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PR

parte IV

di Mel

 

Domenica ore 20:49

Sakuragi era inquieto, aspettava ormai da qualche minuto, stringendo tra le mani la sua rosa bianca ………….il suo simbolo di riconoscimento…………la gente gli passava davanti camminando sui marciapiedi per le vie del centro ……era veramente agitato …….ed era anche da solo……………stavolta Yukari non  era lì  a dargli appoggio……………………….e poi non doveva incontrarsi con un cliente qualsiasi …………ma con ‘lui’………….Rukawa.

Perché?

Cosa sarebbe successo?

Cosa voleva da lui?

Dove sarebbero andati insieme?

Mentre tutti quegli interrogativi giravano vorticosamente nella sua testa  una figura silenziosa gli si affiancò , costringendolo ad alzare lo sguardo.

Alzando la testa Sakuragi incontrò lo sguardo profondo del suo cliente.

 

Rukawa si incamminò senza dire niente , Sakuragi dopo un istante iniziò a seguirlo in silenzio.

Camminarono un po’ , Rukawa non si era girato  neppure una volta , sapeva che Sakuragi lo stava seguendo ……era quello il suo lavoro dopotutto.

Il ragazzo dai capelli rossi sospirò esasperato.

Odiava essere ignorato così.

Proseguirono ancora.

“Ehi” disse Sakuragi cercando di farsi sentire  tra la folla di persone che li circondava.

Rukawa proseguì incurante.

“Kitsune ….”provò ancora lui.

Il ragazzo dai capelli neri andò ancora avanti.

“Insomma , stupida volpe”  gridò quasi lui affiancandolo.

Rukawa si girò seccato.

“Cosa vuoi , do’ hao?”

Sakuragi lo guardò negli occhi.

“Non chiamarmi do’ hao e smettila di ignorarmi …………voglio sapere dove stiamo andando”

“Lo vedrai quando arriveremo ………”rispose freddo Rukawa prima di allontanarsi proseguendo per la sua strada.

Stringendo i pugni Sakuragi  lo seguì nuovamente.

 

Il ragazzo dai capelli neri girò all’ angolo di una delle strade principali  ed uno spettacolo unico  si presentò agli occhi del suo Pr.

La piazza centrale  dell’ entrata di un grande centro commerciale si allargava, accogliendo un enorme albero  di Natale  illuminato fino alla cima da piccole luci al neon  che gareggiavano con le stelle  del cielo lì sopra , numerose bancarelle lo circondavano in cerchi concentrici  raggruppandosi sotto le sue altissime fronde ,tra i festoni variopinti ,  le luci ed i colori …………….in alto, più su di tutto quello, lo sfondo nero del cielo dell’ ultimo dell’ anno.

Rukawa avanzò tra la folla, dando di sfuggita un’ occhiata al proprio accompagnatore.

Sakuragi si guardava intorno quasi incredulo, un sorriso solare e spontaneo si disegnò sulle sue labbra mentre continuava a girarsi da una parte all’ altra , mentre lasciava che i suoi occhi brillassero, riempiendosi dei colori stupendi che guardava , mentre le sue guance si arrossavano  delicatamente e non solo per il freddo……………come se vedesse tutto quello per la prima volta ………………

Rukawa rimase a fissarlo, sentendo uno strano calore crescere alla bocca del suo  stomaco, senza riuscire a smettere di guardarlo , gli si avvicinò , lentamente , trovandolo ancora perso in quella stupenda contemplazione.

 

“Ti piace?”chiese a bassa voce.

Sakuragi si girò verso di lui ……..quel tono così basso ……..gli aveva mandato un brivido lungo la schiena ……….non si aspettava di averlo così vicino ………….riportò imbarazzato lo sguardo su quelle luci  e mormorò.

“Si …..è bellissimo”

Rukawa lasciò scivolare su di lui un altro sguardo profondo poi si allontanò.

 

“Vieni”disse.

Il ragazzo dai capelli rossi rimase fermo ancora un attimo poi seguì il proprio cliente  verso l’ ingresso.

 

Rukawa lo condusse verso una delle due grandi sale del centro commerciale, le ante di vetro si aprirono, scorrendo lateralmente e i due entrarono, uno accanto all’ altro.

In un lieve brusio molti dei presenti si girarono verso di loro , seguendo la loro entrata , chiedendosi chi mai potessero essere quei due ragazzi alti come modelli , così singolarmente belli ed eleganti.

Rukawa avanzò , tenendo in mano la giacca  che si era tolto nell’ ingresso , morbidamente avvolto da una maglia  fine di cotone nero a collo alto , raffinatamente abbinata a pantaloni  grigio scuro  di tessuto pesante,  tenuti in vita da un’ elegante cintura  nera dalla fibbia argentata.

Al suo fianco Sakuragi  si lasciò proprio in quel momento scivolare di dosso la giacca scoprendo, stretta sul corpo, una camicia bianca di morbido tessuto , accompagnata da una lunga cravatta di seta nera , unica macchia di colore tra la camicia stessa  e gli aderenti pantaloni color perla.

Fu un susseguirsi di sospiri tra le ragazze presenti , alcune tra le più audaci provarono anche ad avvicinare i due ragazzi , ma Rukawa si scostò velocemente  senza degnarle di uno sguardo, facendosi seguire dal proprio accompagnatore fino ad un angolo poco lontano  da  uno dei tavoli  in fondo.

Il ragazzo dai capelli neri sospirò infastidito da tanta attenzione appoggiandosi al muro, al suo fianco Sakuragi rimaneva immobile lasciando scorrere lo sguardo sugli addobbi colorati della sala , il rosso e il verde dominavano sugli altri colori mescolandosi tra di loro sui festoni sparsi sui muri , sulle tovaglie dei tavoli , sul piccolo albero addobbato al centro della stanza.

Osservando l’ abbigliamento di alcuni presenti e  il loro portamento era facile intuire la natura informale di quel party , niente a che vedere con le sofisticate feste dell’ alta società , ma comunque un luogo mediamente elegante.

Sakuragi continuò a guardarsi intorno, quel posto gli piaceva  , non solo per le luci , l’ atmosfera sembrava più respirabile , meno soffocata dalle esasperanti attenzioni di ricchi uomini d’ affari e rapaci imprenditori, più allegra.

Nonostante questo si sentiva ancora inquieto , sentiva su di sé lo sguardo fisso del proprio cliente,  eppure non osava chiedere ancora perché avesse scelto proprio lui , ogni volta che ci provava  si sentiva mancare la voce per farlo e  le parole gli morivano sulle labbra , agonizzanti.

Cosa doveva fare?

Perché era lì?

 

Rukawa alzò lo sguardo , osservando lontano da loro un interessante gruppo di persone poi richiamò  il  proprio Pr.

Sakuragi  si voltò a guardarlo , attendendo.

 

“Voglio che stasera tu faccia del tuo meglio …….avanti fammi vedere cos’ hai imparato la sera scorsa insieme alla tua accompagnatrice”

 

Il ragazzo dai capelli rossi  lo fissò seriamente in quegli occhi gelidi e intensi.

Con quale arroganza si permetteva di insegnargli il suo lavoro ?

Con uno sguardo bruciante di sfida Sakuragi si diresse lentamente verso un tavolo , sicuro di avere su di sé quello sguardo falsamente incurante, ricordandosi i consigli di Yukari  passò elegantemente tra le persone ferme  a discutere e prese in mano  con curata attenzione  due calici di spumante , tornando poi verso l’ angolo dal quale si era allontanato.

Incurvando leggermente le labbra in un sorriso quasi ironico Sakuragi ne porse uno al proprio cliente, fissandolo con rinnovata aria di sfida.

Rukawa rimase immobile dandogli uno sguardo ,un istante solo prima di tornare a guardare davanti a sé.

 

“Bene……………ma ricorda che se non mi riterrò soddisfatto sarò costretto a riferirlo, chiaro ?” mormorò

 

Sakuragi strinse un pugno, serrandolo attorno al sottile stelo di cristallo di quel calice che teneva ancora in mano, guardandolo con occhi cupi.

“Non ce ne sarà bisogno”sussurrò a denti stretti.

 

 

Finalmente Rukawa  si girò verso di lui e prese il calice che ancora gli stava porgendo, lasciando che le proprie labbra si incurvassero leggermente.

 

Senza neanche portarselo alle labbra il ragazzo dai capelli neri lo alzò in un lieve cenno di saluto.

 

 

Il suo accompagnatore seguì quel gesto, volgendo lo sguardo nocciola  in quella direzione e riconobbe le figure familiari dei propri compagni di squadra fermi a poca distanza da loro.

 

 

 

Sakuragi si irrigidì.

 

Kami  cosa ci facevano loro lì?

No…….kami …..no!

 

Cosa avevano visto?

Perché rimanevano immobili  a guardarli ?

 

 

Rukawa si scostò dal muro ,il calice ancora elegantemente stretto in mano ,affiancandosi al proprio Pr .

“Ricordati delle tue parole” mormorò.

 

 

 

 

 

“Rukawa e Sakuragi …kami sama……”gridò quasi Ayako.

La ragazza raggiunse i due, accompagnata dagli altri membri della squadra

“Che ci fate qui  voi due ? – chiese ancora lei – …..io ho insistito per far venire  con me un po’ della squadra,  ma pensavo che  due come voi  non sarebbero mai venuti  in un posto del genere , per questo non ve l’ ho nemmeno detto e invece…..siete qui …..e insieme anche …..ne sono veramente contenta”

“Ehi tensai  sbaglio o ti abbiamo visto porgere ‘gentilmente’ un bicchiere al tuo peggior nemico, che ti è successo?Hai capito di non avere speranze di batterlo e  vuoi fartelo amico?”scherzò Mitsui.

Ayako lo richiamò.

Sakuragi  strinse un pugno , sospettava che lo avessero visto ………………maledizione …………..chissà da quanto li stavano guardando ………ed ora giustamente  erano venuti lì a scherzare su di lui ……………li guardò un istante ………… si aspettavano tutti che ribattesse , che cominciasse ad offendere Rukawa  e tutte le stupide volpi come lui , se fossero stati in palestra l’ avrebbe fatto senz’ altro, ma lì…………..lì non poteva……..stava lavorando ed  il suo cliente era proprio Rukawa ………… …… come se non bastasse gli aveva ordinato di fare del suo meglio …………..altrimenti  lo avrebbe riferito all’ agenzia ………….e non poteva permettersi in alcun modo di perdere la fiducia del suo datore…………….a lui quel lavoro serviva ………………era troppo importante………… sicuramente più importante del suo orgoglio personale  ………………………………

 

…………poteva solo sperare, con tutte le sue forze, di non doversi scoprire troppo…………………………………

 

Uno sguardo eloquente di Rukawa lo convinse a rispondere.

 

Sakuragi sorrise cordialmente sorprendendoli.

“Ci siamo incontrati per caso e ho creduto che continuare la competizione fuori dal campo non avesse  senso , no?”

 

 

Soddisfatto  da quella risposta Rukawa bevve un altro sorso di spumante mentre gli sguardi stupefatti dei suoi compagni di squadra lasciavano posto ad un’ espressione incredula.

 

Improvvisamente una voce allegra si levò da un lato della sala , un ragazzo dai capelli  neri si avvicinò a loro alzando una mano in segno di saluto.

 

“Ehilà , ci siete proprio tutti eh?”proclamò Sendoh raggiungendoli insieme da alcuni suoi compagni di squadra.

 

I ragazzi si salutarono mentre Kogure spiegava.

“Stavamo salutando Rukawa e Sakuragi , li abbiamo incontrati qualche minuto fa”

 

Sendoh si voltò, lasciando scorrere il suo sguardo attento sui due ragazzi ………….della bellezza del numero undici era già a conoscenza, ma rimase colpito dal ragazzo al suo fianco……………non poteva essere Sakuragi quello……………..così elegante…..raffinato……..

…………………………………………………………….attraente ……..

 

Sorridendo Sendoh si fece più vicino a loro.

 

“Complimenti per l’ eleganza , tensai”mormorò fissando quello sguardo nocciola con voluto interesse.

 

Quel semplice commento bastò ad attirare l’ attenzione di tutta la squadra sul ragazzo dai capelli rossi , Sakuragi si sentì osservare,a  disagio.

 

La camicia stretta , la cravatta elegante , i pantaloni chiari e perfettamente aderenti , i capelli  rosso fuoco lisciati indietro , più lunghi sul collo e ribelli solo nelle ciocche leggere che ricadevano  davanti agli occhi in fili ramati ………………………

…….non lo avevano mai visto così ………….non lo avevano mai neppure immaginato………………

 

“Davvero Hanamichi – assentì compiaciuta Ayako – stai benissimo vestito così…..”

 

Sendoh  lasciò scorrere ancora il suo sguardo sul corpo di Sakuragi , in disparte ed in silenzio Rukawa  fissava  irritato quel ragazzo dai capelli neri …….osservando come quello sguardo, troppo malizioso per i suoi gusti, si soffermasse solo sui punti dove la stoffa tirava  modellando le forme di quel corpo ………

…tutta quell’ attenzione per il ‘suo’ accompagnatore lo infastidiva.

 

Sakuragi sorrise ancora , le guance lievemente arrossate per l’ imbarazzo, sfuggendo agli sguardi  ……..Rukawa lasciò perdere Sendoh , avvicinandosi lentamente al proprio Pr per ricordargli di chi fosse l’ accompagnatore ……………….

 

………e a chi dovesse sorridere in quel modo……………………..

 

“Grazie per i complimenti …….spero solo di non risultare troppo vistoso – si guardò attorno – anche se non sono l’ unico in cravatta fortunatamente”

 

Una risposta moderata , nessun proclamo di genialità , nessuna risata ……Sakuragi che diceva di non voler risultare vistoso…………

………proprio lui ……….che da quando lo conoscevano non era riuscito a fare altro…………..

 

Rimasero decisamente sconvolti, per la prima volta senza parole.

 

Sakuragi voltò discretamente il viso fino ad incontrare con soddisfazione lo sguardo del proprio cliente.

Rukawa  finì di bere l’ ultimo sorso , posando poi il calice lì accanto.

 

Le due squadre iniziarono a conversare , Sakuragi  con discrezione  riuscì a non allontanarsi  da Rukawa , rimanendo  in disparte, senza partecipare al dialogo  se non con qualche frase misurata………………….

Poco distante Sendoh li osservava.

 

 

Rukawa lasciava correre i propri pensieri senza fermarli , accanto a sé avvertiva la presenza di Sakuragi ……il calore del suo corpo ……..

….lo guardò di sfuggita …..un istante ………….

……..doveva proprio dire che il suo Pr si stava comportando bene ………….

…era stato veramente interessante osservare le espressioni stupite dei suoi compagni …….eppure tutta quell’ attenzione su Sakuragi  lo infastidiva …..senza un motivo preciso …….soprattutto le attenzioni di un certo giocatore del Ryonan  erano particolarmente irritanti …credeva veramente che lui non si  fosse accorto  degli sguardi che lanciava al ragazzo dai capelli rossi  fingendo di parlare con gli altri?

Tsk ……era veramente seccante ……….

 

Rukawa rimase appoggiato al muro , guardandosi attorno incurante scorse un’ altra  figura  conosciuta ………la vide venire verso di loro …..non era previsto, ma poteva andar bene lo stesso……

 

“Sakuragi” si sentì chiamare.

 

Il ragazzo dai capelli rossi si girò scorgendo il giovane Shimori  venire verso di loro  mentre ,interrompendo il loro dialogo,  gli altri membri della squadra si voltarono verso il ragazzo  che li stava raggiungendo

 

“Sakuragi …….Rukawa….mi fa piacere rivedervi ……”

 

 

Rivedervi?

Cosa significava?

I ragazzi dello Shohoku  passarono lo sguardo da Sakuragi a Rukawa al nuovo venuto ……….era evidente, si conoscevano già …..e si erano incontrati  insieme ………………Sakuragi e Rukawa insieme?

Rimasero in silenzio ascoltandoli.

 

“Hn” salutò Rukawa affiancando il proprio accompagnatore.

Sakuragi invece sorrise e tesa una mano verso Shimori lo salutò cordialmente.

 

“Kyoshi –san ……”

 

I ragazzi li osservarono increduli.

 

“Togli pure quel san …..vedendoti ho ripensato alla nostra interessante  conversazione , le tue osservazioni  erano molto precise ……

……è ancora un brutto periodo  per investire nel settore pubblicitario?” chiese il ragazzo dai capelli castani sorridendo.

 

Sakuragi rise.

“Si ….pessimo ……..pensa che molte case di cosmesi  stanno fallendo …..il settore della loro promozione non va  e le loro azioni non vengono adeguatamente quotate …………..prendi la ********* …..il suo indice si è ribassato fino a – 0, 37 %”

 

 

Kyoshi si avvicinò rispondendo.

“Addirittura? Io sapevo che  a detenere il primato degli indici fosse la  **** , quanto di vero c’ è  secondo te?”

 

Sakuragi scosse la testa , impegnato in quella discussione ……………

Yukari gli aveva insegnato a leggere le pagine di borsa sui giornali e lui aveva  scoperto che non era affatto difficile , per prepararsi le aveva riguardate anche quella sera prima di uscire …………..

 

“Si  certo è la migliore , ma solo a livello nazionale …….all’ estero le multinazionali  concorrono a quote più alte ….”

 

 

I suoi compagni , poco distanti dai due presi in quella conversazione , fissavano Hanamichi, scioccati.

 

“No….quello non è Sakuragi …….”mormorò Miyagi.

“Concordo …….da quando  si intende di indici  e quotazioni  di  borsa?” rispose Mitsui.

 

“Prima lo vediamo insieme a Rukawa ,senza dover correre a separarli  , vestito elegantemente , gentile ed educato poi  lo vediamo parlare con uno sconosciuto che li aveva già visti insieme e che sembra interessarsi  solo di titoli e azioni ……….no, decisamente non è lui…………” mormorò ancora Miyagi.

 

Ayako senza scomporsi tirò ad entrambi  una ventagliata. 

 

“Dovreste essere felici , finalmente sta mettendo  giudizio , no?”

 

Sakuragi  continuò tranquillamente la propria discussione , Rukawa gli passò alle spalle per allontanarsi , senza farsi vedere , gli sfiorò un braccio, attirando la sua attenzione e mormorò. 

 

“Ti do solo altri due minuti”

 

Poi si allontanò.

Sakuragi  si irrigidì , serrando un istante la mascella, poi sorrise al giovane Shimori e riprese a  parlare.

 

Il ragazzo dai capelli neri si avvicinò ai suoi compagni di squadra, dopo aver preso un altro bicchiere da uno dei tavoli e rimase con loro, a sentirli commentare increduli  il comportamento di Sakuragi,  compiacendosene , mentre il suo accompagnatore salutava  il proprio interlocutore.

 

 

“Allora alla prossima  Hanamichi”

“Con piacere”

“Potremo …non so ………. prendere un aperitivo insieme una di queste sere……che ne dici ?”

“Volentieri”

“Bene , allora ci vediamo………alla prossima Rukawa”

 

Poco distante il ragazzo moro rispose con un semplice cenno della testa  mentre Sakuragi  tornava verso di lui.

 

“Scusatemi per l’ interruzione”disse avvicinandosi.

 

Rukawa lo guardò negli occhi , alzando un sopracciglio ……………forse non era stato abbastanza chiaro …..era lui il suo cliente …non doveva passare il suo tempo con altri …………e poi cos’ era stato quell’ invito prima di andarsene …………un aperitivo  una di quelle sere …….diciamo che il do’ hao non ne avrebbe più avute di sere libere………….per un bel po’.

 

 

I ragazzi accolsero il loro compagno dai capelli rossi tempestandolo di domande , imbarazzato Hanamichi inventò qualche scusa , rimanendo al fianco di Rukawa.

 

Il resto della serata trascorse tranquillamente, la musica iniziò a spandersi nella sala mentre i presenti si facevano da parte per  lasciare al centro del locale un ampio spazio destinato al ballo.

Alcune coppie aprirono le danze volteggiando elegantemente su note che scivolavano via lente, Ayako e gli altri rimasero ad osservarle  mentre, sospirando, Sakuragi  si appoggiava stanco ad un muro dietro di loro.

 

Aveva attirato troppo la loro attenzione con il suo comportamento , era riuscito a trovare delle scuse convincenti, ma era stato troppo avventato ……………….eppure non aveva potuto sottrarsi né alla conversazione con  Shimori né  agli ordini di Rukawa  ……..fortunatamente ora sembrava che il suo cliente si fosse stancato di farlo impazzire ……………tra qualche giorno si sarebbero tutti dimenticati della serata e lui avrebbe potuto continuare ad indossare la sua allegria  per tornare ai  soliti comportamenti ……………

….eppure non capiva …perché Rukawa lo aveva costretto a comportarsi così …………………cosa mai poteva guadagnarci …….

….avrebbero solo finito per dover dare delle spiegazioni inutili a tutti quanti ………………dove voleva arrivare con le sue pretese?

 

 

I suoi pensieri furono interrotti proprio dall’ arrivo di Rukawa.

Si guardarono.

 

Il ragazzo dai capelli neri si avvicinò al suo Pr mormorandogli qualche parola , lentamente , con noncuranza.

Sakuragi alzò di scatto al testa guardandolo ad occhi sgranati, Rukawa  disse qualche altra parola e lui, tentando di calmarsi, sospirò dirigendosi  poi verso la loro manager.

Hanamichi affiancandola le chiese di ballare, porgendogli  la mano , il palmo rovesciato , in un elegante cenno per invitarla.

Immediatamente Miyagi si avvicinò ai due  per opporsi a quell’ idea che vedeva la ‘sua’ Ayako insieme ad un altro, Sakuragi sorridendo rispose anche a lui , già preparato ad un suo eventuale dissenso.

“Non temere Ryota , non avanzo nessuna pretesa sulla ragazza dei tuoi sogni , spero che mi concederai un ballo con lei, non vorrei essere costretto a chiederlo  ad uno di voi ‘ragazzi’ ”

Ayako rise divertita.

Anche Sakuragi sorrise dell’ espressione contrariata dei propri compagni , in effetti se voleva ballare non aveva molta scelta , poteva solo chiederlo a lei.

La bella manager prese la mano di Sakuragi ed insieme si diressero ai margini della zona  di ballo , posizionandosi uno di fronte all’ altro, il ragazzo dai capelli rossi le fece passare una mano dietro la schiena mentre con l’ altra le teneva uno dei polsi.

Le note di una musica classica partirono riempiendo la sala nel momento in cui Sakuragi, impostando i primi movimenti, iniziava a muoversi.

Passi eleganti e calcolati , non troppo lunghi, per permettere ad Ayako di seguirlo , movimenti fluidi e coordinati , leggeri.

Ayako fissò il suo cavaliere sorridendo.

“Kami Hanamichi  sei veramente bravo  ……..cosa ti è successo stasera?”

Sakuragi sorrise allegramente , Rukawa era abbastanza lontano e non avrebbe potuto sentire quelle parole, per cui se le permise.

 

“Alle volte mi concedo una vera serata da tensai”

 

Ayako rise ancora e ripresero insieme a volteggiare nel loro angolo , intenzionati a non attirare troppo gli sguardi.

 

Le note si inseguivano guizzando ora più veloci fino a loro , la ragazza lo guardò ancora.

 

“Dove hai imparato a ballare così ?”

 

Sakuragi le sorrise senza rispondere, girando ancora insieme a lei.

Passando accanto ai margini di quello spazio , vicino ai loro compagni , il ragazzo dai capelli rossi lanciò uno sguardo  freddo al cliente che quella sera lo aveva costretto  a quella dimostrazione.

 

Cosa voleva da lui?

Perché continuava a chiedergli di mettersi in mostra in quel modo?

Cosa mai poteva ottenere?

 

Non aveva potuto rifiutare nemmeno quella volta, non avrebbe potuto rifiutare in nessun caso , qualunque cosa Rukawa gli avesse chiesto, perché quel cliente dagli occhi di ghiaccio aveva la ‘simpatica’ abitudine di concludere ogni richiesta  con la solita frase di avvertimento e lui davvero non poteva permettersi di deludere nessuno , né il suo capo né il suo unico cliente né chi contava su di lui e quel lavoro per vivere.

 

 

Sakuragi scosse la testa,  rilegando in un angolo  quei pensieri  e stringendo a sé Ayako la guidò in quelli che furono gli ultimi passi di danza.

 

Rukawa lo guardava ,appoggiato ad un muro  nell’ angolo lo fissava da lontano , un calice alle labbra , uno dei tanti di quella sera……..

…come si era aspettato  il suo Pr si era comportato in modo impeccabile …………….era vero, lo aveva costretto lui a comportarsi così ……..se non lo avesse fatto avrebbe dovuto passare un'altra insipida sera in mezzo ad assurdi  e falsi  proclami ……….invece così aveva potuto rendere interessante la serata ……………….sapeva che la squadra  si sarebbe  trovata  alla festa , li aveva sentiti parlare con Ayako all’ uscita ……………voleva che vedessero, almeno una volta, come era  in realtà il loro compagno dai capelli rossi …………….

……anche senza che sapessero che era il suo accompagnatore , per orgoglio personale , non avrebbe sopportato di farsi accompagnare dal solito Sakuragi , da quello che scherzava , che rideva in continuazione , che sembrava sempre pronto a fare discussioni solo per mascherare a voce sempre più alta quello che altri non dovevano vedere in lui ……….però forse non aveva fatto male a nascondersi così pensò Rukawa …………….di un ragazzo innocente e ingenuo come lui ci si sarebbe potuti approfittare , servire……………………

 

……..innamorare………………………………

 

 

 

 

Tra tutta la confusione Kaede  forse aveva cominciato ad intravedere qualcosa  in quei sentimenti agitati  , ma lasciò tutto al tempo, interessarsene troppo  non sarebbe stato da lui.

 

E così dopo la sera passata insieme ,dopo essersi reso conto di quanto valesse quel ragazzo ,senza esserne neppure lui per primo consapevole, Rukawa aveva voluto farlo vedere anche a loro , non ne sapeva il perché, ma gli aveva dato soddisfazione vedere i loro volti stupiti , la scomparsa della superficialità con la quale avevano sempre giudicato il loro compagno, la loro palese incredulità ,  anche adesso, mentre le ultime note della musica risuonavano basse , mentre tutti loro seguivano quei passi perfetti ed eleganti, sorpresi.

 

Eppure…ora il vedere il ‘ suo’ accompagnatore così al centro dell’ attenzione , gli sguardi che scivolavano su di lui , colpevole solo dell’ inconsapevolezza della propria attrattiva , le persone che tentavano di avvicinarlo , di portarlo lontano da lui che era il suo cliente , il suo primo cliente …………….era fastidioso , seccante ……………..e non riusciva a capirne il motivo …………………..

 

………da quando aveva visto quel depliant, quella foto ………da quella sera passata insieme ……..dalla sera dopo……..lui che non aveva mai fatto niente del genere  per nessuno ……….lui mai attirato da niente ……..tranne quello sport che amava ……..ora impiegava il suo tempo  trascinandosi  alle feste che aveva sempre odiato , in posti affollati e rumorosi ……………………..

…..poteva significare molto ……………ma preferì non chiederselo seriamente  e riportando il suo sguardo sul proprio accompagnatore lo osservò con  celato interesse bevendo un altro sorso di pregiato spumante.

 

Quando le note finirono Sakuragi e Ayako si lasciarono, tornando insieme verso la loro squadra , il ragazzo dai capelli rossi fu accolto da domande e complimenti , mentre intorno a lui si radunavano i suoi amici, in particolare Sendoh sembrava provare una certa soddisfazione  nel farlo  arrossire con i suoi commenti, distraendolo, per poter passare indisturbato su di lui uno sguardo attento.

 

Rukawa si scostò dal muro avvicinandosi a loro , quel senso di fastidio ancora più forte  mentre con uno sguardo richiamava a sé il proprio  accompagnatore dirigendosi ai tavoli.

 

Sakuragi si allontanò dal gruppo, con la scusa di voler bere qualcosa, seguendo il proprio cliente.

 

Rimasero in silenzio , il ragazzo dai capelli rossi prese un calice e senza farsi vedere, girato di spalle , lo porse a Rukawa , invitandolo a prenderlo poi ne prese uno per sé ………….. nonostante tutto aveva sete.

 

Hanamichi si scostò di lato, accanto al ragazzo dai capelli neri ,si portò dolcemente il bordo di cristallo alle labbra e lasciò che quel liquido ambrato entrasse nella sua bocca a lambire la sua lingua , a rinfrescare la sua gola, scivolando nel suo corpo in un sorso lento e sensuale.

 

Rukawa si ritrovò a fissarlo , lo sguardo azzurro ora blu scuro , cupo e attento.

 

Il mento sollevato lasciava vedere bene la linea morbida del collo mentre le labbra premevano delicatamente  sul vetro , piene e cedevoli…

………bagnate…………………

…gli occhi, chiusi un istante nell’ assaporare quel gusto fresco, ora si aprivano in due spiragli dal  colore caldo della terra ………profondi e affascinanti …………..senza saperlo ……………

 

 

……attraente………….

 

 

 

 

Sakuragi lasciò sul ripiano il proprio calice e si girò ad incontrare gli occhi del proprio cliente, in attesa.

 

Il ragazzo dai capelli neri tornò con lui dai loro compagni.

 

Le parole e la musica si mescolavano fastidiosamente , il rumore lo innervosiva , preso in disparte il proprio Pr  Rukawa gli comunicò la sua decisione di andarsene.

 

“Ma come …non hanno ancora iniziato a contare ….non è cominciato l’ anno nuovo……”disse Sakuragi

 

Rukawa  lo  guardò gelidamente.

“Non mi interessano queste cose”

 

 

Il ragazzo dai capelli rossi non rispose , nonostante tutto si sentiva stanco e sarebbe stato comunque meglio concludere subito quella strana sera.

 

I due si allontanarono senza farsi notare , in silenzio , evitando troppe  spiegazioni.

 

Sistemandosi il soprabito Sakuragi rabbrividì  leggermente  a contatto  con la fredda aria invernale.

Camminarono in silenzio , per le strade deserte , intravedendo una stazione Sakuragi  si fermò.

“Bene , allora per stasera  ci salutiamo qui –  mormorò impaziente di potersi riposare –  spero di aver soddisfatto le tue aspettative” aggiunse ironico.

Ridendo  fece per allontanarsi alzando una mano.

 

Rukawa lo guardò facendo un passo avanti.

 

“E’ ancora presto, accompagnami a casa”ordinò in tono freddo.

 

Sakuragi si fermò , voltandosi per incontrare i suoi occhi di ghiaccio.

 

“Cosa, scusa?”

 

“La serata non è ancora finita , andiamo”

 

“Aspetta  un attimo …..ed io poi dovrei tornare a piedi …..tsk con questo freddo , scordatelo”rispose serio il ragazzo dai capelli rossi.

 

Rukawa  lo fissò , socchiudendo gli occhi fino a ridurli a due fessure , nel suo tono più insofferente disse solo.

 

“Ricordati che sono ancora il tuo cliente”

 

Sakuragi strinse i pugni mentre  il ragazzo dai capelli neri riprendeva ad avanzare  sentendo dietro di sé i passi furiosi  del proprio accompagnatore.

 

 

Si ritrovarono ,dopo qualche minuto, in una tranquilla  strada secondaria , immersi in un quartiere di villette di periferia dall’ aria profumata di mare.

Rukawa  si fermò davanti ad un cancello di ferro battuto  prendendo delle chiavi dalla tasca, aprendolo per poi voltarsi verso Sakuragi.

Il ragazzo dai capelli rossi,  tremando lievemente per il freddo, giocava con il proprio fiato  caldo  osservando come a contatto con l’ aria gelida  si condensasse per poi sparire in pochi istanti.

Sentendosi osservare Sakuragi  si girò, incrociando lo sguardo del proprio cliente.

 

“Entra , ti offro qualcosa di caldo”mormorò Rukawa.

 

In silenzio , aspettando ancora un attimo, Sakuragi lo fissò incerto poi con passo lento lo seguì in casa.

 

 

 

 

 

 

Continua……………………….     

 

 

 

Oh ……si fa più interessante…….*_____*

 

 

Ho pronti i cap fino a 18 da tre mesi, ma sono in pieno esame…….mmhhh…li posterò tutti la prossima volta……promesso….

Saluti

Mel




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