Paradise parte
VII
di Anny &
Dany
Il sole era sorto troppo presto per i gusti di Kaede. Avrebbe voluto
rimanere ancora tra le forti e gentili braccia di Hanamichi.
Mosse lentamente la mano per accarezzare la pelle liscia del fianco della
testa rossa. Hanamichi si tese leggermente prima di sbadigliare.
"Buongiorno Kitsune..." era quello che avrebbe voluto dire, ma
dalla sua gola uscì un suono impastato.
" 'giorno Hanakun" rispose Kaede allungandosi per depositare un
bacio sulle morbide labbra del ragazzo.
"Kaede.."
"hmm.."
"Devo andare.. si staranno chiedendo.. dove sono.." cercò di
dire tra in baci della sua volpe. "Devo iniziare a lavorare..."
/Lavorare?!/ a quella parola gli occhi di Kaede si spalancarono. La
settimana di ferie forzate era arrivata alla fine e Jin sarebbe andato a
riprenderlo oggi.
Hanamichi notò il suo repentino cambio di umore. "Cosa
succede?"
"Oggi... verranno a prendermi..."
Hanamichi non rispose nulla, così Kaede alzò il volto per guardarlo.
C'era di nuovo quell'espressione seria e pensierosa che aveva il primo
giorno che l'aveva incontrato. Un'espressione che non gli apparteneva...
quello non era lui.
"Apparteniamo a due mondi diametralmente opposti. Nel tuo mondo tutto
ruota intorno alla tecnologia, qui invece tutto è scandito dal ritmo
naturale delle stagioni..."
"Tuttavia ci siamo trovati e io non ho alcuna intenzione di lasciarti
andare." lo interuppe. "Non ora, non mai!"
Kaede gli aveva preso la faccia tra le mani e l'aveva fissato negli occhi
pronunciando quelle parole.
Hanamichi sorrise, mentre rispondeva al bacio che gli stava divorando le
labbra. Insieme avrebbero trovato una soluzione.
Rukawa era tornato al suo amato ufficio. Era entrato senza dire una
parola, si era chiuso la porta alle spalle e aveva iniziato a trafficare a
computer, ignorando tutti i suoi collaboratori.(Ma che novità! Come se
fosse un chiacchierone NdA)
"Jin.. avanti parla! Non ti ha sbranato quando sei andato a
riprenderlo?" chiese subito Mitsui appena la porta si chiuse alle
spalle del loro capo.
Il ragazzo scosse la testa. "E' entrato in macchina, ha incrociato le
braccia e mi ha ignorato del tutto."
"Niente intenti omicidi, niente minacce?" chiese Sendo
"Niente sguardi-di-ghiaccio?" aggiunse Miyagi
Jin scosse di nuovo la testa.
La valanga di domande fu arrestata dallo squillo del telefono sulla linea
interna.
Ayako corse a rispondere. Quando la segretaria si voltò verso gli altri
ragazzi, aveva il volto scuro.
"Siamo stati convocati... Tutti!" disse mentre guardava uno per
uno i cospiratori del piano 'vacanze forzate'.
Molti deglutirono a vuoto.
Come se stessero percorrendo una via crucis, Ayako, Sendoh, Mitsui,
Koshino, Miyagi, Kogure e Jin si avvicinarono alla porta dell'ufficio di
Rukawa.
La segretaria aprì la porta e con esasperante lentezza, il gruppo si
allineò davanti alla scrivania del loro capo. Tutti tesi e preoccupati
per la punizione che si sarebbe abbattuta sulle loro teste.
Dietro la porta dell'ufficio, numerosi dipendenti tentavano di origliare
la conversazione, curiosi di sentire la sfuriata che il loro capo avrebbe
riservato ai loro colleghi. Tuttavia ciò che accadde li fece rimanere
stupiti.
Rukawa fissò i suoi collaboratori con gli occhi freddi, il volto
impassibile.
/Ohi, Ohi... Questo non preannuncia niente di buono.../ pensò Ayako
mentre una gocciolina di sudore le scivolava dalla fronte.
"Bene.. vedo che ci siete tutti.." la voce di Rukawa era anche
più tagliente.
/Addio, mia testolina, mi mancherai.../ Sendoh iniziò a formulare le sue
ultime volontà.
Rukawa si alzò e si avvicinò alla parete-finestra da cui si poteva
godere un bellissimo panorama della città.
"Volevo... ringraziarvi.."
Era solo un sussurrò ma fu ben captato da tutti che sospirarono di
sollievo. Molti di loro non si erano neanche accorti di aver trattenuto il
respiro, fino a quel momento.
"Avevate ragione. Avevo bisogno di una vacanza.. per cui, mi sento
generoso.. così il vostro stipendio sarà aumentato del 10%"
Sorrisi compiaciuti apparvero sul volto dei ragazzi.
"Inoltre vi concedo una settimana di vacanze... potete prenderla
quando volete, purchè non siamo in stato di emergenza... MA..."
Gli alti spiriti dei ragazzi si raffreddarono di colpo, pronti a ricevere
il rimprovero tanto temuto.
"Vi proibisco di andare nel mio stesso albergo. Lo dico soprattutto
per la vostra stabilità finanziaria. Ne andrebbe la sicurezza del vostro
posto di lavoro."
I sette colleghi si guardarono in viso stupefatti. Quel posto doveva avere
davvero qualcosa di speciale per avere un tale effetto sul loro capo.
Tuttavia la loro attenzione fu di nuovo catturata dai movimenti di Rukawa.
"ma cosa..?" balbettò Ayako tentando di capire le sue
intenzioni quando lo vide infilare una serie di fascicoli, cd e dischetti
nella ventiquattrore. Rukawa prese sotto braccio l'ultimo modello di pc
portabile acquistato dalla ditta e poi tese la mano libera verso Ayako. La
segretaria battè le palpebre confusa.
"Il mio cellulare." spiegò Rukawa
"Ah.. si.. eccolo." mormorò consegnandoglielo.
"Rukawa-san.. dove sta andando?" si azzardò a chiedere Kogure,
rimanendo comunque a distanza di sicurezza.
"Per qualche giorno lavorerò a casa. Se avete bisogno di me, sapete
dove trovarmi. Mandate un email o chiamatemi a cellulare. Ayako, ti lascio
organizzare al meglio il lavoro. Non deludermi!"
"Si, Certo. Rukawa-san" rispose in fretta la ragazza.
"Jin, accompagnami all'aeroporto." Guardò l'orologio. "Con
il traffico che ci sarà faremo appena in tempo."
"Aeroporto?!" ripetè incredulo Jin
"Si... aeroporto! Vogliamo andare?" chiese spazientito.
"S-si... subito!" balbettò trotterellando immediatamente dietro
il capo.
Il resto dei 6 ragazzi e degli altri collaboratori non poterono far altro
che guardare con gli occhi spalancati (e con qualche mascella che toccava
il pavimento^^;;) le porte dell'ascensore chiudersi.
Intanto a kilometri di distanza, Hanamichi stava elencando le varie cose
da fare nell'hotel con Haruko che prendeva diligentemente appunti (dopottutto
non sarebbe riuscita a tenere tutto a mente^^;;), mentre preparava una
valigia.
"Insomma! Non ho ancora capito perchè hai deciso di fare questa
vacanza!" lo interruppe improvvisamente la cugina.
Hanamichi si voltò a guardarla e sorrise.
"Sento il bisogno di farla.. tutto qui!"
"Si.. ma così.. di punto in bianco?! E poi io non sono affatto in
grado di mandare avanti l'hotel da sola. Non ne sono capace. Combinerò
sicuramente qualche guaio!" esclamò con voce stridula e tremante.
"Haruko.. sarà soltanto per pochi giorni. Te la caverai! Basterà
seguire ciò che ti ho dettato!"
La ragazzina sbuffò rassegnata prima di scuotere la testa.
"Allora... il pranzo deve essere servito dopo delle 4, ma gli
asciugamani devono essere cambiati prima delle 12 e le vasche aperte alle
8, giusto?"
Hanamichi sarebbe caduto a terra se non si fosse aggrappato al comodino.
Ma come poteva avere una cugina così tonta? Aveva confuso tutto!
Si massaggiò la tempia e prese il blocco degli appunti da Haruko.
Il suo dolore alla tempia aumentò... il foglio era un caos di freccette,
cancellature, asterischi e frasi lasciate a metà.
Strappò la pagina e sedutosi alla scrivania iniziò a scrivere le varie
fasi che quella piccola bambina distratta avrebbe dovuto semplicemente
seguire.
Mezz'ora dopo consegnò alla ragazzina il 'manuale'.
"Se hai dei dubbi su qualcosa chiedi al Sensei Anzai. Ho parlato con
lui ed è stato d'accordo a rimanere qui fino al mio ritorno. Se hai
problemi, lui saprà certamente consigliarti! Per i pasti non preoccuparti
e lascia fare tutto a Uozumi. Capito tutto?"
"Capito!" rispose meccanicamente Haruko sorridendo.
/Speriamo bene../ pensò Hana afferrando la valigia e uscendo dalla stanza
con Haruko che lo seguiva come un cagnolino.
"Hanamichi, l'altra sera ho visto che tu e Rukawa-san avete giocato
insieme contro Fujima-san e Hanagata-san."
Hanamichi sospirò, ormai Haruko era partita a ruota libera in un fiume di
parole... in quello era simile al cugino.
"Com'è andata? Secondo me Rukawa è un grande atleta, hai visto che
fisico che ha?"
"Hmm, si è proprio bravo(L'ha ammesso?O___oNdA)" rispose
meccanicamente Hanamichi che ormai con la mente stava già pensano alla
sua volpe. "Abbiamo vinto noi due sai?"
"Davvero? Allora non è solo un bel ragazzo. Ha anche talento."
esclamò raggiante la ragazzina.
"Già.."
"Hanamichi... scusa ma come mai stamattina ti sei alzato così
presto? Quando sono passata per la tua camera, il letto era già stato
fatto."
"Ah.. si, avevo delle cose da fare." il ragazzo era diventato
improvvisamente rosso al ricordo di come si era svegliato quella mattina.
"Hmm.. Ora che ci penso devo avvertire Toru e Kenji."
"Avvertirli di cosa? Se vuoi posso riferire io."
"Si.. dovrai farlo tu. io ora non ho più tempo. Bene, digli che
avevano ragione e che io e Kaede ora stiamo insieme. Saranno sicuramente
felici di saperlo (Sai quanto me ne importa?NdT Si... ma sai l'effetto che
questo avrà su Haruko?ndD Ehi voi due! Non parlate da soli a mia insaputa
che sono gelosa!!NdA)."
Haruko si immobilizzò all'istante.
THUMP!!
Al rumore Hanamichi si voltò per trovare la cugina svenuta a terra.
"Haruko? Haruko che ti succede non ti senti bene? Riprenditi Haruko!!"
la chiamò iniziando a darle leggeri buffetti sulla guancia.
Haruko si riprese e si portò una mano alla fronte. Aveva ricevuto troppe
informazioni tutte insieme per oggi.
"Hanamichi.. dimmi una cosa. Dove stai andando? Ti prego.. ho bisogno
di saperlo!"
Il ragazzo si grattò la testa confuso, il comportamento della cugina era
strano.
"Beh... Hikoichi mi accompagnerà all'aeroporto di Kochi. In questo
periodo non ci sono molti clienti quindi non avrai grossi problemi e
comunque sarò di ritorno per il fine settimana."
"Vai dai lui, vero? Vai da Rukawa?" Haruko riuscì
miracolosamente a tenere la voce ferma mentre la sua mente sperava con
tutte le forze che Hanamichi negasse tutto.
"Per ora si.. nei weekend, invece, sarà lui a venire qui..." il
suono del clacson lo interrupe. "Oh, ecco Hikoichi! Devo andare. Ci
vediamo fra qualche giorno!" disse baciandole la guancia e
infilandosi nella macchina.
Haruko riuscì ad alzare la mano per salutarlo e forzò un sorriso.
Mentre vedeva la macchina scendere il viale, la vista le si appannò e
grosse lacrime le rigarono le guance paffute.
Il suo caro cugino, sigh, le aveva portato via il ragazzo di cui era
perdutamente innamorata. Si sentiva distrutta. Sentiva il cuore pesante e
le faceva male. Sperò solo che quel dolore potesse passare in fretta.
All'aeroporto Rukawa scrutava impaziente l'elenco dei voli in arrivo.. e
poi eccolo. Si trattene a stento dall'esultare.
Pochi minuti dopo intravide al di sopra della folla gli ormai familiari
capelli rossi. Gli corse incontro. In jeans nero e maglione di filo bianco
la sua testa rossa era davvero bello.
Gli sorrise prendendogli la mano e guidandolo fuori dall'aeroporto.
Entrarono nella macchina e Jin li accompagnò a casa di Rukawa.
L'autista guardò incuriosito dallo specchietto retrovisore i due ragazzi.
Il suo capo aveva appena sussurrato qualcosa all'orecchio del nuovo
arrivato che era leggermente arrossito prima di rispondergli in tono
altrettanto basso sorridendo.
Tuttavia quello che fece correre a Jin il rischio di prendere in pieno un
palo della luce fu il volto di Rukawa.
Quello.. quello era un sorriso!!
Kamisama... non vedeva l'ora di raccontarlo al resto dei ragazzi.
Forse era il caso di costruire una statua ad Ayako per aver scelto così
bene il luogo in cui spedire Rukawa. Chissà se la mente astuta della
segretaria aveva previsto anche questo? Eppure era sembrata stupita quanto
loro per l'aumento ricevuto... Tuttavia c'era quella sicurezza che aveva
avuto tutta la settimana... lei era certa che Rukawa-san si sarebbe
divertito. Che avesse previsto che sarebbe finita così?
Probabilmente sarebbe rimasto uno dei misteri della loro vita.
Fine
Bene. Non ce la facevo più. ndA
Sappessi io! ndD
Ora non mi resta che trovare un nascondiglio sicuro. ndA
Me ti presta il suo bunker.. tanto le scorte le ho già fatte e ce ne sono
in abbondanza. Basteranno sia per me che per te^^ ndD
Approposito, si nota tanto che Haruko non mi è molto simpatica? In questa
fic la tratto proprio male. ndA
Nooo... ma cosa dici... non si nota proprio^^ cmq mi scuso per avervi
fatto aspettare tanto a lungo... mea culpa! Chiedo perdono!! -Dany che
chiede umilmente perdono in ginocchio sperando che vi sia piaciuta la
ditta A&D smette di tormentarvi.. almeno fino alla prossima cofic^^
Anny&Dany
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