Spoilers: behind the scenes - R1

Disclaimers: Sunrise e CLAMP

Note: a Milano piove e fa freddo, quindi mangiamo le castagne!

 

 

 

 


 

 

Printemps

 

parte III

 

di Alexiel

 

 

Mentre Lelouch assaporava con lenti gesti eleganti la sua porzione di katsudon, Suzaku era arrivato al terzo piatto di ramen.

 

-Fame, eh?-

 

Suzaku sollevò il viso dalla ciotola con la bocca piena di pasta e annuì rubando un pezzo di cotoletta all’amico.

 

-Questa la lasci?-

 

Lelouch ridacchiò lasciando che Suzaku lo aiutasse a finire la pietanza, in ogni caso da solo non ce l’avrebbe mai fatta. Era un po’ deluso dal fatto che, a parte un po’ di ciance, l’amico non gli avesse confidato cosa non lo faceva riposare la notte e in ogni caso non se la sentiva di insistere con la sua richiesta.

 

-Cosa c’è Lelouch?-

 

Il ragazzo scosse la testa e si alzò scusandosi con un lieve inchino. Tornò dopo qualche minuto porgendo all’amico la sua giacca.

 

-Andiamo?-

 

-Ma hai già pagato?-

 

Lelouch annuì e gli fece segno di sbrigarsi, avviandosi verso l’uscita. Suzaku si alzò e lo raggiunse all’esterno del locale, afferrandogli la mano.

 

-Grazie per la cena... però, Lelouch... che ti prende? Ti sei rabbuiato all’improvviso...-

 

Lelouch si bloccò sui suoi passi cogliendo alla sprovvista Suzaku che gli urtò contro.

 

-Oh, scusa, io...-

 

-Ti ringrazio per la serata, ma è meglio se vado a casa, adesso. Ci vediamo domani a scuola.-

 

Suzaku lo trattenne per un braccio facendolo voltare verso di sè.

 

-Non te la caverai così Lelouch, adesso mi dici cosa c’è che non va o io...-

 

-O tu cosa?-

 

-O io ci rimango male...-

 

Lelouch sospirò rivolgendo lo sguardo alle proprie mani, come sempre disarmato di fronte a Suzaku.

 

-Anche io ci rimango male quando un amico mi illude di fidarsi di me e poi mi dimostra il contrario...-

 

Suzaku lo guardò interrogativamente, senza cogliere l’allusione: si era già dimenticato la richiesta che Lelouch gli aveva fatto quella mattina, ma non per cattiveria... semplicemente per lui non aveva importanza sfogarsi, l’unica cosa che contava era poter passare del tempo assieme al suo amico, lontano dall’istituto Ashford dove quasi tutti ancora lo guardavano con diffidenza e disgusto.

 

-Tu mi dici sempre che sono scemo, e in effetti hai ragione, perchè non capisco dove io possa aver sbagliato... in ogni caso Lelouch... mi dispiace di averti offeso o di averti fatto arrabbiare... davvero...-

 

Rivolse all’amico uno sguardo remissivo che fece cadere rovinosamente tutte le difese di Lelouch, domando il suo altezzoso cipiglio e sciogliendolo fin nel profondo.

Colto da un improvviso impeto abbracciò l’amico affondando il viso nel suo collo e stringendogli le braccia attorno al torace.

 

-Suzaku...-

 

Il ragazzo rimase interdetto, ma ricambiò l’abbraccio infilando le dita di una mano tra i capelli della nuca di Lelouch.

 

-Si può sapere cosa c’è?-

 

Lo sussurrò appoggiandogli le labbra sulla fronte in un bacio fraterno. Lelouch si strinse ancora di più contro il petto dell’amico senza rispondere, ma cercando il suo calore e il suo affetto.

 

-Lelouch?-

 

Gli sollevò il viso tra le mani facendogli aprire gli occhi e osservandolo intensamente: Lelouch arrossì sotto quello sguardo cristallino e agì d’impulso, annullando la distanza tra loro con un bacio che nessuno dei due si sarebbe mai aspettato.

Suzaku chiuse  istintivamente gli occhi e ricambiò il bacio senza pensare, dimentico del fatto che fossero sul marciapiede e che qualcuno avrebbe potuto vederli... Sentiva solo le labbra di Lelouch premute contro le sue che si aprivano invitanti... Suzaku non aveva bisogno di altro per perdere la ragione: inclinò leggermente il capo baciandolo senza togliere le mani dal suo viso sottile, e sentendo la testa svuotarsi per fare spazio solo alle sensazioni.

Nessuno dei due, forse, immaginava quanto desideravano questo contatto... toccarsi, baciarsi...

Le braccia di Suzaku circondavano con facilità la vita snella di Lelouch che era completamente aggrappato a lui, le labbra si cercavano ormai febbrilmente, la lingua di Suzaku accarezzava quella di Lelouch strappandogli gemiti che gli facevano rimbombare il sangue negli orecchi.

Entrambi si resero conto di desiderarsi da tempo, altrimenti come poteva spiegarsi quel bacio nato dal nulla, addossati alla saracinesca abbassata di un negozio chiuso, incuranti della gente che passava?

Si separarono ansimando, i pugni di Lelouch chiusi sul petto di Suzaku e le braccia di quest’ultimo avvinghiate attorno a lui. Non riuscivano a parlare, non sapevano cosa dire... si guardarono a lungo respirando affannosamente e scambiandosi piccoli baci sulle labbra, finchè Lelouch ruppe il silenzio appoggiando le labbra sul collo dell’amico e confessandogli con un filo di voce:

 

-Ti amo, Suzaku...-

 

[to be continued... maybe]