Our Song

di Rei-murai


Perchè mi sono lasciato trascinare?

Questa era la domanda che da più di un ora ruzzolava nella testa dell’Uchiha.

Una festa.

Una semplice festa di quelle che Hinata e Neji organizzavano di solito nella villa Hyuga e in cui invitavano tutti i genin di Konoha.

Anche se quella sera era diversa.

Si poteva respirare qualcosa di diverso nell’aria, e non parlava della solita aria che si respira in autunno, con le prime foglie secche e l’aria carica di umidità, ma di qualcosa di realmente diverso.

C’era aria d’aspettativa.

Pesante e opprimente.

Si girò a fissare Naruto a qualche metro da lui:disinvolto come al solito parlava con Sakura e Ino arrossendo alle parole di scherno delle due ragazze.

Ormai stavano assieme da quasi un anno, eppure il biondo non si era ancora abituato alle frecciatine che le due gli lanciavano prendendolo in giro.

Alla fine si erano arrese, forse Sakura non proprio, a volte ci sperava ancora …

Spostò nuovamente lo sguardo fissandolo su gli altri presenti nella stanza; non erano in molti quella sera lui, Naruto, Sakura e Ino, Hinata, Shikamaru e Kiba.

Si girò a cercare l’Inuzuka con lo sguardo trovandolo qualche minuto dopo. Era vicino alle casse a cambiare cd, accanto a Lui, Hinata, parlava con la testa bassa sorridendo appena.

Non lo sopportava.

Cioè … non gli stava particolarmente antipatico, anzi sarebbe stato meglio dire che non lo calcolava proprio, però lo trovava insopportabile.

Stava troppo appiccicato a Naruto.

E come ha volerlo dimostrare per l’ennesima volta, quando le due ragazze si allontanarono dal biondo l’Inuzuka lo raggiunse con un gran sorriso e un cd in mano.

Rimase a fissarli per un po’ dal suo angolino sospirando appena.

Cercando di leggere dalle labbra quello che i due si dicevano.

Vedeva Naruto ridere e scherzare con il ragazzo, sentiva la propria gelosia salire lentamente e arrivare al culmine nel momento in cui il castano poggiava una mano tra i capelli del biondo e scompigliandogli i capelli

- Shimpai ne, Naruto no baka* -

Per cosa? Gli venne spontaneo chiedersi fissando l’espressione del biondo che si illuminava appena.

Quella era l’unica parola che era riuscito a capire leggendo le labbra del castano.

Qualcosa che tormentava Naruto … ma cosa poteva essere?

Non fece in tempo nemmeno a chiederselo vedendoselo venire incontro.

- Naruto … - sussurrò appena mentre il ragazzo si sedeva sulle sue gambe baciandolo lentamente

- Sasuke … dopo cosa facciamo? – chiese titubante fissandolo con gli occhi azzurri. Il moro spostò lo sguardo verso l’orologio notando l’ora, erano appena le 22,30 era sicuro che i ragazzi avrebbero continuato tutta la notte

- non ti va di stare qui? – chiese di rimando sfiorandogli un fianco

- certo ma … Shikamaru e Ino più tardi vanno via e Hinata e Kiba … beh sembra che abbiano programmato la nottata in un modo diverso … - fece un vago gesto con la mano ricordando che il castano ormai stava con la ragazza e che in Naruto non vedeva più che un amico.

- cosa ti andrebbe di fare? – chiese ancora lasciandogli lievi baci sul collo

- beh dato che oggi è un giorno speciale … - cominciò lui fissandolo attentamente

- speciale? Perché? – Vide gli occhi di Naruto spalancarsi e riempirsi di delusione

C’era qualcosa che forse gli era sfuggito?

- n-non ti ricordi? – farfugliò il ragazzo con lo sguardo basso – oggi … facciamo un anno … -

- ah … - fu l’unica cosa che riuscì a dire prima di elaborare qualcosa per trarsi d’impiccio – beh … forse è importante però … x me ogni giorno che passo con te è come il primo … -sospirò alzandogli il viso e fissandolo attentamente  - perchè ti amo come, anzi, più di un anno fa – lo baciò dolcemente stringendolo a se … - però se vuoi fare qualcosa di diverso … -

- andiamo a casa … li c’è una sorpresa per te –

- quando vuoi … - sussurrò prima di baciarlo ancora sentendolo rilassare tra le sue braccia.

Come aveva fatto a dimenticarlo?

Si diede nuovamente dell’idiota perdendosi nei dolci tocchi del compagno.

 

Un anno …

Era già passato un anno da quando si erano messi assieme …

Per un breve istante gli tornò alla mente quel giorno.

Davvero per lui ogni istante passato con Naruto gli ricordava quel giorno … e comunque sapeva, di dover ringraziare l’ Inuzuka e Hinata per tutto quello.

 

- Flash back –

 

- Una festa? – chiese fissando il biondo con aria scocciata.

Sapeva almeno con chi stava parlando? Che diavolo gli e ne fregava a lui dei festini che facevano a casa degli Hyuga …

- si … questa volta la fanno a casa di Kiba – rispose disinvolto l’altro senza fissarlo – e … beh, mi ha chiesto di invitarti… -

Questa poi. Sorrise tornando a fissare davanti a se, l’Inuzuka che lo invitava a casa sua … doveva essersi bevuto il cervello.

Si ricordò del pugno che gli aveva tirato quando aveva baciato Naruto.

Era stato preso da un impulso irrefrenabile; l’aveva aspettato poco lontano da casa sua sbattendolo contro il muro e sibilandogli di stare lontano dal biondo.

- perché? – gli aveva chiesto.

A quella domanda non aveva saputo dare risposta e l’altro era scoppiato a ridere.

Sembrava l’avesse fatto apposta

- te lo dico io perché non vuoi che io mi avvicini a Naruto – gli aveva sussurrato nell’orecchio avvicinandolo ancora di più a sè

- perché ne sei innamorato –

Quelle parole erano state più fredde di un secchio di acqua ghiacciata.

Preso dalla rabbia gli aveva tirato quel pugno in faccia ma non era ancora riuscito a levarsi quella sensazione di dosso.

La sensazione che, per una volta, Kiba ci avesse azzeccato.

Si rigirò a fissare il biondo accanto a lui.

Certo, quella spiegazione avrebbe spiegato molte cose, a partire dallo strano calore che lo invadeva ogni volta che sentiva la sua voce ma … non voleva accettarlo.

- allora ci verrai? – la voce del biondo lo distolse dai suoi pensieri

Sbuffò chiedendosi cosa avesse in mente l’Inuzuka … era convinto che ci fosse qualcosa sotto

- va bene – sospirò in fine evitando di guardarlo negli occhi.

Non c’era nulla da fare; non riusciva a dirgli di no.

 

Quella sera si presentò davanti alla casa dell’Inuzuka vestito con una semplice maglietta nera e un paio di jeans scuri.

La zona sembrava tranquilla … troppo tranquilla per una festa.

- ricorda, alle 10 in punto, ha detto Kiba che aveva anche una sorpresa … - gli aveva detto il biondo prima di correre di filato a casa a cambiarsi.

Però gli stava salendo il dubbio.

Aveva incontrato Sakura poco prima di arrivare li e la ragazza aveva giurato di non saperne nulla e che avrebbe fatto un discorsetto a Kiba il giorno dopo.

- sarà una festa tra ragazzi … alcune volte lui Naru Shika e Choji le fanno, una rimpatriata tra di loro – aveva aggiunto Ino che era arrivata in quel momento sorridente – non puoi pretendere che ci invitino sempre sSkura – l’aveva poi ribeccata

- la fai facile tu … - aveva detto la rosa salutandolo ed incamminandosi con “l’amica” dirette a casa di Neji, alla fine non aveva saputo nulla di più.

Ora si trovava davanti a quella dannata casa, per una serata che si presentava decisamente insolita.

Si avvicinò al campanello suonandolo e sentendo i cani abbaiare.

Due grossi Labrador gli si avvicinarono minacciosi digrignando i denti

- Tsuki**, Sei*** venite qui! – si voltò incontrando lo sguardo severo dell’Inuzuka. In mano uno stupendo cucciolo con il musino sporco di terra e gli occhi azzurri che lo fissava scodinzolando – scusale … hanno appena avuto i cuccioli e sono piuttosto territoriali – sbiascicò il castano poggiando il cucciolo nella cuccia che fu subito raggiunto dalle due cagne

- nulla – sospirò fissandolo;

il ragazzo era completamente vestito di nero, il fondo dei pantaloni sporchi di terra e una manica della maglia distrutto.

Lui sembrava distrutto.

- sei in anticipo –

- eh? -

- sei arrivato con un anticipo di mezz’ora – gli fece notare il castano senza fissarlo ed avviandosi verso casa. Il moro si abbassò a fissare l’orologio che segnava le 9 e 30 per poi ricordarsi che il proprio orologio di casa era avanti di un quarto d’ora.

- beh anche se … -

- sto ancora allestendo casa – tagliò corto il ragazzo girandosi e fissandolo freddo – ho un po’ di cose da fare … -

Fece spallucce allontanandosi

- allora torno dopo – sospirò avvicinandosi al cancello

- ehi, Uchiha – lo bloccò sfiorandogli un braccio. Si girò appena in tempo per vedere un pugno fermarsi a qualche cm dal suo viso.

Spalancò gli occhi fissando il viso sorridente del castano a pochi cm dal suo.

Un bacio.

q-quel idiota lo stava baciando!

Lo spintonò via fissandolo male

- che credevi di fare razza di … - sibilò fissandolo negli occhi il castano fece spallucce di rimando

- ti ho restituito il favore – sussurrò leccandosi le labbra, sorridendo ed avviandosi verso la porta di casa – hai un buon sapore … invidio Naruto – chiuse la porta alle proprie spalle lasciandolo li nel giardino.

Poteva giurare di aver sentito la lingua del castano premere per entrare

- Baka … -

 

Mezz’ora dopo la situazione non era di certo cambiata.

Era tornato davanti a casa Inuzuka e essa si presentava ancora priva di anima viva e completamente buia.

Si era avvicinato e aveva suonato il campanello con aria scocciata, però ad aprirgli, contro ogni sua aspettativa, non era stato Kiba ma ben sì Hinata.

- Sasuke-kun … - sussurrò flebilmente lasciandolo passare

-‘ao – le rispose fissandola sorridendo appena;

un lungo vestito color pesca le fasciava il magro corpo esaltando tutte le curve e coprendole gambe e piedi, mentre tra i capelli neri spiccava un cerchietto con un piccolo fiocco rosso

si fermò a fissarsi attorno levandosi le scarpe.

La casa dell’Inuzuka era enorme, quasi quanto la sua.

Le pareti color crema, varie foto poste sopra, il tatami umido, come se ci fosse passato qualcuno sopra coi piedi bagnati.

Lanciò un occhiata veloce alle 4 porte tutte chiuse che davano alle altre stanze e poi alla rampa di scale in legno che dava al piano superiore

- perfettamente puntuale – sentenziò l’Inuzuka scendendo le scale velocemente e fermandosi di fronte ai due. In dosso portava un paio di pantaloni neri con molti lacci e tasche e una camicia azzurra con i primi bottoni slacciati, i capelli ancora umidi che sgocciolavano lentamente sulle sue spalle bagnandogli il collo e il viso su cui aleggiava un espressione maliziosa.

Rimase a fissarlo per un po’ incantato fino a che il ragazzo non si mosse.

- andiamo di la? – chiese la ragazza un po’ tesa accompagnandolo in sala.

L’Inuzuka aprì una delle grosse porte in mogano portandolo nella sala dove, seduto su dei cuscini, li aspettava Naruto

- Sasuke! – lo salutò il ragazzo mandando giù un altro sorso di fanta – alla fine sei venuto – il moro si girò a fissarlo con espressione ebete, se l’Inuzuka era bello lui … era magnifico.

Casto ma bello.

Una camicia color crema coi primi bottoni aperti e un paio d jeans scuri che gli fasciavano le snelle gambe con una seconda pelle.

- ciao – lo salutò spostando lo sguardo altrove.

Bello, dannatamente bello.

– senti Kiba, quando pensi che arriveranno gli altri? – chiese poi rivolto all’Inuzuka            

- ehm … - il ragazzo fece un sorriso tirato – ci siamo solo noi sta sera –

- eh????? – rispose Naruto fissando il ragazzo

- beh … Naruto-kun … si era pensato di fare una cosuccia tranquilla – rispose Hinata fissando a terra rossa in volto

- ah .. – fu l’unica cosa che riuscì a scandire il biondo in risposta.

Loro quattro.

Lui, Naruto, Hinata e Kiba …

Che genere di festino aveva in mente l’Inuzuka?

Si girò a fissarlo con aria omicida ricevendo in cambio un sorriso soddisfatto.

- mettiamo su un po’ di musica? – chiese Hinata dirigendosi verso la consolle

- FACCIAMO IL KARAOKE!!! – esortò Naruto felice – Kiba li hai ancora i microfoni vero?? – chiese poi rivolto al ragazzo

- si, sono in camera, nel secondo cassetto – rispose mandando giù un bicchiere di qualcosa di forte per poi girarsi verso l’Uchiha – tu canti no, Sasuke? –

- daiiiiiiii – Naru si portò all’altezza del viso dell’atro fissandolo supplichevole

- no – rispose secco girandosi dall’altra parte per non vedere l’espressione insoddisfatta del biondo

- dai naruto – sentenziò l’Inuzuka passandogli una braccio attorno alla vita sorridendo – vai di sopra a prendere i microfoni, Hina tu canti no? –

-s-si – ripose la ragazza sorridendo appena

- OK! – il biondo si defilò su per le scale veloce come la luce.

Kiba si sedette accanto all’Uchiha sorridendo appena

- che ne pensi? -

- di cosa? – sbiascicò di risposta senza fissarlo

- dello scherzetto che metterò in atto tra poco … entro fine serata starai con Naruto … Sasuke-kun – gli occhi del moro si spalancarono appena prima di prendere la propria maschera di freddezza

- non so cosa tu ti sia messo in testa inuzuka … ma a me non piace Naruto – scandì chiaramente sempre senza fissarlo

- certo … allora niente in contrario se ci provo io con lui, vero? – chiese senza apparentemente darci peso il castano.

Il moro si morse appena il labbro inferiore; in fondo a lui di Naruto non gliene fregava nulla … perché gli davano così fastidio le parole di Kiba?

- fai come ti pare – sbiascicò appena fissandolo

- perfetto … oh, stavo pensando … sono sicuro che morirai di gelosia – gli mostrò un sorriso smagliante avvicinandoglisi appena – se farai anche una sola mossa, o tenterai di fermarmi … salirai su quel palco a cantargli una canzone a mia scelta … che ne dici Uchiha? –

- che stai sparando un mare di cazzate – gli rispose a tono mandando giù un altro sorso di quella roba forte

- beh se accetti … potresti sempre dimostrarmi che di Naruto non te ne frega nulla – rincarò lui facendo spallucce – ma sei così poco convinto delle tue stesse parole, comprendo la tua decisione –

- io sono convinto di quello che dico – sbiascicò il moro fissandolo male.

Lo odiava.

Lo odiava con tutto se stesso.

- e allora che ti costa provare una piccola scommessa? – ribattè sorridendogli e girandosi verso il biondo che stava scendendo in quel momento cn due microfoni in mano

- trovati! – esultò dirigendosi da Hinata per attaccarli alle casse

- bene … allora chi comincia? – sussurrò il castano poggiandogli una mano attorno al fianco e sorridendo appena sotto lo sguardo infuocato del moro.

 

Quasi due ore dopo la situazione era cambiata di parecchio.

Le advance dell’Inuzuka sembravano sempre più ben accette dal biondo che rispondeva alle provocazione con azioni, sguardi o parole velate di malizia  mentre lo sguardo dell’Uchiha si faceva sempre più scuro e arrabbiato

- è finita la birra! – si lamentò d’un tratto Naru girandosi verso Kiba.

- dovrebbe essercene di la … vado a prenderla – il castano si allontanò dalle casse con passo lento verso la cantina

- vengo a darti una mano – il castano si girò verso il moro che sembrava piuttosto scocciato

- come vuoi – sorrise appena uscendo dalla sala seguito da Sasuke.

-Hinata-chan? – Naruto si girò verso la ragazza sorridendo appena

- s-si? – rispose titubante l’altra senza fissarlo

- sbaglio o Sasuke sembrava geloso? – rispose sorridendo e leccandosi le labbra

- … - lei si limitò ad alzare lo sguardo in quello azzurro dell’altro.

Sembrava davvero che il piano di Kiba stesse funzionando.

Intanto in cantina il castano era indaffarato a cercare le birre dentro il grande frigo ricolmo di provviste varie.

- ma dove cazzo sono? – si chiese spostando una scatoletta per cani a cui Akamaru si avvicinò cominciando poi ad abbaiare – adesso te la dò aspetta che trovo le birre –

Intanto l’Uchiha si fissava attorno guardando quella grande stanza allestita a casa.

C’era davvero tutto;

A cominciare dalla cucina e finendo con la camera.

Ogni “stanza” era divisa da pareti dando l’impressione di un appartamento senza porte ed estremamente grande.

Il suo sguardo si poggiò sul letto a mezza piazza posto sul lato destro e coperto da pesanti coperte nere, accanto ad esso si trovava una piccola cuccia su cui spiccava a piccoli caratteri un nome pressappoco illeggibile.

Poggiò nuovamente lo sguardo sull’Inuzuka, che ora, stava poggiando a terra due bottiglie di birra e si accingeva a tirarne fuori altre.

Si soffermò per qualche istante a rivedere le sensazione che aveva provato qualche minuto prima;

rabbia

invidia

gelosia …

solo all’idea che Naruto venisse toccato da qualcun altro …

e che quel qualcun altro potesse essere l’Inuzuka …

non ci vedeva più.

Avrebbe voluto prendere il biondo e portarlo via da li. Tenerlo solo per lui e …

Cancellò l’ultimo pensiero chiedendosi come diavolo potevano venirgli in mente certe cose.

Eppure … .

- ke … SASUKE! – urlò il castano nel suo orecchio per la 4 volta sventolandogli una mano davanti agli occhi

Il moro lo fissò come se fosse un alieno prima di riprendere la sua maschera, per la seconda volta.

- prendi queste – sbiascicò con un sorriso divertito Kiba rifilandogli in mano 4 bottiglie per poi prenderne altrettante lui – se lo faccio aspettare troppo c’è il rischio che scenda giù a prendersele da sole – disse poi alludendo a Naruto e chiudendo lo sportello del frigo con un piede.

- forse … hai ragione tu – sussurrò l’Uchiha più rivolto a se stesso che non all’altro

- certo che ho ragione io! – rispose convinto Kiba salendo le scale – ma di cosa? – chiese poi girandosi verso il moro con espressione ebete.

Per tutta risposta Sasuke sbuffò sonoramente oltrepassandolo e dirigendosi in sala.

 

- c’e ne avete messo …  - sentenziò Naruto prendendo una delle bottiglie che aveva in mano sasuke e aprendola a mani nude

- non le trovavo – rispose Kiba facendo spallucce – troppa roba dentro il frigo

- certo, lo tieni sempre pieno di schifezze – lo ribeccò ancora il biondo tracannando la birra e avvolgendogli un braccio attorno alla vita – sei una cosa impossibile Kiba – il castano scoppiò a ridere poggiando le bottiglie e scompigliandogli affettuosamente i capelli

“come due fidanzatini … “ fu la frase che gli suggerì la gelosia. Il moro tornò a sedersi al suo posto fissando il palco su cui stava salendo l’Inuzuka per l’ennesima interpretazione.

Doveva dirlo.

Non era affatto male stare con loro.

Ci si divertiva abbastanza da riuscire a scappare dalla voglia di piantarli tutti li, beh non proprio tutti, e andarsene.

Lanciò una breve occhiata a Kiba che si scatenava sul palco con Naruto poco sotto di lui che lo incitava saltando da una parte all’altra … quanta vitalità.

Sorrise tra se

“ e come ci si può annoiare con due elementi così?”

Tornò ad esaminare per l’ennesima volta tutte le sensazioni che provava quando si trovava accanto al biondo.

forse l’Inuzuka non aveva davvero tutti i torti.

Innamorato no … però non poteva non ammettere che un’attrazione verso il biondo ci stava benissimo. Quello avrebbe sicuramente spiegato quell’insensata gelosia che lo stava spingendo ad alzarsi e raggiungere i due che parlavano un po’ troppo vicini per i suoi gusti.

Naruto era SUO e nessuno poteva avvicinarsi a lui.

Non sapeva nemmeno perché reagisse così; forse le sue azioni erano solo dettate dalla gelosia che gli corrodeva lo stomaco da più di tre ore.

Kiba non si era di certo risparmiato e Naruto … beh il biondo era semplicemente stato al gioco.

Passò un braccio attorno alla vita del ragazzo fissando Kiba con astio

- ti avevo già avvertito una volta mi pare – sbiascicò con voce pericolosamente bassa facendo correre una scarica d brividi di paura lungo la schiena del castano – naruto è mio – il biondo sorrise appena stringendosi leggermente a lui e facendo un segno di vittoria a Kiba

- beh, si direbbe che tu abbia perso la scommessa Uchiha – gli sibilò di rimando il castano passandogli il microfono – paga –

Il moro prese il microfono sbuffando e salendo sul palco mentre il castano si dirigeva alla consolle

- quando sei pronto, Sasuke-kun –

- quando vuoi tu … - il castano fece partire la musica per poi allontanarsi e portarsi al centro della stanza accanto ad Hinata sorridendole.

Il loro compito era finito.

 

- Hey, sei un gusto nuovo sai
Sembri docile e invece sei
Come io
Ti farei – cominciò a cantare Sasuke fissando Naruto leggermente rosso
- Sai come il mattino io ti vorrei
Se fossi tu a piovere mi bagnerei
Cosi vieni un po' giù
E non cambiare mai
Con la tua veste così limpida
Bella come un'evasione lecita
Hey hey hey
Mi piaci sai
Perché sai farti dire
Hey io, io ti penserò
In ogni posto dove sarò
Anche se stanco di chissà che
E, e poi pensarti mi basterà
Come dirti ciao mi basta qua
Ma lo sai quanto tu sei –  Naruto gli sorrise di rimando portandosi vicino al palco mentre con la coda dell’occhio controllava i movimenti dietro di lui.

Kiba aveva preso per mano Hinata e , approfittando della distrazione dell’Uchiha l’aveva trascinata fuori di casa per lasciare i due soli
- Tu sei ogni vizio che vorrei
Un suono che non stanca mai
Un percorso per arrivare dove vuoi
Tienimi fino a che non ti rivedrò
Soffiami dentro ancora un po'
Il tuo respiro, è come un brivido
E tu non stanchi mai
Con la tua veste cosi limpida
Bella come fare ciò che mi va
Hey hey hey hey
Mi piaci sai
Perché sai farmi dire
Hey io, io ti penserò
In ogni posto dove sarò
Anche se stanco di chissà che
E, e poi pensarti mi basterà
Come dirti ciao mi basta qua
Ma lo sai quanto tu sei

Sei un gusto nuovo sai
Sembri docile e invece sei
Come io
Ti vorrei
Mi piaci sai
Perché sai farti dire
Hey io, io ti penserò
In ogni posto dove sarò
Anche se stanco di chissà che
E, e poi pensarti mi basterà
Come dirti ciao mi basta qua
Ma lo sai quanto tu sei – le ultime note della canzone si sparsero nell’aria mentre il moro fissava Naruto a qualche centimetro da lui.

Era salito sul palco durante l’ultimo ritornello ed era rimasto a guardarlo fino a fine interpretazione.

Sentì la sua mano poggiarsi sul microfono e levarglielo di mano per poi poggiarlo sull’apposito sostegno mentre gli passava un braccio attorno alla vita e baciarlo lentamente.

- pensavo che avresti deciso di aspettare finchè Kiba non avesse deciso di baciarmi prima di intervenire – bisbigliò sorridendogli appena mentre i suoi occhi si spalancavano per lo stupore.

Naru sapeva.

Quella constatazione lo colpì come un pugno in pieno viso.

- direi che i piani di quel baka, ogni tanto funzionano – continuò lui passandogli le dita tra i capelli e sporgendosi a baciarlo di nuovo.

Sasuke era fin troppo stupito per fare qualsiasi cosa.

L’avevano incastrato.

Era stato incastrato da quei due stupidi.

Rispose lentamente al bacio del biondo passandogli le mani sulla schiena. Ora che lo aveva li …

Capiva a pieno quanto l’attrazione che provava per Naruto non fosse semplice attrazione ma bensì amore.

Quella linea sottile che poteva ribaltare ogni situazione facendogli perdere il senso della ragione.

Sentiva le lingue duellare e il ragazzo gemere debolmente per le carezza che gli regalavano le sue mani.

Si staccò dal biondo ansimando debolmente, voleva di più, ma quanto sarebbe stato disposto a dargli?

- andiamo di là Sasuke – bisbigliò appena Naruto poggiando la fronte sulla sua spalla. Gli bastò poco.

Solo quelle poche parole e il suo cervello andò in black out totale.

Lo sollevò dirigendosi lentamente verso la cantina, dove si trovava la camera

- S-Sasuke …  - lo chiamò debolmente cercando di fermarlo quando scesero il primo gradino – non vorrai farlo li, vero? – il moro si girò a guardarlo

- perché no? – chiese di rimando sfiorandogli la schiena mentre la solita vocina dispettosa gli ricordava che si trovava a casa dell’Inuzuka e che probabilmente quella era…

- perché quella è la camera di Kiba – rispose il biondo completamente rosso

Ecco … per l’appunto … .

Scosse la testa divertito

- allora dove? – gli chiese mordicchiandogli il lobo

- di sopra – gli rispose di rimando trattenendo un gemito e portandolo tramite le varie indicazione nella stanza che Kiba aveva preparato per loro.

“quel dannato cane” pensò constatando che ancora una volta L’inuzuka aveva preparato davvero tutto.

Un piccolo biglietto sul letto con delle indicazioni, biglietto che fu letto solo in parte da Naruto per la troppa voglia che il moro aveva di lui e poi via …

Mentre l’orologio segnava la mezza precisa i due ragazzi si trovavano sotto le coperte a consumare la loro prima volta.

 

- Fine Flash back –

 

- Sasuke! – la voce perentoria dell’Inuzuka lo fece saltare distogliendolo dai propri pensieri.

Sembrava incazzato.

Molto incazzato …

- che vuoi? – rispose solamente senza degnarlo di uno sguardo.

… e sapeva il perché.

- come diavolo hai fatto a dimenticartene? – sussurrò appena sedendoglisi accanto.

Impiccione e consigliere, ormai Kiba si era appioppato quel compito facendo della loro relazione una causa personale.

- non credo siano cose che ti riguardino, Kiba – alzò gli occhi neri incontrando quelli color oro dell’altro che in mano teneva qualcosa.

- baka – sospirò appena sedendoglisi accanto sfinito – che ne dici di andare a casa con Naru ora? – aggiunse poi, come se non vedesse l’ora che togliesse le tende da casa sua

- e se tu non volevi nessuno, perché diavolo hai dato una festa? – sbuffò di rimando tornando a fissare Naru che sbraitava contro Nara

- sono stato costretto –

- nh –

E le loro conversazioni finivano sempre così. Nonostante tutto non riuscivano a dirsi più di due parole in croce prima di cadere in un imbarazzante silenzio.

Più che imbarazzante, tranquillo.

Ognuno perso nei propri pensieri.

Stava giusto per dire qualcosa a Kiba quando la musica partì di nuovo e si ritrovò a sorridere fissando Naruto che si girò di rimando verso di lui.

Una canzone.

La loro canzone.

Kiba si alzò sparendo silenziosamente per l’ennesima volta piantandolo li; occhi negli occhi con l’unico amore della sua vita.

L’unica persona che non avrebbe lasciato mai, per nulla al mondo.

- andiamo a casa Sasuke? – gli chiese a pochi cm di distanza da lui

- si – gli rispose semplicemente alzandosi e prendendo la giacca di jeans facendo un breve cenno con la mano a Kiba aprendo la mano e uscendo nel freddo della sera.

Una sera come tante.

In un paese come tanti.

Una coppia particolare che si teneva stretta per scaldarsi dal freddo che penetrava nelle ossa mentre le note di una particolare canzone si spandevano nell’aria.

La loro canzone.

 

--- FINE ---

 

ARGH NON CI CREDO OO

FINITAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

GENTE QUI CI VUOLE UNA FESTA XDD

 

SCUSAMI NARUTO X IL RITARDO, MA NON SAI QUANTO è DIFFICILE FAR CANTARE SASUKE.

COMUNQUE QUESTO è IL MIO REGALO DI COMPLE

TVTTTTB

 

REI-CHAN

 

 

* non ti preoccupare, stupido Naruto

**Luna
*** Stella