Piove
di Francine
Hai visto che piove,
guarda come viene giù
tu che dicevi che non pioveva più
che ormai non ti saresti mai più innamorato
e
adesso guardati sei tutto bagnato
Imprechi pedalando come un dannato verso casa, mentre un acquazzone
improvviso ti inzuppa per bene da capo a piedi. A te piace la pioggia, non è
vero Kaede?
Ti
piace guardarla, da dietro un vetro, attutire i suoni della città e rendere
l’aria attorno irreale.
Ti
piace sentirla scorrere sul tetto di casa, per la ringhiera del balcone,
attraverso i rivoli che si formano attorno ai marciapiedi.
Ti
piace lasciarti cullare dal ritmico scroscio gentile inframmezzato dagli
squarci di luce dei lampi e dai rimbrotti dei tuoni.
La
odi decisamente quando ti sorprende a metà strada, ti sferza il viso senza
alcun riguardo e ti entra fin nel midollo.
Percorrere in bicicletta la strada da scuola verso casa si rivela essere più
complesso del previsto, impegnato come sei ad evitare pozzanghere grandi
come caldere di vulcani preistorici, apparse magicamente nel bel mezzo
dell’asfalto.
Tu
chiudi la porta di casa alle spalle, inzuppando per benino il genkan ed
iniziando a spogliarti nell’ingresso.
Sai
che sei solo, come da qualche anno a questa parte.
Sai
che tuo padre sarà, almeno ufficialmente, impegnato in una riunione in
ufficio che si protrarrà fino a tardi, come ogni giovedì.
Chissà perché, ma ogni mercoledì la sua segretaria chiama casa tua con un
tono di voce allegro, come il cinguettio di un pettirosso.
E
chissà perché, ogni giovedì, tua madre esce di casa e rientra poco dopo le
sette, dopo aver passato una giornata intera assieme a delle vecchie zitelle
straricche con l’hobby del ricamo a punto croce.
Casa
tua è invasa da cuscini ricamati, centrini, abat-jour in filet, tende,
porta-carta igienica in spugna con le cifre in corsivo inglese…potresti
aprire un negozio, e non sia detto che tu non convinca tua madre a farlo, un
giorno o l’altro. Almeno ricaverebbe qualcosa dalla sua frustrazione!
Scrolli le spalle, seminando qua e là alcune gocce che si staccano a
malincuore dai tuoi capelli, ed estrai dall’armadio le tue ciabatte blu
notte.
Entri
in cucina e guardi l’orologio: le sette meno venti.
Persino Akagi ha voluto concludere prima gli allenamenti, visto l’impeto
della pioggia. Tu, da bravo stacanovista, saresti voluto restare in palestra
fino a tardi, fosse sceso giù anche il secondo Diluvio Universale.
Ti
piace stare in palestra, vero Kaede?
Ti
piace infilare canestri uno dietro l’altro.
Ti
piace far finta di smarcare tutti i migliori giocatori della Prefettura,
vero?
Prima
superi agilmente Maki, quel vecchio perennemente abbronzato.
Poi,
quel pazzo esaltato di Kiyota, che rimane spiazzato, imbambolato come un
pesce lesso, dopo una finta che avrebbe intuito anche un neonato in fasce.
E poi
lui, il tuo rivale storico, la tua nemesi, l’unico avversario che ti davvero
da pensare.
Akira
Sendo.
Ogni
volta te lo vedi lì, le braccia alzate in difesa, con la solita espressione
ebete in faccia. Con il solito sorrisetto del cazzo, ma con gli occhi che
scintillano di sfida.
E tu
te lo bevi; è il duello più difficile e complesso, ma alla fine hai ragione
di lui e lo superi, infilando il pallone nel canestro.
Mentre atterri, con la grazia che ti contraddistingue, volgi il tuo sguardo
per cercare le facce allibite e incazzate dei tuoi avversari…ma non solo.
Cerchi anche la sua.
La
sua.
Quella di quel pazzo esaltato, di quello sbruffone da quattro soldi.
Per
vederlo diventare dello stesso colore dei suoi capelli.
Per
vederlo sbottare dalla rabbia, rodersi il fegato per non aver fatto lui
stesso quell’azione.
Per
sentirlo sbraitare insulti fantasiosi e nicchiare a tua volta al suo
indirizzo.
Sorridi.
In
fondo ti piace la testa rossa, vero Kaede?
e
piove madonna come piove
sulla tua testa e l'aria si rinfresca
e
pioverà fin quando la terra non sarà di nuovo piena
e
prima o poi si rasserena
Fa
casino, rumore, i dispetti come una scimmia, proclama frasi senza senso e
senza la minima umiltà. Come oggi, quando dopo aver infilato un canestro per
miracolo, è esploso in uno sproloquio senza senso sulle sue doti innate,
sulla sua genialità…
E
ogni volta, si rivolge al tuo indirizzo, sperando che tu raccolga la
provocazione e gliene canti quattro.
Povero scemo!
Tu
l’hai capito da un pezzo, vero Kaede, che fa tutta quella commedia solo per
farsi notare da te?
Già,
non ne sei sicuro al cento per cento… ma allora perché ogni volta si
pavoneggia davanti a te, come se vi fosse una sfida aperta tra di voi?
Tu
non gli hai fatto niente, gli hai solo detto il tuo nome ed hai ricevuto una
bella testata.
Come
inizio non c’è male!
Certo, se non gli piaceva il tuo nome, poteva anche dirtelo, non ti saresti
mica offeso!
Anzi,
gli avresti risposto con uno dei tuoi soliti “hm” e te ne saresti andato.
Forse
è per via della cara “Harukina”? La senti, assieme a quelle quattro ochette,
starnazzare a bordo campo e chiocciare frasi assurde al tuo indirizzo.
E
tutto il mondo, tranne lei, sa che ad Hanamichi piace proprio Haruko…un bel
triangolo, degno di una storia adolescenziale come tante.
Ma a
te, piace Haruko? No, Kaede, direi proprio di no!
Figuriamoci se ti piace qualcosa che non sia la palla rossa a spicchi ed un
canestro posto a due metri e mezzo da terra!
No,
Kaede, no: guarda bene, guarda in fondo a l tuo cuore, quello che i tuoi
sentimenti ti stanno gridando da mesi, sgolandosi inutilmente.
Anche
lo scroscio dell’acqua pare stia dicendoti la stessa cosa, con la forza
della disperazione, della perseveranza, della tenacia, con la forza che solo
l’acqua sa palesare.
Lo
sai anche tu, solo che non te ne vuoi accorgertene.
O
meglio, te ne sei accorto, ma non lo vuoi ammettere.
Perché?
Paura?
Timori?
Pregiudizi?
Solo
perché lui è un ragazzo?
Non
credo tu sia così superficiale, vero volpastro?
Sorridi, pensando a quel soprannome poco gratificante per un giapponese.
Ma a
te, piace. Come tutto quello che ha a che fare con Sakuragi.
Hanamichi, come lo chiami nei tuoi pensieri.
Sei
proprio strano, sai?
Permetti a te stesso di pensare a qualcuno così intensamente e poi fai finta
che ciò non sia importante, che non significhi nulla.
Tu
non vuoi innamorarti.
Non
vuoi finire come tua madre, non vuoi consumarti dietro ad una persona che
sai che non ti ricambierà mai e poi mai. Lo hai promesso a te stesso, quando
hai visto per la prima volta tua madre piangere dopo aver scoperto che tuo
padre aveva una relazione con un’altra donna. Prima sembrava distrutta, come
se su di sé gravasse un peso immane, troppo grande perché le sue delicate
spalle da donna potessero reggerlo. Dopo poco, però, l’hai vista alzarsi e
dirigersi in camera da letto, per poi riuscirne dopo una buona mezz’ora con
due valigie sotto braccio.
E tuo
padre le era corso dietro, lasciandoti da solo in quella grande casa.
Non
che adesso, dopo dieci anni, le cose fossero cambiate poi più di tanto.
Perché soffrire?
Perché amare?
Tutto
finisce, ed è vero Kaede; ma non pensi che a volte valga la pena di
rischiare?
O
forse, hai semplicemente paura?
piove senti come piove
madonna come piove
senti come viene giù
Fuori
continua a piovere a dirotto, e non sembra avere alcuna intenzione di
placarsi: sai che andrà avanti così per tutta la notte, sai che l’acqua ti
sussurrerà ancora il suo nome, il suo nome per tutta la notte. Da
impazzire. Come se non lo chiamassi già abbastanza da te, nei tuoi sogni, o
quando riemergi da essi e ti trovi un nome solo che tenta di nascere dalle
tue labbra.
“Hanamichi”.
Entri
in bagno e apri l’acqua calda.
Una
bella doccia, ecco quello che ti ci vuole! Una bella doccia che ti toglierà
di dosso tutta la stanchezza della giornata e quegli assurdi pensieri che ti
ronzano in testa da un po’ di tempo a questa parte.
Da
quando hai scoperto che Hanamichi ha un cuore.
Da
quando hai scoperto che tu non sei poi tanto diverso da lui.
Gli
hai sempre rimproverato di essere un bulletto, una mezza sega, esaltato…ma
poi che fai? Vai dritto dritto dal signor Anzai e gli confidi che hai deciso
di partire per gli Stati Uniti per migliorare la tua tecnica.
Bravo!
Un
ragazzino di sedici anni che decide da solo che è arrivato il momento di
andarsene all’estero per migliorare. E poi chi era l’esaltato?
Tu
devi ancora imparare tante cose Kaede. Devi imparare tutte le strategie
possibili ed immaginabili, tutti i trucchi, gli schemi e le astuzie di
questo sport che tanto ami, prima di poter limare i tuoi errori.
Devi
fare tabula rasa di tutto ciò che hai imparato, di tutto ciò che è stato
prima di entrare al liceo, prima di conoscere il signor Anzai, prima di
conoscere…
Ancora quel nome!
Getti
con rabbia la spugna, facendola rimbalzare contro il muro di piastrelle blu
davanti a te.
Perché ti scaldi tanto, Kaede?
Che
cos’ha quel nome che non ti aggrada?
Forse
non ti piace? Non è così, vero?
Se di
lui non te ne fregasse nulla, non ti scalderesti tanto, no?
L’avresti ignorato, come fai di solito, quando ieri ti ha proposto quella
sfida assurda contro di te.
Quando ti ha detto con la sua solita aria tronfia che se non ci provavi non
potevi mai essere sicuro di riuscire a batterlo.
Ammettilo, almeno con te stesso: sono state quelle parole la molla che ti ha
portato ad accettare la sfida, che ti ha permesso di umiliare il casinista
della squadra una volta per tutte.
Hai
sorriso, sadico, quando te ne sei andato lanciandogli parole taglienti come
rasoi da sopra la spalla.
”hai
capito, adesso, qual è la differenza tra me e te?”
Complimentoni, Kaede!
Già
che c’eri potevi trovare qualcosa che suonasse meglio, che non sembrasse
uscita da uno squallido film poliziesco da quattro soldi!
Alzi
il viso verso il getto dell’acqua, che ti bagna gentilmente la fronte.
Ti
sembra di stare sotto la pioggia, vero?
Anche
adesso che sai di essere al riparo, tra le quattro mura di casa tua, riesci
a percepire, al di là del vetro, il ticchettio della pioggia.
Chiudi i rubinetti e ti avvolgi in un telo di spugna morbido, frizionando i
tuoi capelli con un asciugamano.
Lo
specchio, appannato, ti rimanda la tua figura. Non ti riconosci?
Non
riconosci l’angelo dal cuore gonfio di ansia, cui tu stesso hai paura di
dare un solo, semplice nome?
Tu,
che parli poco, ma pensi molto, non riesci ad analizzare quello che ti sta
succedendo?
Coraggio, Kaede! Ammettilo.
Ammetti di esserti innamorato.
Ammetti che ciò che ti spinge a pensare ventiquattro ore su ventiquattro ad
Hanamichi non è né timore, né rabbia, né antipatia, ma ha un nome ben
preciso.
Amore.
senti le gocce che battono sul tetto
senti il rumore girandoti nel letto
rinascerà sta già nascendo ora
senti che piove e il grano si migliora
E non
fare quella faccia!
Sì,
ci sei cascato anche tu, anche tu che credevi di aver chiuso a chiave i tuoi
sentimenti e gettato via la chiave, nel fondo della tua anima, in un posto
inaccessibile persino a te.
Ebbene, sbagliavi!
Non
esiste posto irraggiungibile, per l’Amore.
Niente è impossibile, per l’Amore.
Persino sciogliere un cuore di ghiaccio come il tuo, che si fida a malapena
di se stesso.
Ed è
questo, quello che temi di più, vero?
Riporre la tua fiducia incondizionata in qualcuno.
Gli
altri ti possono pugnalare da un momento all’altro, tu che tradisci te
stesso è alquanto ridicolo, non credi?
Ma è
quello che stai facendo…tradisci i tuoi sentimenti, illudendoti di non
provare nulla per Hanamichi.
Ma
ragazzo mio, se una persona ti è indifferente, non staresti a pensare a lui
ogni cinque minuti. Non lo inciteresti a dare il massimo, pungendo il suo
amor proprio e stimolandolo a dare tutto se stesso in campo.
Lo
ignori e via, sperando che si stanchi di avercela con te.
Non
gli lanci frecciatine antipatiche, non gli copri le spalle durante le
azioni…e non mettere la scusa del gioco di squadra! Quando Kaede Rukawa si
deciderà a cooperare con i suoi compagni inizierà a piovere blu!
Posi
entrambe le mani sul lavabo del bagno, il telo stretto attorno alla vita e
l’asciugamano posato in malo modo sulla testa, i capelli goccianti.
Un
lampo triste ti attraversa lo sguardo.
Hai
paura.
Una
fottutissima paura di essere respinto, vero Kaede?
Paura
che ti dica di no.
Che
ti dica che gli fai schifo.
Che
ti sputtani davanti agli altri compagni.
Che
si allontani da te, per sempre.
Senti
freddo, ma non è perché te ne stai mezzo nudo e bagnato fradicio in mezzo al
bagno di casa, i capelli grondanti e i piedi a stretto contatto con il
pavimento. Adesso come adesso non percepisci perfettamente lo spazio attorno
a te, è come se tutto fosse incorporeo, fosse la scenografia di un film
visto in tv.
Il
freddo che ti pervade le membra trae origine da sotto lo strato del derma;
viene dal tuo cuore.
Il
solo ventilare l’ipotesi, probabile per quanto ne sai, che Hanamichi ti dia
picche ti ha chiuso lo stomaco e ti regala un bel macigno al posto del
cuore.
Stai
male?
Tu
non vuoi stare male, vero?
Non
vuoi sentire ancora quelle stilettate trapassarti l’anima e mozzarti i
battiti.
No.
Vuoi
solo avere quel deficiente che ti ha rubato il cuore davanti a te. Per
dirgli che, poi?
Che
deve imparare a piegare di più le ginocchia quando si trova nella lunetta
dei tiri liberi?
Che
deve imparare a concentrarsi di più sulla partita e a fregarsene di Haruko?
Che
deve guardare te, solo te?
O
forse, vorresti che fosse lui a parlare. Che fosse lui a placare i dubbi che
tormentano la tua anima; che ti desse la certezza di quello che senti, ma a
cui hai paura di dare un nome, semplice quanto terribile.
Amore.
Adesso sorrido io, Kaede.
Possibile che tu non te ne sia mai accorto?
Possibile che tu non capisca di aver visto giusto?
Possibile che tu non senta gli occhi di Hanamichi accarezzarti bramosi la
pelle, sul campo, a scuola, sotto la doccia?
e
tu diventi grande e ti fai forte
e
quelle foglie che ti sembravan morte
ripopolano i rami un'altra volta
questa é la primavera sulla porta
Possibile che tu sia tanto cieco da non vedere come egli ti cerchi dopo ogni
cosa che fa?
Dopo
ogni bella azione.
Dopo
ogni passaggio azzeccato.
Dopo
ogni prova di esserci riuscito.
E non
di certo perché in gara con te.
Quella fase l’ha superata già da tempo, caro mio… Lascia perdere le frasi
idiote che spara, sai anche tu che lo fa per darsi un tono.
Sbraita ancora quel ridicolo “Harukina cara” rivolgendosi alla sorella del
Gorilla…lo vedi? Parli anche come lui, adesso!
Sai,
Kaede, che Hanamichi si comporta così solo per mascherare i propri
sentimenti?
Solo
perché anche lui, come te, ha paura della sua diversità?
Ma
‘diverso’ da che?
Dal
resto del mondo?
Ma se
il resto del mondo decide di gettarsi giù da un ponte, è giusto seguire la
massa e suicidarsi?
Lo
so, hai paura.
Ma
devi vincerla, prima che lei vinca te.
Non
ti sto dicendo di vestirti e di andare a casa sua e spiattellargli tutto in
faccia; per prima cosa, perché non sarebbe da te. E poi, Hanamichi morirebbe
d’infarto nel sentire ciò che il suo cuore spera che tu dica.
Volgi
lo sguardo verso la finestra: continua a piovere e non sembra proprio
volerne sapere di smettere.
Ti
asciughi, ti dirigi in camera e senti i messaggi lasciati dai tuoi mentre
eri sotto la doccia.
Rientreranno tardi, come al solito, lasciandoti solo con i tuoi pensieri.
E non
serve a niente accendere la televisione e cercare sul satellite le partite
del NBA.
Non
serve a nulla sintonizzarti sul canale musicale e vedere video assurdi di
gente assurda vomitare frasi fatte sull’amore o altre canzoni facili.
Il
tarlo è lì, che ti rode per benino e non riesci a scacciarlo via, come una
zanzara che ti ronza nell’orecchio.
Sospiri e sconfitto spegni il televisore.
La
stanza piomba nel silenzio totale, ti arriva solo il ticchettio della
pioggia, attutito dal soffitto e dai vetri.
Cosa
vuoi fare, Kaede?
Per
ora, vuoi solo mettere fine a questa giornata, sprofondando sotto le
coperte. Rimani a fissare il soffitto, illuminato dai lampi irregolari che
ancora solcano il cielo. Non riesci a dormire, vero?
Senti
il rumore della pioggia martellare il tetto e anche il tuo cuore.
Ma la
pioggia serve, Kaede.
Serve
a far crescere le piante, a far germogliare i fiori, a far sì che gli alberi
mostrino la loro verde livrea durante le assolate giornate di Luglio.
E
serve anche a far capire ad un testone come te che una risposta c’è.
Ti
giri e rigiri sotto le lenzuola: possibile che un po’ d’acqua possa aver
ragione di te?
e
piove madonna come piove
e
poi tornerà il sole a farci festa
senti com'é che piove sulla tua testa
Sorpreso?
Credevi fosse indolore innamorarsi?
Credevi fosse facile accettare che qualcuno prenda possesso del nostro cuore
così, su due piedi?
Che
fosse naturale scoprire che un nome, un volto, una voce si sono annidati in
fondo alla nostra anima tanto tenacemente quanto silenziosamente…al punto
che non riesci a sfrattarli, al punto che è come se fossero stati lì dalla
notte dei tempi, da quando sei nato, da sempre?
Benvenuto nel club degli innamorati, amico!
Qualunque cosa tu decida di fare, sia che tu decida di trincerare per sempre
questo sentimento dentro di te e di custodirlo gelosamente, sia che tu ti
faccia coraggio e prenda il toro, cioè Hanamichi, per le corna e affronti le
tue paure, sappi che non sarà facile.
Ti
sentirai sporco, inadeguato…già ti senti così, vero?
Hai
paura di sporcare l’altro con i tuoi sentimenti…ma niente è sporco.
L’Amore è LA risposta, Kaede, la più grande e terribile risposta che la vita
ci possa dare.
E non
c’è amore che sia troppo grande per il nostro cuore.
E non
c’è amore che sia troppo piccolo per il nostro cuore.
Apri
il tuo cuore, dimostra a te stesso il tuo coraggio, quello stesso che ti ha
fatto mettere le ali ai piedi e ti ha fatto bruciare tutta la tua forza per
guadagnare terreno contro il Kainan.
Anche
la pioggia te lo sta dicendo.
Ti
sta sgombrando il cuore da tutti i tuoi dubbi. Ti sta dicendo di lasciarti
andare a questo sentimento tanto bello quanto assoluto, di lasciarti
plasmare da esso.
Seda
le tue paure, ti rilassa, ti riconcilia con il mondo.
Forse, pensi che una possibilità ce l’hai.
Non è
la prima volta che riscuoti le attenzioni di un ragazzo. Anche alle medie
trovasti una lettera d’amore scritta da un tuo compagno di scuola.
E se
tu prendessi l’abitudine di restare sveglio quando cammini e di accorgerti
del resto delle persone che ti passa accanto, forse, ti accorgeresti che non
sono solo le ragazze a guardarti e ad arrossire.
Non
ti sei mai chiesto perché Sakuragi sia sempre rosso ogni qual volta che si
dirige alle docce e scopre che ci sei tu?
Possibile che tu non abbia intuito che se adesso si sottopone
all’allenamento speciale di Ayako, lo fa perché non vuole rimanere a bocca
aperta come un merluzzo guardandoti sotto la doccia?
tu
che credevi che oramai le tue piantine si eran seccate
e
non sarebbero cresciute più
hai aspettato un po’ ma senti come piove
sulla tua testa senti come viene giù
Sei
confuso, vero Kaede?
Non
ti aspettavi che un ragazzo potesse innamorarsi di te, e la sola ipotesi ti
lascia spiazzato; ma tu stesso non ti aspettavi di poterti innamorare!
Credevi che il tuo cuore non riuscisse a scaldarsi ai caldi palpiti di
Cupido.
Parli
come un romanzo rosa, adesso?
Fa
male avere il cuore spezzato, Kacchan, lo so.
E
allora ti impedisci categoricamente di aprirti a qualcun altro. Ti vieti di
concedere il fianco al resto del mondo.
No,
Kaede, non sto dicendo che tu ti comporti da lupo solitario con il prossimo
perché hai paura di soffrire.
Tu
sei un’anima solitaria, stai bene con te stesso, ami il silenzio e la
tranquillità…e il sonno, certo! Tuttavia, hai mai notato come sia piacevole,
a volte stare assieme a quei casinisti dei tuoi compagni di squadra? No?
Già,
tu ti basti da solo; ma allora perché adesso ti senti mancante?
Perché ti senti incompleto?
È
perché ti sembra che una parte consistente di te risieda nelle membra di
Hanamichi?
Non
ti basti più…tu che credevi di poter bastare a te stesso, hai bisogno di
avere un’altra persona al tuo fianco.
Questo, è il miracolo che riesce ad operare l’Amore, Kaede!
Certo, non diverrai mai e poi mai un animale da palcoscenico, un casinista
come Hana o un esaltato come Kiyota. La sola idea mi fa rabbrividire, e noto
che lo stesso pensiero ha attraversato il tuo cervellino a senso unico,
vero?
Tranquillizzati: tu sei e resterai sempre quell’adorabile musone che sei,
avrai sempre quel carattere di merda che ti ritrovi da che sei al mondo!
Il
vero miracolo, la vera nota positiva in tutto ciò è che, forse, hai imparato
che nessuno può farcela da solo. Che abbiamo bisogno gli uni degli altri per
vivere.
Che
sei un angelo con un ala sola e che hai bisogno di qualcun altro al tuo
fianco per spiccare il volo!
Paura, vero?
Paura
di crescere, di cambiare, di relazionarti con qualcuno che non siano i tuoi,
te stesso e la tua adorata palla a spicchi rossi.
Affrontala, Kaede!
Affrontala a sputale in faccia tutto il tuo coraggio!
non eri tu che ormai ti eri rassegnato
e
che dicevi che non ti saresti più innamorato
la terra a volte va innaffiata con il pianto
ma poi vedrai la pioggia tornerà
Cos’hai, adesso?
Sorridi, mentre la pioggia cala d’intensità e ti culla tenera come una madre
premurosa.
Sì,
Kaede, sì.
Ti
sei innamorato, e ridi.
Ridi,
ridi, ridi mentre la gioia t’invade il cuore.
Adesso non t’importa che Hanamichi possa darti il due di picche.
Adesso te ne freghi del fatto che possa sputtanarti con il resto dei
compagni, e non perché sai che hanno bisogno di te per vincere le nazionali.
Non
t’importa che ti dica che tu gli fai schifo, che ti vomiti in faccia il suo
disprezzo, il suo disgusto, il suo livore!
Pensandoci bene, un pazzo come lui potrebbe uscirsene con chissà quale
complotto che tu avresti ordito alle sue spalle. Non deve essere facile
venire a conoscenza del fatto che il tuo più grande nemico/rivale è in
realtà innamorato cotto e stracotto di te.
Kaede,
devo collegarti direttamente al cervello di Sakuragi per farti capire cosa
provi realmente per te? Che mi sono sgolata a fare per un’ora buona?
A che
serve avere una Coscienza, se poi ce ne fottiamo altamente dei suoi buoni
consigli?
Piangi. Ma non è rabbia, ne tristezza, ne dolore: è gioia.
Hai
pianto tanto, dentro di te, amico mio, e adesso hai paura che ti possa
capitare di nuovo. Com’è che diceva quel film?
“Domani è un altro giorno”, giusto?
Non
ti prometto che non soffrirai più: hai appena iniziato.
Non
ti garantisco che smetterai di piangere: sei ancora tanto giovane!
Ma
adesso, se solo avrai il coraggio di aprire il tuo cuore all’Amore, saprai
che avrai sempre qualcuno pronto a consolarti e a condividere con te le tue
angosce. A ridere con te.
A
scherzare con te.
A
giocare con te.
Ad
amare con te.
Amare?
Ma
allora lo ammetti!!!
Mister “ cuore di ghiaccio” ammette di essersi innamorato!
Alla
buon’ora!
piove, senti come piove
madonna come piove
senti come viene giù!
Sorridi, mentre ti volti su un fianco e sbadigli vistosamente: sei sveglio
da più di sette ore, per uno come te è un record!
Sprofondi tra le lenzuola, esausto, dopo una lotta contro te stesso che ti
ha esaurito ogni fibra mentale.
Non
t’importa, adesso, di studiare una strategia per conquistare la tua preda, o
di scegliere con cura le parole per confessare i sentimenti che tanto
gelosamente hai sepolto nel tuo cuore di cristallo.
Per
ora, vuoi solo dormire e goderti il caldo tepore che l’Amore regala.
Non è
ancora il tempo dei dubbi, dei timori, delle ansie: non hai bisogno di
sapere se lui ti ricambi o no. Però, quel momento arriverà presto, e allora
imparerai a camminare in equilibrio su una corda tesa. Proverai un bisogno
disperato di sapere, di avere Hanamichi tutto per te, di lottare con le
unghie e con i denti per lui.
In
bocca al lupo, Kaede!
Spero
che un giorno, accanto a te, ci sia qualcun altro, che ti faccia da caldo
cuscino, mentre la pioggia ammanta silente la città.
Un
adorabile, quanto esaltato Genio dei rimbalzi, perfetto da stringere al
petto durante le fredde notti piovose. E non solo!
Buonanotte, Kaede.
Anche
la pioggia va a dormire, lasciando l’aria pulita e fresca, dopo aver svolto
il suo compito: farti aprire quei begli occhi blu, che tanto stregano
Hanamichi.
Blu,
come il mare.
Blu,
come il cielo.
Blu,
come la tranquillità, che tra poco verrà spazzata via da un terremoto dai
capelli rossi.
Rossi, come il fuoco.
Rossi, come il sangue.
Rossi, come l’Amore.
Vai all'Archivio Fan Fictions |
Vai all'Archivio Original
Fictions
|
|