Salveeeeee!! La ditta A&D vi da un benvenuto e vi avverte che nei prossimi 7 o 8 capitoli (non ricordo il numero preciso) vi terremo compagnia (strazieremo NdToru) con la nostra sublimne fic^^ 
(...spazzatura NdToru Ma tu mi segui ovunque??NdA No, solo nelle fic. Quando scrivi una FujiHana?? NdT Quando avrò finito la mia cura ricostituente. Sono già rimasta scioccata leggendo per sbaglio una non-yaoi HanaHaru.BleaarrrrrrghNdA Oh, povera. Ti capisco.NdT). Così vi lascio avvertendo che i primi 2 cap sono di Dany-chan.



Paradise

di Anny & Dany-chan

Parte 2/?


Rukawa guardava con espressione annoiata il paesaggio fuori dal finestrino. Montagne e colline coperte di un brillante verde. Ovunque si girasse sempre e solo verde.
Da quasi un ora stavano percorrendo una strada dritta ai cui lati c'erano sconfinate distese di campi coltivati. Da quando aveva iniziato a vedere quel paesaggio non avevano incrociato neanche una macchina.
Rukawa si accigliò mentre il suo umore peggiorava sempre più. Aveva tentato di prendere il cellulare di Jin. Ma l'astuto ragazzo non l'aveva portato con sè. Aveva cercato di farsi dire dove erano diretti... ma Jin era peggio di una tomba.
Rukawa iniziava davvero ad infuriarsi.
Non gli piaceva quella situazione e soprattutto stava perdendo tempo prezioso per il suo lavoro. Ora che il problema della Otm era accantonato, c'erano comunque le altre scadenze da rispettare. 
Goccioline di sudore freddo scivolavano dalla fronte di Jin mentre sentiva il suo capo ringhiare alle sue spalle.
Sicuramente Rukawa-san si sarebbe messo al volante per tornare immediatamente in città ma, Rukawa-san non sapeva guidare... non aveva mai avuto il tempo di imparare. Jin guardò il volto di Rukawa dallo specchietto retrovisore, le sue mani si strinsero sul volante mentre l'espressione scura del ragazzo non faceva presagire nulla di buono. Fortunatamente erano quasi arrivati.
La macchina si fermò davanti ad un grande edificio in legno tipicamente giapponese che dall'aspetto doveva essere molto antico.
Nel giardino c'era un laghetto con i pesci rossi e un gazebo all'occidentale, che stonava leggermente con il resto della costruzione, ma che tuttavia doveva essere di grande utilità nelle giornate di forte calura come questa. (Anny sei un mito con le descrizioni!! Era proprio quello che avevo immaginato io^^).
Mentre Rukawa era impegnato a osservare l'albergo, Jin scaricò l'unica valigia e riprese posto in macchina. Quando Rukawa sentì la portiera chiudersi, si girò di scatto ma Jin stava già percorrendo la strada a ritroso.
"Verrò tra una settimana, Rukawa-san!" gridò Jin sporgendosi dal finestrino. "Cerca di rilassarti, penseremo noi al resto!"
"SOICHIRO JIN!" urlò Rukawa fuori di sè, "Se metto le mani addosso a te e a quegli altri scriteriati state pur certi che non ne uscirete vivi!!" ma ormai la sua minaccia si perse nella fresca aria della sera.
Rukawa si guardò intorno e diede un calcio a un albero per la rabbia. 
Con una smorfia di dolore, (si era fatto male^^) raccolse la piccola valigia e entrò nell'albergo. Dopotutto all'interno avrebbe senz'altro trovato un telefono, un fax e se era fortunato anche un computer con la connessione a internet. Con un po' di fortuna sarebbe riuscito a tornare all'ufficio.
Entrò nella hall e ad accoglierlo c'era una ragazzina con corti capelli castani e vestita con un kimono verde e decorato con pesciolini rossi.
"Buonasera, lei è Rukawa-san, vero? La stavamo aspettando." 
Rukawa degnò la ragazzina di un rapido sguardo, prima di tornare a osservare la stanza.
"Sto cercando un telefono." disse in fine, non riuscendo a scorgere l'apparecchio da nessuna parte.
La ragazzina sbattè le palpebre confusa, poi iniziò a ridacchiare (tra l'altro era arrossita^^).
"Mi dispiace Rukawa-san, ma non ci sono telefoni."
"COME?! COSA?! Mi stai prendendo in giro?! Come è possibile che non ci siano telefoni! Dove lo tenete nascosto?"
"Rukawa-san si calmi.. le sto dicendo la verità." la ragazzina si fece piccola piccola, non sapendo come trattare con il loro nuovo cliente.
"Voglio tornare immediatamente in città, non voglio rimanere in questo posto un solo minuto di più! Dimmi immediatamente dove posso trovare un telefono!!" stava continuando a gridare Rukawa contro la ragazzina che ormai era prossima alle lacrime.
"Cosa succede Haruko-chan?"
In quel momento una porta scorrevole si aprì e la ragazzina corse a nascondersi dietro le ampie spalle del giovane uomo che era appena entrato.
Il nuovo arrivato fissò per un attimo Rukawa, prima di dire ad Haruko di andare a preparare la stanza per un loro altro ospite. 
Rukawa si accigliò, se i suoi occhi non lo ingannavano, quell'uomo aveva i capelli rossi. Strani capelli rossi... strani ma davvero belli. Tra l'altro era molto alto, particolare insolito in un giapponese. Aveva un fisico definito e muscoloso proprio come quello di uno sportivo. Rukawa roteò gli occhi, ma cosa diavolo stava pensando in un momento del genere? (hmmm... Daniela medita... deve
forse descrivere meglio Hana?? O lasciare questo piacere a Anny??NdD Anny è stata molto lieta di descrivere Hanachan.NdA Ottima descrizione cara, ormai ti nomino descrittrice ufficiale delle nostre co-fic^^ ndiD)
"Lei è Rukawa-san." non era una domanda ma una affermazione. Rukawa annuì lentamente.
"Io sono il proprietario di questo luogo. La prossima volta la pregherei di non spaventare la piccola Haruko-chan, non sa ancora come comportarsi con i clienti. E per rispondere alla sua domanda, non abbiamo telefoni qui. Nè fax o computer o altri aggeggi del genere. In questo posto le persone della città vengono per riposare, per rilassarsi e per staccare la spina. Se non vuole rimanere qui, può trovare un telefono alla città di Kochi (preso in prestito da F.Compo NdA)".
"Bene allora da che parte si trova questa città?" chiese subito Rukawa, più che deciso ad andarsene da quel luogo.
"Trenta chilometri scendendo per il sentiro da cui siete venuto."
La valigia che Rukawa aveva preso in mano, scivolò a terra.
"Come?" Rukawa sbatte le palpebre incredulo.
"Ho detto che devo ritornare giù per il sentiero da cui.."
"Sta scherzando, vero?" chiese Rukawa afferrandolo per il bordo dello yukata.
"Perchè dovrei?"
"Trenta chilometri? Dannazione... avete una macchina, un pullman, una navetta, qualcosa insomma?!?!"
L'uomo sorrise incrociando le braccia.
"Mi dispiace, l'unica navetta che abbiamo passa una volta la settimana. Se vuole raggiungere la città di Kochi dovrà farlo a piedi. Però mi sento in dovere di avvertirla che non è saggio viaggiare a piedi di notte per le campagne. Di solito i lupi e le volpi (inventato di sana pianta^^NdD Una Kitsune che ha paura delle volpi!!NdA che ci vuoi fare qualcosa dovevo pur inventarmi per farlo rimanere in albergo!!ndiD) non scendono dalle montagne ma ultimamente i loro ululati si sono fatti più vicini." 
Rukawa si massaggiò la tempia con una mano. Gli stava venendo un gran mal di testa.
"Vuol dire che sono costretto a rimanere qui per questa notte. 
Domattina vedrò cosa posso fare per andarmene di qui."
L'uomo annuì e gli fece segno di seguirlo.
Passarono per alcune sottili porte scorrevoli di legno e salirono alcuni scalini.
L'uomo si fermò davanti a una porta di legno chiaro e l'aprì. 
"Questa è la stanza che le era stata prenotata da Ayako-san."
Rukawa annuì, entrando e posando la valigia sul grande letto matrimoniale. La stanza era molto ampia, con voluminose tende azzurre che schermavano la grande finestra, un lucido tavolo rotondo, un armadio (indispensabile per nascondere Dany e Anny, altrimenti come spiamo e soprattutto descriviamo??^^NdD Brava Dany!! Così possiamo raccogliere materiale da vendere. Se volete prenotare un video di Rukawa che si spoglia, chiamate fin da ora. NdA Hentai!ndiD) alcune sedie, una porta che conduceva evidentemente al bagno privato.
"Se ha bisogno di qualcos'altro può chiedere di me."
L'uomo fece un piccolo inchino e stava per chiudere la porta, quando la voce di Rukawa lo fermò.
"Potrei sapere... il suo nome?" chiese con esitazione. 
"Oh, che sbadato!" esclamò l'uomo grattandosi la testa. "Mi chiamo Hanamichi Sakuragi."
"Potrei chiedervi Sakuragi-san se c'è qualcosa da mangiare... la mia partenza è stata.. come dire... un po' brusca e.."
"Le porterò subito qualcosa.. Uozumi, il nostro cuoco, ha davvero una cucina meravigliosa. Ha qualche preferenza?"
"No,"
"Bene, allora sceglierò io per voi." un altro inchino e Sakuragi lasciò Rukawa solo nella stanza.
Il ragazzo aprì la valigia e sopra alcuni suoi vestiti accuratamente piegati c'era un biglietto di colore rosa.
'RELAX... e non speri di tornare prima!'
Il messaggio terminava con la firma di Ayako e la forma di un bacio lasciato con il rossetto.
Rukawa roteò gli occhi, sbuffando.
Quando sarebbe tornato in città, avrebbe licenziato quegli scansafatiche dei suoi collaboratori, iniziando dalla sua segretaria.


Fine Cap.2   



 
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