Ichigo

 

 


 

 

Prison

 

parte II

 

di MarinaNeko

 

 



Verso le undici e mezza, dopo che fu passato anche l'ultimo professore per la ronda, il trio raggiunse una stanza in fondo al corridoio, Neji bussò un paio di volte, attesero pochi secondi finché Kiba non venne ad aprire alla porta.

"Dai entrate..." disse il castano facendogli cenno di entrare, nella stanza oltre a Kiba c'erano anche altri ragazzi: un tipo dai capelli scuri legati in una strada coda che lo faceva sembrare un ananas ed un ragazzo che portava una paio di spessi occhiali da sole, i loro nomi erano Nara Shikamaru e Aburame Shino.

Naruto arricciò il naso quando avvertì un forte odore di alcolici, non osava immaginare come avesse fatto Kiba per ottenerli. Chiacchierarono del più e del meno, finché il castano non si avvicinò con una scatola in mano, sorridendo sadico. Il ragazzo biondo fissò con sguardo interrogativo la scatola, mentre Sasuke sembrava piuttosto scocciato "Inuzuka, sei proprio una testa di cazzo..." mormorò a denti stretti, ma il castano si limitò a mostrargli la lingua.

"Che cos'è quella scatola?" chiese con aria innocente Naruto, Neji si voltò verso l'amico, "Semplicemente dentro quella scatola ci sono degli obblighi... ognuno di noi ne pesca uno ed è obbligato a farlo, se non lo fa si becca botte e scherzi di cattivo gusto per tutto l'anno." a quelle parole Naruto spalancò leggermente gli occhi, deglutendo, ora capiva il perché dell'avvertimento di Sasuke.

"Dai Uchiha, visto che mi hai dato della testa di cazzo, comincia tu..." mormorò Kiba ridacchiando, Sasuke gli lanciò un'occhiata gelida per poi infilare una mano nella scatola di cartone ed estrarre un bigliettino un pò spiegazzato. Senza dire nulla iniziò a leggerlo, per poi scuotere la testa "Devo leccare qualcuno e dargli un bacio." mormorò imbarazzato, a quelle parole Naruto sobbalzò, non credeva assolutamente che fossero quei tipi di obblighi.

"Mi offro io!" esclamò Neji sollevando il braccio, Sasuke si alzò in piedi, dirigendosi verso il compagno di stanza ed accovacciandosi vicino a lui. Per qualche secondo Sasuke fissò il collo dell'amico, per poi posarci sopra le labbra ed alternare il suo passaggio con baci e lappate. Salì lentamente verso l'alto, raggiungendo il lobo dell'orecchio e mordendolo con delicatezza, per poi salire verso le labbra e leccargliele con un gesto veloce. Inaspettatamente però Neji portò un braccio attorno alla vita dell'Uchiha, obbligandolo a prolungare quel bacio, intrufolando la lingua in bocca al compagno.

Quando si staccarono, Neji s'avvicinò nuovamente al viso di Sasuke per dargli un ultimo bacio, poi si allontanarono e Naruto notò che il colorito di Sasuke, dal solito chiarore era diventato quasi rosso porpora.

Seguì un breve silenzio, finché Naruto non si accorse di avere di fronte la scatola "Dai Nacchan, tocca a te!" esclamò Kiba, Naruto fissò titubante la scatola, per poi estrarre un foglio. Gli ci vollero un paio di minuti prima che potesse capire veramente che cosa doveva fare, anzi cosa doveva farsi fare.

"Allora, che ce scritto, Nacchan?" chiese interessato Neji, Kiba prese di mano il biglietto di Naruto e lo lesse velocemente, per poi sorridere.

"Ti dispiace se me ne occupo io?" chiese sorridendo, Naruto lo fissò spaesato, mentre Kiba avanzò di qualche passo, il biondo indietreggiò, spalmandosi contro il muro.

"N-non voglio..." mormorò, abbassando il viso, Kiba lanciò un'occhiata a Neji "Tienilo fermo." disse, come ordinato, Neji afferrò da dietro il ragazzo biondo, mentre Kiba si apprestò ad abbassargli i pantaloni ed i boxer. Naruto tentò di cacciare un urlo, ma prontamente Neji gli posò una mano sulla bocca.

Naruto iniziò a dimenarsi furiosamente, quel gioco aveva iniziato a stufarlo, non voleva essere obbligato a fare una cosa simile. Fece per mordere la mano di Neji, quando la porta della stanza si spalancò.

A fare il suo ingresso fu lo stesso ragazzo che Naruto aveva visto quel pomeriggio in biblioteca. Spaventato si ricompose, mentre il resto del gruppo sembrò impallidire.

Fu in quel momento che Naruto capì a chi assomigliasse quel tipo, i lineamenti, la fisionomia... era molto somigliante a Sasuke.

"Che diavolo state facendo?" la sua voce era fredda e distaccata, forse anche di più di quella di Sasuke. Il nuovo arrivato fissò Naruto e notando il viso arrossato e le lacrime agli occhi, capì cos'era successo.

"Mi dispiace Itachi." sussurrò Sasuke, ma non ebbe il tempo di pentirsi, poiché Itachi lo colpì in pieno viso con uno schiaffo "Andate in camera vostra e tu..." disse rivolgendosi a Naruto "...vieni con me."



I ragazzi obbedirono senza nemmeno ribattere, ognuno tornò nella sua stanza in silenzio, prima di uscire, Naruto lanciò un'occhiata preoccupata a Sasuke che se ne stava imbambolato, con una mano posata sulla guancia dolorante.

Il ragazzo biondo seguì Itachi per un paio di corridoi, finché non raggiunsero la cucina. Naruto in parte temeva quel ragazzo, gli infondeva timore e sicurezza nello stesso momento... era assurdo, ma lo sentiva dentro.

"Stai bene?" gli chiese gentilmente, offrendogli un bicchiere d'acqua, Naruto lo ringraziò "Tu sei arrivato da poco... vero?" gli chiese accennando ad un sorriso, Naruto arrossì, quando sorrideva era ancora più bello.

"Ehm si... mi chiamo Naruto." si presentò, il ragazzo inclinò il viso di lato "Io mi chiamo Uchiha Itachi, piacere." rispose, Naruto spalancò leggermente gli occhi "Allora era come pensavo.. tu sei parente di Sasuke!" esclamò, Itachi sollevò gli occhi al cielo "Già sono suo fratello maggiore... a proposito, scusa per quello che ti hanno fatto lui ed i suoi amici..." mormorò, ma Naruto scosse la testa "Oh... no...cioè... Sasuke è l'unico che non mi ha fatto nulla..." rispose, in effetti era vero, anzi l'aveva anche avvertito che non era obbligato a venire.

"Non cercare di giustificarlo... Sasuke evidentemente non è abbastanza cresciuto..." mormorò seriamente dispiaciuto Itachi, Naruto gli lanciò un'occhiata triste.

"Comunque se hai bisogno puoi contare su di me."



Quelle parole gli rimasero impresse in testa anche nei giorni successivi.

Non parlò molto con i suoi compagni di stanza, così come con Kiba e gli altri. Passava tutto il pomeriggio in biblioteca, sfinendosi nello studio e rientrando in camera solo per dormire la notte.

Una notte come le altre, dato che non riusciva a dormire si mise a riflettere... Sasuke aveva adempito al suo obbligo senza pensarci due volte, e Neji ne era sembrato felice. Forse fra quei due c'era qualcosa oltre la semplice amicizia. Il ragazzo biondo si rigirò nel letto, quando avvertì un rumore, un gemito provenire da un lato della stanza. Senza far notare di essere ancora sveglio si voltò, notando due figure che si muovevano in perfetta sincronia sotto le lenzuola, non era difficile capire di chi si trattasse.

Con lentezza il biondo si alzò da letto, uscendo fuori nel giardino che si poteva visitare anche dopo il coprifuoco. Non aveva voglia di sentire quei due che facevano chissà cosa e forse l'aria fresca gli avrebbe rinfrescato la mente. Poi improvvisamente avvertì una mano sulla spalla, si voltò e riconobbe Sasuke.

"Ciao." lo salutò freddamente, Sasuke si mise a sedere vicino al biondo "Scusami Uzumaki." mormorò il moro, Naruto fece spallucce "L'importante è che non venite a farlo nel mio letto..." rispose, il moro scosse la testa "Forse dovevo dirtelo prima di me e di Neji..." riprese, Naruto scosse a sua volta la testa "Tranquillo, non lo dirò ad tuo fratello." aggiunse, Sasuke tirò un sospiro di sollievo "Grazie... sei un vero amico." mormorò imbarazzato.

A quelle parole il ragazzo biondo accennò ad un sorriso "Figurati... e ora vai da Neji, ti starà aspettando."



L'inverno era ormai alle porte: il cielo era spesso scuro, pieno di novuloni che annunciavano il brutto tempo. Naruto fissava quei nuvoloni dalla finestra delle biblioteca, il viso appoggiato sulle braccia conserte, lo sguardo annoiato. Essendo nel periodo di Natale si sentiva un pò triste... quel periodo era sempre il peggiore: tutti ridevano e festeggiavano, mentre lui non aveva nessuno su cui contare e divertirsi.

Fece per rimettersi a studiare, quando incrociò lo sguardo di Itachi di fronte a se.

"Ciao." lo salutò sottovoce, il viso del biondino s'illuminò "Ciao Uchiha-san." rispose "Senti ti va di uscire fuori? Così possiamo parlare un pò..." mormorò ancora Itachi, Naruto lo fissò un pò sorpreso, finché Itachi non gli fece cenno di uscire e così fece.

Parlarono a lungo, al contrario di quanto sembrasse Itachi era una persona piuttosto gentile, anzi, da come l'aveva visto la prima volta era molto meno freddo. Si fermarono in giardino, la brezza serale si faceva già sentire e Naruto si strinse nelle spalle. Il ragazzo più grande, notando il comportamento di Naruto si sfilò la giacca, posandola sulle spalle del biondo.

"Grazie." mormorò, Itachi fece spallucce "Prego, nessun problema." rispose sorridendo. Gli piaceva quel calore umano che emanava Itachi... eppure provava un pò di timore.

"Uchiha-san... posso... posso abbracciarti?" chiese con timidezza, Itachi s'accigliò, per poi incontrare il viso di Naruto misto fra l'imbarazzo ed una dolcezza assurda, così annuì. Il ragazzo biondo si sporse appena, immergendo il viso sul petto di Itachi, stringendogli le braccia attorno alla vita.

"Sei tanto caldo." mormorò sottovoce Naruto, Itachi rimase per un attimo imbambolato, stretto fra le braccia del biondo, finché non decise di scorrere le braccia sulla schiena di Naruto, stringendolo di più a se.

"Uchiha-san, io... volevo ancora ringraziarti per avermi salvato quella volta...." mormorò arrossendo, Itachi scosse la testa "Dai, non importa... va bene così." disse sorridendo, ma non riuscì a terminare la frase, poiché le labbra di Naruto si posarono sulle sue. L'Uchiha spalancò leggermente gli occhi, fissando il viso di Naruto che aveva assunto un colorito del tutto rosso.

D'altro canto Naruto si stava chiedendo che diavolo gli era preso: di solito non era così spontaneo, eppure con Itachi era andato oltre le sue stesse aspettative. Improvvisamente avvertì la lingua di Itachi spaziare nella sua bocca, cercando un contatto più profondo. E questo non tardò ad arrivare quando anche Naruto sfiorò la lingua del moro con la sua. Quando si staccarono, Naruto respirava a fatica, mentre le guance di Itachi si erano dipinte di uno strano colorito.

"Uchiha-san... non lo so, ma forse, forse... mi sono innamorato di te." mormorò abbassando lo sguardo, Itachi sorrise, sollevandogli leggermente il viso "Va tutto bene, e chiamami Itachi, non Uchiha-san... ok?"

Quelle parole significarono molto per Naruto.



Da quel giorno Naruto iniziò a vedere Itachi più spesso del solito, gli piaceva trascorrere pomeriggio interi con lui, fra le sue braccia o ripassando assieme le lezioni. Itachi era una brava persona, era bello, gentile... era come un fratello maggiore per Naruto.

Natale arrivò in fretta, il giorno più triste dell'intero anno dopo il suo compleanno, il biondo stava cercando di concentrarsi sullo studio, quando improvvisamente Neji gli si avvicinò con un pacchetto in mano "Ciao." lo salutò allegro, Naruto rispose al saluto con meno enfasi, ma cercando comunque di essere gentile.

"Buon Natale." gli disse lo Hyuuga porgendogli il pacchetto, Naruto fissò stranito l'involucro di carta blu, per poi afferrarlo fra le mani "Ehm... grazie... anche se io non ti ho comprato nulla." mormorò dispiaciuto, ma Neji scosse la testa "No, non preoccuparti. Consideralo un regalo per farmi perdonare per quel fattaccio di qualche mese fa..." disse abbassando lo sguardo, Naruto sorrise "Oh, per quello ti avevo già perdonato."



La sera di Natale, per festeggiare il gruppetto si radunò nella stanza di Sasuke, Neji e Naruto, come al solito Kiba rubò gli alcolici dalla dispensa, forse per loro bere era anche un modo per alleviare le sofferenze procurate dalle loro ferite interne, tagli che si portarono nel più profondo del cuore da quando erano bambini piccoli.

Naruto se ne stava col viso arrossato appoggiato con la testa sul letto, gli occhi opachi e socchiusi, mentre osservava Kiba e Shino darsela alla pazza gioia sul letto di Neji. Quest'ultimo dormiva sul tappeto, i capelli sparsi ovunque sul viso, mentre tanto per cambiare anche Shikamaru se ne stava seduto con la schiena contro il muro, mezzo addormentato anche lui.

Naruto si sollevò da terra, raggiungendo con una camminata piuttosto ciondolante il giardino, dove trovò Sasuke che sorseggiava direttamente dalla bottiglia, della vodka. Il moro sembrava ancora piuttosto lucido, nonostante si fosse già bevuto più della metà di quella bottiglia.

Il ragazzo biondo si mise a sedere di fianco a lui, lanciandogli un'occhiata veloce.

"Naruto... sei ubriaco?" gli chiese con voce roca, il biondo iniziò a ridere sommessamente "Sai, l'ultima volta che mi è successa una cosa del genere ho picchiato una ragazza, chissà cosa farò questa volta..." mormorò divertito, Sasuke scosse la testa, rimettendosi a bere dalla bottiglia.

"Me ne fai assaggiare un pò?" chiese il biondo, ma prontamente Sasuke gli rispose con un secco "No." A quella risposta il ragazzo biondo s'accigliò, allungando un braccio nel vano tentativo di rubar di mano a Sasuke la bottiglia di vodka, col risultato di cadere come un sacco di patate addosso al moro.

"Conosco un modo migliore per assaggiare..." mormorò leccando le labbra di Sasuke, a quel gesto il moro s'accigliò, muovendo la testa di lato "Smettila Naruto... torniamo in stanza..." rispose lanciandogli un'occhiata fredda, ma prontamente il biondo posò, stavolta con più decisione, le labbra su quelle di Sasuke, inchiodandogli i polsi sopra la testa, per evitare di farlo scappare "Cosa cambia... scopare all'aperto o in stanza?" disse divertito Naruto, a quelle parole Sasuke scosse la testa "Naruto... tu sei ubriaco fradicio, non sai che stai dicendo..." rispose, ma il biondo iniziò a sbottonare la camicia del moro, un bottone alla volta, per poi avventarsi sul suo petto, con lunghi ed umidi baci.

"Voglio fotterti Sasuke..." sussurrò all'orecchio del moro, Sasuke iniziò a muoversi nel tentativo di strattonare Naruto, e fortunatamente ci riuscì, ribaltando le posizioni.

"Ah... se volevi stare tu sopra, dovevi dirmelo subito..." sussurrò eccitato il biondo, spingendo lentamente il bacino contro quello di Sasuke, il moro si limitò ad alzare lo sguardo, incontrando inaspettatamente quello di suo fratello Itachi.

"Ciao Itachi..." lo salutò tranquillamente, ltachi si chinò per raccogliere la bottiglia ed annusarne il contenuto "Non dovresti farlo bere..." disse, a quelle parole Sasuke s'irritò "Naruto non è un bambino, lo tratti sempre come se fosse tuo fratello... eppure..." mormorò, fissando il biondo che dormiva sotto di se "... eppure, sono io tuo fratello!" esclamò, ma Itachi scosse la testa, chinandosi per prendere in braccio il ragazzo biondo "Mi dispiace, ma il rapporto che c'è fra me e Naruto è molto di più che un rapporto fraterno..." disse il più grande, Sasuke scosse la testa "Te lo sei portato a letto?" chiese stupito, ma Itachi sollevò gli occhi al cielo "Lui non è una puttana come te... non è un genio, ti è superiore in tutto."



Itachi portò Naruto nella sua stanza, svestendolo e facendogli indossare una sua maglietta che gli andava un pò troppo grossa, ma che lo rendeva assolutamente adorabile. Si addormentò cullandolo fra le sue braccia, rendendosi conto, l'indomani, di quanto fosse passata in fretta quella notte.

Naruto si mosse lentamente, cercando a tentoni il cuscino, quando improvvisamente capì di non essere solo, ma soprattutto di non essere nel suo letto. Spalancò gli occhi rendendosi conto di avere addosso solo un paio di boxer ed una maglia che per di più non era sua. Ma la cosa che lo stupì di più fu di trovare Itachi che dormiva beatamente, tenendolo fra le sue braccia.

A quella visione il biondo arrossì violentemente, rendendosi conto di avere un mal di testa assurdo. Si portò una mano sulla fronte, stropicciandola un pò, ma il dolore sembrava non voler passare. Improvvisamente si accorse di essere osservato da due occhi scuri, così sollevò lo sguardo.

"Buongiorno." era la voce gentile di Itachi che lo salutava, Naruto gli sorrise, baciandolo.

"Come mai... sono nel tuo letto?" chiese leggermente preoccupato, Itachi si sollevò, mettendosi di lato "Semplicemente ieri hai bevuto come una spugna e oggi ne paghi le conseguenze..." visto che sembrava non ricordare ciò che aveva tentato di fare con Sasuke, forse era meglio non parlare troppo e limitarsi a dire il giusto ed indispensabile.

"Oh... è vero, ieri ho bevuto come un matto..." ridacchiò il biondo, ma Itachi gli lanciò un'occhiataccia "Non c'è nulla di divertente Naruto..." mormorò facendo sentire in colpa il biondo, ma subito dopo gli scompigliò i capelli "Ok, va bene così... però non fare più casini, ok?"