DISCLAIMER: I pg sono proprietà di JKR, mentre saya, lady, miyu, nat, alenia, ori, vèna, alison e Kitsu appartengono a se stesse – le parole usate da Arthur in un certo momento, in realtà sono una canzone di un gruppo sloveno: Sentish degli Zmelkoow.
RINGRAZIAMENTI: alle mie piccole giocatrici del gdr a SH e a tutti quelli che leggono u.u
DEDICA: A Clanes che con pazienza continua a ricordarmi che vuole leggere sempre nuovi capitoli e mi spinge in avanti…
NOTE: Siccome ho dedicato il capitolo 5 totalmente a Harry, Draco, James e Severus… dedichiamo questo a 3 altre coppie (che io personalmente adoro XD)… preparatevi ai gemelli, Charlie e Bill, con un tocco di Arthur e Lucius… Tenete conto che sono tre passati diversi in questo capitolo… il primo appartiene al settimo anno di Lucius e Arthur… il secondo appartiene al periodo del quinto anno di Charlie e settimo di Bill e infine l'ultimo e dedicato ai gemelli… quando compiono diciassette anni…
SPOILER: Possibili spoiler dei primi capitoli di HP&HBP

Of Vampires and Their Life Mates

Capitolo 5: Uno Sguardo Al passato

di Saya

Elegante, in piena notte, avvolto in un mantello nero camminava per i corridoi del castello che ospitava la prestigiosa scuola di Hogwarts. I lunghi capelli argentei gli coprivano le spalle. Sotto i chiari raggi della luna, la sua pelle risultava di un pallore cadaverico… i suoi occhi grigio chiaro scrutavano la strada. Aveva il premesso di lasciare il castello quando sentiva il bisogno di sangue fresco scorrergli per la gola, per paura di fare del male ai compagni di casa … entrò nel chiostro interno del castello per dirigersi verso il fuori dalle mura… verso la foresta proibita…
Non appena passò il portone principale, dall'ombra uscii un ragazzo dai capelli rossi come il fuoco e occhi che brillavano sotto la luce della luna… un sorriso stampato sulle labbra.
”Ciao compagno… che strano vederti da queste parti…”
Il ragazzo dai lunghi capelli argentei si bloccò e si girò a fissarlo.
“Ah, Weasley… sei solo tu…”
Il rosso gli si avvicinò con il suo solito sorriso.
”Si saluta così il tuo dominante?”
”Non so di che cosa stai parlando Weasley…”
”Oh si che lo sai, lo senti anche tu… hai compiuto oggi 17 anni…”
Il ragazzo dai capelli argentei continuò a fissare per qualche momento il rosso, come per cercare seriamente di capire cosa stava dicendo. Ultimamente si era reso conto che infondo Arthur Weasley si comportava molto strano nei suoi confronti… oltre che a volte sembrava quasi ringhiare verso le persone che gli stavano troppo vicino. Scosse leggermente la testa… e gli mostrò la schiena avviandosi verso la foresta proibita. Sentendo ogni passo dell'altro che lo seguiva, qualcosa gli diceva che non l'avrebbe potuto scacciare, farlo andare via, e qualcosa dentro di lui… ne era felice, facendolo confondere…
Si concentrò su quelle sensazioni che stavano lentamente nascendo dentro di lui, ogni volta che la sua mente veniva pervasa dall'immagine di Arthur Weasley, si fermò di colpo girandosi a fissare il Gryffindor che lo seguiva con le mani in tasca, ma con sguardo attento e offuscato da uno strano sentimento.
Erano fermi in mezzo alla foresta proibita, circondati da alberi scuri e minacciosi, i loro sguardi incollati, incuranti di tutto quello che si trovava introno a loro.
Un sorriso sottile si dipinse sulle labbra del rosso, mentre guardava il biondo con sguardo di adorazione, e a Lucius non dispiaceva affatto essere guardato da quegli occhi profondi che stavano diventando rossi come lo erano i capelli del proprietario.
Fece un passo indietro, come per scappare, per non farlo avvicinare… e Weasley non si mosse, si limitò a guardarlo. Una volta sicuro che fossero da soli decise finalmente di parlare…
”Sei bello quando tenti di sfuggirmi e speri che non ti crederò.”
Lucius sbuffò per un attimo incrociando le braccia sul petto e abbassando leggermente la testa continuando a fissarlo curioso rispondendo.
”Io sono sempre bello, e tu Gryffindor non mi hai mai creduto, perché iniziare adesso?”
Arthur sorrise e continuò.
”Quando con attenzione nascondi i tuoi pensieri, non te li ruberò.”
”Sei troppo Gryffone per fare una cosa come rubare e poi, perché non dovrei nascondere quello che penso, chi sei tu perché io possa rivelateli?”
Anche a queste parole Weasley continuò a sorridere, erano troppo da Malfoy, ed era una cosa che adorava in lui.
”Sei troppo bello per essere malvagio come lo vorresti essere…”
Lucius alzò un sopraciglio.
”Allora non capisci proprio niente Weasley, ma cosa potevo aspettarmi da te…”
Eppure in quel momento, con quella dichiarazione da parte del rosso, si stava divertendo, e con suo orrore gli stava piacendo, facendogli riscaldare il suo cuore freddo.
”Forse siamo troppo simili per non capirci.”
Sbuffò di nuovo.
”Ci assomigliamo solo perché della stessa razza Weasley.”
Doveva ribattere a tutto quello che gli diceva, anche Arthur si stava divertendo, gli si stava avvicinando, con ogni frase detta gli era di un passo più vicino, e Malfoy rimaneva impiantato in quella radura a fissarlo.
”Non ti nascondere, non ce la faccio più.”
Era arrivato il momento per Lucius solo di ascoltarlo, di non dire più quello che in realtà non pensava, ammettere che infondo anche lui aveva bisogno di lui. Ormai anche la voce di Arthur era diventata leggermente più ansiosa.
”Non scappare, vorrei solo provare a morire con te.”
Lucius che in quel momento voleva fare un passo in dietro per spostarsi ma si fermò e continuò a fissarlo, non sapeva cosa fare, poteva credere che quello che gli diceva era tutto vero?
”Non dubitare adesso, non ho la forza di mentire.”
Allungò lentamente la mano verso di lui e Malfoy pensò di scansarla, ma prima che riuscisse a farlo, Arthur sussurrò di nuovo.
”Non ti allontanare, ti prego, vorrei solo tenerti stretto a me.”
Il suo sguardo si alzò di nuovo fissandolo negli occhi rossi pieni di amore e passione, sentiva il suo sangue ribollire, sentiva che non mentiva, non in quel momento. Abbassò lo sguardo, per poi chiudere lentamente le palpebre, mentre le braccia del rosso lo avvolsero strette, attirandolo a sé.
Il silenzio li accompagnava, e finalmente il biondo poté dire che si sentiva protetto e a suo agio, non avrebbe mai pensato che queste sensazioni gliel'avrebbe fatte provare Weasley, colui che disprezzava e amava contemporamente. E si rese conto di quello che aveva pensato, si irrigidì.
Alzò lo sguardo e fissò con i propri occhi, che ormai avevano cambiato colore…gli occhi già rossi di Arthur Weasley, si… non c'era più dubbio, l'uomo… il vampiro che lo stava abbracciando era il suo dominante, era colui con cui avrebbe potuto avere dei figli, la creatura che, qualsiasi cosa fosse successa, l'avrebbe amata fino alla fine del mondo, e se ne rendeva conto, ormai era inutile nasconderlo, e poi… aveva bisogno di sentire scorrere il suo sangue sulla sua lingua riscaldando tutte le parti del suo corpo.
Alzò di colpo il viso verso il rosso, sguardo determinato, le mani scivolarono dal petto fino alle guance del rosso accarezzandole dolcemente, per infine offrirgli le labbra in un primo bacio pieno di incertezze da parte di entrambi, ma voluto da troppo tempo.
Lentamente il ritmo del bacio si trasformò in passione pura. Le mani vagavano su e giù per il corpo del compagno. Finalmente si staccarono fissandosi con sguardi predatori, perdendo completamente tutto quello che di razionale gli rimaneva, entrando lentamente nella frenesia del momento, ignorando completamente il mondo introno a loro…
I canini si allungarono, e iniziò la vera corte tra i due… il ballo che solo i vampiri che trovavano il compagno per la vita conoscevano più che bene.
Il dominante doveva catturare il portatore e marchiarlo come sua proprietà, e qualsiasi cosa fosse successa in futuro, sarebbe comunque rimasto suo e di nessun altro.
Ma Arthur aveva gia catturato Malfoy, già lo teneva tra le braccia, abbassò le labbra verso il collo pallido del compagno. Lucius inarcò leggermente la schiena, alzando il viso verso la luna che splendeva sopra di loro, dando più accesso verso la sua pelle fredda al suo dominante.
Lentamente Weasley leccò li dove sapeva c'era il sangue più dolce… con precisione affondo i canini nella pelle morbida facendo gemere il biondo che si strinse di più a lui.
Sentì il sangue bagnargli la lingua lentamente, e da essa riuscì a leggere tutte le sensazioni che provava Lucius in quel momento.
Si stacco con riluttanza per paura di bere troppo da lui, leccando la ferita per rinchiuderla.
Lo fissò negli occhi e sorrise leggermente.
”Adesso… sei mio…”

~*~

La sala dei Gryffindoro era mezza vuota. La maggioranza degli studenti si era gia ritirata nelle proprie stanze. Eppure di fronte al camino stava seduto un ragazzo dai lungi capelli rossi immerso in un libro, mentre ogni tanto lanciava un'occhiata verso l'entrata.
Finalmente si aprì e la squadra di Quiddich della casa del leone entrò, meno un membro. E Bill fu subito in piedi fermandone il capitano.
”Hey Caoman, dov'è Char?”
Il giovane dai capelli corti e scuri si girò verso il ragazzo del suo stesso anno e sorrise.
”Maddy Ness dei Ravenclaw l'ha fermato, credo voglia dichiararsi.”
A quelle parole il rosso sbiancò per un attimo e poi si costrinse a sorridere.
”Capisco, lo aspetto qui allora, sono un po' curioso.”
”Come vuoi Weasley… ci vediamo…”
Con questo il capitano della squadra seguì gli altri che erano gia andati verso i dormitori. Appena l'ultimo girò dietro l'angolo, Bill non riuscì a resistere e scattò verso l'uscita dalla sala comune, e con attenzione saltò gli scalini due alla volta. Essendo un prefetto, non aveva bisogno di scappatelle di fronte a Flich. Non poteva permetterle di toccarlo, sapeva che quella ragazza aveva messo gli occhi addosso a suo fratello minore e dentro di lui nasceva una rabbia che non riusciva a capire fino in fondo… l'unica cosa che concepiva era che… Charlie era semplicemente… suo… e di nessun altro… avrebbe ucciso pur di averlo, non gli importava molto se non di Charlie.
Con furia entrò negli spogliatoi della squadra guardandosi introno, il cuore batteva a mille per paura di trovare li Charlie che amoreggiava con qualcuno.
Frenetico si girava introno…
”Ness, ti ho detto che non posso stare con te… lasciami da solo per favore, vorrei cambiarmi e andare a dormire…”
Da dietro l'angolo arrivò un Charlie Weasley leggermente incavolato per non potere avere un attimo di pace, per rimanere completamente spaesato, quando il suo sguardo incontrò la figura di suo fratello maggiore.
”Bill? Che ci fai qui?” chiese alquanto spaesato il giovane, non rendendosi nemmeno conto cosa gli stava combinando. Era li, di fronte a Bill, con i soli pantaloni leggermente slacciati, a petto nudo mostrando i suoi muscoli.
Il rosso dai lungi capelli si leccò le labbra continuando a fissarlo, mentre il colore dei suoi occhi nocciola iniziava a prendere una tinta di rosso passione.
”Bill?” chiese di nuovo Charlie, quello sguardo del fratello maggiore gli faceva passare i brividi lungo la spina dorsale, e gli riscaldava il cuore.
Anche lui si leccò le labbra e per Bill quello fu l'ultima goccia che fece traboccare il vaso… maledì tutto ciò che poteva succedere e con due passi fu addosso a Charlie baciandolo come non ci fosse un domani.
In un primo momento il più piccolo dei due non seppe come reagire, ma dopo aver assaggiato il dolce sapore di Bill non resistette… si lasciò andare anche lui, realizzando il sogno che lo perseguitava tutte le notti.
Lo strinse a sè esplorando la sua bocca con curiosità.
Finalmente si staccarono guardandosi negli occhi e Bill continuò ad accarezzare le guance di Charlie fissandolo con un sorriso.
”Bill?” ripeté di nuovo la domanda Charlie.
”Ti Amo Char… sei il mio dominante… e non ti lascerò a nessuno, tanto meno a quella Ravenclaw.”
Al più giovane si dipinse un sorriso sulle labbra e abbracciò di nuovo stretto il maggiore a sé, affondando il viso vicino al collo leccando la pelle morbida e calda.
”Il tuo dominante, ne sono veramente felice…” sussurrò vicino all'orecchio di Bill.
”Sai, non avrei sopportato di vederti con qualcun altro… adesso… adesso sei mio Bill, non ti lascerò scappare…”
A quelle parole il più grande dei Weasley sorrise, stringendosi di più a lui, felice delle parole che gli aveva appena detto il compagno.
Si staccò leggermente da lui fissandolo negli occhi.
”Char… non lascerò mai che mi portino via da te, lo prometto…”
Si baciarono di nuovo con dolcezza, senza troppa fretta. Le mani di Charlie continuavano a vagare sulla schiena di Bill, accarezzandolo come per tranquillizzarlo, ed infine si staccò di nuovo.
”E pazzesco pensare che potrei amare qualcun altro che non sia te, Bill, lo sai questo.”
”Me l'hai dimostrato appena adesso Char.”
Non pensavano in quel momento ai problemi che potevano avere essendo fratelli e compagni. In quel momento non gli interessava niente, se non il compagno che stringevano tra le braccia. Finche ad un certo punto Bill non si staccò.
”Credo che dovremmo andare su… puoi fermarti in camera mia… sono un prefetto per fortuna.”
Charlie annuì, si era gia fatto la doccia, ma si era tirato di nuovo su i pantaloni, per paura che la pazza dei Ravenclaw fosse ancora li.
Prese la maglietta buttandola su di se, e prese per mano il fratello maggiore fissandolo innamorato, al che Bill sorrise dolcemente attirandolo di nuovo a se baciandolo, soffermandosi sul labbro inferiore a mordicchiarlo.
”mhm… dovremmo andare, non vogliamo che Flich ci becchi, non credi?”
”Oh questo è sicuro, se tu sei salvo da lui, io no e dovrei pulire sicuramente qualcosa al posto di rimanere con te, e questo sinceramente non lo voglio…”
Bill ridacchiò leggermente.
Con cautela i due lasciarono gli spogliatoi, attenti a non essere visti da occhi indiscreti, eppure allo stesso tempo indifferenti a ciò… stavano giocando come dei ragazzini ridendo, rincorrendosi.
Presto arrivarono anche nella sala comune dei griffindoro che era completamente vuota.
Senza pensare due volte Charlie prese Bill alzandolo tra le sue braccia possenti come fosse una sposina e si diresse verso la stanza del prefetto, intanto il maggiore dei Weasley continuava a rubargli dei baci.
Entrarono nel santuario protettivo della camera, chiudendo la porta alle loro spalle.
Charlie poggiò Bill sul letto sdraiandogli si accanto.
Si lo voleva, lo voleva veramente molto, ma in quell'istante aveva più bisogno di accoccolarsi contro di lui, memorizzare ogni suo respiro e ogni sua carezza dolce, per unirsi completamente sarebbe arrivato il momento… ma in quel momento voleva solo stringerlo a se.
”Char…”
”Dimmi Bill…”
”Non vuoi?” chiese quasi con timore il più grande, facendo sorridere il più piccolo.
”Non sai quanto ti voglio, ma per quello ci sarà ancora tempo, adesso… voglio solo stringerti forte a me, e convincermi che non è un altro dei miei pazzi sogni, che non sto sognando che mi ami, e che sei il mio compagno…”
A quelle parole il ragazzo dai lungi capelli sorrise, non si era aspettato un discorso del genere dal minore, ma sapeva che aveva ragione, perché era anche quello che lui sentiva…

~*~

“George?”
Fred entrò nella casetta che avevano preso in affitto sopra il loro negozio, non aveva ricevuto nessuna risposta… e questo lo preoccupava, era il loro diciassettesimo compleanno, e non riusciva a trovare il gemello. Oltre che dovevano andare a casa quella sera, per la festa che gli aveva preparato Molly.
”George, dove sei?”
Era sempre più preoccupato, qualcosa gli si strinse intorno al cuore, non riusciva a trovarlo… e stava già entrando in frensy dalla preoccupazione, i suoi occhi erano già rossi e lentamente iniziò ringhiare.
”GEORGE!”
Ormai ringhiava forte, e non si rendeva nemmeno conto in che stato si stava riducendo. Poi la porta si aprì.
”Fred? Mi hai chiamato?”
Il gemello era entrato con la spesa, era uscito a comprare qualcosa da mangiare, ma quando vide il fratello in quello stato, sgranò gli occhi continuando a fissarlo, lasciando che la spesa scivolasse per terra, e senza rendersene conto chiuse la porta alle spalle.
Gli si avvicinò come in trans e quando fu abbastanza vicino, Fred allungò entrambe le braccia, stringendolo a sè, affondando il viso vicino al collo del gemello, mordendolo con forza, senza aspettare, senza assicurarsi se gli faceva male o meno.
George chiuse gli occhi, lasciandolo fare, come una bambola nelle mani di una bambina sadica…
Non gli rinchiuse le ferite, mentre con le labbra insanguinate cercò quelle del gemello, baciandolo con furore…
I vestiti distrutti in pochi istanti erano per terra, e George era lì di fronte a Fred, nudo, e ancora non diceva niente…
Dal collo continuava a calargli il sangue sul petto, passando sul capezzolo, fino al inguine…
Fred sorrise come un predatore che ha perso la ragione, avvicinandosi a lui gli baciò la ferita rinchiudendola, per poi seguire la scia che il sangue aveva lasciato, leccando ogni goccia… soffermandosi sul capezzolo.
Lo prese tra i denti giocando, leccando e mordicchiando…
Poi di nuovo sulla strada, verso il basso, doveva ripulirlo e poi quel sangue aveva il profumo troppo intenso…
Eppure George non si mosse, con occhi socchiusi gli lasciava fare, come se fosse normale, come fosse suo diritto.
Dentro di loro qualcosa quel giorno era cambiato, non se ne rendevano nemmeno conto.
Fred arrivò all'inguine leccando e giocando, ancora con quell'espressione sadica, mentre George continuava a rimanere immobile senza proferire parola.
Poi come se qualcosa lo colpì in pieno viso, Fred si fermò alzando lo sguardo, fissando il gemello, gli occhi tornarono a essere com'erano prima, del suo colore naturale…
Iniziò a tremare continuando a fissarlo.
George continuava a fissarlo, però questa volta alzò lentamente la mano e accarezzò i capelli rossi dell'altro gemello sussurrando:
”Hai il diritto su di me…”
Fred scosse la testa continuando a fissarlo.
”Non sei un oggetto… non ho alcun diritto su di te…”
”Come mio dominante puoi fare quello che vuoi di me…”
”No… non così, non così… non posso farti questo…”
”Fred… non mi hai fatto niente…”
Fred si alzò allontanandosi.
”Niente??? Cavolo George, ma ti vedi, sei nudo, insanguinato, che cosa ti ho fatto!”
”Calmati!!! Ti sei arrabbiato perché non mi hai trovato, non eri in te, volevi marchiarmi come tuo per paura di perdermi, è normale, ho letto tutto sui compagni di vita… e Fred,… te lo ripeto… NON mi hai fatto del male… te lo garantisco… beh forse il morso mi ha fatto male… ma altro no…”
”Ti ho strappato i vestiti…”
”Non fare il paranoico Fred… io continuo ad amarti, ti ho amato prima, ti amo adesso e ti amerò in futuro, e niente può cambiare questa cosa… capito???”
Era una dichiarazione completa quella che George aveva fatto a Fred, lasciandolo senza parole che lo fissava ancora confuso.
”Anche se ti ho fatto del male?”
”Ma sei stupido o fai finta???”
”Mi preoccupo!!!”
“Non serve, sto bene…” dicendo quello, George gli si avvicinò mostrandogli il collo, facendogli vedere che le ferite erano curate, prese la sua mano, poggiandola sul proprio petto, continuando a fissarlo negli occhi.
”Sto bene, non ti mentirei mai, sei il mio gemello, sei il mio dominante e sei colui che per me è il più importante su questo mondo…”
Fred annuì a quelle parole, continuando a fissarlo…
”E siccome stasera andiamo da mamma, non serve che mangiamo il pranzo… e tu hai bisogno di riposare… sei troppo esaurito…”
L'altro gemello di nuovo annuì alle parole del più calmo, che lo attirò nella loro stanza, facendolo sdraiare sul letto, per poi seguirlo e stringersi a lui, chiudendo gli occhi e sospirando felice.
”Sicuro che non ti fa male niente?”
”Non mi fa male niente, ma se continui così farà male qualcosa a te, Fred sto bene!”
Fred annuì di nuovo e lo strinse a se socchiudendo gli occhi per parlare di nuovo.
”Il sangue ribolliva perché non riuscivo a trovarti… e poi… sono impazzito…”
”E il fatto che siamo entrati nel periodo durante il quale dovremmo legarci a qualcuno, il sangue vampirico ha avuto paura d'aver perso la sua metà.”
”Come le sai ste cose?”
”Beh, quando non ho niente da fare o tu non ci sei, leggo i libri sui vampiri… devo dire che quelli di Sayaka sono molto esaurienti…”
Fred scosse la testa e finalmente chiuse gli occhi accoccolandosi contro il fratello.
”Mi svegli quando dovremmo andare alla Tana, non è vero?”
”Come sempre…”

---fine 6-

Saya: ecco, era ora
Bill: così corto???
Charlie: Così poco?
Lucius: Ma che cavolo?
Arthur: E la lemon?
Fred: O_O
George: perché l'hai fermato???
Saya: zitti voi! A presto… e nel 7 qualcuno scoprirà di essere fratello di qualcuno XD
Ron: Oddio
Draco: No!
Harry: Ma almeno io appaio????
Saya: zitti… e io chiudo sto capitolo qui!


Fictions Vai all'Archivio Fan Fictions Vai all'Archivio Original Fictions Original Fictions