Our Life

di Ten-chan

 

*Hanamichi*

 

Porca miseria, porca vacca a macchie e sbiadita con la candeggina! Ma si può sapere perché cavolo non riesco a fare questo disgraziatissimo tiro libero?! In fondo sono un genio, non c'è nulla che io non possa fare, ah,ah,ah,ah!

Bene, dunque, adesso raccolgo la palla, mi rilasso, mi concentro e...tiro! Nooooooooo, ha beccato l'anello del canestro! Ma io dico... ho capito, è la palla che è difettosa! Ok, adesso la cambio...Peccato che sia già la quinta che sostituisco per lo stesso motivo. Ok, ora questa palla entrerà in quel cavolo di canestro... un respiro profondo e... ahaaaaaaaaaaa... ce l'ho fatta! O mio Dio, ce l'ho fatta davvero!!

"Do'aho"

No,no,noooo...non può essere. Doveva proprio arrivare quello lì per rovinarmi tutto?! Proprio adesso?! Ma insomma, sto festeggiando perché ho fatto il mio primo tiro libero dopo ben mezz'ora d’allenamento supplementare e questo coso mi viene a disturbare proprio adesso?!?

"Che cavolo vuoi kitsune? Non ho tempo per litigare, devo provare di nuovo il tiro, quindi smamma! E poi che ci fai ancora qui? Gli allenamenti sono finiti da un pezzo. Oh, ho capito... sei venuto a spiare il grande genio all'opera e a prendere appunti! Va bè, se è così, puoi rimanere, oggi mi sento magnanimo, ma non mi disturbare.”

 

"Do'aho guarda che se non ti muovi ti chiudo in palestra!"

"Eh?! Ma che cavolo stai dicendo, kitsune idiota? Come faresti a chiudere la palestra? Vuoi dirmi che Akagi ha dato le chiavi a te e non a me?!"

Il volpino alza un sopracciglio con aria di superiorità e scherno e mi fa vedere un mazzo di chiavi. Grrrrrrrr, volpino indisponente!

"Cos'è quella faccia? Non guardarmi così volpino oppure faccio di te una bella pelliccia!"

Mi scaglio verso di lui, ma il suono delle campane mi blocca.

"Oh mio dio! Già le sette?! Ma è tardissimo!! Sbrigati Genio o farai tardi per..."

Guardo il ghiacciolo e mi interrompo, ancora un po’ e mi sarei scoperto...devo stare più attento. Se iniziasse a girare la voce che lavoro dovrei cambiare città, anzi no...paese!

"Kitsune non è finita qui, domani riprendiamo... Non mi sfuggirai!!"

 

 

 

*Kaede*

 

Ma quello lì non è totalmente normale. Cioè, prima si offende per un mazzo di chiavi, poi sta per cominciare una delle nostre tante risse ma si blocca subito e urla qualcosa sul fatto che è tardi, non finisce la frase, arrossisce e infine gli passa un'espressione che si avvicinava a un misto di terrore e tristezza, ma si  può sapere a che cavolo stava pensando?! E adesso eccolo là che cerca di mettersi la giacca, mentre tiene la borsa con i denti, e intanto corre. Bhà! Ops, però a pensarci bene sono in ritardo anch'io!

Oggi devo cercare di rimanere sveglio in bici, visto che quella lì sarà già arrivata e se mi vede di nuovo addormentato mentre vado in giro riattaccherà con la solita solfa che non si fida e che mi porterebbe e mi verrebbe a prendere lei in macchina a scuola, tutte le mattine e i pomeriggi, ma siamo impazziti?nononono....

E, infatti, eccola lì in macchina che aspetta e appena mi vede fa uno di quei sorrisi che...

"Ciao mamma"

"Ciao!"

"Scusa, sono in ritardo, entro a prendere le mie cose e arrivo"

"Certo, fa con comodo!"

Mhmmmm, che palle! Oggi è giovedì e devo andare a casa di mia madre. Entro in casa e trovo mio padre che lavora ancora al computer: lui fa l'architetto libero-professionista e si spacca la schiena da mattina a sera per me e mio fratello... è un uomo fantastico e gli voglio un gran bene, anche se non glielo dimostro...non ci sono più abituato.

"Ciao Kaede!Com'è andata oggi?"

E' sempre la stessa frase che mi rivolge quando rientro in casa e me la porge sorridendo, sapendo che la mia risposta sarà come sempre:

"Bene!"

Non lo so ma... mi piace questa cosa: è come se fosse un rituale, un saluto personalizzato che è solo nostro. Oddio, quando ho di questi pensieri mi sento un po’ idiota, va bè... procediamo! Adesso arriverà la seconda mazzata della serata: l'incontro con mio fratello.

"Ciao Kaede!"

"Hn"

E come al solito si incazza. Detesta quando gli rispondo così, il mio "caro" fratello Seiji. Eh! Seiji: un bel ragazzo ventunenne, studente diligente e stra-promettente all'università d’ingegneria, bravo in tutti gli sport che gli ho visto praticare (però nel basket rimango io il migliore!), molto credente (al contrario di me che non frequento un tempio da...bho, 5 o 6 anni), gentile con tutti, socialmente impegnato e non conosco una persona a cui mio fratello stia almeno un po’ sulle scatole. Insomma il prototipo di ragazzo e figlio perfetto... al contrario di me.

"Vado, ciao" dico a mio papà passando per il suo studio. Ho casualmente dimenticato di salutare Seiji...domani sarà incazzato nero. Meglio! Così non cercherà di parlarmi e quindi di restaurare il nostro rapporto...che idiozia!

"Ciao Kaede! Buona notte, ci vediamo domattina!" mi risponde il mio papà.

"Hn!"

Esco di casa e salgo in macchina. Prima che sia mia madre a farmi qualche domanda e che io, dopo, sia costretto a risponderle con una frase intera, le chiedo:

"Allora... come va il lavoro? E' da un po’ che non me ne parli."

In realtà ogni volta che ci vediamo parliamo, anzi, parla solo di quello; però è un modo per passare il tempo senza parlare di me! Già non mi piace parlare, poi dover dire qualcosa della mia vita a questa qui mi dà un nervoso... Il fatto è che con lei non posso evitare di rispondere, se no attacca con la solita lagna: inizia a piangere e dice che io non le voglio bene, che mi vede distaccato, che secondo lei la detesto e che vado da lei solo perché  non sono ancora maggiorenne e non posso esimermi da questi incontri decisi dal giudice e cose del genere! In fondo sono tutte cose vere, però non posso fare la parte del menefreghista come al solito, anche perché se le dicessi che ha ragione penso che si ammazzerebbe... e non è un modo di dire! 

…Oh, non mi ero accorto che ci eravamo già messi a letto... mi sono disconnesso per un po’  seguendo i miei pensieri e non mi sono accorto di niente. Chissà cosa mi ha fatto mangiare?!? Va bè l'importante è che non abbia ascoltato troppo i discorsi di quella lì... almeno, anche per oggi, la mia sanità mentale è salva.

 

 

*Hanamichi*

 

O cavolo, ma è tardissimo! Presto, presto! Corri, corri! Ah, eccomi a casa! Apro la porta e mi ritrovo davanti, come sempre, Hisoka, il mio fratellino di 14 anni, che mi sorride affettuosamente per darmi il bentornato.

Gli do un buffetto sulla nuca e, benché mi dispiaccia tantissimo di non poter parlare un po’ con lui, mi fiondo nella doccia dopo avergli urlato di fare qualcosa per cena perché io sono in ritardassimo. Quando esco dal bagno, con addosso solo un asciugamanino a coprirmi i fianchi, trovo sul mio letto i vestiti che mio fratello mi ha preparato e che devo mettere per andare al lavoro. Mi vesto (devo dire che il mio fratellino ha davvero un gusto sublime per l'accostamento dei vestiti, al contrario di me! E' per questo che è lui a scegliere i vestiti di entrambi) e vado in cucina dove trovo già tutto apparecchiato e con la cena pronta... mi sa che Hisoka aveva già iniziato a cucinare prima che io arrivassi. Madonna che fratello che mi ritrovo...è proprio parente del Genio!

Mi siedo a tavola e iniziamo a mangiare mentre ci scambiamo commenti sulla giornata e rimproveri sulle risse che abbiamo fatto. Benché sia abbastanza esile, al contrario di me, mio fratello picchia comunque duro ed è una specie di piccolo leader nella scuola in cui va, e anche se io continuo a rimproverarlo sul fatto che certe cose non si fanno, ne sono orgogliosissimo!

"Scusa Hisoka, ma sono veramente in ritardo e se non arrivo in orario neanche oggi è la volta buona che il capo mi ammazza!!"

Gli dico alzandomi da tavola e andando in bagno; quando torno lo trovo con un leggero broncio mentre sta sparecchiando e so già qual è problema: vuole venire a vedere dove lavoro…

"Hiso... mi piacerebbe portarti con me, ma lo sai... il capo non vuole ‘mocciosi’ in giro per il locale... lo sai che benché io sia il suo dipendente preferito quando gliel'ho chiesto sono tornato a casa con un occhio nero!!"

"Mh!"

"Dai! Scusami ma ora devo veramente andare. Senti... non stare troppo alzato, lavati i denti e se hai da finire i compiti, falli subito!"

Ogni volta che dico questa frase a mio fratello mi viene il grandissimo impulso di ridere. No, ma dico: io, Hanamichi Sakuragi, che come sempre oggi non ho toccato libro (credo di esserne allergico) dico a mio fratello di studiare diligentemente? Oddio!!

Oh, eccomi arrivato

"Ciao a tutti!" saluto in generale

"Ciao Hana!" questo è Hirobu che mi saluta col suo solito sorrisone

"Ciao amore!" e invece questo è Akane che mi salta addosso e mi palpa il sedere allegramente... come ogni volta.

"Ah! A-Akane... potresti staccarti per favore?"

"Mhmm... devo proprio?"

"Mha...vedi tu!! Ma scusa perché mi palpi sempre?"

"Hana...te lo devo proprio spiegare?Cioè, no dico, mi capita a tiro un figo del genere e dovrei anche tenere le mani a posto?"

"Eh?! Un figo del genere?" ribatto arrossendo

"Dimmi la verità" continua lui "Vivi in una casa senza specchi, eh? No, perché se tu ti guardassi allo specchio una sola volta capiresti che 'un figo del genere' è mooooooolto riduttivo!"

"Ma..ma..ma..." eh? ma che cavolo sta dicendo sto idiota?!???!?

"Ehi Hana...che c'è? Akane ci sta provando ancora?"

"Eh?!!!? C-ci sta provando?! M-ma cosa stai dicendo?!?"

"Sì, va bè...siamo alle solite! Non ti entrerà mai in quella testolina che sei veramente uno schianto?Se no, scusa, perché tutte le clienti ti guarderebbero allupate ogni volta che passi in mezzo ai tavoli o quando sali sul palco?”

Io lo guardo inebetito. Allupate? Ma..ma..ma che sta dicendo?

"Ragazzi! Non me lo spaventate per favore, che se no poi per convincerlo a lavorare ci vuole tutta la sera"

"Ah capo, buona sera!"gli dico, anche se sono ancora terribilmente imbarazzato e stupito.

"Ciao Hana! Allora…Kyoshi porta Hana a cambiarsi e poi vai ad aiutare gli altri due scansafatiche a disporre le luci!" ordina lui.

"Ma capo…perché a noi dà degli scansafatiche e invece chiama Hana addirittura con il diminutivo, sono geloso!" questo, ovviamente, è Akane.

"E' molto semplice Akane: perché lui mi piace molto più di te!"

"Ma capooooo!!!!" Continua a piagnucolare Akane

"Forza Hana, andiamo!" mi dice Kyoshi

Mi fa entrare nel solito camerino e mi fa vedere i vestiti che devo mettere sta sera. Il capo detesta le divise e quindi ci fa vestire normalmente: praticamente ogni sera ci fa trovare abiti nuovi e, quando si è stancato di vederceli addosso, ce li regala!

"Sc-Scusa... ma questi tu li chiami vestiti? Pantaloni di pelle nera attillati come guanti e una canotta, anche questa nera, che non è che copra molto, visto tutti gli strappi che c'ha dentro? E in più le parti coperte sono perfettamente immaginabili visto che è strettissima!" dico arrossendo sollevando davanti al mio viso un bracciale nero, un guanto senza dita e una collana borchiosa "E poi con sti cosi andrei bene per fare un angelo nero sadomaso"

"Hana!! Sei di nuovo diventato rosso papavero! Insomma…quando ti deciderai a perdere tutto sto pudore, a comportarti con un po’ più di maturità e a vestirti decentemente? Se farai come ti ho appena detto tutte le ragazze e non, ti cadranno ai piedi. Così come sei adesso non conquisterai mai la tua Haruko!" Mi dice con un gran sorrisone ironico.

"Non fare lo spiritoso! Sai bene che non mi piace quell'essere dall'encefalogramma piatto!!" rispondo abbastanza irritato, insomma non è la prima volta che ne parliamo.

"Sì, sì, ma posso farti una domanda? Io non ho mica ancora capito perché continui a dire che ti piace quella! Così tutti continueranno a prenderti per l'idiota che non sei."

"Lo so, ma a me va bene così! Mi serve per tenere abbastanza lontano tutti per evitare di parlare della mia vita, così le cose continueranno perfettamente come stanno andando ora. Lo sai, te l'ho già detto!"

"Non rifilarmi le solite scuse del non rischiare di rivelare che vivi da solo con tuo fratello anche se sei minorenne e che lavori qui. Non so, piuttosto potresti dire che ti piace... ah, sì! Quell'Ayako!!"

"Sì, così comprometterei l'amicizia tra me e Miyagi"

"E allora dì che ti piaccio io!Tanto io so che non è vero e tu sai che non mi interessi benché io sia gay e poi nessuno mi conosce nel tuo giro"

"Già peccato che però IO non sia gay!E poi non voglio essere etichettato anche come ‘diverso’ dopo che ho superato a fatica i pregiudizi sui miei capelli rossi e sul fatto che sono un teppista!" Gli dico abbassando il capo.

"Sul fatto che ERI un teppista! E poi a me i tuoi capelli piacciono molto: li trovo adatti a te. Ma sei sicuro che non sei gay? Non c'è proprio nessuno che ti può interessare tra i tuoi compagni di squadra in questo senso? Non ti sei mai soffermato a guardare nessuno sotto la doccia dopo gli allenamenti?"

"Che vai insinuando?!" mi sto incazzando...

"Nieeente!! Solo che, lo sai, per me tu e Rukawa siete fatti l'uno per l'altro e che faccio un tifo sfegatato per voi"

"No! Benché mi sia simpatico, anche se non lo dimostro, non siamo così in confidenza da poterlo conoscere abbastanza e, quindi, poter parlare di cotta o che altro, chiaro? Io ci metto un sacco di tempo per innamorarmi!” urlo infuriato.

"Guarda che comunque hai sbagliato risposta! Avresti dovuto dire tipo…‘io non mi innamorerò mai di un uomo, scordatelo!’ Non è che mi nascondi qualcosa?!" mormora malizioso Kyoshi...

"Come?"

"Niente , niente!"

"Senti...solo perché sei venuto a vedere una mia partita di basket e perché, quindi, hai finalmente visto tutti i protagonisti dei miei racconti, non ti puoi basare solo sulle impressioni di una volta. Inoltre non ci hai nemmeno parlato con loro e infine…tieni il tuo dannatissimo naso fuori dalla mia vita!" ops, mi sa che ho esagerato però, checcavolo, mi sono proprio rotto questa volta!

"Sì, sì! Ora vestiti... non vedo l'ora di vederti con indosso quei vestiti lì...è sempre una delizia vederti camminare, passare tra i tavoli, non togliere lo sguardo dal tuo bellissimo fondoschiena..."

"Kyoshi!!!" gli urlo dietro e intanto gli lancio anche una bottiglietta d'acqua, ma lui è già uscito ridendo e chiudendo la porta dietro di sè.

 

       

*Kaede*

 

Che bello sono a scuola! E' incredibile: il venerdì mattina non vedo l'ora di arrivare a questo campo di concentramento, che è l’edificio scolastico, perché ciò vuol dire che è finito il tempo che devo dividere con mia madre.

 

Mhmmm, dunque... le prime ore di scuola sono passate, e non mi sono neanche pesate. Bhè...ho dormito tutto il tempo! Adesso si mangia e poi altra dormitina fino all'ora in cui devo andare agli allenamenti.

 

Eccoci qui,gli allenamenti sono appena terminati. Devo dire che non sono andati tanto male: ho scaricato un po’ di tensione che mi era rimasta da ieri. Eh? Cos'è che vuole il gorilla? Perché ci ha chiamati tutti intorno a lui? Cosa, cosa, cosa?! Ma questa è una notizia bellissima! Non posso crederci che il capitano ci stia praticamente obbligando a trascorrere la prima settimana delle vacanze di Natale con la squadra per una vacanza-ritiro: ciò vuol dire che non devo passare questo periodo di tempo con mia madre!! Oddio sto scoppiando di felicità!...però come al solito non lo dimostro...mi manca un po’ il fatto di ridere, piangere, divertirmi, soffrire e tutte le altre cose...sono anni che mi impedisco di farlo. Va bè, non è il momento di pensarci, ora devo solo festeggiare! E quale modo migliore se non giocando un po’ a basket?

 

Dunque, dunque...mia madre non ha fatto tante storie visto che sa che davanti al basket non metto niente. Ho visto che era triste e imbronciata...ma non me ne frega assolutamente niente!! E' già tanto che l'ho avvisata che avrei passato lo stesso il giorno di Natale con lei visto che torneremo il giorno prima e non ho fatto finta di niente evitando di informarla ed è veramente già tanto! Uffa, è vero...devo prenderle un regalo. Nh, chiederò ad Ayako di accompagnarmi per negozi e le prenderò la prima cosa che capita. Per mio padre...uffa lui è l'unica persona a cui lo voglio fare realmente, però poi non trovo mai niente di adatto e per mio fratello...il solito libro andrà bene! Ciò che mi diverte di più nel scegliere il regalo per lui è il fatto di scegliere ciò che gli piace di meno: non so, per esempio per il suo compleanno gli ho preso un libro sui vampiri che lui non ha neanche aperto. In compenso a me interessava molto e me lo sono tenuto.

Va bè dunque...adesso mancano solo due giorni alla partenza per la vacanza-ritiro e devo iniziare a lavare, stirare e mettere in valigia le prime cose. Eh sì, perché Kaede Rukawa stira anche, visto che non ho una figura femminile in casa! Forza Kaede...iniziamo!!!

 

 

*Hanamichi*

 

No, No, No! Che cavolo vuol dire sta storia che dobbiamo andare per forza a quel ritiro camuffato da vacanza? Ma non ci pensate neanche!Io devo rimanere col mio fratellino: recuperare tutto il tempo che non riusciamo a passare insieme a causa della scuola, devo insegnargli a giocare a basket e dobbiamo addobbare l’albero e tutta la casa. Devo pensare a come fare per convincere il Gori a lasciarmi a casa senza spiegargli la verità.

"Ehem...Gori?! Senti...il Genio non ha bisogno di allenarsi...perchè non mi lasci a casa? Così non mi avrai tra i piedi e non potrò combinare casini e in più ti prometto che mi allenerò! Allora che te ne pare?!?"

Ahia! Ma dannazione! Perché cavolo non mi risponde al posto di propinarmi sempre e solo pugni?! Due volte dannato!!!

"Scordatelo scimmia!! Ti conosco bene! Andresti in giro a bighellonare e a fare a botte!"

Ma porc...! Mi conosci bene un corno! Bighellonare?! Ho qualcosa di meglio da fare: devo stare col mio fratellino! Fare a botte?! Ma se quello lo facevo solo per racimolare un po’ di soldi o solo per difendermi!! K’so!!! Io voglio rimanere a casa!

"Cos'è scimmia, vuoi provarci con la sorella del capitano quando lui non c'è?!" Nooo! Mitsui non peggiorare la situazione! Sai che me frega di quell'oca!

"Sta zitto, Mitchi! Voglio solo rimanere con la mia famiglia!" Ma perché si sono messi a ridere? Idioti!

"Non insistere Sakuragi! Tu verrai e se non ti presenti il giorno della partenza verrò a prenderti a casa e ti faccio fare tutto il viaggio fuori dal finestrino del treno tenendoti per un orecchio!"

"Va bene stupido gorilla, vengo! Ma non piangere quando durante il ritiro ti accorgerai che io sono meglio di te!"

Accidenti! Accidenti! Accidenti! Ma non si può essere così sfigati!

"Sono a casa!" Sono nero ma dimmi tu perché cavolo il gorilla deve prendere così delle decisioni senza consultarci prima! E se io avessi dovuto andare in vacanza? Ops...devo avere una brutta faccia perché Hisoka si sta tenendo a debita distanza.

"Fratellone?!? Ti è successo qualcosa di particolare oggi?" mi chiede tentando un minimo di indifferenza per farmi passare il prima possibile l'incazzatura.

"Quell'idiota del Gorilla mi costringe a passare tutta la prima settimana delle vacanze in una vacanza-ritiro con tutti gli altri componenti della squadra! E così noi due non potremmo rimanere insieme! Cioè ma ti rendi conto?!" Sto letteralmente urlando.

"Sì! E...dove sarebbe il problema?" Mi chiede lui con una faccia piuttosto stupita

"Eh?! Dov'è il problema?! Non potremo vederci per ben una settimana e poi volevo passare un po’ di tempo con te, insomma...passiamo pochissimo tempo insieme di solito" Sono basito, sembra quasi che non gliene freghi niente!

"Sì, lo so, però abbiamo anche la seconda settimana per stare insieme e poi se state via solo una settimana passiamo lo stesso il Natale insieme"

"Ah! Ok ma... tu da chi andrai a stare per tutto questo tempo? Insomma…non voglio mandarti da nostro padre"

"Yoei! Hai in mente quel tuo migliore amico che sa della nostra situazione e che è sempre disposto ad aiutarci?" Mi sfotte con un leggero sorrisetto sul volto.

"Ah già! Ma...dimmi un po’…non è che stai cercando di mandarmi via per poter restare un po’ di tempo solo e poter fare ciò che vuoi?!"

"No! Cioè…più o meno! Ehi…scherzo! No...è solo che non voglio che ti sacrifichi anche per quanto riguarda il basket a causa mia e poi così i tuoi rapporti con la tua famosissima kitsune potrebbero prendere una strada interessante" Oddio! Il mio fratellino con quell'aria maliziosa mi fa quasi paura.

"Adesso anche tu ti ci metti? Dimmi la verità è stato Kyoshi! Non so come ti abbia contattato e  traviato…ma appena lo vedo lo riempio di botte!!"

"Chi scusa?! Comunque no! E' solo che ti conosco troppo bene e so con sicurezza che quel ragazzo ti attira molto."

"Ma che attira e attira! Mi diverte farci a botte e basta!"

"Sì! Dunque...per cena? Ah…per i tuoi vestiti per il ritiro ci penso io...devi essere uno splendore in ogni occasione. Sai...benché l'amore sia importante…sai com’è…anche l'occhio vuole la sua parte!"

Ahaaaaaa! Ridatemi il mio fratellino ingenuo ed indifeso! Sembra quasi, da come parla, un uomo vissuto e dalle mille esperienze, NOOOOOO!

 

 

*Kaede*

 

Però, bella questa struttura! Essendo stata organizzata tramite la scuola sta 'vacanza' pensavo ci spedissero in una catapecchia col riscaldamento a legna e invece è una bellissima baita: spaziosa, calda, riscaldamento inesauribile e vicinissima alle piste da scii, alla piscina riscaldata e al centro sportivo nel quale c'è una palestra con i vari attrezzi per il potenziamento muscolare e con un campo da basket regolamentare e, infine, non abbiamo pagato neanche l'ira di dio, Sono in paradiso! Un'intera settimana all'insegna del basket e lontano da mia madre.

Ma porca paletta vacca! Lo sapevo che c'era la fregatura: le stanze non sono abbastanza e quindi quattro di noi dovranno dividersi la stanza. Io, naturalmente, ho messo su il mio peggiore sguardo che uccide, ma quel dannato di Kogure mi ha comunque rifilato il do'aho. Ora...io non protesto perché devo rimanere sempre freddo, ma proprio con lui? Avrei accettato di dividerla anche con Akagi...con chiunque, ma con lui no! Eccolo lì il do'aho che fa finta di essere arrabbiato per la notizia mentre la sua testa è altrove. Oh, sì che l'ho capito...non sono scemo, è triste da stamattina! Da quando l'ho visto salutare un marmocchio che era lì in compagnia del suo amico, di...Mito! Sì, Mito! Eppure, non so perché, ma gli altri non se ne sono accorti, mha! Magari sono io che mi sto inventando tutto.

Eccoci qua in camera. Dunque...io prendo il letto vicino al calorifero visto che sono un po’ freddoloso…e che non si sappia in giro! Oh, perfetto! Lui si è subito diretto all'altro, incredibile: per una volta d’accordo!

Ok, ora mi metto a disfare la valigia prima che si stropicci tutto quello che ho, con tanta pazienza, stirato.

Bè? Checcavolo c'ha ancora il do'aho che è lì seduto sul suo letto a fissare un punto imprecisato della stanza continuando a sospirare? Non farmi incavolare do'aho...togliti quell'espressione da cucciolo abbandonato: non ti si addice, via, via, via! Ok, vediamo di fare qualcosa per farlo risvegliare da quel torpore.

"Ehi do'aho! Cos'è il tuo unico neurone è talmente stanco che ha deciso di scioperare?"

"Zitto idiota non mi va di litigare! E poi non posso...l'ho promesso! Torna a fare l'algida kitsune e non rompere, ok?!" Guarda guarda...vediamo di indagare un po’.

"E a chi l'avresti promesso? Al moccioso che salutavi stamattina?! O c’è una ragazza di mezzo?"

Bingo!

"Non chiamarlo moccioso stupidissimo idiota!!Ma che hai da parlare così tanto? E poi da quando ti frega così tanto di qualcosa?” mi chiede, poi continua a bofonchiare qualcosa tra i denti sul fatto che proprio oggi che è lui che non è in vena…..Mha!

Visto che manca ancora un po’ all’ora di cena decido di fare un giro per la pensione…adesso non ho proprio voglia di far finta di dormire. Soprattutto con un do’aho triste in camera che pensa ai fatti suoi senza dare corda a me.

Adesso ho capito perché non abbiamo speso un capitale per venire qui. La pensione è in ristrutturazione e non potevano rimandare le riparazioni a dopo le feste! Che sfiga…avrebbero perso tutta la stagione più propizia per gli affari. Ma sono stati furbi: per non smenarci del tutto hanno accettato la proposta del signor Anzai di ospitare noi. Ovviamente il coatch ha richiesto uno sconto e poi da quello che ho capito l’allenatore è mezzo imparentato con il proprietario e sono come pappa e ciccia.

Oh…ci stanno chiamando per la cena forse per la prima volta in tutta la mia vita sono felice di sedermi a tavola: potrò mangiare se e quanto voglio, un paradiso in confronto a casa dove ci sono sia Seiji che mio padre che praticamente mi legano alla sedia per farmi mandare giù qualcosa.

 

 

*Hanamichi*

 

Sono uno straccio! E’ tutto il giorno che mi trascino in giro facendo il solito buffone, ma sentendomi così…lontano dentro. Voglio il mio fratellino! Insomma…non eravamo mai stati lontani per così tanto tempo.

Ogni tanto tutto questo sentimento devo ammettere che mi spaventa, è veramente forte. A volte mi fermo e penso che se gli capitasse qualcosa non riuscirei più a riprendermi dal dolore. Non credo ci sarà mai un’altra persone che entrerà così profondamente nel mio cuore.

Oddio…la cena no! Solo a pensare di vedere del cibo che mi passa davanti mi sento male. Ho un mal di stomaco allucinante, va bè…diamo almeno l’apparenza di aver fame!

E guardala lì la stupida volpe, nessuno gli dice niente perché non mangia e lui sembra veramente felice. Non chiedetemi da cosa l’ho capito visto che ha sempre la solita espressione da pesce lesso…ma è così! E’ tutto il giorno che è euforico, i suoi occhi sono più sereni del solito…quasi luminosi, è sbalorditivo comunque: la sua faccia è totalmente impassibile come sempre…ma adesso i suoi occhi sprizzano felicità in una maniera sconcertante...ma come fa? Gli piace proprio tutta sta situazione, Dannato!

Ohooooo…ci si può alzare da tavola! Ahaaaa…corri Hana! Telefono…a me!!!

Ok…allora…ma porc! Perché Hisoka non risponde? Cos’è successo? Un incendio, è crollato il soffitto, i ladri…l’hanno rapitooooo! Yoeiiiii…veloce Hana! Chiama, chiama! Dannato telefono…muoviti!!

“Pronto?” Ah…è lui!

“Yoei, vai subito a casa mia! Hisoka non risponde! L’hanno rapito! Chiama la polizia , prestooo! Sei ancora qui?!”

“Ehm…Hana, guarda che Hiso è qui da me! Mi hai chiesto tu di ospitarlo fino a quando non torni!”

Oooooooops…ha ragione!

“Ma certo! Lo sapevo! Era solo per farti uno scherzo! Eheheheh….allora, me lo passi?” Mi sa che non c’ha creduto fino in fondo…

“Oh, ciao Hanamichi! Sì sto bene, grazie e il tuo ritiro come va? Bene? Sono contento! Ah, vuoi Hisoka? Sì certo, un momento che te lo passo! Ciao…BASTARDO!”

Uff…quante storie, era tutto implicito!!!

“Pronto?” Eccolo il mio fratellino.

“Ciao Hiso-chan! Come stai?” Devo avere un sorriso che mi va da un orecchio all’altro...La voce del mio fratellino!

La nostra telefonata non dura che dieci minuti…ma sono i dieci minuti più belli della mia giornata. In questo tempo è riuscito anche a farmi riconfermare la promessa di non picchiarmi con nessuno, lo sa che non so rifiutargli niente…e ogni tanto ne approfitta!

“Ci sentiamo domani Hana! Ah…però chiamami prima di cena: magari così qualcosa in più mangi!”

“Ma…ma…come fai a…!”

“Ti conosco alla perfezione! Ormai non mi puoi più nascondere nulla, rassegnati!”

“Ah…! Va bè…ora devo proprio andare Hiso-chan! E non farti traviare da Yoei mi raccomando!”

“Cercherò…anche se penso che la tua vicinanza mi faccia più male della sua! Ciao fratellone!”

tu-tu-tu-tu-tu…………DANNATOOOOO! Rispetto per i più anziani!

 

 

*Kaede*

 

Oh! Finalmente ci si può alzare, stavo diventando insofferente a tutto il chiasso che fanno questi imbecilli...Ma che cavolo c’ha il do’aho?? Appena ci hanno dato il permesso di poterci alzare da tavola si è fiondato verso i telefoni, chissà a chi va a telefonare? Sicuramente a una persona importante: si spiegherebbe anche la tristezza di oggi. Mhmmmm…interessante…indagherò! Eh?! Ma che me ne frega? Però…chissà chi è? Un po’ curioso lo sono in realtà.

Guardalo adesso che ha finito la sua chilometrica telefonata: si sta dirigendo dagli altri con un gran sorriso e, come se per tutto il giorno non avesse avuto un nube di malumore intorno a sè, inizia a scherzare con loro. Mha…in fondo non dovrei stupirmi: ho sempre saputo che è un do’aho!

Ora però ho proprio bisogno di stare da solo. Eccoci in camera! Mhmmm…fammi pensare dove cavolo le ho messe…………Ecco, trovate, bene! E qui ci sono anche le bende…

 

 

*Hanamichi*

 

Sono passati già due giorni. Poi alla fine mi sono relativamente abituato alla lontananza da Hisoka! Senza esagerare…però sento un po’ meno la sua mancanza rispetto al primo giorno. Ho anche accettato la mia ‘convivenza’ con la volpe. In fondo passiamo la maggior parte del tempo fuori dalle stanze.

Ci si deve alzare alle 7.30, se si ritarda di soli cinque minuti si rischia la punizione del Gori con i suoi insaziabili pugni, e poi colazione; finita questa si ritorna nelle stanze per finire di prepararsi. Poi dipende dal programma: o facciamo allenamenti in palestra con anche un po’ di rinforzo muscolare nell’attrezzatissima palestrina durante la mattina e al pomeriggio si scia, oppure viceversa. Eh sì, ci è stato anche concesso di sciare dato che, comunque, è esercizio fisico utile soprattutto per le gambe. Che bello! Era da anni che non sciavo! Andavo da piccolo con tutta la famiglia, prima che…..Ma non ci voglio pensare!

E poi è divertente vedere Miyagi e Mitsui fare mille capitomboli. Loro non avevano mai messo ai piedi un paio di scii e io mi sono auto-eletto loro insegnante, davvero divertente! Così potranno rendersi conto una volta di più della mia superiorità!!! Eheheheh……

Invece la dannata kitsune è brava anche a sciare: fluido e impeccabile come nel basket! Un giorno di questi mi piacerebbe sfidarlo in una discesa sulla pista della nera. L’ho fatta un paio di volte ed è veramente bella, ha un buon coefficiente di difficoltà…ne verrebbe fuori una bella sfida!

 

 

*Kaede*

 

Mi piace sciare, con la scusa che me la cavo niente male me ne sto per i cavoli miei e poi la neve attutisce tutti i suoni e c’è un bel silenzio, anche perché le piste sono praticamente deserte. Oddio…silenzio quando non sono nei paraggi del do’aho e degli altri cretini! Fanno un casino assurdo! Comunque anche la scimmia è brava a sciare…molto agile, veloce e aggraziato. Non me l’aspettavo! L’ho visto fare la nera e non è veramente niente male.

Accidenti…mi fanno male i piedi…questi dannati scarponi! Dovrò andarci più piano sta sera.

Oh…mio…dio……………………NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!

Perché, perché, perchéééééééééééé?!?!? Lei non dovrebbe essere qui! Perché è venuta qui? No! Ti prego no! Mi sono sbagliato! E’ stata solo un’impressione…lei NON è qui!

“Ciaaaaoooo!!! Tesoro…sono quiiiiiii!!!”

E’ lei…

“Ciao mamma! Che sorpresa, come mai qui?!” E’ davvero lei…ma perché…

“Oh bè…sta mattina mi sono detta ‘Cià…andiamo a trovare Kaede!’ Sai non ricevendo tue notizie ero un po’ preoccupata! E poi mi mancavi!”

“Ah, scusa! E’ che l’allenatore non vuole che usiamo i telefoni…sai…la concentrazione… Anche tu mi mancavi però… Che bello che sei qui! Aspetta che mi tolgo gli scii e andiamo a bere qualcosa!” Perché perché perché perché perché…..perchè devi sempre rovinare tutto ciò che ho di bello?

“Oh, no! Non ti preoccupare!” Vai che mi lascia in pace…“Ho noleggiato tutto l’occorrente e adesso sono pronta a scendere in pista con te! Sempre che il mister voglia!” Mamma mia che faccia ansiosa che ha…che depressione!!!

“Ma cosa ci interessa del mister, dai preparati che andiamo!!!” Anzai…Akagi…dite qualcosa vi prego! Scacciatela o legatela anche…vi preeeego!!!

“Eccomi! Però, Kaede, dovrai avere pazienza e insegnarmi!” Me come…ma se è stata lei a farmi imparare a sciare?

“Ma mamma…tu non sapevi mica sciare?”

“Noooo!!! O comunque sono diversi anni che non metto più ai piedi un paio di questi cosi…quindi…”

E’ una delle sue specialità negare anche l’evidenza.

“Va bene, dai andiamo!!!” Rompiti una gamba…stronza!!!!

 

 

*Hanamichi*

 

Uh? Ma chi è la signora che sta sciando con la volpe? Sembrano conoscersi…anche se lui, si vede lontano un miglio, la odia. Mha…però sono curioso! Andiamo un po’ ad indagare, va!

“Ehi Rukawa!!”

“Che vuoi do’aho?”

“Kaede! Ma ti sembra? Sii educato per favore! Ciao!!! Io sono Kaoru…sono la mamma di Kaede! E tu…?”

“S-Salve! Io sono Hanamichi Sakuragi! Un suo compagno di squadra, molto piacere!!”

“Oh, piacere!!! Che bello…finalmente conosco qualcuno della tua squadra!” poi si rivolge di nuovo a me “Sai, Kaede non mi parla quasi mai di basket… Che ne dici se sta sera parliamo un po’? Mh? Ti va?...Magari a cena, vi porto fuori, ok?”

“Mamma…non credo..”

“Kaede…non c’è niente di male se voglio conoscere i tuoi amici, no?!”

“S-Signora…sarei molto onorato, ma…”

“No no no…niente rifiuti, chiaro?”

“Oh…va bene! Allora non mi rimane che accettare...scusate ora devo andare…mi stanno chiamando!”

“Oh certo! Ciao Hanamichi! A sta sera!!!!”

Sua madre?!? Ma come può essere? Sono totalmente diversi e poi la volpe la odia! L’ho visto come la guarda…ancora un po’ e non le tirava un pugno per eliminarla. Ma non può essere…mi sarò sbagliato ma adesso il problema è che quella là pensa che io sia un amico della kitsune! Oddio…chissà come andrà sta sera…

 

 

*Kaede*

 

“Mamma…scusa ma adesso devo andare! L’allenatore ci aveva detto di rientrare in albergo abbastanza presto, quindi…”

“Non ti preoccupare! Stavo iniziando ad essere stanca”

Riesco a scrollarmela di dosso abbastanza rapidamente…però prima lei riesce a ricordarmi l’appuntamento di sta sera e a dirmi che verrà a prenderci verso le sette.

Entro nella stanza che il do’aho è già sotto la doccia; quando esce mi ci fiondo io per evitare domande, rimostranze e non metto in elenco un pugno solo perché quell’idiota ha fatto quella stupida promessa a chissà chi.

Noooo…accidenti…me le sono dimenticate in borsa, merda…che testa che ho! Proprio adesso dovevo scordarmele? Accidenti!

Quando esco trovo la scimmia già vestita e pronta per uscire…inizio a vestirmi anch’io.

“Ehm kitsune…”

“Niente domande, do’aho! Sappi che io non c’entro niente! Solo una cosa: qualsiasi domanda ti venga fatta da quella là che mi riguarda, anche lontanamente, DEVI essere il più vago possibile…chiaro?” Non fare cazzate sta sera, scimmia.

“Ok, ho capito…!Avevo ragione…”

“Ohooo…e su che cosa, genio?” Dai, stronzo…scommetto che pretendi di sapere tutto su di me…vero?

“Ho capito che la detesti profondamente, che ti fa schifo anche solo pensare di dirle qualcosa che ti riguarda perché vorrebbe dire farla partecipe della tua vita e non mi trattare di merda solo perché ce l’hai con lei! Io non sono il tuo anti-stress!”

Oddio…ha veramente capito! Non ci credo! Mi sa che lo sto guardando con una faccia veramente stupita e sorpresa perché lui alza le spalle e dice semplicemente:

“E’ quello che provo con mio padre! Però almeno io non tratto da zerbino gli altri! Pronto? Prima inizia il tutto, prima lo facciamo finire!”

“Nh”

 

 

*Hanamichi*

 

Siamo qui da un’ora e mezza e questa donna mi ha fatto domande concernenti solo alla kitsune e io non ho fatto altro che svicolare. Poi, visto che le mie risposte non la soddisfacevano, ha iniziato a parlare di sé stessa. Detesto le persone egoiste ed egocentriche! E’ arrivata anche a dirmi che lei e ‘il suo tesoro’ si assomigliano molto. Identici! Le piacerebbe, eh signora? Ma non si illuda! Quando ha pronunciato questa frase, però, ho visto la kitsune sbiancare e si è dovuta reggere al tavolo per non svenire.

La volpe, a parte questo piccolo crollo, è gelida: a parte sorrisi falsi come non so cosa e risposte decentemente articolate ma prive di riferimenti personali e di qualsiasi sentimento, è veramente insofferente.

Però ad un certo punto, non ho ancora capito bene come abbia fatto questa dannata donna, Kaoru è riuscita a farsi confessare i piani futuri del figlio: andare in America! E’ riuscito a svicolare non dicendole cosa voleva andare a farci in America (giocare a basket) e le ha detto che ‘Figurati! Era uno scherzo…non mi allontanerei mai dal Giappone! Qui c’è la mia famiglia!’.

Però adesso Rukawa sta esplodendo: si sta dando del deficiente perché ha parlato troppo, e contemporaneamente deve stare attento alle domande della madre!……….sta crollando! Ancora pochi minuti e la fa veramente fuori.

E’ incredibile comunque, ci credereste che ho capito tutte queste cose guardandolo solo negli occhi? Però adesso devo intervenire…quella mano che si avvicina al coltello non mi piace per niente!

“Scusi signora…non è che potrebbe riportarci in albergo? Mi è venuto un gran mal di testa…”

“Sì, mamma, per favore,sai con tutto lo sforzo fisico che facciamo durante il giorno…siamo veramente stanchi!”

“Certo ragazzi! Mi spiace…vi ho fatto stancare ancora di più” Oddio…che faccia che ha dentro…ma crede veramente che quell’espressione da cane bastonato possa far intenerire la kitsune e fargli passare l’inesistente fastidio? Inesistente perché quello che prova la volpe non è fastidio…Ma odio puro! E quello non passa grazie a un’espressione da cucciolo ferito.

“Ma va, mamma! Figurati!”

“E’ stata una serata molto bella…e non ci è pesata affatto!” rincaro io.

“Bene! Ok…dopo che vi ho accompagnati in albergo torno a casa”

“Ma mamma…non è pericoloso?...E’ tardi e poi sarai stanca!” Eheheh…che attore che è la kitsune.

“Nooo!!! Non preoccuparti! Domani devo tornare al lavoro, quindi devo rientrare a casa per forza sta sera. Però avevo proprio voglia di vederti…per questo sono venuta qui nonostante la distanza” Ohoooo…ma che brava!

Mentre torniamo all’albergo comincio a pensare: è incredibile, odio già questa donna anche se non so nulla di lei. Non so neanche cosa ha fatto alla volpe…ma ho già una gran antipatia verso di lei...Non penso sia del tutto normale questa cosa!

“Buon viaggio signora! Grazie per la serata!”

“Ciao mamma…stai attenta!”

“Certo tesoro! Ciao!!!”

Non ci credo, voleva anche un bacio! Però in questo la kitsune non è proprio riuscita ad accontentarla, lo capisco!!!

 

 

*Kaede*

 

Oddio…è finita. Se n’è andata! Ormai non ci speravo più.

Eccomi in camera…ho perso di vista il do’aho. Sarà andato a telefonare.

Ho un gran mal di testa e un dolore lancinante allo stomaco mi perseguita da questo pomeriggio. Eccole qui le mie fide lamette…vi prego, ho bisogno di voi. Fatemi dimenticare che oggi lei era qui… Fatemi dimenticare che lei ha detto che io le somiglio… Se fosse veramente così…non lo sopporterei.

Mi piace vedere il mio sangue che scorre… Scorre e si porta via la mia vita… I piedi mi fanno ancora male per i tagli precedenti e a causa degli scarponi…ma meglio così. Ho i piedi più sensibili del solito: farà più male, oggi ho bisogno di dolore.

All’inizio, circa un anno fa, quando ho iniziato a infliggermi queste ferite, mi tagliavo con coltelli da cucina e solo sui polsi. Poi sono passato alle lamette: sono più maneggevoli e riesco a portarmele sempre dietro data la piccolezza. Poi dai polsi, dato che questi sono sempre in vista, ho iniziato a segnarmi le gambe e infine i piedi. Però sta sera…sono partito dai piedi, poi le gambe…era da un po’ che non lo facevo lì...cià, proviamo anche l’addome...le braccia… Sono sempre stato curioso di vedere l’effetto che avevano i miei tagli sul collo…ma sì…proviamo! E ora i polsi… I polsi sono i miei preferiti… Sono l’emblema della fragilità del corpo umano, secondo me. Le vene…così in superficie…così raggiungibili… Portatrici di vita…e cause di morte! Ah, ops…ho calcato troppo…va bè… E ora l’altro… Accidenti…inizia a girarmi la testa……mi sa che sono veramente stanco.

 La mia mano sta sera ha sete di sangue……non riesco più a fermarmi……chi è che ha abbassato le luci? Si sta facendo tutto così scuro……io adoro il nero…Come mi sento pesante………mi sa che devo mettermi un po’ a dieta… Uhmmm………che sonno………ho le palpebre pesanti............Ehi…………cosa ci fa qui il do’aho?............e che faccia............Sembra preoccupato...............Sto bene..................sono solo stanco……………………Non ti sento do’aho……………………parla più forte!.........................................................................................

 

 

*Hanamichi*

 

O…mio…dio…!

“Kitsune! Kitsune forza! Tieni aperti gli occhi! Avanti! Rakawa…! Ma che idiota! Continua a tagliarsi anche mentre sta svenendo!Kaede…cazzo! Smettila! E non osare svenirmi, eh? KAEDE!!!”

Madonna…è ricoperto di tagli! Ma è pazzo?! Guarda lì sul collo…continuano a sanguinare. Oddio…i suoi polsi! E’ riverso in una pozza di sangue.........................................

OK! Bende…corri Hana! Forza, forza, forza!!!! Muoviti, muoviti, muoviti!!!!

C’ho messo più di dieci minuti per fasciarlo tutto: collo e polsi per primi. Credo che comunque il sangue si sia già fermato adesso che sui tagli ci sono le bende.

Adesso però come faccio a ridargli tutto il sangue e le forze che ha perso? Non posso di certo chiedere aiuto o consiglio. Finirebbe all’ospedale in meno di cinque secondi e non mi sembra il caso…

Dunque…dovrebbe assimilare qualcosa per recuperare le energie…mhmmmm…vediamo…cosa potrei chiedere in cucina? Acqua e zucchero? Per iniziare direi che va bene, ma poi? Un piatto di ramen? Però…porca vacca…questo dannato volpino si deve svegliare! Iniziamo ad andare a chiedere.

Merda…la cucina è chiusa! E’ già così tardi?! Va bè…

Ok…ho qui tutto! Adesso…svegliamo questo deficiente!

 

*Kaede*

 

“Mhmmm…”

Chi cavolo è che mi schiaffeggia?Oddio…che fatica alzare le palpebre… No no no…io continuo a dormire!

“Avantiiii…svegliati stupida volpe!”

“Do’aho…piantala di schiaffeggiarmi!”

“Stupida volpe…non parlare e apri gli occhi! Muoviti!”

Che scocciatore!Forza Kaede! Apri questi occhi, su! Non saranno certo un paio di palpebre a sconfiggerti!

Incredibile: ce l’ho fatta! Dio che fatica, non mi era mai capitato di avere tutti sti problemi a svegliarmi…neanche nel periodo di letargo più profondo!

“Che vuoi do’aho? Lasciami dormire!”

“Ma che lasciarti dormire!! Alzati a sedere e bevi questo!!”

“E perché?...Ma sei scemo?!”

“Fallo e basta!! Stai zitto che sprechi solo energie!! Ma proprio sta sera doveva uscirti la parlantina?”

Mha…cià va…accontentiamolo! Magari dopo mi lascerà stare e potrò tornare a dormire…

Acqua e zucchero? Perché cavolo…?!

“Tutto…forza!”

Ok, ok …mamma mia! Non oso neanche contraddirlo. A parte il fatto che non ho energie a sufficienza (e devo capirne ancora per quale strano motivo!)…ma con quell’espressione lì non lo affronterei neanche nel mio giorno migliore: nel pieno delle mie forze! Ma che gli è successo?

Pure i ramen?! Mha…

“Torno subito, kitsune! Mangia tutto, non ti addormentare, non ti alzare e soprattutto non andare in BAGNO…chiaro?” Ed esce senza neanche aspettare una mia risposta. Ho così l’impressione che in ogni caso non avrebbe accettato una risposta negativa.

Non faccio in tempo a mettere in bocca un’altra forchettata di pasta (accidenti quanto pesa!) che è già in dietro con una spremuta d’arancia. Ha fatto da camera nostra in cucina in meno di un minuto? Ma come cavolo ha fatto?

“Brava kitsune! Sbrigati a mangiare che poi qui c’è una spremuta super energetica”

Io continuo a rimanere in silenzio; anche perché dopo il bicchiere dell’acqua con lo zucchero il torpore che mi avvolgeva ha iniziato a diradarsi…e ho iniziato a ricordare. Adesso, guardando lo sguardo preoccupato e inferocito del do’aho, credo proprio di aver capito la situazione…Ooooops…!!!!!!!!

 

 

*Hanamichi*

 

Bene! L’idiota patentato ha finito di mangiare e adesso sta sorseggiando la spremuta.

“……………………………………CHE CAVOLO AVEVI INTENZIONE DI FARE?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!” Come inizio direi che è buono, no? Sono calmo, rilassato e lucido!

“…”

“No Kaede! Non attacca la tua introversione del cavolo e cagate del genere! Adesso voglio una spiegazione! Ho fatto un mezzo infarto e ADESSO tu mi dai una spiegazione!!”

“Tu preoccupato per me?! Non dire cavolate, do’aho! Non sono scemo! Come minimo avrai sperato fino all’ultimo di liberarti di me”

“Hai avuto dei danni celebrali dalla perdita di sangue? Ma sei totalmente rincoglionito? Io mi sono preoccupato per te! Ho avuto paura che te ne andassi! Guarda che io mica ti odio!! Anche se non nella concezione normale del termine io ti considero un mio amico!”

“Ohooo…amico! E con l’oca?” Mi risponde ironico...Non capisco…

“Che oca?”

“La sorella del capitano! L’oca…l’Akagi!!”

“Oh…ma lei non mi piace” Gli spiego arrossendo leggermente. Ho così l’impressione che, se il discorso continua su questi toni, la kitsune sarà il primo della squadra che arriverà a conoscere la verità su di me. “Non mi è mai piaciuta...faceva parte di una bella sceneggiatura che mi sono costruito per apparire come un ragazzo normalissimo e senza grossi problemi!”

“Perché mi dici tutte queste cose?”

“Perché voglio essere sincero con te. Se hai fatto quello che hai fatto vuol dire che ti senti solo e come l’unico sfigato ad avere problemi troppo grandi per un adolescente e non voglio che tu pensi queste cose”

Così mi ritrovo a raccontargli della morte di mia madre, della disperazione di mio padre e il suo successivo diventare un alcolizzato; poi gli racconto anche di quando ha picchiato il mio fratellino e di come l’ho convinto a comprarci, per me e Hisoka, un appartamento e a darci un assegno che coprisse almeno le spese più grosse: se non l’avesse fatto lo avrei denunciato alla polizia.

Così viene a conoscenza che vivo da solo con mio fratello, che gli unici contatti che ho con mio padre sono via assegno che mi viene spedito mensilmente e che lavoro in un locale, ogni sera dove servo ai tavoli e, occasionalmente, canto…

“Tu canti?” Mi chiede alquanto perplesso…

“Certo! Non mi piace quella faccia scettica…levatela subito kitsune!”

“N-Non ci credo! E se ti fanno cantare in un locale…vuol dire che sei anche bravo!”

“Ovvio che sono bravo…poiché sono un Genio!” mi pavoneggio un po’ però nel dirlo non assumo il solito tono strafottente e falso e lui se ne accorge.

“Do’aho!...dimostramelo!”

“Eh?! Adesso?!” E lui annuisce.

Ok…ho capito…vuole verificare se è tutta una bugia la mia storia e potendo controllare solo le mie doti canore momentaneamente…

E allora inizio…

            How can you see into my eyes like open doors

            leading you down into my core

            where I’ve become so numb without a soul

            my spirit sleeping somewhere cold

            until you find it there and lead it back home…

Ovviamente non l’ho cantata nell’ottava originale se no le mie corde vocali mi avrebbero mandato gentilmente a cagare comunque non è venuta male!

“Oddio…”

“Piaciuta? E’ una delle mie canzoni preferite, la conosci? E’ ‘Bring me to life’ degli Evanescence”

“Sai veramente cantare e sei pure bravo!”

“Eheheh…grazie!” Non ci credo, un complimento dal frigorifero ambulante!

 

 

*Kaede*

 

Sa veramente cantare e…cavolo se è bravo! Non ci credo, non so perché…ma il do’aho intonato non ce lo vedevo proprio.

Poi non so come la mia testa ritorna a tutta la storia del do’aho. Ne ha passate veramente tante e non ha mai abbassato la testa. Non ha mai mollato, ma ancora di più mi stupisce che non sia stato così debole da cercare scappatoie come ho fatto io. Non perché lo reputi un debole, però…per me è inconcepibile pensare di sopravvivere senza le mie adorate lamette.

Lo vedo uscire e poco dopo ricompare con un’altra spremuta. Accidenti…devo aver perso una bella quantità di sangue visto che ho ancora voglia di mangiare…o comunque bere! Io che, di solito, non sopporto neanche la vista del cibo. Lo dico al do’aho che sparisce e torna con un’altra porzione di ramen.

“Ti piacciono?” Mi chiede all’improvviso. Sì, sono buoni…e glielo dico…

“Li ho cucinati io! Sai…la cucina era chiusa, così…” No…non è possibile…pure cuoco! Va bè che anche io sono capace di cucinare…ho dovuto imparare per spirito di sopravvivenza e voglia di prevaricazione su Seiji (lui sa cucinare…ma non è nulla di speciale!)…però non mi aspettavo che il do’aho sapesse fare anche questo. Oggi mi sto stupendo troppo per i miei gusti!

“Grazie…” L’ho praticamente soffiato, ma il do’aho l’ha sentito e adesso mi sorride.

Quando finisco anche questa porzione di ramen inizio a parlare. Voglio spiegargli…anche se non c’è una sola ragione per ciò che ho fatto. E’ stato causato da una situazione generale e poi…voglio presentargli il vero me. Voglio essere sincero come lo è stato lui.

E così inizio a raccontargli della separazione dei miei, del rapporto con mio padre, di quanto io lo adori e lo stimi (ovviamente non dimostro mai neanche questo), di quello disastroso con mio fratello (e qui rimane sconcertato! Penso non riesca a concepire che qualcuno possa odiare il fratello o la sorella come faccio io: lui adora troppo il suo Hisoka) e alla fine arrivo a quello con mia madre. Continuo dicendogli di come ho cancellato i miei ricordi sia belli che brutti per non soffrire più: adesso, se mi guardo indietro, non vedo niente. Solo figure indistinte in luoghi confusi…oppure sprazzi ben chiari e dettagliati che però dentro me non si collegano a niente: niente emozioni, sorrisi dimenticati o lacrime cancellate. Nulla! Ho fatto proprio un bel lavoro.

Diciamo che gli presento solamente la mia situazione visto che non so motivare le mie reazioni: il mio mutismo, la mia introversione, il mio sopprimere qualsiasi sentimento di gioia, dolore (anche fisico) e il mio auto-punirmi per tutto. Non so spiegargli perché odio profondamente mio fratello, come non so dare una motivazione al fatto che sopporto mia madre al posto di mandarla totalmente a quel paese.

Alla fine, come ogni volta che parlo di me stesso, e sono esageratamente poche le situazioni in cui capita, scoppio a piangere, e confesso al do’aho tutto il mio dolore, la mia insofferenza per la vita, i miei continui pensieri di morte…e lui mi abbraccia, mi ascolta, mi coccola e mi rassicura! Alla fine cado addormentato tra le sue braccia con ancora gli occhi lucidi.

 

 

*Hanamichi*

 

Si è addormentato…

Adesso sono io quello stupito: mi è scoppiato a piangere davanti e ha accettato il mio abbraccio e bevuto le mie rassicurazioni come linfa vitale. Ora che è fra le mie braccia lo vedo così debole ma anche forte. Perché, secondo me, quello che ha fatto, si può riassumere nella parola ‘cancellarsi’: sopportare il dolore, l’abbandono e il rifiuto di sua madre per rendere più facile la situazione al fratello, al padre e anche, incredibilmente, alla madre. Lui le vuole bene, ma nonostante questo il suo rancore e la sua sofferenza si sono trasformati in odio verso quella donna, ma, soprattutto, verso sé stesso e tutto ha iniziato a sfuggirgli di mano ed è arrivato a pensare che fosse giusto che lui soffrisse, che lui sopportasse tutto in silenzio, etc.

E seguendo questi pensieri…mi lascio al sonno anch’io.

 

E’ mattina; io devo alzarmi per andare agli allenamenti, ma Kaede (non riesco a non chiamarlo per nome o diminutivo dopo le nostre confidenze!) non può venire! Primo è ancora troppo debole, secondo gli si riaprirebbero tutte le ferite e, infine, negli spogliatoi ci sarebbe il rischio che gli altri si accorgano che il suo corpo è completamente pieno di tagli.

Ok…adesso vado a far colazione e dico ad Akagi che Ru si è sentito male durante la notte ma che adesso è tutto sotto controllo.

Perfetto! Se l’è bevuta alla grande e non ha insistito più di tanto di volerlo vedere quando gli ho detto che era già venuto un dottore durante la notte, chiamato dal personale dell’hotel, di cui, che sfiga!, non ricordo il nome e che mi ha rassicurato dicendomi che questo leggero malessere è stato causato da qualcosa che aveva mangiato ieri sera al ristorante.

Ecco qui…adesso devo solo svegliare Kaede e farlo mangiare.

“Ehi kitsune! Forza svegliati…!” Meglio che, però, davanti a lui lo chiami ancora con il soprannome che gli ho dato io: non vorrei rischiare un pugno…anche se deboluccio.

“Volpe in letargooo…ti decidi ad aprire gli occhi?” Ehi…ma perché non si sveglia?

“Kitsune…non è divertente! Avanti…che cavolo c’hai?!” Oddio…oddio…oddio…

“Avanti Kaede!! Apri questi cazzo d’occhi!!!”

“Ma allora lo sai il mio nome! Mi sembrava che ieri sera m’avessi chiamato per nome!”

……………………………Non ci credo! Era uno scherzo!

“MA IO TI AMMAZZO!!!”

“Su do’aho! Era solo una piccola verifica!” Mi dice lui serafico!

“Una piccola verificaaaaaaaaa?! Grrrrrrrrrrrrrr!!!! Tò…mangia!!”

Quando ha spazzolato tutto ciò che c’era nel vassoio (meno male!) lo faccio mettere seduto e inizio a cambiargli le bende. Alcuni tagli, quelli sui piedi, gambe, addome e braccia, si sono già chiusi. Per fortuna! Ma quelli sul collo…quando ho tolto le bende si sono riaperti e ho dovuto affrettarmi a rifargli la fasciatura. Ma quelli che ho fatto veramente fatica a guardare sono stati quelli dei polsi. Sono talmente profondi che non hanno neanche fatto finta di rimarginarsi.

“Lo rifarai?” Glielo DOVEVO chiedere…

“…sì. E’ davvero  troppo bello!...per me è ormai essenziale farmi…”

SCIAFF!Non ho più resistito…gli ho tirato uno schiaffo! Non l’ha salvato il fatto che è ancora invalido. Certe cavolate non deve dirle!

“Non farlo mai più!! E se ti piace così tanto…ti costringerò io a smettere!”

“Non puoi impedirmelo! E io come farò?! Non mi puoi togliere l’unica via d’uscita che ho…”

“Non dire cavolate! Ora sarò io la tua via di fuga e ti avviso: ogni giorno controllerò ogni più piccolo angolo del tuo corpo per vedere se ci saranno nuovi tagli…chiaro? E se sarà necessario ti legherò al letto!”

Lui mi guarda un po’ incavolato, ma poi si arrende e annuisce.

Lo saluto e me ne vado agli allenamenti

 

 

*Kaede*

 

Sta mattina ho avuto paura. Quando ho sentito Hanamichi uscire dalla stanza senza salutarmi o, comunque, svegliarmi ci sono rimasto male. Per questo dopo ho avuto il bisogno di fargli quella ‘piccola verifica’, come ho detto a lui…

Ho capito cosa volava dirmi con quel sarò io la tua via di fuga: non mi lascerà! Non mi abbandonerà perché schifato dalla mia situazione, dalla mia malattia (so bene che tagliarsi è una malattia) o dalla mia codardia.

Però, adesso, che sono da solo in questa stanza…non so che fare. Ma non posso neanche andare in giro mezzo bendato...Ma che scemo! Mi sono portato dietro quella felpa a maniche lunghe e col collo alto. Tutte le parti che mi sono leso rimarranno nascoste.

Ho fatto tutto il giro dell’albergo e ormai conosco a memoria tutti i quadri che decorano la hall. Basta! Voglio andare a vedere gli allenamenti. Quando arrivo in palestra per un buon dieci minuti nessuno si accorge di me, così posso osservare in pace ciò che voglio: Hana.

Guardalo lì che fa l’esaltato come al solito; non ha assolutamente niente a che fare con il ragazzo di ieri sera...Non è che mi sono immaginato tutto? No…le bende sono vere! Allora…non è che ho visto in lui qualcosa che in realtà non c’è? Questa possibilità mi spaventa ancora più dell’altra. Oh…mi ha visto! Eccolo che si avvicina e…

“Ehi Kaede! Che cavolo ci fai qui?! Non è che ti stanca stare in piedi?”

No…non mi sono immaginato niente… e gli sorrido!!

“Chiudi la bocca do’aho e vai ad allenarti…io rimango qua, seduto!”

Gli allenamenti proseguono normalmente mentre il do’aho ritorna nel suo ruolo di buffone. Adesso che so la verità, le motivazione del suo comportamento è divertente vederlo recitare.

A pranzo mangiamo insieme chiacchierando normalmente. Ci sentiamo addosso gli sguardi allibiti di tutti gli altri e ne ridiamo.

“Ehi kitsune…non sei stanco?”

“No mamma!...davvero…sto bene!” Però vedo che la sua espressione non risponde al mio scherzo ma, anzi si rabbuia…ma cosa…?

“Non mi paragonare a una mamma…ho paura che tu lo faccia pensando a ciò che provi per la tua!” Dire che sono allibito è poco ma è veramente un do’aho!!

“Idiota! Come cavolo potrei farlo? Me lo spieghi? Non ci riuscirei proprio!”  

La risposta gli è piaciuta, tipica del mio stile e, quindi, vera. Passiamo il resto del pranzo a chiacchierare del più e del meno, del suo fratellino, della sua casa e di mio padre…tutte le cose belle che ci sono nella nostra vita. Gli scheletri nell’armadio li abbiamo lasciati da parte, per adesso.

Questo pomeriggio avevo voglia di andare a sciare con lui, ma ovviamente Hana ha dissentito. Io mi sono impuntato…ma lui ha detto che piuttosto non sarebbe andato neanche lui! A questo punto ho accettato di rimanere a guardare e l’ho costretto ad andare.

Ma…guardando…si pensa! Ed è questo il mio più grande problema: penso troppo.

E parto per lidi sconosciuti e pericolosi in cui inizio a convincermi che ho sbagliato a parlare con lui perché lui ha già trovato il suo equilibrio e riesce comunque a godersi la vita con serenità nonostante i suoi problemi. Ma poi io arrivo e gli rovescio addosso tutti i miei problemi, le mie debolezze: non dovevo! Sono stato stupido e avventato!!! Ora devo rimediare…anche se…miseriaccia boia! Mi sono già affezionato a lui! Insomma…è qualcosa di incredibile in fondo io ho soppresso i miei sentimenti per anni e ora, semplicemente perché qualcuno mi ha offerto un appoggio, un aiuto…amicizia e affetto…io mi sciolgo come un pappamolle e mi affeziono. Idiota!!! Ok, la cosa è molto semplice: lo allontano da me così faccio del male a me e salvo lui! Tutto perfetto, bene!

Me ne sono andato da dove il do’aho mi aveva lasciato (nella stanza da the della baita davanti le piste) senza dire niente a nessuno e senza lasciare alcun messaggio e adesso vago; non sono tornato in albergo, ma, seguendo un sentierino, mi sono inoltrato in un boschetto molto carino dove regna il silenzio e la tranquillità: il mio ambiente naturale. Se ci fosse qui Hana mi sa che inizierebbe a parlare a raffica per spezzare questo idillio. Mi sembra proprio una cosa tipica di lui! Secondo me non sopporta il silenzio: una specie di auto-difesa per qualcosa?…mha…

Sono un po’ stanco…devo sedermi un attimo.

A me piace l’inverno…freddo, ispira solitudine e malinconia. Mi piace perché si intona al mio perenne stato d’animo.

Oh…ha iniziato a nevicare… Accidenti…ha proprio deciso di dare il cambio alla neve vecchia, viene giù che dio la manda!

Mhmmm…mi piace la neve. Così mi sdraio a guardo verso il cielo…sono così poetici i fiocchi che passano attraverso i rami di questo piccolo boschetto.

Però adesso è meglio che torni: la neve sta iniziando ad aumentare e non vorrei che mi capitasse qualcosa...............................................................Però se mi capitasse qualcosa avrei la soluzione: io muoio e non soffro più, mia madre soffrirebbe un casino dato che, nonostante tutto, so che mi vuole bene, mio fratello passerebbe per il ‘povero’ di turno e lui detesta essere compatito e, poi, anche lui soffrirebbe di bestia e soprattutto…Hana sarebbe libero! Perché anche lui si trova bene con me e non ha intenzione di perdermi dopo che mi ha appena trovato. Quando mi ha detto queste stesse parole sono rimasto in uno stato catatonico profondo per…10 minuti? Facciamo anche 15.

Gli unici problemi sarebbero la reazione di mio padre (lui mi vuole un mondo di bene: sono il suo bambino da proteggere e da coccolare!): soffrirebbe tantissimo per la mia morte e non vorrei dargli questo dolore perché dopo che si è appena ripreso dall’abbandono della donna che amava dovrà sopportare la morte di suo figlio. E poi Hana…lo so che ci starebbe male! E’ molto sensibile lui e poi mi si è molto attaccato in questo giorno e mezzo. Per gli altri…va bè…due lacrimucce e avrebbero la coscienza a posto. Però da questo quadro devo dire che sono stato proprio bravo! Insomma…sono riuscito ad essere abbastanza trasparente, neutrale e stronzo da tenere tutti a distanza…così nessuno soffrirà per me........Tranne loro due e, porca vacca, sono le persone che più adoro in assoluto. Non posso pensare di causare a loro un dolore!

Comunque, mi ripeterò, ma è veramente incredibile. Ma ci rendiamo conto di quanto mi sono attaccato a quel casinista? A quanto mi è già diventato indispensabile quel rompiscatole?! E’ pura utopia, per me! E poi in così poco tempo....................Mi fa paura tutto questo affetto che provo. Mi fa veramente paura! Vuol dire che io sono capace di affezionarmi, di provare sentimenti di amore e di amicizia…e ciò porta all’ineluttabile conseguenza che non sono immune al dolore. No, no, no…non me lo posso permettere! Do’aho…è tutta colpa tua! Appena ti rivedo ti tiro un pugno che non te lo scordi più.

Così mi alzo…molto lentamente e faticosamente. Accidenti non mi ero accorto che fosse caduta così tanta neve. Se passava ancora un po’ di tempo mi ritrovavo sommerso e non sarei più riuscito ad alzarmi. Ho tutti gli arti intorpiditi per il freddo…i tagli mi fanno un male cane e mi prudono.

Ogni passo è peggio di un supplizio…per fortuna che non sono lontanissimo dall’hotel. Quando ci arrivo davanti vedo Hana che sta cercando qualcosa e chiama il mio nome. Sta cercando me? Appena mi vede inizia a corrermi incontro e intanto urla agli altri di raggiungerlo perché mi ha trovato. Anche gli altri mi stavano cercando? Sotto questa tormenta di neve? Quando Hana mi raggiunge faccio scattare il pugno che gli avevo promesso nei miei pensieri. Ma sono troppo debole, e prima che la mia mano possa toccare il suo volto cado svenuto tra le sue braccia…

 

*Hanamichi*

 

Oddio l’ho ritrovato! Oddio, oddio, oddio…

Questo stupido volpino! Accidenti se mi sono preoccupato! Insomma…lo lascio tranquillo, seduto, a sorseggiarsi un the caldo…poi inizia a nevicare così, noi altri, decidiamo di smettere di sciare e andiamo anche noi per prenderci qualcosa di caldo alla baita dov’era Kaede e…puff!!! Sparito!

Va bè, ho pensato, avrà sentito un po’ di stanchezza e se ne sarà tornato in camera. No…niente! In albergo non l’hanno visto!

Lo abbiamo cercato per un’ora. Tutti quanti che come pazzi ci infilavamo negli angoli più improbabili e chiedevamo a ogni persona che incrociavamo se l’avevano visto. Insomma…Kaede non passa inosservato: alto 1.80 e bello come un dio!

E poi eccolo lì…barcollante e bagnato dalla testa ai piedi e quando mi avvicino cosa fa? Dico…cosa fa? Cerca di tirarmi un pugno! Non lo meno solo perché subito dopo mi sviene addosso.  Non è normale questa volpe congelata (nel vero senso della parola)!

Non aspetto neanche che gli altri mi raggiungano, anche se li ho chiamati. Prendo Kaede in braccio e mi fiondo nell’albergo. Lo porto in camera e mi ci chiudo dentro…devo evitare che qualcun altro entri in questa stanza! Non devono vedere il suo corpo, i tagli sono ancora troppo evidenti.

Inizio a spogliarlo degli abiti freddi e bagnati mentre riempio la vasca d’acqua bollente. Poi ci immergo Kaede e inizio a massaggiargli le braccia stando attento ai tagli, poi passo alle gambe per lo stesso trattamento. Sta riprendendo un colorito normale…meno male!

Mentre gli sto passando la spugna su tutto il corpo lui si sveglia…

“Ehi…ben svegliato!”

“Ciao!”

“Le spiegazioni a dopo…ok? Ora rilassati”

 

 

*Kaede*

 

“No, adesso!...Non l’ho fatto apposta…giuro! Ero andato a fare un passeggiata perché…”

E gli spiego tutto…aprendogli di nuovo il mio cuore. E’ la seconda volta in due giorni. Ma non dovevo allontanarlo?

Gli dico dei miei ragionamenti, i miei dubbi, le mie paure e i miei progetti…e il mio desiderio di tornare per non farlo soffrire a causa mia.

Lui non mi ha guardato per tutto il tempo…ha continuato a passarmi la spugna sul corpo con una grande attenzione e una delicatezza esagerata…poi è passato a lavarmi i capelli, e lì non ce l’ho fatta più e mi sono riaddormentato. Però avevo già finito il mio racconto.

 

Quando mi risveglio lui non è in camera…lo sapevo…è arrabbiato e ha capito che con me non ci sono speranze…e che è meglio che io continui a farmi del male fino ad uccidermi. Sapevo che sarebbe arrivato a questa conclusione…ma, dannazione, essere cosciente che torneremo ai rapporti di prima, anzi peggio, mi fa male. Mi fa tanto male!Se non fossi così debole mi alzerei e andrei in bagno con le mie lamette, ne ho bisogno.

“Ehi Kaede!” Oddio che spavento non l’avevo sentito arrivare! Dopo un fugace sguardo al suo volto cambio subito la direzione dei miei occhi…non voglio guardarlo in faccia quando mi dirà che faccio schifo e che non vale la pena di essere mio amico.

“Ti ho portato da mangiare, un bel brodo caldo!”

E si siede accanto a me e mi imbocca. Io sono talmente sbalordito che comincio a mangiare senza dire niente. E lui parla parla…

“Do’aho…” si è ammutolito immediatamente: si aspettava una mia interruzione “…non sei arrabbiato?”

“No Kaede! Sono preoccupato e mi sento stupido perché questo pomeriggio non dovevo lasciarti da solo”

Si dà la colpa?!

 

 

*Hanamichi*

 

“Ho pensato molto a quello che mi hai detto mentre eravamo in bagno…Kaede tu non sei assolutamente un peso. Insomma…dopo che ho scoperto il vero Kaede sono stato felice. Quando parliamo sono felice! E poi sono anche contento perché adesso c’è qualcuno che conosce la verità su di me e non devo essere sempre il solito matto. Come il primo giorno che eravamo qua, lunedì, ti ricordi? Ero molto triste perché al posto di rimanere a casa con Hiso-chan ero dovuto venire qui! Ma non potevo permettermi che qualcuno sospettasse niente. Ma tu l’avevi capito lo stesso che ero triste…per questo quel giorno ti ho risposto così male: perché ero stupito che tu lo avessi capito nonostante i miei sforzi di nasconderlo. Comunque…sto divagando…

Kaede…tu non sei assolutamente come ti dipingi. Cioè…più o meno! Ma dentro di te ci sono anche molto cose belle…molti pregi e mi è piaciuto scoprirle…e sì che ne ho viste poche e le voglio scoprire tutte, chiaro? Quindi non ti allontanare, o nascondere, o andartene! Perché io VOGLIO stare con te…voglio conoscerti fino in fondo. Voglio essere il tuo confidente, la tua valvola di sfogo nei momenti difficili, colui con cui imparerai nuovamente ad esprimere i tuoi sentimenti…perché tu ne provi, Kaede! Fiumi di sentimenti! Devi solo abituarti a farli fluire fuori da te. Voglio vedere ogni tuo sorriso perché vorrà dire che sarai felice”.

Oddio…ho parlato veramente tanto. Nel frattempo Kaede ha finito di mangiare e ha già bevuto la sua, ormai abitudinaria, spremuta d’arancia.

“Do’aho!” e mi sorride, lo ha fatto di nuovo! Oggi è la seconda volta però…

“Kaede…e tu?...tu conosci il mio nome?”

“Sì, Hana! Certo che lo conosco! Ma…”

“E allora usalo!!”

Non riesco a trattenere un sorriso. Poi gli tolgo il bicchiere vuoto di mano e gli dico di riposarsi perché ha un po’ di febbre dovuta alla prolungata esposizione alla neve.

 

Lo lascio solamente quando si è addormentato. Ora devo raggiungere gli altri e inventarmi qualcosa che vada bene. Non mi preoccupo della possibilità che non mi credano: è impossibile dato che passo ogni giorno a recitare davanti a loro e non si sono mai accorti di nulla. Inoltre, loro non mi credono capace di mentire…io sono l’ingenuo e lo sciocco.

No…porca vacca! Hanno chiamato un dottore! Dunque…pensa Hana…pensa!!

“Oh…non vi preoccupate, ora è tutto sotto controllo! La febbre è già scesa e poi…Rukawa (stavo per dire Kaede…meglio di no davanti a tutti, eh?) mi ha esplicitamente detto che è contro i dottori. Non vuole neanche sentirli nominare. Io ho cercato di convincerlo ma la stupida volpe deve aver aumentato il suo strato di ghiaccio con tutta quella neve che ha preso perché è stato irremovibile! E se non c’è riuscito il Tensai potete mettervi una mano sul cuore! Ahahahah……!!!”

Ok! Tutto a posto Akagi ha protestato ancora, ma a questo punto sono intervenuti in mia difesa Ayako e anche Mistui dicendo che sarebbe inutile insistere data la testardaggine di Rukawa.

Ringraziamo il dottore e ci scusiamo per averlo fatto venire fino a qui per niente. Ecco, bravo…vattene!

Riesco a sgattaiolare via senza attirare l’attenzione e mi dirigo verso i telefoni: chiamo Hisoka e lo aggiorno sugli sviluppi dei rapporti con Kaede. Ieri, dopo la cena con Kaoru, gli avevo detto delle mie sensazioni sulla kitsune e anche sta sera, dopo che gli ho raccontato tutto, gli ho detto quello che penso di Ru (ciò che ho detto anche alla volpe!) e quello che voglio fare (principalmente insegnargli a ridere) e lui è stato felice. Ho sentito il sorriso nelle sue parole anche se, comunque, era un po’ preoccupato per Kaede. Gli ho anche riferito le mie intenzioni per Natale e lui ne è stato entusiasta, bene!...Cos’ho intenzione di fare per Natale? Con calma ragazzi! Tutto ha il suo tempo…

Me ne ritorno in camera dove Kaede sta ancora dormendo.

 

E’ mattina e dobbiamo rimanere qui ancora due giorni. La febbre di Kaede è sparita completamente e quando si è svegliato gli ho controllato i tagli e gli ho cambiato le bende. Adesso che le ferite non sono più rosse ho potuto notare tutte le vecchie cicatrici. Ma come avevo fatto a non notarle negli spogliatoi? Certo spesso la volpe faceva la doccia più tardi a causa dei suoi allenamenti supplementari…ma un paio di volte è capitato che la facessimo assieme ma non mi sono mai accorto di nulla. Certo che è obbiettivamente difficile notare delle cicatrici su questa pelle così bianca e perfetta…va bè! Da oggi in poi ci starò più attento. Me lo sono ripromesso.

“Forza Kaede! Alzati che andiamo giù a fare colazione! La febbre è passata quindi non hai più scuse per poltrire a letto!”

“Non posso Hana!” E’ la prima volta che mi chiama per nome di sua spontanea volontà! (sorriso)

“Ma perché scusa?”

“La felpa di ieri è completamente bagnata ed è l’unica che ho che mi copre anche il collo”

“Ma se è questo il problema te ne presto una delle mie! Vediamoooo…questa qui!! E’ bella grande e calda!! E poi qui dentro sarai pucciosissimo! Ahahahah…infatti! Come sei tenero! Oddio noooo!! Sei anche arrossito!”

“E smettila do’aho! Nh…ha un buon profumo!!”

 

 

*Kaede*

 

Quando scendiamo tutti i nostri compagni mi si avvicinano e iniziano a chiedermi come sto. Ovviamente non rispondo e cerco di andarmene. Odio quando tutti si interessano a me! Ma ancora di più detesto quando mi toccano…non sopporto di essere toccato quando non voglio. A pensarci bene però…con Hana è stata molto normale questa cosa di essere toccato e toccare…mha!

Però, quando mi sto allontanando, il capitano chiede spiegazioni precise e mi afferra per un polso. Oddio che male i tagli! Sento perfettamente che si sono riaperti e che il sangue è tornato a scorrere. Vedo Hana sbiancare mentre io rimango impassibile: sono abituato al dolore fisico è quello che sento nell’anima e nel cuore a distruggermi ogni giorno.

“Ahahah…ma certo che sta bene la volpaccia! Ha la pelle dura, il dannato! Non ha più neanche la febbre e poi non l’hai capito, Gori, che è il solito di sempre? Non vedi che è insopportabile come al solito?!” Ovviamente questo è Hana. Veramente furbo il do’aho: ha dato loro ciò che volevano continuando la sua recita.

La presa sul mio polso si scioglie e me ne posso andare. Mi dirigo velocemente verso i bagni della hall dicendo che mi vado a lavare le mani…in realtà devo controllare il polso: non voglio macchiare la felpa di Hana.

Sciolgo la benda e metto il polso sotto l’acqua e vedo il sangue che viene portato via e il mio polso torna di nuovo candido e puro. Ci vuole un po’ perché rallenti la sua corsa, però alla fine posso toglierlo dal getto dell’acqua perché il flutto di sangue è almeno diminuito. Mentre cerco di rifarmi la fasciatura entra in bagno Hana che mi prende il polso fra le sue mani e provvede lui a bendarmi. Non sospetta neanche minimamente che sia un nuovo taglio. Anche perché ormai credo li conosca tutti a memoria. Ogni volta che mi deve cambiare le bende rimane a lungo ad osservarli…

“Andiamo!” e io lo seguo.

 

Questa giornata è passata velocemente: la mattina sono rimasto a vederli sciare mentre il do’aho a ogni discesa veniva a controllare che fossi ancora lì. Non è che non si fidasse…però non poteva fare a meno di preoccuparsi. Parole sue…

Il pomeriggio ci sono stati il rinforzo muscolare e poi gli allenamenti; qui però non sono stato zitto e fermo. Quando sono entrato in campo Hana mi ha guardato male, ma io l’ho semplicemente preso per un polso e l’ho portato davanti a un canestro e gli ho insegnato un po’ di tiri (A proposito…cavolo se migliora in fretta!). Lui non ha protestato perché io non mi sforzavo e Akagi se n’è ben guardato dal dirci qualcosa visto che abbiamo collaborato e Hana si è impegnato.

Arriva l’ora di cena e qui noi parliamo tranquillamente: non ci interessa se gli altri si stupiscono o se iniziano a fare supposizioni. A noi piace stare in reciproca compagnia e ci capiamo perfettamente…quindi… Anche se ogni tanto dobbiamo dare l’impressione di non andare proprio totalmente d’accordo…se no le nostre maschere si disintegrerebbero in men che non si dica Un esempio è stato, sta mattina, Hana…quando sono sceso per la colazione. Ma lo capisco benissimo!! Non può rischiare che la sua situazione si venga a sapere.

Dopo cena io salgo subito in camera: sono veramente stanco, Hana invece rimane giù…vorrà stare un po’ con gli altri.

E invece, dieci minuti massimo, ed eccolo che entra nella nostra camera…

“Scusa se ciò messo tanto, ma dovevo telefonare ad Hisoka!”

Ah… “Ma Hana…sicuro che non vuoi stare con gli altri? Io sto bene, davvero e poi adesso volevo mettermi subito a dormire…”

“Non ti preoccupare! E poi preferisco stare con te che mi conosci veramente e che mi capisci al volo, piuttosto che dover fingere tutta la serata. Prima che tu ti addormenti, però, vorrei farti una proposta: martedì sarà Natale, no? Ehm…bè ecco…visto che mi hai detto che lo devi passare con tua madre…volevo proporti di venire a casa mia! Con me e Hisoka!” Che sono sbalordito è inutile dirlo, vero?

“Ma…ma…ma…Hana non posso!! Non posso rifiutarmi di andare a pranzo con mia madre proprio il giorno di Natale e poi tu vorrai stare da solo con tuo fratello e io sicuramente disturberei!”

“Potresti venire dopo mangiato! Così passeresti del tempo con lei, ma non troppo! Ma sei scemo? Ma che disturbare e disturbare…mi farebbe solo piacere! E poi…ne ho già parlato con Hisoka e lui ne è entusiasta!...Allora?”

“Va bene… Oddio…martedì è già Natale? Devo ancora prendere i regali! Un libro qualsiasi per mio fratello e una cagatina per mia madre. Ma quello che mi preoccupa di più…il regalo per mio padre! Oddio…con tutto quello che è successo me ne sono completamente scordato! TU…domani mi accompagni! E dovrò anche prendere un regalo per tuo fratello se vengo da voi! E…ODDIOOOO…e il regalo per te! Quando cavolo lo prendo? Non posso mica comprarlo davanti  a te! Ok…allora…domani mattina ti bigi la sciata e andiamo a prendere i regali per me…poi il pomeriggio, mentre tu sarai in palestra ad allenarti, prenderò il tuo…bene! E tu?! Hai preso tutti i regali che ti servivano?”

“Kaede…Kaede…calma! Non è un problema! Domani mattina prendiamo i tuoi regali…ok?! Ma per me e mio fratello…non star lì a preoccuparti!”

“Non contraddirmi!”

“Kaede…ti preferivo malato!”

E iniziamo una delle nostre baruffe…mi sono mancate. E dalla sua espressione…mi sa che anche lui ne sentiva la mancanza!

Alla fine ci stendiamo sul mio letto…ora sono veramente stanco!

 

 

*Hanamichi*

 

“Hana…mi canti qualcosa?”

“Cosa vuoi?”

“Qualsiasi cosa…basta che sia conciliante per il sonno!”

Così inizio ad intonare le note di My Immortal…deve piacergli perché dopo poco è già addormentato. Allora lo faccio stendere del tutto e lo copro con le coperte…il tutto continuando a cantare…

“Buona notte Kaede!”

 

Ma porc…Accidenti! Sarà il quindicesimo negozio che guardiamo per cercare il regalo di suo padre! E’ da più di due ore che giriamo quello per suo fratello è stato veramente un libro qualunque: è entrato in una libreria e a una commessa, che già iniziava a sbavare nell’avere davanti Kaede, ha chiesto ‘L’ultimo best seller uscito, per favore!’. Gli ho chiesto se ne conosceva almeno il titolo e lui ha detto di no con una faccia che dava per scontata l’ovvietà della sua risposta.

Per la madre due candele e tre pacchetti d’incenso pescati a caso! Proprio nel senso che ha chiuso gli occhi e ha tirato su.

Per il padre, invece, siamo passati dai vestiti alle cose più inutili della terra…dalle ultime tecnologie agli oggetti d’antiquariato: niente lo soddisfa!

Dopo un’altra ora che gironzoliamo io ho comprati altri due regali per Hisoka, anche se a Kanagawa gliene avevo già presi tre! Mi spiace…ma non so resistere quando si tratta di Hisoka.

Ad un certo punto entriamo in un negozio…il paradiso! Io adoro le piante! Ci sono piccoli pinetti, semi di fiori in buste, piante grasse e sempreverdi di ogni tipo.

Però, dopo neanche dieci minuti Kaede esce e io lo seguo. Poi, non so perché, torniamo in un negozio che avevamo già visto entra e prende una pipa molto bella con, coordinato, una scotola porta tabacco!! Poi, senza rivolgermi una parola esce e va in un negozio di sport, eravamo già stati anche qui, e compra una palla da basket e un canestro.

“Kitsune…non vorrai montarla nella nostra camera d’albergo…vero? Va bè che è da un paio di giorni che non giochi e che ne starai sentendo la mancanza…ma così non ti sembra di esagerare??”

“Do’aho! Questo è il regalo per tuo fratello!!”

Ahaaaaa…glielo ha preso lo stesso!! Credevo ci avesse rinunciato.

“E se ti dicessi che non abbiamo lo spazio per metterlo? Siamo in un appartamento”

“Lo troveremo il posto…tu non preoccuparti!”

Ahaaa…ma lo ammazzo.

Poi come se nulla fosse mi dice che abbiamo finito le nostre spese. Mi dice anche di sbrigarmi che se no farò tardi agli allenamenti!

 

 

*Kaede*

 

Bingo!

Fregato do’aho! Ho trovato cosa regalarti per Natale! I regali per mio padre e Hisoka li avevo già scelti da un pezzo. Mi mancava solo capire cosa interessasse al do’aho! E quando siamo entrati nel negozio di fiori gli occhi di Hana si sono illuminati e l’ho visto molto attento a ciò che lo circondava. Il do’aho dal pollice verde! Chi l’avrebbe mai sospettato?

Dopo averlo scaricato agli allenamenti mi sono diretto di nuovo, visto che sono ancora esonerato dagli allenamenti, verso il centro di questo paesino dove ci sono tutti i negozi. Sono entrato nel negozio di piante e ci sono rimasto dentro una buona mezz’ora per decidere bene i fiori da prendere. Ho preso solo semi di fiori in bustina dato che dobbiamo affrontare il viaggio di ritorno, e sicuramente una pianta ne soffrirebbe troppo. Tanto domani i negozi saranno sicuramente aperti! Figurarsi se un commerciante chiude il giorno prima della vigilia di Natale, non esiste!

Ok…per adesso va bene così. Adesso devo tornare all’albergo: ho da allenare un do’aho!

 

 

*Hanamichi*

 

E’ arrivata la sera e, dopo aver mangiato, saliamo nelle nostre camere per preparare le valige! Oggi è stato l’ultimo giorno qui. Partiamo sta sera e prendiamo il treno notturno.

Questo posto mi mancherà! Insomma…è qui che ho ‘conosciuto’ Kaede! Lo porterò sempre nel cuore.

Dopo cena saliamo nelle nostre stanze per preparare le valige. Io e Kaede rimaniamo in silenzio per tutto il tempo…non abbiamo proprio voglia di parlare. Ad un certo punto lui esce per andare a chiedere a un cameriere se poteva ridargli la sua felpa: quando era tutta bagnata l’ha affidata a un inserviente perché la mettesse in un posto caldo dove potesse asciugare in tempo per la nostra partenza. E a me, proprio nel lasso di tempo che Kaede è fuori dalla stanza, capita tra le mani la felpa che gli avevo prestato ieri mattina; senza pensare più di tanto la prendo e gliela infilo in borsa: voglio che abbia qualcosa di mio per il giorno di Natale. Per ricordarsi che non è solo quando dovrà rimanere con sua madre! La nascondo bene in modo che non possa trovarla adesso e non accettarla e me ne ritorno a preparare la mia borsa che chiudo. Quando Kaede rientra ha in mano la sua felpa e finisce di preparare anche lui la sua valigia.

Scendiamo nella hall dove c’è già un gruppetto di nostri compagni e aspettiamo quelli che non sono ancora pronti. Alla fine riusciamo ad uscire dall’albergo in orario e ci dirigiamo verso la stazione; spero proprio che una volta tornati a Kanagawa le cose tra me e Kaede non cambino, ne soffrirei! Eh sì…mi sono già affezionato così tanto a questa splendida volpe.

Abbiamo fatto tutto il viaggio seduti vicini, in silenzio, spalla contro spalla.

 

Quando siamo arrivati in stazione mi sono fiondato subito su Hisoka, ero così felice di vederlo. Poi, però, mi sono accorto di aver perso di vista Kaede; ma poco dopo lo rivedo nelle grinfie di sua madre…dopo poche parole li vedo separarsi: quella donna se ne va, anche abbastanza a passo spedito, fuori dalla stazione e Kaede si dirige verso un signore...Suo padre! Lui mi sta simpatico, ha una bella faccia: gioviale, allegra, un bel sorriso e degli occhi incredibili. Ecco da chi li ha presi la volpe! Così espressivi… Poi il signore prende la borsa e si dirige verso il parcheggio, mentre Kaede viene verso di me…

“Hai conosciuto mio padre!” Mi dice con un leggero sorriso.

“Immaginavo!...lui è Hisoka! Hisoka…questo è Kaede- volpe- kitsune- Rukawa!” dico scherzosamente.

“Oh, piacere! Allora…a Natale sei con noi, vero?” questo, ovviamente, è il mio fratellino.

“Già! Senti…non è che mi daresti il vostro indirizzo? Volevo chiederlo ad Hana…ma non è che mi fidi molto!” Maledetto…

“Eheheh…capisco!...Ecco, tieni…” e gli porge un foglietto con su scritto il nostro indirizzo.

“A proposito: ho già detto a mia madre che sono occupato martedì pomeriggio, non ne è stata molto entusiasta ma non mi ha detto di no!” Bene! Sono contento e gli sorrido, ma…aspetta un attimo…

“Ahaaa…traditoriiiii! Hisoka! Ti ho sempre detto di non fare amicizia con le persone sbagliate…e lui lo è! E tu, Kaede, non parli mai…ma per darmi dell’idiota ce l’hai sempre il fiato, vero?” Bastardo! Non mi ha chiesto l’indirizzo perché…grrrrrrrrrrrrr!!!!

Ma le mie lamentele sono totalmente ignorate. Kaede si sta allontanando con una mano alzata in segno di saluto e Hisoka se la sta ghignando mentre si dirige verso un’altra uscita con la mia borsa.

“Ahaaa…dannati! Hisoka vieni qui…!” e inizio a rincorrerlo mentre lui si fionda fuori dalla stazione, ridendo apertamente ora.

 

 

*Kaede*

 

Arrivato a casa ho dovuto sorbirmi l’interrogatorio di Seiji; però io non ripeto le cose due volte, e visto che avevo già raccontato tutto, ovviamente completamente inventato dato ciò che è successo in realtà in quell’albergo, a mio padre in macchina, ho detto che ero stanco e mi sono diretto in camera mia. Camera mia…quando eravamo piccoli, io e Seiji, avevamo la camera in comune, ma poi, quando ho iniziato ad essere insofferente verso di lui, ho iniziato ad accarezzare l’idea di trasferirmi in un’altra stanza, così, un’estate ho preso e ho portato tutte le mie cose nel nostro ex-studio, mio e di Seiji, e mi sono sistemato lì.

E, ripensando a queste cose, non mi ci vuole molto per addormentarmi.

 

Adesso è mattina e devo fare un po’ di cose. Quindi, nonostante abbia voglia di rimanere a letto e pensare alla vacanza appena trascorsa, mi alzo e inizio a disfare la valigia e…

“Do’aho!” Che cavolo ci fa la felpa di Hana nella mia borsa?! Io non ce l’ho messa dentro! Ne sono strasicuro!! Quel cretino deve averla messa dentro quando sono uscito per cercare la mia e so anche perché l’ha fatto…e, inevitabilmente, mi scappa un sorriso.

Alla fine metto tutto a lavare (Ebbene sì…Kaede Rukawa sa anche far partire una lavatrice!) e mi preparo per uscire. Ho da comprare ancora un regalo…

Eccomi qua! Nel vivaio più fornito della zona, allora…dunque…non posso prendere piante che diventano dei mostri visto che ci devono stare in un appartamento. Ecco: reparto ‘Piante d’appartamento’! Ne prendo una ancora piccolina e che in primavera fa dei fiori stupendi!Mhmmm…che altro posso prendere? Piante grasse! Sono carine e anche un po’ buffe, andranno bene! Pago il tutto e mi dirigo verso l’esterno; adesso, però, devo sbrigarmi: non devono prendere troppo freddo se no si congelano e mi crepano ancora prima che possano arrivare in casa di Hana! Mhmmm…mi tolgo la giacca e la butto sopra ai tre vasetti! Fa un po’ freddo…ma va bene così. Arrivo a casa e sistemo le piante in camera mia. Sono proprio belle! Bene! Sono contento!

 

La vigilia è passata in fretta. Ho stirato un po’ visto che le cose che avevo messo a lavare ieri, si erano già asciugate e poi sono andato in un parchetto ad allenarmi: i tagli facevano male, soprattutto quelli sui polsi, ma niente di insopportabile. Poi, dopo cena, io, papà e Seiji ci siamo scambiati i regali, mio padre mi ha regalato un cellulare! Quando l’ho aperto devo aver fatto una faccia strana perché lui ha detto che, visto che sono sempre in giro per campetti ad allenarmi e spesso perdo la cognizione del tempo, almeno lui può chiamarmi e sapere se sto bene e poi era scontato, mi ha confessato alla fine! Seiji mi ha regalato…ehmmm…dunque…credo…non mi ricordo già più! Va bè! Comunque a loro i miei regali sono piaciuti!

Me ne sono andato a letto presto, non prima, però, di aver impacchettato i regali per Hana e suo fratello.

 

Natale…non mi è mai piaciuto da quando ho memoria (Che arriva solo al Natale scorso…!) e quest’anno non inizia nei migliori dei modi. Ora sono a casa di mia madre e, mentre lei sta blaterando qualcosa, io mi guardo la nuova videocassetta che ha comprato e ogni tanto commento qualcosa per farle capire che la sto ascoltando. Dopo mangiato, più o meno verso le 14 mi propone di andare a fare un giro, ma io non ne ho assolutamente alcuna intenzione, così le ricordo che ho quell’altro impegno , che non è riuscita a scoprire cosa sia, e sto per dirle che me ne devo andare quando lei tira fuori i suoi regali per me, così io mi alzo e prendo i suoi.

Lei è tutta contenta e dice che saranno sicuramente buonissimi i miei incensi e, dopo aver aperto uno dei pacchettini, accende uno dei bastoncini profumati che vi sono dentro. Io invece sono rimasto a guardare ciò che lei mi ha regalato: un cellulare! Non ci credo! E’ pure identico a quello che mi ha preso mio padre!! Visto che mi vede un po’ perplesso, mia madre mi spiega che, in questo modo, potremmo sentirci sempre…anche se io me ne vado da qualche parte o cose del genere. Io le sorrido, uno di quelle stirate di labbra false, ma talmente finte che mi fanno venire il voltastomaco, e la ringrazio. Poi apro gli altri e ci trovo dentro un maglione molto bello…a collo alto e poi è caldo! E poi nell’altro…3.000 yen?! Mha…La ringrazio ancora una volta e le dico che è tutto molto bello. Poi le ricordo che devo andare via, così mi riaccompagna a casa di mio padre.

Lì prendo i regali per i due fratelli Sakuragi, il maglione nuovo e i due cellulari…mi è venuta un’ideuzza in proposito…

Quando arrivo a casa di Hana, e Hisoka mi apre la porta, vengo investito da un’atmosfera bellissima: allegria, gioia, felicità per l’essere insieme! Notare che sono loro due da soli! Entro e vedo in giro un gran casino: le carte dei regali già aperti sparsi per il pavimento, sul tavolo cibo di ogni specie e tutto fatto in casa si devono essere divertiti a preparare il tutto!

Hana, appena mi vede, mi corre incontro e mi si è lanciato fra le braccia!

“Kaede! Ormai non ci speravo più! Hai fatto fatica a trovare la strada? Dai togliti la giacca!” Faccio come dice e il suo sorriso si accende ancora di più: ho su la sua felpa!

Mi fa accomodare sul divano e mi propone ogni sorta di cibo e anche da bere, ma declino gentilmente tutto quanto. Hisoka non è da meno e presto mi fanno sentire perfettamente a mio agio. Mi scappano anche dei sorrisi che proprio non riesco ad impedirmi di fare.

Poi ad un certo punto tiro fuori i miei regali…

Hisoka è molto contento del canestro e della palla!

“Che bello! Grazie!! Hana potremmo metterlo giù in cortile! Tanto gli altri inquilini non ci diranno niente e così potrò allenarmi tutti i giorni e anche tu, ovviamente!! Grazie mille Kaede!!”

“Non avevi lo spazio dove metterlo, eh?!” Dico divertito al do’aho.

Ma lui fa la faccia indifferente…

Poi tiro fuori il regalo per Hana…

E’ veramente sorpreso, non se lo aspettava proprio!

“Ma…Kaede!!! Come facevi a sapere…!” Ha gli occhi che gli illuminano tutto il viso è veramente bello così felice!

“Quando eravamo ancora in ritiro…Ti ricordi che ti ho fatto girare per un gran pezzo, no? Bhè…in realtà avevo già deciso tutti i miei regali, ma non sapevo proprio cosa prenderti, fino a quando non siamo entrati in quel negozio di piante…!”

“Ahaaaaa…grazie mille Kaede!” E mi vola di nuovo tra le braccia…Sono contento anch’io quando lo vedo così è veramente raggiante!

“Ah, Hana senti…avrei un’altra cosa…! Però…non è proprio un regalo…diciamo che è una richiesta!!” E tiro fuori i due cellulari e gli spiego che ne ho ricevuto uno da mio padre e uno da mia madre “Vorrei che uno lo prendessi tu, per favore! Non è un regalo, te lo ripeto!! Vorrei che fosse un modo per tenerci sempre in contatto! Tu hai bisogno? Mi chiami! Io ho bisogno? Ti chiamo! Per favore!!”

Hana guarda me, poi i cellulari, poi Hisoka e poi torna con i suoi occhi nocciola su di me: mi fissa, mi studia e poi sorride. Ha accettato!

Li mettiamo in carica e attiviamo le nostre tessere; poi ci scambiamo i numeri,chebello!

Ad un certo punto andiamo in cortile a montare il canestro che ho regalato ad Hisoka…quando abbiamo finito il do’aho mi sfida e io ovviamente accetto…Hisoka fa da arbitro.

Ho vinto, anche se non per tantissimo, Hana sta migliorando a vista d’occhio! Bene…molto bene!

Alla fine il pomeriggio è passato così e arriva l’ora di cena. Naturalmente Hana e Hisoka mi invitano a rimanere da loro per cena e anche a dormire...accetto. Sto troppo bene con loro per voler tornare a casa.

Ceniamo tranquillamente e io rimango in ascolto delle chiacchiere dei miei due ospiti: si vede che si vogliono bene…un gran bene! Non parlo molto sta sera…mi basta stare con loro e respirare la loro felicità. Tutto ciò mi basta…e sono felice anch’io.

Ormai è tardi e Hisoka è andato a dormire nella sua stanza. Io e Hana ci stiamo organizzando per metterci a letto a nostra volta: dovrò dormire con Hana visto che non c’è una stanza per gli ospiti…ma tanto è quello che abbiamo fatto anche nei giorni scorsi! L’unica cosa che cambierà è che dormiremo nello stesso letto…meglio così, voglio sentire la sua presenza.

Ci infiliamo a letto…naturalmente dopo che Hana ha controllato il mio corpo per scoprire se vi fossero nuovi tagli…me l’aveva giurato e sta mantenendo la sua promessa.

“Kaede…com’è andata oggi…con tua madre…”

“E’ andata! Non c’ho pensato molto…mi sono buttato! E poi…ero contento…perché poi dovevo venire da te, cioè…da voi!”

“Bene! Senti…ti ha dato fastidio che ti abbia lasciato la mia felpa? Non volevo…”

“Non ti preoccupare” lo interrompo “appena l’ho vista ho capito perché l’hai fatto! Per questo l’ho messa oggi!”

“Già…”

“Grazie!” questa volta non l’ho sussurrato!

E lo sento sorridere…

 

 

*Hanamichi*

 

E’ venuto, è venuto e ci siamo divertiti! Hisoka e Kaede si sono trovati bene insieme. Non sapevo se Kaede avrebbe accettato l’espansività del mio fratellino…invece è andato tutto bene!

Quando ho visto che aveva su la mia felpa…sono stato contento, perché non era rimasto da solo durante il pranzo con la madre e sono rimasto totalmente sorpreso del regalo della volpe per me! Non mi ero accorto che mi stava osservando quando avevamo fatto il nostro giro di negozi durante il ritiro e poi la nostra partitella…mi è piaciuto perché non c’erano tensioni come al solito. Abbiamo giocato come lo si fa tra amici e poi adesso…che siamo stesi nello stesso letto a parlare! Come se fosse normale.........L’ho trovato e adesso non lo lascio più andare. Kaede…ti voglio bene! Sei un amico incredibile non convenzionale…ma veramente fantastico.

 

E’ mattina…apro gli occhi e cerco subito Kaede: non sono abituato a dormire con qualcuno…non vorrei averlo buttato giù dal letto o cose simili! Ma non devo cercare molto: sono praticamente spiattellato su di lui e con la testa appoggiata sul suo torace che si alza e abbassa regolare. Cerco di alzarmi per togliermi, ma lui, che ha un braccio attorno alla mia vita, mi stringe di più a sè! E adesso? Io mi devo alzare! Devo preparare la colazione e andare a fare i miei allenamenti! Avanti Kaede! Mi muovo ancora ma…

“No Hana…stai qui ancora un po’!!”

“Devo alzarmi Kaede! Devo andare ad allenarmi!”

“Mhmmm…vengo anch’io!”

Non me l’aspettavo,lui adora dormire! Mi lascia andare e io mi alzo andando in bagno; quando esco lui è già in piedi e sta guardando fuori dalla finestra: sta notte ha nevicato.

“Mi sa, do’aho, niente allenamenti!”

“Vorrà dire che mi accontenterò di una corsetta”

“Hai una tuta da prestarmi?” E’ proprio intenzionato a seguirmi!

Colazione l’abbiamo fatta e adesso siamo pronti per uscire. Ho lasciato, come al solito, un messaggio a Hisoka e usciamo.

Stiamo correndo da un po’ e io mi sono perso nei miei pensieri…è stato bello sta mattina svegliarmi con Kaede che mi stringeva tra le sue braccia, mi è piaciuto terribilmente! A proposito di Kaede…dove cavolo è finito?

“Ahaaaaaaaa…”

“Ahahahah…”

Mi ha tirato una palla di neve in faccia! In piena faccia!! La pagherà! Così iniziamo una battaglia mortale…e finiamo per rotolarci nella neve! E Kaede ha continuato a ridere per tutto il tempo.

Alla fine siamo sfiniti e io mi accascio sul suo corpo

“Hai riso…”

“Perché sono felice quando sto con te!”

“Sei bellissimo quando lo fai!” lui mi sorride e mi ringrazia.

Alla fine riusciamo a tirarci in piedi e ci avviamo verso casa: non se ne parla di correre ancora, sono morto!

“Hisokaaaaa! Siamo tornati!”

“Ciao Hana! Ciao Kaede! Ma che cavolo avete fatto?!”

Io lancio un’occhiataccia a Kaede e poi mi dirigo verso il bagno e lui mi segue. Ci facciamo una doccia calda per evitare una bella bronchite e poi ci vestiamo. Kaede si mette il maglione che gli ha regalato sua madre così da lasciarmi la mia felpa. Sta per andare quando mi viene in mente che noi il suo regalo non glielo abbiamo dato. Allora lo faccio sedere sul divano e, solennemente, io e Hisoka gli diamo il nostro regalo: le chiavi del nostro appartamento! Gli spieghiamo che gliele regaliamo perché ormai è della famiglia e anche se siamo così uniti da poco, pochissimo tempo e anche se Hisoka lo conosce da due giorni…lo sento…lo sento che il nostro legame durerà e potrà solo rafforzarsi.

La faccia di Kaede è assolutamente uno spettacolo,non se l’aspettava! Le accetta e, quando lo accompagno alla porta (Hisoka è rimasto in salotto) si lascia sfuggire una lacrima e un sorriso.Supera la soglia ma poi si rigira e a testa bassa mi butta le braccia al collo e struscia il suo viso sul mio collo bagnandomelo leggermente con le sue lacrime… Vi presento il vero Kaede Rukawa…Il mio Kaede Rukawa!!! Quando riesce ad impedire alle lacrime di continuare a scendere si stacca da me e mi saluta correndo via! Io chiudo la porta e con un leggero sorriso e raggiungo Hisoka

“Allora? Come ti pare il nostro Kaede?”

“E’ triste…tanto!”

“Già…”

“E’ solo…”

“No…ora non più!”

Hisoka mi sorride e dopo poco aggiunge

“Ah...complimenti Hana! Veramente complimenti!”

“Complimenti per cosa?” Mi devo preoccupare? Perché me l’ha detto con quella faccia da maniaco? Ma perché ogni tanto il mio fratellino ha di queste trasformazioni?!

“Eheheh…che ingenuo…che ingenui! Ma sbrigatevi, ok?” E se ne va in cucina ridacchiando…

“Hisokaaaa…ma che cavolo stai dicendo? Io e chi? Hisokaaaaa…”

 

 

*Kaede*

 

“Ciao papà!”

“Ciao Kaede! Come è andato da quel tuo amico?”

“Bene, grazie!” E’ andata veramente bene, penso stringendo le chiavi dell’appartamento di Hana! Mi hanno stupito quei due e mi hanno reso tanto felice.

Vado in camera e mi stendo sul letto e inizio a pensare: è stato bello ieri pomeriggio! Quell’atmosfera di ‘famiglia’ con cui mi hanno avvolto Hana e Hisoka…quel senso di accettazione…quella felicità persistente e poi questa notte…questa mattina…svegliarmi con lui fra le braccia…una sensazione di ‘casa’ e ‘normalità’ incredibile.

Uffff…mi manca già quell’idiota e se gli facessi uno squillo?............fatto!

Ahaaaa…mi ha risposto! Eheheh…se sono stupido! Salto su e sono felice solo per un suo squillo! Mhmmmm…chissà perché…

“Kaeeeeeedeeeeeee…pranzo!” Cià andiamo! Quell’idiota mi ha anche fatto venire fame.

 

Oggi pomeriggio sono andato a giocare un po’ nel parco a basket. Devo recuperare tutto il tempo che non ho sfruttato durante il ritiro. Mentre sto giocando penso che sarebbe bello se ci fosse qui Hana: giocare insieme per un paio d’ore e poi andarci a prendere qualcosa da bere e poi parlare, scherzare e ridere...Io che desidero ridere… Incredibile!...Me l’aveva promesso Hana che mi avrebbe insegnato a esprimere i miei sentimenti. Me l’ha promesso e ci sta riuscendo… Ma non è questo che mi stupisce: quello che mi lascia veramente sconvolto è che ci sta impiegando pochissimo tempo! Certo, ci riesco ancora solo con lui…con loro…ma per me è già incredibile!

Sono tornato a casa e decido di chiamare Hana, mi manca! Che ci posso fare? Lo chiamo  e ci raccontiamo un po’ il pomeriggio, poi , però, mi dice che deve andare perché ha il lavoro; è vero! Il lavoro! Ma ha già ricominciato? Però…io domani lo voglio vedere…

“Hana…domani mattina hai qualcosa da fare?”

“No…perché?”

“Ti va bene se ci incontriamo al campetto che c’è nel parchetto vicino alla scuola? E’ più o meno a metà strada tra casa mia e la tua! Ci potremmo vedere lì, fare una partitella e poi…”

“Ok! Va bene! Allora a domani…verso le 8.30 ve bene, no? Ok…ciao!!”

Ha accettato, bene!

 

 

*Hanamichi*

 

Oggi mi è mancato terribilmente, accidenti! Dopo quei pochi giorni che abbiamo vissuto in simbiosi…mi è mancato dannatamente tanto. Possibile? A quanto pare…!

Però domani mattina ci vediamo, me l’ha chiesto lui… vuol dire che mi vuole vedere! Che gli manco anche io, sono contento!!!

“Hana! Ehi…ci sei? Mamma mia come sei distratto sta sera!”

Questo è Kyoshi! Cavolo! Non mi ero accorto che mi aveva già messo i drink che avevo ordinato sul vassoio…ho completamente la testa fra le nuvole! Dannata volpe! Tutta colpa tua!

Sta sera devo anche cantare,meglio concentrarmi!!

Noooooooo…e come cavolo faccio a non pensare a Kaede se sta sera devo proprio cantare ‘My Immortal’?! Ma proprio questa? Di tutte le canzoni…proprio questa? Gliene ho cantate due…e tu mi vai a pescare proprio una di queste e, in più, pure quella che gli ho cantato mentre si stava addormentando? E adesso, mentre incomincio a intonare le prime note della canzone, me lo rivedo che si lascia abbracciare da me, che si lascia al sonno e mi ritorna in mente la sua espressione dolcissima mentre dorme.

Ah…è finita la canzone! Oddio…non mi ricordo niente. Ho almeno aperto bocca? Perché sono tutti in silenzio? Perché Akane ha la bocca aperta? Cos’ho combinato?

“Waaaaaa!!! Bravo Hanamichi!!!”

“Sei stato favoloso questa sera!!!”

“Biiiiiiis!!!!!”

Eh?! Ma che…?!

 

A fine serata c’è la solita birra con gli altri…è in questi momenti che parliamo di noi, scherziamo etc.

Però sta sera…

“Hana…sei stato veramente fantastico quando hai cantato sta sera! Un tale sentimento…”

“Grazie capo!” dico arrossendo paurosamente

“A cosa stavi pensando? Sembravi così lontano! Un sogno irraggiungibile!” Questo è Akane…

“Oh bè…a niente di particolare!” Mento sapendo bene di farlo! Non ho voglia di parlare loro di Kaede.

“Mhmmmm…mi sa proprio che il nostro Hana si sta innamorando di qualcuno e non ce lo vuole dire!!!”

Eh?! Innamorando? No!!!! Io voglio molto bene a Kaede, ma…innamorarmi…nooooooo! Però sono arrossito e gli altri si mettono a ridacchiare. Allora mi affretto a finire la birra e me ne vado abbastanza di fretta.

Io non mi sono innamorato di Kaede! E’ proprio impensabile!! Nononono…

 

Sono già al campetto, sono un po’ in anticipo ma non importa.

Oh…Ecco Kaede!! Che strano…non si è addormentato in bici!

“Ciao Kaede!”

E lui mi risponde con un sorriso.

Iniziamo a giocare…ed è come entrare in un mondo parallelo. Ci siamo solo noi due che giochiamo, saltiamo, tiriamo a canestro e schiacciamo. Ha vinto lui, ovviamente, però il mio distacco da lui si riduce ogni giorno di più… e sono orgoglioso di questo…e lo è anche lui! Lo vedo nei suoi occhi.

Finita la partita ci andiamo a prendere un bel the caldo e ci fermiamo a parlare. Ad un certo punto, in lontananza, sento uno strano rumore…come uno squillo. Vedo che anche lui se ne accorge e cerca di uscire da questo nostro mondo e quando ce la fa si accorge che è il suo telefono.

Risponde senza neanche dire pronto e rimane in ascolto; l’unica cosa che dice è un ‘ok’ molto scocciato!

“Devo andare! Era Seiji…”

“Ma perché?! E’ ancora presto!”

“Ehmmm…lo pensavo anch’io ma…sono passate cinque ore da quando ci siamo incontrati! Sono le 13!”

Sono sconvolto, così tardi?! Ma non è possibile!

Ci separiamo e io torno a casa; non è veramente possibile. Io pensavo fosse passata appena un’ora…e invece! Sto così bene insieme a lui da non accorgermi neanche del tempo che passa?

 

 

*Kaede*

 

Dannato Seiji e mangia da solo! Che cavolo vuoi da me? Oltre tutto oggi non c’è neanche mio padre a pranzo: è partito per una piccola vacanza alle terme e starà via per cinque o sei giorni. Non poteva mangiare da solo e non rompere? Certo che il tempo con Hana è veramente passato in fretta, cinque ore!

Arrivo a casa e mi metto a mangiare in silenzio non ascoltando proprio Seiji: ho ben altro per la testa.

 

Nel pomeriggio non ho niente da fare, allora decido di andare a fare un giro…e finisco davanti a casa di Hana.

Provo a suonare ma non c’è nessuno; decido di entrare comunque usando le chiavi che mi hanno dato loro.

Entro e mi sento a Casa. Mi guardo in giro…e tutto sommato c’è abbastanza ordine.

Non so cosa fare e mi dirigo in cucina. Mhmmm…vediamo un po’…mi è venuta un’idea che magari potrebbe far piacere ai due fratelli: faccio una torta! Io adoro fare i dolci: torte, biscotti… Mhmmm…ho deciso! Torta al limone!!...Molto bene, c’è tutto.

Quando la sforno la casa si riempie di un buon profumo, adoro il profumo che lasciano le torte appena fatte in giro per casa. Mentre aspettavo che cuocesse ho mandato un messaggio ad Hana dicendogli che ero da loro e chiedendogli per quando tornavano. Mi ha detto ‘più o meno verso le quattro…giusto per merenda. Oggi the e torta, ragazzi! Però ho ancora un po’ di tempo…potrei farcirla con un po’ di crema pasticcera al limone.

Adesso è perfetta!Faccio giusto in tempo a finire di mettere lo zucchero a velo sul mio capolavoro, dopo che ho già lavato tutte le scodelle e palette varie, che arrivano Hana e Hisoka.

“Ehi…Kaede, siamo tornati!”

“Ciao Kaede!”

Mi metto sullo stipite della porta e li osservo che si tolgono i vari giacconi e sciarpe…

“Ehi…ma che cos’è sto profumo?” E’ Hisoka…

“Vi ho preparato la merenda…però dovete pazientare ancora un attimo perché ho appena messo su l’acqua del the!!”

“E cosa hai fatto? Eh? Eh?”

“Una torta al limone…piace?”

“Ahaaaaaaa…sai fare le torte? Che buone!”

E mi scappa un sorriso…però…sono un po’ preoccupato…Hana non ha ancora aperto bocca.

“Vado a cambiarmi e torno! Hisoka…vai anche tu”

E spariscono nelle rispettive stanze.

Hana…non me la dai a bere!

“Hana…”

“Sì?”

“Dove siete stati?”

“Oh…da nessuna parte in particolare!” Ma che cavolo vuol dire? Che razza di risposta è?!

“Do’aho!!”

Mi avvicino…lo sento che è triste. Lo sento e mi fa male. Così lo abbraccio da dietro e lui si lascia andare, si rilassa e inizia a piangere.

“Oggi…è l’anniversario della morte di mia madre!”

“Oh…non lo sapevo! Se me lo dicevi…! E’ per questo che sei triste?”

Lui scuote la testa in segno di diniego, non capisco…

“Siamo andati al cimitero…io e Hisoka…è andato tutto bene, davvero! Ormai non ci pesa più andare a trovarla…dopo tanti anni…! Ma quando ce ne stavamo andando…ho visto mio padre. Era venuto anche lui! All’inizio ero contento, però…poi mi sono accorto che era ubriaco! Aveva una bottiglia in mano mezza vuota…e ondeggiava di qua e di là per un vialetto…era così sciupato!Così…trasandato… Sono riuscito a non incontrarlo e Hisoka non l’ha visto. Però…Fa così male Kaede! Lui era un uomo fantastico prima della morte di mia madre. Mentre adesso…!”

Lo faccio girare nel mio abbraccio e ci accasciamo a terra…lui che piange fra le mie braccia e io che non so cosa dirgli.

“Penso di capire cosa voglia dire aver visto tuo padre in quelle condizioni! Però…sono scelte Hana! Lui ha scelto di piangersi addosso al posto di prendersi cura di voi due e tu non ci puoi fare assolutamente niente. Quando una persona sceglie…sceglie davvero…non la si può più aiutare e tuo padre l’ha fatto. Ha scelto il rimpianto al posto di una nuovo, felice vita con voi due e non posso che biasimarlo per la pessima decisione non sa cosa si è perso! Siete delle persone fantastiche tu ed Hisoka…e lui, ormai, vi ha perso! Ora, però…non essere così triste. Hai un fratello di cui prenderti cura e una favolosa torta da mangiare!”

Ridacchia…bene! Si stacca un po’ da me e mi sorride come segno di ringraziamento. Ci alziamo e torniamo di là solo, ovviamente, dopo che Hana si è asciugato le lacrime e che gli occhi gli sono tornati di un colore normale.

Beviamo il the e loro mangiano anche la torta. Gli piace…e io non posso che essere orgoglioso del mio operato.

Poi, mentre parliamo un po’, dico così casualmente che mio padre è via per un po’ di giorni e, immediatamente, mi viene proposto di trasferirmi da loro per i giorni che lui non ci sarà. Io li guardo, poi prendo il cellulare e chiamo mio padre…sento i loro occhi che mi seguono…e quando mi giro con un sorriso leggero sulle labbra loro si mettono ad urlare come pazzi...Mio padre ha accettato!

Hana si alza e prende la mia e la sua giaccia e mi trascina fuori dal suo appartamento. Stiamo andando a prendere le mie cose a casa mia!

Riempio una piccola valigia mentre Hana si guarda in giro incuriosito. Per fortuna Seiji non è casa: non volevo far vedere Hana a quella macchinetta spara-sentenze che è mio fratello!  Lascio un messaggio sul tavolo della sala avvisandolo che starò fuori un po’ di giorni e me ne vado con Hana che continua a parlare di casa mia: di come è bella, di come è grande, di come è…! Lo so com’è do’aho…ci abito!! Però gli sorrido dolcemente, sembra così entusiasta..

 

Le giornate scorrono veloci a casa Sakuragi: tra partite davanti canestro che ho regalato ad Hisoka, leggeri litigi tra me e Hana su come Hisoka debba tenere la palla per tirare a canestro o palleggiare (ho, ovviamente, sempre ragione io!), sfide in cucina a colpi di mestoli e spezie e serate in stanza di Hana a parlare, dopo che lui è rientrato dal suo turno di lavoro.

 

Oggi è l’ultimo dell’anno…e anche sta sera Hana deve lavorare, Hisoka esce con alcuni suoi amici per festeggiare, e io…io non ho voglia di rimanermene in casa da solo! Così ho convinto Hana a dirmi dove lavora così passerò con lui il capodanno. Oddio…non proprio con lui visto che deve lavorare e sarà molto impegnato…però comunque ci sarà anche lui!

Così, dopo che sono passato da casa mia per mettermi elegante (è pur sempre capodanno!), sono andato al locale dove lavora Hana. Carino, davvero! Intimo e tranquillo. Appena mi vede si dirige verso di me e mi porta verso un tavolo che mi ha tenuto libero.

“Sei bellissimo!”…ho indosso un paio di pantaloni di velluto neri e una camicia rossa…color sangue! La porto leggermente slacciata in alto e ad adornare il mio petto campeggia un pendaglio a forma di croce.

Mi sento arrossire leggermente…comunque ringrazio.

“Lo sai che adoro quando arrossisci, vero?”

“Sì! Lo so!” e mi siedo dopo che gli ho scoccato un sorriso

“Anche tu stai molto bene vestito così! Tutto in nero,mi piace il nero!”

“Lo so! Ho notato che prediligi vestirti di quel colore. Ti piaccio davvero? Sai…i vestiti li sceglie sempre il proprietario del locale…noi non abbiamo una divisa.”

“Sì…mi piace proprio! Ti dona il nero, sai? Fa un bel contrasto con i tuoi capelli.” e mi sorride

“Allora, mio bel tenebroso, cosa vuoi bere? I primi venticinque drink te li offrirà inconsapevolmente la casa…ma se sfori…!”

“Eheheh…ok! Allora…fate gli Alexander?”

“Certo, arriva subito!”

Si allontana ma poi torna veramente subito.

“Sta sera devo cantare! Vuoi farmi qualche richiesta?”

“Mhmmm…‘Bring me to life’ e…la conosci ‘The Reason’ degli Hoobastank?”

“Certo!! Ok, Il signorino verrà esaudito!”

C’è una strana atmosfera sta sera tra noi due. Non so cosa sia…però mi piace!

Ogni tanto si deve allontanare dal mio tavolo per servire gli altri clienti…però riesce sempre a non lasciarmi da solo per più di cinque minuti.

Poi…ad un certo punto…lo vedo avvicinarsi con un ragazzo…chi cavolo è quello? E perché ha la mano sulla vita di Hana?

“Kaede…questo è Kyoshi! Un mio collega. Non ascoltare mai cosa gli esce dalla bocca…ne va della tua sanità mentale!”

“Kaede! Ci si rivede! O meglio…io ti rivedo! Ero venuto a guardare una vostra partita un po’ di tempo fa, ma tu non mi avevi mai visto.”

“Nh!” Non mi piace sto tipo! Che cavolo vuole?!

Lo vedo sghignazzare e stringere la presa alla vita di Hana. Tiragli via le mani di dosso! Tu non mi piaci e non devi toccare Hana…chiaro? E stringo impercettibilmente gli occhi Disintegralo con lo sguardo Kaede! Avanti…il più freddo possibile!

Dopo poco Hana se ne va e il lumacone bavoso lo segue a ruota.

Poi il rossino torna da me da solo…nh…bene, molto meglio!!!

“Ehi Kaede! Non ti piace Kyoshi?”

“Nh!”

“Ehi…che cosa ti è preso? Sono io! Non mi riconosci?”

“Scusa…è che quello là, non so perché, ma proprio non lo digerisco!”

“Eheheh…ma no dai! In fondo è simpatico! Un po’ fissato su alcune cose, ma simpatico!”

“Sarà…”

La serata continua così: io e Hana che parliamo, io che fulmino con lo sguardo quel Kyoshi e sempre io che respingo le miriadi di approcci che le numerose clienti del locale mi fanno.

Poi arriva il momento delle canzoni di Hana! Ha eseguito entrambi i pezzi che gli avevo chiesto ed è stato bravissimo!

Mi è piaciuta questa serata.

 

 

*Hanamichi*

 

Che strano! Avrei giurato che a Kaede sarebbe stato simpatico Kyoshi…e invece!

Certo che Kaede sta veramente bene vestito così e non sono l’unico che lo ha notato: avrà ricevuto mille proposte per ballare o per bere qualcosa, ma non ne ha accettata nemmeno una…sono contento! E Akane! Akane da quando Kaede è entrato nel locale ha iniziato a sbavare!

“Hana-tesoro! Non so proprio scegliere se te o quel tuo amico! Ma che cosa vi danno nel pranzo della vostra scuola?!” Sempre esagerato quell’idiota.

Poi quando canto…lo faccio solo per lui e, inesorabilmente, mi perdo anche questa volta. Alla fine della canzone non mi ricordo neanche se ho aperto bocca, ma gli applausi mi confortano.

A fine serata, quando mi sto cambiando per raggiungere Kaede che mi sta aspettando, Kyoshi mi si avvicina e mi ha dice:

“Certo che da vicino è ancora più bello Kaede…non trovi?”

E se ne va! Ma cosa voleva dire? Lo so benissimo che Kaede è bellissimo…c’era bisogno di ricordarmelo?

 

Gli ultimi giorni della nostra convivenza passano molto velocemente…ma anche quando poi Kaede torna a casa continuiamo a sentirci: via messaggio, ci chiamiamo spesso, ci alleniamo tutti i pomeriggi insieme e ogni tanto Kaede viene al locale dove lavoro.

Poi…ricomincia la scuola e così possiamo vederci la mattina e anche il pomeriggio. Poi, ogni giorno, ci troviamo dopo gli allenamenti per una partitella o una allenamento supplementare e dopo la doccia io controllo sempre il suo corpo…ormai i tagli si sono cicatrizzati ma si vedono ancora, comunque non ne ho più visti di nuovi e il sabato Kaede viene sempre al locale.

Passiamo molti mesi così…e il nostro legame diventa sempre più forte e il mio bisogno di lui sempre più palpabile. Infine l’estate, adoro l’estate e le vacanze!

 

Io e Kaede abbiamo deciso di andare al mare insieme…da soli.

E quindi…eccoci qui! Nella nostra stanza di un piccolo albergo poco lontano dalla spiaggia. E’ bello qui,molto tranquillo! Praticamente solo noi: questa zona non è molto ambita come meta turistica.

Adoro nuotare e anche a Kaede piace. La mattina, infatti, di solito stiamo in spiaggia tutto il tempo, mentre il pomeriggio lo dedichiamo al basket. Ormai l’ho raggiunto…sono quasi al suo livello ed è veramente un piacere giocare, mi diverto! Ogni volta che iniziamo una partitella è una sfida che mi appassiona ogni giorno di più. L’unica cosa che non sopporto è che quando giochiamo di solito rimaniamo in shorts: fa molto caldo! Non è questa cosa in se…ma…intorno a tutto il campetto si accalca una gran folla di ragazzine e non…e io non lo sopporto! Vorrei rimanere da solo con Kaede e invece tutti questi scocciatori ci disturbano e non ci lasciano in pace! Poi ogni giorno tutti e due riceviamo un sacco di proposte…sconce e non, già…tutti e due! Me l’ha fatto notare Kaede…io non me n’ero accorto e da allora sono ancora più imbarazzato quando gioco. Io non ci sono mica abituato e non so come comportarmi! E Kaede si diverte! Si diverte il dannato! E mi prende in giro: ‘Cos’è…il grande Tensai è in difficoltà per un branco di ragazzine?!’ e ride e io adoro quando ride!

 

 

*Kaede*

 

Eccoci al mare. Sono euforico per essere qui con Hana! Le nostre giornate passano molto tranquille tra spiaggia e campetto da basket, dove ci sono un sacco di persone che ci tifano! Eheheh…e così carino Hana quando non sa come comportarsi con quelle orde di ragazzine assatanate! E’ così ingenuo, ho dovuto dirglielo io che alcune di loro gli sbavavano dietro…e lui non ci voleva credere!

 

Però un giorno…una ragazza mi chiede di fare una passeggiata con lei sulla spiaggia e io  accetto. Sono molto migliorato carattieralmente in questi mesi stando vicino ad Hana e anche nei rapporti con le altre persone me la cavo meglio…quindi…!

Insomma che questa qui si dichiara o qualcosa del genere…ma io declino i suoi vari inviti e proposte per conoscerci meglio eccetera e alla fine le sorrido. Un sorriso che per me non vuole dire nulla…e lei lo capisce! Ma…

Torno in albergo e trovo Hana sul nostro terrazzino che sta guardando lontano…e non fa cenno di avermi sentito rientrare. Bho…

“Hana…sono tornato!”

“Nh!”

Eh? Ma…

“Successo qualcosa?”

“Dimmelo tu! Lo devo venire a sapere per sbaglio che ti piace una ragazza?”

“Eh? Ma che stai dicendo?”

“Ti ho visto…sulla spiaggia…con quella là! Le hai anche sorriso!”

“Ma Hana…non voleva dire nulla! Era un sorriso di gentilezza…perché ho rifiutato i suoi sentimenti! Non mi piace nessuno, se no te lo avrei detto!”

“Non cambia nulla! I tuoi sorrisi devi mostrarli solo a me! Capito bene?”

Cosa? Ma cosa sta succedendo? Il discorso di Hana…sembra quello di un innamorato geloso! Non può essere… Non può…

Hana va a farsi la doccia e quando esce io sono seduto sulla poltrona che è posizionata vicino al mio letto, nella nostra stanzetta.

“Scusami Kaede! Non so che cavolo mi è preso…giuro! Ero arrabbiato perché pensavo che mi avessi nascosto qualcosa. Ma poi, mentre ero sotto la doccia, ho pensato alla tua spiegazione e…scusami, sono stato uno sciocco”.

“Non fa niente Hana! Ma, stai tranquillo, se mi innamorassi di qualcuno te lo direi subito. Anzi…saresti tu ad accorgertene al posto mio…scommetti?!”

Le cose tra noi sono tornate subito a posto, ma…‘I tuoi sorrisi devi mostrarli solo a me!’…questa frase non mi esce di mente. Anche perché mi ha fatto così tanto piacere sentirla. Che io sia…

“Kaede! Non vai a farti la doccia?!”

 

 

*Hanamichi*

 

Che figura! Gli ho fatto una scenata per nulla! E’ che mi sono sentito tradito quando l’ho visto con quella ragazza, ho sofferto tanto e solo perché non mi aveva detto che gli piaceva qualcuno. Già…solo per questo…

Questa sera abbiamo deciso di andarci a fare un giro in centro. Ci mangeremo un gelato e poi torneremo in albergo. Nulla di speciale…però avevamo voglia di uscire.

Quando però arriviamo in paese io mi sento osservato. Ci sono molte le ragazze che ci fissano…mi sento a disagio in una maniera assurda e che cavolo Hana! Sono solo ragazzine!

Insomma che alla fine veniamo assaliti da un’orda di oche che si presentano, che chiedono un appuntamento, che ci lasciano i loro numeri di telefono. A me è capitato in mano anche il pezzo sopra di un costume. Alla fine, quando non ce la faccio più, mi giro per cercare Kaede ma non lo vedo più intorno a me. Queste dannate ci hanno divisi! Inizio a camminare, ma le stupide oche mi continuano a seguire e iniziano ad urlare! Ahaaa…ma che cavolo vogliono?! Inizio a correre per sfuggire loro e finisco in una zona che non conosco. Le ho seminate, sì…ma non so più dove sono! Porca miseria! Mi sono perso!

 

 

*Kaede*

 

Accidenti! Ma che cavolo vogliono tutte queste qui? Mi hanno fatto perdere di vista Hana! Maledizione…ma quante sono? Levatevi! Devo cercare il rossino!

Inizio a camminare ma poco dopo non riesco più a muovermi. Ste stupide mi hanno bloccato! Allora parto in modalità sguardo-che-uccide: benché abbia perso l’abitudine di usarlo non vuol dire che non sia più capace di sfoderarlo e magicamente la folla che mi si era accalcata addosso si dissolve. Ora devo cercare Hana, chissà dove si è ficcato!

Giro per un po’ ma non lo trovo. Allora inizio a chiedere in giro! Voglio dire: alto poco più di 1.80, capelli rossi, un fisico notevole…da sportivo: con quei muscoli così ben delineati e quella pelle così perfettamente abbronzata e morbida…non passa inosservato!…e poi qui siamo abbastanza conosciuti per le nostre partitelle giornaliere e poi con tutte le ragazzine che gli corrono dietro. Niente! Nessuno l’ha visto!

Ormai sono arrivato in un quartiere che non conosco minimamente. Merda!Inizio a disperare ad un certo punto, però, sento la sua voce, ma non va per niente bene questa cosa: ha urlato! Perché il mio Hana ha urlato? Inizio a correre cercando di capire da dove viene la sua voce…e arrivo in un vicolo: Hana si sta picchiando con sei ragazzi! SEI…ma dico!

“Ahahah…vediamo di rovinarti bene quel tuo bel faccino! Così non fregherai più le ragazze altrui!”

“Già! E la pagherai anche per il tuo amico! La mia ragazza mi ha mollato per quel moretto idiota…ma visto che lui non è qui dovrai soffrire tu anche per lui!”

Cioè…stanno picchiando il mio Hana solo per questo?! E non hanno neanche le palle di affrontarlo uno alla volta.

“Veramente sono qui anch’io!”

Hana si gira subito quando sente la mia voce…

“No Kaede! Vai via!! Non ti preoccupare! Me ne occupo io! Ti raggiungo dopo in albergo! Vai!”

“Do’aho!!”

Mi avvicino a quei codardi e tre di loro mi si fanno contro…

Hana è terribilmente stanco. Non so neanche come abbia fatto a resistere per tutto sto tempo lottando contro sei avversari. Io riesco a far svenire tutti e tre i ragazzi che erano venuti verso di me, ma proprio quando mi giro per dare una mano ad Hana vedo un ragazzo che lo colpisce alle spalle con una spranga di ferro! Hana rovescia gli occhi all’indietro e sviene, io sono disperato! Non ho più il cuore e l’aria si rifiuta di andare sia in su che in giù. Come al rallenty vedo Hana cadere a terra e quello che l’ha colpito iniziare a ridere. Non ci vedo più: corro verso di lui e gli strappo la spranga di mano gettandola, poi, lontano e inizia a tempestarlo di pugni. Lui non riesce neanche a reagire e dopo poco cade a terra privo di coscienza. L’unico che era rimasto in piedi, Hana ne aveva già messo fuori combattimento uno, scappa: è terrorizzato dalla mia faccia e fa bene, sono furente! Nessuno deve osare fare del male al mio Hana! Mi dirigo verso il mio rossino e lo sollevo dall’asfalto, dopo di che me lo sistemo bene sulle spalle e inizio a correre verso l’ospedale: mi ricordo bene dov’è visto che ci sono passato davanti pochi minuti fa mentre lo stavo cercando.

Appena entro nell’ospedale un’infermiera mi si fa vicina, chiama un medico e mi fa strada verso una stanza poco lontana; adagio Hana sul lettino e mi metto in un angolo senza disturbare mentre il dottore inizia a visitare il mio rossino. L’infermiera, invece, mi dice di andarmene, di uscire dalla stanza…ma io non la ascolto neanche. Io non lo lascio solo…hai capito? E adesso chiudi il becco e fai qualcosa di utile. Il dottore la richiama e le dice di lasciar perdere che tanto non do fastidio. Dopo pochi minuti hanno già finito. Il dottore ha messo alcuni punti sulle ferita che Hana aveva dietro la nuca e mi ha rassicurato che non è niente di grave e che si riprenderà presto. Il medico e l’infermiera-rompiscatole se ne escono dalla stanza e io mi precipito verso il lettino di Hana.Oh…il mio cuore ha ripreso a battere! Non riesco a trattenermi e mi lascio cadere sul corpo del mio rossino e inizio a baciargli la faccia, i capelli, le mani e, infine, anche le labbra. Che spavento che mi sono preso! Ma adesso ho capito,ho capito che tutto questo affetto non è semplice amicizia! E’ troppo forte per esserlo!….E’ Amore! E io, stupido, non l’avevo capito. Adesso devo solo farlo capire a lui, lo so che anche lui mi ama…ma se aspetto che lo capisca da solo, lui e la sua testaccia dura, sono fresco.

Rimango praticamente sdraiato su di lui tutta la notte. Non mi addormento: sono troppo intento ad ascoltare il suo cuore.

Alle prime luci dell’alba finalmente Hana si sveglia e io mi devo alzare dal mio comodo giaciglio: lui! Tanto avrò tutto il resto della mia vita per starci sopra.

“Ciao Hana!”

“Kaede! Dove siamo? Ohoooo…che mal di testa! Ma cosa è successo?”

Gli spiego brevemente ciò che non si ricorda e poi lo abbraccio.

“Mi sono spaventato Hana! Tanto!”

“Tranquillo Kaede! Sono qui, no?”

Alzo la testa e gli scocco un bacio sulla guancia, lui arrossisce e mi guarda un po’ allibito, è la prima volta che faccio un cosa del genere, però poi mi sorride e mi dà anche lui un bacio sulla guancia…Io gliene do un altro stando bene attento ad avvicinarmi un po’ di più alla sua bocca e lui, un po’ ingenuamente, me lo restituisce nello stesso punto. Continuiamo così…finchè non mi decido e gli do un bacio veloce sulle labbra, lui, sta volta, si ritrae un po’.

“ Kaede…cosa…?”

Gliene do un altro…

“No aspetta! Kaede!!! Aspetta un attimo! Cosa vuol dire?”

“Non ci arrivi Hana?”

Altro bacio…

“Io ti amo!”

E lui spalanca le labbra.

 Io ne approfitto subito e appoggio subito la mia bocca sulla sua per poi lasciarvi scivolare dentro la mia lingua curiosa! E’ bellissimo! Il mio primo bacio.

Hana risponde…forse un po’ inconsapevolmente: infatti quando mi stacco lui ha ancora gli occhi sbarrati.

“Il mio primo bacio!”

“Lo so!”

Altro bacio…

“Kaede! Non possiamo!...cosa vuol dire tutto questo?”

“Vuol dire che ti amo!”

Altro bacio…

“Ho capito! Ma…Hisoka cosa dirà?”

“Hisoka aveva già capito tutto quando noi neanche lo sospettavamo…scommetti?”

Altro bacio…

“Ok…ma…ma…e quelli della squadra?”

“Non mi interessa di loro e poi sono sicuro che se anche glielo dicessimo non gli cambierebbe niente e poi…ho così l’impressione che Mitsui e Sendo stiano insieme!”

Altro bacio…

“Eh? Mitsui e Sendo?! Ma vaaaaa…!”

“Già già…”

Altro bacio…

“Kaede…smettila di baciarmi! Non riesco a pensare se lo fai!!”

“E questo non ti suggerisce niente?”

Altro bacio…

“No…assolutissimamente niente. Insomma…no!!!”

Sbuffo e alzo gli occhi al cielo! Insomma…va bene essere un po’ restii ad accettare tutto questo…ma Hana…adesso svegliati!

“Guarda che se non ti decidi ad ammetterlo continuerò a baciarti fino a che non crollerai e lo accetterai!”

Altro bacio…

“Perché adesso cosa stai facendo?”

E finalmente è lui a cercare le mie labbra ed è un bacio…BACIO!!!!

“Ti amo…” è il bisbiglio del mio Hana.

“Lo so!” e sorrido della sua faccia stupita

“Ma come…”

Non adesso amore…ora voglio solo le tue labbra e direi che anche a te va ampiamente bene la cosa.

 

I pochi giorni che ci rimangono per finire la nostra vacanza li passiamo fuori dall’acqua a causa dei punti di Hana! Però sappiamo bene come passare il tempo: infrattati da qualche parte ad assaggiarci reciprocamente. L’unica cosa a cui non rinunciamo, però, sono le nostre partitelle pomeridiane. Però anche qui le cose sono parecchio cambiate. No, le ragazze e i ragazzi accalcati alla rete che delimita il campetto ci sono sempre. No, il punteggio neanche: vinco sempre io! Anche se il mio amore migliora a vista d’occhio! Diciamo che le nostre marcature sono diventate più…ehmmm…strette e…prolungate e…insomma: ci strusciamo l’uno sull’altro!

Bhè…anche la notte è cambiata! Come faccio a dormire in un letto diverso da quello del mio Hana, eh?! Però non succede niente: per adesso ci basta rimanere abbracciati e continuare a baciarci fino a che le labbra non ci fanno male.

 

 

*Hanamichi*

 

Lo amo! E adesso è così chiaro… Che stupido sono stato…

La nostra vacanza è finita. Durante il viaggio di ritorno provo il discorso da fare a Hisoka su me e Kaede per tutto il tempo. Ovviamente Kaede fa da cavia e se inizio a diventare troppo contorto o ci giro troppo intorno…bhè…diciamo che sa come fermarmi. Alla fine del viaggio ho le labbra completamente a pezzi!

Ora siamo sotto casa mia. Siamo qui da dieci minuti. Io non voglio salire perché non ho ancora il discorso pronto, ma Kaede si sta spazientendo! Così mi prende per un braccio e mi trascina su per le scale, prende le sue chiavi e apre la porta di casa.

“Ciao Hisoka! Siamo tornati!”

“Ciao ragazzi!Come è andato il viaggio? E la vacanza in generale?”

Io arrossisco miseramente e quindi è Kaede a rispondere.

“Bene, grazie! Ma chi c’è di là?!”

“Oh…un mio…amico! Hana, Kaede…questo è Jirou!!! Jirou…mio fratello e il suo amico. Te ne ho parlato, no?”

“Già…molto piacere!”

“Oh…visto che sei impegnato ti lasciamo in pace. Disfo la mia valigia e poi accompagno Kaede a casa sua…ok?” Ho parlato molto velocemente. Ma…sono così in imbarazzo! Insomma…come glielo dico? Non è una cosa facile. Faccio per andarmene in camera mia quando Kaede mi ferma per un braccio mi guarda, mi sorride e mi tira verso di se.

“Hisoka…non penso proprio che ti scandalizzerai e neanche tu Jirou…o sbaglio?!”

Poi ritorna a guardarmi e mi bacia! Davanti a mio fratello!! All’inizio cerco di resistere, scostarmi…qualsiasi cosa! Ma alla fine mi dimentico di dove siamo, davanti a chi siamo e mi lascio andare. Ma quanto mi piace come mi bacia?!

“Eheheh…ok! Ok! Ho capito! Potete anche staccarvi!”

Oddio…è vero…mio fratello! Mi separo velocemente da Kaede…e questa volta mi lascia andare subito…è soddisfatto.

“Ah! Hisoka…insomma…non…non…non…”

Ma lui sorride e…

“Hana! Tranquillo! Jirou…”

E si baciano! Sono sbalordito! Sono…sono…

Alla fine si staccano e io non ho ancora l’uso della parola. Hisoka fa in tempo ad accompagnare il suo ragazzo (oddioooooo!) alla porta, tornare…e solo allora io mi riprendo.

“Hi…Hisoka…! Ma perché non mi hai mai detto niente?!”

“Non volevo condizionarti con Kaede! E poi…era troppo divertente vedere come ci giravate intorno, come vi studiavate! Eheheh…!!”

“Mh…grazie!”

“Oh…Kaede! Non te la prendere!”

“Allora…che è che si decide a dirmi come è andata la vacanza?”

 

 

*Kaede*

 

E’ andato tutto bene…come avevo immaginato. E’ stato divertente, però, vedere tutte le facce del do’aho! Adesso siamo in camera sua…e sta finendo di disfare la borsa.

Ho dovuto raccontare tutto io a Hisoka visto che Hana era ancora sconvolto. Hisoka si è un po’ preoccupato quando gli ho detto della rissa e dei punti dietro alla testa…ma poi si è calmato quando gli ho riferito la diagnosi del dottore quando ha tolto i punti al mio tesoro. ‘Oh…non preoccuparti! Questo ragazzo è sano come un pesce!’

“Dovevo aspettarmelo! Hana ha la testa talmente dura che neanche un treno riuscirebbe a scalfirla…vero Kaede? No sai…lo chiedo a te visto che l’hai dovuto baciare praticamente fino allo svenimento per fargli accettare i suoi stessi sentimenti!” Io iniziato a ridere mentre Hana è arrossito. Non si è ancora abituato a questo lato del suo dolce fratellino.

 

Adesso stiamo andando a casa mia. Non so perché…ma ha voluto per forza accompagnarmi. Credo perché gli è simpatico mio padre e perché gli piace la mia camera.

Arriviamo davanti a casa e vedo la macchina di mio fratello! No!!! E’ in casa!!!

“Sono tornato”

“Ciao Kaede! Oh…ciao! Tu devi essere Sakuragi…giusto?”

“Sì…noi andiamo su!” Sono io stesso a rispondere…

Inizio a salire le scale portandomi dietro il mio Hana. Non me lo guardare, fratello-sanguisuga!

“Ehi Kaede! Perché tutta questa fretta?” Mi chiede Hana una volta entrati in camera mia.

“Non mi piace metterlo a parte delle cose belle che ho” E inizio a baciarlo! Lui però si allontana subito.

“Ma…ma…ma…tuo fratello! Potrebbe venire su! E non credo accetterebbe molto favorevolmente questo!”

“Non entrerebbe mai senza il mio permesso. Una volta gli ho tirato un pugno perché l’ha fatto e da allora se ne guarda bene dal ripetere l’esperienza” e ricomincio a baciarlo. Mi piace farlo. Ha delle labbra così sensuali. Mhmmmm…

“Kaedeeeeeee…”

“Grrrrrrrrrrrr………” se osa avermi interrotto per niente lo pesto e gli cambio tutti i connotati! Giuro!!!

“C’è qui fuori dal cancelletto la mamma!”

No! Lei no!

Vedo Hana squadrarmi per capire cosa voglio fare…

“Mi vorrà proporre una qualche vacanza insieme per quest’estate…”

“No Kaede…ti prego! Non andare!”

Io lo guardo un attimo…lo so perché me l’ha chiesto: ha paura che ritorni nella stato di depressione di quando eravamo in ritiro…a Natale…

“Torno subito…”

Sto per uscire quando lui mi ferma, mi volta e mi bacia. In questo modo cerchi forse di convincermi ancora di più a non accettare la sua proposta per le vacanze, Hana? Bè…non serviva…ma ci sei riuscito comunque. Ti sorrido ed esco…

“Ciao Kaede!!”

“Ciao mamma…entra! Cosa fai lì?!”

“No…devo scappare perché devo tornare subito al lavoro! Volevo sapere com’era andata la vacanza!”

“Oh…bene grazie! Mi sono divertito! Poi il posto era molto bello!”

“Bene! Senti…stavo pensando…non è che ti andrebbe di fare un paio di giorni con me da qualche parte in montagna?”

“Mi spiace mamma! Ma…l’allenatore ci ho permesso solo una settimana a testa per le vacanze. Ha già organizzato un sacco di allenamenti…! Vorrei tanto venire…davvero…ma lo sai che ci tengo al basket”

“Oh…se è per il basket! Va bè tesoro…ora devo andare! Ci sentiamo comunque, ok?”

“Certo! Ciao!!” Contaci…Ti chiamerò tutti i giorni!!

Rientro in casa e mi dirigo in camera mia…

“Spero che mi terrai molto impegnato Hana…perché abbiamo davanti tutto il resto dell’estate per rimanere insieme!” Lui mi sorride e mi abbraccia. Io, ovviamente, non perdo l’occasione e lo bacio.

 

 

*Hanamichi*

 

Non parte…non se ne va con quella donna disgustosa. L’ho incontrata un altro paio di volte da quando siamo tornati dal ritiro e il mio odio per lei si è rafforzato ogni volta di più. Non la sopporto proprio e non so ancora perché. Va bè…oltre per quello che ha fatto al mio Kaede…però è anche una cosa istintiva. A pelle la sento questa insofferenza. Suo padre, invece…suo padre è veramente un uomo d’oro: è cordiale, discreto e giocoso e poi lo stimo tanto per tutto ciò che ha passato a causa di quella stupida donna. Seiji invece…non ci ho mai parlato, incredibile! Era sempre fuori casa o impegnato a studiare nella sua stanza e quando lui sta studiando…non lo si può disturbare! Neanche per chiedergli cosa vuole per pranzo. Se no sclera e inizia a fare una scenata lunga chilometri! Ma ce n’è uno normale in questa famiglia?

Mi stacco da Kaede e gli consiglio di disfare la valigia perché se continuiamo così fa prima a lasciarla fatta per la prossima estate e ho qualche dubbio che i suoi piani fossero proprio questi…! Comunque…lui svuota la borsa e io porto i vestiti sporchi nel tinello; mentre sto tornando indietro Seiji mi chiama, mi fa accomodare su un divano in salotto e inizia a tempestarmi di domande sulla vacanza, poi anche su di me (la mia famiglia, i miei interessi…) e alla fine mi chiede quali sono i miei rapporti con Kaede. Anche se non penso che si riferisca a quello che intendo io…è comunque imbarazzante. Sembra una madre che ha intuito che fra il figlio e la ragazza che sta torchiando ci sia del tenero e le fa il 5° grado per decidere se i loro figli le staranno simpatici o meno. Oddio…quanto è assillante! Riesco a mala pena a non sbilanciarmi troppo nelle risposte. E’ un vero segugio.

“Hana…vieni in cucina…ti offro una tazza di the…” Oh Kaede! Grazie! Ti devo la vita!! Ehm…però non mi rassicura molto il suo sguardo…meglio iniziare ad andare a mettere il bollitore sul gas! Però la cucina e la sala sono perfettamente appiccicate…e sento ogni cosa. “Cosa vuoi?” Kaede è così freddo! Quando vuole sa ritornare alla sua vecchia indifferenza. Ma con Seiji è veramente distaccato. Sembra che stia parlando con un estraneo, ma come fa?! Ha vissuto 17 anni con Seiji, anche volendo io non ce la farei proprio!

“Niente…stavamo solo parlando!”

“E tu per parlare fai tutte quelle domande così private?”

“Volevo solo conoscerlo un po’”

“Se vuoi proprio saperlo…lui va bene per me…perfettamente. Ora che lo sai…non parlare mai più con lui…chiaro?”

“Sono solo preoccupato per te e poi volevo conoscere anche qualcosa in più di te e visto che con me non parli mai e con lui sembri così legato…!”

“Se non parlo con te vuol dire che non voglio che tu conosca qualcosa di me e poi…le mie compagnie me le so scegliere da solo! Ad esempio con te non parlo perché tu sei un cattivo esempio per me. Come vedi me la so cavare benissimo da solo!”

Oddio…stavolta c’è andato giù pesante. Oh…sta venendo di qua…

“Kaede…dove vai? Non abbiamo finito!”

Ma il mio amore neanche lo ascolta e infatti entra in cucina…

“Non hai esagerato?”

“No…spero che sia stata l’ultima discussione tra me e quello là. Ero stanco di girarci attorno!! Adesso mi lascerà stare…no?”

“Non penso! Hai scatenato un mostro, Kaede! Ecco che arriva…”

“Parli con lui e non con tuo fratello?! Kaede!! Io sono tuo fratello!!”

“Non mi interessa…”

Mi sento di troppo e Kaede! Kaede è uno spettacolo…continua a fare il the con le sua splendida altezzosità! E’ così bello…ho voglia di baciarlo. Non posso, eh?

 Io so quanto lo diverta provocare in questo modo Seiji. Deve solo non ascoltarlo e far finta che ci sia una fastidiosissima mosca che lo perseguita.

“Non ti interessa?! Abbiamo lo stesso sangue!!”

“E allora? E’ solo il sangue che stabilisce chi mi deve piacere e chi no? E le azioni? E le parole? Non contano nulla solo perché abbiamo lo stesso sangue?”

Ha schiacciato la fastidiosa mosca. Vedo la faccia di Seiji trasformarsi in rabbia pura! Ooooops…io gliel’avevo detto che stava esagerando!

“Dimmelo in faccia!”

Kaede sbuffa, si gira, si appoggia comodamente al ripiano della cucina e lo guarda dritto negli occhi…

“Non ti sopporto e mi dai fastidio! Ora…scusami…ma ho un ospite! Sai dov’è la porta.”

Seiji non ha parole e rimane, imbambolato, a guardare suo fratello che finisce di fare il the. Poi Kaede prende le tazze e mi fa segno di andare in camera sua.

 

Sono passati un po’ di giorni da quella discussione. Le cose fra il mio Kaede e Seiji sono un tantinello peggiorate! Seiji cerca di parlargli ma Kaede non lo caga proprio. Oggi sono tornato a casa sua perché volevo invitarlo per una partitella nel campetto lì vicino: ho suonato al campanello e mi ha risposto Seiji…il problema è che non mi ha aperto. Allora ho fatto uno squillo alla mia volpe e poco dopo l’ho visto uscire con dietro di se Seiji che urlava e a cui si stava formando un bel livido nero sullo zigomo. Eheheh…che ragazzo violento che ho!

 

 

*Kaede*

 

Basta! Non ce la faccio più! Oggi mi voleva persino impedire di vedere il mio Hana…ma si può?! Ovviamente gli ho tirato un pugno.

Comunque sta sera sono intenzionato a di parlare con mio padre. Tutta sta situazione fa male anche a lui e io non lo sopporto ma ho una soluzione!

“Papà…”

“Oh, Kaede! Che c’è?”

“Devo parlarti!”

“Quale onore. Posso registrarti? E’ un momento che passerà alla storia!”

“Nh!” Ma perché non riesce mai ad essere serio?!

“Ehi…stavo scherzando! Allora….”

“Posso trasferirmi a casa di un mio amico?” Adesso lo è…

“………………………………Per Seiji?”

“Non ce la faccio più! Mi continua ad assillare! Gli ho detto di starmi alla larga…ma lui è diventato ancora più opprimente”

“E’ tuo fratello…è preoccupato!”

“E’ mio fratello…appunto! Non mia madre è troppo protettivo e soffocante!”

“Comunque sia non è il modo di affrontare la cosa! Stai scappando!”

“Io NON sto scappando! Sto mettendo fine a una situazione insostenibile. Lui non mi ascolta! Se anche gli spiegassi ciò che penso lui non cambierebbe punto di vista e cercherebbe in ogni modo di farlo cambiare a me. Lo sai che farebbe così!...E io non lo sopporto!”

“In effetti lui è fatto così…………….Ok………Anche se mi dispiacerà non avere più per casa il mio piccolo, silenzioso Kaede!”

“Non sto partendo per l’America…non ancora! Sto solo cambiando quartiere”

“Eheheh…già! Però promettimi che ti farai sentire e che non taglierai del tutto i ponti con tuo fratello,magari un giorno capirà! Ma…i genitori del tuo amico sono d’accordo?”

“Vive da solo con suo fratello. Ti ho già parlato di lui…l’hai anche conosciuto…è Hanamichi!”

“Ah…il rossino! Sì…mi piace quel ragazzo! Quando te ne vai?”

“Sta sera! Seiji non è in casa e non vorrei che pur di non farmi andare via sbarrasse porte e finestre”

“Adesso? Ma è tardi!”

“Non ti preoccupare! Ciao papà…”

Ha accettato, da sta sera andrò a convivere con Hana...E Hisoka, ovviamente! Oddio…che bello!! Sono super euforico! E poi…sono sicuro che lo sarà anche lui. Avevamo già parlato di andare a convivere insieme, una volta all’università. Io ho solo anticipato un po’ i tempi.

Sono sotto casa sua…

Entro con le chiavi che mi avevano regalato a Natale…sembra passato così tanto tempo da quel giorno,sono cambiate così tante cose. Io sono cambiato così tanto!

Entro in camera sua. Ha già finito il turno al locale…ma è veramente così tardi?! Chi se ne frega.

Inizio a baciarlo sul viso…sulle labbra: svegliati amore…devo darti la notizia.

“Mhmmmm…Kaede!” Ohooooo…ma allora mi pensa anche mentre dorme, bene….molto bene!

“Svegliati Hana!”

“Ahaaaa!! Oddio Kaede! Cosa ci fai qui? Che infarto che mi sono preso!”

Prima di parlare però voglio un bacio…e lo ottengo senza alcuno sforzo.

“Ho una piccola novità di cui informati! Ti va di alzarti un attimo?” E lo porto in salotto dove ho lasciato tutte le mie borse…

“Cosa…cosa sono? Come mai tutte queste borse?”

“Bè…mi serviranno un po’ di vestiti e cose del genere visto che da oggi vivo qui con te…con voi!”

Il mio amore è totalmente sbalordito. Poi però si gira verso di me e mi getta le braccia al collo.

“Oddio Kaede! Non stai scherzando…vero? Ma come hai convinto tuo padre? O meglio…Seiji come l’ha presa?”

“Seiji non sa niente!”

“Non sei scappato di casa…vero?”

“Eheheh…no! Ne ho parlato con mio padre e lui ha accettato. Te l’ho già detto che lo adoro, vero?”

“Sì! E io lo amo!”

“Ehi do’aho! Devo iniziare a essere geloso?”

Sorride e mi bacia! Bè…direi che è contento della notizia!

 

L’estate è ormai finita e la mia convivenza con i due tifoni Sakuragi va a meraviglia.

Tra me e Hana va strabene e io sono assolutamente raggiante, anche perché mia madre è praticamente sparita dalla mia vita e mio fratello ha accettato il fatto che mi sono trasferito e adesso, quando vado a casa a trovarli, non mi assilla più e rispetta il mio adorato silenzio. Le mie soluzioni sono sempre giuste e azzeccate.

 

L’estate è finita. E’ stata la più bella di tutta la mia vita. Tranquilla ma veramente felice! Le partite a basket, i baci di Hana, le gite di un giorno alla spiaggia più vicina con, anche, Hisoka e il suo ragazzo (è simpatico!), i baci di Hana, alcuni allenamenti con la squadra, i baci di Hana, le serate passate a chiacchierare con Hana e i Hisoka, i baci di Hana, i vari tornei a basket, a carte e in cucina e…ho dimenticato qualcosa? Ah, sì!...i baci di Hana!!

Mhmmmm…però la mia coscienza mi ricorda che non ci sono stati solo baci. Una sera…dopo il nostro turno al locale (adesso lavoro anch’io lì! Un ragazzo si era licenziato giusto poco dopo il mio trasferimento a casa di Hana e io ho colto la palla al balzo!), dopo che avevo chiacchierato un po’ con Kyoshi e Akane (Ah…le cose con Kyoshi vanno molto bene, ora. Diciamo che abbiamo chiarito che Hana è MIO! E lui mi ha detto chiaramente che lo sapeva già! Ma che si era divertito la notte di capodanno a vedere la mia gelosia!!), eravamo tornati a casa e avevamo fatto la doccia insieme…tanto Hisoka non c’era. Bè…diciamo che quello sera lì i baci non mi sono più bastati e così ho fatto un piccolo regalino ad Hana: è stata la prima volta che ho assaggiato il suo sapore e non è stata neanche l’ultima! Mi piace troppo baciarlo lì e causare un tale piacere in lui e poi Hana dice che sono dannatamente bravo e che lo mando fuori di testa in quel modo.

“Ma allora il basket non è la tua unica dote naturale!”…queste sono state le sue testuali parole dopo che si era svuotato nella mia bocca la prima volta.

E lui non è stato da meno quando me l’ha fatto la prima volta…però lui è stato più…dolce, discreto! Il mio Hana timido e pudico.

Faceva un gran caldo quel giorno, Hisoka era andato all’acqua fan con Jirou e io e Hana eravamo al mare a farci una nuotata. Noi preferiamo l’acqua salata dell’Oceano più che l’acqua delle piscine che sa di cloro…di finto.

Insomma che ci stavamo rinfrescando un po’ in acqua quando ad un certo punto Hana si è diretto verso degli scogli e mi ha fatto cenno di seguirlo…

Siamo usciti dall’acqua e Hana mi ha portato in una piccola grotta ben nascosta…

“Bella vero? Nessuna la conosce! Ogni tanto ci venivo da solo per pensare e rilassarmi…”

“E’ molto bella!”

Siamo rimasti un gran pezzo sdraiati in quella grotta a parlare con la mia schiena appoggiata al suo torace…

Però ad un certo punto Hana mi ha fatto stendere sulle rocce e lui si è sdraiato su di me…e ha iniziato a baciarmi in una maniera così…passionale e sconvolgente che non mi ci è voluto molto per eccitarmi. Lui ha iniziato a percorrere il mio corpo con le sue labbra bollenti raccogliendo le poche gocce d’acqua che ancora imperlavano il mio corpo soffermandomi sui miei capezzoli e poi scendendo fino a scostare il mio costume con i denti e, dopo avermi chiesto il permesso di continuare (e qui mi ripeterò…ma è troppo dolce il mio tesoro!) ha iniziato a baciarmi e a leccarmi e…e lì sono andato in black out. Completamente perso a rincorrere le sensazioni incredibili che mi stava donando il mio amore. Siamo rimasti ancora a lungo lì, dopo, stretti l’uno all’altro coscienti della presenza dell’altro. Poi il sole è iniziato a tramontare e siamo dovuti tornare a riva; abbiamo raccolto le nostre cose e ci siamo avviati lentamente verso casa.

Comunque…dicevo…l’estate è finita e adesso ricominciano i vecchi ritmi tra scuola, allenamenti e lavoro.

 

Poi Hisoka, verso ottobre, è partito per circa una settimana per andare in gita, con la scuola, a Kyoto! E io sono rimasto una settimana da solo con Hana…

 

 

*Hanamichi*

 

Hisoka è partito. Ero un po’ riluttante a farlo partire…insomma ha poi 15 anni (Li ha compiuto ad agosto…il 28!). Quando l’ho fatto notare a Kaede lui ha fatto una faccia molto perplessa e mi ha detto che ‘Appunto! Ha 15 anni! E inoltre è più che auto-sufficiente! Quindi non rompere e fallo andare a questa gita che si divertirà!’

Dopo un po’ raccomandazioni…sì…mi sono fatto anche la lista, e allora? E chi se ne frega se non ci stavano tutte su un foglio protocollo...comunque…dopo un po’ di raccomandazioni il mio fratellino è partito.

Mi mancherà! Che ci posso fare? Lui è il mio fratellino!Però adesso ho Kaede e quindi avrò molto del mio tempo libero occupato e non ci penserò molto.

 

Sono già passati un paio di giorni…e le mie previsioni erano esatte. Kaede è riuscito ottimamente a tenermi impegnato.

Questa sera non abbiamo il turno al locale perché è chiuso visto che il capo doveva andare via per un’urgenza familiare e non si fidava a lasciarcelo gestire a noi. Uffff…per una sera!

Comunque…ho appena attaccato il telefono con Hisoka e adesso vado a sedermi vicino a Kaede sul divano. Sta sera dovrebbe esserci un film carino…

Mi accoccolo contro il mio amore e inizio a guardare tranquillamente lo schermo della tv…ma Kaede non ha nessunissima intenzione di farmi godere il film. Infatti inizia a mordicchiarmi l’orecchio e io sento già lunghi brividi che mi percorrono tutta schiena e poi passano sul davanti…

All’inizio cerco di non dargli assolutamente corda…ma poi come faccio a resistere alla sua bocca così assolutamente perfetta che mi solletica l’orecchio?!

Così mi giro e mi siedo a cavalcioni su di lui iniziando a baciarlo come si deve. Mhmmm…oddio…quelle mani lì mi stanno facendo perdere la testa.

Poi Kaede mi fa stendere sul divano e inizia ad alzarmi la maglietta a maniche lunghe che indosso e ad assaggiare ogni più piccola porzione di pelle che si va a scoprire. Dannata bocca…ma come fa ad usarla così bene?!?! Mhmmmm…

“Ah…K-Kaede!!!”

Arriva ai miei capezzoli e inizia a torturarmeli mentre io mi sfilo totalmente la maglietta.

Io però non ho alcuna intenzione di rimanere fermo e inizio a sfilare il suo maglioncino nero. Adoro quando sotto ai maglioni non mette niente, è così sensuale!

Mentre faccio scorrere sulla sua schiena le mie mani inizio a strusciarmi su di lui…Kaede muoviti! Sto già scoppiando! La mia volpe, però, non ha alcuna intenzione di esaudire le mie richieste perché, dopo avermi torturato per bene con i suoi giochini suoi miei capezzoli, si avventa sul mio collo! Dannato! Lo sa che sono ipersensibile sul collo e poi…per fortuna che sta arrivando il freddo: mi sa che mi lascerà un bel succhiotto il lavoro che sta facendo su quel pezzo di pelle dannatamente sensibile! Sento le mani di Kaede scendere lungo il mio torace, passare leggiadre sui miei addominali, accarezzare distrattamente il mio ombelico e arrivare ai miei pantaloni iniziando a slacciarmeli.

Il mio bacino ormai va per i cavoli suoi e le mie mani hanno trovato il loro posto sul favoloso sedere di questo demone.

Kaede passa a baciarmi le labbra lasciando finalmente in pace il mio collo.

Ahammm…mi ha abbassato totalmente i pantaloni e i boxer prendendo, poi, il mio membro teso fra le sue lunghe dita…

“K-Kaede!”

Tolgo anch’io i pantaloni e i boxer al mio bellissimo ragazzo lasciandolo completamente nudo…sopra di me…

“H-Hana…”

Lui si china e percorre velocemente tutto il mio corpo arrivando alla sua meta…e inizia a baciarmi e a leccarmi fino a quando non lo prende totalmente in bocca. Oddio…lo adoro quando fa così! Non mi posso impedire di portare le mie mani fra i suoi serici capelli…

“Sììììììì…”

Ma questa volta è diverso: prima che io possa venire mi abbandona per abbassarsi ancora di più e iniziare e leccare la mia apertura tra le natiche.

“Ah…ah…ahaaaa…”

So dove stiamo andando a finire…e desidero che Kaede continui, che vada fino in fondo.

Il mio amore si rialza e mi guarda…mi sta chiedendo il permesso di continuare. Io prendo la sua mano e inizio a leccare le sue dita senza mai staccare i miei occhi dai suoi. Vedo il suo torace alzarsi e abbassarsi sempre più velocemente e irregolarmente. Poi mi toglie le dita dalla bocca e accosta le sue labbra alle mie…

Le sue dita intanto, mentre questo nostro bacio continua ad offuscarmi la mente, si fanno spazio tra le mie natiche e arrivano alla mia apertura e sento un dito che si fa strada dentro di me…è un po’ fastidioso, ma la lingua sapiente di Kaede mi distrae e poco dopo riesco a ricavare altro piacere anche dal movimento con cui Kaede cerca di allargarmi…

Sento distintamente anche le altre due dita che entrano dentro di me…sento fastidio, ma mai dolore. Il mio amore è paziente e riesce ad assecondare tutti i tempi che mi servono per abituarmi alla sua intrusione. Alla fine quando anche il terzo dito non mi crea più alcun fastidio…anzi...Kaede si stacca dalla mia bocca ed abbandona anche la mia intimità…lasciando orfana lei e totalmente frustrato me.

Si posiziona bene tra le mie gambe e io le allaccio alla sua vita…

Inizia ad entrare in me e…Fa male…Ma riesco a sopportarlo perché prima mi aveva preparato a lungo. Sento ogni centimetro del suo sesso correre dentro di me fino a che non arriva fino in fondo.

Attende prima di muoversi perché si accorto che sto soffrendo e intanto ricomincia a baciarmi e a massaggiare il mio sesso…

Quando sente che mi rilasso inizia a spingere leggermente, con delicatezza…sento ancora un po’ di fastidio ma presto passa.

All’improvviso sento un gran piacere pervadere tutto il mio corpo…trafigge ogni mia cellula e porta ogni mio muscolo a tendersi…così mi inarco e getto indietro la testa e Kaede inizia a spingere più forte, più veloce…e io mi sento paradiso…

“Ah…Kaede!!! Sì! T-Ti prego…d-di più!”

“Hana…ah…ah…”

Alla fine vengo macchiando i nostri ventri e, poco dopo, sento anche Kaede raggiungere il culmine inondandomi con il suo seme…e io sono felice…

Esce delicatamente da me e mi bacia piano gli occhi chiusi, la fronte, la punta del naso e gioca con le mie labbra…

“Grazie Kaede! Ti amo!!!”

“Ti amo anch’io! Ma perché mi ringrazi? E’ la cosa che più desideravo”

Riposiamo un po’ sul divano, ma poi ci alziamo e ci dirigiamo verso la nostra stanza per dormire più comodamente.

 

 

*Kaede*

 

Abbiamo fatto l’amore. E’ stato bellissimo! E’ stato tutto così naturale, così…perfetto!

I giorni successivi li passiamo a fare l’amore, a scoprire ancora di più i segreti dei nostri corpi. Penso che non mi stancherò mai di accarezzarlo, di baciarlo, di assaggiarlo…

“Hana…adesso potrai controllare molto meglio il mio corpo…non trovi?!”

Già…perché lui non ha mai perso l’abitudine di controllare se vi fossero nuovi segni sulla mia pelle.

 Era diventata un’abitudine…che in questi giorni si è dimostrata anche molto utile visto COME me li faceva i suoi controlli.

“Già…a proposito…oggi non ho ancora controllato!!!”

“Eheheh…ma se sono solo le sette di mattina! Di solito la fai alla sera la tua ispezione!”

“Ufffff…come sei legato alle tradizioni! Vediamo di variare un po’!” E mi si rovescia addosso iniziando a baciarmi e a sguinzagliare le sue mani curiose in giro per il mio corpo.

 

Adesso…scusate…ma voglio un po’ di privacy e voglio godermi il presente. Attimo per attimo! Questo presente pieno di felicità e, partendo da questo, mi si prospetta un gran bel futuro sia prossimo (sto per fare l’amore con l’altra metà della mia anima…vedete voi!), sia lontano…perché passerò tutta la mia vita vicino, anzi, incollato all’altro pezzo del mio cuore.

 

*Owari*