Come al solito si vede BENISSIMO
che questo capitolo è di Dany-chan.
Paradise
di
Dany-chan
Parte 45/?
Kaede
Rukawa era seduto sotto il gazebo dell'albergo, faceva terribilmente caldo,
perciò Kaede era costretto in t-shirt e pantaloncini. Non che avesse molta
scelta negli abiti, Ayako aveva pensato a fornirgli il minimo
indispensabile. Il sole scottava sulla sua pelle bianca e per trovare un po'
di sollievo da quel caldo soffocante, era stato costretto a mettere la testa
sotto il getto d'acqua freddo della fontana.
Aveva gli occhi chiusi e stava mentalmente ringraziando Ayako, per averlo
spedito con la forza in quel posto in cui aveva avuto l'occasione di
conoscere qualcuno che stesse vivendo la sua stessa situazione. Rimanere
senza familiari e doversela cavare da soli nel duro mondo del lavoro.
L'unica nota che stonava in quel paradiso naturale erano le innumerevoli
ragazze che sospiravano o arrossivano ogni qualvolta lo scorgevano. Anche in
quel momento un nutrito gruppo era alle sue spalle e lo guardava con occhi
sognanti, ma troppo intimorite per potersi avvicinare. Grazie a dio! (Grazie
Dio!! NdA)
Tuttavia ce ne era una che era particolarmente assillante e che nonostante
continuasse a essere impacciata, trovava sempre una scusa per stargli
addosso. E, sfortunatamente, n'aveva tutto il diritto visto che faceva parte
del personale dell'albergo.
Kaede iniziava ad odiare sempre di più le sue continue attenzioni, avrebbe
desiderato che al posto di quell'irritante ragazzina, a fargli compagnia ci
fosse Hanamichi.
Per tutte le sere precedenti avevano parlato a lungo nella vasca e
nonostante le apparenze da ragazzo sempre gentile con tutti, si era rivelato
alquanto eccentrico ed estroverso. Per la prima volta si era rilassato in
compagnia di un estraneo.
"Rukawa-san?"
Kaede continuò a tenere gli occhi chiusi sperando che la fastidiosa vocina
fosse frutto di un suo incubo ma eccola, di nuovo, che lo chiamava. Contò
mentalmente fino a 10, prima di alzarsi e incamminarsi verso la sua stanza.
Ma la ragazzina non demordeva. Lo rincorse e continuò a chiamarlo per
ottenerne la sua attenzione.
La pazienza di Kaede era arrivata al limite, sospirando si fermò e facendo
uno sforzo, tentò di ascoltare quello che Haruko aveva da dirgli.
"M-ma pe-perché ha continuato a camminare senza fermarsi?"
"Non ti avevo sentita"
"Oh ecco Hanamichi, cioè Sakuragi mi ha mandato a chiamarla."
" Davvero??" Kaede si era visto improvvisamente interessato alla
conversazione.
"Dice che ha qualcosa da chiederle. L'aspetta nel suo ufficio. Se vuole
l'accompagni?"
Kaede non l'aveva neanche fatta finire di parlare che già si stava
precipitando verso l'ufficio di Hanamichi.
Appena entrato lo vide chino sulla scrivania a cercare di mettere un po'
d'ordine nel caos del suo ufficio.
Passò qualche minuto prima che si accorgesse di essere osservato.
Kaede era rimasto meravigliato nel vedere una persona così seria, che si
comporta come un bambino (vedessi Dany allora!NdA Povera me che serpe sto
covando in seno! NdiD).
"Ah..sei qui." Disse grattandosi la testa imbarazzato.
" Già da un po' direi. Perché mi hai fatto chiamare?"
" Volevo chiederti un favore. Sei capace di giocare a basket?"
" Certo."
Hanamichi s'illuminò. Aveva trovato un pretesto per passare tempo con lui
da soli. Bhè, non proprio, ma era già qualcosa.
" Davvero? Scommetto che non potresti mai superare un tensai come me!
Hahahahahahahha"
" Do'aho"
" Cosa?? Baka kitsune. Come osi offendermi così?"
" Hmpf "
\Che strano. Non sembra affatto la persona tutta d'un pezzo che mi ha
accolto quando sono arrivato qui. Probabilmente è tutta una facciata che
usa per trattare con i clienti. Questo vuol dire che mi valuta qualcosa di
più che un semplice cliente. \
Kaede si sentì felice al solo pensare d'essere importante per qualcuno. Era
la prima volta che desiderava ricevere delle
attenzioni. Ormai aveva capito che quel ragazzo così pieno di
contraddizioni era la persona speciale che aveva aspettato per tutta la
vita. Si era innamorato di Hanamichi e quel pensiero gli aveva permesso di
dimenticare tutto ciò che riguardasse il lavoro. Non sentiva già più la
mancanza dello squillo continuo del telefono, del battere costante della
tastiera, e delle continue chiacchiere dei suoi collaboratori (mangiapane a
tradimento!! NdA).
" Perché?"
" Perché cosa?"
" Perché mi hai chiesto se so giocare a basket?"
" Ah, giusto. Stasera dopo il lavoro ho promesso a due clienti
abitudinari dell'albergo di giocare con loro, ma mi serve un compagno. Vuoi
venire con me? Sempre che tu ce la faccia a reggere il mio ritmo (Dany non
pensare sempre male!!NdA Io non penso male, mi adeguo alla compagnia!! NdiD
Che vuoi dire che sono un'hentai??NdA E ha ragione. NdToru)."
Rukawa roteò gli occhi esasperato. Incominciava a rimangiarsi tutto quel
che aveva pensato prima.
Hanamichi e Kaede erano arrivati ad un campetto da street basket, era stato
ricavato dalla parete di un vecchio magazzino abbandonato.
Mentre aspettavano i loro avversari i due cominciarono a fare riscaldamento.
Riscontrarono subito un forte affiatamento, e Hanamichi dovette ammettere
con suo sommo rammarico che il ragazzo moro era davvero molto bravo. Ma
naturalmente non gliel'avrebbe MAI confessato.
Finalmente arrivarono i due sfidanti. Uno era alto con gli occhiali e
l'espressione più seria che si potesse avere, l'altro invece era molto più
basso ed con una faccia d'angelo.
I ragazzi si presentarono: il più alto dei due si chiamava Toru Hanagata
(Finalmente ecco Toru! Comunque se fossi in te scapperei.
Anny ha una strana passione nel maltrattarti!! NdiD Non ci posso fare niente
ho una vera adorazione per i ragazzi alti con la faccia da merluzzo
imbalsamato NdA Ecco come volevasi dimostrare -__- ndiD), l'altro era Kenji
Fujima. Ma la cosa più stupefacente alle orecchie di Kaede fu che si
presentarono come una coppia.
Superata la sorpresa iniziale, cominciarono a giocare. Toru e Kenji si
dimostrarono subito ottimi rivali e stimolarono Kaede a dare il meglio di
sé. Neanche Hanamichi rimase a guardare. Tuttavia ci fu un particolare
momento durante la partita in cui la volpe, dopo aver rubato la palla a
Kenji, ed evitando Toru andò a canestro con uno spettacolare slam dunk.
Hanamichi si ritrovò a fissare il compagno di squadra, incantato dai suoi
movimenti.
La partita vide sconfitti Kenji e Toru, anche se con uno scarto di una
manciata di punti. I due sconfitti si trattennero ancora un po' a parlare,
fin quando Fujima non fece una domanda che mise non poco in imbarazzo sia
Hanamichi che Kaede.
"Hana, allora hai finalmente trovato la tua anima gemella?"
Hanamichi quasi si strozzò con l'acqua che stava bevendo.
"Co-Come?" chiese con il volto rosso quanto i suoi capelli.
"Tu e Kaede state insieme, no?"
Questa volta fu Rukawa ad arrossire. (O__o lo so è strano, ma qui tutto è
strano!! ndiD)
"No, no! Avete frainteso, non è come pensate. Kaede è solo un
cliente."
"Ah, peccato. Perché stareste davvero bene insieme." Affermò
Fujima sfoderando il suo migliore sorriso.
/Solo un cliente? Solo un CLIENTE? E' questo quello che sono per lui?
Solo un cliente./
Inutile dire che Rukawa ci era rimasto male. Così si alzò, facendo un
piccolo cenno di saluto a Kenji e Toru, e ignorando Hana, ritornò
all'albergo.
Hanamichi non capendo il comportamento improvvisamente freddo e scostante,
salutò in fretta gli amici e gli corse dietro.
Fine 5
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