Spoilers: behind the scenes - R1

Disclaimers: Sunrise e CLAMP

Note:

Nota random 1: a certe persone dovrebbero vietare l’utilizzo del cellulare... c’è sta tizia che parla ininterrottamente da quando è salita ovvero un’ora fa. Un po’ maleducata no?

Nota random 2: questo treno ha 20 minuti di ritardo... se perdo la coincidenza sono fregata!

Nota random 3: la batteria mi abbandonaaah! Se riesco a prendere l’Eurostar (vedi Nota random 2) finisco il drabble attaccata alla corrente del treno :)

Nota random 4: ho preso l’Eurostar per il rotto della cuffia *phew*

 

 

 


 

 

Printemps

 

parte I

 

di Alexiel

 

 

Che la primavera fosse alle porte si intuiva dal fatto che la brezza fosse ormai mite, non tagliente come le settimane precedenti e che il giardino dell’Istituto Ashford fosse punteggiato di crochi gialli e violetti.

Attraverso la vetrata la luce filtrava senza ostacoli illuminando in pieno la persona addormentata con il viso appoggiato al banco, facendo splendere di sfumature rossicce i morbidi riccioli castani.

Improvvisamente la porta della classe si spalancò lasciando entrare a grandi passi un ragazzo alto, sottile, dai capelli neri e il fiero cipiglio di un principe ribelle.

 

-Suzaku!-

 

Il ragazzo addormentato sobbalzò per lo spavento e sollevò il viso assonnato stropicciandosi gli occhi.

 

-Oh.. sei tu Lelouch... uhm...-

 

Aveva la voce impastata dal sonno e ancora non riusciva a pensare lucidamente, la mente ancora annebbiata dai sogni.

Lelouch gli si parò davanti squadrandolo con arrogante superiorità:

 

-Come hai osato addormentarti senza rispondere ai miei messaggi, alle telefonate e senza avvisare nessuno che eri qui?-

 

Suzaku sorrise e chiese scusa, inconsapevole del fatto che quelle sue espressioni dolci avevano un effetto disarmante su Lelouch il quale sentì uno sfarfallìo nello stomaco e incrociò le braccia sul petto nel tentativo di ignorarlo.

 

-Avevi bisogno di me?-

 

Suzaku si alzò stiracchiandosi come un gatto e avvicinandosi all’amico che indietreggiò di qualche passo.

 

-Milly mi sta dando il tormento per la preparazione del festival dello sport. Fai parte del comitato studentesco anche tu mi pare, quindi vieni a darmi una mano... da solo non ce la faccio più!-

 

Suzaku lo prese per mano annuendo.

 

-Ma certo che vi do una mano! Mi è preso un colpo di sonno perchè stanotte non sono riuscito a chiudere occhio... Ma adesso sto bene.-

 

Sorrise di nuovo facendo arrossire Lelouch che sentiva il calore della mano di Suzaku come se fosse l’unica sensazione in grado di provare, annientando tutto il resto.

 

-Hm.. come mai hai dormito male?-

 

I due ragazzi uscirono dalla classe e Suzaku liberò la mano di Lelouch dalla presa, lasciandolo con uno sgradevole senso di freddo e abbandono.

 

-Niente di che... pensieri... non ti preoccupare, ok? Nulla di grave.-

 

E gli sorrise di nuovo, mettendo definitivamente un punto all’argomento.

Lelouch lo seguiva osservando come i capelli gli si arricciassero in maniera disordinata sulla nuca e provando il forte desiderio di toccarglieli per sentire se fossero morbidi come sembrava. Ma era sicuro lo fossero. Quando erano piccoli era solito giocare a lungo con quei riccioli color miele, sdraiato assieme a Suzaku e Nunnaly in un letto così grande che nemmeno tutti e tre riuscivano a riempire.

Sospirò e con delicatezza afferrò la mano di Suzaku fermandosi di punto in bianco. Suzaku si voltò verso di lui con un sopracciglio alzato interrogativamente.

 

-Cosa c’è?-

 

-Noi siamo amici vero?-

 

-Che domande! Siamo amici d’infanzia! Amici per la pelle...-

 

-Allora... non vorresti confidarmi questi ‘pensieri’ che non ti fanno riposare bene la notte? Magari posso aiutarti, o anche essere una spalla sulla quale appoggiarti...-

 

Suzaku sentì un tuffo al cuore: il Lelouch che conosceva lui difficilmente offriva appigli così apertamente. Lo guardò nei profondi occhi violetti, così rari in natura come la sua bellezza efebica e delicata.

 

-Lelouch... sì.. sì, mi va di parlarne con te. Perchè non ci vediamo dopo scuola e usciamo a bere qualcosa assieme?-

 

Lelouch fallì nel tentativo di trattenere un sorriso e annuì dimenticando di avere ancora la mano dell’amico tra le sue. Suzaku non ci fece caso e proseguì per il corridoio verso la classe del comitato con le dita intrecciate a quelle di Lelouch.