Questa fic è x Yurika e Sakuya, è dolce...moooolto dolce preparate
l'insulina eh... ah...chiaramente YukixKyo...un bacio
Per te
qualcosa ancora di
Parsifal
L'inverno è arrivato a passi da
gigante e ha ricoperto tutto quanto con il suo gelido manto.
Le sue mani diafane hanno steso un velo di cristallo sugli alberi, tra i
rami spogli e su ogni cosa che hanno toccato dando un aspetto irreale al
paesaggio,
il ragazzo in piedi davanti all'ampia finestra ha le mani affondate nelle
tasche dei pantaloni neri che gli fasciano perfettamente un corpo quasi
androgino.
La maglia piuttosto aderente è di un colore caldo ed avvolgente e ricorda
le sfumature intense delle foglie in autunno, i capelli biondi ricoprono
la fronte e una parte del viso ma non riescono a celare la bellezza
intensa di quei tratti.
E' di una perfezione che rasenta l'impossibile e la sua glacialità non fa
altro che aumentare il fascino che esercita sulla gente, sia che essi
siano femmine o maschi.
Ha avuto diverse dichiarazioni e le ragazzine soprattutto non lo lasciano
in pace, arrivando a toccarlo senza nessun pudore.
E se ciò avvenisse sarebbe un dramma.
Certe volte pensa che lo stupido gatto abbia un po' di ragione ( ma
proprio piccola piccola), si è complicato la vita andando in una scuola
pubblica e non in quella privata della famiglia Soma... ma lui non è come
Kyo, non ha bisogno dell'approvazione degli altri... anzi...
La sua famiglia è più simile a una prigione che ad altro e lui vorrebbe
solo liberarsene al più presto... andare via, lontano da loro, senza il
loro appoggio, senza essere nascosto e protetto... e chiuso in gabbia.
E' così che si sente accidenti, così che lo fanno sentire.
Vorrebbe essere capace di indipendenza e...
Oh accidenti, non è questione di esserne capace più o meno e di questo ne
è perfettamente consapevole, il fatto è che è vulnerabile.
Lui e tutti quelli della famiglia Soma hanno un maledetto bisogno l'uno
dell'altro per non impazzire dalla solitudine.
Perché nessuno è in grado di vivere senza contatti umani...nemmeno lui!
E l'unico contatto che possono avere è tra di loro... non c'è via di
scampo.
Nessuna.
Ci ha provato a vivere da solo...altro che se ci ha provato ma...alla fine
è andato a chiedere aiuto a Shigure.
L'unica consolazione è che Shigure è tranquillo e niente affatto
invadente.
Ma "lui" gli manca.
Da morire.
E "si" odia per questa.
E "lo" odia per questo.
Ma non può farne a meno.
Quando viene a sfidarlo e lui accetta la sfida...
Quando combattono e lo sente vicino, lo respira con ogni poro della pelle
e si può ubriacare di lui.
Quando lo stringe fra le braccia prima di fare l'amore.
Quando lo prende ed è dentro il suo corpo in profondità.
E può toccare il suo cuore.
Lo ama così tanto da star male.
Si disprezza profondamente per questo ma non può farci nulla.
Kyo è tutto quello che lui odia e disprezza, la sua assurda lotta per
essere accettato, per far parte anche lui dei dodici animali.
Per cancellare l'onta della sua esclusione.
Che sciocchezza accidenti... che enorme sciocchezza!
Stupido gatto... assurdo stupido detestabile gatto.
Perché lo vuole così tanto?
Un movimento fuori dalla finestra attira il suo sguardo, i suoi sensi si
tendono improvvisamente mentre la pelle è attraversata da un brivido: è la
fuori, Kyo è arrivato, lo sente.
(da adesso la fic continuerà in prima persona...)
Apro la finestra e mi sposto leggermente... non voglio che la rompa
inutilmente, tempo un istante e lui è dentro.
Con un agile salto atterra sul pavimento al centro della stanza, della MIA
camera...lo sapevo... anche lui non vede l'ora di essere con me, di
sentirmi contro di sé come se fossi una seconda pelle.
Ci guardiamo in silenzio per alcuni istanti, interminabili attimi fatti di
respiri, di sguardi profondi, di pelle che si cerca, che anela
disperatamente ad un contatto.
" Stupido gatto...perché mi hai fatto aspettare tutto questo tempo?"
la mia voce è un sussurro ma so che penetra dentro di lui e lo riempie,
colmando quel vuoto che si ingigantisce ogni volta che siamo distanti.
" Dannato topo...come osi parlarmi in questo modo?"
ed intanto si avvicina a me senza nemmeno rendersene conto, gli occhi
verdi che brillano, intensi ed espressivi, su quel viso incredibile.
Sembrano un metallo allo stato liquido che scioglie tutto ciò che incontra
sul suo cammino.
Mi sembra di bruciare ma sostengo il suo sguardo con il mio non più
gelido...lo so, lo sento.
Lo guardo con il desiderio di lui che è cresciuto attimo dopo attimo e,
improvvisamente, sembra che tutto vada al suo posto.
Posso sentire distintamente il rumore del meccanismo che fa la nostra
mente ... un clic che ci fa sobbalzare e spalancare gli occhi, dilatare le
pupille e accelerare la corsa del sangue nelle vene.
Ci avviciniamo ulteriormente fino quasi a sfiorarci senza mai staccare gli
occhi e quando allungo una mano per posarla sulla sua gota lui strofina il
viso lentamente contro la mia pelle.
E' l'unico contatto dolce che gli concederò, lo sa bene... e lo accetta
completamente, senza riserva.
In un attimo lo stringo tra le braccia cercando la sua bocca con avidità.
E' fresca e calda come la ricordavo e, con un mugolio di soddisfazione,
incomincio a divorarla con una fame che è cresciuta a dismisura e adesso
chiede solo di essere soddisfatta.
Non gli do modo di rispondermi, non gli permetto di muoversi, può solo
mugolare piano e lasciarsi andare, morbido come cera calda.
Lo spingo contro il futon già pronto e mentre ci lasciamo cadere sopra le
mie mani cominciano a spogliarlo, frenetiche quasi.
Mi odio quando faccio così... ma perché questa frenesia assurda?
Perché questa voglia di lui incontrollata?
Cerca di spogliarmi, perdendo così quell'immobilità innaturale in uno come
lui e io lo lascio fare, godendo del contatto caldo con la sua mano.
E' così bollente... sembra ustionarmi ogni volta che tocca la mia pelle,
gli lascio la bocca scendendo lungo la curva del mento e poi sempre più
giù, lambendo quella pelle morbida con la lingua mentre i suoi sospiri mi
eccitano sempre più.
Voglio che mi implori di prenderlo.
Voglio che anche lui impazzisca come sto facendo io, annullandoci così
insieme in un mare di sensazioni indescrivibili.
E poi c'è soltanto la sua pelle contro la mia, la sua eccitazione che
preme lasciandomi senza fiato, le sue gambe che si allargano in un invito
inequivocabile.
"Dai dannato topo... non farmi aspettare"
sento il mio sorriso allargarsi mentre mordo leggermente la punta del suo
membro, mi implorerai inutile gatto... lo farai perché devo punirti...
perché ogni volta devo mordermi la lingua per non chiamarti amore.
Sembra strano... quasi come chiedere un favore, forse in fondo alla mia
vita, c 'è davvero solo una salita...ma tu sai che lo farò, prima o poi lo
farò, e questa certezza mi fa impazzire, mi rende ancora più cattivo.
Ti inarchi contro di me schiacciandomi la testa con forza e allora ti
ingoio completamente mentre un mio dito sparisce completamente dentro di
te.
Due movimenti della testa e della mano... e tu vieni immediatamente,
riempiendomi la bocca del tuo inconfondibile sapore mentre io ingoio
tutto.
Dio come mi sei mancato.
" Adesso Kyo, non posso più aspettare..."
Per tutta risposta allarghi le gambe allacciandole attorno al mio bacino
mentre, con un solo movimento, entro dentro di te.
Nel tuo calore.
Nella tua pienezza.
Ti bacio per impedirci di urlare e ad ogni affondo perdo un po' della mia
anima.
Ad ogni gemito ne perdi un po' della tua... per poi ritrovarla, intatta,
dentro di me.
Veniamo insieme, come sempre del resto, da quella assurda, meravigliosa
prima volta e, come quella volta, invochi il mio nome con il pianto nella
voce mentre io affondo il viso nel tuo collo, respirando profondamente il
tuo odore per impedirmi di piangere.
Io Yuki, il topo, sono pazzamente innamorato del mio peggior nemico.
E non trovo nessuna via d'uscita per noi due.
Nemmeno una.
Rotolo accanto a te e il mio braccio si posa possessivo attorno alle tue
spalle, attirandoti sopra di me.
Ti accoccoli sul mio torace cercando di recuperare una respirazione
accettabile, quando questo avviene cerchi di allontanarti come fai ogni
volta...ma non adesso.
Oh no, adesso non te lo permetterò.
In un attimo sono di nuovo sopra di tè e ti guardo in quegli occhi di
giada che si allargano, stupiti.
" Dove credi di andare? Non ho ancora finito con te..."
Lo stupore passa velocemente, subito riempito dalla passione e questa
volta sei tu a cercare la mia bocca in un bacio che la dice lunga in fatto
di possesso.
Non lo so se per noi c'è un futuro.
Non so nemmeno se ci sarò ancora in un probabile futuro ma se ciò
avverrà... se soltanto accadrà... costruirò un'isola dove poter stare con
tè, per sempre.
Un luogo dove non c'è più Kyo il gatto o Yuki il topo ma soltanto due
innamorati che si vogliono.
Ad ogni costo.
Anche contro loro stessi.
Là costruirò la nostra isola felice.
Per te lo farò... te lo giuro amore mio.
FINE.
- Ehm...forse l'ho fatto un po' OOC, un po' tanto forse ma adoro Yuki e
Kyo e credo che in una situazione del genere ... chi può sapere come
avrebbero reagito?
E comunque non è che sia un lieto fine assoluto, anche perché poi
interviene la ragazza (chissa perché non mi và molto... mah, i misteri
della vita...) e si sa come andranno le cose dopo, ma questa è un'altra
storia!!!
Baci baci a tutti, soprattutto a Sakuya e Yurika...
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