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Per
amore mio
parte VII
di Nuel
Pansy bussò e, come sempre,
aprì la porta senza attendere la risposta.
Draco era sdraiato sul letto, la manica sinistra della camicia arrotolata,
il braccio sollevato sopra la testa, in modo da poter fissare il Marchio e
le sorrise, riabbassando il braccio, mentre lei si sedeva accanto alla sua
testa, messa di traverso ai piedi del letto.
-Cosa facevi?- Gli chiese lei, allegra, senza però indugiare troppo sul
macabro simbolo.
-Conosci un modo qualsiasi per farlo andare via, Pansy?- Le rispose lui,
senza lasciarsi scivolare nella tristezza.
Lei gli accarezzò i capelli biondi con fare materno. -Temo di no, Draco-
Lui sospirò e tornò a sorriderle. -Cosa volevi?-
Lei tornò allegra e quasi saltò sul leto, battendo le mani. -I regali di
Natale! Domani vado ad Hogsmeade e, visto che tu non ci puoi venire, mi
chiedevo se volessi che ti prenda qualcosa!-
Draco si mise a sedere, incrociando le gambe. -Hai ragione! Temo che dovrai
aiutarmi... soprattutto con i regali per i più piccoli... non ho avuto modo
di conoscerli bene, quest’anno...- sollevò un sopracciglio con espressione
loquace e Pansy ridacchiò.
-Lascia fare a me: ho preparato una lista di cose per ogni Serpeverde dal
primo al settimo anno! Ho pensato che tu non avessi avuto modo di pensarci,
quest’anno... però ho tralasciato Blaise e Theo... per loro penso che tu
voglia decidere da solo-
Draco le sorrise soddisfatto. Pansy pensava sempre a tutto: sarebbe stata
una splendida padrona di casa, un giorno.
-Si, hai ragione-. In realtà non aveva pensato molto ai regali di Natale.
Fin dal suo primo anno aveva preso l’abitudine di fare piccoli regali a
tutti i ragazzi della sua Casa. In fin dei conti erano una specie di seconda
famiglia.
-Mi dispiace solo che non potrò farti una sorpresa, piccola! Immagino che tu
e Blaise andrete assieme...-
-Si! Anche perché mi deve aiutare a portare i pacchi!- Sorrise lei, felice e
radiosa.
-Va tutto bene, vedo- commentò il biondo vedendo la sua migliore amica
arrossire e cominciare a tormentare un fazzolettino di pizzo che teneva in
mano-
-Non immagini quanto, Draco!- Gli rispose con voce dolce. -Io... ho deciso
che...-
-Che?- La incalzò lui, curioso.
-Voglio fare l’amore con lui!- Disse rapidamente lei, coprendosi il viso con
le mani.
Draco la abbracciò e le baciò i capelli. -Blaise sarà felicissimo, lo sai,
vero?-
-Oh, Draco! Sai, io... quando stavamo insieme... mi chiedevo se noi due,
prima o poi... certo, non sapevo che tu preferissi i ragazzi! A volte mi
sentivo così insicura... pensavo di non piacerti abbastanza!- Mormorò con
gli occhi bassi.
-Scusami, piccola! Tu sei bellissima! E Blaise è davvero fortunato!-
Pansy gli sorrise di nuovo e radacchiò sporgendo la lingua ed alzando le
spalle. Il rossore sulle sue guance si stava attenuando.
-Spero che anche tu trovi presto qualcuno... anche se non è Theo-
Draco ghignò debolmente. -Per la verità... sto... frequentando un ragazzo...
Non chiedermi chi è perché non te lo posso dire!- La precedette mentre lei,
a bocca aperta, stava già iniziando a fare domande.
-Hai trovato il ragazzo dei sogni?!- Gli chiese comunque.
-No.... e, sinceramente, è un po’ che non capto più i suoi pensieri. Credo
che l’infatuazione per me gli sia passata-
-Mi dispiace...-
-Anche a me, però... c’è questo ragazzo....-
-E?- Chiese lei, dato che lui non accennava a continuare.
-E non c’è molto da dire. Ha ottimi motivi per odiare i Mangiamorte e io...
mi taglierei il braccio per lui...-
-Oh, Draco! Per questo prima mi hai chiesto... ma... tra voi...?-
Draco scosse la testa. -Diciamo solo che abbiamo un tipo di rapporto molto
fisico. Non parliamo molto... anzi, non parliamo affatto- gli occhi gli
divennero lucidi e con un gesto veloce ed un sorriso tirato Draco cercò di
nascondere il suo imbarazzo. -Parliamo dei regali adesso!-
-Draco tu lo ami?- Insistette lei, colpita dalla sua espressione.
-Credo sia un po’ presto per dire una cosa del genere...-
-E lui ti ama?-
-Pansy, eri venuta per i regali...-
-E’ un no, Draco? Lui non ti ama?-
-No. Credo sia impossibile che s’innamori mai di me, Pansy. Ora vogliamo
parlare dei regali, per favore?-
Pansy prese dalla tasca una pergamena e cominciò ad elencare i vari oggetti
cui aveva pensato per i Serpevede più piccoli. Ogni tanto Draco la
interrompeva e le chiedeva qualcosa.
-Tu cosa vorresti per Natale? Dato che non posso farti una sorpresa, vorrei
che scegliessi quello che più desideri- Le disse quando arrivarono alla fine
della lista.
-Che tu sia felice e che il ragazzo del tuo cuore ti ricambi... ma non credo
che questo si possa comprare-
Draco le sorrise grato. -Per Blaise vorrei che cercassi questo libro- le
passò una pergamena con il titolo- e per Theo... sinceramento ho qualche
dubbio... credi sia troppo impersonale un nuovo astuccio per la sua
bacchetta?-
-Se ci fai mettere le iniziali e magari ci fai scrivere qualcosa di carino
dentro, no-
-Carino, quanto?- Indagò lui, con aria preoccupata.
-Bhe, non so... qualcosa come che i momenti che avete passato assieme sono
ricordi preziosi o che avrà sempre un posto speciale nel tuo cuore-
-Questo è certo-
-Bene, allora abbiamo finito!-
-No, ancora non mi hai detto cosa desideri! E poi c’è un altro regalo che
devo fare!-
-I tuoi genitori?-
-No, per loro ho mandato una lettera agli elfi domestici-
Pansy gli sorrise con aria saputa. -Per “lui”?-
Draco sorrise imbarazzato e lei si mise più comoda nel letto.
-Cosa vuoi regalargli?-
-Ti ricordi quel negozio in cui ti eri comprata quegli orecchini a forma di
luna?-
-Certo. Li ho portati tutto l’anno scorso-
-C’erano anche dei ciondoli molto carini...-
-Niente cuori, Draco, ti prego!- Lo interruppe lei fingendo un’espressione
racapricciata.
-No- le sorrise comprensivo. -Pensavo a qualcosa come un portafortuna... in
oro bianco e magari con degli smeraldi. La catenina...-
-Draco!- Lo interruppe di nuovo lei.
-Cosa?-
-Lui ti farà un regalo di Natale?-
Draco la fissò come se lei gli dicesse che le piacevano i Babbani.
-No- Rispose semplicemente.
-Argento e smalto andranno più che bene. Non buttarti ai suoi piedi, Draco.
Conquistalo e poi, se vuoi, regalagli il mondo intero, ma fa le cose con
calma. Per la catenina vedrò cosa trovo-
-Corta, però-
-D’accordo, corta. Ora vado: Blaise mi aspetta in biblioteca. Ciao-
Draco la salutò con la mano e si ristese a letto. “Fa le cose con calma”
aveva detto Pansy. Di sicuro non aveva torto, ma era impossibile fare le
cose con calma con Potter. Conquistarlo, poi, era praticamente impossibile.
L’indomani Pansy e Blaise rovesciarono una montagna di pacchetti e
pacchettini nella camera di Draco.
-E ora, mio caro, buon lavoro con i bigliettini!- Blaise gli porse un
astuccio pieno di pergamene con piccoli disegni natalizzi in movimento.
-Ma come! Pensavo che tu e Pansy mi avreste aiutato!- Si lamentò Malfoy.
-Nemmeno per idea! Andiamo a preparare le valige e a scrivere i nostri di
bigliettini! Chiedi aiuto a Vince o a Greg!-
-Tu sei impazzito! Quei due sanno a malapena tenere la piuma in mano! Voi
invece sapete falsificare la mia firma a meraviglia! Vi siete esercitati per
sei anni!-
-Ma quest’anno abbiamo da fare, vero, amore?- Zabini guardò Pansy che
ridacchiava complice.
-Pansy, almeno tu!- La supplicò Draco con la sua migliore interpretazione di
bimbo sull’orlo del pianto.
-Mi dispiace, Draco, ma non ho potuto tenere Blaise fuori da negozio quando
sono andata a prendermi il “tuo” regalo e ora... ha un po’ fretta...-
Arrossì lei.
-Si può sapere almeno “cosa ti ho regalato”?
-Spiacente, amico! Sappi solo che io lo apprezzo molto e che se davvero
l’avessi scelto tu, omosessuale o meno, ti avrei ucciso!- Ghignò Blaise,
divertito.
-Pansy... dimmi che non è qualcosa di cui dovrei vergognarmi!- Finse di
supplicarla preoccupato, stando al gioco.
Lei gorgogliò una risatina e poi gli si accostò pe baciarlo sulla guancia.
-Diciamo che è scandalosamente provocante e che mi vergognerei a fartelo
vedere addosso a me... e che sei spudoratamente fortunato nella scelta dei
regali...- gli strizzò l’occhio porgendogli una scatolina rivestita di raso.
-Argento e smalto erano finiti-
Draco aprì il piccolo contenitore e vide un bellissimo quadrifoglio in oro
bianco e smeraldi fissato ad un laccetto scuro ed appoggiato al velluto.
-Ti è costato un patrimonio. Spero almeno che lui lo apprezzi- Gli fece lei,
mentre Blaise guardava da tutt’altra parte, immaginando, da quello che la
sua ragazza gli aveva detto, a chi fosse destinato.
-Grazie, piccola, sei un tesoro-
-Lo so!- Civettò lei, salutandolo con la mano ed avviandosi alla porta.
-E io spero che tu non ci stia troppo male quando te lo tirerà dietro- gufò
Blaise a mezza voce, dandogli una botta amichevole sulla spalla e
raggiungendo la Parkinson sulla porta.
Draco guardò i vari pacchettini che aspettavano di essere completati con le
pergamene natalizie. Ci avrebbe messo ore, ma poteva dedicare ancora qualche
minuto a guardare quel piccolo quadrifoglio ed immaginarlo al collo di Harry.
Un paio di giorni dopo, Draco salutava i suoi compagni di Casa sul grande
portone di quercia della scuola.
Quella mattina avevano trovato i doni nella loro comune. I più piccini erano
rimasti sorpresi e poi gli avevano rivolto ringraziamenti imbarazzati, gli
altri, abituati al suo gesto, erano stati meno impacciati. Tiger e Goyle gli
avevano dato i loro che, da quando li conosceva, non erano mai cambiati: due
confezioni extra di dolci che, regolarmente, lui divideva con i compagni del
loro anno.
Blaise e Pansy lo avevano abbracciato e gli avevano sussurrato che il loro
regalo lo avrebbe ricevuto alla mezzanotte di Natale e Theodor gli aveva
stampato un bacio a schicco sule labbra e gli aveva regalato una splendida
quanto bizzarra piuma color verde acido di Fwooper africano, con incisioni
d’argento. Draco la contemplò a lungo. Era un oggetto bizzarro, ma di una
cera ricercatezza. Trovare le parole adatte per Theo era stato
particolarmente difficile, ma alla fine doveva esserci riuscito, dato che
Nott sembrava quasi commosso.
Potter, invece, non era sceso a salutare nessuno. Chiaramente non sarebbe
andato dai Weasley, quel Natale e per Draco sarebbe stato più facile fargli
avere il suo regalo, dato che lo avrebbe affidato a Kreacher e l’elfo
l’avrebbe deposto tra i regali del Grifondoro.
Gli Auror erano diminuiti al castello, dato che vi erano rimasti in pochi,
ma Draco suppose che fosse già un grande risultato che la scuola non avesse
chiuso i battenti dopo la morte del preside. Draco avrebbe voluto fa visita
alla sua tomba e ringraziarlo per quell’opportunità che gli aveva offerto e
che lui era stato tanto stupido da non accettare, ma probabilmente gli Auror
non l’avrebbero fatto avvicinare al lago, così si diresse rapidamente ai
sotterranei: non voleva correre il rischio di incontrare Harry fino al
giorno di Natale.
Passò davanti alla porta che aveva chiuso l’ufficio di Piton e vi appoggiò
la mano in un gesto nostalgico... gli mancava Severus, ma sperava che non lo
trovassero ancora per molto tempo.
La comune era completamente vuota. Gi altri due Serpeverde che sarebbeo
rimasti al castello, evidentemente, erano ancora fuori e comunque erano del
terzo e del primo anno e non li conosceva bene. Non avrebbe fatto molta
conversazione in quei giorni.
Tornò nella sua camera e scrisse l’ultimo biglietto.
“Buon Natale. Draco”
Continua
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