Breve
HanaRu con la partecipazione anche di altri personaggi che avevo un po’
trascurato…be’, magari dopo averla letta penserete che sarebbe stato meglio
se avessi continuato a trascurarli ^^;;;
ribadisco che, tranne il mio Rukawa, i personaggi sono del grande Inoue e
che io non ci guadagno niente. Visto che si parla di amici un disclaimer più
espansivo del solito…per Calipso, la mia migliore amica di sempre nonché mia
insostituibile e indispensabile gemella (siamo nate lo stesso giorno ^^), per
Ria e per Greta: vi voglio bene!!!
Our Friends di
Nausicaa
Il tempismo di Mitsui
ha dell’incredibile: non sopporto quando squilla il telefono la domenica
mattina, soprattutto perché so che tanto devo essere io a rispondere.
Kaede è addormentato manco gli avessero dato del cloroformio e non basta
neanche il trillo acuto di questo stupido apparecchio a svegliarlo…
“Ma
che ti dice la testa di telefonare a quest’ora??!!” sbraito nella
cornetta.
“Ehi,
che ti piglia? Guarda che sono le 10.00, sai? Un atleta non dovrebbe
dormire fino a tardi, non credi Hanamichi?” si scalda subito anche
Mitsui.
Ebbene
sì: siamo due teste calde!!!! Ma ormai stiamo imparando a contare fino a
cento prima di darci addosso a vicenda.
“
E Rukawa?” chiede il nostro ex-teppista.
“Sta
ancora dormendo” sorrido istintivamente nel dirglielo, come sempre mi
viene da sorridere quando penso al mio volpacchiotto addormentato.
“Lo
sospettavo. Be’, allora, sveglialo subito e poi uscite…io e Kimi-kun
ci siamo trasferiti nel nostro appartamento e volevamo invitarvi. Sarà
come a casa di Akagi…be’, veramente avevamo pensato che sarebbe stato
bello pranzare facendo un pic-nic sulla spiaggia”.
“Bella
idea!” approvo io…sì sì, e poi l’aria del mare mi fa venire una
fame…
“E’
di Kimi-kun. E Ayako ha detto che penserà lei alle cibarie. Allora,
sarete dei nostri?” dalla sua voce capisco che Mitsui è di buon umore.
“Contaci!!!
Ora sveglio Kaede e poi usciremo subito. Ehehehehehe…che festa sarebbe
senza il tensai?” rido io.
“Una
festa piacevole?” provoca lui, sogghignando.
“Grrr…vedrai
che ti rimangerai queste parole: la mia compagnia è piacevolissima!!! A
fra poco, Mitchi!!!” replico.
“NON
CHIAMARMI IN QUEL MODOOOOO!!!!” è la sua ultima frase, sento il suo
grido di protesta mentre riattacco il telefono e mi fa ridere.
Bene,
bene: un’altra riunione tutti insieme!!!! Devo svegliare subito Kaede…e
vi assicuro che se si impunterà a non volerci andare, dovrò mettere in
funzione il mio piano segreto: trascinarcelo di peso!!!! Un po’
difficile visto il tipo, ma il tensai non demorde…
Salgo
in camera nostra e mi fermo un attimo a guardarlo dormire: lo trovo
raggomitolato, che stringe il cuscino, ed è veramente adorabile…ora non
è più nel sonno più profondo, comunque, il suo respiro è
percepibile!!! Vediamo se…Mi sdraio di nuovo accanto a lui, senza
svegliarlo, ma anche nel sonno Kaede sembra avvertire la mia presenza,
perché subito mi abbraccia e posa il capo sulla mia spalla e io sono in
estasi…davvero, rimango incantato da queste sue manifestazioni d’amore
e lui, lui è la persona più
incantevole del mondo…vabbè, se ora non lo sveglio, però, rischio di
non fare in tempo a mangiare il pranzo di Ayako!!!!!
“Kaede,
sveglia…amore, mi senti?” gli dico, accarezzandogli i capelli.
“Mm…”
mugola lui, premendo più forte il viso contro la mia spalla.
“Dai,
kitsune, sono le 10.00 passate, svegliati!!!” insisto.
“Mm…mm…”
niente, lui prosegue con questa specie di miagolio, poi si gira e…mette
la testa sotto il cuscino!!!! Eh, no!!!
“Cavolo,
stupida volpe, non è ancora il
tempo del letargo, svegliati!!!” dico ad alta voce, togliendogli il
cuscino con una mossa fulminea e scuotendolo.
“Do’aho…non
avresti dovuto dimenticarlo…” la sua voce è impastata dal sonno, ma
per lo meno ora parla, non sembra più un gatto!!!
“Dimenticare
cosa?” chiedo sospettoso, con un brutto presentimento.
“Io
non perdono chi disturba il mio sonno!” Kaede
si gira e mi dà una cuscinata, ma io reagisco a mia volta e lo
schiaccio con tutto il mio peso, stendendomi su di lui; la sua battuta mi
ha messo di buon umore, mi ha ricordato i primi tempi di quando ci siamo
conosciuti, e so che anche a lui piace ricordarli.
“Scusa,
Kaede, ma ti ho svegliato per un buon motivo” gli dico, prima di
baciarlo con passione; è difficile staccarsi dalle sue labbra,
soprattutto perché lui non vuole che io lo faccia, ma allontano il volto
dal suo quel tanto che basta per poter parlare, così gli racconto della
telefonata di Mitsui. Ora devo cercare di prevenire qualsiasi possibile
protesta!!!!
“Ci
andiamo? Io voglio andarci…e dai, e dai, e dai!!!! Non hai scuse, sono
solo due fermate da qui e poi mangeremmo alla grande!!!! Ayako sarà anche
un po’ brusca a volte, ma cucina benissimo!!!! E poi ci saranno tutti e
io voglio vedere come se la cavano da soli Mitsui e Kogure…e daiiiiiiiii…”
lo dico tutto d’un fiato, poi lo guardo.
“Ok,
non c’è problema” risponde Kaede.
Uh?
Tutto qui? Davvero è stato così facile?
“Allora
dobbiamo prepararci subito” continua lui, cercando di sottrarsi alla mia
morsa; io gli scosto i capelli dalla fronte e gli bacio la pelle candida.
“Sei
contento, vero? A te piace il mare…” mi sento un po’ ansioso nel
chiederglielo, non mi va di obbligarlo a fare qualcosa che non vuo…ehm…io
obbligare lui? Scusate, per un attimo ho dimenticato che stavo parlando di
Kaede Rukawa.
“Se
non volessi, me ne starei a casa…” replica. Infatti…
Però
mi sorride.
Dopo
un tempo relativamente breve siamo pronti alla fermata del treno e Kaede
sbadiglia.
“Do’aho,
non vedo l’ora che tu prenda la patente” mi dice la kitsune,
all’improvviso. “Certo, stupida volpe, ho capito il tuo piano: vuoi
che ti faccia da autista, mentre tu dormi sul sedile, vero?” mi fingo
indignato, ma in realtà questo pensiero mi fa ridere. “Effettivamente
l’idea era quella…” mormora la mia volpe, con tono malizioso.
Io
rido.
Ti
porterei in capo al mondo, Kaede…
L’appartamento
di Mitsui e Kogure è abbastanza grande per viverci in due; mi dicono che
sono qui da ieri, ma moltissime cose sono già in ordine e penso che il
merito di questo sia di Kogure: è gentile come sempre, ma sotto sotto è
anche un tipo deciso, penso che in realtà molte decisioni le prenda lui e
che gli tocchi di far ragionare quella testa calda del suo compagno…
“Ehi,
di chi è quest’affare?!” grida il mio do’aho, agitando in mano un
pupazzetto. “E’ mio, vedi di mollarlo!!!!!” salta su Mitsui .
Appunto …
“Hahahahahahaha!!!”
ride Hanamichi…a proposito di teste calde…ognuno ha la sua: io ho lui.
“Che
hai da ridere, idiota?! E’
un portafortuna” spiega Mitsui.
Akagi
cerca di cambiare discorso per far calmare i due esagitati: “I mobili
sono di tipo occidentale, vedo”.
“Per
lo più sì. Ma era un appartamento già ammobiliato…però lo trovo
carino” in effetti Kogure sembra davvero a suo agio. Mi guardo intorno,
come gli altri: gli ambienti non sono grandi, ma accoglienti, sembra di
stare in un posto amichevole. Come loro.
“Basta
personalizzarlo un po’” suggerisce Miyagi.
“Sì,
infatti, soprattutto la nostra stanza” annuisce Mitsui
“Ma
voi come dormite?” chiede il mio do’aho.
“Appoggiamo
la testa sul cuscino e chiudiamo gli occhi; perché, tu come fai?”
scherza Mitsui.
Naturalmente
Hanamichi voleva sapere se dormono su un futon o su di un letto
all’occidentale, ma il nostro ex-teppista sembra divertirsi troppo a
stuzzicarlo, sapendo che lui reagirà; per onestà, devo dire che si sono
dati una calmata tutti e due rispetto allo scorso anno, ma è chiaro che
più di tanto non si può pretendere…
“Grrr…non
sei intuitivo, Mitchi, ti stavo chiedendo se…” inizia il mio do’aho.
“Lo
so, lo so, cosa credi?! E’ una domanda personale…comunque, è un letto
all’occidentale” ci rivela Mitsui con un tono un po’ malizioso.
“Come
va l’università? E’ difficile?” chiede Hanamichi, come sempre
abilissimo nel fare domande assolutamente scollegate l’una dall’altra.
“Ma
no, figurati!!!” si affetta a rispondere Mitsui, ma è subito interrotto
dal Gorilla che tossicchia guardandolo severamente.
“Cioè…devo
abituarmi…”corregge lui, lanciando occhiate assassine al suo
ex-capitano.
“Ci
impegneremo di più” interviene Kogure, poggiandogli la mano sulla
spalla.
Come
mai questo plurale?!
Uhm…il
senpai Kogure è molto cortese e rispettoso di tutti, ma mi sembra anche
capace di essere molto fermo con Mitsui, l’ho capito durante quella
rissa…penso che le decisioni più serie le prenda lui in realtà, perché
Mitsui era e rimane una testa calda impulsiva e rissosa. Se ha deciso che
il suo Hisashi dovrà impegnarsi di più all’università, sono sicuro
che otterrà il suo scopo.
“Bah,
sei sempre troppo buono tu!!!- è il commento di Akagi- Non sei tu che ti
devi impegnare, è lui…”.
“Nulla
di nuovo dai voti delle superiori, eh?” infierisce il mio do’aho.
Mitsui
ci lancia uno sguardo collettivo che vorrebbe essere minaccioso, poi mi
indica: “Sapete cosa mi piace di Rukawa? Che si fa i fatti suoi e non
rompe con domande sceme!!!! Ma lo sai che sto rivalutando il tuo
carattere, Rukawa?!” e mi sorride.
“Hn”
è bello veder riconosciuti i propri meriti e, a dire il vero, ho sempre
pensato che gli altri esagerassero molto le critiche al mio modo di fare;
non sarò il massimo della socialità, è vero, ma come dice Mitsui non è
necessariamente un difetto… Mentre noi chiacchieriamo (veramente gli
altri chiacchierano e io ascolto), dalla cucina, ci arrivano le voci di
Ayako e Miyagi; lui si era offerto di aiutarla, ma a dire il vero credo la
stia solo intralciando abbracciandola e impedendole di preparare il pranzo
con calma…ogni tanto sentiamo i suoi rimproveri scherzosi…
La
giornata è davvero calda.
“Non
puoi abbassare il condizionatore, Mitchi?” chiede Hanamichi.
“No!
Così impari a chiamarmi in quel modo, soffri in silenzio!!!” gli
risponde lui. “Tanto tra un po’ andremo in spiaggia” dice Kogure,
conciliante.
Come
se avesse sentito queste parole, fa capolino Ayako: “Ragazzi, ho quasi
finito di preparare…usciremo tra circa venti minuti”.
“Però
fa così caldo…potremmo bere un tè freddo nel frattempo!!” propone
Mitsui. “Sì sì sì!!! Bella idea, io ho sete!!!” esclama il mio
do’aho.
“In
effetti…” ammettono Akagi e Kogure.
E
sinceramente ne ho voglia anche io.
Neanche
ci fossimo messi d’accordo, ci voltiamo tutti contemporaneamente verso
Ayako, che ci osserva dalla soglia.
“Senti,
visto che stai già in cucina…”inizia Mitsui.
“Ok
ok – lo precede lei- Ho capito, ora vi preparo il tè e ve lo porto!!!!
Maschilisti sfruttatori…” si lamenta, ma lo dice scherzando.
“Ma
dai, sei l’unica donna del gruppo e poi lo sappiamo che a te piace
occuparti di noi!!!!” la provoca Mitsui; in fondo ha ragione, lo
sappiamo e lo sa anche lei, che infatti non protesta.
Dalla
cucina arriva la voce di Miyagi: “Aya-chaaaaaaan!!! Qual è la salsa che
devo mettere nei panini?? Non mi ricordo…” e lei corre subito via, per
evitare un disastro: “Fermo, Ryota!!! Ci penso io, non fare niente o avrò
faticato inutilmente…”.
Gli
altri ridono, perché quei due finalmente insieme fanno tenerezza a tutti,
poi Hanamichi mi viene vicino e mi bacia in fronte: “Ti diverti, kitsune?”.
Sposto
lo sguardo sulla sala: siamo tranquilli, ci sono persone a cui sono
affezionato dopo tutto, con cui condivido dei ricordi importanti.
“Sì”
gli rispondo, sorridendogli per confermarglielo.
Ed eccoci qua in
spiaggia, tutti in calzoncini e canotte; abbiamo anche affittato un
ombrellone per evitare scottature funeste, considerando che soprattutto
uno di noi potrebbe esserne vittima; infatti per tutto il pranzo Kaede è
stato all’ombra e sotto mio stretto controllo ha mangiato più del
solito. Decisamente Ayako ha preparato dei panini buonissimi e se ve lo
dico io potete credermi!!!! Siamo stati anche tanto fortunati da trovare
un angolo di spiaggia non molto affollato, cosa ottima dal mio punto di
vista: meno occhi puntati sulla mia volpe!!!!
Quando
finiamo di mangiare, Ayako e Ryota si spostano al sole per abbronzarsi un
po’ , invece Kaede si allontana sul bagnasciuga e cammina lentamente,
con l’acqua che lo sfiora, ascoltando musica con le sue inseparabili
cuffiette. Non penserete che si fosse dimenticato il walk-man, vero?! A
volte guarda le onde, a volte il cielo…sembra estraniato dal resto del
mondo…
Mi
accorgo che Mitsui e Kogure fissano me che fisso lui e sorrido,
imbarazzato: “Ora è un po’ più socievole, ma gli piace sempre stare
da solo per un po’…” dico, quasi a giustificarlo.
“Rukawa
è fatto così, lo sappiamo” dice Mitsui.
“Sai,
è buffo, ma voi due insieme è come se foste cambiati rimanendo voi
stessi” riflette Megane-kun. Io sgrano gli occhi.
“Kimi-kun,
scusa, ma questo che vorrebbe dire?!” anche l’ex-teppista sembra
perplesso.
“Che
siete sempre voi, con i vostri caratteri, però si percepisce un
cambiamento lontano, come se ora foste voi stessi in modo più completo”
spiega Kogure.
“Non
ho capito…” mi tocca ammettere.
“Sta
dicendo che ora sei idiota in modo più completo” borbotta il Gorilla,
che fino ad adesso ha ascoltato in silenzio.
“Anche
per noi due è stato così” aggiunge Kogure, sorridendo a Mitsui.
Mm…dato
che non sono più un ingenuo di prima categoria, penso di aver intuito i
ruoli nella loro coppia (“Che intuito!” mi direbbe la volpe), ma penso
che poi Kogure abbia molta ascendenza sul teppista.
“E’
vero, adesso Kaede parla di più, ma devo dire che se diventasse un
chiacchierone mi spaventerei, non mi sembrerebbe più lui!!!” dico
ridendo.
“Capita
lo stesso con Hisashi: quando è troppo ragionevole mi preoccupo
sempre…” ride a sua volta Kogure.
“Tanto
non è un’eventualità che si verifichi spesso!” rimbrotta il Gorilla.
“Come
no?!- salta su Mitsui, punto sul vivo- Ma se adesso bevo una lattina di
birra alla settimana invece di due!!!!”.
“Birra?
Un atleta non dovrebbe darsi all’alcool, Mitchi, non credi?” lo
provoco io e infatti lui si altera: “NON CHIAMARMI IN QUEL MODOOOOOO!!!!”.
“Datevi
una calmata, voi due!!!” minaccia il primate, ricordandoci che siamo in
un luogo pubblico, mentre Megane-kun si guarda intorno con ansia.
Io
mi calmo subito quando vedo che il mio volpino sta tornando da me, sotto
l’ombrellone; mi si siede vicino e io intreccio le mie dita alle sue
nella sabbia calda. Ad un tratto Mitsui propone: “Che ne dite di farci
una nuotata? Guardate quanto è calmo il mare…” ma poi si trova di
fronte allo sguardo di Kogure e si corregge da solo: “Ok, come non
detto, nuotare dopo mangiato fa male, ritiro tutto!!!”.
Io
sono stupito: “Oi teppista, sei davvero più ragionevole…”.
“E’
che ha capito che è meglio non rischiare una congestione” sorride
Megane-kun. “Insomma, grazie alla presenza di Kogure, forse Mitsui ce la
farà ad arrivare incolume ai trent’anni!!!!” lo punzecchia Akagi e
lui reagisce: “Perché, dopo i trent’anni che dovrebbe succedermi??!!
Ah, ma perché ti do retta?! Sentite, forse non è il caso di nuotare, ma
qui vicino c’è un campetto di basket, che ne dite?”.
“Dico
che è fantastico!!!” esclamo io. Il quintetto storico dello Shohoku,
proprio come l’anno scorso!!!
E
anche la mia kitsune, che sembrava sulla via del letargo, a queste parole
si fa attenta…
Campetto
di basket??!!
Stavo
per addormentarmi, ma ora Mitsui ha tutta la mia attenzione…mi ritrovo a
specchiarmi nello sguardo buffo di Hanamichi, che ride vedendomi ben
sveglio e sapendo per quale motivo lo sono.
“Ci
sono solo due cose che hanno la capacità di svegliarti o tenerti sveglio,
eh kitsune?” mi mormora all’orecchio, dandomi un bacio leggero.
“Hn”
sì, tu e il basket, amore mio…
Comunque,
ci troviamo tutti d’accordo e decidiamo di andare al campetto;
raccogliamo in fretta tutte le nostre cose, preoccupandoci di lasciare il
luogo pulito come lo avevamo trovato e poi ci incamminiamo.
“Tre
contro tre, ragazzi, ok? Come nello street basket!” propone Mitsui.
“Va
bene, ma come ci dividiamo?” chiede Miyagi.
“Io
direi noi della vecchia guardia contro voi liceali…- sogghigna il nostro
ex-teppista- Te la senti, Akagi?”.
Non
c’è niente da fare, nella loro amicizia rimarrà sempre la rivalità di
sottofondo… “Mpft…tu, piuttosto, vedi di concentrarti!!!” replica
il Gorilla.
“Perfetto!!!
Non avrai scampo contro di me, teppista!!!” si esalta Hanamichi.
“Credi
di spaventarmi? E comunque io non vedo l’ora di poter di nuovo giocare
con Kimi-kun” Mitsui gli sorride, arrischiandosi a carezzargli i capelli
anche se siamo in mezzo alla strada e Kogure arrossisce un po’ per
questo; ma poi Mitsui sembra decidere di voler prendere di mira il mio
do’aho, perché gli chiede con studiata noncuranza: “E allora, genio,
com’è andato il ritiro? Miyagi mi ha detto che avete avuto problemi con
la divisione delle stanze…”.
Basta
questo per far saltare su Hanamichi: “Ah, voi non avete idea di quello
che ho passato con il mio volpacchiotto in camera con quel maniaco hentai
bastardo di Sendoh…secondo me lo spiava dalla serratura quando Kaede si
faceva la doccia, ma io…”.
“Do’aho!!”
lo interrompo, seccamente.
“Eh?
Che c’è? Sono sicuro che lo ha fatto!!!” protesta lui, ma sa bene a
cosa io mi riferisca in realtà e quindi borbotta: “Vabbè, è vero…la
volpe ha risolto egregiamente la questione e ora il porcospino è
inoffensivo o almeno lo sarà per molto tempo…”.
I
sospiri di sollievo dei nostri compagni di squadra (che mi sembrano
generati più dall’idea di non dover sentire altri piagnistei del mio
do’aho che non dal fatto in sé) vengono interrotti da Hanamichi:
“…ma non avevamo fatto in tempo a liberarci del porcospino che si è
dichiarato calimero!”.
“Chi?!”
chiedono in coro. In effetti non è facile tenere a mente tutti i
soprannomi che dispensa il mio Hana!!! Sei davvero fantasioso, do’aho…
“Minami,
quello del Toyotama! Tsuyoshi Minami…gli piace Rukawa, lo ha detto sia a
me che a lui” spiega la mia testa rossa.
“Ed
è ancora vivo?” scherza Kogure, che conosce bene il carattere di
Hanamichi. “Be’, il tensai non può essere geloso di calimero, vi
pare? E poi il tipo è di Osaka…”proclama Hanamichi a testa alta.
“Esistono
i treni…” sogghigna Miyagi.
“Stavo
dicendo che io non sono più geloso!!!” dice a voce alta il mio do’aho,
irritato.
Mentre
lui proclama questa dubbia verità, Mitsui si volta verso di me e mi
strizza un occhio con fare complice e anche gli altri se ne accorgono.
Credo di capire…
“Comunque
io la sapevo già questa storia di Minami, me l’ha detta Rukawa quando
gli ho telefonato…” la butta lì così, come se non sapesse che
rischia di essere squartato…
“Eh?
Quando hai telefonato?” e infatti Hanamichi subito diventa sospettoso.
“O
è stato quando ci siamo visti? Tu ti ricordi, Rukawa?” insiste Mitsui,
incurante dello sguardo assassino che gli rivolge la mia testa rossa
preferita.
“Quando
vi siete visti? Perché? Dove? Perché io non ne sapevo niente?- si agita
lui, fissando alternativamente me e Mitsui- Perché vi siete parlati? E
tu, Megane-kun, non hai niente da dire…” il suo tono si fa sempre più
arrabbiato e io penso che stia per saltare alla gola di Mitsui, ma poi si
accorge che gli altri trattengono a stento le risa.
Si
volta verso di me e io lo fisso con il mio sguardo da perché-devi-sempre-credere-a-tutto-quello-che-ti-dicono-stupido-idiota!!!!
E lui arrossisce e torna a guardare Mitsui che ora ride apertamente:
“Ragazzi, vi presento Mr. Non Sono Più Geloso!!!! Davvero notevole,
grande genio!!” e a questo punto la risata diventa generale.
“GRRRRR…brutti
stupidi, ce l’avete tutti con me!!!!” protesta vivacemente il mio
do’aho; lo scherzo continua per un po’, poi lui mi si avvicina mentre
camminiamo e mi bisbiglia: “Scusa, Kaede, lo so che ti dà fastidio
quando mi comporto così…”.
Io
ci penso per un attimo. Mi dà fastidio? Mi dà veramente fastidio la sua
gelosia? E se un giorno mi accorgessi che non è più geloso? Allora sì
che ne sarei davvero irritato!!!! Lo so che è un po’ ossessivo, ma mi
fa anche capire quanto io sia importante per lui, quanto abbia bisogno di
me, quanto sia intollerabile per lui la sola idea che qualcun altro mi
voglia…
“No”
dico.
“Come?”
mi chiede lui.
“Non
mi dà fastidio…” gli spiego, e lui mi sorride.
Arrivati
al campetto ci dividiamo in due squadre e mettiamo Ayako a fare da
arbitro. Le nostre squadre quasi si equivalgono quanto a forza, perché in
realtà il senpai Kogure non ci può creare troppa difficoltà.
Le schiacciate del Gorilla non perdonano e la sua difesa è ancora
migliorata ora che è uno studente universitario e i tiri da tre di Mitsui
sono sempre perfetti, anche se io l’ho raggiunto, inoltre ormai si è
rimesso perfettamente e non ha più quei problemi di resistenza che
avevano caratterizzato le sue partite dopo due anni di assenza dai campi
da basket. Sì, loro sono sempre bravi, ma noi siamo comunque i campioni
nazionali e io sono il MVP… Io e il mio do’aho ora sappiamo fare gioco
di squadra e Miyagi è il
miglior playmaker liceale a livello nazionale…Abbiamo deciso di arrivare
a 40 punti, siamo 37 pari e questo è un momento fondamentale…Sono
marcato stretto da Mitsui e Kogure, ma sento la SUA presenza alle mie
spalle, faccio un passaggio all’indietro, Hanamichi è libero e in
posizione per segnare tre punti…e lo fa!!!! Vittoria!!!
“Sììììììììììììììì!!!!!!!!
Abbiamo vinto, abbiamo vinto!!!!” urla Hanamichi, mentre gli altri si
asciugano il sudore e Mitsui e Akagi cercano di stabilire chi di loro due
abbia perso concentrazione.
Io
cerco di detergermi il viso con la canotta, ma ad un tratto sento che i
miei piedi non toccano più il terreno!!! Ma cosa…
“Passaggio
fenomenale, bravo kitsune!!! Sapevi che il tensai vi avrebbe condotti alla
vittoria!!!” ride il mio do’aho. Mi ha stretto alla vita e mi ha sollevato e ora mi tiene abbracciato così,
mentre io istintivamente gli passo le braccia attorno al collo; dovrei
irritarmi, ma non ci riesco: i suoi occhi nocciola sono luminosi di
allegria e di gioia, per la vittoria e per il mio passaggio, così mi
limito a dirgli con tono scherzoso: “Sei impazzito, do’aho?”.
“Sì,
sono pazzo di te, ma questo dovresti saperlo da tanto tempo…” ride
lui; io lo stringo leggermente, poi gli dico: “Va bene, adesso però
mettimi giù!” e intanto noto le occhiate divertite dei nostri compagni.
“Non
mi va!” si impunta il do’aho.
“Mettimi
giù!”.
“Non
mi va!”.
La
questione viene risolta con noi due che finiamo a terra dopo che gli ho
fatto perdere l’equilibrio divincolandomi…però…ora sono sotto di
lui…rapidamente gli abbasso la testa e gli do un bacio sulla bocca.
Quando ci rialziamo lui è arrossito e gli altri scuotono la testa
sorridendo, come a dire che siamo incorreggibili io e lui…forse è vero.
Lentamente torniamo verso la casa di Mitsui e Kogure, per trascorrere un
altro po’ di tempo lì prima di andare agli allenamenti; Hanamichi
cammina al mio fianco, scherza con loro, ridono delle reciproche battute e
parlano di basket. E io, per la prima volta, comincio a capire il
significato della parola “amici”…
Fine
^^
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