SERIE: D Gray-Man
Per sempre
di Ares Elessedil
Il campo di battaglia. Cadaveri di Akuma sparsi dovunque. Esorcisti e Noah intrecciati in un combattimento all’ultimo sangue. L’ultima battaglia per scegliere chi avrebbe finalmente vinto, chi avrebbe cambiato le sorti di questa Terra martoriata già dalla violenza insita in ogni essere umano. Molte persone erano già morte, un odore di sangue che impregnava l’aria fino quasi a far credere che non esistesse altro oltre quella violenza. Se qualcuno degli uomini delle due fazioni si fosse fermato un attimo per pensare avrebbe trovato il tutto terribilmente ridicolo: erano dopotutto uomini che combattevo altri uomini per salvarne altri ancora. Che cosa ridicola! Anche se l’umanità si sarebbe salvata per quella volta, prima o poi sarebbe giunto qualcos’altro a distruggere quella pace utopistica che volevano creare. Era destino che gli essere umani si annientassero a vicenda, per l’una o per l’altra cosa. Un esorcista come tanti stava combattendo contro un ragazzo della fazione opposta. La lunga divisa nera era lacera in più punti. Il sangue cadeva a terra in gocce dalla sua katana. I capelli neri e lunghi, di solito intrecciati in un alta cosa, erano sfatti, incorniciando il volto stanco e ferito. La bocca semiaperta ansante mentre gli occhi, del medesimo colore del ghiaccio, fissavano quelli dell’altro ragazzo dorati. Il biondo Noah davanti a lui teneva in mano una pistola e lo fissava. Si conoscevano bene. Forse c’era stato persino un momento dove entrambi avevano pensato di mandare tutto al diavolo e di fuggire, di essere felici e di fregarsene di quella stupida guerra a cui infondo non sentivano d’appartenere tranne che per una serie di sfortunati eventi. Ma ora erano là, a uccidersi, mentre il cuore di entrambi sapeva che appena uno dei due sarebbe caduto vittima, l’altro sarebbe morto insieme perché il dolore e lo strazio di quella scelta imposta sarebbe stato troppo persino per loro. Ricordi che passavano davanti ai loro sguardi quando si incrociavano.
I dreamed I was missing
Ho
sognato che mi stavo perdendo
Incubi tormentavano Jusdero da mesi, ormai sempre più ricorrenti. Nel sogno si trovava a correre in mezzo a una foresta con la sola compagnia di cadaveri di entrambi le fazioni. Urlava il nome del suo amante ma nessuno gli rispondeva e il panico aveva la meglio, facendolo rallentare sempre di più nella sua folle corsa verso una meta inesistente. Si svegliava sempre terrorizzato, cercando la presenza rassicurante del proprio amante, che trovava puntualmente per poi tornare a dormire al suo fianco come se nulla fosse. Era meglio far finta di nulla, rannicchiarsi vicino a Yuu e addormentarsi con il suo odore a fargli da sonnifero, fino a quando le prime luci dell’alba li riportavano nel mondo, facendo scomparire quell’incanto momentaneo.
After my dreaming
dopo
il mio sogno,
Quell’unica volta che Jusdero si era alzato dal letto e aveva preso a vestirsi all’improvviso, senza badare a Yuu che continuava a chiedergli che spiegazioni, che cosa fosse successo per scatenargli quella reazione. Il Noah voleva solo scappare, andare via da lì e smettere di stare male, porre fine a quella stupida storiella e tornare a fare il “cattivo”. Era la cosa migliore. Ma prima di uscire si era voltato e aveva incrociato il proprio sguardo con quello dell’esorcista e aveva capito. Aveva capito tutto:il perché era ancora là, perché stava così male eppure ma non aveva il coraggio di troncare la storia, perché si sforzasse di far finta di non essere quello che era ma di vivere come una persona normalissima almeno fino a quando era con il moro. Lo stesso identico perché che teneva Kanda ancora là, che li aveva fatto unire, che li aveva fatti finire a letto insieme la prima volta e che li faceva sempre finire l’uno fra le braccia dell’altro. Si amavano…ed ogni sofferenza che avrebbero patito ne sarebbe valsa la pena per ogni secondo passato insieme. Tutte le sofferenze del mondo per un solo secondo di felicità fra le braccia dell’altro.
So if you're asking me
quindi
se me lo stai chiedendo,
In quell’esatto momento dove trovò risposta a tutte le sue domande, sentì che la sua vita sarebbe terminata insieme a quella di Kanda. Non sarebbe potuto sopravvivere senza di lui e se avessero vinto la guerra gli esorcisti meglio! Almeno sarebbe stato certo di morire e non avrebbe dovuto sopportare la vista del cadavere della persona che amava trucidato…o peggio, trasformato in un Akuma. Non lo avrebbe sopportato. Si buttò sul letto, baciando con furia le labbra di Yuu, tenendolo stretto a se senza dargli nessuna spiegazione, cosa che il moro non gli chiese nemmeno. Lacrime caddero dagli occhi di Jusdero ma non abbassò mai lo sguardo e mai vacillò. Sicuro di se come non mai afferrò il volto dell’esorcista, obbligandolo a fissarlo negli occhi. “Giura che qualsiasi cosa succeda, sarai tu ad uccidermi e quando me ne sarò andato non rinnegherai nemmeno un attimo di ciò che abbiamo passato. Giura!” gli disse quasi urlando e Kanda senza dire nulla, con un leggero sorriso sulle belle labbra, sussurrò un “lo giuro” che assomigliava quasi a un battito d’ali. Era la loro promessa, forse l’unica che avrebbero potuto mantenere.
Don't be afraid
non
esser spaventata nel
“Per tutti questi anni…ho ignorato cosa fosse l’amore e ho vissuto contento di ciò. Non mi serviva e non me ne importava di trovarlo. Dopotutto sono un Noah. Perché proprio adesso? Perché proprio tu? Appartieni a un altro mondo. Come puoi essere tu il mio compagno?” sussurrò Jusdero fissandolo negli occhi. Non scherzava e l’altro lo sapeva bene. “Che strano universo” mormorò soltanto in risposta Kanda, sorridendo debolmente. Erano due anime così affini, così simili eppure così diverse. “Ti amo” era la prima volta che aveva il coraggio di dirglielo in faccia, forse persino l’ultima, ma il biondo era convinto che quello fosse il momento giusto. Perfetto. “Non dirlo come se fosse un addio” sussurrò appena Yuu voltandosi dall’altra parte. Non voleva piangere, non voleva essere debole e mostrarlo. Non era da lui. Il biondo afferò il suo volto, voltandolo e facendo combaciare i loro sguardi: “Io, Jusdero della famiglia Noah, ti amo. E ciò non cambierà mai, qualsiasi cosa succeda. Ti amerò per sempre e per sempre ti ricorderò. Tu sarai il mio unico compagno” e lo baciò. Non c’era bisogno di altre parole, ormai si erano detti tutto ciò che contava in quel momento. Sarebbe potuti morire anche in quel momento, ma finalmente sapevano perfettamente cosa pensavano l’uno dell’altro e questo sarebbe sempre stato solo loro, nessuno avrebbe mai portato via quell’amore che provavano.
Forgetting
dimenticando tutto il dolore dentro
Erano l’uno vicino all’altro, quasi si potevamo baciare tanto vicini erano i loro volti. La battaglia continuava a infuriare intorno a loro, ma sembrava quasi che il tempo si fosse fermato. Non sentivano nessun rumore e non vedevano altro che loro. Sulla bocca di Jusdero vi era un sorriso dolcissimo e negli occhi si leggevano tutte le parole che avrebbe voluto dire all’esorcista avanti a lui. La pistola era caduta a terra, una mano posata sulla spalla di Kanda. Un piccolo rivolo di sangue scendeva dalle sue labbra ma non si scompose. Non c’era rancore nel suo sguardo. Solo dolcezza e gratitudine. “Terrai fede a quella promessa che mi hai fatto?” sussurrò con estrema fatica. Avvertiva la lama dentro il proprio corpo e il freddo che si impadroniva delle sue membra man mano, ma non voleva badare a quel dolore. Preferiva bearsi negli ultimi istanti dello sguardo del suo amore. L’ultima volta. “Ti amo….per sempre…” sussurrò Yuu. Non riuscì a trattenere le lacrime, non gliene fregava se qualcuno li avesse visti. Non voleva essere forte davanti al suo compagno, non in quel momento. Il suo cuore stava morendo e non sarebbe mai più tornato indietro, ma volato via insieme a quell’anima che gli si spegneva fra le braccia. “Dovunque…sarò…tu…sarai sempre….con me…” un dolce sorriso e poi…più niente. Chiuse gli occhi e senza nemmeno un lamento si accasciò sulla spada, contro il corpo dell’esorcista che tanto aveva amato in vita. Ormai non c’era più nulla, più nessuna speranza, più nessun sogno da portare avanti. Era finito tutto. Yuu lo depositò con estrema dolcezza a terra, notando quel sorriso che continuava ad alleggiare su quel bel volto da ragazzo. Sembrava quasi che dormisse ma il moro sapeva che non era così. Lo avrebbe lasciato là un attimo, avrebbe concluso quella battaglia e sarebbe tornato dal corpo dell’unica persona che aveva mai amato, per seppellirlo. L’ultimo dolce atto di un amore che si era appena consumato.
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