DISCLAIMER: I pg sono proprietà di JKR, mentre saya, lady, miyu, nat, alenia, ori, vèna, alison e Kitsu appartengono a se stesse
RINGRAZIAMENTI: alle mie piccole giocatrici del gdr a SH
DEDICA: A tutti i membri del forum Slash Hogwarts oltre a quelli che leggono questa fic demenziale
NOTE: Partite dal presupposto, che tutte le coppie sono protagoniste… questa non è una semplice DracoHarry, nn sono solo loro i protagonisti… e sinceramente colgo l'occasione per chiedere scusa… per la lunga attesa a cui vi ho costretto, e poi mi dispiace se non mi son fatta sentire ect. Voglio anche dire, che questo capitolo si è scritto da solo… e che non era pianificato così e vabeh che nemmeno la fic lo è stata… u.u

Of Vampires and Their Life Mates

Capitolo 5: Non Ci Credo

di Saya

Severus fissava l'uomo di fronte a lui, era pallido, aveva le occhiaie profonde, occhi scuri e un sorriso stanco sulle labbra, e stava li, non si muoveva, li stava fissando, a lui e a Harry… sembrava timoroso di muoversi, gli dava idea che avesse timore di loro… Il professore di pozioni scosse la testa, era impossibile che la persona che vedeva di fronte a lui era James Potter, era…
”Severus… Harry….”
Sentì la voce rauca, dimostrando che era stato in silenzio per troppo tempo, che le sue corde vocali non si erano ancora abituate a vibrare. Harry iniziò a respirare più velocemente mentre cercava appoggio con la mano, continuava a puntare gli occhi sull'uomo di fronte a lui, il sangue gli ribolliva nelle vene, cercando di avvertirlo che quella persona era qualcuno a lui molto caro, e che anche se l'ultima volta che l'aveva visto era solo un neonato in fasce, non avrebbe mai potuto non riconoscerlo… James intanto li fissava con un mezzo sorriso stanco, non sapeva come muoversi, sentiva l'aria vibrare introno a lui, e anche se erano passati ormai tutti quegli anni dall'ultima volta che aveva visto Severus, sentiva che stava per esplodere, gli andava bene anche questo… vedere vicini il suo compagno e il loro figlio era il colmo della gioia che Potter senior poteva provare…
”Ho… ho bisogno di sedermi…” sussurrò Harry cercando una sedia e accomodandosi sopra… troppe cose erano successe in così poco tempo… si portò la mano al viso cercando di calmarsi, com'era possibile che la persona che tutti credevano morta per così tanto tempo, poteva trovarsi li, di fronte a loro… James per un attimo guardò preoccupato Harry, ma capì che aveva bisogno di quel tempo per poter reagire in qualsiasi modo… infondo ci credeva che lo shock era troppo grande… tornò così a posare lo sguardo sul uomo di fronte a lui, che ormai aveva gli occhi rossi… le dita strette nel pugno, mentre un leggero ringhio gli scappò dalle labbra:
”Sei… ancora arrabbiato con me…” disse tristemente James abbassando lo sguardo, quando si ritrovo in pochi secondi sbattuto al muro, con un corpo caldo che gli premeva contro…
”Come hai potuto…”
Gli ringhiò contro:
”Come hai potuto nascondermi… che Harry era mio figlio… come hai potuto… non avvertirci che eri vivo… come… come hai potuto lasciarmi… sapendo anche meglio di me… che io non avrei mai potuto stare con un altro… per quello che ero e per quello che sono…”
James sgranò gli occhi estroflendo i canini come in difesa soffiandogli contro.
”Sei stato tu a lasciarmi… a lasciarmi a pezzi, incinto… e senza una meta per il futuro…”
Snape continuava a premere Potter senior al muro, mentre combattevano con gli sguardi… finché non sentirono una voce decisa.
”Volete smetterla? Sarebbe più carino chiedere, dov'era tutto questo tempo? Non credi padre?”
I due si irrigidirono girandosi verso la voce, dove ormai calmo Harry li fissava con una mano sul fianco.
”E poi… il marmocchio sono io… cose del altro mondo…”
Dumbledore che per tutto il tempo era rimasto ad osservare la riunione di famiglia, si lasciò scappare una leggera risata…
Severus abbassò lo sguardo lasciando libertà di movimento a James… ma senza rendersene conto, continuava a tenerlo con la mano… James continuò a fissare il figlio ed infine sorrise, di certo quel ragazzo era molto potente… ma se era come lui, avrebbe avuto un crollo emotivo, non appena si sarebbero girati…
”Allora…– sembrò pensare un momento – mamma… dov'eri tutto questo tempo?”
A quelle parole Snape alzò un sopraciglio, per guardare il compagno, che continuava a fissare mezzo sconvolto Harry, non avendo mai ipotizzato che il ragazzo l'avrebbe potuto chiamare in quel modo…
”Voldemort mi ha colpito con l'Avada… ma a differenza degli esseri umani ero caduto in un sonno innaturale… scomparendo nella roccia della villa al Godric Hollow… lentamente rigenerando il mio corpo… fino a che.. qualche mese fa non mi sono svegliato… ero sicuro che tu Harry fossi morto… e non ero… anzi non sono ancora sicuro di essere benvenuto da Severus…”
Disse tornando a guardare Snape, il quale stanco si portò la mano al viso, ma come mai nessuno ci aveva pensato, così come si chiedeva, perché non aveva mai notato che James era vampiro…

Draco rientrò nelle stanze che divideva con Harry… quando quest'ultimo era andato dal preside lui aveva deciso di andare un po' a caccia delle creature nella foresta proibita… per sfogare i suoi bollenti spiriti, per non attaccare il giovane compagno che ancora non capiva cosa stava succedendo. Anche se in realtà Harry sembrava prendere la cosa molto meglio di quanto potevano immaginarsi tutti, anzi, quello di cui Draco Malfoy aveva paura era che Potter inconsciamente creasse due se stessi, uno che accettava anche le notizie più sconvolgenti – il falso Harry… mentre quello vero si nascondeva da qualche parte nel cuore, nella sua mente. Era una delle cose di cui un vampiro era capace. Un'altra cosa che lo preoccupava, era quella metà del sangue demoniaco che si ritrovava il moro. Non era nemmeno sicuro che Harry l'avesse accettato completamente, gli si avvicinava solo nel momenti di sete o paura… non lo toccava molto quando era normale… eppure si sentiva anche molto fortunato, aveva previsto che Harry non si sarebbe lasciato corteggiare così apertamente come glielo lasciava fare, e forse di questo doveva solo ringraziare il suo sangue vampirico e demoniaco che sentiva che lui era il suo compagno di vita. Si fermò sulla porta, bloccandosi e guardando il suo compagno che era sdraiato per terra, il mobilio era completamente scomparso e il moro era sulla schiena, a braccia larghe e occhi chiusi, come se si stesse rilassando, poi sentendo la presenza del biondo si girò e lo fisso. Rimasero in quella posizione per un po' e poi il Gryffindor alzò la mano richiamando lo Slytherin a sé. Il vampiro si mosse nella sua direzione come ipnotizzato, senza mai distogliere gli occhi dal viso del compagno, c'era qualcosa che lo turbava e lo sentiva nel proprio sangue che stava leggermente frizzando nelle sue vene. Gli si sdraiò accanto e non appena si era messo comodo, il moro si strinse a lui, nascondendo il viso vicino al suo collo. Le sue braccia lo avvolsero stringendolo a se, mentre iniziò a intonare una melodia dolce come per calmarlo, il suo istinto gli diceva che Harry era molto sconvolto e infatti Potter si strinse di più a lui respirando quasi a fatica mentre gli sussurrò:
”Tu non mi abbandonerai mai, non è vero? Non sopraviverei senza di te…”
Draco si irrigidì a quelle parole, spostandosi leggermente per fissarlo negli occhi, le dita fredde iniziarono ad accarezzargli la pelle perlacea delle guance, mentre si perdeva nei due smeraldi verdi che lo fissavano con paura nella quale c'era anche completa fiducia in lui. Quella era una cosa nuova per lui, continuava a fissarlo, e poi sorrise dolcemente, a deferenza della propria ‘madre', lui aveva deciso che non avrebbe rinunciato mai al proprio compagno, che avrebbe combattuto con tutto se stesso per tenerlo accanto a se:
”Mai, non ti abbandonerò mai… sei la mia metà senza la quale io non posso vivere…”
Rispose con tono dolce, guadagnando un sorriso del moro il quale gli si strinse di più contro, facendo combaciare i loro corpi. Il biondo continuava a fissare il viso pallido del compagno che si avvicinava, e poi sentì quelle labbra fredde sulle proprie, in un dolce e casto bacio di ringraziamento. Alla fine Harry si staccò continuando a guardarlo, per infine parlare:
”Mi dispiace farti aspettare così tanto, anche perché dalle notizie che ho avuto negli ultimi giorni e quella meno shockante, che tu sia il mio compagno di vita…”
Gli sussurrò, spostando leggermente le mani sul suo petto in una dolce carezza. Draco stava per rispondergli, ma Potter alzò una mano, poggiando l'indice sulle sue labbra, continuando a fissarlo, facendo un cenno di diniego con la testa:
”Lasciami finire… ho scoperto che sono un dampyr, che mio padre in realtà è mia madre, che mio padre è Severus Snape, che gli zii non sono miei zii… che sono mezzo demone… e che mia madre è viva… mi pare che la notizia meno shockante sia sul serio che il mio compagno di vita sia Draco Malfoy… una cosa che in fondo al cuore sapevo, perché eri quello che mi faceva ribollire il sangue nelle vene… che mi faceva reagire e fare si che migliorassi ogni volta. E devo dire, che la scoperta che… infondo non c'è nulla di strano se ho imparato ad amare il principe Slytherin tramite il mio cosiddetto odio… dietro il quale mi nascondevo per paura di essere deriso…”
Il biondo lo fissò sorpreso, non sapeva cosa dire, non si aspettava una dichiarazione del genere dalla parte del moro, non se l'aspettava sul serio.
”Ecco, questo dovevo dirtelo, era tuo diritto saperlo, che infondo non mi dispiaceva che fossi tu il mio compagno di vita, anzi… che infondo ero contento che fosse così perché Draco Malfoy io ti amo…”
Il biondo si bloccò continuando a fissarlo, non sapeva cosa dire, non era certo pronto a una confessione d'amore da parte di Harry, si dava a vedere che infondo teneva a lui, ma non aveva mai pensato che si fosse innamorato… e tanto meno in così poco tempo…
La stanza si era riempita di un silenzio shockante…
Draco continuava a fissare Harry…
“Non era quello che volevi?”
Chiese silenzioso Potter, quando quella cappa di silenzio si fece pesante su di lui, voleva sentire la voce del biondino, che gli diceva che lo ricambiava, in quel momento ne aveva veramente bisogno.
”Harry… non è che me lo dici per farmi felice?”
Sussurrò Draco fissandolo, quasi per paura che si dissolvesse di fronte a lui come un meraviglioso sogno, che non dovrebbe osare sognare. Harry arricciò leggermente le labbra stringendosi di più al freddo corpo del biondo compagno.
”No… avevo bisogno di dirlo, di ammetterlo a me e te… mi sembra stupido continuare a mentire a me stesso… e per farti capire che non ti amo solo per colpa del legame, ho dovuto analizzare quello che provavo prima… se non c'eri tu mi sentivo completamente perso e senza voglia… poi quando apparivi, il mio cuore ricominciava a battere con forza, il sangue ribolliva nelle mie vene, e mi tornava la voglia di vivere… questo non succede perché odi una persona no? Anche se io per anni mi sono nascosto dietro a questa scusa…”
Il biondo lo fissava in silenzio e poi, non riuscii a resistere, si abbasso leggermente verso il viso del compagno, soffermandosi a millimetri da quelle fredde ma morbide labbra, lo fissò con quei occhi grigi ipnotici, sussurrando:
”Mio compagno, vorrei baciarti…”
Harry socchiuse gli occhi, sorridendo leggermente:
”Permesso accordato, mio compagno.”
Così Draco Malfoy annullò quel poco spazio rimasto tra di loro, le loro labbra si sfiorarono lentamente, curiose di assaggiare l'un l'altra per la prima volta in un bacio vero senza la frenesia del sangue che normalmente li guidava nelle braccia del compagno di vita. Le loro lingue si intrecciarono lentamente, assaggiando curiosi il sapore del altro, senza il sangue che aromatizzava normalmente i loro incontri brevi… chiusero gli occhi lasciandosi andare alle loro sensazioni in quel momento… e Harry ben presto finì sotto Draco e il bacio divenne più frenetico. Le dita sottili del moro Gryffindoro affondarono tra i fili di seta che si ritrovava il vampiro come capelli attirandolo a se, cercando di averlo il più vicino possibile. Mentre le mani del Slytherin vagavano ansiose per i fianchi del dampyr.

La stanza era avvolta in penombra e il freddo dei sotterranei si faceva sentire più che mai. Di fronte all'armadio delle pozioni c'era Snape che controllava i vari ingredienti che avrebbe usato con la pozione che stava facendo, mentre a qualche passo dalla scrivania in piedi, con braccia incrociate c'era James Potter che continuava a fissarlo, nessuna parola era stata detta da quando avevano lasciato l'ufficio del preside. Harry aveva sorriso a James, dandogli un bacio sulla guancia e poi con la scusa, che il suo compagno si sarebbe di sicuro preoccupato per la lunga assenza si ritirò nelle proprie stanze. Severus si era fermato aspettando che si salutassero, e poi con passo fermo, quando era sicuro che James lo seguisse si allontanò nella direzione dei sotterranei. Poi non appena era entrato nella sua oscura dimora iniziò a ignorarlo, il che face si che James diventasse sempre più nervoso, non riusciva a trattenere il tremolio del corpo, era da troppo poco che era sveglio.
Non parlò…
Aveva paura di parlare…
Eppure continuava a essere sicuro che non era sua la colpa…
Era stato Severus a lasciarlo…
Si… ma nemmeno lui aveva fatto molto per spiegare la situazione… poteva dirgli che non era niente vero, che non l'aveva tradito. Che non stava con lui per divertimento…
Poteva dirgli che era un vampiro… poteva dirgli che sapeva della sua natura demoniaca… che nelle sue vene scorreva il sangue puro di un Halaku – ma si rendeva anche sempre conto, che Severus non ne era al corrente, che la sua stessa natura demoniaca cancellava la memoria per non avere problemi a farsi integrare tra i comuni mortali, come li chiamavano loro… che erano i portatori di morte.
Sorrise leggermente, quando si ricordò del loro primo incontro al primo anno, e a lui diede sempre fastidio che venisse ignorato, ma sembrava che Severus Snape se ne fregasse se gli dava fastidio o meno… gli passò accanto, senza nemmeno guardarlo per un momento, con quel sguardo troppo spento per un bambino di soli undici anni.
Ma quando gli passò vicino, vide per un attimo una luce rossastra attraversare quelle iridi nere, ma non si fermò, non lo degno di uno sguardo, e James strinse i denti, per non far uscire i canini e farsi scoprire, il suo sangue ribollì a quel richiamo che non aveva riconosciuto… troppo piccolo per capire, cosa significava il richiamo del sangue del compagno.
Aveva trovato il modo di dargli fastidio, chiamandolo con un nome bruttissimo, prendendolo in giro… e diventando molto amico con altri tre ragazzi… di cui, per uno sapeva che sarebbe morto da li a breve per mano sua.
Sorpassando anche sul fatto che uno di loro era un lupo mannaro… che normalmente con i vampiri non vanno a nozze.
Poi… quella notte…
Chiuse gli occhi, lasciandosi leggermente andare… si poggiò alla scrivania, incrociando le braccia sul petto, abbassando il viso verso il pavimento e chiudendo gli occhi.

***L'ultimo quarto della luna, cercava di dare un po' della luce a quella notte più scura che mai di quel 9 gennaio del 1975, quando James Potter, con il permesso del preside era uscito a nascondersi nella foresta proibita, la sua sete di sangue troppo grande, per poter dormire nella stanza, dove sentiva lo scorrere di quel liquido così squisito ai suoi occhi. Arrivò al laghetto e alzò lo sguardo verso il cielo senza stelle sospirando… tolse gli occhiali da vista, mentre accese i suoi poteri, i suoi occhi si illuminarono di un rosso fuoco. Iniziò lentamente a spogliarsi. Liberando il suo corpo esile fino alla fine… poi due passi e fu fino alle ginocchia nel acqua, camminando verso il centro, fino a che l'acqua non gli arrivò fino al ombelico, quando senti una voce che faticò a riconoscere… si girò…
Sulla riva, a petto nudo,… e pantaloni strappati, con le mani ai fianchi stava Severus Snape che lo fissava divertito, con un ghigno così non da lui:
”Ma tu guarda, Potter da solo, è che succede…”
James alzò un sopraciglio, non sapeva cosa rispondere, ma non era troppo preoccupato, a differenza degli altri tre, lui sapeva usare la magia senza la bacchetta, era uno dei pregi della sua razza.
”Non parli? Beh, cosa ci si può aspettare da un Gryffinscemo.”
Non era da Snape attaccare briga… normalmente rispondeva ai loro insulti, ma non iniziava mai un qualsiasi contatto orale…
”Che c'è Snivellus, preso coraggio perché sono da solo?”
Chiese mezzo divertito Potter, non rendendosi conto che non era quella la cosa che doveva dire… sentiva già l'aria strana circondare Snape, senza dargli troppa importanza.
Poi notò una cosa… Snape non era sulla riva… stava in piedi sul acqua e stava arrivando con passo lento nella sua direzione…Non poteva più nascondere la propria identità di una creatura magica. Così anche lui poggiò le mani sulla superficie alzandosi su di essa, mostrando il suo corpo perfetto e pallido.
Snape lo fissava con occhi rossi e un ghigno demoniaco sulle labbra. A James non rimase altro che mettersi in difesa, aprì leggermente la bocca mostrando i canini, mentre i suoi occhi diventavano di un rosso accesso… rispecchiando quelli gialli da rettile di Severus Snape che gli era ormai contro… emanava calore… troppo calore per un essere umano…
”Cosa sei?”
Sibillo verso di lui Potter tenendosi sulla difensiva, facendo ridere divertito il Slytherin:
”Piccolo vampiro… non ti rendi nemmeno conto… che certe domande non si pongono… è maleducazione…- gli girò come un predatore introno – ma cosa ne può sapere di educazione uno della tua razza Potter…”
“Ti ho chiesto cosa sei!”
Ripeté la domanda il Gryffindor seguendo ogni mossa del moro che continuava a prenderlo in giro:
”Anche se ti direi cosa sono, non capiresti…”
”Prova… potrei sorprenderti…”
”Sei troppo stupido per poterlo sapere…”
”Sei un demone…”
Snape si fermò a fissarlo leggermente sorpreso:
”Mhm… non sei poi così stupido…”
”Dovresti sapere che i Potter sono specializzati nella arte di richiamo… e la sapienza demoniaca…”
”Ne ho sentito parlare… ma non mi aspettavo che anche tu… avessi studiato… visto che il tuo clan ha contatto normalmente con la mia casata… ci nutriamo entrambi della morte…”
Gli si avvicinò da dietro e James si blocco, non sapeva cosa fare, era come ipnotizzato da quell'energia che circondava il ragazzo dietro a lui, e poi il sangue sembrava avere un odore così buono… e in quel momento ai suoi occhi Severus era di una bellezza innaturale… Snape gli arrivò di fronte, sapendo che il suo potere stava accecando il piccolo vampiro… lo voleva… perché era suo diritto averlo, era il suo compagno, non avrebbe resistito ad aspettarlo fino al suo diciassettesimo compleanno… aveva appena compiuto i quindici anni, e il suo appetito per il compagno si è risvegliato in tutta forza… si era allontanato da Hogwarts per non piombare nella stanza del appetitoso vampiro…e poi se l'era trovato li… nudo… avvolto da quei pochi raggi della luna calante che erano riusciti a vincere contro la notte oscura per accarezzare il corpo bianco cadaverico del vampiro faccendone risaltare il pallore. Annullò quel poco spazio rimasto tra di loro, facendo aderire le loro pelli… una fredda come il giaccio e l'altra scottante come il fuoco… due opposti che si erano trovati e attirati l'un l'altro. James alzò leggermente lo sguardo per poter fissare Severus negli occhi, le sue iridi allungate… le sue labbra arricciate in un sorriso maligno… degno di un demone. Doveva andarsene, doveva scappare lo sapeva più che bene, eppure qualcosa dentro di lui non lo lasciava andare, qualcosa dentro di lui scacciava via la paura che avrebbe dovuto avere, inconsciamente si sentiva sicuro in quel momento… così vicino al ragazzo di fronte a lui:
”Paura Potter?”
”No, Snape.”
”Dovresti…”
”Non mi torcerai un capello…”
Snape lo fissò per un lungo momento socchiudendo gli occhi, cercando di capire se aveva intuito qualcosa… sapendo che era vero quello che James diceva… non sarebbe mai riuscito a torcergli un capello… si abbassò leggermente:
”Ma questo non distoglie che io possa prendermi quello che voglio senza rimorso…”
James socchiuse gli occhi, assaporando il respiro caldo sulle proprie labbra.
”E chi ti dice che io te lo voglia negare…”
Non serviva dire altro, che Snape catturò in un bacio violento la bocca del ragazzo leggermente più basso (nn credo che Jamie sia realmente più basso di Spappolo… ma serve per il copione u.u ndSaya) iniziando una battaglia di passione. Le braccia di James risalirono il corpo del giovane demone, gli passò le mani sulla nuca per poter affondare le dita tra i capelli neri attirandolo più a se, facendo combaciare completamente i loro corpi. Quando si staccarono James continuava a fissarlo con occhi rosso fuoco e un leggero sorriso sulle labbra… Snape si perse nel contemplare quelle iridi con le proprie gialle rettile… senza rendersene conto la sua mano si alzò accarezzandogli una guancia…
”Mio piccolo vampiro…”
Potter si lasciò a quelle carezze chiudendo gli occhi, aveva completa fiducia in quel demone e non riusciva a capire il perché.
”Non lascerò mai che qualcuno ti tocchi…”***

“Avevi promesso che mi avresti difeso… che non avresti lasciato mai che qualcun altro mi toccasse… perché non hai mantenuto la tua promessa?”
Chiese a voce bassa James alzando gli occhi sul compagno che gli mostrava ancora la schiena, che però a quella domanda si blocco e si girò lentamente a fissarlo:
”Mi hai tradito.”
“Sai bene che non è vero, che hanno architettato tutto per farti andare da Voldemort.”
”Non hai fatto niente per farmi capire diversamente…”
”Cosa potevo fare? Mi hai umiliato, ero incinto, non sapevo cosa fare, e il tuo comportamento certo non aveva aiutato… io ero distrutto dopo quella volta e Lili mi è venuta incontro per proteggermi, per proteggere Harry, spacciandosi per sua madre, difendendo sia me che il bambino… quello che tu non hai fatto…”
”Se lo avessi saputo non ti avrei lasciato andar via…”
”No. Avresti fatto si che mi pesasse tutto il tempo un tradimento che non ho mai commesso…”
Snape iniziava ad irritarsi e lo mostrava il cambiamento dei suoi occhi neri che diventarono rossi sangue e gli si avvicinò ringhiando leggermente:
”Allora è tutta colpa mia, eh piccolo insulso vampiro?”
James non si scompose, fece estroflettere leggermente i canini, mentre i suoi occhi cambiarono leggermente coloro in viola chiaro e gli ringhio contro:
”No demone, ho detto che hai tante colpe quanto ne ho io…”
“Sapevi bene che noi demoni scegliamo un compagno per la vita e anche se questo muore non possiamo stare con gli altri… come voi vampiri.”
”Io e Lili avevamo le stanze divise…”
”Non è questo che voglio dire…”
”Ti sei sentito tradito… ma anche io… non sai quanto… quando mi hai urlato contro tutte quelle cose… ed io che ero venuto a dirti della mia vera natura, di dirti anche della tua vera natura… ERO VENUTO A DIRTI CHE STAVI PER DIVENTARE PADRE!”
Ormai non riusciva a trattenere le lacrime che gli colavano per il viso, mentre lo fissava quasi con rabbia e quel dolore che aveva provato diciassette anni fa stava riaffiorando, la paura che Snape non l'avesse ripreso con se, pur sapendo che erano tutte menzogne…
Severus fissava quelle lacrime rosse accarezzare le guance pallide… non parlava più, l'unica cosa che poteva fare era fissare, quell'uomo che dovrebbe essere così forte, d'essere riuscito a scappare al avada… che con la forza della disperazione era sopravissuto, ed era tornato da lui… e che cosa faceva lui stesso? Per stupido orgoglio non voleva cedere…
Si passò la mano tra i capelli, poi face due passi verso il compagno, stringendolo in un abbraccio forte e possessivo:
”Perdonami per non aver saputo ascoltarti allora… perdonami per non aver saputo ascoltarti da subito ora.”
James non rispose a voce, alzò le mani abbracciandolo, stringendo tra le dita il mantello nero, nascondendo il viso vicino al suo petto, mentre lacrime non volevano fermarsi di scendere.
“Faceva così male… così tanto male…”
”Shhh, mio piccolo vampiro, adesso siamo di nuovo insieme… andrà tutto bene…”
“Non lasciarmi, non abbandonarmi mai più, non lo sopporterei… non riuscirei più a sopravvivere… senza di te…”
Snape gli passava le mani dolcemente sulla schiena, cercando di calmarlo, non se lo ricordava così emotivo, non era abituato a doverlo consolare, era però vero che erano passati anni da allora e che James aveva dovuto patire molte cose…
Sospirò e lo prese in braccio, era ancora più leggero di quanto se lo ricordava, dirigendosi verso la camera, dove lo depositò sul letto, sdraiandocisi accanto, continuando a stringerlo a se, a fargli sentire il suo calore vicino… James si accoccolò al suo fianco, tenendo tra le dita pallide con forza la stoffa nera del mantello di Snape… come per paura che scomparisse, come se fosse sogno o incubo, al quale Potter si era aggrappato con la disperazione di un naufrago.
Severus gli bacio la fronte, in silenzio aspettava che Potter si calmasse, continuando ad accarezzarlo con dolcezza che non sapeva possedere, ma introno a James era sempre stato così.
Non poteva mai contare sul fatto di essere freddo… quando la questione era Potter, il suo sangue ribolliva e si arrabbiava in modo assurdo…
Non poteva contare sul fatto di essere menefreghista… quando si trattava del suo compagno… non poteva esserlo…
Non poteva contare sul fatto che le sue amate pozioni potevano calmarlo… bastava stringere a se quel vampiro e tutto andava al suo posto…
No… non l'avrebbe più lasciato… mai più… adesso che l'aveva di nuovo tra le braccia, avrebbe combattuto fino all'ultima goccia della propria vita per proteggerlo e tenerlo accanto a se…
Quello che da giovane non aveva saputo fare, l'avrebbe fatto adesso…
Così perso nei propri pensieri non si rese conto che James si era calmato, e che aveva leggermente alzato il viso verso di lui fissandolo.
”Sev…”
Sussurrò leggermente, senza distogliere gli occhi dal suo viso. Snape abbassò lo sguardo.
”Si?”
”Mi… mi riprendi con te?”
Chiese con leggero timore nella voce il vampiro, al che Severus non poté fare altro che sorridere, poggiando la propria fronte su quella di James:
”Si, Jamie, non ti lascerò, non ti lascerò andare mai più…”
Finalmente Potter sorrise apertamente stringendosi a lui, offrendogli le labbra in un dolce invito a baciarlo. Snape si abbassò lentamente, assaggiando quelle labbra dopo anni, lentamente, gustando ogni momento di poterle di nuovo toccarle, passò la lingua su di esse, al che James le socchiuse in un dolce invito… e la lingua leggermente biforcuta del demone si insinuo tra di esse, alla ricerca della compagna di giochi che non incontrava da anni… si incontrarono accarezzandosi dolcemente, in un bacio pieno di passione e dolcezza… per poi dividersi e guardarsi nei occhi, tornati entrambi di un colore scuro.
“Sev…”
”Mhm,…” si portò la mano del vampiro alle labbra baciandone il palmo, continuando a guardarlo.
”Ti amo…”
Snape si soffermò a guardarlo e poi annuì:
”Anche io… sempre… mai smesso…”

“Senti qualcosa?”
”Si sono picchiati?”
”Che cosa stanno facendo?”
”Silenzio che se no ci sentono…
”Hai capito almeno cosa combinano…”
”No… qui hanno messo troppe protezioni, non ci entreremo mai…”
”Nemmeno nelle forme animali?”
”No…”
”Posso prendere forma naturale e buttare giù tutto quanto…”
”Esagerata… ci buttano fuori dalla scuola così.”
”Tu dici?”
”Certo che dico…”
”Si ma io voglio vedere e sentire…”
”Pensi che l'hanno fatto?”
”Intendi che si sono accoppiati?”
”Potrebbe rimanere incinto…”
”Così presto?”
”Tutto è possibile…”
”Ragazze che cosa state facendo?”
”Stiamo cercando di capire cosa stanno facendo dentro Harry e Draco.”
”Scusate, ma la ricerca sul demone?”
”Aspetteremo che esca allo scoperto…”
”Vi aiuto un attimo… provate a scoprirlo tramite il suo compagno…”
”Proffe… sei tornata…”
”Oh si… già da un bel pezzo…”
”E non c'è l'hai detto???”
”Beh, sapete che mi piace rimanere da sola con la mia compagna ogni tanto…”
”Aha… vi siete divertite…”
”Certo… era da tanto che…”
”SAAAAAA!”
”Kitsu… e dai… dirai che non ti sei divertita…”
”Io… ecco… SAAA SEI UNA PERVERSA!”
”Kitsu, dove vai? Aspetta dai… infondo lo sanno…”
”La prof Kitsu è molto timida…”
”Già, e poi la proffe Saya ama prenderla in giro…”
”Si ma il compagno del professor Snape, non era morto?”
”Boh… avrà preso un altro compagno.”
”No, demoni non cambiano mai compagno, anche se questo muore, rimangono da soli.”
”Dai, impossibile che James Potter sia vivo…”
”Ma se la profe ha detto…”
”Forse la profe sa qualcosa…”
Le ragazze si guardarono per un attimo e poi presserò la rincorsa dietro la professoressa Sayaka volendo scoprire il più possibile sulla sua ultima affermazione:
”PROFESSORESSA!!!!”

-fine 5-

Saya: =O= era ora
Snape: Concordo
James: anche io
Draco: mi ama *_*
Harry: ma… ma…
Ragazze: noi siamo apparse così poco?
Saya: si…
Snape: Quanto aspetteremo per il seguito?
Saya: non lo so, chiedi alla mia ispirazione…
James: Che Merlino ce la mandi buona allora…
Saya: =O= taci… cmq spero a presto…


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