Avvertenza: questa ff si scosta parecchio da ciò che di solito scrivo (divina Najka, mi perdoni...), ma non ho saputo resistere alla tentazione...passandomi le dj del Mandarake a Shibuya, me ne sono trovata fra le mani una fra Uozumi e Sendo^^. Dato che era sigillata, e che sulla copertina era scritto tutto in giapponese, non ho capito chi per chi, quindi il pairing l'ho deciso io (sghignaz sghignaz). Buon divertimento, quindi...


 

 

"Paura di volare"

 

di Hymeko

 

Sendo si appoggiò sospirando al bracciolo del sedile, mentre i suoi compagni di squadra raggiungevano il loro posto, imprecando in varie lingue contro quel catorcio su cui si erano ritrovati a viaggiare. Anche se il viaggio fino a Sapporo era costato poco, il sudore era scorso abbondante sulle schiene di tutti, mentre alla partenza salivano sul piccolo aereo. Era andato tutto perfettamente, ma la fifa, al momento del ritorno, era tornata...in fondo, stavano per volare su un coso tenuto insieme da colla stick e fil di ferro...

Sospirò di nuovo, usando come specchio il finestrino per ritoccarsi i capelli.

Ormai mancava davvero poco alla partenza, e gli altri ragazzi erano passati dalle maledizioni alle preghiere e agli scongiuri...

Gettò uno sguardo triste a Uozumi, seduto tra lui e il vetro, che stava tentando di polverizzare nella sua stretta i braccioli del sedile...istintivamente sorrise, all'immagine di quel bestione che tremava come una foglia al vento. Allungò una mano, ma subito si bloccò, dato che, se avesse provato a consolarlo come voleva, il suo capitano non l'avrebbe presa molto bene.

E lui non voleva provare l'ebbrezza del paracadutismo senza paracadute...

Sempre più sconsolato, si affossò nel sedile, guardandosi attorno per distrarsi.

E la sua attenzione fu subito catturata dalla coppia di matricole d'oro dello Shohoku, seduta nell'altra fila, un posto più indietro rispetto a lui.

La loro manager, ventaglio in mano e Miyagi al fianco, li stava avvertendo sulle conseguenze di un loro comportamento men che irreprensibile durante il volo; e a giudicar dalla faccia del rossino, sembrava sapesse che le punizioni minacciate non sarebbero rimaste solo parole...

'Quella ragazza riesce a tener testa a una squadra di folli...'

ridacchiò il porcospino, immaginando che anche a Taoka sarebbe piaciuta una simile manager.

I due ragazzi annuirono mugugnando, Rukawa sbadigliando e Sakuragi stringendo i denti, lanciandosi continue occhiatacce ostili. Ma subito se ne pentirono: Sendo sghignazzò, mentre il ventaglio calava sulla testa dei due poveri ragazzi...

"E guai a voi se mi accorgo che state litigando!"

Ayako mollò lo zainetto nel terzo sedile libero, quello del corridoio, e si avviò verso il bagno.

Miyagi spasimò, sbavando sul sedile su cui si sarebbe seduta la manager, finché Sakuragi non lo allontanò tentando di colpirlo con una testata, mentre la volpe sistemava il cuscino.

Sendo socchiuse gli occhi, tentando di imitare Rukawa che si era addormentato contro il finestrino.

'Come faccia a dormire in questi posti tanto piccoli proprio non lo comprendo...'

Cercò una posizione migliore, sfiorando le gambe del suo capitano, e soffermandosi sul rossino che studiava i compagni seduti davanti a lui.

'Ma che ha?'

Quasi vinto dalla stanchezza, Sendo non aprì completamente gli occhi neppure quando lo sguardo di Sakuragi si fissò su di loro, per studiarli...lo sentì scivolare su di sé e su Uozumi, ed esaminarli più a lungo degli altri, dato che erano i più vicini.

Infine, soddisfatto dal suo esame, il ragazzo prese una coperta e se la stese addosso, sovrapponendone un lembo a quella del volpino...Sendo trattenne il respiro, mentre intravedeva la sua mano scivolare sotto la trapunta, e andare a raggiungere quella di Rukawa.

Vide distintamente la forma delle due mani che si intrecciavano sotto le coperte...

'Allora Rukawa non stava dormendo?'

Le due mani, unite, sprofondarono tra i due corpi, perché non si vedesse che erano allacciate, scomparendo anche allo sguardo attento di Sendo.

L'ala del Ryonan notò immediatamente i lineamenti del volpino rilassarsi, i muscoli del suo corpo distendersi sotto il plaid...solo fissandolo in quei momenti ne aveva potuto ammirare il cambiamento. Prima sembrava perfettamente disteso, libero da nervosismo o tensione, ma solo dopo che la mano di Hanamichi l'aveva toccato, i suoi tratti avevano perso la solita rigidezza per divenire davvero rilassati, il tocco del rossino gli aveva dato...la pace.

E solo allora si era davvero addormentato, raggiungendo il suo ragazzo nel mondo dei sogni, con un'ombra di sorriso sul volto.

Sendo chiuse gli occhi, lasciandoli nella loro dolce solitudine.

Era contento, che almeno quei due fossero felici.

Lui non lo sarebbe mai stato tanto, ormai aveva rinunciato a inseguire il suo sogno...non avrebbe mai avuto il coraggio di confessarsi a Uozumi.

Non voleva perdere anche le possibilità di stargli semplicemente accanto...Uozumi non era gay.

Certo, non ne aveva la certezza, non era mai andato a chiederglielo, però...non c'era mai stato un minimo indizio, sull'omosessualità del suo capitano.

La sua mente gli fece notare che fino a dieci minuti prima non pensava neppure lontanamente che Rukawa e Sakuragi potessero stare assieme, ma la soffocò subito.

Un conto era parlare degli altri, un altro di sè.

Si rigirò nel suo posto, dando le spalle ai due felici piccioncini. E poi, la vista da quel lato era decisamente migliore...di solito, almeno.

"Capitano, stai bene?"

Uozumi annuì, soffocando un urlo appena l'aereo iniziò a rullare sulla pista.

"Stai tranquillo, andrà tutto bene"

L'altro non disse nulla, lasciando che fosse il pallore a parlare per lui...l'aereo percorse la piccola pista, e il rombo dei motori salì d'intensità, trasmettendo energia a tutto l'aereo.

"...mamma"

mormorò Uozumi, cercando la mano si Sendo.

La beatitudine dipinse il viso del ragazzo, il cui cuore fu avvolto dal calore che la mano del senpai gli trasmetteva, e le sue pupille si dilatarono, accecato dallo splendore del viso dell'altro.

"Aaaahhh!!!!!"

Sendo liberò di scatto la mano...nella paura del decollo, sentendo il veicolo staccarsi da terra, Uozumi gliel'aveva stretta nella sua morsa d'acciaio, rischiando di spezzargli le ossa.

"Sendo perdonami scusami non volevo"

"Uozumi!!!"

Taoka si fece prestare il ventaglio da Ayako, e si avventò brutalmente contro il capitano della sua squadra:

"Razza di stupido, non mi rovinare l'asso!"

"Ahia! Coach!"

"Allenatore non mi ha fatto nulla"

"Lo spero per lui! O farà meglio a sparire dalla mia vista!

E adesso vedete di dormire un po', che domani si ricomincia con gli allenamenti!"

Il coach ringraziò Ayako, restituendole in ventaglio e chiedendole dove si rifornisse di tal utilissimo oggetto, e raggiunge Anzai nei posti più avanti.

Sendo accarezzò dolcemente i capelli di Uozumi, massaggiandogli coi polpastrelli la cute dolente:

"Capitano, tutto a posto?"

"Sì sì, non è cattivo come sembra"

'Insomma...' pensarono in contemporanea...

"Sicuro? Forse dovrei chiedere a Miyagi un rimedio contro le sventagliate..."

"Lascia stare, una buona tazza di tè metterà tutto a posto"

Una hostess si avvicinò sorridendo, con una teiera e un vassoio in mano, e riempì una tazza di tè.

"Sicuro? Fuori inizia a esserci un po' di turbolenza..."

"C-Ce la farò..."

Uozumi strinse il bicchiere bollente, mordendosi le labbra per non gemere, mentre il liquido caldo gli ustionava le labbra.

"Ah!"

"Tutto a posto?"

"Sì, mi sono scottato un po' la lingua...ah com'è caldo!"

"Attento, prima di rov..."

"Aaaahhh!!!"

"Uozumi!!!"

"Shhhh!!!"

Una hostess si avvicinò di corsa, andando a sincerarsi delle condizioni del passeggero.

La tazza, ormai vuota, rotolava allegra tra i piedi dei ragazzi, rischiando di infrangersi ogni volta che qualcuno la calpestava.

La hostess si tese oltre Sendo, afferrando il polso del centro del Ryonan. La mano era rossa, e il ragazzo soffiava su di essa, tentando di ricacciare indietro le lacrime.

"La prego, mi segua nel bagno che ci mettiamo un po' di crema"

"Vado io con lui, non si preoccupi, lasci fare a me"

Sendo si alzò, facendo strada...ora che poteva far qualcosa per il suo capitano, non si sarebbe lasciato ostacolare da una hostess!

"Ma..."

"Ho anch'io della crema contro le scottature a portata di mano, non si preoccupi"

"C-Come vuole...però..."

'Ma come faranno a starci quei due stangoni nel bagno?'

Era questo l'amletico dubbio delle ragazza...

 

"Sendo non ci stiamo!"

"Massì dai!"

"Ma ma..."

Il viso di Uozumi s'arroventò...per chiudere la porta aveva dovuto spingere un bel po' contro il fondoschiena di Sendo, che trafficava come nulla fosse con il contenitore dei medicinali appoggiato sul piccolo ripiano. Per fortuna l'aereo aveva i motori in coda all'aereo, proprio dove c'era quel bagno...il loro rombo copriva bene qualunque suono ne usciva.

"Accidenti ma dove l'ho messa? Ti fa molto male?"

"N-No..."

Ma Uozumi non pensava nemmeno più alla scottatura...la schiena larga del kohai davanti a lui, le braccia lunghe, il bel viso riflesso sullo specchio, le natiche tanto vicine...non aveva più paura, il volo non lo preoccupava più.

Voleva solo dirglielo, liberarsi da quel peso che lo aveva incarcerato mentre si allenavano da soli, la sera...voleva sentirsi libero, anche a costo di beccarsi in pieno volto un rifiuto.

"L'ho quasi trovato"

"...non fa nulla"

"Eh?"

"Lascia stare...io devo dirti una cosa"

Un brivido scorse lungo la spina dorsale di Sendo...quel tono di voce...basso...sensuale...aveva talmente desiderato di sentirlo da lui...

"...capitano?"

"...chiamami Jun..."

"...ma"

Prima che potesse aggiungere altro, Uozumi lo bloccò, abbracciandogli forte il petto, affondando il volto contro la sua spalla:

"Ti amo"

Non aggiunse altro, non una sillaba o un sospiro...nemmeno un bacio per testimoniare quelle parole...

Il corpo di Sendo non reagì...il suo cuore non accelerò il battito, né le sue membra tremarono...solo una lacrima scivolò silenziosa sulla sua pelle.

Ma Uozumi non la vide...gli occhi ancora premuti contro la divisa di lui, non si era accorto della commozione dell'altro.

"S-Scusami...non dovevo fare così...ti sarai sentito aggredito...ma era tanto che volevo dirtelo...perdonami...non mi odiare..."

Allentò la presa...le sue mani iniziarono a scivolare indietro...

"No!"

Sendo afferrò quelle mani larghe con le proprie, stringendole forte al petto, cospargendole di lacrime che ora anche Uozumi vedeva riflesse...

"Non mi lasciare...credevo di non avere speranza invece..."

"...Sendo"

"Anch'io ti amo, capitano"

"Per te sono solo Jun!"

"...ti amo, Jun"

"Anch'io"

Sendo tese indietro la testa, appoggiandola alla sua spalla, e offrendo la bocca indifesa all'assalto dell'altro.

Uozumi affondò la lingua in quell'anfratto caldo, assaggiando ogni particolare di quella bocca suadente, che sapeva di buono...lottò con la sua lingua umida, in un vorticoso mischiarsi di saliva, mentre le mani di Sendo lasciavano le sue e salivano a intrecciarsi dietro la sua nuca.

Le natiche del ragazzo si spinsero con forza contro l'inguine del senpai, che prese a strusciarsi contro quel corpo caldo che non doveva più solo sognare...

Mentre con una mano stuzzicava i capezzoli di Sendo, con l'altra Uozumi scese a aprire la cerniera dei suoi pantaloni, e a infilare una mano nei suoi boxer...Sendo strabuzzò gli occhi, mentre la mano enorme dell'altro gli circondava il pene e lo stringeva, iniziando poi ad accarezzarlo per tutta la sua lunghezza.

Uozumi fece scivolare in basso i pantaloni e i boxer del ragazzo, e senza staccare la bocca da lui infilò l'altra mano tra i suoi glutei, massaggiando la piccola apertura prima di penetrarlo con un dito.

Sendo sussultò, per l'intrusione non proprio gentilissima, ma la mano che giocava con la pelle sensibile del suo pene, e la lingua nella sua bocca, gli fecero presto dimenticare le dita che si davano da fare per prepararlo.

Ormai al limite Uozumi spostò la mano dal suo sesso, e si abbassò la zip...Sendo chiuse gli occhi, mentre avvertiva le sue dita liberarlo, e la punta del suo pene appoggiarsi, per poi iniziare a farsi strada dentro di lui, più delicatamente stavolta...

Chiuse gli occhi, stringendo i denti...faceva male...singhiozzò, senza potersi trattenere.

"Tranquillo...passerà tutto presto..."

La mano di Uozumi riprese il suo lavoro, e ben presto i gemiti che uscivano dalla bocca del porcospino erano di puro piacere...il capitano affondò di colpo in lui, risucchiato dal calore accecante del suo corpo...

Sendo gettò indietro la testa, ammutolito, mentre un rivolo di saliva scorreva lungo la sua guancia...Uozumi la raccolse con la lingua, bevendone ogni stilla, chiudendogli la bocca per non perdersi nulla di lui...iniziò a muoversi dentro di lui, affondando e uscendo con passione, possedendo fino in fondo quel corpo sodo che rispondeva alle sue spinte, che lo stringeva dentro di sé...socchiuse gli occhi, godendo della vista di Sendo riflesso nello specchio...aggrappato a lui, il suo pene fra le sue mani...strinse le dita, massaggiandolo per sentirlo godere, per bersi i suoi sospiri...

Il corpo di Sendo rabbrividì, prima di riversarsi con un forte schizzo contro lo specchio, lasciando una macchia banca a colare sul vetro...Uozumi fissò incantato il suo sperma scendere piano fino al lavandino, e venne dentro di lui, estasiato per avergli dato tanto piacere...

 

Rukawa alzò un sopracciglio: chi osava disturbare il suo sonno?

Socchiuse gli occhi, controllando il ragazzo seduto accanto a lui. Sorrise tra sé, godendosi il viso tranquillo di Hanamichi che dormiva con la mano avvolta dalla sua...era così rilassata la sua espressione, mentre le loro pelli erano in contatto...

Nell'altro sedile, Ayako ridacchiava sbarazzina, tentando di non far troppo rumore.

"Che è successo?"

"Ah, sei sveglio? Bè, esattamente non lo so, si sono sentiti due urli soffocati venire dal fondo, e guarda la faccia di Sendo...e anche quella di Uozumi!!!"

Rukawa pensò di non aver capito: da quando la loro manager era così interessata a quelli?

Gettò un'occhiata ai diretti interessati, e ammise che doveva ricredersi: quell'espressione di totale beatitudine era troppo anche per un tipo sempre sorridente come Sendo.

Sulla faccia di Uozumi era semplicemente paurosa.

"Ma si sono fatti qualcosa?"

"Più o meno..."

Il sorriso di Ayako imitò quello di Sendo:

"...quando la hostess è uscita dal bagno dove erano appena stati insieme...ha fatto una faccia scandalizzata!!!"

Rukawa arricciò il labbro, disgustato, poi tentò di tornarsene a dormire, anche se in effetti non era facile, tentare di non ascoltare le urla di rimprovero di Taoka...

 

"Ma coach!!!"

"Ma proprio qui dovevate fare una cosa del genere? Potevate almeno pulire meglio!!!"

"...secondo lei pensavamo a pulire?"

"Zitto Sendo!!!"

"...uffa...ma che abbiamo fatto di male?"

Taoka aprì la bocca, poi si arrese. Ormai sapeva che non c'era nulla da fare...tanto valeva evitare inutili arrabbiature.

Si accasciò sul suo sedile, lasciando che i due tubassero indisturbati, dimentichi del volo e di chiunque altro...

 

Fine

 

Mi sono divertita a scrivere questa fic, lo ammetto ^______^ probabilmente più che voi a leggerla (eh eh eh).

Bacioni a tutte.

 

      

  

 


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