Prima fic che scrivo per il web…ma…speriamo vi piaccia…nei primi capitoli non succede gran che di interessante…è una fic che va molto a rilento…poca ispirazione e poca voglia di farla procedere… La dedico alle mie amiche…che non l’hanno ancora letta…ma per mia pigrizia che non gliel’ho mandata e per il fatto che l’ho cambiata un casino di volte… a: Ale, Ichigo e Witch. Ciao baci…baci e buona lettura. Miko-chan
Private School
parte I
di Miko
Alexander Deam,era finalmente giunto nella sua nuova scuola,il collegio superiore maschile St.Justin. Questo era un collegio molto particolare,diverso dagli altri,li,infatti,si accedeva tramite selezione,ma si dovevano possedere determinate caratteristiche: bravi a scuola,negli sport,ricchi…e soprattutto bisognava essere di bel aspetto. Lui possedeva tutte queste caratteristiche: alto 1,75cm,muscoli torniti dagli anni di sport che aveva fatto per poter essere ammesso in quella scuola,viso femmineo,pelle chiara,occhi azzurro cielo e capelli biondi; era bravo in tutte le materie, la sua media era quella del 9,5,i genitori erano a capo di un importante filiale bancaria e avevano grandi possedimenti terrieri. Era definito bello come un angelo da tutti quelli che lo conoscevano,ragazzi e ragazze gli andavano dietro,lo chiamavano “Angel”,non era un nome scelto a caso,ma perché la sua persona veniva sempre associata a un angelo. Ora aveva 16 anni,non aveva mai avuto una storia seria con una ragazza,solo una storiella fatta di baci con una conosciuta ad un circolo,purtroppo la possibilità di conoscerne si limitava notevolmente visto che la St.Justin era una scuola per soli ragazzi. Erano stati i suoi genitori a decidere che doveva frequentarla. Ultimo di quattro fratelli,doveva continuare la tradizione famigliare,che vedeva gli uomini della sua famiglia diplomati in quel collegio. Due dei suoi fratelli la frequentavano ancora: Daniel era al terzo anno e Mattew al quinto,e ora mancava solamente lui per completare, almeno per ora, i diplomati. Il collegio St.Justin esisteva da tanti anni,anche suo nonno aveva frequentato quel collegio,suo padre, i suoi zii,e cugini. Rappresentava senza dubbio una scuola d’elite a Boston. Era situata nel quartiere più in, si presentava come uno stabilimento moderno,infatti nonostante gli anni veniva ristrutturato e modernizzato ogni tre anni, di colore bianco avorio con colonne con capitelli dorici all’entrata davanti al grande portone in mogano; costruito su tre piani a forma rettangolare,dietro si trovava la cappella,dove tutti i giorni prima delle lezioni i ragazzi si recavano. Tutto intorno alla costruzione vi era un ampio prato verde con grandi alberi con sotto delle panchine,che offrivano un fresco ristoro agli studenti, attorno al giardino si ergeva un’alta recinzione con un cancello con ringhiera,un campanello all’esterno e al lato una piccola telecamera. In quella scuola,vi era un stretta sorveglianza,i ragazzi vi trascorrevano l’interno anno scolastico,potevano ricevere determinate visite e avevano solo un fine settimana di libertà al mese,in tutta la scuola erano piazzate telecamere a circuito chiuso per poter controllare gli studenti nel loro tragitto. Alex si avvicinò alla telecamera-citofono,avvicinando il dito sul campanello,era il suo primo giorno di scuola,si sentiva enormemente teso,quella mattina si era preparato velocemente la sua roba,decidendo cosa,nell’intero anno scolastico poteva servirgli,riordinò le cose essenziali,tutti gli altri suoi affetti gli sarebbero stati recapitati più tardi nella settimana. Era enormemente agitato,gli sudavano le mani dall’attesa,quando il cancello si aprì lentamente e un uomo sulla cinquantina arrivò all’entrata ad accoglierlo.
<< Salve signorino Deam,lo stavamo aspettando,benvenuto nella sua nuova scuola, prenda la sua roba che l’accompagno nella sua stanza,e tra 1h esatta hanno inizio le lezioni. Le spiego brevemente come questa scuola è organizzata,anche se immagino che suo padre e i suoi fratelli le abbiano già detto come funziona e quali siano le regole da rispettare e il comportamento da tenere.>>
<< Si signore,me le hanno già elencate numerose volte i miei fratelli e mio padre signore,come d’altronde mi hanno elencato le numerose opportunità che questa scuola offre agli studenti,per iscriversi poi ad una buona università. Personalmente sono molto fiero di essere stato ammesso come i componenti della mia famiglia a questa scuola. Può per favore elencarmi l’orario delle lezioni,o lo devo chiedere al capo dormitorio della mia area?>> chiese educatamente sfoggiando un gentile e delizioso sorriso,come gli era stato insegnato sin da piccolo.
Il signore baffuto vestito in abito nero rispose: << Sarà sicuramente un ottimo acquisto quello che abbiamo fatto,la sua famiglia è molto influente in questo ambiente. Per quanto riguarda i suoi quesiti,potrei rispondere io,ma per essere più dettagliati sarebbe meglio che chiedesse al signorino James,è lui il suo capo dormitorio. È stato inserito nel Dormitorio A,la stanza del capo dormitorio è la numero 50,mentre la sua è la 53,due porte di fronte.>> si affrettò a dire mentre salivano le scale che portavano al dormitorio A dell’area est dell’istituto.
Il dormitorio erano divisi in quattro lettere dell’alfabeto in base all’ala,nel lato est, vi erano quello A,dove vi erano le persone più ricche,abbienti,con risultati ottimi negli sport e nelle materie,bellezza femminea; nel B vi erano quelli che eccellevano in determinate materie e sport rispetto agli altri,non c’era equilibrio. I dormitori A e B, erano caratterizzati dal fatto che gli studenti possedevano bellezza femminea e androgina; i dormitori C e D possedevano ugualmente bellissimi ragazzi,ma distinti da lineamenti differenti,cupi, a volte spettrali o semplicemente più mascolini. Molto spesso i ragazzi durante l’anno potevano essere spostati da un dormitorio all’altro in base a delle caratteristiche modificate.
<< Signorino,questa è la sua stanza,che dovrà condividere con un altro studente non ancora sorteggiato,ma entro stasera lo conoscerà>> disse mentre apriva la porta facendolo entrare nella stanza, << tutte le stanze di questo istituto sono identiche,2 letti,come può vedere anche lei,può scegliere quello che preferisce,2 scrivanie,2 armadi,uno stereo e un televisore. Si sistemi pure come meglio preferisce. Ora le farò conoscere il signorino James,il capo del dormitorio,come le ho già accennato,poggi le valigie sul letto e mi segua,l’aspetto fuori dalla porta.>> annunciò prima di uscire.
<< Grazie>> Alex guardò attentamente la camera, non appena il vice direttore uscì,studiandone i dettagli e le caratteristiche per trovare la sistemazione migliore. Decise infine di prendere il letto di destra vicino alla finestra,poggiò quindi la roba sul letto per disfarla poi in un secondo momento e uscì dalla stanza,dove all’esterno lo attendeva l’uomo. Fecero una decina di passi e arrivarono davanti alla camera numero 50,nella porta sopra il numero che contrassegnava ogni camera vi era una targhetta che dichiarava: - CAPO DORMITORIO JAMES HARRYS & VICE SCOTT WON – Il vice direttore bussò due volte alla porta,successivamente si sentirono dei rumori provenire in sottofondo come se qualcuno stesse riordinando.
<<- si chi è?->> chiese una voce dall’interno.
<< Sono il Vice direttore Valentain, signorino,le posso presentare il signorino Deam che da oggi sarà la nuova matricola che occuperà la stanza 53?>> appena l’uomo finì la frase la porta si aprì.
Dalla porta mezza aperta si affacciò un ragazzo sui 18 anni,con lunghi capelli neri un po’ mossi e un viso dolcissimo,che si presentò come il Capo dormitorio James. << Ciao! Tu devi essere il nuovo studente,Deam giusto?>>domandò il ragazzo sorridente.
Alex rimase incantato da tanta bellezza e quando si sentì osservato si accorse che gli era stata fatta una domanda,nel rispondere prese a balbettare. << P..p..piacere Alexander Deam>> concluse tutto d’un fiato.
<< Bene,posso chiamarti Alex,non mi piace chiamare i miei compagni per cognome,suona troppo informale,e tu puoi chiamarmi James. Ah proposito,quello li sdraiato sul letto che dorme è Scott,se non trovi a me,puoi riferire direttamente a lui. Signor Valentain lei può andare,ora lui è sotto la mia tutela,me ne occuperò io>> Salutando con un cenno del capo se ne andò,lasciando Alex a fissare l’altro come se fosse l’incarnazione divina scesa sulla terra.
<< Cosa c’è?? Ho qualcosa che non va?>> chiese James sentendosi osservato.
<< No scusa,posso farti qualche domanda?>> “cosa mi sta succedendo,sono affascinato da un ragazzo” .
<< Certamente,lo so già cosa vuoi chiedermi. Per prima cosa,Scott non è il mio ragazzo,non sono fidanzato e preferirei conoscerti meglio prima di fare qualcosa con te!>> disse naturalmente e con molta calma,come se di continuo rispondesse a quella domanda.
Alex,dai suoi 1,75,divenne rosso come un peperone sino alla punta delle orecchie e sgranò gli occhi dilatando le pupille al massimo per lo stupore,risvegliatosi dal trance iniziò a muovere le mani in segno di diniego. << No…no…non era questo che volevo chiederti,hai capito male,guarda sei un bel ragazzo,ma io sono etero. Quello che intendevo dire era sapere quali lezioni devo seguire quest’anno e come sono organizzati i corsi. E non per ripetermi o essere antipatico,ma io non ho questi interessi sulla vita intima delle altre persone.>>rispose con voce fredda,mentre l’imbarazzo iniziale era scomparso.
James rimase molto colpito da quel cambiamento,da un momento all’altro era una persona diversa,dall’altro rimase deluso per la risposta fredda dell’altro,sperava proprio di poter avere una chance con lui. Gli rispose con non challance scherzandoci su. << Eh…eh…stavo scherzando dai!! Allora accomodati,non mi piace discutere sulla porta.>> dopo averlo fatto accomodare sul suo letto,prese la sedia della sua scrivania e si sedette di fronte a Alex. << Allora…dicevo…ora ti darò il tuo piano di studi,l’orario delle lezioni e un altro foglio con le regole del collegio. Inizio a spiegarti tutto brevemente poi lo potrai leggere tu nei fogli che ti ho dato. Le lezioni iniziano alle 9.30,alle 9,ossia tra circa una trentina di minuti,sino alle 9.15 c’è la colazione tutti insieme nella sala grande. Le lezioni del 1°anno sono costituite da 8 materie: matematica,lettere,3 lingue a tua scelta,storia,arte e geografia. L’orario delle lezioni va dalle 9.30 alle 13.00,abbiamo quindi la pausa pranzo,si mangia nella sala grande dove si fa colazione e la cena;alle 14.30 riprendono le lezioni sino alle 16,dalle 16.15 alle 18.15 si praticano gli sport,poi sei libero sino alle 21.00 che si cena, e per ultima cosa il coprifuoco è alle 11. Non è consentito uscire fuori dalla scuola,lo si può fare solo una volta al mese o con permessi particolari; la mattina,ancora un’ultima cosa,la mattina dobbiamo passare in chiesa a pregare,come scritto sul regolamento della scuola,se però devi studiare e non ci puoi andare,lo puoi fare la sera quando le lezioni finiscono. Bene ho finito,mi sembra di non aver dimenticato nulla,per qualunque altra spiegazione,chiedi a me,sarò ben lieto di rispondere a qualunque tuo quesito.>>
<< Grazie molte James,ho capito,io allora ora andrei,devo ancora sistemarmi tutta la mia roba,visto che tra un po’ come hai detto tu si scende a fare colazione. Ci vediamo giù tra un po’ per il discorso,allora?>>
<< Contaci! A dopo Alex >> disse mentre l’altro usciva dalla stanza. Era rimasto veramente colpito dal nuovo studente,senza dubbio.
Intanto nella camera 50 Scott si era svegliato dal suo ‘finto’ sonno.
<< Chi era il novellino??>> chiese Scott.
<< Ben svegliato!! Beh è uno nuovo,è il fratellino di Daniel e Mattew,gli somiglia veramente molto,ha caratteristiche di entrambi,lo hai notato?>>
<< Si, veramente bello!! Potrei farci seriamente un pensierino…>> disse Scott assumendo una posa pensierosa << Stanza 53,anche vicina,che fortuna eh?>>
<<Smettila Scott,lo sai che non possiamo,è un novellino,è troppo piccolo,anche se…non lo sembra affatto…potrebbe passare per uno del terzo…è veramente sexy a mio parere…molti gli andranno dietro,ci scommetto..>>
<< E … anche davanti…vedrai…eh…eh!!>> disse malizioso,mimando un gesto con la mano.
<< SCOTT!!! Ti ho detto di smetterla!! >> disse capendo il doppio senso della domanda e soprattutto visto che l’amico continuava a mimare gesti osceni.
Due stanze più avanti, Alex si era sistemato la roba nell’armadio e la cartella con i libri,si era vestito con la divisa scolastica,composta da: pantaloni neri,come i calzini e le scarpe, lunghi, camicia bianca a maniche lunghe con i polsini neri e cravatta nera anch’essa e infine la giacca,sempre nera,naturalmente,con a destra il simbolo della scuola stampato in piccolo color oro,si trovavano un leone e un’aquila di profilo che si fronteggiavano. Erano le 8.50,doveva scendere a fare colazione altrimenti non avrebbe trovato nulla,e le ore del pranzo erano lontane. Per la prima volta avrebbe visto tutti gli alunni della scuola,era stranamente eccitato da ciò,non capendone il motivo. Uscendo dalla sua camera percorrendo il corridoio e le scale, per arrivare alla sala da pranzo,si rese conto dell’infinita grandezza di quella scuola,per fortuna la conosceva dalle descrizioni dei suoi famigliari,altrimenti si sarebbe certamente perso. Ora doveva solo attendere il momento del discorso,come di consuetudine per i nuovi arrivati,questi ultimi dovevano salutare e presentarsi a tutti gli altri allievi,era,secondo Alex,una delle cose più odiose di quella scuola; da quel discorso infatti condizionava il futuro,il farsi degli amici in quella scuola. I suoi fratelli gli avevano più volte spiegato che si doveva presentare in modo sicuro,infatti come dicevano i fratelli: chi si presenta imbarazzato viene considerato tutta l’intera vita scolastica come un imbranato,se invece si è sicuri di sé e fiero,alloro eri considerato un figo e venivi rispettato da tutti. Immerso nei suoi pensieri arrivò alla sala,all’entrata della porta riconobbe il capo dormitorio James,che lo attendeva,era lui che doveva attirare l’attenzione di tutti per far in modo che lui si presentasse.
<< Sei arrivato presto,allora iniziamo?>> domandò ad Alex. << TUTTI ZITTI,UN PO’ DI SILENZIO PER PIACERE. QUESTO E’ IL VOSTRO NUOVO COMPAGNO. DORMITORIO ‘A’. ALEXANDER DEAM. Ora la parola tocca a te,presentati>>disse infine a voce bassa,non udibile a causa del brusio che si era levato e che ogni volta si levava,quando veniva presentato un nuovo studente.
<< Buongiorno a tutti!!! Come state?? Mi chiamo Alexander Deam – sorriso- ma tutti mi chiamano Alex,ho 16 anni e come avrete già intuito,credo,almeno per quelli degli altri anni,sono il fratello minore di Daniel e Mattew. Tuttavia essere loro fratello,per me non costituirà un motivo di vanto,lo so bene che sono amati e ben voluti da tutti. Il mio desiderio è solamente quello che voi mi prendiate in simpatia. Come avete capito adoro parlare,a volte so essere molto logorroico,chiedetelo a loro due>> i fratelli fecero un segno di assenso alle parole del fratellino e tutti nella sala si misero a ridere compreso Alex. << Grazie per avermi ascoltato,potete iniziare a fare colazione!!>>
Era stato bravo,si congratulò da se,non aveva tremato né balbettato e soprattutto aveva attirato l’attenzione degli altri su di se. La sala era immersa dai bisbigli positivi,da parte degli altri ragazzi,che non potevano non commentare il nuovo arrivato.
<< Hai visto…è il fratello di quei due figoni da urlo,però si vede proprio che sono fratelli, è bellissimo anche lui. Le fortune vanno tutte a quel maniaco James,mai negli altri dormitori?>>
<< E’ vero,non è giusto.>> rispondeva un altro.
In fondo alla sala continuavano a imperversare gli antichi dissapori tra i dormitori C e D rispetto a quelli A e B che riuscivano sempre ad accaparrarsi i ragazzi più belli. Alcuni ragazzi si erano nel frattempo avvicinati a Alex per salutarlo e presentarsi, mentre dai tavoli lontani,il fratelli di questo lo guardavano sorridendosi,perché il loro fratellino,essendo lontano da casa, diventava una buona “ preda “ come tutti gli altri ragazzi. Daniel e Mattew,fratelli di Alex, dormitorio A e B, 18 e 20 anni erano dei veri playboy,vantavano di essersi portati a letto metà istituto,nonché alcuni giovani insegnanti che facevano supplenze. Potevano avere tutti,ma volevano l’impossibile, volevano entrambi Alex,il loro fratellino. Si erano resi conto di come Alex era mutato negli anni,da brutto anatroccolo che era,si era trasformato in un bellissimo cigno,dal corpo atletico e slanciato e un faccino d’angelo,in famiglia veniva chiamato Angel ed erano stati proprio loro due a rinominarlo in questo modo,e per completare il tutto era veramente simpatico e socievole con un corpo da urlo. Negli ultimi tempi si erano ritrovati molte volte a desiderarlo,ogni volta che girava per casa poco vestito o quando usciva dal bagno,loro si trovavano sempre lì per vedere scoperta un po’ della sua pelle candida. Di perfetto accordo,si erano promessi che in casa non lo avrebbero toccato,ma potevano provarci solamente,quando anche Alex sarebbe entrato a far parte del loro stesso istituto,per fortuna quel tempo era arrivato,e per loro era stato veramente lungo e estenuante,ma ora lui era li con loro,vicinissimo. Alex si era seduto al tavolo con James,su esplicita richiesta di quest’ultimo; avevano discusso allegramente,come consono del suo carattere,Alex,infatti era molto solare ed estroverso,amava stare con la gente e parlare,faceva facilmente amicizia con tutti e si dimostrava subito molto socievole e affettuoso.
<< Bravo,ti sei presentato veramente bene,gli altri sono rimasti piacevolmente affascinati da te. Ma…dimmi qualcosa di te,ora sarò io,in qualche modo a prendermi cura di te,c’è qualcosa di particolare che devo sapere…parla liberamente,ti puoi fidare di me,coraggio! >>disse mentre inzuppava la brioche nel cappuccino.
<< Grazie,ma mi avevano detto come il discorso doveva essere,a dire la verità…>> disse impacciato toccandosi la testo con la mano mimando un colpetto << …mi hanno aiutato i miei fratelli,loro sono sempre molto gentili con me,sempre. Cosa c’è?? Non guardarmi in quel modo strano,è normale essere così uniti tra fratelli. >> disse vedendo che quando aveva parlato dei fratelli sul volto di James erano passate emozioni contrastanti,rabbia,forse invidia e anche gelosia. << Cosa vuoi sapere di me? Chiedi e io ti rispondo! >>
<< Quindi…i tuoi fratelli ti sono molto vicini?? Non è un bene,ti dovrai separare,devi contare solo su te stesso e naturalmente su di me… cambiando discorso, stasera arriverà il tuo compagno di stanza,arriva dalla Francia,i suoi si sono trasferiti qui e si è iscritto solamente all’ultimo momento,dovrai farlo sentire a suo agio,dicono sia figlio di un influente direttore di banca, con filiali anche qua. Pare che abbia anche un fratello, gemello pare,i loro nomi sono Victor e Francois,devono ancora decidere le stanze,quindi non sappiamo ancora chi dei due si trasferirà nella tua camera. Comunque,qua non si può parlare bene di noi e conoscerci,troppe orecchie potrebbero ascoltare i nostri discorsi e i tuoi segreti…se ne hai… ora devo andare a lezione. Ci vediamo stasera alle 8 in camera mia. Ciao! >>disse mandandogli un bacio volante in direzione dell’altro che era rimasto a bocca aperta. Dopo ciò si ricompose velocemente e finì la sua colazione,per poi alzarsi seguito sempre dagli sguardi di tutti,si diresse nella sua nuova classe dove fece amicizia con i suoi nuovi compagni,che lo presero molto in simpatia. La prima lezione era storia,la trovò veramente noiosa,era seduto vicino alla finestra e prendeva appunti,ma le occhiate dei compagni,nella sua direzione,lo deconcentravano. Per ben cinque volte il professore gli aveva richiamati perché non ascoltavano e lo disturbavano. Dopo questa, altre lezioni e sempre la stessa scena fino all’ora di pranzo,in cui Alex dopo aver preso il pranzo era andato a mangiare sotto l’ombra di un grosso albero in giardino,che aveva visto la mattina quando era arrivato.
<< Ciao Angel,possiamo mangiare insieme a te? >>
Come sentì quel nome pronunciato con tanta dolcezza guardò verso quelle persone che si trovavano davanti a lui con il pranzo in mano, e lentamente con movimenti studiati e si sedevano accanto a lui,ognuno al lato opposto,lasciando Alex in mezzo.
<< Certo!! >> rispose entusiasta ai fratelli.
<< Come è stato il primo giorno di scuola, piccolo? >> disse Daniel iniziando ad accarezzargli i capelli, nel mentre che il fratellino mangiava, scendendo poi verso la nuca,come faceva sempre quando parlava con lui.
<< E’ stato molto entusiasmante, davvero, come me lo avevate descritto,poi…avete visto? Anche il discorso è andato bene,non potete capire…mi tremavano le gambe quando ero davanti a tutti!! >> rispose con il solito entusiasmo. Nel frattempo continuava a mangiare cullato dalle carezze rilassanti che riceveva, erano scese sul collo e lungo la schiena,la carezza era divenuta duplice perché anche Mattew aveva iniziato ad accarezzarlo.
<< Come mai ti sei seduto con quel James,non ti avrà fatto qualcosa di sconveniente vero?? Dillo a noi e lo sistemiamo per bene!!! >> iniziò Mattew.
<< No Matt, non ti preoccupare…siete troppo apprensivi entrambi,sono grande e forte,non sono più un bambino! >> e mise il broncio,dopo ciò,i fratelli lo coccolarono ancora di più,ma ben presto si resero conto che qualcosa non quadrava affatto.
<< Mi stai nascondendo qualcosa… dimmi la verità, ti ha fatto delle avance quel…quel maniaco…QUEL MANIACO,IO LO AMMAZZO >> proclamò ad alta voce mentre iniziava ad urlare e gesticolare come sempre faceva quando qualcosa o qualcuno lo faceva infuriare.
<< Calmati…non è vero,non è come dici tu…travisi sempre le cose, mi ha solo invitato nella sua stanza per parlargli di me,ma ci sarà anche il suo compagno di stanza e anche il mio che dovrebbe arrivare tra un po’. È francese sapete!!! Non ho mai conosciuto uno straniero…non vedo proprio l’ora!! >> aveva abilmente cambiato discorso, altrimenti non l’avrebbero lascito in pace.
<< Va bene…però stai attento,noi siamo qua pronti per te,ricordatelo!! >> l’accarezzarono per l’ultima volta prima di alzarsi << dobbiamo proprio andare>>
<< Non avete mangiato nulla…vi sentirete male…>>disse preoccupato.
<< Stai tranquillo…mangiamo ora andando in classe,tanto abbiamo un ora buca,ci vediamo Angel >>
<< Ciao Angel a più tardi,ci vediamo a cena. Tu e il tuo compagno di stanza cenerete con noi al nostro tavolo,ci contiamo!! >> lo salutarono andandosene.
FINE 1° CAPITOLO…… see you next!
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