Disclamers: I personaggi sono miei, solo miei, tutti miei...sopratutto
Raphi!!!(va bè... forse ad Astrid glielo posso prestare, se no non mi finisce il calendario).


Oltre il muro del silenzio

parte VII 

di Parsifal


La torta è buonissima, si scioglie in bocca lasciandoti un piacevole
sapore di mele e di vaniglia.
Raphael chiude gli occhi, estasiato: se Anna è così brava nel far da
mangiare il merito è senza dubbio di sua madre Elisa.
Non immaginava un'accoglienza così calorosa... anzi, credeva
sinceramente che l'avrebbe mandato a quel paese... con molto tatto,
certo... ci mancherebbe...in fondo è un conte.
Sorride a questo pensiero... si sente così bene davanti a quella
donna
che non assomiglia fisicamente ad Anna nemmeno nella punta del naso
ma
che ha il suo stesso carattere ribelle e anticonformista...
ringraziando il cielo.
Finisce di sorseggiare il caffè e si spazzola le briciole della torta
dalla camicia di jeans mentre, con la coda dell'occhio, vede Hiroyuki
che sta ridendo con Anna per qualcosa che lei ha fatto ma che lui,
preso dai suoi pensieri, non ha notato.
Distoglie lo sguardo, subito eccitato... basta così poco perché il
suo
corpo risponda immediatamente ad ogni minimo gesto del suo amante...
il
profumo della sua pelle, la fragranza di quei capelli meravigliosi,
il
suo sorriso.
Un gesto soltanto e lo prenderebbe li, dove sono, in quel preciso
momento.
- Raphael... hai sentito?-
scuote la testa, quasi stizzito con se stesso per essersi distratto
così, stringe le gambe e sorride gentilmente ad Anna che lo ha
richiamato,
- scusami ma stavo inseguendo altri... pensieri...-
Smorfia di Anna:
- Si come no... altri pensieri eh...-
ma Elisa, sua madre, prende in mano la situazione e li divide, almeno
verbalmente.
- Volevo soltanto sapere perché vuoi notizie su quel particolare
periodo...-
Lui si stringe nelle spalle, pensieroso, ma lei lo ferma prima ancora
che possa iniziare a parlare:
- Non raccontarmi balle per favore, ti ho tenuto sul braccio da
quando
avevi tre mesi ed eri un angioletto biondo, con tutto il rispetto,
s'intende, e quindi ti conosco meglio di qualsiasi altra persona...-
Hiroyuki e Anna soffocano una risata in un abile colpo di tosse
mentre
Raphael li fulmina con lo sguardo.
Come spiegarle di Stefano e Francesco senza dirle la verità?
- Devo dirti una bugia o la triste verità?-
Silenzio assoluto,
- E va bene... non posso dirti esattamente il perché, non dipende da
me
ma da altre ... persone, però è importante...-
Sospira stancamente all'espressione chiusa di Elisa ... e va bene...
ho
buone ragioni per pensare che Stefano non è annegato a causa di una
disgrazia ma sia stato ucciso...-
Nel viso di marmo di Elisa si muove un muscolo della mascella, un
guizzo soltanto ma a Raphael basta per capire che è rimasta scossa da
una notizia del genere.
Continua con voce sicura.
- Tu non hai mai sospettato nulla?-
Un sospiro e finalmente le spalle della donna si lasciano andare
contro
la sedia, lo immaginava che sarebbe arrivato questo momento... tutti
i
dubbi che hanno sempre attraversato la sua mente dalla morte di
quello
sfortunato ragazzo tornano prepotenti.
Raphael intanto incalza, duro, deciso:
- Quando è morto Stefano tu lavoravi già alla villa, che cosa
ricordi?
Anche se sono passati trent'anni non credo che un episodio del genere
possa essere passato inosservato.-
Il ricordo del viso stravolto dal dolore del conte Francesco torna a
strappargli il cuore.
- Avevo solo vent'anni e lavoravo li da pochi mesi ma erano bastati
per
affezionarmi a Stefano.
Era un ragazzo dolcissimo, dagli occhi incredibilmente innocenti
nonostante il conte e la sua ..."influenza"-
Hiroyuki guarda Raphael allarmato per l'uscita infelice di Elisa ma
lui
non tradisce nessuna emozione e la guarda, serio ed attento:
- Era totalmente preso dal conte e faceva tutto quello che gli
diceva... del resto anche il conte adorava quel ragazzo... ma chi non
gli voleva bene?-
La voce di Raphael è secca e decisa e sembra una fucilata:
- Mia nonna!-
Elisa lo guarda, stanca... è come se fosse tornata da un lungo
viaggio;
-già, hai ragione, tua nonna non lo poteva vedere ma... quando è
morto
era terribilmente affranta... ha detto che Stefano ha avuto un malore
mentre faceva il bagno, perché dubitarne?-
Raphael si alza in piedi e guardandola in viso scandisce bene le
parole:
- Perché Stefano NON sapeva nuotare!!!
Come poteva venirgli in mente di fare il bagno in un lago? Da solo
per
di più?-

Il cielo grigio è pieno di nuvoloni carichi di pioggia, il mal tempo
tanto promesso è arrivato e ha portato con se una considerevole
diminuzione della temperatura e, probabilmente e, probabilmente, di
li
a poco si sarebbe scatenato il finimondo ma i due ragazzi non ci
facevano caso, assorti completamente nei propri pensieri.
Raphael sente chiaramente le parole di Elisa come se fosse ancora li
con loro.
" qualunque cosa scoprirai non devi MAI dubitare dell'amore di tuo
zio
per Stefano.
All'inizio forse ne fece il suo amante per umiliare sua madre ma poi
fu
conquistato dall'innocenza di quel ragazzo meraviglioso e lo amò
completamente.
Vedi... Stefano fu trovato tre giorni dopo la sua scomparsa proprio
dal
conte.
Era prigioniero dal fango e semi-nascosto da un folto cespuglio in un
luogo un po' appartato del lago, sepolto dalla vegetazione e
lontanissimo dalla villa, anche se aveva gridato nessuno avrebbe
potuto
sentirlo.
Vidi arrivare il conte con Stefano tra le braccia, lo stringeva forte
contro il suo petto ed urlava , urlava il suo nome piangendo
disperato.
Glielo strappammo a forza dalle braccia e nonostante la
decomposizione
fosse ormai iniziata si capiva benissimo che quel povero corpo era
pieno di lividi, tagli profondi e la pelle, in alcuni punti,
sembrava... staccata a morsi.
Dissero che furono i pesci che tuo nonno volle mettere nel lago
parecchi anni addietro e fu messo tutto a tacere.
La famiglia di Stefano si riprese il corpo e fu ampiamente
"Pagata" per il suo dolore, una vera vergogna ma... erano molto
poveri
e accettarono quei soldi.
Adesso, soltanto adesso che ti parlo comincio a pensare che forse tu
hai ragione: a quel ragazzo fecero qualcosa di orribile... e che Dio
mi
perdoni ma io... io non ho mai sospettato nulla!!!-
La furia che lo ha assalito pochi minuti prima è ormai completamente
scomparsa, lasciando il posto a un'immensa stanchezza.
Si chiede continuamente com'è possibile che sua nonna abbia fatto una
cosa del genere.
O che l'abbia fatta fare.
Un ragazzo dolcissimo a detta di tutti, innocente nonostante suo zio,
buono e ... innamorato.
L'unica colpa per cui un bastardo assassino lo aveva massacrato era
proprio quella.
E forse sua nonna c'entrava qualcosa.
Non può crederci.
Si rifiuta.
Semplicemente si rifiutava di credere a una mostruosità del genere.
Arrivano alla villa in un silenzio impressionante, Hiroyuki guarda
quel
ragazzo che cammina accanto a lui, i capelli biondi scintillano per
le
gocce di pioggia imprigionate dalle ciocche che accarezzano le
spalle,
gli occhi azzurri sono stanchi, sembra che non abbiano più voglia di
vedere ed ascoltare altri orrori per oggi.
E a questo ci penserà lui.
Vanno in cucina, Anna ha lasciato la cena in forno, devono solo
accenderlo ma nessuno dei due ha fame ancora, non dopo quel
pomeriggio
allucinante.
Raphael prende alcune mele e, dopo averle sbucciate si dirige da
Hiroyuki che lo aspetta davanti al focolare appena acceso.
- Adoro questa cucina, mi è piaciuta nel momento stesso in cui ci
sono
entrato.
E' in assoluto la stanza che preferisco di più in tutta la villa.-
Raphael lo raggiunge e si siede sul bracciolo della vecchia sedia a
dondolo che Hiro ha scelto per rilassarsi guardando le fiamme che
cominciano ad alzarsi e che sembrano danzare nell'aria.
Appoggia la schiena al petto di Hiroyuki e la sedia và
pericolosamente
indietro.
- Mmm... io preferisco la mia camera... anzi, la nostra... se devo
dire
la verità -
porge una mela al ragazzo dietro di lui che la addenta, ridacchiando.
Forse ci riuscirà a distrarlo...
-mmm... buona 'sta mela...
già, me lo immagino, chissà perché la preferisci, eh?-
Un sorrisetto  ironico e la tensione che lentamente se ne va mentre
il
corpo si fa acutamente consapevole del calore che emana il suo
compagno, accendendosi lentamente ma inesorabilmente.
- Bè... ammetterai che è scomodo fare l'amore sul focolare spento o
sul
tavolo... anche se grande some questo-
immagini di loro due insieme avvinghiati al di sopra di quel tavolo
gli
riempiono la mente e l'inguine comincia ad aumentare notevolmente di
volume.
Hiroyuki fa una risata profonda che fa correre più veloce il sangue
nelle vene..." Santo cielo, è come una droga per me... basta un suo
suono, il suo respiro per farmi venir voglia di avere di più...-
Pensa già troppo eccitato per restarsene così comodamente e
platonicamente appoggiato a lui, ma vuole continuare ancora questo
gioco forse pericoloso ma che lo prende così bene...
- bè... forse anche una cucina può avere le sue attrattive, sta a tè
farmi cambiare idea...-
non finisce la frase, Hiro lo alza di peso e lo fa sedere a
cavalcioni
su di lui dimostrandogli, una volta di più, le sue forze.
Poi gli toglie quel che resta della mela buttandola sul fuoco e
sussurra al suo orecchio, lambendolo con la lingua:
- e quanto tempo avrei a disposizione? -
Ma Raphael non intende rispondergli, non con le parole almeno.
Gli copre la bocca con la sua infilandoci dentro la lingua con
prepotenza mentre le mani si perdono in quei capelli di seta, ancora
intrecciati, così come glieli aveva fatti lui il giorno  prima.
Per un momento Hiroyuki gli lascia il controllo del bacio e accetta
l'invasione di quella lingua calda ed esigente ma poi ne diventa lui
stesso il padrone e incomincia a divorarla senza fretta, in
profondità.
Quando lo lascia nota con piacere il volto arrossato e il respiro
affrettato e sorride, sinistro quasi nella sua lussuria.
Nel suo desiderio.
- Questa notte comando io.
Tu stasera sarai mio e non il contrario.
Mi hai lanciato una sfida che io ho accolto e adesso non ti
permetterò
di tirarti indietro...-
Ma Raphael non ne ha nessuna intenzione e si strofina sulla virilità
di
Hiroyuki che sente premere nettamente contro le natiche.
Questa notte sarà suo, non ci sarà dolcezza ne tenerezza ma soltanto
passione, brutale e violenta,
assoluta e prepotente.
Ed a lui va bene così.
E' proprio quello che vuole e Hiroyuki lo ha capito benissimo.
Mentre la sedia ondeggia pericolosamente il ragazzo moro lo alza
prepotentemente in piedi addossandolo contro la parete fredda di
pietra
dietro di loro, togliendogli i vestiti di dosso con frenesia,
baciando
ogni cm di pelle libera che scopre, lasciando i segni dei suoi denti
su
quella carnagione candida.
E ai gemiti rauchi di Raphael ci passa sopra la lingua, sensuale
oltre
ogni dire, facendolo impazzire.
Scende veloce su quel corpo incredibile e completamente suo per
fermarsi sui suoi capezzoli, tormentandoli quasi ferocemente per poi
succhiarli lentamente, alternando violenza e dolcezza mentre la sua
mente sta schizzando via, piena di Raphi, della sua carne, del suo
odore, del suo sapore.
- Sei mio... completamente mio... totalmente mio...
fino in fondo-
e la bocca ingoia quel membro fremente che sembra bollire tra le sua
mani, nella sua lingua che si muove frenetica lungo tutto la sua
lunghezza.
Lo succhia così profondamente che a Raphael sembra di
smolecolarizzarsi.
I suoi  atomi si scompongono per poi ricomporsi dentro quella bocca
che
lo sta facendo uscire di testa, dentro quel corpo che lo sta
inchiodando contro quelle pietre non più gelide ormai.
- Hiro... mi stai ... facndo... mo...rire... basta ... ODDIO...-
e si scioglie completamente, quasi con dolore, mentre sent che il suo
amante lo succhia ancora, come se volesse ingoiarlo completamente.
Lo stacca a forza e i muscoli di Hiro sono d'acciaio sotto le sue
dita.
Si guardano, stravolti.
- Ti voglio dentro di me, adesso... prendimi subito-
non aspetta altro.
Anche lui lo vuole e senza nemmeno prepararlo gli afferra i glutei
facendolo sollevare da terra e, con un'unica sola spinta, entra in
lui.
Raphael urla come un animale agonizzante mentre cerca sollievo
puntando
i piedi contro le mattonelle calde del focolare, cercando di
sollevarsi
un poco ma Hiroyuki lo alza ancora di più facendogli mancare
quell'appiglio e obbligandolo ad allacciarsi ai suoi fianchi.
Lo sbatte contro il muro cercando quel punto oltre il quale anche
Raphael impazzirà del tutto insieme a lui.
E lo trova... se ne rende conto appena lo sente rispondere alle sue
spinte, quando dalla sua bocca escono gemiti inarticolati che si
susseguono incalzanti.
E mentre l'aria si riempie delle loro grida vengono quasi
contemporaneamente, la loro stessa essenza vitale che esce dai loro
corpi per diventare un tutt'uno, reciprocamente, invocando il loro
nome
come se fosse una litania.
Si lasciano andare sul pavimento completamente privi di energia,
Raphael si rende conto che Hiroyuki ha cercato di attuire il colpo
facendolo finire sopra di lui.
Sorride stanco... lo ha fatto a pezzi prendendolo con una forza
inaudita, facendolo gridare come un pazzo furioso per il dolore e per
il piacere più folle di tutta la sua vita... e alla fine gli fa da
scudo con il suo corpo.
Sente la sua lingua ripulirlo con dolcezza allargando i glutei e
intrufolandosi al suo interno e il suo sorriso si trasforma... ma
quanta energia ha ancora nelle vene?
Abbastanza da eccitarsi di nuovo evidentemente, pensa con un'ultimo
barlume di ragione mentre Hiro, deciso a farlo godere di nuovo, si
siede sopra di lui, impalandosi da solo e iniziando a muoversi con
calma per accellerare man mano che il dolore scompare lasciando il
posto al piacere.
Un'altra volta.
Mentre il fuoco si sta spegnendo lentamente.

Quando Raphael si sveglia quella notte non ha la più pallida idea
del "perché" lo abbia fatto.
L'oscurità è pressochè totale e, per un  attimo. Un gelo incredibile
attanaglia il suo cuore, dura pochi attimi ma lo lascia senza fiato.
Si volta freneticamente verso Hiroyuki che dorme accanto a lui e,
incredibilmente, vede il suo braccio e la mano stagliarsi contro il
buio.
Brillano di luce propria, abbaglianti, quasi trasparenti e annaspano,
come se fossero alla ricerca di qualcosa.
La mano si muove, frenetica, aprendosi e chiudendosi fino a quando
Raphael la afferra con le sue stringendola forte.
Ha agito d'impulso, senza riflettere e ora è contento di aver dato
retta al suo istinto perché Hiro si calma immediatamente,
rilassandosi
nuovamente al suo fianco,
mentre la sua mano torna a spegnersi.
Quando il respiro torna irregolare è passata mezz'ora e, dalla
rigidità
del corpo, Raphael capisce che Hiroyuki si è svegliato.
E' disteso su un fianco e con tutte e due le mani sta stringendo
ancora
quella del suo compagno, senza riuscire ad addormentarsi.
Ogni volta che chiude gli occhi rivede quella mano bianca cercarlo,
nel
buio della stanza e "sente" ancora l'angoscia che il corpo caldo del
suo ragazzo gli trasmetteva.
- Raphi...-
Un sussurro nel buio e la risposta arriva veloce, immediata.
- Sono qui...-
Sente il suo respiro sul viso, l'altra mano tra i suoi capelli:
- L'ho fatto di nuovo, vero?-
E la sua voce è quasi incrinata.
- Si... e stavolta è stata peggio delle altre...-
Hiroyuki stringe forte gli occhi mentre sente le labbra di Raphael
sulle loro dita intrecciate.
Poi la sua voce calma, rassicurante:
- La tua mano è diventata improvvisamente bianca... nel buio brillava
come... come una luce improvvisamente accesa.
La muovevi incessantemente, cercando un appiglio, appena te l'ho
afferrata tu ti sei calmato immediatamente.-
Le sue labbra sono sulle guance, morbide, dolci.
- Neanche questa volta ti ricordi qualcosa...-
non è una domanda, sa che se ricorderebbe quel dannato incubo che lo
perseguita da quando ha memoria lui sarebbe il primo a saperlo.
Fuori la pioggia continua a cadere, violenta.
La voce di Hiroyuki si incrina ancora di più e a Raphael sembra di
ascoltare il suono della pioggia... come tante gocce che si
infrangono
contro la casa, che si insinuano tra gli alberi gemendo quasi, una
melodia che strappa il cuore.
- E' da quando sono qui che lo faccio ogni notte... immancabilmente.
Appena mi sveglio resto come impigliato tra i resti dell'incubo e mi
sembra di afferrarlo ma ... poi rimane dentro di me e io torno nel
buio
più assoluto.
Se soltanto riuscissi a ricordare...-
Ma sa che è la parte più profonda di se stesso che gli impedisce di
farlo.
Farebbe troppo male.
- Riguarda Stefano e Francesco -
E anche questa non è una domanda.
Ormai ne è quasi sicuro anche lui.
Se lo sente.
L'angoscia e la tristezza che prova appena si sveglia sono molto più
forti di prima.
- Quando ero piccola non volevo sapere il perché mi svegliavo
piangendo
senza ricordare niente.
Ma comunque mi succedeva una volta ogni tanto, due o tre volte al
mese.
Adesso invece... ogni notte...io ... non ce la faccio più Raphi...-
E lui gli risponde abbracciandolo stretto, facendogli appoggiare la
testa sul suo petto e baciandogli i capelli.
Resta li a cullarlo fino a quando non si addormentano.
Fuori le prime luci dell'alba cercano di filtrare tra le persiane
socchiuse e la pioggia continua a cadere, incessante.
Pochi uccelli cercano di cantare lo stesso ed è in questa atmosfera,
mentre il mondo fuori si prepara alla rinascita che Hiroyuki ritrova
il
suo incubo.
E questa volta ricorda tutto.
Tutto quanto.




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