Desclaimers:I personaggi di questa fic appartengono ad Inoue, non vi sono scopi di lucro.
Note:Tra <<...>> Ci sono le lettere di Kaede.
Dediche:A tutti coloro che hanno commentato(davvero in tanti, nn me lo aspettavo!!O_O)le prime parti di questa storia!^_-
MA QUESTA PARTE E' PER IL COMPLEANNO DI SOFFIO D'ARGENTO!!!!!!^***^ amoreeee!!AUGURI!!!!!!Spero che il tuo comple sia andato bene!!!!!!!!!!!!!^*^
Io ti voglio tantissimo/troppissimo bene!!!!!!!!!!!!!!Spero che tutto vada un po' meglio e mi scuso per il ritardo!Volevo sriverti una fic tutta per te autoconclusiva, ma ultimamente nn mi riescono!°_° Sorry...ti dovrai accontentare di questo capitolo un po' più lungo degli altri!Te lo dedico tutto dalla prima all'ultima parola, anche se nn so bene quanto sia carino...-.- Questa fic ha preso una piega strana, ma positiva!^___-
Buona lettura e ancora auguri!

Urdi

P.s. Ma domani è il compleanno di Enchan-amore-tesoro-ciccina!Quindi faccio gli auguri anche a lei!!!Sperando di riuscire a scivere una ficciottola pure a te!ç_ç Scusami!!!
Cmq sia, tesorina, anche se sei via io ti penso tutti i giorni e ti faccio gli auguri per un compleanno felice!!!!Ti voglio benee!!!!!^***^



Only Nightmares

capitolo IV

di Urd


<<Io odio.
Odio me stesso.
Odio il mio aspetto.
Odio il mio carattere.
Odio come vivo.
Odio la mia famiglia.
Ma nonostante tutto, una strana forza dentro di me non mi fa smettere di esistere...è insopportabile sapere che tu non appartieni realmente a questo mondo, ma ti tocca rimanerci!
L'ho sempre saputo che io non sono come gli altri, sempre.
Stasera sono uscito dalla doccia e appena sono entrato nella mia camera, ho visto il mio riflesso nel grande specchio appeso alla parete.
E' alto più di me e la mia figura vi si rifletteva completamente.
Mi sono avvicinato e ho lasciato cadere l'asciugamano che avevo in vita.
Mi sono guardato, e per la prima volta nella mia vita, mi sono odiato come uomo.
E il mio stesso riflesso sembrava guardarmi con disprezzo.
Perché, dopotutto, io sono il SUO riflesso, e come tale gli faccio schifo.
In quel momento la rabbia scorreva nel mio sangue a una velocità impressionante, tanto che avevo voglia di strapparmi quella pelle bianca dalla faccia con le mie mani.
Conficcare le unghie alla base del collo e iniziare a scoprire ciò che si nasconde sotto il mio corpo.
Non ho mai desiderato essere una donna.
MAI.
Eppure...se fossi nato femmina, qualcosa sarebbe stato più facile...Lui mi avrebbe guardato.
Invece, sono nato ragazzo.
Sono nato omosessuale, diverso.
Per chissà quale fatalità, o scherzo del destino, o errore nei miei geni, io sono attratto dai ragazzi.
C'è chi si considera una donna nel corpo di un uomo e viceversa, ma per me non è mai stato così.
Io sono sempre stato soddisfatto di essere un maschio, non avrei mai sopportato di essere una ragazzina fragile e lagnosa...
Ma niente cambia, che se fossi una ragazzina fragile e lagnosa molti problemi mi sarebbero stati risparmiati.
Certo, ne avrei avuti altri, mi sarei odiato per altri motivi, probabilmente la mia vita sarebbe anche peggio...
Ma non mi sentirei diverso, distante dal resto dei miei coetanei, una piccola fiamma che arde SOLA nell'oscurità, senza produrre luce.
Perché è questa dannata sensazione che mi logora l'anima e diviene insopportabile...>>


Quella mattina le sue sopracciglia erano aggrottate, gli davano un'espressione corrucciata e pensierosa che stupì gli altri.
Kaede infilò le mani in tasca e alzò lo sguardo per vedere l'orologio della scuola segnare le 8 e mezza.
Provava una sgradevole sensazione.
Tutto il suo corpo sembrava ribellarsi.
Ribellarsi al vento, che gli spingeva addosso foglie dai colori caldi.
Ribellarsi alla scuola...
Scappare da lui...
Poteva sempre voltarsi e andarsene, fregandosene di tutto e tutti e tornare a dormire...
Ma sapeva che non avrebbe preso sonno.
Non più almeno.
Questa volta non se ne sarebbe fregato, limitandosi ad una scrollata di spalle...oh, no!

Lentamente, mentre il vento gli scompligilava i capelli, il suo sguardo si abbassò, puntandosi sull'ingresso dell'istituto.

Lì, sulle scale, c'era Hanamichi.

Anche lui aveva le mani in tasca, la borsa sottobraccio, i capelli rossi mossi dal vento.
Si ritrovarono a fissarsi, come se dovessero scambiarsi un segreto senza parole.
"Siamo in ritardo."disse il rossino.
Kaede non rispose, annuendo soltanto.
Perché gli rivolgeva la parola?
Hana aveva uno sguardo che non gli piaceva...
E il cuore del volpino iniziò a pulsare più forte.
"Vieni in terrazza.Ti devo parlare."telegrafico e freddo, come se fosse stato lui a parlare.
E Kaede si chiese cosa potesse volere Hana da lui, non riusciva ad immaginarlo.
Forse...
Scacciò ogni tipo di pensiero, speranza, ansia.

Nessuno poteva entrare nel suo cuore di ghiaccio.

Il rumore dei loro passi rimbombava per i corridoi deserti della scuola.
Le nubi non permettevano al sole di entrare con i suoi raggi dalla finestra, rendendo l'ambiente circostante triste e in penombra.
Arrivati sulla terrazza, il vento li circondò spiraleggiando, portando con sé un gran freddo.
Il rossino si avvicinò alla ringhiera di metallo, le mani affondate nelle tasche e sempre la borsa sottobraccio, mentre volgeva lo sguardo al cielo.
"Io sono casinista..."iniziò.
E Kaede strinse impercettibilmente gli occhi, come a proteggerli dall'aria fredda, cercando di afferrare ed imprimere nella sua testa le parole dell'altro.
"Faccio lo spaccone, dico di essere il migliore, parlo come un gruppo di quindici persone insieme, ma...con le parole faccio proprio schifo Rukawa."
E si voltò a guardare il compagno, che si limitò a dire:
"Beh?Che mi frega?Arriva al sodo!"
E Hana sorrise amaramente.
"Sai...c'ero cascato anche io nella tua farsa, volpino. Io, come tutti gli altri, non riuscivo a capirti...e alle volte mi incazzavo con te di brutto. Perché quel tuo modo di fare mi innervosiva!"
La kitsune stava già per voltarsi e andarsene, quando sentì e vide Hanamichi, fare una cosa che lo lasciò di stucco.

"Fin quando non ho trovato questo."e il rossino estrasse il diario dalla borsa.

Gelò.

Voleva sparire.

Andarsene.

Morire.

Sembrava che il freddo nascesse direttamente dal suo corpo.

Freddo...tanto, tantissimo, fortissimo...

Nulla aveva più importanza, dopo l'umiliazione che sicuramente gli sarebbe toccata subire.

Lui era?

Chi era?

Adesso voleva dimenticarlo.

"Ti chiedo di perdonarmi Rukawa, perdonami, dico sul serio.Ciò che ho fatto è qualcosa di assolutamente orribile...E non so davvero cos'altro dire per discolparmi.In realtà...non devo farlo, perché è così: sono colpevole.Ho letto il tuo diario.Non tutto, ma una buona parte della tua vita l'ho conosciuta..."
Il rossino si avvicinò tremante.
"Non avrei dovuto farlo. Ma ciò che vi è scritto non uscirà mai dalla mia bocca.Perché, se mi ami davvero...Se davvero mi hai capito, come quando scrivi di me su questo diario, sai che non sono una persona del genere."
Gli occhi nocciola si abbassarono.
"Tieni.Te lo restituisco.E...ti chiedo infinitamente scusa...ma...ero così curioso di sapere qualcosa su di te, il trucco che avevi per stregare tutti, lasciandoti odiare; il perché del tuo comportamento strafottente...Io...non ho resistito."
Kaede afferrò l'oggetto e lo strappò di mano all'altro con un gesto veloce, poi lo fissò.
Quel maledetto rossino.
Quel maledetto rossino che amava.
Aveva letto il suo diario.
Era arrivato a conoscere parti di lui che non avrebbe mai dovuto vedere!
Adesso sapeva...
Sentì l'umiliazione, formicolare fino allo stomaco.
In realtà era così incazzato che gli veniva da piangere, ma non avrebbe potuto distruggere il suo orgoglio definitivamente davanti ad Hana.
"So che ti senti umiliato ed oltraggiato...ma credimi, non ti giudicherò mai per le tue scelte, i tuoi gesti, il tuo passato, la tua vita.Perché sono tuoi, non miei..."
Hanamichi cacciò indietro le lacrime.
"E non era soltanto per questo che ti ho fatto venire qui..."ma perché era così difficile trovare le parole?
Aveva iniziato ad ingoiare, sentiva una fitta profonda allo stomaco.
Faceva male cazzo!
Un male cane...
"Ti volevo soltanto dire...che non hai più bisogno di quel mucchio di fogli.Che se hai bisogno di una persona in carne ed ossa a cui confidare i tuoi segreti...Beh, ci sono io."
Kaede lo guardò stupito.
L'ansia lo stava uccidendo!
"E per quale motivo?Perché quella persona dovresti essere tu!?"
Hana sorrise, mentre una lacrima gli scendeva dagli occhi.
"Perché ti amo..."
Per una volta nella sua vita Kaede mandò a quel paese la parte razionale del suo cervello, scacciò via l'ansia, scacciò via lo stupore e abbracciò il rossino di slancio.
In quel momento voleva soltanto abbracciarlo.
Era un impulso forte, istintivo.
Un comando che non poté negare al suo cervello.
Il diario cadde a terra, aprendosi, mentre il vento sfogliava le sue pagine bianche.
Si guardarono negli occhi, curiosi di sapere che effetto faceva adesso.

Adesso che sapevano di amarsi entrambi.

Perché la solitudine non si può distruggere, ci appartiene, ma possiamo sempre nasconderla un po' più a fondo nel nostro cuore....cercare di dimenticarla, per spegnerci su qualcun' altro, vero Kaede?

"Nessun pugno?"disse Hana asciugandosi la lacrima con un gesto veloce della mano.
"Se vuoi rimedio..."Kaede nascose il viso nella spalla dell'altro.
In quel momento non sapeva esattamente cosa stesse succedendo.
Aveva lasciato che i propri dubbi, pensieri, angosce si mischiassero insieme formando una gran confusione nella sua testa.
Però...
Però stava bene, era contento.
Non riusciva più ad essere arrabbiato per ciò che Hanamichi aveva fatto.
In realtà non lo era mai stato...
Lui odiava sé stesso.
La colpa d tutto era soltanto sua.
"Perché?"il rossino strinse più forte il suo amato.
"Perché, cosa?"
"Perché non mi hai picchiato...non sei arrabbiato?"
La volpe si staccò dall'abbraccio del do'aho e lo guardò negli occhi.
"Perché sei stato sincero. Hai avuto coraggio, non mi hai ingannato..." avrebbe voluto aggiungere "...e ti amo", ma le parole sembravano essere morte nella sua gola e spazzate via insieme alle foglie secche.
Hanamichi sorrise.
Un sorriso caldo e solare.
Come se quel "Ti amo" aggiunto mentalmente, lui fosse riuscito a leggerlo nei suoi occhi blu.
Attratti da una strana forza infisibile, come se il vento li spingesse uno nelle braccia dell'altro, si avvicinarono, si sfiorarono.
Le mani di Kaede sul petto di Hanamichi.
Le braccia di Hanamichi intorno alle spalle di Kaede.
I loro visi vicini.
I loro sguardi incollati, prima che le palpebre li nascondessero chiudendosi.
Le loro labbra si sfiorarono, si aprirono, lasciarono che le loro lingue giocassero, succhiando e mordendo...
Quel bacio aveva uno strano sapore.
Un sapore dolcissimo...
E i minuti passavano e i due ragazzi erano sempre più avvinghiati l'uno all'altro, fino a quando il suono lontano della campanella non li risvegliò...
Si guardarono un'ennesima volta, le labbra gonfie, i capelli scompigliati e il respiro irregolare.

"E' finita la prima ora..."mormorò Hanamichi.
"Già..."
"Dovremmo...cioè...forse è meglio se torniamo in classe..."
Il moretto non rispose limitandosi ad annuire, prima di raccogliere il suo diario da terra.
Ne accarezzò la copertina nera e se lo rigirò tra le mani.
Quel diario racchiudeva segreti, che adesso soltanto lui e Hanamichi conoscevano.
"Io...non ho letto tutto giuro...soltanto qualche pagina..."disse il rossino alle spalle di Kaede.
"Tsè.Non mi è mai servito..."mormorò incamminandosi insieme all'altro."Appena posso lo brucio."aggiunse subito dopo.
"Ma perché?Infondo ci ha fatto mettere insieme!!!"sorrise Hana, inconsapevole di ciò che le sue parole volevano dire.
Se ne accorse soltanto quando il moretto si fermò a guardarlo.
"Cioè...noi stiamo insieme?"chiese ansioso.
Kaede non era mai stato felice in vita sua.
Mai.
O almeno molto raramente.
I momenti di gioia non esistono, non per sempre almeno.
La felicità per lui non esisteva.
La vita era solo sofferenza, i momenti felici apparivano e morivano allo stesso tempo e di loro, rimanevano soltanto ricordi inutili.
Però, in quel momento...
In quel momento la sua solitudine era da un'altra parte, era schiacciata dall'amore che provava per Hanamichi e la gioia, quella vera, sembrava essere diventata incredibilmente salda.
Quanto era bello il rossino, che gli diceva una cosa del genere, ancora non credeva a tutto quello che stava succedendo.
Lui non amava i legami, ma...per il suo ragazzo questo ed altro!
"Sì..."sussurrò sorridendo, lasciandosi andare, regalando a quel ragazzo magnifico un'espressione affettuosa e dolcissima, perché lo meritava...lui e nessun altro!
Hanamichi sorrise a sua volta, prendendo una mano del moretto nella sua.

<<Avevo deciso di non scrivere più.Forse, perché i miei problemi sono finiti adesso, o forse, perché li sto soltanto evitando. Hanamichi mi ama, io amo lui.
Stiamo insieme da...poche ore, sono ancora qui a scuola. Non lo so...non riesco a capire...improvvisamente non mi sento più un essere ripugnante, quel senso sgradevole che accompagnava le mie giornate, sembra che stia pian piano sbiadendo, come un ricordo lontano.
Mi sento bene, in pace, come non sono mai stato. Dentro di me sorrido, perché per una persona sono speciale ed è una cosa...devastante. Sapere di essere amati infinitamente da qualcuno, avere la certezza di ricambiarla...io...Ti amo Hanamichi Sakuragi.>>

Kaede rilesse quelle poche righe, sorrise impercettibilmente e strappò quella pagina.
Prese il suo diario tra le mani, ne accarezzò la copertina scura e si avvicinò all'inceneritore dei rifiuti, nel cortile della scuola.[Mah....nn so se allo Shohoku ce l'hanno!Ma in Karekano c'era!>_<NdUrdi]
Una parte di sé avrebbe voluto tenerlo, per ricordare, un'altra, voleva disfarsene al più presto.
Strinse l'ultima lettera nella sua mano e se ne andò, lentamente.

Camminava fiero, lo sguardo dritto difronte a sé...era bellissimo, le foglie autunnali gli passavano accanto, lo sfioravano appena, mentre irentrava nell'edificio.
E mentre raggiungeva la sua classe, incrociò Hanamichi nel corridoio.
Si guardarono e si scambiarono un sorriso dolce, che nessuno vide.
Kaede gli passò accanto e gli mise quella pagina tra le mani, sussurrandogli all'orecchio un:"Ci vediamo oggi pomeriggio al campetto qua vicino..."
Hana lo guardò stupito, mentre il moretto, dopo avergli lanciato uno sguardo ammiccante assolutamente sexy, se ne andò...


La palla rimbalzò a terra.
Una...due...tre...volte.
Uno...due...tre...passi.
E canestro in un perfetto lay up.
Kaede recuperò il pallone, e si posizionò sulla linea dei tre punti.
Riuscì ad insaccare al primo colpo e sentì qualcuno battere le mani alle sue spalle.
"Gran bel tiro!"
Il moretto si voltò di scatto e sbuffò irritato.
"Ancora lei dottore?"
Mikami sembrava intenzionato a non dargli più pace...Possibile che lo avesse trovato anche quella volta?
"Tua madre mi ha detto che potevo trovarti qui..."
"Tsé.Le taglierò la lingua la prossima volta."e ricominciò a tirare, ovviamente, senza mai sbagliare un canestro.
"E così ti piace il basket..."
Il volpino guardò in tralice il dottore, lo distraeva!E poi stava aspettando Hanamichi!!
"Sai...anche io sono piuttosto bravo.Ho giocato un paio d'anni al liceo e anche all'università, vincendo per tre anni di fila il campionato scolastico!"
Ma quante arie si dava quello?
Però...sapeva giocare...
"Se ti sfidassi...Kaede Rukawa?"
Cosa aveva detto?
Una SFIDA?
"Lasci perdere dottore..."lo freddò iniziando a palleggiare, correndo nuovamente a canestro.
Ma questa volta la palla rimbalzò sul ferro e Mikami, con uno scatto, riuscì a prenderla e a mandarla dentro con un perfetto tiro da manuale.
"Non sono poi così arrugginito allora!"commentò.
A Kaede venne quasi da ridere.
Quell'uomo era pazzo.
"One to one?"
"Hn...ok."
La partita cominciò, entrambi erano determinati a vincere.
Il moretto si portò subito in vantaggio, ma Mikami gli dava parecchio filo da torcere.
Così, già nei primi minuti di gioco erano 9 a 12, per il volpino.
Il dottore era piuttosto bravo a smarcarsi, senza contare che riusciva a tirare perfettamente da tutte le angolazioni...Kaede iniziava a prenderci gusto.
A un tratto però, il ragazzo mise male un piede scivolando all'indietro.
Le sue mani, istintivamente, cercarono un appigglio, trovando soltanto la camicia del dottore.
Quest'utlimo cadde in avanti addosso al moretto, schiacciandolo a terra.
"Agh!"si lamentò Kaede.
Non solo sentiva un forte dolore alla caviglia, ma Mikami, cadendogli addosso, lo aveva schiacciato con il proprio peso.
Nella caduta, aveva battuto la testa e si sentiva frastornato.
"Si...levi..."mormorò portandosi una mano alla tempia, mentre con l'altra cercava di spingerlo via.
"Mi dispiace...tutto a posto?"l'uomo cercò di alzarsi.
"Sì, basta che lei si tolga!!"sbottò con rabbia il volpino.
L'uomo stava giusto per levarsi di lì, quando sentì due mani stringersi sulle proprie spalle e alzarlo da terra.
Era Hanamichi.
Appena era arrivato al campetto aveva visto quell'uomo addosso al SUO ragazzo e Kaede con il volto trasfigurato in una smorfia di dolore.
E, ovviamente, non aveva pensato due volte ad intervenire!
"Bastardo, maniaco schifoso!Che cazzo credevi di fare!?"urlò con rabbia spingendo Mikami contro la recinzione del campo.
Rukawa, lentamente si portò a sedere, cercando di capire cosa stesse succedendo.
Sakuragi stava per picchiare Mikami.
"Hana!Fermati..."urlò il moretto alzandosi a fatica e raggiungendo il suo ragazzo.
Il rossino lo guardò stupito.
"Quest'uomo è un amico di mia madre, stavamo soltanto giocando, quando sono caduto e mi è finito addosso."spiegò brevemente.
Hanamichi guardò prima il volpino, poi l'uomo e lo lasciò andare, tuttavia guardandolo torvamente.
Del suo amato si fidava, ma non certo di quello sconosciuto, che ormai, aveva etichettato come "prossimo cadavere".
"Mi scusi...Ho preso un granchio.Kaede...tutto a posto?"
Il moretto annuì, ma il rossino notò la smorfia di dolore del ragazzo quando provò a muovere la gamba.
"Avanti Hana, andiamo.Addio signor Mikami!"
Il dottore era a dir poco allibito.
Kaede aveva un amico?
Quel ragazzo continuava a stupirlo.
Scosse la testa ancora frastornato e osservò i due andarsene.
Il rossino teneva un braccio intorno alla vita di Kaede, e quest'ultimo uno intorno alle sue spalle, mentre zoppicava.
Forse, aveva capito una cosa importante sul suo "paziente"

"Baka kitsune!Come hai fatto a prenderti una storta simile!?Il tensai non ci sarebbe riuscito!Ma questo è ovvio, dato che sono un genio!!!!!!AH AH AH!"urlò Hanamichi in mezzo alla strada.
"Genio...hai quasi pestato il dottor Mikami senza motivo."sbottò il volpino irritato.
"Senza motivo?Ma se ti si era spalmato addosso!!!!!Ho capito benissimo quali erano le sue intenzioni sai?E tu ti fidi di uno così?"
"No."Hanamichi si fermò.
"Come scusa?E se non ti fidi, perché ci giochi insieme!!!!!!!!!!!!???"
A Kaede venne da ridere.
"Gelosia Hanamichi?"e il rossino divenne color aragosta."Comunque sia io non mi fido di nessuno."
"BRAVO!Fai bene!!!!A non fidarti, intendo!Guarda che gente va in giro!!!!!!!!!!!!!!!!!!"
Il moretto non riuscì a trattenersi, squadrò Hanamichi dalla testa ai piedi e commentò con un"Hai ragione", scoppiando a ridere.
"COSA?!!!!!VOLPE MALEFICA ANTIPATICA!!!!!!!!!Ma cosa mangi la mattina?Pane e veleno?!!!Le tue battute sono pessime!!!!!"
E, ridendo e scherzando, arrivarono a casa del moretto.
"Ascolta. Mi spiace, avrei voluto passare un po' di tempo con te, però...oggi era il mio turno per pulire le aule, mentre ero per strada ho incontrato tipo cinque amiche di mia madre, che mi hanno raccontato tutta la storia della loro vita e..."
"Shh!"Kaede mise un dito sulle labbra del rossino, per farlo tacere."Va bene, così...ci rifaremo, perché io voglio sapere tutto di te..."
Si scambiarono un gran sorriso, poi si guardarono attorno, e , dopo essersi assicurati che nessuno potesse vederli, si scambiarono un lungo bacio dolce e passionale nello stesso istante.
"Ciao Hana..."
"A domani volpe..."

Semplice.
Il loro rapporto adesso era SEMPLICE.
Sarebbe cresciuto piano piano, come un fiore.
E poi...chissà...


Hanamichi rilesse per l'ennesima volta quella pagina strappata, che Kaede gli aveva donato.
Più la leggeva, più il suo sorriso si allargava...
Forse...
Forse non c'erano soltanto incubi nella sua vita....

Fine parte 4^ -Continua...-

Urdi:-_-; Scusatemi sono a casa malata!^^;
Ru:Ancora?-_-Ma son 2 mesi che hai sempre qualcosa!>_<
Urdi:^^;;;; La mia salute fa schifo, e poi...con tutti gli accidenti che mi lanci contro!-_-;
Ru:Tsé...veramente fai tutto da sola!>___<Cmq stavolta son contento!Mi hai dato Hanachan!*_* Mi aspettavo che ci saremmo messi insieme nel 20 capitolo o giù di lì, di 'sto passo!
Urdi:Mah, ho voluto accorciare i tempi, perché se state troppo separati nn mi piace!>_<
Hana:è_é Dov'è il dottore?!!!!!!!
Urdi:E' andato da quella parte!^__^;
Ru:Da quella parte c'è casa mia!>_< Ma possibile che quello sia sempre tra i piedi?è_é
Hana:Già!Ma tesoro, nn preoccuparti!Ci penso io!
Hana_corre_a_casa_del_volpino
Urdi:°_° Paura!Era proprio incazzato!^^;
Hana_torna_sconvolto:O____O
Ru_preoccupato:Amore!!!Quello stronzo ti ha fatto qualcosa?Parla!!!ç_ç
Hana_fa_pat_pat_sulla_spalla_di_Ru:Ehm...Kaede...^^; Era a letto con tua madre!^^;;;;;;;;;;;
Ru: O____________________O STONK
Urdi:Ru!!!Ehi ru!!!!!Sei vivo?^^;;;;;;;Ahehm...cmq...alla prossimaaaaa!!!^__-
Hana:ç_ç anche stavolta c'è andata male!!>__<



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