Disclaimers : Tutta la ciurma appartiene a Kazuya Minekura

Note : Premetto che avevo progettato la fic in modo COMPLETAMENTE diverso... Doveva essere qualcosa di + serio, senza scene hot (delle quali, ormai, non riesco + farne a meno, purtroppo), i personaggi non dovevano essere OOC (soprattutto Sanzo, ke ride ogni 5 minuti, ma che dico, ogni 5 secondi). I personaggi si sono mossi x i fatti loro, tirandomi in ballo le scene X e praticamente alla fine la fic è diventata lo schifo che vi costringerò a leggere... Non ne sono affatto soddisfatta, ma ormai... tanto vale postarla, no?

 

 


Ora e per sempre

di Rina Inverse


Ma chi sono io?

Cosa sono?

Da dove vengo?

Perchè sono qui?

Perchè esisto?

Sono queste le domande che mi pongo sempre, ogni giorno, ogni ora, ogni attimo della mia infausta e indesiderata esistenza...

Vorrei potermi dare delle risposte, di qualsiasi tipo, negative o positive, purchè siano risposte...

E invece, non posso fare altro che restare qui, solo, indesiderato e maledetto...

Il mio nome?

Dovrebbe essere Son Goku...

Dico "dovrebbe" perchè ho vaghi ricordi, solo vaghissimi ricordi, di un uomo dai lunghi capelli biondi che usava chiamarmi così...

Sono solo ricordi lontani, poco chiari nella mia mente e che, soprattutto, non danno alcuna risposta alle mie incessanti domande.

Chi mi ha rinchiuso in questa grotta?

Perchè l'ha fatto?

E l'uomo dei miei ricordi, esiste davvero?

Se esiste, perchè non viene a prendermi?

Perchè mi ha abbandonato?

Ormai sono trascorsi talmente tanti anni, che non ricordo più nemmeno quanti siano effettivamente, 400 o forse 500?

Ricordo solo di una notte buia, con una grande luna, mia unica compagna, la notte in cui nacqui...

E ricordo, poi, delle catene, robuste e molto resistenti, che mi hanno trascinato all'interno di questa maledetta caverna.

Forse non dovrei dire "maledetta" perchè è come se fosse mia madre...

In questa caverna, scavata nel cuore di questa montagna, mi sento come nel grembo di una madre...

Una madre...

Molte volte mi è capitato di udire i passi della gente, i loro discorsi, e così ho capito che la persona che ti mette al mondo viene chiamata "madre"...

Ma di persone avente per madre una montagna no, non ne ho davvero mai sentite...

Ma allora, sono forse un mostro?

Più volte ho pensato che la risposta a questa domanda fosse affermativa...

Orecchie lunghe, unghie affilate e zanne non si addico ad un normale essere umano, per ciò che ho avuto modo di vedere.

Se sono un mostro, forse sono stato rinchiuso qui perchè la gente mi temeva, forse avevano paura di me?!?

Se sono ciò che sono, sarò costretto a restare in solitudine sino alla fine dei miei giorni...

Sono sempre stato solo?

Non ho mai avuto nessuno accanto?

E quel misterioso uomo dai lunghi capelli biondi?

Perchè non ritorna?

Perchè???

Ricordo davvero poco di lui...

Penso che, se ritornasse, non sarei neppure in grado di riconoscerlo...

No, perchè quei suoi occhi, quei suoi limpidi occhi viola li ricordo, e li riconoscerei tra mille.

Ma allora, perchè non torna?

Perchè mi ha lasciato tutto questo tempo qui, da solo, in questa grotta?

E se è vero che sono nato qui, a quando risalgono quei ricordi?

Anche quell'uomo è stato rinchiuso qui?

No, non mi pare...

Ricordo di pomeriggi trascorsi nella spensieratezza e nel divertimento...

Ma allora, sono forse uscito da questa prigionia?

E se ciò fosse vero, chi, poi, mi ha riportato qui?

DANNAZIONE, PERCHE' NON RIESCO A RICORDARE NULLA???

Ed ecco sopraggiungere le lacrime che, come ogni volta, prendono il sopravvento...

Ma nessuno mi assiste in questo pianto, nessuno l'ha mai fatto, e nessuno mai lo farà...

-Taci, stupido, poichè il tuo assillante pianto disturba la mia preghiera!!!-

Una voce???

Un po' arrogante, ma sicuramente una voce...

E sembra avercela con me...

Sollevo lo sguardo, e timidamente poso gli occhi sulla figura che mi è di fronte: un giovane ragazzo, con dei bei capelli biondi, come l'oro, vestito con strani abiti cerimoniali, con un segno rosso sulla fronte, ha uno sguardo truce, che stona davvero con i bellissimi occhi viola che figurano sul suo volto...

Deve essere di nobile rango, poichè esprime eleganza in ogni movimento...

-...- vorrei dirgli qualcosa, ma le parole non escono dalla mia bocca, così ritorno a fissare il pavimento.

Sono proprio un idiota!!!

Una volta che mi capita di parlare con qualcuno, anche se questo mi rimprovera di fare rumore, non riesco a spiaccicare una sillaba...

Sarà per via dei suoi occhi, che tanto mi ricordano quelli dell'uomo con cui ho condiviso alcuni preziosi momenti della mia vita.

Lui non apre più bocca, e si volge per tornare indietro.

Non voglio restare ancora una volta solo...

Cerco di allungare un braccio, passando per le strette barre della mia prigione, sussurrando parole sconnesse, solo lettere atone, nel tentativo di farmi udire da quel ragazzo, che stava per andare via.

-Ah... gn...- non riesco a pronunciare una sola parola che abbia senso, e nuovamente le lacrime ricominciano a scorrere lungo le mie guance.

Lo sento voltarsi...

Almeno sono riuscito a farlo fermare.

Sollevo ancora una volta lo sguardo da terra, e lo poso su di lui.

Noto che ha ripreso a camminare, ma questa volta, viene verso di me.

Resta fermo, ad un passo da me, suddivisi solo dalle fredde barre che costituiscono il mio carcere.

Allunga una mano verso di me, ed un bagliore accecante ne esce fuori.

Non riesco a guardare, gli occhi mi bruciano, così li socchiudo, voltandomi di lato.

Appena riesco a riaprire gli occhi, mi accorgo che ha disintegrato le catene che avevo ai polsi e alle caviglie e che ha distrutto le barre della mia prigione.

Lo guardo spaventato...

-Vieni con me- e mi porge la mano, quella stessa mano da cui ha emanato quel bagliore terribile...

Io non ci penso due volte, finalmente sono libero...

Non mi importa cosa ne farà di me questo ragazzo, ma sarà sempre meglio che passare la fine dei miei giorni in questa caverna.

Stringo forte la sua mano, che può emanare un così distruttivo potere, e che ora stringe la mia, con fare protettivo...

Dopo un po' arriviamo in prossimità di un tempio.

Sempre tenendomi per mano, mi conduce all'interno, dove lo accolgono molti altri uomini, vestiti in modo simile a lui.

-Onorevole Sanzo Houshi, ci avete fatto stare in pensiero...

Perchè non ci avete informato che sareste stato via?

E chi è questa strana creatura che avete con voi?- chiede uno di quelli, indicando malamente me...

-Tu parli un po' troppo per i miei gusti...- risponde il ragazzo, che stringe maggiormente la mia mano.

Tutti gli altri monaci non osano più proferire parola...

E' bastato un solo sguardo gelido di questo ragazzo ad azzittirli.

-Lavatelo, sfamatelo e dategli dei vestiti puliti...- e detto questo, mi lascia con quei tizi, mentre lui se ne va.

I monaci mi guardano in modo bieco, ma li sento dire che non possono opporsi, e mi conducono in una stanza con un grande recipiente pieno d'acqua.

Mi ordinano di togliermi i vestiti e di immergermi nell'acqua, ed io faccio ciò che mi è stato detto senza proferire parola.

Dopo essermi immerso nell'acqua, mi versano sulla testa e sul corpo della polvere molto profumata, e dedicano molto tempo ad insaponarmi per bene, lamentandosi continuamente per il vergognoso lavoro che gli era stato affidato...

A operazione terminata, mi fanno indossare una sorta di tunica rossa, e legano i miei capelli in un codino.

Poi mi conducono in una cucina, mi fanno sedere ad un tavolo, con dei piatti pieni di cibi dalla bella apparenza, che provvedo a spazzolare in 5 secondi netti, lasciando di stucco tutti i presenti...

Ma che volete...

Sono 500 anni che non tocco cibo, ed ho ancora tanta fame...

Ma sarà bene che questo non lo dica, già mi possono poco vedere, se poi aggiungo ciò, finirà che mi riporteranno un'altra volta nella grotta...

-Speriamo che l'onorevole Sanzo resti soddisfatto...- e mi conducono fuori, lungo un corridoio, fino al una porta, chiusa.

Bussano, e sento una voce familiare dare il permesso per entrare.

Entriamo, e trovo il ragazzo che mi ha sottratto dalla prigionia, seduto su una sedia, davanti ad un tavolo, con centinaia di cartacce sopra.

-Ecco, sommo Sanzo Houshi, abbiamo eseguito i vostri ordini.

L'abbiamo lavato e vestito, e gli abbiamo dato da mangiare...

Praticamente ha consumato le provviste per un mese...- dice uno di loro, con voce acida.

-Non mi pare di averti fatto alcuna domanda...

Ora andatevene, immediatamente!!!

Solo tu, resta qui...- dice, verso di me, ed io obbedisco.

Mi guarda per un po', ma poi torna a fissare le cartacce sul tavolo.

Fisso il pavimento, non sapendo dove altri guardare.

Non so davvero cosa ne sarà di me...

Non so chi sia quest'uomo, e soprattutto, perchè ho come l'impressione di conoscerlo da sempre...

Eppure, credo di non averlo mai visto in vita mia...

Interminabili attimi di silenzio intercorrono tra noi, poichè nessuno dei due si accinge a voler aprire bocca.

Ma non posso continuare così!

Quanto meno devo esprimergli la mia riconoscenza, per avermi sottratto dalla prigionia...

-Emh...

Scu... scusate... vorrei rin... ringraziarvi per ciò che... che avete fatto per... me...- riesco finalmente a pronunciare più di due parole assieme, mentre giocherello un po' con le dita delle mie mani per tenere occupato lo sguardo e non incorrere nel suo, troppo profondo perchè io riesca a sostenerlo.

-Ah, bene...

Allora sei capace di parlare.

Temevo che usassi la lingua solo per mangiare.

Allora mi sbagliavo...- e tenendo il mento poggiato su una mano, mi sorride gentilmente.

Sembra quasi un'altra persona, rispetto a quella acida di poco prima...

Lo guardo ammaliato, e perso nel suo dolcissimo sorriso, senza riuscire più a pronunciare una sola sillaba.

-Dai, vieni a sederti qui- mi dice, e mi avvio verso di lui, pronto a sedermi sulla sedia davanti a lui, se non chè -No, siediti qui- e mi indica le sue gambe.

Allora faccio come mi ha detto, e mi siedo timidamente sulle sue gambe, dandogli le spalle.

-E adesso voltati!!!- mi sussurra, ma sembra più una richiesta che un ordine.

Ancora una volta faccio come mi è stato detto, mettendomi a cavalcioni su di lui, allargando le gambe e poggiando la schiena al bordo del tavolo.

-Sei proprio... una strana creatura...- mi dice, sollevandomi il mento con due dita, e costringendomi a guardarlo negli occhi -... una strana, ma bellissima creatura...

Non vuoi dirmi come ti chiami?- mi chiede, mentre con tocchi leggeri sfiora il mio viso e con il pollice passa lentamente sulle mie labbra.

-Mi... mi chiamo Goku... Son Goku- gli rispondo, quasi in trance per quanto è bello, come se i suoi tocchi mi stessero conducendo in un luogo di oblio e perdizione.

-Goku?

Mi piace, mi suona bene...

Allora il tuo nome resterà tale...- mi sussurra ad un passo dalle mie labbra.

-Ed io... potrei conoscere il nome della persona a cui devo... la mia salvezza...

Onorevole Sanzo Houshi, se non ricordo male...- gli chiedo timidamente, sperando di non farlo arrabbiare per aver ecceduto in sfrontatezza.

-Hai buona memoria, Goku...

Oppure è solo la mia fama che ti spinge a ricordare il mio nome?- alza un sopracciglio.

-No, signore...

Non offendetevi, ma sino ad ora non avevo mai avuto modo di udire parole su di voi...

Quindi è solo l'incredibile riconoscenza che nutro nei vostri confronti che mi spinge a ricordare il vostro nome...- e piego lo sguardo, per la vergogna.

-Bhé, l'avevo immaginato...- e mi risolleva il mento -... però non tenere lo sguardo basso.

Mi danno fastidio le persone che, quando camminano, non guardano dove vanno...

Non farlo mai più!!!

Sei così bello, Goku...

Non hai motivo di tenere chini gli occhi, questi occhi stupendi colore del sole...- e queste parole causano un arrossamento sul mio volto, ma non piego più lo sguardo, perchè l'onorevole Sanzo  ha detto che gli dà fastidio...

Ricomincia ad accarezzare le mie labbra con il pollice, e ad un certo punto, ho come il desiderio di allungare la lingua fino a poterlo toccare quella pelle candida, e lo faccio.

Appena mi rendo conto del mio gesto, però, è ormai troppo tardi.

La mia bocca non ha intenzione di separarsi dalla sua mano, e continuo a leccare avidamente le sue dita, così lunghe e belle, candide come la neve, che tante volte ho visto cadere, senza poterla mia toccare, poichè appena la afferravo, si era già sciolta.

 

Riprendo coscienza di ciò che sto facendo, e con grande sforzo, mi costringo ad allontanarmi da lui.

-Vi prego... scusatemi...

Non so cosa mi sia preso...- non so davvero cosa dire per farmi perdonare...

-Perchè hai smesso?

Era molto piacevole...

Vuoi dimostrarmi di saper usare la lingua anche in altri modi, oltre che a parlare e a mangiare?- mi chiede, con voce suadente e occhi sensuali, e mi attira verso di se, poggiando le sue labbra sulla mie.

E' molto piacevole, dolce, finchè tutto ciò non si trasforma in ardore, infatti sento la sua lingua entrare nella mia bocca, e accarezzare la mia con passione, per intraprendere un duello senza vincitori nè vinti.

Mi ritrovo, così, a ricambiarlo con ugual passione, facendo scivolare la mia lingua lungo le sue labbra, cercando la sua...

Nella foga, mi solleva tra le braccia, e mi deposita sul tavolo.

Io invece, inconsciamente, lego le gambe attorno alla sua vita, incredibilmente sottile e soda, e ben presto mi ritrovo completamente in balìa di quel ragazzo così bello da sembrare irreale; così bello, da sembrare perfetto, eppure così reale, per l'incredibile passione che mi stava facendo provare...

Questo deve essere ciò che la gente chiama "bacio", ma dubito che in molti lo sappiano fare bene come lui.

Quando abbandona la mia bocca, sento come un vuoto incredibile, che vorrei colmare di nuovo con la sua lingua e con le sue labbra belle e morbide, ma non posso assolutamente confessargli questo desiderio...

Mi guarda negli occhi, con uno sguardo talmente accattivante, da farti restare a bocca aperta -Hai visto, come la sai usare bene questa dannata lingua?

Avanti, baciami un'altra volta, così vediamo se hai afferrato il concetto...- ed io non me lo faccio di certo ripetere due volte, e subito mi avvento sulla sua bocca, nella sua bocca, e cerco di imitare ciò che ha fatto lui prima, sperando di non deludere le sue aspettative.

Mentre lo bacio, lui accarezza la mia schiena con le gelide dita, fino ad arrivare alle mie gambe, avvinghiate ai suoi fianchi, facendomi correre un brivido lungo la schiena.

Gli passo le braccia attorno al collo, per attirarlo ancora di più a me, perchè non voglio assolutamente che, questa volta, il nostro bacio abbia fine...

Ma non avevo fatto i conti con l'aria dei nostri polmoni, che ormai, cominciava a scarseggiare.

Così separiamo le nostre labbra.

Entrambi respiriamo affannosamente, alternando gemiti a sospiri...

-Cazzo, sei davvero in gamba...

E adesso, vuoi provare qualcosa di veramente eccitante?- mi dice, facendo l'occhiolino.

Io non ho la forza di rispondere nulla, devo ancora riprendermi dalla travolgente passione di prima, quindi annuisco soltanto, tra un gemito e l'altro.

Lui sorride sornione, e con tocchi lenti e calcolati, mi sfila la casacca della tunica e si avvicina, pericolosamente, ai miei capezzoli, che sono ora turgidi e duri.

Prima lascia una umida scia di saliva sul mio collo e sui miei pettorali, e poi prende tra i denti un capezzolo, mentre tortura l'altro con le dita, procurandomi un doppio piacere incredibile.

Gemiti incontrollati escono dalle mie labbra, parole sconnesse e senza alcun significato, sento solo i suoi denti e le sue dita sui miei capezzoli, inoltre sento qualcosa che spinge contro le mie natiche, qualcosa che cresce sempre di più...

E poi sento anche un dolore al basso ventre, e quasi non riesco più a reggere le gambe, che sono ancora allacciate ai suoi fianchi.

Stringo le braccia attorno al suo collo, mentre accarezzo i suoi capelli d'oro.

Quando lo vedo sollevare la testa dal mio petto, sorridente, arrossisco, pensando ad alcune cose indecenti che è meglio censurare...

E' troppo bello, con il viso leggermente arrossato, mentre si passa più volte la lingua sul labbro superiore.

Senza una parola, lo vedo scendere con la lingua, fino a giungere al mio inguine, dove lascia una scia di baci, attorno al mio ombelico, e poi, intrufola una mano sotto i miei pantaloni, prendendo in mano la mia virilità, che era già eretta e gonfia, mentre con l'altra mano, mi sfila un po' i pantaloni, giusto quel poco che gli consente di avere in bella vista il mio membro turgido.

Con sguardo sensuale, lo vedo avvicinarsi con il volto alla mia virilità, lo vedo allungare la lingua, assaporando già il piacere che mi avrebbe procurato, ma nel momento meno opportuno...

-Onorevole Sanzo!!!

Cosa vi è successo, perchè non aprivate la port...

Ahhhh, ma... ma cosa state...- uno di quei maledetti sacerdoti ci ha interrotti, e non oso ripensare allo sguardo di Sanzo, che da acceso e passionale, è diventato colmo d'ira...

-Da quanto si entra nella MIA stanza senza permesso?- bastano queste poche parole perchè tutta l'aria intorno si faccia di ghiaccio.

Il sacerdote trema come una foglia, tirando in ballo le scuse più assurde, senza comunque riuscire a placare l'animo di Sanzo...

Alla fine se ne esce con uno "scusatemi" e informa Sanzo che tra breve ci sarebbe stata un'importante cerimonia alla quale non poteva mancare, in onore di un certo Komei Sanzo.

Vedo Sanzo irrigidirsi di colpo, ma solo per un istante, e poi raggela il malcapitato -Bene, e adesso sparisci immediatamente dalla mia vista, prima che ti faccia fuori...- e quello esce dalla stanza.

-Mi sa che per ora dobbiamo finire quì, Goku...- e con queste poche parole separa le mie gambe dai suoi fianchi, e si allontana dal tavolo.

Si ricompone un po', sistemandosi le vesti candide, poi si rivolge verso di me e mi invita a seguirlo.

Mi conduce davanti ad una porta, e mi invita ad entrare.

-Questa è la mia stanza da letto!

Finchè non sarà pronta la tua, potrai restare qui...- socchiude la porta alle sue spalle -...tu aspettami, così quando torno andiamo avanti con la lezione- e posa un leggero bacio sulle mie labbra, poi se ne esce, chiudendo la porta.

Ecco, sono di nuovo solo, e chissà tra quanto tempo ritornerà Sanzo...

Mi ha lasciato con un senso di vuoto incredibile, come se mi mancasse qualcosa...

Il ricordo della sua mano sul mio membro è ancora vivida nella mia mente...

E solo il pensiero che sarebbero bastati pochi istanti, e anche la sua lingua avrebbe avuto modo di accarezzare la mia virilità, mi fa venire una forte rabbia verso quel maledetto rompiscatole...

Ma non aveva altro momento per venire?

No, non resisto...

Il dolore all'inguine è troppo forte, credo che dovrò porvi rimedio da solo...

Mi stendo, così, sull'enorme letto che c'è al centro della stanza, e inizio a passarmi le mani sui pettorali, stringendo i capezzoli tra le dita, dopo essermi sfilato la casacca, gemendo e sospirando, immaginando che lì con me ci fosse Sanzo, e che proprio lui mi stesse riservando quel trattamento.

Dai pettorali, scendo poi fino a giungere all'inguine, ma non mi fermo lì, e con un solo gesto, mi sfilo i pantaloni, gettandoli in un angolo dell'immensa stanza, e prendo in mano la mia virilità pulsante dalla frustrazione, perchè è stata privata del piacere proprio sul più bello...

Non mi accontento, però, di averlo in mano, così inizio ad accarezzarlo per tutta la lunghezza, fermandomi sulla punta, e scendendo ancora, fino ai testicoli.

Inizio, così, a pompare sempre più forte, gridando per il piacere che mi stavo procurando.

Un flusso bagna così la mia mano e, curioso di saggiarlo, la porto alla bocca, e ci passo la lingua sopra...

Dolce, molto dolce.

Con la mano ancora bagnata, decido di provare ancora una cosa...

Poichè prima, quando stavo con Sanzo, sentivo qualcosa che sbatteva contro le mie natiche, e mi piaceva, perchè non provare da sè...

Con la mano ancora umida, scivolo lungo il mio corpo, fino a trovare l'apertura tra i miei glutei.

Prima la bagno un po', quindi faccio penetrare un dito, poi un secondo, e infine, un terzo...

Inizio a muovere le dita al mio interno, finchè non trovo un punto particolare che mi procura maggior piacere.

Riprendo poi a pompare, con la mano libera, sul mio sesso, allo stesso ritmo con cui spingo da dietro.

Il piacere aumenta, e con esso, aumenta anche il senso di solitudine che provo...

L'idea che sono le mie stesse mani ad entrare e uscire del mio corpo quasi mi disgusta.

Ma mi disgusta anche l'idea che, immaginando Sanzo, io riesca a provare quel piacere immenso.

Dovrei provare vergogna per me stesso, e invece...

Invece non vedo l'ora che ritorni da me, perchè voglio ricevere ancora una volta le sue carezze e i suoi baci.

Voglio che le sue mani percorrano il mio corpo, sul mio corpo e dentro il mio corpo.

A questi pensieri, nuovamente bagno la mia mano con un fluido caldo, con un gemito più forte dei precedenti.

Senza forze, ricado sul letto.

Perdo così la cognizione del tempo, e non sono più in grado di ragionare, perchè cado tra le braccia di Morfeo.

Dopo chissà quanto tempo, avverto la presenza di qualcuno all'interno della stanza, e mi sveglio di soprassalto, ma mi rendo subito conto che è solo Sanzo.

Ma mi sembra molto diverso, rispetto a poco prima, quando mi ha lasciato qui.

Lo guardo, ma lui mi sembra assente, completamente in un altro mondo.

Con le gambe accavallate e il mento sorretto da un gomito, guarda fuori dalla finestra il cielo, e tutta l'aria intorno, ormai è calata la notte, e la stanza è illuminata solo dalla flebile luce della luna...

-Bentornato, Sanzo...- sussurro, sperando di non averlo disturbato troppo, e senza sperare che comunque mi rispondesse.

Lo vedo voltarsi lentamente verso di me, e il suo viso, a metà tra la luce e l'ombra, è ancora più bello: i suoi occhi sono come due splendide gemme viola, e risplendono in tutto quel buio.

Ha uno sguardo assente, come se dentro fosse completamente svuotato, come se, ormai, non gli fosse rimasto più nulla per cui vivere.

Non oso chiedergli nulla, poichè non saprei davvero da che parte cominciare.

Noto però, che tra le mani stringe un rotolo, credo si chiami "sutra", una sorta di foglio su cui dovrebbero essere incise delle preghiere, o almeno credo.

Sanzo abbassa lo sguardo, e lo posa sul rotolo che stringe tra le mani, come fosse la cosa più preziosa che potesse avere.

Non so davvero cosa fare...

Non ho idea di cosa possa essergli successo, ma avrei tanta voglia di scoprirlo.

Mi alzo dal letto, e mi avvio verso di lui.

Ma mi fermo a metà strada, poichè mi accorgo che Sanzo ha sollevato lo sguardo, e ora ha incatenato i suoi occhi ai miei.

Rimango immobile davanti a lui, finchè non si alza dalla sedia su cui era seduto, lasciando scivolare dalla mano il rotolo che prima stringeva, e corre verso di me, cadendo in ginocchio davanti a me, e stringendomi per la vita...

-Perchè, perchè maestro, perchèèèèèèè...

Perchè sei morto per proteggermi...

Perchè non sono stato in grado di difenderti dalla furia di quei maledetti demoni...

Perchè non sono morto io al tuo posto...

PERCHEEEEEEEEE'...-

Sono sconvolto, e non posso fare altro che circondare il capo di Sanzo tra le mani, per infondergli un po' di coraggio, o di qualsiasi altra cosa possa aiutarlo a superare questo brutto momento...

A dire il vero, non è che abbia ben capito cosa sia successo...

Morte... un maestro... il maestro di Sanzo...

Però una cosa l'ho capita, e bene: Sanzo ha detto che avrebbe preferito morire al posto di questa persona...

Questa sola idea basta per farmi rabbrividire...

Basta per farmi girare la testa, e stringere ancora più forte Sanzo a me, per la paura che possa sfuggirmi da un momento all'altro.

-...Sanzo...- la mia voce è più un sussurro che altro, ma lui è riuscito a percepirlo ugualmente, infatti stringe ancora più forte le mani attorno ai miei fianchi, finchè lo sento smettere di singhiozzare, segno che, forse, si è addormentato.

Delicatamente, cerco di sollevarlo da terra, fino a condurlo sul suo letto, dove lo adagio dolcemente, ricoprendolo con il lenzuolo leggero, dopo averlo spogliato degli abiti cerimoniali.

Poi trascino una sedia al capezzale del letto, e stringendo una mano al "mio" Sanzo, mi metto a dormire, poggiando la testa al bordo del letto.

Le prime luci dell'alba feriscono i miei occhi, facendomi svegliare.

Trovo ancora Sanzo che dorme, e la sua mano è ancora stretta alla mia.

Subito, però, si sveglia anche lui, e mi guarda dritto negli occhi.

Mi sorride.

Io arrossisco, perchè Sanzo ha capito che sono rimasto accanto a lui tutta la notte.

Mi sussurra un flebile -Grazie- e mi sorride ancora una volta.

Questa volta, però, non resisto, e mi chino sulle sue labbra per baciarlo.

Salgo a cavalcioni sul suo torace, e mi avvinghio alle sue spalle, per poter approfondire ancora di più il bacio.

Le nostre lingue accendono un vortice di passione e di fiamme, tale che non vorrei più separarmi da lui.

Quando siamo costretti a sciogliere il bacio, sento i miei occhi riempirsi di lacrime...

-Perchè piangi, Goku?- mi chiede, con tono preoccupato...

Non so davvero cosa rispondergli, non vorrei mai ricordargli la serata appena trascorsa.

-Perchè... ho paura di poterti perdere... per sempre...- mi copro gli occhi con una mano, per celare le lacrime che, incessantemente, continuano a scendere lungo le mie guance.

Sanzo allunga le braccia, fino a prendermi il volto tra le mani, attirandomi verso di sè.

-Questo non accadrà...- e lecca via dal mio viso le tracce che avevano lasciato le mie lacrime.

Poi torna a baciarmi sulle labbra, stuzzicando con la lingua il mio labbro inferiore, che subito risponde alla provocazione, lasciando libero accesso.

Sanzo inverte quindi le posizioni, trovandosi subito sopra di me...

Dopo un bacio mozzafiato, scivola lungo il mio collo, lungo i miei pettorali, mordendo e leccando ogni millimetro di pelle che gli capita a tiro, sotto quelle dannate labbra maliziose.

Credo che abbia una particolare passione per i miei capezzoli, poichè appena ci arriva, ne prende uno tra i denti...

Tracciando cerchi immaginari di saliva attorno ad esso, dovrei quasi considerarla una tortura...

Una lenta, ipnotica, dannata tortura...

Cingo la sua vita con le gambe, cercando un maggiore contatto, che finalmente arriva...

Sanzo mi sfila velocemente i pantaloni, dopo avermeli fatti scivolare lungo i suoi sinuosi fianchi...

Ora sono completamente nudo, davanti ai suoi occhi da predatore.

Ricomincia a percorrere il mio corpo con la lingua, e ovunque passa, mi sento letteralmente andare a fuoco...

Voglio Sanzo dentro di me...

Ma con quale faccia potrei mai chiedergli una cosa simile...

Se lo facessi, non potrei più guardarlo in faccia...

Quando, però, lo vedo iniziare a sfilarsi la tuta nera, dei brividi scendono lungo la mia schiena.

Posso ammirarlo in tutta la sua splendida nudità, posso ammirare i suoi pettorali candidi e scolpiti, la sua pelle lattea e le sue gambe lunghe, le braccia esili e le mani affusolate...

Sembra una divinità, una visione celestiale, ma con lo sguardo di un demone famelico...

Non è possibile descriverlo con altri aggettivi..

Sanzo è Sanzo.

Perso nei miei pensieri, non mi sono accorto che ormai si è completamente spogliato, e mi guarda con occhi accesi dal desiderio, e credo che abbia scovato gli stessi sentimenti anche nei miei.

Infatti lo vedo avvicinarsi sempre più alle mie labbra, fino a quando non se ne impossessa, facendo penetrare prepotentemente la sua lingua nella mia bocca, in cerca di un contatto con la mia, e lo trova.

Stringo le braccia attorno al suo collo, per cercare un contatto ancora più intimo, mentre con le gambe, circondo la sua vita, mentre lui accarezza la mia testa con le dita sottili.

Quando sciogliamo il bacio, lo sento sussurrarmi -Goku, è troppo che ti desidero, non credo che resisterò a lungo...- e poi mi bacia sulla fronte.

-Non aspettavo altro...- riesco a confessargli, ma arrossisco subito dopo.

Sanzo mi sorride, e inizia a lasciare una scia umida di baci, che parte dal mio collo, passa sui miei pettorali, gira attorno ai miei capezzoli, scende fino all'inguine.

Si ferma in direzione del mio membro eretto, e senza indugiare troppo, lo prende completamente in bocca...

E questa volta non ci sono dannati monaci che vengono ad interromperci...

-Ah... ahhhh...

Continuate, onorevole Sanzo, vi prego...- mi ritrovo, così, a scongiurarlo di andare avanti, e le mie richieste non vengono trascurate: Sanzo aumenta il ritmo, alternando la lingua ai denti, lasciando che il mio membro entrasse e uscisse dalla sua bocca ripetutamente, finchè io, non riuscendo più a resistere, inondo le sue labbra con il mio seme, e lui beve tutto sino all'ultima goccia, come fosse un nettare prezioso a cui possono accedere soltanto le divinità.

Poi lo vedo risalire lungo il mio corpo, fino a raggiungere le mie labbra, che chiude subito con le sue.

Posso ancora sentire il mio sapore dalla sua bocca, ma è molto più dolce di quanto ricordassi, forse perchè lo saggio direttamente dalle labbra di Sanzo...

Dopo un lungo bacio "bagnato", fa scendere una mano lungo i miei fianchi, fino a giungere all'apertura tra i miei glutei.

Con le dita ancora umide, mi penetra, prima con uno, poi con due, e infine con tre dita.

Inizio a gemere sempre più forte, aggrappandomi alle spalle di Sanzo e cingendo ancora una volta la sua vita con le gambe.

-Goku, non posso più resistere... cercherò di essere il più cauto possibile- e senza aggiungere altro, da quella posizione, mi penetra, sostituendo alle dita il suo stesso membro.

Il dolore è talmente forte, da portarmi ad urlare forte, ma le parole confortevoli di Sanzo mi ridanno serenità, e grazie a lui, riesco a trovare un ritmo.

I miei gemiti seguono le sue spinte, quando aumenta lui, allora accelero anch'io.

Veniamo insieme, lui dentro di me, ed io su di lui.

Restiamo in quella posizione per un po', poi lentamente Sanzo scivola via dal mio corpo, lasciandomi un senso di vuoto incredibile...

Tira un lenzuolo sui nostri corpi nudi, e dopo un attimo, Sanzo è di nuovo vicino a me, mi stringe forte tra le braccia, e mi riscalda con il suo corpo, così bello e caldo...

Vorrei che restassimo così per sempre, vorrei che mi riscaldasse con la sua presenza, perchè così non mi sentirei più solo, per troppi secoli sono rimasto nella più totale solitudine, non avevo nemmeno idea di cosa volesse dire avere un dialogo con qualcuno, sentirsi amati da qualcuno, poter dire "io ho una famiglia"...

Eppure, questi non mi sembrano sentimenti nuovi...

Ho come la certezza di averli già provati tanto, tantissimo tempo fa...

Ed ecco che, nuovamente, la figura del misterioso ragazzo dai lunghi capelli biondi riaffiora nella mia mente...

Ogni volta, dopo pochi secondi, scompare...

Ma questa volta, no...

Lo vedo chiaramente davanti ai miei occhi, non sto sognando, mi sta accarezzando il volto e le labbra...

-KONZEN!!!- lo chiamo, ma subito dopo identifico che quello che mi stava di fronte era Sanzo, e non il ragazzo dei miei ricordi...

In questa sovrapposizione di immagini, ho potuto notare quanto si assomigliassero, e soprattutto, quanto siano uguali i loro occhi, di quel viola profondo...

-Cos'hai detto, Goku?- mi chiede, incuriosito...

Ok, lo ammetto, non so davvero cosa rispondergli...

Tanto meglio risolvere la cosa con un "niente" appena sussurrato, sperando che non dia troppo peso alla cosa.

Deve aver capito che sono in difficoltà, poichè non mi chiede altro.

Ma come mi è venuto in mente di chiamarlo "Konzen"?

Eppure, sono sicuro di non essermelo inventato, questo nome...

Vuol dire che, forse, sto incominciando a ricordare qualcosa degli eventi passati?

Riuscirò a ricordare del ragazzo che tanto assomiglia a Sanzo?

E se riuscissi ad incontrarlo, che ne sarà di me?

Io vorrei restare per sempre con Sanzo, ma temo che, se dovessi incontrare Konzen, probabilmente sarei indeciso se andare con lui o meno...

No, io desidero restare con Sanzo per tutta la vita, voglio difenderlo e aiutarlo in ogni situazione, così come lui ha aiutato me, quando ne ho avuto più bisogno...

Che se ne vadano al diavolo le mie vicende passate, e tutto ciò che non ricordo...

Ciò che conta, adesso, è solo il presente, che voglio vivere con Sanzo, per Sanzo...

E non mi importa se sarò costretto ad amarlo in silenzio, perchè magari lui di me non se ne frega assolutamente niente...

Io mi accontento di stargli accanto, di avere un punto di riferimento...

Voglio avere qualcuno per cui vivere!!!

-Goku...

Chi ti ha rinchiuso in quella grotta?

E, soprattutto, perchè l'ha fatto?- mi chiede, facendomi bruscamente uscire dai miei pensieri...

Bhè, era prevedibile che, prima o poi, me lo avrebbe chiesto...

Mi ha dato ospitalità senza neppure sapere chi fossi, mi pare il minimo che ora voglia sapere qualcosa.

Non che io possa dirgli chissà che...

-Non lo so...

Ormai ho perso il conto...

Saranno 400 o forse 500 anni che sono stato rinchiuso lì...

Ormai, ne ho dimenticato anche il motivo, anche se non mi pare di averlo mai conosciuto...

Ricordo solo di una notte buia, illuminata da una grande luna piena, che mi ha assistito nel momento della nascita...

Dopo di che, delle catene mi hanno trascinato all'interno di quella grotta, fino a quando non siete venuto a salvarmi...

Infatti non smetterò mai di dimostrarvi la mia riconoscenza...

E se c'è qualcosa che posso fare per voi, non esitate a dirmelo...- purtroppo non so davvero che altro dirgli.

-Si, c'è una cosa che desidero...

Resta per sempre qui con me, concedimi di amarti, perchè sento che non potrei più farne a meno, e ti prego, smettila con quel "voi"...

Chiamami semplicemente "Sanzo", perchè ormai ti considero parte di me, e non avrebbe senso usare tante formalità, ti pare?- e si lascia andare nel sorriso più dolce che gli abbia mai visto sul volto.

Non riesco a trattenere le lacrime, nè la gioia...

Gli salto al collo, gridando così forte da svegliare tutto il tempio -Grazie, grazie Sanzo...

Tu mi hai donato la luce, mi hai dato una casa, e l'amore che mi è sempre mancato...

Resterò per sempre qui con te, non ti lascerò mai, e spero di essere degno d'essere amato da te, perchè io ti amo da impazzire, con tutto me stesso...- finalmente riesco ad essere sincero con me stesso e con lui, ma senza timori, perchè so che anche lui mi ama, e ne sono felice, tanto felice...

Dopo un po', mi accarezza la testa con una mano.

-Goku, capisco cosa voglia dire sentirsi abbandonati...

Anch'io sono stato abbandonato sulla riva di un fiume, e non ho mai conosciuto mia madre, nè mio padre...

So solo che, se non fosse stato per una persona, a quest'ora probabilmente non sarei qui a raccontarti questa storia, perchè costui mi ha salvato, mi ha donato una vita e una luce, una strada da seguire...- lo vedo rabbuiarsi in volto.

Probabilmente parla del suo maestro...

Allora riesco a collegare un po' di informazioni...

La sera appena passata, Sanzo aveva urlato e invocato il nome del suo maestro, maledicendosi per non essere riuscito a proteggerlo...

Dunque, deve essere... morto?

-... si, mi ha indicato una strada, ma lui mi ha abbandonato appena agli inizi.

E' morto per proteggermi... per proteggere me... ed io non ho potuto fare niente per lui...

E mi detesto per questo...- mi accorgo che una lacrima solitaria scivola lungo la sua guancia, ed io mi appresto a raccoglierla con le labbra, approfittandone per dargli un bacio sulla fronte...

-Sanzo, tu mi hai donato una vita, mi hai dato una luce...

Io non premetterò che la storia si ripeta...

Starò per sempre al tuo fianco, ti proteggerò anche a costo della vita...

Ma, ti prego, tu non abbandonarmi mai...- gli sussurro.

-Per sempre, io resterò con te per sempre Goku...-

-Ora e per sempre?-

-Ora e per sempre!-

 

FINE

Rina: Alleluja, finalmente è finita...

Una ciofeca simile io proprio non l'avevo mai scritta...

Ora ho altre cosine in cantiere, e finalmente, anche Gojyo avrà una bella particina...

Gojyo: Oh, finalmente... ^^

Rina: Se tutto va bene... ^_-

Gojyo: O__o

COME SAREBBE A DIREEEEEEEEEEEEE?????????????????

HO PENATO X BEN 4 FIC, NELL'ATTESA DI AVERE IL MIO MOMENTO, LA MIA ENTRATA IN SCENA (visto ke ho baciato solo una volta la stupida scimmia, e per giunta è stato lui a fare il primo passo... CHE NE SARA' DELLA MIA FAMA DA PLAY-BOY???)

Rina: Maddai...

Cmq lo dicevo che tu stavi con Hakkai...

Quello che facevate, poi, erano fatti vostri

Non ti basta questo? ^^'''''

Gojyo: NOOOOOOOOOOOOOO KE NON MI BASTAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!

Rina: Okokok, ma quanto sei suscettibile...

Cmq sia, ancora nn arriverai fino in fondo, sia chiaro...

X ora nn ho in mente nulla di preciso...

Ma si, chi vivrà vedrà...

Gojyo: Io vedrò sicuramente...

Mentre x quanto riguarda te, avrei qualche dubbio...

Rina: Si, ho capito, ho capito...-__-''''''

Sanzo&Goku: Bhè, a noi non interessa, tanto poi si sa come va a finire... *___*

Sanzo: basta un mio occhio languido, e quella si scioglie e fa tutto ciò che dico io...

Rina: Ahhhhhhh... sigh sigh, è veroooooooo....

Sanzo: Oppure, basta che Goku muova un po’ il culo, e tutto va per il meglio...

Rina: Siiiiiiiiiiiiii, è verooooooooooooooo.... ; __ ;

Ma come fate a conoscere tutteeeeeeeeee le mie debolezze...

Io cercavo di tenerle nascoste...

Sanzo, Goku, Gojyo: MA DAVVEROOOOO... ? __ ?



Fictions Vai all'Archivio Fan Fictions Vai all'Archivio Original Fictions Original Fictions