Come
sapete i personaggi purtroppo non sono miei da di
Takehiko
Inoue
Possiamo volare insieme
parte III
di Alessia_1986
“…per aver lasciato l’unica
persona che abbia mai amato…”
Cazzo
Do’hao, perché devi rovinare sempre tutto? Non
capisci che io ormai ho la mia vita? Dovevi per forza confessarmi i tuoi
sentimenti, ora che sto con
Akira?
La nostra occasione l’abbiamo già avuta e tu l’hai
buttata al vento, mi dispiace, ma non tornerò sui miei passi.
“Amore, chi era prima?”
No
Hanamichi, non farai più parte della mia vita!
“Kaede?”
“Hn, era
Sakuragi”
“Ah… E che voleva?”
“Mi ha chiesto se tornavamo insieme”
“COSA!!?”
“Calmati Akira, non è
successo niente!”
“E tu cosa gli hai risposto?”
“Che stavo con te”
A queste mie parole sembra rilassarsi perché, con un
enorme sorriso, mi dice:
“Ti amo Kaede!”
“Hn, andiamo al letto
dai”
Non faccio in tempo a spogliarmi che
vengo letteralmente scaraventato sul letto.
Cos’hai, Kaede? Le
parole di Sakuragi ti hanno colpito a tal punto?
Riuscirò mai a prendere il suo posto nel tuo cuore?
“AHHHHHHH!!”
Cazzo
Kaede, fa piano.
Si vede che è nervoso, non era
mai entrato in me in modo così brutale. Sebbene sia abituato ad
averlo dentro il mio corpo, non posso fare a meno di contorcermi dal dolore
quando assesta le prime spinte. Le mie urla
riecheggiano nella stanza e solo allora si rende conto di avere un po’
esagerato.
“Scusa, non volevo… Non so cosa mi sia preso!”
Eh, io lo so benissimo
cos’hai amore.
“Non fa nulla, davvero”
Non sembra molto convinto delle mie parole,
comunque non ribatte mentre sfila il suo sesso
con estrema cautela. Appena esce completamente da
me cerco di alzarmi, ma delle fortissime fitte al fondoschiena me lo
impediscono. Kaede, vedendomi contorcere dal
dolore, si sente ancora più in colpa, e, come se non bastasse, il suo
sguardo cade sui segni del nostro precedente amplesso. Vedo i suoi occhi
farsi di ghiaccio e solo allora mi accorgo di
alcune inequivocabili macchie di sangue impregnate nelle lenzuola.
“Cazzo, ho proprio
esagerato”
“È questo l’effetto che ti fa
Sakuragi?”
“Hn?”
Scusami amore, non vorrei essere così duro, ma
devo assolutamente capire cosa provi ancora per
lui. Non mi bastano più tutte le sue rassicurazioni se questo è il
risultato. È stata sufficiente una parola di Hanamichi
per scatenare tutto questo subbuglio nel suo cuore.
Perché io lo so che ci sta ancora pensando, il comportamento di prima
me lo ha confermato. Non era mai stato così brusco nei miei confronti;
certo, nei suoi gesti non c’è mai stata dolcezza, ma neanche l’ombra di una
qualche violenza.
“Non mi rispondi? Voglio sapere se è questo
l’effetto che Sakuragi ha su di te!!”
“Sta zitto Akira!”
“No
Kaede, io non mi sto zitto. Ho sempre pensato che il tuo cuore fosse
già occupato, ma ho voluto, ho dovuto crederti quando mi dicevi il
contrario. E ora, invece? Come pretendi che stia
zitto anche adesso, dopo che mi hai quasi violentato perché il tuo ex ti ha
confessato di essere ancora innamorato di te?”
“…”
“Io non sono una bambola Kaede,
ricordatelo!”
“Non l’ho mai pensato”
“Però mi tratti come se lo fossi”
“Basta così Akira. Ti ho
già chiesto scusa e ora, se permetti, voglio dormire. Buonanotte”
Non hai capito niente come al
solito. Non ti stavo accusando di essere stato troppo
violento nei miei confronti, non me ne faccio niente delle tue scuse,
volevo solo sapere il perché di questa tua reazione.
Cazzo,
questa volta ho esagerato!! Non mi era mai successo di perdere le staffe in
questo modo. Io, Kaede
Rukawa, famoso per il mio autocontrollo e sangue freddo, sono andato
fuori di testa.
Dovrei chiarirmi con Akira,
lo so, ma adesso voglio solo dormire e non
pensare più a niente.
Vedo la sua sagoma nell’ombra alzarsi e, seppur con
molta fatica, infilarsi i vestiti che io tanto brutalmente ho tolto. So che
se andrà, lo conosco bene ormai per capire che ora come ora non se la sente
di stare vicino me. E del resto, come dargli torto…
“Allora Kaede, ti
piace?”
“Perché siamo venuti qui?”
“UFFA!! Possibile che tu debba
sempre rovinare tutto in questo modo?”
“Do’hao invece di
blaterare spiegami perché mi hai portato fin qui!”
“E d’accordo… Ayako mi
ha detto che a te piace molto sciare e così ho pensato che sarebbe stato
bello passare due giorni insieme sulla neve”
“…”
“Non dici niente?”
“Grazie”
“Lo sapevo che saresti stato contento. In fondo…
sono un Tensai”
“Do’aho”
“Kitsune?”
“Hn?”
“Ti amo”
HANAMICHI!!
Hn,
è stato solo un sogno… Cazzo
do’hao, perché devi continuare a tormentarmi in
questo modo?
Non sono neanche le sei di mattina, ma non ho più
voglia di dormire. Questo sogno mi ha lasciato un po’ di malinconia addosso.
Sarà meglio che vada a farmi una doccia…
Maledizione!! Neanche l’acqua fredda è servita a
qualcosa. Guardo fuori dalla finestra, è appena
l’alba, tanto vale andare a fare due tiri nel campetto qua vicino…
Parcheggio , come al solito, la bicicletta fuori
dalla recinzione e mi appresto ad entrare nel rettangolo di gioco. Una volta
all’interno, però, mi accorgo di non essere solo…
Hanamichi!!?
Che ci fa sdraiato su quella panchina?
“Ora sto con Sendoh”
Perché non riesco a smettere di pensare alle sue
parole? In fondo avrei dovuto intuirlo… L’ho sempre
saputo che il porcospino aveva delle mire sulla mia
kitsune, ha solo aspettato il momento favorevole
per approfittarsene. Non vedeva l’ora che ci lasciassimo
ed io, come un cretino, me lo sono fatto soffiare dalle mani.
“Ehi Sakuragi!”
E ora chi osa disturbare il genio durante le sue
riflessioni? Mi giro verso il suono di quella voce e noto quel teppista
mezzo ubriaco venirmi incontro
“Ciao Mitsui!”
“Che ci fai da queste
parti? Se non sbaglio abiti parecchio lontano da
qui”
“Fatti i cazzi tuoi!”
“Siamo nervosetti a quanto pare!”
“Lascia perdere, non è aria. Oggi proprio non mi va
di litigare!”
“Problemi di cuore?”
“No!”
“Non mentire, te lo si
legge in faccia Hanamichi. E ti dirò di più:
scommetto che centri in qualche modo un certo volpino di nostra conoscenza,
non è vero?”
“…”
“Ah lo sapevo, ti piace
ancora!! Ho vinto la scommessa con Myiagi”
“COSA!!?”
“E dai calma, non ho
detto niente di male”
“Hn”
“Cos’è, ora lo imiti anche?”
“Fottiti
Mitsui!”
“Certo che sei proprio cotto, eh?”
Ora mi sta facendo incazzare
di brutto! Come si permette di prendere in giro il
Tensai, quel mezzo teppista?
“Dai
Hana, non te la prendere!”
“Domani facciamo i conti
baciapiselli, ora non ho proprio voglia di litigare, ci vediamo!”
E detto ciò me ne vado senza dargli alcuna
possibilità di replica.
Inconsciamente arrivo davanti al campetto di basket
vicino casa di Kaede. Ma
possibile che ogni cosa, ogni posto, mi debba ricordare lui?
Entro con circospezione, non si sa mai me lo trovi
davanti, e mi vado a sedere sull’unica panchina rimasta. Senza accorgermene
i miei occhi si chiudono da soli e sprofondo in un sonno privo di sogni.
Sento dei passi sempre più vicini. Apro gli occhi e
vedo dei tenui raggi di sole farsi spazio tra le nuvole, che questa mattina
intasano il cielo. Cazzo!! Mi sono addormentato
su una panchina!!
“Do’hao stai bene?”
Ma questa è la voce di…
Kaede!? Cosa ci fa
qui?
CONTINUA…
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