Questa fic…è nata da un sogno (che novità vero?!), dopo aver letto (alle 23.09 p.m.) la fic di Anny: Gods and Arrow, che trovo semplicemente caruccissima!!! ^^ tuttavia la mia ha preso solo lo spunto del luogo…l’Olimpo, perché per il resto…è totalmente diversa! Dopo aver chiesto il suo permesso scrivo questa storia che mi attizza parecchio…lo stile è sempre quello, però sta volta, benché ispirata a Slam Dunk, i nomi saranno quelli delle divinità, anche perché trovatemelo voi un Dio Greco o Romano, che dir si voglia, con un nome giapponese…la legenda l’avete qui sotto, per associare nomi, caratteri e tratti somatici…li ho scelti con un motivo e nel corso della narrazione si capirà. Voglio dedicare questa fic a Neko, perché spero sempre che leggendo le mie storie si tiri su il morale quando è malata, e anche perché lei molto spesso mi da l’ispirazione anche solo con una parola…grazie tesorino! Un baciotto ^*^!!!

Anzai- Zeus Senior

Takato- Ade Senior

Sakuragi- Zeus jr

Rukawa- Ade jr

Akagi- Venere

Sendo- Cupido

Mitsui- Marte/Ares

Mito&co.- Muse (4 di 9= M.- Talia/ N.- Erato/ O.- Clio/ T.- Melpomene)

Kogure- Orfeo

Miyagi- Ermes/Mercurio

Ayako- Giunone

Uozumi- Morfeo

Kyota- Eris/Discordia

Fujima- Efesto/Vulcano

Maki- Ebe

Koshino- Bacco 

Fukuda- Apollo

Hanagata- Atena

P.s. molti eventi sono stati modificati per la storia, alcuni …ok molti fatti potrebbero non essere mai avvenuti, tipo i figli di Zeus e di Giunone sono 3 non 4…ma le mie sono esigenze di copione chiamatela pure “licenza poetica”…quindi…non è che non mi sono informata è proprio che ho cambiato!

 


L'Olimpo può attendere

di Hira-chan


Prologo?!

 

Nel corso dei secoli la mitologia narra le vicende di Zeus e dei suoi tanti amori e guerre. Il suo nemico numero uno fu il fratello Ade, se Zeus era il Dio degli uomini e della terra, Ade era il dio dell’oltretomba e delle anime…essendo due entità contrapposte erano sempre in guerra. Ade…invidioso del mondo dei vivi, Zeus restio a cedere ad un “brutto muso” come il fratello i suoi domini. Quello però che la storia non ha mai narrato furono le vicende della generazione post- vecchiardi…come la intitolò il suo scrittore…che era niente po’ po’ di meno che il figlio legittimo e successore di Zeus…

Nell’Olimpo era chiamato Jr…visto che aveva lo stesso nome del loro re, ma come carattere o estetica i due erano l’esatto opposto, eppure Zeus Senior, aveva scelto lui tra i suoi tanti figli, perché in lui le sibille avevano predetto un destino specifico…

Stessa sorte toccò al figlio di Ade…Ade Jr (che fantasia! NdH) il quale aveva avuto lo stesso destino del cugino Zeus Jr…ed anche lui non era al corrente del suo futuro, tanto oscuro quanto il suo regno…(oh…che poesia… ç_ç NdH)

 

Questa storia perduta nei meandri della conoscenza umana, è stata riportata alla luce dalle Muse, le dee delle arti…in tutto ce ne sono 9, ma in questa storia ne vengono menzionate solo 4…che sono rispettivamente:

Talia- protettrice della commedia e della satira

Erato- protettrice della poesia amorosa

Clio- ( non la macchina!)protettrice della storia 

Melpomene- protettrice della tragedia

 

Queste Muse, hanno fatto parte delle nostre vicende, ma le hanno anche tramandate ai posteri…o meglio hanno fregato i diari segreti dei protagonisti e li hanno letti per poi narrare meglio le loro avventure passando alla storia! La particolarità di queste divinità fu la loro totale mancanza di logica…infatti non tarderete a scoprire come queste figure siano ambigue. Ma ora è meglio passare alla storia che hanno da raccontarci…a voi ragazze…

 

Muse- vorremo puntualizzare che noi NON siamo ragazze!! Siamo esseri asessuati…ma non per questo donne!

Hira-chan- se avete voglia di puntualizzare dovevate farlo prima…ora narrate la storia, CHIARO?!

Muse- sì, sì...chiaro…

Talia- …visto che si tratta di un’epopea spiritosa, nell’insieme, provvederò io, Talia, a narrarla…

Clio- …vorrei ricordarti cara Talia, che la dea della storia sono io…e  come tale ho l’onere di caricarmi questo “peso”…

Erato- …questo susseguirsi di eventi sarà caratterizzato da una poesia amorosa eccelsa, quindi spetta a me, e a me sola, il dovere di intrattenere i nostri lettori…

Melpomene- …giammai sia fatto un tale oltraggio…solo io posso occupare i momenti di ozio dei nostri ascoltatori, poiché ciò che andremo a narrare è pieno di tragici eventi…

Hira-chan- come al solito non hanno capito niente! La storia è divisa…e le Muse hanno tutte un ruolo, perché portano tutte una caratteristica di cui questo racconto è fatto…ma, visto che non si riescono a mettere d’accordo, come al solito, la storiella la racconto io, anche se pensavo di fare lo spettatore, per una volta…mai che si possa stare in pace…

Or dunque andiamo ad incominciare…

 

L’OLIMPO PUO’ ATTENDERE!

Capitolo 1

Olimpo

Zeus, sedeva nel suo giardino, incurante dello splendore di quest’ultimo, ascoltando una nota sì e 20 no, della musica che Orfeo gli stava suonando nel tentativo di calmarlo…in ogni istante si alzava dal suo seggio per passeggiare nervosamente avanti e indietro…niente poteva tranquillizzarlo…insomma perché ci mettevano tanto?!

Quando finalmente vide le 7 minute figure, avvolte nei veli bianchi svolazzanti, si calmò un poco…le sette nuove arrivate s’inchinarono con grazia alla vista del re degli dei, il quale senza farsi pregare chiese loro il futuro del nascituro…stava per avere un nuovo erede…la moglie Giunone, aveva avuto le doglie da poco, ed assieme Venere e ad Atena, stava impegnandosi ad avere il suo nuovo figlio…essendo poi la protettrice delle spose e delle partorienti aveva anche la sua magia a favore del travaglio e del parto…

“ditemi, oh sibille…che futuro prevedete per il mio nuovo figlio?!” 

Le fanciulle si disposero in cerchio e la somma tra loro tutte…le Sacerdotessa Maggiore, chiuse gli occhi e giunse l e mani in una muta preghiera…quando riaprì gli occhi l’iride era completamente bianco e dalle sue mani scorreva l’acqua della vita…all’interno della quale iniziò a scorgere il futuro del bimbo…

“è un maschio…” disse con voce soave, ma allo stesso tempo autoritaria “costui sarà il tuo unico e diretto successore, mio re, nei capelli porterà il colore del vino di Bacco, i suoi occhi saranno come la terra, e il suo corpo splenderà come il sole…la sua forza non avrà eguali, Atena lo istruirà, Marte lo renderà un perfetto guerriero, Mercurio gli insegnerà le arti e da te, imparerà l’amore per gli uomini…” Zeus era sempre più curioso…mancavano ancora pochi secondi alla fine della predizione…

“…ma vedo anche una grande guerra…tra vita e morte…tuo figlio imparerà cos’è l’amore vero…e la sofferenza…per averlo perduto…” Zeus…non si trattenne e domandò ancora…

“come posso fare in modo che mio figlio non debba mai soffrire?”

“…ma se l’amore sarà vero e puro da parte di entrambi…” continuò la sibilla senza ascoltare la nuova domanda  ( a mo’ di “ chi ti caga sì sì sì’!!! NdH) “il suo futuro, potrebbe subire mutazioni…ma il dio delle tenebre…farà di tutto pur di impedirlo…” e la Sacerdotessa si accasciò a terra con un sospiro…la predizione era finita.

Zeus, rimase fermo ad osservare la scena delle sibille…lo sguardo fisso…

/il dio delle tenebre…Ade…cosa c’entra lui? Per quanto mi odi…beh…certo…sarebbe da lui tentare di uccidere il mio legittimo erede…però…/ i suoi pensieri furono interrotti da un urlo disumano…seguito dal pianto di un neonato…

Giunone aveva partorito!

Corse verso la stanza della sua sposa, trovandola avvolta in coperte con in braccio il figlioletto che strillava…sul viso aveva un’espressione felice…e Zeus, una volta visto il piccolo, dimenticò quasi, completamente la profezia…avrebbe difeso quel fagottino ad ogni costo…

 

Ade

Perfino il re dell’oltretomba non poteva essere indifferente alla nascita del suo figlioletto, da parte della donna che più amava al mondo: Persefone, dea della vegetazione…ma come il fratello, attendeva l’arrivo delle manipolatrici del destino, ma se per il dio della vita erano giunte le sibille, per il dio della morte erano state convocate le Parche…figlie della notte…tessitrici del filo del destino e responsabili del filo della vita degli uomini…

Quando arrivarono dinanzi al signore delle anime vennero accolte con reverenziale freddezza…come Ade sapeva bene, le Parche potevano anche decidere di non aiutarlo…

“Benvenute…perdonate il mio umore teso ma sto per…”

“…diventare padre…ne siamo a conoscenza…” disse una della tre…queste indovine erano in tre, sorelle legate indissolubilmente dalla cecità, ma essendo gemelle avevano un unico occhio in comune, il quale riusciva a leggere il futuro tra il filo che tessevano…

“…e sappiamo anche che vuoi il nostro responso per il futuro di tuo figlio…” disse la seconda…

“…ti aiuteremo…perché sei sempre stato un buon alleato…ma ricorda dio delle tenebre…sei in debito con le figlie della notte…” finì la terza…

“me lo ricorderò non dubitate!” rispose prontamente Ade, rincuorato un po’, ma le urla della sua sposa iniziavano a farsi sentire, in quel momento due dee stavano avendo un travaglio…

Le tre sorelle si disposero in cerchio e srotolarono il filo del destino, e mentre lo tessevano in contemporanea, il loro unico occhio iniziò a brillare…facendo luce anche sull’incrocio dei fili davanti a loro…e piano iniziò la profezia…

“è un maschio…” la voce divenne roca… “avrà i capelli della notte, come sarà il suo regno…ma gli occhi saranno di ghiaccio…porterà sul corpo il pallore dei suoi sudditi, ma la sua forza non avrà eguali e con l’aiuto di Marte diventerà un abile guerriero…e da te, in quanto padre, imparerà l’odio per il genere umano…” (precisazione! Non tutti gli dei sono contro Ade…non è il classico cattivone incorreggibile!)

Ade esultava…il figlio perfetto, ecco cos’era…ma la seconda continuò…

“…però dalla madre, in quanto dea buona, imparerà cos’è l’amore per il mondo…”

Questo era già una seccatura…ma in fondo, Persefone non sarebbe riuscita ad influenzarlo più di tanto…ne era sicuro…intanto la profezia continuava e la seconda proseguì… “…avverrà una guerra, tra vita e morte…tuo figlio imparerà cos’è il vero amore…ma anche la sofferenza di averlo perduto…”

“COSA?!” urlò Ade in preda al terrore di tale rivelazione “come posso fare per impedire questa catastrofe?” la terza non l’ascoltò e finì

“…ma se l’amore sarà puro da parte di entrambi…il destino potrà cambiare…però i due fratelli faranno di tutto per evitarlo…” la luce si spense…e le Parche sparirono con essa…era tutto finito.

Rimase interdetto da quanto appena sentito…

/…MIO figlio che si innamora?! Impossibile! Non accadrà MAI!/ 

Ma i suoi pensieri furono interrotti dall’urlo disumano della moglie e dal pianto del neonato…

Persefone aveva partorito!

…E quando lo vide avvolto in una coperta nera, che faceva risaltare la carnagione candida del pupo decise in un secondo il suo avvenire…

/tu sei il figlio delle tenebre, tale sei nato e tale resterai!/

 

In quel momento in due parti diverse del mondo due divinità erano venute alla luce, contemporaneamente, inconsapevoli del loro destino, legato indissolubilmente, ma allo stesso tempo diviso e gli unici a conoscenza di questa angustia erano proprio i loro padri…acerrimi nemici, che gli avrebbero trasmesso assieme alle loro conoscenze anche il loro odio reciproco…

 

L’incontro

 

Olimpo 10 anni dopo

Un bambinetto di dieci estati o poco più stava giocando tra le nuvole dell’Olimpo…stranamente era riuscito a scappare dalle lezioni di Filosofia di Atena ed ora si aggirava nei luoghi più lontani del suo regno…sapeva che andando avanti avrebbe rischiato di ritrovarsi nel mondo umano…e che gli era stato severamente vietato andarci…ma la curiosità è una particolarità di ogni fanciullo…dio o meno…e così il piccolo Zeus…chiamato affettuosamente Jr da tutti, si spinse oltre la barriera a si ritrovò ai piedi del monte Olimpo…

“cavolo! È tutto diverso visto da questa prospettiva! Che bello…quell’arpia di Atena non mi troverà mai qui…” e corse a nascondersi nel boschetto vicino…

 

Ade 10 anni dopo

Un fanciullo di dieci inverni o poco più…si aggirava nei meandri del regno delle tenebre…era andato a trovare il suo amico Cerbero, il cagnotto del suo papà…una bestiola a tre teste che faceva la guardia alle porte dell’Ade…(che adorabile creatura…^^;;; NdH) se l’era fatto amico da un bel po’ di tempo…adorava quel cane…il suo migliore amico…o meglio unico amico, suo padre non lo faceva fraternizzare con le anime, diceva che erano vuote…(ok battuta stupida, lo riconosco! NdH) e quindi da allora era sempre stato solo e taciturno…ma aveva sempre uno sguardo di ghiaccio capace di intimorire chiunque, per quanto avesse bisogno d’affetto, quegli occhi per natura non potevano esprimere ciò che sentiva…oh…era nato così!

“ciao Cerby (pffff…ahahahaha…:D NdH) come stai oggi??” diceva il piccolo dio delle tenebre al suo fedele amico a 4 zampe ( e tre teste! NdH)…questo rispondeva con leccate… tre alla volta…(^^;;;) facendo sorridere il piccolo…ma poi udì un rumore, dalla parte opposta a dov’era venuto…e si nascose dietro al cane…vide arrivare sulla barca Marte…

“accidenti” sussurrò “non ho voglia di combattere ancora…sai che faccio Cerby?!” il cane lo guardò con sospetto, intanto Marte passava oltre…e veniva inghiottito dalla nebbia…

“io scappo…fuori per un pomeriggio…è l’unico posto dove papà non mi troverà…ciao!” e detto ciò fece apparire dal nulla un’imbarcazione e si sbrigò a sgattaiolare fuori dall’Ade, ritrovandosi ai piedi del monte, che conosceva come Olimpo.

“cavolo com’è alto…chissà perché noi abitiamo sotto, invece che sopra…” ma dalla terra udì delle grida indubbiamente di suo padre…cavolo si era già accorto della sua assenza…

“JR???!!! DOVE SEI???” conscio del suo destino se si fosse fatto vivo subito, decise di nascondersi nel boschetto vicino, sicuro che il genitore non sarebbe riuscito a trovarlo…

Terra

Fu così che correndo a nascondersi i due piccoli dei si scontrarono reciprocamente, anche perché venivano dalle parti opposte…

“ahio…ma chi è stato?!” disse il giovane Zeus

“ahiii…chi ha osato?” disse il giovane Ade

Non appena i loro sguardi si incrociarono ci fu il classico shock…per Ade quello era il primo bambino che vedeva, e poi era così…come dire abbronzato…e quei capelli poi…per non parlare degli occhi…traspariva come luce…

Ma se il piccolo Ade era sorpreso, il piccolo Zeus non era certo da meno, infatti la carnagione così cadaverica…gli occhi di ghiaccio e quei capelli così neri…accidenti traspariva fragilità da tutti i pori…

“ciao…” disse Zeus con malcelato imbarazzo, tipico dei bambini

“…ao…” ripeté Ade nello stesso tono

Iniziarono a fare amicizia e, strano ma vero, scoprirono di avere anche lo stesso nome, infatti nessuno dei due veniva mai chiamato col vero nome, ma Jr…questo il avvicinò ancora di più, facendoli diventare amiconi…nel senso inteso dai bambini ovviamente. Ma ad un certo punto, dopo aver passato insieme tutto il pomeriggio sentirono che i loro genitori li avevano trovati, così si sbrigarono a separarsi e seguendo l’istinto si diressero dalle parti opposte, per ricevere i genitori nel modo migliore: piangendo! Entrambi fecero i finti spaventati che si erano persi, per evitare la punizione. Così fu…ma da allora i due dei si trovarono quasi tutti i pomeriggi nel bosco senza mai essere visti dai genitori…però un giorno per suggellare la loro amicizia fecero una cosa che non avrebbero mai dovuto neanche pensare: un patto di sangue! Si tagliarono a vicenda e unirono le ferite, ma nel medesimo istante in cui il patto veniva stretto i genitori di entrambi apparvero di fronte ai loro occhi, uno dalla terra e uno dl cielo. Il loro sguardo diceva tutto…non si accorsero di ciò che avevano fatto i figli, i quali poi non ne fecero parola, visto le reazioni…erano a dir poco infuriati, Zeus sprizzava scintille da tutti i pori, nel vero senso della parola, mentre Ade sprigionava fumo nero…

“CHE CI FA TUO FIGLIO CON IL MIO?” chiese Zeus al fratello

“MIO FIGLIO? IL TUO PIUTTOSTO!” rispose Ade

Non ci furono altre parole, perché entrambi i fanciulli spaventati iniziarono a singhiozzare…a quel suono tanto famigliare i genitori capirono di aver esagerato, così presero i bambini e se li portarono via…mentre si allontanavano verso i rispettivi regni i due piccoli continuarono a guardarsi, e allungarono gli uni verso gli altri le dita che alcuni istanti prima avevano congiunto scambiandosi una promessa, ora le ferite erano magicamente guarite, facendo sparire ogni traccia di ciò che era avvenuto…ormai era troppo tardi…nessuno avrebbe mai saputo niente, ma i piccoli dei non sapevano, che quella promessa avrebbe potuto compromettere l’intero regno divino…

Da allora però, non si videro più e ben presto si dimenticarono della loro amicizia…ma ci si può scordare sul serio di qualcosa di così grande?

 

18 anni dopo

 

Erano passati otto anni dal fatidico incontro tra i due futuri “rivali inseparabili”, e da allora non si erano più visti e, come accade spesso alle amicizie fanciullesche, si erano completamente dimenticati gli uni degli altri…mancavano pochi giorni al loro compleanno che sarebbe stato festeggiato da entrambi sul monte Olimpo…in realtà doveva celebrarsi l’investitura, per il compimento della maggiore età dei fanciulli. (in teoria essendo immortali dovrebbe essere più tardi dei 18 anni, però non vorrei farli sembrare dei vecchietti, quindi l’ho messa come per noi! Perdonate la libertà…^^ NdH) 

Quella per il giovane Ade era la prima visita al monte Olimpo, ed era molto nervoso, anche se non lo dava a vedere, il suo sguardo non era mutato di una virgola da quando era un bambino…anzi, niente di lui era mutato in quegli 8 anni…a parte forse l’altezza, ora era un aitante giovane sul metro e ottanta con capelli neri, come il manto della notte, occhi di ghiaccio e la carnagione bianchissima…il fisico era ben scolpito, reduce dai massacranti allenamenti con Marte…aveva appreso tutto ciò che un dio adulto avrebbe dovuto sapere ed ora si accingeva ad entrare nelle schiere dei…pezzi grossi…

Nella sua nuvola, anche il giovane Zeus, nutriva gli stessi sentimenti del suo compagno…anche lui aveva subito poche mutazioni nel corso di quegli 8 anni…ma i suoi capelli erano rimasti del colore del vino, i suoi occhi avevano il colore della terra e la sua pelle risplendeva di luce propria…(un po’ esagerato vero?! NdH) anche il suo fisico era stato modellato dagli estenuanti allenamenti con Marte, che aveva massacrato i due dei, al fine di farli diventare due perfetti guerrieri.

Gli invitati erano tutti presenti e l’eccitazione dell’aspettativa si poteva percepire chiaramente, tutti si domandavano se i due rampolli sarebbero riusciti nell’impresa del bagno sacro…chissà in che colore sarebbe mutata l’acqua…

Non dovettero aspettare molto…quando videro la biga nera capirono che Ade e suo figlio erano finalmente giunti…Zeus stava innanzi a tutti gli ospiti col figlio accanto…quando li videro arrivare tutti furono freddamente cortesi, perfino il giovane figlio non attirò simpatie, come il padre aveva uno sguardo freddo come il suo atteggiamento…quando i due fratelli furono l’uno di fronte all’altro si squadrarono con odio, entrambi avrebbero volentieri fatto a meno di quell’incontro, ma le tradizioni erano l’unica cosa che li univa in quel momento…perfino i due rampolli non davano segni di riconoscersi, anzi a dire il vero si squadravano con odio malcelato…

Senza indugiare oltre, Zeus fece entrare le lavatrici…(aaahhhh…faccio io! Faccio io!!! NdMiyu eh...no! piantala di entrare nelle mie storie…niente scene da maniaca qui chiaro?! NdH…sigh…ma non posso perdere l’occasione di lavare Ru…ç_ç NdMiyu certo che puoi…e ora zitta altrimenti…NdH CHI LAVA CHI?? NdVege&Emi lo sapevo…ç_ç NdH BEH..SE VOI LAVATE RUKAWA NOI CI OCCUPIAMO DI HANAMICHI!! NdNeko&Tem ecco…visto Miyu?! Arrivi tu e il branco ti segue…assatanate, seguite l’odore?! NdH noi lo facciamo solo perché conosciamo le tue scene…*ç* sbavvv…Ndtutte -___-|||| ci rinuncio… NdH) …ma a dispetto di quanto poteva sembrare…queste fanciulle non avrebbero dovuto toccare i due dei in nessun caso… (NOOOOOOOOOOOOOO….Ndtutte tiè…così imparate! :P NdH) dovevano limitarsi a raccogliere i loro abiti…(mi accontentoooooo!!! Ndtutte ….sigh…ç_ç NdH) quanto avvenne durante i loro lavacri sacri, fu strano…l’acqua era la medesima, eppure come ognuno si sarebbe aspettato, non fece resistenza a nessuno dei due…vi entrarono insieme…completamente nudi… (*ç* SBAVVETONEEEEEEE  Ndtutte) e l’acqua li accolse rimanendo limpida…dopo un po’ però il colore mutò, ma diversamente per quanto avvenuto ai loro padri, non assunse due colori differenti…ma un'unica colorazione…

“com’è possibile??” tuonò Zeus

“non si è mai visto che il figlio della notte e il figlio della luce fossero uniti…” disse Ade, tentando di convincere, forse, l’acqua stessa…

Erano tutti ammutoliti…l’acqua non aveva mai mentito…una volta assunta una colorazione definita avrebbe collocato il dio o la dea, in una particolare fazione, corrispondente o all’ombra o alla luce…ma questo…

Fine 1 capitolo

 

Hira-chan- sì lo so che sono cattiva a finirla così…però…mi sento così bene per averlo fatto!! ^^

Miyu- la tua bastardaggine è da nobel!

Hira-chan- lo prendo come un complimento…^^

Miyu- com’è che al momento la storia è così…come dire tranquilla?

Hira-chan- non capisco…

Miyu- sei intervenuta poche volte…sembra quasi…seria!

Hira-chan- non dire parolacce! Siamo appena all’inizio!

Miyu- ahhh tutto chiaro! Ora sì che ti riconosco…^^;;





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