On Summer parte I di Ery_Kawa
È estate e mi alleno sulla spiaggia, fa caldo non mene stupisco è normale.Il campetto dove mi sto allenando non è situato all’ombra. Ma!? La mia passione per il basket mi condurrà a diventare uno pseud. Gambero, tutto in questa giornata è così luminoso.Luminoso e alieno a me, solo rendo conto della realtà a questa musica che sto ascoltando.È un piano accompagnato da un sax, mi fa pensare al mio passato, più di tutto mi fa pensare a me, e io non vorrei continuare ad ascoltare la mia mente.Stump! E ancora Stump! Sul campo il pallone rimbalza sotto l’attento controllo delle mie mani ,poi lo lancio verso il canestro e rimbalza sul bordo, <Dannazione era un tiro semplice, no basta, perché sul ferro del canestro vedo seduto il ricordo di me bambino? Il sole è alto sulla mia testa da tanto, sta agendo negativamente sul mio self-control. Sarà il caso che per oggi smetta e torni a casa.>“AH! AH! AH!” < Cielo questa risata fa che non sia chi credo che sia> “Kitsune era una vita che volevo vedere un tiro così magistralmente sbagliato da te, al Tensai queste cose non succedono”<Tsk!> “Già Do-hao, a te succedono direttamente in campo!” (Ok ragazzi non sono abituata a far descrivere tutta la fics ai personaggi, così adesso vi cuccate la mia narrazione, le loro frasi e pensieri. AH! AH! AH! ^-^ Sono sadica Ndt: Ery per fortuna te lo dici da te Ndt: Hana … -,^ Vile Ndt:Ery) “COSAAAAAAAAA??? Kistune spelacchiato ma io ti scuoio e ti regalo a mia nonna come pelliccia natalizia!” “Tsk! Sei già a natale, cerca di godertela quest’estate, il vento mi dice che se ne andrà come è venuta.” “Il vento???? *-?” “Scimmia ascolta ogni tanto e scimmiotta di meno.” “GRRRRRRR! Ma io non ti regalo a mia nonna con la tua pellaccia mi ci faccio uno scendiletto.” Ma il Kitsune si era già avviato alla sua bici, che aveva parcheggiato sul bordo della strada senza catena, tanto era sicuro che nessun ladro con un po’ di sale in zucca l’avrebbe rubata conciata com’era. Salito si diresse alla sua tana o meglio la sua casa, da lontano insieme al rumore delle onde distingueva ancora abbastanza bene gli insulti urlati alla sua direzione dal Do-hao. “Kitsune dove scappi?? La caccia alla tua razza non è ancora aperta ma io ti faccio fuori lo stesso, volpe dei miei stivali, della tua coda mi ci faccio una sciarpa alla moda ecc…” (Che fa anche rima, l’ho sempre detto che sono un Tensai Ndt: Hana Se come no!?! Ndt: Ru & Ery) Ora non li sentiva più aveva acceso il walk-man e la piena voce di Nick Cave gli sollevava il cuore delle sofferenze che non lo scalfivano più ma che non smettevano di tormentarlo. Frenò e si fermò di fronte al cancello di casa sua, era un bel posto il suo -antro della Kitsune- come lo definiva un certo Do-hao. Entrò e si sedette sotto il ciliegio che poco tempo prima aveva dato i suoi frutti, e quanto gli piacevano quei frutti. Chiuse gli occhi e lasciò finalmente che nella sua mente i ricordi scorressero leggeri e liberi da qualsiasi muro di dimenticanza.
**********************************Flash-Back*****************************************
Il primo giorno d’asilo quando, era un bimbo di poco più di 4 anni. Non era felice di stare li si sentiva fuori posto, tutti quei bambini che parlavano una lingua che a stento capiva. Si era trasferito li da poco era stato adottato dai suoi zii, sua madre era originaria del paese in cui si trovava ora, giapponese. Suo padre era straniero non gli parlava nessuno di lui, ma sapeva che era inglese, prova ne era il fatto che lui parlava benissimo l’inglese. <Che posto buio, e tutte queste suore intorno, che asilo mph!> Drrrrrrriiiiinnnnnnn!!!!!!!! Bambini andate a giocare in corridoio. Povero volpacchiotto era nuovo e la sua pelle chiara e quei suoi occhi azzurri come il cobalto tenevano tutti distanti perché era diverso era straniero, si avvicinò a un gioco lo prese in mano lo tenne in mano il tempo di sentirne il peso e vederselo strappare di mano da un bimbo il doppio di lui “Questo gioco è mio e ci gioco con il mio amico” un certo x, nei suoi ricordi amico di y, che gli aveva appena rubato la scatola dalle mani. Rukawa fisso il gigante che lo guardava al quanto alterato, poi il tizio x si avvicinò e con voce insipida disse “Poverino fallo giocare con noi” <Poverino??> Quelle poche parole gli fecero capire che non solo lo evitavano, ma giudicavano la situazione in cui si trovava e avevano pietà e pena a iose per lui. Si allontanò dai due bambini e si sedette in un angolo del corridoio ad osservare i suoi coetanei giocare e divertirsi insieme, lui no, lui per farne parte doveva accettare che gli altri lo trattassero come un essere di cui avere compassione perché più sfortunato. Non erano in grado di capire che lui non si era mai sentito diverso da loro, ora per la prima volta all’età di 4 anni si era reso conto delle diversità che possono esistere e per la quale si viene giudicati ,denigrati, compatiti, allontanati. Fu allora che prese coscienza di se :<Sono diverso? Ho la pelle più chiara gli occhi azzurri e più grandi dei loro, non capisco mia madre era giapponese come le loro, eppure ho i tratti di mio padre. Si, ma i capelli e le sopracciglia sono neri, eppure non basta io sono diverso e loro con la loro falsa gentilezza, i loro sorrisi,… mi credono anche stupido non credono che possa aver capito il tipo di comportamento che tengono nei miei confronti.> ******************************** End Flash-Back ******************************* Tock! Riaprì gli occhi, una ciliegia gli era caduta in testa e gli stava ora scivolando dalla fronte lungo il naso per poi fermarsi sulla leggera cavità che c’era tra le sue labbra.Aveva seguito con lo sguardo il percorso del rosso frutto e ora che era stabile sulle sue lips, aprì lentamente la bocca e lasciò che cadesse delicatamente al suo interno, lo morse lievemente con gli incisivi per far sgocciolare il succo e sentirne la consistenza con la lingua. Poi accade qualcosa di inaspettato, alla prima seguirono un milione di ciliegie, che caddero simultaneamente sulla testa del Kitsune. Tonk! RITONK! STRONK! <Ma che diamine…> (Notare un persona normale avrebbe urlato e sarebbe corsa al riparo, …per me è morto o pure è paralizzato Ndt: Ery Ha! Bene così non mi sfuggirà più, ehi quelle ciliegie sono interessanti…….Ndt: Hana MANIACO, …Pss. Perché sono interessanti?? Ndt: Ery Ehi la privace non è di casa? Ndt: Hana Con te non serve a niente esuberante come sei Ndt: Ery) Il ormai suppongo non più tanto intero Rukawa, sposto con le braccia la montagna di frutti che lo seppellivano, alzò lo sguardo in alto e sibilò. “Ti conviene scendere se non vuoi che salga e ti butti giù da li.” “………………” Si senti il fruscio dell’albero e un piccolo tonfo stump! “Che facevi la in alto?” “Mangiavo.” “Perché non hai palesato la tua presenza?” “Non volevo disturbarti sembravi così assorto…, e poi eri così sexy mentre mangiavi la ciliegia che è caduta.” Sting! <- Era lo sguardo di Rukawa che fulminava l’inespressivo ragazzino che gli stava in piedi davanti. “Che fai qui? Non dovresti essere a casa tua a fare i compiti e a poppare?” “Kae-chan preferisco stare in tua compagnia, per questo ho già finito i compiti , riordinato la stanza, fatto la cena e dato mangiare al cane.” (<- Quesito CHI non lo farebbe?? Rispondete all’indirizzo in fondo al capitolo, sempre che vogliate. Ndt: Ery) “Non sapevo avessi un cane, pensavo che ai tuoi bastassi tu, ma se ad alcuni piace tenere in casa le scimmie,<Come i Sakuragi o i Kiota >” “Se pensi questo di me allora perché non mi fai un po’ di coccole?” Gli disse avvicinandosi e guardandolo maliziosamente. “Perché? Bhe ci sono diversi motivi, non sei il mio tipo, non mi piaci, sei più piccolo di me e passi essere preso per gay ma non voglio essere scambiato per pedofilo. Poi non mi interessi te lo vuoi ficcare in quella tua testa bacata!?” (Vi starete domandando perché pedofilo, no forse no -_-‘, bhe il ragazzino disceso dall’albero è un vicino di Rukawa si è trasferito li da pochi mesi, ha più o meno 16 anni e vive solo, si è terribilmente affezionato alla Kitsune e gli sta sempre intorno, Rukawa lo maltratta ma non si è ancora trasferito di casa perché quel ragazzino è così persistente, non teme le sue reazioni e sene frega dei suoi grugniti, e poi è orfano come lui anche se il ragazzino lo ignora. Pensa che sia normale che Rukawa viva solo poi ch’è maggiorenne. Ndt: Ery Cerca di essere più sintetica la prossima volta, rubi spazio al Tensai Ndt: Hana Fa bene Do-hao però lo ruba anche a me Ndt: Ru Non sembra ma sei egocentrico a oltranza Ndt: Ery) “Uff! Non ho proprio speranze eh!?” “Se ci hai azzeccato!” Il ragazzino si sedette al suo fianco e poggiò la testa sulla spalla della kitsune Rukawa fece in tempo a chiudere gli occhi per poi riaprirli di scatto. “AAAAAAAAAAAAAAAAAahhhhh!!! Kitsune sei pure pedofilo” Urlava un alquanto agitato rossino che scavalcò il muretto del cortile della casa del Kitsune. La volpe la prima cosa che vide, spalancando gli occhi quando sentì urlare Sakuragi, fu il volto del ragazzino che gli si avvicinava inesorabilmente per baciarlo. Poi Sakuragi spostò di peso il suo vicino si mise in ginocchio davanti a lui e guardandolo gli chiese vivamente preoccupato. “Ehi! Ragazzino stai bene? Che ti ha fatto il Kitsune? Sei tutto intero si mi pare di si!” Disse sistemandogli i capelli con la sua mano, poi si girò e tirò un pugno a uno sconcertato Rukawa. Stud! “ Mph! Si può sapere che ti prende scimmia?” “Che mi prende? Stavi per violare un ragazzino Baka!” “Tsk! Do-hao io stavo per essere violato!” “EeeeeeeeeeH!????? Mi hai preso per scemo? È logico che non eri tu in pericolo con un ragazzino più piccolo di te!” Hanamichi sentì una mano che gli accarezzava delicatamente i capelli, si girò. Si scontro con il volto solare del ragazzino che era sicuro di aver salvato da sicura violenza. “Che bei capelli rosso cereza hai!” “Ce.. .Cereza???” “Ciliegia Do-hao” Poi si accorse del colore delle guance di Sakuragi rosse, rosse come due splendide ciliegie, era evidente che non era abituato a ricevere complimenti sui suoi capelli. “Chi sei?” Gli domandò il ragazzino.“Io..” Indugiò Hanamichi “Io sono Hanamichi Sakuragi il Tensai Ah! Ah! Ah! Piacere” Disse riprendendo possesso della sua solita baldanza.“E tu ragazzino come ti chiami?” Continuò spettinandogli i capelli.“Mi chiamo Masumi” bisbiglio con tono di voce un po’ più alto disse “Sono vicino di Kae-chan da quasi 6 mesi.”“Kae-chan??” Ripete quasi sconvolto Hanamichi.“Si, lui” Disse indicandogli Rukawa.Sakuragi si voltò e guardandolo gli domandò.“Kae-chan?”“Hn!”(E qui urge una spiegazione Ndt: Ery Se stai zitta è meglio, mi spieghi perché io e Ru non abbiamo fatto ancora niente avendo tutte quelle ciliegie a disposizione??? Ndt: Coooosaaaaaaa?? Sei proprio un Do-hao prima credi di salvare il ragazzino dalle grinfie della kitsune e poi lo traumatizzi con delle scene yahoi sotto i suoi occhi? Guarda che è ancora minorenne. Ndt: Ery Ehi se vuole può andarsene Ndt: Ru E poi cosa vuoi che si scandalizzi se lui per primo vuole fare quelle cose col mio Ru Ndt: Hana Alla faccia del Do-hao Eh!? Ndt: Ery)Il ragazzino affondò di più le sue mani nella criniera del Tensai, gli fece girare il volto e in men che non si dica posò le sue delicate labbra su quelle del Do-hao. Che a momenti svenne per lo spavento, ma si limitò a sbiancare e a spostarsi un po’ più indietro verso Rukawa. “Per.. perché l’hai fatto??” “Mi piaci!” Rispose conciso, come fosse la cosa più logica e scontata. “E poi ero io il violentatore eh??” “ Kitsune ..” “Quel ragazzino, mi sta sempre addosso e cerca sempre delle dimostrazioni d’amore da me..” “Mphhhhhhh! Ah! Ah! Ha scelto la persona sbagliata.” “Io non gli dimostro niente e lo maltratto, ma so se che avessi sul serio voluto allontanarlo da me ci sarei riuscito da un pezzo.” “Ehi Rukawa non hai ancora finito le parole di scorta? Com’è che parli ancora??” “ Imbecille” “Che hai detto Kitsune io ti faccio diventare una granita, e poi ti vendo hai bambini del parco, poi vado all cinema con i soldi guadagnati con la tua vendita alla faccia tua.” Detto questo si lanciò su Rukawa e iniziarono a pestarsi, rotolando sull’erba fecero strage di ciliegie. “ Hana-chan mi porti con te quando vai al cinema?” I due si fermarono attoniti come mai non cercava di fermarli e chiedeva una cosa del genere in quel momento come se nulla fosse??? “Cosa? Ma si certo!” “E Kae-chan verrà con noi??” “Scherzi vero!?” “Perché?” “Semplice perché lo avrò venduto per andare al cinema, poi io con la Kitsune pervertita non ci vado in un luogo chiuso al buio.” “Perché? Io ci andrei di corsa!” Gli occhi del ragazzino brillavano di malizia e speranza. Hanamichi indietreggiò ancora andando a sbattere contro l’albero di casa Rukawa. “Sono io che non vengo in un luogo buio con te ragazzino.” Sibilò un alquanto imbarazzato Kitsune, che era abituato al filo che gli faceva il vicino, ma non a essere corteggiato così da un maschio davanti al Do-hao. “Ma io ti amo Kae-chan, non capisco perché non mi vuoi, forse Hana-chan è il tuo ragazzo? … Hai buon gusto.” Hanamichi divenne paonazzo, Kaede impallidì a tal punto da risaltare in maniera assurda in mezzo a tutto il rosso che lo circondava. “Cosaaaaaaaa? Io fidanzato col Kitsune? Ma sei matto?” “Non è così? Peccato sareste una bella coppia. Allora se sei single perché non ti fidanzi con me?” “Masumi credo sia ora che tu torni a casa tua!” Gli ordinò perentorio Rukawa. “Si la Kitsune ha ragione, i tuoi genitori saranno in pena.” Il ragazzino si rabbuiò, una lacrima rigò il suo volto. “Magari potessero preoccuparsi per me, mio padre è morto d’infarto tre anni fa, e mia madre di malattia tre anni prima.” La sua voce era spezzata, Hanamichi si sentì colpito nel profondo dell’anima, anche suo padre era morto d’infarto tre anni prima. Si avvicinò al ragazzino lo abbracciò e lo strinse forte al suo petto, Masumi di risposta ricambiò nascondendo il volto nel incavo del suo collo. “Ehi avete concluso la scenetta rosa?? Non siamo in un tele romanzo!” “Taci Kitsune, stai meglio Ma-chan?? Ti va che ti prepari un budino al cioccolato per mandare via questi lacrimoni?” “Si mi piace il cioccolato, stasera rimani a dormire qui così non mi sentirò solo!?” “Ma si certo, se così ti sentirai più sollevato.” “Do-hao guarda che quella del ‘mi sento solo’ è una scusa per poterti sedurre con più tranquillità!” “Non corro nessun rischio perché tu dormi con noi.” “Do-hao, ….. Scordatelo.”
Fine primo capitolo
Ery: Ah! Ah! Ah! Tremate non sapete che vi accadrà Ah! Ah! Ah! Hana: Certo meno grave di quel che accadrà a te se non fai quello che diciamo noi. Ru: Esatto Ery: E che volete?? Masumi: Io voglio poter amare Ru Ery: Si può fare Ru: Passi gay ma non pedofilo Hana: Ru è mio Ery: posate i palloni ragazzi farò in modo di accontentare tutti -_-‘ spero Hana; Masumi; Ru: Vogliamo SESSSSSSSSSO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ery: Sono un po’ maniaci sti tre allora per le critiche, approvazioni l’indirizzo è Ery_Kawa1214@yahoo.it Ah! Dimenticavo niente minacce ho già chi ci pensa. Hana; Ru: Scrivi in fretta se no ti organizziamo un uscita con la Akagi. Ery: Emh! Haruko niente di personale, scordatevelo, perché non mi fate uscire con Sendo, o Mitsui, o qualche altro bel ragazzo??? Hana; Ru: E che minaccia sarebbe se no? Ery: Vili
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