Desclaimers:I personaggi di questa fic appartengono
ad Inoue, non vi sono scopi di lucro.
Dediche:Questa parte è per Ayami!!!^________^Perché?Perché
è arrivata da poco, ma scrive grandi cose e io già la
adoro!*_*E poi mi ha dedicato la sua bellissima fic!^*^
E anche per Arslan a cui piace tanto il diario di Kaede!^^; Se vuoi
te lo vendo!^___=(Noooo!!!NdRu)(Muahahah!Ru...quanto mi dai?^^NdU)(...NdRu)
Ad Auramasda e alle rivelazioni che mi ha fatto sulla sua persona!^____________^Evviva!La
conquista del mondo è nostra!^^E poi anche per le sue parole
che mi hanno tirato un po' su!
Grazie darling!^*^Grazie speciale a: Erika, Enlil, Eliana e mio fratello
Yue, che in questo periodo mi hanno ascoltato ed aiutato.E lasciatemi
mandare un bacione anche alla sorellina Tes, la sorellina Seimei,
la mamma Soffio, la volpina Saya e Nianuccia!!!^****^
A tutti voi: vi amo tesori!!!!^___^Note:gli incubi sono tutti veri!^^;
Only
Nightmares
capitolo
III
di Urd
"Lei mi da ai nervi, lo sa?"disse
freddamente Kaede infilandosi le mani nelle tasche dei jeans e fissando
i suoi occhi in quelli del dottore.
L'uomo sorrise:
"Perché?"
Kaede ricambiò il sorriso, ma la sua espressione era tutt'altro
che gentile...solo...strafottente.
"Lei crede di poter scavare affondo nella mia vita e darmi una
soluzione per i problemi con i miei.Tra poco se ne uscirà dicendo
che il problema non sono loro, ma io e il sottoscritto la manderà
a cagare per l'ennesima volta chiedendole quanto l'ha pagata mia madre."
Il moretto rise sarcastico.
"Magari le ha proposto il suo corpo per venirmi a dire due cazzate
sul fatto che sono un pazzo.Si lasci dire che se è così,
si accontenta di poco..."
Il medico non fece una piega a quel discorso.
Sapeva che era da Kaede, vedeva la sofferenza di quel ragazzo in ogni
parola che usciva dalle sue labbra.
"Allora...Kaede, perché diavolo sei ancora qui?"
Il volpino si rimise seduto e sospirò.
"Perché piove e non posso andare ad allenarmi al campetto
all'aperto."
La risposta era un'altra.
Kaede non voleva tornare a casa e affrontare i suoi.
Quel posto per lui era troppo deprimente, angosciante e il dottore
lo sapeva, lo capiva dai piccoli gesti del ragazzo.
Il moretto rimaneva a casa il meno possibile per evitare gli scontri
abituali con i genitori.
"Prima o poi dovrai parlarne."
Il volpino torò a fissare i libri sugli scaffali.
"No."freddo.
Il dottore sorrise appoggiandosi allo schienale della sua poltrona.
"Ok..."disse"...allora abbiamo finito."
Kaede lo guardò alzando un sopracciglio.
"Come?"chiese stupito.
"Ho detto che abbiamo finito.Puoi evitare di venire."
Il moretto annuì, ma era...incazzato.
Lo sapeva!
Anche Mikami lo aveva abbandonato!
Lo sapeva...nessuno poteva sopportarlo...alla fine anche il dottore
si era lasciato sconfiggere!
Grandioso Kaede!
Aveva avuto la conferma che anche lui era un uomo come tutti gli altri,
che si fermava alle apparenze.
Forse all'inizio ci aveva provato, ma poi aveva lasciato perdere.
Come i suoi insegnanti, i compagni di scuola...
Se non avesse avuto il basket...
"Allora...arrivederci Kaede, buona fortuna."
Il ragazzo lo gelò con lo sguardo e si alzò senza salutare
uscendo silenzioso.
Mikami appoggiò i gomiti sulla scrivania e il mento sulle mani
intrecciate...aveva uno sguardo pensieroso.
Conosceva già i pensieri di Kaede, e avrebbe
fatto capire a quel ragazzo che lui non era come gli altri...
Hanamichi camminava per i corridoi della scuola guardando
distrattamente fuori dalle finestre.
Era chiaro che quell'incubo fosse stato causato dal fatto che prima
di andare a dormire aveva letto il diario di Kaede.
Era rimasto piuttosto scosso.
Soprattutto quando, quella mattina, si era ritrovato a leggerlo per
l'ennesima volta...
Una nuova pagina, un nuovo pezzo di una storia che iniziava a preoccuparlo.
<<Prima o poi Mikami la smetterà di fare
domande e si stuferà di me, così me lo toglierò
dai piedi tornando alla mia vita...Quell'uomo è altamente detestabile,
mi da ai nervi!
Con quell'aria superiore, sempre gentile, calmo e pacato...
Odio lui e il suo studio.Quel posto è così...soffocante!
Le pareti sono librerie immense, qua e là sono appesi quadri
e disegni dai soggetti astratti e complicati...Una volta mi ha chiesto
di dirgli cosa ci vedevo...Mah...mi sembrava solo una macchia informe
a dire la verità, però...uno somigliava a una farfalla,
un'altro a un occhio che piange...
Quando gliel'ho detto lui ha scritto qualcosa su una specie di agenda
dove appunta tutto.
Un'altra cosa che mi innervosisce!Non sopporto che mentre parlo lui
prenda appunti...mi irrita come non mai!
Cambiamo argomento...altrimenti finisce che mi incazzo di nuovo e
vorrei evitarlo!
Oggi l'ho visto.
Sì, la persona che amo...
E' un ragazzo splendido e dal cuore puro, che porta con sé
una luce particolare che mi attira come una falena...vorrei tanto
essere così, come lui, mi sarebbe più facile avvicinarmi
agli altri.
Invece...mi limitito a guardarlo da lontano, come ho sempre fatto
con tutti.
Alle volte, però...mi fa incazzare così tanto che vorrei
sbatterlo sul parquet e gridargli in faccia che invece di odiarlo
lo amo e lo desidero da impazzire!Chissà come la prenderebbe?
Sicuramente mi darebbe una delle sue famose testate del tensai, ma
io rimarrei in piedi, e mi chiederebbe se sono impazzito tutto d'un
botto...e poi...poi chissà...
Guarda quante seghe mentali mi vado a fare da quando scrivo 'sto diario!Che
pena!Sono proprio messo male!Basta...non ha più senso continuare
a dannarsi...appena posso lo brucio 'sto coso!>>
"Sono io..."si era ritrovato a sussurrare
il rossino, dopo aver letto quella pagina.E non sapeva se disperarsi,
piangere o saltellare allegramente per la sua stanza...
Non sapeva assolutamente che cosa fare, dire...
Come poteva ridare il diario a Kaede?
Beh...l'idea l'aveva, però si sarebbe comportato da ipocrita
e, ultimamente, aveva imparato quanto fosse orribile la menzogna.
Il piano rimaneva tuttavia quello: dare il diario
ad una bidella e dirle di riferire a Kaede di averlo trovato mentre
puliva, osservandola da lontano per essere sicuro che lo scambio avvenisse
e che non lo leggesse.
Kaede arrivò a casa completamente fradicio.
Si tolse le scarpe, silenziosamente e andò in salotto per stendere
sulla piccola stufa, la propria felpa bagnata.
Lì trovò sua madre seduta sul divano...e piangeva.
"Tu...pensi che io tradisca tua padre, vero?"disse la donna
rivolta al figlio che, stranamente, la guardava sorpreso.
"Kaede...sai bene che non sono una madre, non lo sono mai stata,
ma non sono una puttana, questo no."aggiunse.
Il ragazzo annuì dicendo semplicemente:
"Lo so."
Sistemò la sua felpa alla meglio, con cura, per non rovinarla.
Dopotutto era della Nike!
"Lui però mi tradisce."
Anche la maglietta era bagnata!
Kaede decise di mettere ad asciugare anche quella.
Lui si preoccupava dei propri indumenti, mentre sua madre piangeva.
Era incredibile come non gliene importasse di quella donna.
Non...non riusciva a commuoversi, a provare qualcosa alla vista di
quelle lacrime.
Possibile che non se ne fosse mai accorta?
Oppure...oppure faceva finta di niente, sopportando, appigliandosi
all'illusione di un amore finito molti anni prima?
A pensarci bene era quest'ultima la verità.
Una voce nella mente del ragazzo gli urlava di voltarsi e guardare
sua madre, di considerarla per un singolo attimo.
E lui non voleva, perché, se l'avesse fatto, avrebbe scoperto
di volerle bene...
E così, sistemati gli indumenti ancora umidi, uscì dalla
stanza.
Il campanello suonò poche ore dopo e la signora
Rukawa andò ad aprire.
"Dottore, a cosa devo la sua visita?"sorrise cordiale a
Mikami.
L'uomo sorrise di rimando entrando in casa.
"Volevo parlare con Kaede, è in casa?"
La donna annuì.
"Sì...è di sopra in camera sua!Lo vado a chiamare,
nel frattempo si accomodi pure in salotto."
"La ringrazio tanto."
La donna salì le scale velocemente bussando forte alla porta
per cercare di farsi sentire dal figlio che, come al solito, ascoltava
la musica a tutto volume.
"Kaede...c'è il dottor Mikami di sotto, vuole parlarti."
Il moretto, scocciato da quella visita improvvisa, scese le scale
con le mani nelle tasche dei pantaloni della tuta da ginnastica.
"Ciao Kaede."
La signora Rukawa li lasciò soli.
"Che vuole?"
L'uomo non rispose, indicandogli il divano.
"Siediti per favore."
"Mi sembrava che avessimo finito."
"Sì...avevamo detto che era finita...la seduta dallo psicologo!Non
era certo ciò di cui avevi bisogno."
"Tsè...e ci voleva così tanto ad ammettere che
avevo ragione?"
L'uomo rise.
"Kaede...non hai capito.A te non serve qualcuno che capisca il
tuo passato, una persona che ti dia consigli...tu hai soltanto bisogno
di confidarti con un amico."
Il volpino guardò scettico il dottore.
"Sarebbe lei?"
"Beh...anche."
"Primo: con quale diritto viene in casa mia a dirmi quello che
devo fare?Secondo: io non ho bisogno di nessuno, se lo metta in testa,
altrimenti dovrò farlo io fino a farle sanguinare quel cervello
da sappientone!E terzo: che gliene importa di un liceale?Torni dai
suoi pazienti, dai suoi soldi, e la smett di rompere le scatole a
me!"
Mikami appoggiò la sua borsa a terra e incrociò le braccia
al petto.
"Smettila Kaede.E' tutto inutile.Non riuscirai a farti odiare
da me."
"Lei pensa di contare così tanto per me da farmi sprecare
del tempo ad odiarla?Tsè...se ne vada."categorico.
"Non puoi continuare a comportarti così."
Il moretto non rispose neppure a quell'affermazione e uscì
dalla stanza, per tornare in camera sua.
Quel dottore era più ostinato di quanto pensasse, sorrise tra
sé il moro.
"Dottor Mikami..."la signora Rukawa entrò
in salotto, dopo aver osservato il figlio andarsene.
"Eh..."sospirò"Kaede non è un ragazzo
facile..."sorrise bonariamente alla donna seduta difronte a lui.
Lei annuì.
"Sa..."cominciò Akane con sguardo basso"Quando
rimasi incinta di Kaede...ero molto giovane...insicura, impaurita.
Non ero pronta a divenire madre. E non lo sono neanche adesso..."
Versò del thé in due tazze, poi continuò:"Quel
bambino mi allontanò da tutto e tutti...Rappresentava la causa
di tutti i miei problemi e, benché fossi felice di averlo avuto,
ogni volta che lo guardavo negli occhi sentivo una forte rabbia crescere
dentro di me. Non ce l'avevo con lui, ma con me stessa. E odiandomi,
non mi sono mai comportata bene nei suoi confronti. La colpa non è
di Kaede. La colpa è mia!E me ne rendo conto ogni volta che
mi guarda...Lui mi odia. E più lui non mi sopporta, più
io faccio di tutto per non ricevere affetto da parte sua!Non merito
nulla dottore!Nulla se non il suo disprezzo!!"
Dietro la maschera di quella donna, si celava una ragazza indifesa,
terrorizzata e logorata dai sensi di colpa.
Mikami provò per un attimo pena per lei.
"Mi ascolti...Lei non deve tormentarsi per gli errori del passato,
deve soltanto imparare da essi e dare a Kaede l'affetto che merita.
Così facendo Kaede ha iniziato a comportarsi come lei...Non
so quanto i vostri rapporti miglioreranno, ma di sicuro non potete
continuare a sbranarvi...E non lo neghi: lei ama suo figlio."
Kaede non era andato a scuola.
Hanamichi lo aveva cercato tutto il giorno, deciso a restituirgli
il diario.
Ancora non sapeva bene come comportarsi, se farglielo avere da una
bidella, se farglielo trovare da qualche parte...boh!
Era un genio, certo, ma per quelle cose...ecco...aveva ancora bisogno
di pratica.
Non andò neppure agli allenamenti ed Hana si preoccupò.
Per cosa poi?
Una volta ogni tanto anche Rukawa poteva essere assente!
Ma in realtà il non vederlo aumentava soltanto la sua ansia...
Una volta a casa, stanco, depresso, demoralizzato al massimo, si lasciò
cadere sul divano del salotto a peso morto.
"Hana!Vuoi sfondarlo quel divano?!"urlò sua madre
ridendo, con il grembiule indosso, sbucando dalla porta della cucina.
"Ben tornato!"
Chissà se la madre di Kaede lo accoglieva così...
"Sono stanco mamma, vado a dormire..."
"Ma come?Di già?Non ceni?"
Il ragazzo scosse la testa.
"Ho mangiato con Yoehi e gli altri, scusa..."e salì
le scale.
Gli occhi di Kaede lo fissavano da sopra il mobile.
"Mi dispiace..."disse il rossino avvicinandoglisi.
La testa del moretto giaceva sulla sua scrivania, recisa, grondante
sangue.
"Non volevo arrivare ad ucciderti, ma...era l'unico modo..."sorrise
il rossino accarezzandogli una guancia.
"Io...io DOVEVO farlo, Kaede!Smettila di guardarmi così!"urlò.
Gli occhi azzurri continuavano a fissarlo.
Freddi.
Vuoti.
Impassibili.
"Io ti amo.Tu mi ami.Perché allora non me lo hai mai detto?Perché
lo negavi?!Guarda che cosa mi hai fatto fare..."e Hanamichi pianse
stringendo quella testa come un tesoro prezioso.
Poi lo guardò di nuovo.
"Però sei bellissimo.E sei soltanto mio."e baciò
quelle labbra fredde e morte, lievemente, dolcemente.
E se ne andò.
Uscì dalla camera piangendo, per tutta la casa vi erano secchi
ricolmi di sangue.
E lui ne prese uno e lo rovesciò a terra, osservando il liquido
denso schizzare le pareti, scivolare sul parquet, tingere indelebile
tutto quanto.
E mentre versava quei secchi in giro, piangeva, piangeva...
...piangeva...
E Kaede, la sua testa sulla scrivania, piangeva e
urlava.
"Perdonami Hanamichi!Perdonami di non averti mai detto la verità..."
Kaede spalancò gli occhi terrorizzato, scattando
a sedere e portandosi una mano al pettò, per sentire il proprio
cuore battere all'impazzata.
"Kami-sama..."mormorò ansimando.
Quell'incubo era stato tremendo...assurdo.
Scosse la testa.
"Era solo un incubo..."cercò di calmarsi.
Scese in cucina e guardò l'ora: le 3.
Ma ormai era sveglio, così si preparò da mangiare.
E mentre accendeva il fuoco, sua madre fece capolino sulla porta in
vestaglia.
"Che succede Kaede?"chiese la donna.
"Niente.Mi è venuta fame..."
Lei annuì.
"Ok...pensavo ti sentissi male.Se hai bisogno..."
E in quel momento il ragazzo, distrutto emotivamente, si voltò,
le sorrise e...la ringraziò.
"Grazie mamma, è tutto ok."e ritornò a cucinare.
La donna sentì qualcosa scaldarle il cuore, si sentì
felice davvero per la prima volta nella sua vita...Così...sorridendo,
tornò a dormire.
Il moretto si sedette al tavolo pensieroso.
Sua madre che iniziava a trattarlo come un figlio e quell'incubo tremendo...
Hanamichi.
Quel ragazzo ccupava troppo spesso i suoi pensieri,
pensò frustrato.
Avrebbe dovuto evitarlo, cercare di non pensarci, ma era così
difficile...
Così difficile scordare il suo bel viso, il suo sorriso, i
suoi capelli rossi e il suo corpo atletico e bronzeo.
Il suo corpo che scattava, saltava, sudava...
Le sue labbra che emettevano gemiti ed ansiti durante un allenamento...
Si prese la testa fra le mani cercando di scacciare quei pensieri.
Era inutile.
Iniziò a consumare il suo pasto, ma quei pensieri lo tormentavano.
Visioni erotiche a dir poco assurde iniziarono a girargli nella testa.
Sentì il suo membro tendersi ed iniziò a toccarsi, a
sfiorarlo da sopra la stoffa dei pantaloni.
Si faceva schifo.
Si odiava.
Si vergognava di sé stesso, ma era più forte di lui.
Il suo pene si indurì maggiormente quando lo prese direttamente
in mano.
Non avrebbe dovuto!
Ma come poteva?
Non riusciva ad evitarlo.
Quel ragazzo non sarebbe mai stato suo, non avrebbe mai condiviso
nulla con lui, che almeno potesse masturbarsi avendolo nella sua testa!
Iniziò a muovere la mano, stringendola con forza sul sesso
duro.
Come si era ridotto...
Iniziò ad ansimare forte, le sue guance s'imporporarono, il
suo cuore batteva fortissimo, sempre di più...
Il sangue nel suo corpo ribolliva, scorreva veloce e caldissimo, sembrava
dovergli corrodere la pelle.
E gemette, la sua mano era sempre più veloce, la sua stretta
sempre più forte.
Il mondo attorno a lui sembrava sparire.
Vi era soltanto Hanamichi che chiamava il suo nome in estasi.
Lo vedeva godere mentre glielo infilava dentro con forza, lo immaginò
tra le sue braccia, sudato e accaldato.
E...
...piangeva.
Kaede piangeva, piangeva disperato, non mollando la presa, perché
si odiava!
Non sopportava più quell'assurda situazione!
E venne sporcando la propria mano, oservandola disgustato.
Kaede, gli suggeriva una voce...sei sicuro che l'incubo
sia già finito?
Dove finisce il sogno ed inizia la realtà?
Continua...-
Ru:Ma che allegria!-___-;
Urd:Ehm...^^;;;;;;;;
Hana:ç_ç BWAAAH!!!!Perché mi hai fatto uccidere
Kacchan???ç_ç
Urd:Era un sogno Hana!!!!!!!!>_<
Hana:Chissenefrega!!!!!!!Povero il mio pucciotto!!!!ç___ç
Ru:*_*Oh, Hana...come sei dolce!!!!Vieni qui e fatti coccolaaareee!!!!!!!
Hana:Arrivoooo!!!!*______*
Ru_ed_Hana: *love love love*
Urd:Ok...chi ho traumatizzato?^^;
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