Desclaimers:I personaggi di questa fic appartengono
ad Inoue, non vi sono scopi di lucro.
Dediche:Questa parte la dedico alle ragazze che fanno gli anni questo
mese, perché nn so se riesco a fare un regalo a tutte!ç_ç
Allura:Alla Cryuccia(14 ottobre), perché è la mia sister
minore tutta pucciosa che adoro!*_*Ti voglio bene pucciotta! A Soffio
D'argento(19 ottobre), un mito di donna, una persona speciale!!^**^A
Enlil-tesoro(22ottobre) che si preoccupa sempre della sua Kohai!!^^A
Miky(26ottobre) che nn smetterò mai di ringraziare per i disegni
e l'appoggio!!!E ai miei due fratelloni maggiori: Yue e Cris aka Hikky(6
e 3 ottobre!)
Amori della mia vita vi voglio bene e vi auguro uno splendido compleanno!!!!!!!!!!!!^*******^
Auguriiiiiiiii!!!!!^_____^
Note per la seconda parte:Penso di nn averlo detto,
ma le parti tra <<...>> sono le pagine di diario di Kaede,
che si alternano alla storia.Spero che i pg non siano tr OOC...^^;
Il sogno che fa Hana è ispirato ad uno dei miei incubi^^;
Only
Nightmares
capitolo
II
di Urd
<<L'ho fatto di nuovo.
Pensavo a lui mentre lo facevo e mi vergognavo di me stesso.
Per la prima volta nella mia vita, mi sono vergognato!
Per forza che adesso fuori imperversa il temporale...
Però...cavolo...Sono un adolescente e penso sia normale.
Il fatto è che...l'ho visto e il sangue, il sangue ha cominciato
a scorrere verso il basso...mi sono eccitato.
Non era la prima volta, non sarà neanche l'ultima, ma farmi
le seghe è frustrante.
Perché penso che non avrò mai qualcuno a dividere il
piacere sessuale con me.
Personalmente non ho voglia di andarmi a cercare una checca isterica
in uno di quei locali per gay, e so che la persona che amo non si
abbasserebbe mai a farselo mettere nel culo...
Ma è inutile dire che a me piacerebbe (eccome se mi piacerebbe)
possederlo.
Invece le poche volte che mi accarezzo, alla fine, quando il seme
mi scivola sulle dita, sono solo...e mentre il respiro si regolarizza,
le guance tornano del loro colore ed io mi lavo, penso che è
una cosa triste ritrovarsi così.
Ovviamente quel deficiente che mi ha in cura non è ancora riuscito
a darmi consigli utili, questa terapia non è che aiuti poi
molto...Perché cazzo continuo ad andarci?Adesso sono anche
masochista!Tutta colpa di quella troia di mia madre...
Crepasse quella stronza!Quanto mi fa incazzare!E il bello è
che non lo immagina neppure...Non ha neanche il coraggio di guardarmi
in faccia mentre parlo.>>
"Kaede...ti ho preparato la colazione."disse
la signora Rukawa porgendo al figlio del thé.
"Hn."il ragazzo era ancora assonnato, prese distrattamente
la tazza e se la portò alle labbra.
Quella notte, come tutte le notti, il suo sonno era stato disturbato
da incubi tremendi.
Se guardava il liquido ramato poteva quasi vederci del sangue, da
quanto era vivido l'incubo appena concluso.
"Kaede...stasera non torno a casa."
"Meglio."
"Come hai detto scusa?Ti ricordo che sono tua madre...che razza
di figlio mi è capitato!"la donna prese una fetta di pane
e la mise in bocca.
"Comunque...ti lascio alcune cose già fatte nel frigo,
giusto per non farti morire di fame...Dato che non ho avuto tempo
di fare la spesa troverai poche cose, ma ti basteranno."
"Chi è?"questa volta gli occhi azzurri del ragazzo
erano spalancati, mentre poneva quella domanda a sua madre.
"Chi è cosa?"
"L'uomo con cui ti vedi."
La donna aggrottò le sopracciglia irritata.
"Insomma Kaede!Cosa intendi con questa affermazione?!"
Lui la fissò gelido e per una volta i loro occhi si incontrarono.
"Secondo te?"
Lei si voltò indignata uscendo dalla stanza e blaterando un:
"Accidenti a me, perché non ho abortito!"
A Kaede quella frase non fece né caldo né freddo.Era
da quando era nato che sua madre gli ripeteva insulti di quel tipo.
Certo, solo quando era veramente in collera, il ché capitava
molto spesso.
I pensieri del ragazzo si concentrarono sul diario.
Doveva assolutamente trovarlo.
<<Ne ho bisogno.Non riesco a riconoscermi e
comincio ad odiare anche me stesso.
Ho bisogno di...amore...Mi fa schifo dirlo.
Io non sono un debole...ultimamente le cose mi stanno sfuggendo di
mano.
E non avere tutto in completo controllo mi fa terribilmente incazzare!
Io voglio amare ed essere amato!
E' qui che quello stronzo mi ha portato!
Ecco dove voleva arrivare...voleva arrivare a dirmi "dietro Kaede
c'è un ragazzo che ha bisogno di qualcuno che lo ami, che non
lo faccia sentire solo come è sempre stato, che gli dia certezze.Kaede
ha un carattere menefreghista perché non ha mai ricevuto affetto
vero!"
Stronzate dottore.
Sono tutte stronzate!
Questo è quello che avrei voluto dire e mi rode dover ammettere
che ha ragione.
Io ho bisogno di amore, di sesso, di affetto, di lui...del ragazzo
che mi ha strappato il cuore.
Che ha preso il piccolo pugno di carne rossa e sanguinante e lo ha
trafitto con frecce accuminate.
Cupido non poteva fare lavoro migliore.
Io lo desidero.
Lo desidero intensamente come mai mi è successo.>>
Il dottor Mikami si poteva definire un uomo molto
affascinante: gli occhi erano neri e profondi e i capelli brizzolati
piuttosto lunghi li coprivano appena. Pur avendo ormai una certa età,
i suoi lineamenti erano morbidi e la pelle perfettamente liscia.
"Parlami della persona che ami."disse con voce profonda
a Kaede, seduto difronte a lui, con le gambe appoggiate alla scrivania
e le braccia incrociate dietro la testa.
Le prime volte il moretto appena si era steso sul lettino si era addormentato,
e quando Mikami aveva provato a svegliarlo erano stati dolori!
Ma alla fine, suo malgrado, Kaede stava iniziando quasi a collaborare...ho
detto QUASI.
Infatti a lui non piaceva parlare, tanto meno dei fatti propri, con
quello sconosciuto che sembrava volergli proporre soluzioni a problemi
che in realtà non esistevano.
Era stata sua madre a convincersi che lui ne avesse, ma non era così.
Per lui andava bene vivere in solitudine, non aveva mai avuto nessun
problema e comunque se la sarebbe cavato da solo.
Il ragazzo guardò il dottore e pensò che quell'uomo,
invece di aiutarlo, lo stava mettendo in crisi.
Lui aveva sempre contato su sé stesso, adesso arrivava quello
a dirgli che aveva bisogno di qualcuno?
E i forse, si stavano piano piano mangiando tutte le sue barriere.
"Come procede la terapia del diario?"
"Io non tengo un diario.Sa che non perdo tempo in certe stronzate..."mentì
il volpino con aria annoiata.
"Beh...ho parlato con tua madre, e lei mi ha detto che ti ha
visto con un diario in mano."
Kaede sbuffò spazientito.
Ancora una volta quella donna si era messa a farsi i cazzi suoi.
"Lei crede a quello che dice una persona come mia madre?"
"Ascolta Kaede...lei è preoccupata per te."
"No, non lo è."
"Comunque sia hai un problema..."
"...E adesso aggiungerà 'Ma non lo vuoi ammettere'!Ho
capito dove vuole arrivare dottore..."
Mikami sospirò.
Quel ragazzo lo stava facendo penare.
"Vuoi parlarmi dell'amore?"
Il moretto tolse i piedi dalla scrivania e si alzò avvicinandosi
alla libreria.
"Mi ha già fatto questa domanda."
"Sì, ma tu non mi hai risposto."
" 'No', era questa la mia risposta!"
Lo sguardo del ragazzo scorreva sui testi di psicologia, afferrandone
distrattamente i titoli, per non dire quel nome, che lampeggiava nella
sua mente.
"Devi parlare Kaede...altrimenti non riusciremo a risolvere i
tuoi problemi."
"Io non ho nessun tipo di problema!Se lo metta in testa.Il mio
unico problema sono quegli stronzi dei miei genitori!E anche lei!Voi
tre siete i miei problemi!"urlò con rabbia, ma senza voltarsi
a guardare Mikami.
Il dottore sorrise, compiaciuto di aver avuto per la prima volta,
una reazione da parte del moro.
"Se non vuoi parlare dell'amore, parla dell'odio che ti lega
ai tuoi genitori...perché non ti fidi di loro?"
Adesso stava esagerando.
Lui era furioso e quello tutto contento gli faceva una domanda del
genere?
"Mio padre beve, tradisce mia madre, mi ha sempre detto che non
combinerò nulla di positivo nella mia vita...e lei...mia madre,
mi odia, perché sono taciturno e schivo, e...le faccio paura.Si
rende conto?Una madre che ha paura del proprio figlio."
La volpe sorrise tristemente, ma sempre senza voltarsi.
Non avrebbe permesso a quell'uomo di avere troppo da lui.
"Io li odio, perché loro odiano me."
Il silenzio cadde nella stanza per alcuni minuti, poi Mikami iniziò
con delle altre domande:
"Parlami della tua adolescenza."
Uno strano fastidio iniziò a serpeggiare lungo la schiena di
Kaede.
"Che so...del tuo rapporto con l'amore e con il sesso."
Il fastidio adesso sembrava liquido.
Liquido e denso, e lo imprigionava come sabbie mobili.
"Quando hai iniziato a 'prendere confidenza' con il tuo corpo,
per esempio..."
Come si permetteva?
Come si permetteva di fare domande su un argomento così personale?
Kaede si sentì...violato.
Ok, era solo una stupidissima domanda di poco conto, che si sarebbe
dimenticato dopo essere tornato a casa, però...
Sapeva che se avesse continuato così, sarebbe arrivato a scavare
là dove neppure lui voleva arrivare.
Ci sono cose che non possiamo raccontare a nessuno, cose nostre che
hanno un valore assoluto.
E poi...poi lo avrebbe detto a sua madre e lei lo avrebbe odiato più
di adesso.
Il moretto pregò che, non sentendolo rispondere, il medico
non facesse altre domande.
Lanciò un'occhiata all'orologio...un quarto d'ora.
Era lì solo da un quarto d'ora.
L'aria però...era stranamente pesante.
[Preparate le bacinelle ragazzi!^^;NdUrd]
Hanamichi fissava il soffitto.
Era sdraiato sul suo letto, al buio, e non riusciva a prendere sonno.
Stava scoprendo cose di Rukawa che non immaginava...e poi si sentiva
in colpa per quello che stava facendo.
Si ripromise di non mettere più le mani su quel dannato diario.
Le poche pagine che aveva letto gli erano bastate per capire quanto
ci fosse di simile tra lui e quel volpino.
Si girò sul fianco destro e chiuse gli occhi.
/Dormi Hanamichi.../si diceva mentalmente, ma non aveva un grande
effetto.
Continuava a pensare al modo migliore per ridare il diario a Kaede.
Si girò sul fianco sinistro.
Oh!Non doveva pensarci.
Doveva riposarsi...però...il giorno dopo lo avrebbe visto agli
allenamenti...e allora...come lo avrebbe guardato?
I suoi pensieri iniziarono a farsi stranamente pesanti, mischiati
a voci indistinte.
Poi UNA voce.
Una voce all'interno della sua testa.
"Destati dal tuo sonno, farfalla di rara bellezza..."
così diceva, quella voce profonda e dolce.
"Destati dal sonno e guarda la mia freddezza..."
E lui aprì gli occhi.
"Freddezza di un uomo che nulla vede..."
Seduto ai piedi del suo letto c'era...
"...che nulla ascolta, e si chiama Kaede..."
..Kaede Rukawa.
La testa del moro era piegata in avanti, e osservava
qualcosa che teneva in mano: una farfalla.
E mentre la accarezzava con l'indice, con le parole sembrava cullarla.
"Che succede?!"chiese il rossino.
Notò a malapena che la stanza era illuminata
da una luce fioca, mentre il volpino si voltava verso di lui.
Era tutto così veloce.
"Non succede niente Hanamichi, guarda!"e il volpinò
allungò il braccio aprendo il palmo per mostrare la bestiola
che sbatteva le ali viola.
La farfalla si alzò in volo, leggera, come un petalo, spiraleggiando
attorno ad Hana, quest'ultimo la osservò: sembrava diffondere
nell'aria una polvere strana e cristallina.
Era così bella!
Kaede sorrise soddisfatto, mentre nella sua mano si
materializzava una faretra piena di frecce.
Il rossino sorrise, distogliendo lo sguardo dall'animale, per spostarlo
sul suo amato.
Rabbrividì alla scena che gli si presentava.
Kaede si era strappato la camicia di dosso, si era
voltato verso di lui e sorrideva.
Gli porgeva un coltello e disse:
"Sai cosa devi fare Hanamichi."
Il rossino afferrò l'oggetto, e lo piantò
con tutta la forza che aveva in corpo nel petto di Kaede.
La farfalla cadde a terra, mentre le sue ali si staccavano dal suo
corpo, ricadendo leggere, proprio come petali...
Hanamichi e Kaede continuavano a guardarsi.
La lama scese, lacerando la carne e i vasi sanguigni...spezzava le
ossa come fossero carta.
Il sangue scorreva denso...quello venoso più scuro, si mischiava
con quello arterioso più chiario.
Quando il rossino tolse il coltello con una mano andò
a cercare il cuore pulsante.
Tu-tum.
Lo prese con una mano.
Tu-tum.
Gli bagnò la pelle di sangue viscido.
Tu-tum.
Lacerò le arterie con le dita, sentendole pulsare prima che
si rompessero.
Il sangue zampillava a fiotti sulle coperte, sui suoi
vestiti, per tutta la camera.
E Kaede, il viso schizzato da macchie rubino, sorrideva e prendeva
il proprio cuore tra le mani.
Lo guardava:
"Mi hai strappato il cuore dal petto."sussurrò.
"Mi dispiace...Ma te l'ho restituito."
Si guardarono e sorrisero nuovamente.
"Prendilo."disse poi il volpino."A me non serve."
Il rossino lo prese incerto.
Kaede, allora, afferrò la faretra e ne prese una freccia.
"Avanti...trafiggilo con le frecce.E' stato cupido a volerlo..."
Proprio prima che potesse conficcare la punta della
freccia sull'organo Hanamichi si svegliò di scatto.
Il respiro affannato, il cuore che batteva all'impazzata e il sudore
che gli rigava la fronte.
"Kami-sama..."sussurrò.
Quel sogno sembrava così reale.
Ci mise un po' prima di rendersi conto definitivamente che si trattava
soltanto di un incubo.
"Soltanto un incubo..."ripetè ad alta voce.
Continua...-fine capitolo 2-
Urd:^^;
Ru:Ma che razza di sogni vai a fare te?!>_<
Urd:Io lo trovo romantico...^^
Ru:°_° ROMANTICO?
Urd:Sì...beh...quando dici che tu nn hai più bisogno
del cuore perché Hana te l'ha strappato dal petto!
Ru:Solitamente sono modi di dire...gli innamorati NON SQUARTANO SUL
SERIO IL LORO PARTNER!!!>___<
Urd:^^;; Forse hai ragione...però dai...è solo un incubo!^^
Ru:UNO?Dato che la fic si intitola Only nightmares e non Only nightmare,
prevedo che gli incubi saranno più di uno!>_<
Urd:^^;;;;;;;Ehm...Ru...cerca di capire...sono a casuccia tutta sola
e sconsolata!>_<E devo anche finire il regalo per Yue!!!°_°
Ru:Chi è 'sto Yue mo'?
Yue:COSA?!!!!!!!!>___<Io sono il gemello di Urdi!!!!!!Come fai
a nn sapere chi sono?
Ru:un altro pazzo!-_-Poveri noi...
Yue_facendo finta di niente:*_*Urdi!Che mi regali, che mi regali,
che mi regaaaliiii??*____*
Urd:Una tavola di Reyearth!^^
Yue:Originale?O__O
Urd:Nu...rifatta da me!^^
Yue:-_-
Urd:ç_ç Ecco...pure il fratello mo' rompe!Gente...commentate!Ditemi
che almeno la ficci ve piace, perché altrimenti me incazzo
di brutto!è__é
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