NOTA: Questa ff la dedico a Miyu sperando
che non mi ammazzi per quello che leggerà ^^;;;;
NOTA 2: E la dedico a tutte quelle persone che leggono le cavolate che
scrivo... Grazie...
Parole...
solo parole...
di Neko
Son uscito di casa.
Non ce la facevo più a rimanere chiuso tra quelle quattro mura.
Mura di ricordi e di confessate bugie.
Bugie le tue parole.
Ricordi... quelli che mi hai lasciato tu...
E ora mentre cammino per questa strada.
Buia e desolata... come il mio cuore...
Non posso non pensare alla nostra vita... assieme...
Alle nostre giornate passate sui campi da basket...
Alle nostre notti tra quelle lenzuola sottili...
E la notte sembra essere una sorella.
E il buio sembra essere un fratello.
Sembra che vogliano proteggere il mio dolore.
Che vogliano proteggere da sguardi indiscreti queste piccole goccioline
salate che mi percorrono il viso.
E un nome mi torna alla mente.
Il suo nome.
Che avrei voluto cancellare da me... dai miei ricordi...
Impossibile.
Certo come si può cancellare qualcosa che è stato sigillato sul tuo
cuore con un marchio.
Era amore?
Ah questo non lo sò neppure io.
Però sò che fa male.
Sò che stò impazzendo, che questo dolore mi stà consumando.
Eppure sono giovane.
Sono solo un ragazzo che ha avuto la sua prima cotta.
Ma non è vero.
Non era una leggera e semplice infatuazione per una persona.
Tu non eri una persona normale.
O forse sono io a metterti su un altarino che non meriti.
Ti ho sempre difeso.
Ho fatto a pugni con la prima persona che osava parlare male di te.
E questo è come mi ringrazi?
Sono solo parole le mie.
Io non ti ho donato il mio amore per ricevere qualcosa in cambio.
Parole... Bugie... Menzogne...
Ti amo e ti amavo...
E in cambio chiedevo soltanto una piccola parte di te.
Un lieve pezzetto del tuo cuore.
Niente.
Il nulla mi è stato dato.
Nè amore, nè comprensione.
Eppure mi sembrava così bello quello che ci univa.
O era solo una mia illusione?
Ecco la risposta.
Illusione.
Quella che mi ero creato.
La vita che credevo di vivere.
Basta.
Sono stufo.
Odio questa vita.
Odio me stesso.
Ma più di tutto odio lui, che ha preso il mio corpo come fosse un
giocattolo da usare solo quando se ne ha voglia.
Che ha illuso il mio cuore, e lo ha strappato come un pezzo di carta
bianco.
Con facilità come se fosse al cosa più fragile di questo mondo.
Continuo a camminare.
Vorrei tanto che qualcuno mi desse una risposta.
Che qualcuno mi dicesse cosa devo fare.
Ma i miei pensieri non prenderanno mai la forma di parole.
Le parole non servono a nulla.
E a nulla serve il cuore.
Il suo nome?
Maki. Il mio capitano, il mio amante, il mio compagno.
Tutto il mio mondo.
<Lo sai che ti amo Nobu>
Mi fermo.
Perchè mi tornano quelle dannate parole alla mente.
Perchè il mio cuore non la smette di dare certi comandi al mio cervello.
Sono parole... solo parole...
Forse se mi decidessi a togliermi la vita tutto sarebbe più facile.
Forse se decidessi di toglierla a lui la vita tutto sarebbe ancora più
semplice.
Non sono altro che parole le mie.
Io non saprei uccidermi.
Io non saprei uccidere.
Ho il respiro affannato eppure non ho corso.
Ho il cuore che corre come se qualcuno lo stesse inseguendo.
E piango.
Piango come un bambino che ha perso sua madre.
Piango perchè non sò fare altro.
Piango perchè il mio cuore è lacerato.
/Lacrime scendono lente intraprendendo un lungo cammino sul suo viso
bloccandosi per alcuni istanti sul mento per poi precipitare sul terreno.
Lacrime che si mischiano con la pioggia che con violenza cade su di lui.
Sul suo corpo fragile ora che il dolore non lascia il suo corpo.
Ora che lui e il dolore sono una cosa sola.
Ora che il suo dolore prende un nome: Shinichi Maki
E mentre il suo dolore copre ogni altro suono non si accorge dei passi.
Passi di uomo che si avvicinano alle sue spalle.
E mentre il suo mondo si sgretola e lui rischia di precipitare.
Un ragazzo allunga una mano.
Un ragazzo cerca di afferrare quello che rimane di lui./
Sento due braccia stringermi.
Ho paura a voltarmi.
Ho una terribile paura che questa sia tutta un'illusione.
Che non ci sarà nessuno ad aiutarmi.
-Non piangere per lui... non ne vale la pena-
E riconosco quella voce.
O almeno è quello che penso.
Ed è per questo che mi giro.
Ed è lui.
Lui il mio grande amico.
La persona che mi è sempre stata vicina in questo tempo.
Che mi ha avvertito che non ero il solo "amante" di Maki.
E io che cosa ho fatto?
L'ho atterrato con un pugno urlandogli conto:
<Non osare parlare così di Shinichi, hai capito Jin?>
Mi vergogno.
Abbasso lo sguardo.
Non merito che lui sia qui.
Non lo merito proprio.
Ma lui mi abbraccia.
Stretto... e un calore comincia ad invadere il mio corpo.
E io mi sento al sicuro.
Mi sento protetto... amato...
Mi passa il braccio attorno alle spalle.
Mi sorride e mi allontana da questa buia via.
Da questo posto nero e desolato.
E una poesia che ho letto tempo fa mi torna alla mente.
Nakade isoge
Yawate ni habaki
Toku enishi
Enishi motsu ko no
Yuube o mata'n
Ma non le interpreto in modo sessuale.
Non le interpreto come se dovessi finire a letto con lui.
No il suo togliermi le vesti, sarà solo un aiutarmi a cancellare il
dolore.
Mi stringo a lui.
Mentre in lontananza noto una luce.
La luce che illuminerà il mio cammino.
Di Yosano Akiko
Non piangere,
affrettati. Stanotte
altre morbide
mani aspetteranno
per toglierti le vesti.
Vai all'Archivio Fan Fictions |
Vai all'Archivio Original
Fictions |
|