratelli e dobbiamo stare vicini.>> i due velocemente si diressero in camera e dopo il turno per il bagno si erano cambiati ed erano andati a letto.
<< Vic ? >>
<< Si dimmi.>>
<< Scusami per il comportamento dei miei fratelli,non so proprio perché si siano comportati in quel modo,poi tutte quelle battutine erano veramente fastidiose,spero che tu e tuo fratello non ci siate rimasti troppo male.>>
<< Non preoccuparti,anche mio fratello gli ha dato man forte per tutta la serata.. e poi..>> disse a voce molto bassa che Alex non riuscì a capire << hanno ragione potrei anche insegnarti una o due tecniche a letto,mi piacerebbe molto..>>
<< Cosa hai detto?? Non sono riuscito a capire l’ultima frase.>>
<< Ho detto che è meglio andare a letto. Buonanotte.>>
<< Buona notte anche a te Vic.>>
Nella sala mensa i tre erano rimasti a confabulare sempre sullo stesso argomento,ma anche sul fatto che il loro fratellino si era molto incavolato con loro.
<< Dan, perché ai detto quelle cose? Si è incazzato e ora per colpa tua non ci parlerà per un bel po’ di tempo >> affermò scocciato verso il fratello.
<< Anche tu ci sei andato pesante,la colpa non è solo mia,poi lo abbiamo sempre fatto,scherzare in questo modo,solo questa volta se l’è presa! >> rispose l’altro.
<< Non per disturbare il vostro dialogo. Ma voi volete farvi vostro fratellino?? Non siete tanto normali. Anche io mi sarei sentito offeso da insinuazioni così forti rivoltemi da persone di famiglia. Però visto che voi siete i famigliari a mio giudizio personale dovreste farvi da parte,preferirei molto farmelo io,però anche James lo vuole e, non ci giurerei,ma anche mio fratello ne è affascinato,se fossi in voi ci rinuncerei,non potete costringerlo ad amarvi con la forza. Ciao ciao >> e se ne andò. I giorni passavano e Alex e Vic diventavano sempre più amici e si conoscevano meglio,avevano inoltre scoperto di avere molte più cose in comune di quello che avevano pensato. Vic si era aperto con lui e ora scherzava e chiacchierava naturalmente con Alex,come faceva con il fratello. I rapporti tra Alex e i suoi fratelli non andavano di certo per il meglio,in quanto Alex non aveva più voluto parlare con loro dopo la grande umiliazione che aveva ricevuto durante la fatidica cena,anche se loro cercavano di avvicinarlo per scusarsi,non sopportavano infatti che il loro Angel non gli parlasse. Erano arrivati a fargli la posta alla fine delle lezioni, all’entrata della sala mensa in tutti i tre pasti della giornata e Daniel rimaneva davanti alla camera 53 finché Alex non rientrava con il suo amico. Dal punto di vista di Alex i suoi due fratelli erano diventati veramente insistenti,non riusciva a liberarsene,lo seguivano entrambi come un’ombra dovunque andasse,e gli chiedevano perdono per il loro comportamento,ma lui non li voleva perdonare,non ancora almeno, dovevano soffrire e rodersi la coscienza ancora per un po’ per espiare le colpe per tutto quello che avevano combinato. Le settimane passavano e Alex non aveva ancora perdonato i fratelli,ma questi avrebbero trovato un modo per far si che ciò avvenisse, erano disposti ad architettare qualsiasi cosa,mettendo in cattiva luce tutti coloro che erano vicini a loro per ottenere l’agoniato perdono.
FINE 2° CAPITOLO
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