Disclaimers:  minific sulla puntata di martedi’ scorso di Saiyuki, quella in cui Homura combatte con Goku, e solo con lui (*_*) continuando a ripetere fra se e se “Diventa più forte Son Goku” (*_*)

I personaggi sono di Kazuya Minekura, che decisamente SA come farci sbavare °ç°

Io li uso giusto per sbavare meglio :P

(piccola nota: se volete un consiglio, leggetela lentamente con in sottofondo “for real piano version” dalla OST di Saiyuki, e cercate di ricordarvi la scena dell’anime *_*)

 


Oro

di ZZZ


-Ancora di più!- Gli grido.

Il suo pugno sbatte con forza contro la mia mano. Non posso dire che non mi abbia fatto male. Non quanto lui credeva avrebbe fatto, sicuramente. Ma comunque non mi basta. Non è questa la sua vera forza, non me ne accontento. Combatto con lui da qualche minuto ormai, e la sua rabbia diventa sempre più grande, ma non è sufficiente. Non può riuscire a sconfiggermi, lo sappiamo bene entrambi. Ma nemmeno io lo sconfiggerò: non è questo, il mio obiettivo. Non voglio ucciderlo. Non posso ucciderlo.

Le sue pupille dorate si conficcano nelle mie, dentro i miei occhi, uno dei quali è dello stesso colore dei suoi. Fanno male, quelle sì. Molto più male del suo pugno. Fa male il suo sguardo frustrato, che mi guarda mentre il desiderio di uccidermi sembra traboccarne fuori. Fa male che lui mi guardi e veda in me un nemico. Invincibile, da ammirare per la sua forza, ma comunque un nemico. Senza essersi mai nemmeno chiesto chi fossi, io. Perché li abbia attaccati, perché combatta contro di loro.

Pupille dorate. Gli occhi di coloro che arrecheranno sventura. Una frazione di secondo è il tempo che ho a disposizione per sprofondarci dentro. E in questo tempo infinitamente piccolo, penso a tutto quanto insieme. A te che hai gli occhi come i miei, demone imprigionato con una storia lunga cinquecento anni. Demone che stai al servizio di un uomo. Un bonzo, un uomo eletto, ma comunque un uomo.  Lui, sa? Lui conosce il significato del guardarsi in uno specchio e scorgere nel riflesso d’oro, splendido, abbagliante, dei propri stessi occhi, il marchio della maledizione?

Lui è soltanto un uomo.

Io sono un dio. Il dio della guerra. Il dio di quello che più si avvicina alla tua vera natura, a quella natura che quel dispositivo di controllo relega in fondo al tuo essere.

Tu dovresti appartenermi. E invece..sono io. Che appartengo a te.

E intanto ho di fronte i  tuoi occhi. I tuoi occhi giganteschi e innocenti, che mi fissano infuriati. Ho di fronte i miei occhi riflessi nei tuoi. Ho di fronte, inequivocabile, insopportabilmente innegabile, il tuo essere in me. Il tuo aver cominciato a vivere in me da tempo.

Strattono la tua mano attirandoti a me. Il tuo odore, il tuo respiro si fa più vicino. Stringo più forte il tuo pugno, e mentre ti avvicino a me, incapace di resistere, con un movimento veloce, veloce da non poter essere visto, veloce da non poter essere identificato da nessuno di coloro che ci circondano, rubo un bacio dalla tua bocca. Un bacio di un istante, giusto il tempo di succhiare le tue labbra, giusto il tempo di conoscere il tuo sapore. Giusto il tempo di placare per qualche momento la mia sete. Chiudo gli occhi, e ti bacio.

Non hai tempo di reagire.

Il mio ginocchio si conficca nel tuo stomaco, togliendoti il respiro, e ti scaravento giù dal tetto dell’edificio su cui siamo.

-Diventa più forte, Son Goku.-

Diventa libero.

Diventa mio.

 

 


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