Ogni promessa è debito…buon compleanno, Najka
Un grande bacio a Yuki-kushinada, è due anni che me ne sono liberata!!! E per lo stesso motivo un abbraccio a Nivis, che ha anche tenuto chiusa nella custodia la sua ascia. Ed è una delle poche d’accordo con me



Operazione SenRu

di Hymeko

"Allora dove sono?"
Saltando i gradini, Fujima si precipitò alla sua consolle, infilandosi gli auricolari.
"Al Luna Park, i nostri computer sono entrati nel circuito chiuso del sistema di sicurezza, li troveranno presto!"
Il biondino osservò compiaciuto le immagini scorrere sugli schermi, mentre al suo fianco Maki mordicchiava furiosamente una penna.
"Smettila…"
lo sgridò, strappandogli la biro dalle mani e gettandola in un cestino.
"Kenji!"
"Non rompere, è anche per la tua inadeguatezza che la Shoinan non è la miglior agenzia del paese!"
Gli occhi del compagno, della stessa età ma molto più vecchio d’aspetto, lampeggiarono feroci:
"…mi sembra che il tuo sistema d’allarme abbia fallito oggi, permettendo a quelli della Ryoku di soffiarci il microchip!"
"Piantatela! Non è il momento di litigare, li abbiamo trovati!"
Hasegawa pigiò alcuni pulsanti, e l’immagine distorta di due alte figure riempì i monitor.
"Ma dove sono finiti?"
chiese stupito Kiyota, osservando le forme distorte e colorate.
"Nella sala delle lenti colorate deformanti"
spiegò semplicemente Jin, stringendo l’unico occhio che gli rimaneva.
( ^O^ n.d.Hymeko)
"C-Cioè?"
Nobunaga si grattò la testa, senza capire…il cerbiatto orbo sospirò, picchiettando sullo schermo:
"È come una stanza degli specchi, anche quelli deformano. Solo che qui sono lenti colorate…ciò che si vede non è il proprio riflesso sformato, ma la persona oltre la lente. Il colore contribuisce a dare quel tocco in più di comicità"
"A noi non interessa…l’importante è che siano in trappola! Hanagata, fa’ disporre gli uomini attorno alla sala. Pronti ad entrare, al mio ordine!"
Fujima si leccò le labbra, osservando deliziato le due figure che si accoccolavano, una accanto all’altra, mostruose immagini contorte, illuse di essere al sicuro, e non davanti ai loro sguardi colmi d’ira.
Akira Sendo e Kaede Rukawa…due fra le migliori spie internazionali, erano in suo pugno.
"Ma che stanno facendo?"
domandò Maki ad alta voce, mentre sui loro monitor un imprevisto prendeva vita.
Sendo…Sendo stava dolcemente accarezzando Rukawa.
Anche se la lente deformava i corpi, rendendoli bassi e larghi, e se il colore rosso rendeva tutto d’un uniforme carminio velato, i loro occhi non li ingannavano. Anzi…Rukawa rispondeva a quelle carezze, nascondendosi contro il suo petto e implorando altri tocchi gentili.
"Questa poi…pure loro sono gay!"
osservò divertito Maki, lanciando un’occhiata vivace alla sua scimmietta nera, che desiderò essere da tutt’altra parte, con lui.
"Eh già…chissà se il Grande Capo Ayako lo sa…"
mormorò invidioso Hanagata, sbavando pericolosamente sulla tastiera e riempiendosi gli occhi di Fujima, che rabbrividì disgustato. Non era facile essere uno dei pochi etero, in un’agenzia di spie quasi tutte gay!
"Oh insomma sono distratti, è il momento di catturarli! Hanagata, ordina l’attacco! Li voglio vivi!"
"ASPETTA!!!! STANNO PER SLINGUARSI ALLA GRANDE!!!"
Maki saltò su di colpo, seguito dagli altri…la bocca di Sendo era incollata su quella dell’altro, ormai entrambi erano a rischio soffocamento.
"Vai Sendo così si slingua un uomo!!!"
Kiyota ululò, incapace di trattenersi, mentre tutta la sala si univa al coro di osservazioni oscene…tranne Fujima, che si rintanò nella sua poltroncina, sperando di poter sparire…
"Wow adesso lo soffoca!"
commentò allegro Jin, ridacchiando senza ritegno. La lingua di Sendo entrava e usciva dalla bocca del compagno, leccandogli le labbra e giocando coi denti.
"Gliela starà ficcando giù fino in fondo?"
domandò interessato Kiyota, deciso a sperimentare quella tecnica col suo Maki…anche se erano avversari, Sendo era di certo un maestro da cui imparare! Non capitava tutti i gironi, di poter osservare il Re degli Hentai che si faceva il suo ragazzo!
L’urlo soffocato di Fujima lo riportò alla realtà: i vestiti del volpino si stavano ammonticchiando accanto a una lente, tolti dal corpo muscoloso dalle mani agili del porcospino.
Ma i suoi occhi notarono qualcosa di insolito…un particolare che non combaciava…
"Ehi…ma non vi sembra che Rukawa sia un po’ troppo muscoloso?"
domandò, stringendo gli occhi.
"Non pensarci, sarà colpa della lente…non è QUELLO ciò che ci interessa!"
La Nobuscimmia represse un brivido, mentre i gemiti estasiati dei suoi compagni inondavano la stanza…Sendo aveva fatto stendere Rukawa sul pavimento, e lo stava preparando con la lingua.
"Incredibile guardate come glielo sta leccando!!!"
Fujima chiuse gli occhi, tentando di astrarsi…accanto a lui, Maki sbavava vistosamente, le dita che artigliavano la poltroncina. Si stupiva di non vedere il suo sesso gonfiargli i jeans…
"E le dita, visto come lo fottono?"
Il biondino rabbrividì, mentre percepiva lo sguardo lussurioso di Hanagata su di sé. Quel maniaco avrebbe mai rinunciato a lui? La sola idea che potesse pensare di fargli una cosa simile, gli rivoltava lo stomaco.
"Glielo allarga alla grande…è meglio di un pornazzo!"
‘Che il cielo mi aiuti…’
Massaggiandosi gli occhi, Kenji li riaprì leggermente, giusto per vedere il viso di Rukawa stravolto dal piacere, la sua bocca che si dimenava per il godimento compresso nel suo corpo…di scatto richiuse le palpebre, stava impazzendo, aveva due possibilità davanti a sé.
O cambiava agenzia, o cambiava sponda.
‘La prima che ho pensato’
si ripromise, mentre Hasegawa iniziava a leggere le labbra:
"Di più…più susbrigati…Rukawa gli sta ordinando di mandarle più su"
"E poi?"
Nobunaga si appoggiò al suo schienale, osservando la scena, mentre anche gli altri si precipitavano accanto a loro.
"Dai…pronto…aspettate, è difficile con quella cazzo di lente…sì, vieni…sbrigati, credo"
"Guardate!!!! L’ha fatto girare!!! Guardate come lo sta montando!!! Animale!!! Bestia!!!"
La curiosità era più forte di tutto…Fujima sbirciò lo schermo, sbattendo gli occhi. A quattro zampe, Rukawa si agitava per le spinte di Sendo in lui. Che si ritraeva e spingeva, per farsi avanti nel corpo del volpino, che urlava –non c’era bisogno di Hasegawa per capirlo- di puro e libidinoso piacere.
"Hai capito il porcospino? Ma lo sta aprendo in due!"
Maki ancora stringeva la poltroncina, mentre dietro di lui Kiyota gli si strusciava contro…tutti assolutamente assorti dallo spettacolo erotico che luccicava sugli schermi.
"Non pensavo che a Rukawa potesse piacere tanto su…è al limite dell’autolesionismo"
"Eppure…se lo sta gustando, perché continua a implorare di essere preso con più forza…"
Con un brivido, Hasegawa si rese conto d’esser diviso. Da una parte, si chiedeva se il volpino provasse dolore. Dall’altra, ben sapendo la risposta, desiderava essere al suo posto…
"…è venuto!!!"
Fujima spalancò gli occhi, incredulo davanti all’immagine della macchia che si allargava sul pavimento, contro cui la volpe era esplosa…un’ultima spinta e il corpo di Sendo si inarcò, gridando il suo piacere così forte che il biondino quasi immaginò di sentirlo, come un brivido che gli attanagliava la pelle.
"…che gran porco"
mormorò infine Maki, scuotendo la testa.
"Già…farlo in un posto del genere, coi nemici tutti attorno"
gli fece eco Nobunaga, scivolando di nuovo nella sua poltroncina.
"Credo se ne sia reso conto, dato che lo sta facendo rivestire in tutta fretta. Ma noi non dobbiamo farceli scappare!"
ruggì Fujima, battendo un pugno sulla scrivania. Li avevano guardati, era il momento di intervenire e catturarli!
"Aspettate! È arrivata una jeep!"
Richiamato dall’urlo di Kiyota, il biondo ritornò a fissare lo schermo, impallidendo sempre più, mentre il fiato gli si mozzava. Un grosso fuoristrada si stava facendo largo fra le lenti, senza problemi. Un uomo che si sporgeva dal finestrino del passeggero, mitraglietta in mano, faceva pizza pulita di quei vetri prima che ci andassero a sbattere contro. In pochi attimi, erano dai due accoccolati a terra.
"…è Akagi!!! E Uozumi alla guida!!!"
strillò Hanagata, mentre il bestione scendeva e apriva il portellone posteriore. Maki imprecò, mentre Sendo alzava quasi di peso Rukawa e lo scaraventava, gentilmente, nel retro della jeep.
Akagi chiuse, celandoli alla loro vista…Fujima schiumò di rabbia, quando il Gorilla, prima di risalire, fece l’occhiolino alla telecamera. Il fumo si alzò dalle gomme, mentre la vettura schizzava via, veloce e potente come una pantera nella notte.
Erano riusciti a scappare…pian piano, tutti i componenti dell’ufficio sgattaiolarono fuori, mentre Fujima stentava a riprendersi. Li aveva persi.

"Tutto a posto?"
"…sì. Ru, mi dai un bacio?"
"Hn…un attimo"
Le dita bianche si afferrarono un lembo di pelle sotto il mento…con un colpo secco, la finta faccia di Sendo cadde a terra, a parte pochi frammenti di gomma che erano rimasti appiccati sul viso di Rukawa.
"Sei pieno di colla…"
mormorò l’altro, allungando le dita per aiutarlo…il volpino scosse la testa, e presa quella mano nella sua, ne baciò il dorso.
"Aspetta, ti aiuto"
Lentamente, staccò il finto volto dalla pelle dell’altro, rivelando un viso perfetto e abbronzato, dai tratti più duri dei suoi.
"Meno male che non ci hanno riconosciuto, volpastra!"
"Hn"
controllando che sulla pelle di Hanamichi non ci fossero più residui del suo viso in gomma, Rukawa afferrò lo specchietto che il Grande Capo gli aveva dato…il rossino rise, alla sua smorfia.
"Hn…a te basta toglierti la parrucca!"
Con un gesto gentile, il rossino si tolse la finta capigliatura nera, rivelandone una rosso rubino…sorrise di fronte al suo ragazzo, che si passava un pettine fra i capelli, appiattendoli sul davanti, eliminando i litri di gel che aveva usato per imitare l’impalcatura di Sendo.
"Quel demente! Ma come si toglie tutta questa roba?!"
"Attento volpino o ti si corrodono le corde vocali…e almeno tu non hai dovuto metterti le lenti!"
"Hn"
Rukawa, sempre alle prese col pettine, inarcò leggermente un sopracciglio, nel vedere il suo ragazzo con un occhio marrone e uno blu…scrollando le spalle, attese che si fosse tolto anche l’altra, prima di tirarlo a sé:
"Ti ho fatto male, a penetrarti così?"
domandò, massaggiandogli piano i lombi. Era stato un po’ rude, e lo sapeva…
"Hn"
lo prese in giro l’altro, mordicchiandoli la maglia…il volpino sbuffò, stringendolo a sé con un braccio, mentre con l’altro continuava a lottare coi capelli.
Ma dopo qualche attimo, Hanamichi interruppe il silenzio:
"Kaede…secondo te, perché tutta questa pagliacciata?"
"Hn…dovremmo chiederlo al Capo. Non so, sinceramente"
"…e perché questa missione è stata chiamata Operazione SenRu? Sai questo?"
"Hn. Viene da Senza Rumore, il chip che abbiamo rubato serve ad annullare i suoni"
"Ah…sono contento che sia finita bene"
"Hn…riposa"
Hanamichi chiuse gli occhi, appoggiando la testa sulla spalla del suo ragazzo, assorbendo il tocco della sua mano sui lombi. Era così dolce, dopo che avevano fatto l’amore. Lo era sempre, ma quando lo faceva così violentemente, ancora di più.
Hanamichi amava tutto questo, non vi avrebbe mai rinunciato. Con un sorriso sul volto s’addormentò, mentre la jeep filava nella notte…

Alla Shoinan, intanto…
"Kenji!!!"
"Eh?"
Il biondo lo sferzò con lo sguardo, Maki aveva un gran coraggio a rivolgergli ancora la parola!
"…è una videochiamata di Sendo!!!"
"Cosa?! Rispondi, scemo"
Maki annuì e pigiò il tasto ok…il piccolo schermo si riempì di blu, marroncino e verde, inondati di luce solare:
"Ehilà ragazzi, come va lì in Giappone?"
"Sendo ma dove sei?"
"Ai Caraibi, col mio Hiroaki…no amore, sto solo prendendo in giro quegli sfigati dei nostri avversari che devono lavorare, mentre noi siamo qua a spassacela!"
"Da quando sei lì?"
Non capiva, non capiva più niente, il suo cervello stava impazzendo, il Grande Capo Fujima non riusciva più a connettere!!!
"Da tre giorni, scusate se non vi ho chiamati prima ma ero occupato con Hiro-kun. Ahi, no amore, non sto parlando dei fatti nostri, non tenermi il muso amoreeeeee!!! Scusate, ma devo andare a farmi perdonare. Hirooooooo………"
La comunicazione si interruppe, proprio mentre si vedeva Koshino correre verso il mare, sotto il brillio del sole. Le spie della Shoinan si guardarono attoniti, una domanda che rullava in testa:
"Ma se Sendo è ai Caraibi…chi erano quei due?"

Fine


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