DISCLAIMER:
I pg sono proprietà di JKR, mentre saya, lady, miyu, nat, alenia,
ori, vèna, alison e Kitsu appartengono a se stesse
RINGRAZIAMENTI: alle mie piccole giocatrici del gdr a SH
DEDICA: A tutti i membri del forum Slash Hogwarts oltre a quelli che leggono
questa fic demenziale
NOTE: Partite dal presupposto, che tutte le coppie sono protagoniste…
questa non è una semplice DracoHarry, nn sono solo loro i protagonisti
Of Vampires
and Their Life Mates
Capitolo 4:
Ma Dai?
di Saya
Ormai erano
passati un paio di giorni… Kitsune aveva preso posto di Sayaka,
come professoressa di Dada, finché lei non fosse tornata al castello.
Intanto le nuove studentesse cercavano in tutti i modi di scoprire a
quale razza di demoni appartenevano Harry e Severus… facendo innervosire
i due, oltre a scatenare le ire di Draco, che non riusciva ad avere
un momento di pace con il suo amato… naturalmente Severus si difendeva
togliendo i punti alle tre case, anche se una di queste era sua…
con scarsi risultati naturalmente… alle ragazze interessava più
il loro compito, che una stupida coppa delle case, facendo arrabbiare
non poco gli altri studenti. Gli unici che invece vedevano di buon occhio
questa strage di punti, erano gli Hufflepuff, che ormai stavano in testa
alla classifica… senza fare molto. Un pomeriggio Draco riuscì
a chiudersi nelle proprie stanze con Harry, esasperato lo abbracciò,
nascondendo il suo viso vicino al collo pallido del compagno, mentre
Harry non sapeva come reagire. Era ancora scosso da quello che era successo
qualche giorno prima, vedere il professor Snape in forma demoniaca gli
aveva fatto paura… e poi non si ricordava più niente…
si era solo ritrovato addormentato vicino a Draco nel letto del professore…
giungendo alla conclusione di essere svenuto. Chiuse gli occhi inalando
appieno l’odore mescolato di menta e vaniglia (ma che razza di
shampoo usi? ndSaya affari miei e cmq facci snoggare adesso ndDraco)
dai capelli del compagno, stringendosi di più a lui. Sentì
le sue labbra sul proprio collo mentre lo baciava dolcemente, amando
ogni pezzo di pelle che c’era sotto il suo orecchio. Alzò
la testa per dare più accesso al vampiro per baciarlo e attraverso
gli occhi socchiusi notò due occhi divertiti che li fissavano,
di un colore dorato… due paia d’ali trasparenti, un vestitino
quasi inesistente e un mezzo sorriso sulle labbra… arrossì
in viso e si staccò da Draco, il quale non capì che cosa
stava succedendo, e perché il suo Harry avesse il viso arrossato.
Il verde incontro il grigio cielo, e poi Malfoy notò che Potter
stava puntando con un dito in alto, seguì la direzione ed infine
il suo viso si rabbuiò:
”Non ne volete sapere di lasciarci in pace…eh?”
Non era sorpreso di vedere che la ragazza era una mezza fata…
per il semplice motivo, che l’odore disgustoso gli aveva invaso
le narici la prima volta… così come era sicuro della licantropia
di Orikune… e se la professoressa Sayaka era una creatura magica,
significava che tutte le ragazze erano come lei. Alison sorrise:
”Speravo che lo mordessi, così avrei preso un po’
del suo sangue… sai… il professor Snape si rifiuta di darcelo…
e Nat ed Alenia non hanno ancora trovato niente.”
”Ma non vi è mai capitato di voler rimanere da sole?”
Alison sembrò pensarci un attimo e poi sorrise:
”Noi stiamo bene quando siamo tutte insieme, è da sempre
che siamo insieme… da quando come cuccioli siamo state abbandonate
e raccolte da Saya e Kitsu… a noi piace stare insieme…”
Harry a queste parole sgranò gli occhi:
”Sole? Ma…”
La fata si girò verso di lui, atterrando:
”Siamo tutte degli incroci… ognuna di noi ha un po’
di sangue umano… il che ci fa odiare dalla razza di cui uno dei
parenti faceva parte… e anche… dagli esseri umani…
e poi… ancora peggio se il genitore era un semplice babbano…
nessuna di noi ha sangue puro… rifiutate dai nostri stessi genitori…”
I due la fissarono, come poteva parlarne con tanta facilità.
”Vi chiedete come posso parlarne così? Anche le altre ci
riescono, perché in Saya e Kitsu abbiamo trovato due genitori
fantastici, severi… ma che ci danno tanto amore… ignorando
i nostri difetti…”
Harry sorrise avvicinandosi:
”Hai qualcosa per contenere il mio sangue?”
La ragazza annuì e gli porse una provetta, al che il moro estroflesse
i canini dandosi un morso al polso gocciolando un paio di gocce in quel
contenitore, infine stava per alzare il braccio, per chiudere la ferita,
ma venne fermato dal biondo, che afferrò la mano poggiando le
labbra sul polso che sanguinava, chiuse gli occhi assaporando leggermente
il sangue, per poi passare la lingua sulla ferita, richiudendola completamente.
Intanto Alison aveva preso il sangue, e li lasciò alle loro coccole
scomparendo nel nulla. I due non si accorsero di niente, Draco alzò
lo sguardo, i suoi occhi neri si rispecchiarono negli occhi rossi del
compagno che si leccò le labbra, i canini s’intravedevano
sulle sue labbra rosee. Il moro alzò le mani accarezzando le
guance del compagno fissandolo… lentamente i loro visi si avvicinarono,
le mani di Malfoy scivolarono sui fianchi di Harry attirandolo a sé…
le loro bocche s’incontrarono in un bacio passionale, l’adrenalina
iniziava a scorrere nelle loro vene, i loro bacini si scontrarono strusciandosi
uno sull’altro. Le dita di Potter passarono nei capelli del compagno
attirandolo di più a sé. Si strinsero uno all’altro,
ignorando tutto, quando qualcuno iniziò a bussare alla porta.
All’inizio ignorarono quel rumore, ma fu insistente, fin troppo
per i gusti dei due… alla fine Harry si staccò dal bacio
e sussurrò:
”Draco… dobbiamo aprire.”
Il vampiro però rispose:
”Mhm, no Harry… se ne andranno…”
”E se fosse un professore…”
Il biondo sospirò, sapeva di non poter dire di no al suo compagno,
così si stacco da lui controvoglia, mentre Harry si sistemò
leggermente, per non far notare quello che stava succedendo. Draco si
passò le mani tra i capelli mettendoli apposto e aprì
la porta trovandosi di fronte: Blaise, Ron, Pansy ed Hermione, che si
beccarono uno sguardo assassino… quei quattro avevano iniziato
ad andare fin troppo d’accordo. Pansy salutò alzando la
mano ed entrò senza essere invitata seguita da Hermione ed insieme
presero posto sul divano…
”Volevamo vedere se andava tutto bene…”
Disse Blaise entrando… anche lui senza invito, seguito da un Ron
silenzioso che gli lanciava occhiate strane.
”Allora, abbiamo scoperto perché le ragazze si stanno comportando
così stranamente.”
”Ah sì?”
Chiese seccato Draco sedendosi su una poltrona tirando a sé Harry,
facendolo sedere sul suo grembo, ed Hermione continuò ignorando
completamente gli sguardi scocciati dei due.
” È perché vogliono scoprire di che razza sono Harry
e Snape.”
”Herm… io sono un dampyr… questo si sa…”
”Veramente… sei per metà vampiro… e l’altra
meta non è umana…”
Draco a queste parole sbiancò, lui e Snape non gli avevano ancora
raccontato quello che era successo… Fissò Hermione come
per dirle di smettere, ma lei era intenta a fissare Harry:
”Mione… che cosa vuoi dire…”
”Vuol dire che sei per metà demone…”
”Non capisco…”
Harry fissava le due ragazze…
”Si capisce Harry che non sei per metà umano, perché
i tuoi occhi diventano rossi quando entri in sete di sangue oppure quando
la passione pervade il tuo corpo…”
Aggiunse con nonchalance Ron…
”Cosa state tentando di dire?”
”Ho fatto un paio di ricerche… se tuo padre era un portatore…
significa che Lily non era tua madre… significa che il compagno
di tuo padre era qualcun altro… un maschio per essere precisi…”
”Lo so questo… so anche che il mio vero padre… cioè
l’altro… ha scoperto di essere mio padre quando lo ho fatto
io…”
Hermione sorrise soddisfatta:
”Facendo due più due… noi quattro siamo arrivati
alla conclusione che…”
”Sei figlio di Snape.”
Harry sbatté le palpebre… ed il silenzio calò sulla
stanza, mentre Draco iniziava a pensare a quali maledizioni avrebbe
potuto lanciare contro i quattro impiccioni. Non doveva andare così,
Severus doveva prendere il coraggio per dirglielo… Il giovane
Potter chiuse gli occhi respirando profondamente e si alzò dirigendosi
verso la porta:
”Harry dove vai?”
Chiese allarmato Draco, alzandosi per seguirlo:
”Vado a parlare con Snape.”
Snape era
furioso. Era nelle sue stanze, quel giorno si era trovato ad essere
seguito da Alenia e Lady, che pensavano di non essere viste… era
andato addosso a Miyuki che cercava di preparargli una trappola insieme
a Vèna e Orikune… c’era una Natsume che lo spiava
in forma di serpente dal suo tavolo… non ne poteva più
– era iniziato tutto da quando Sayaka se ne era andata, e quando
aveva tentato di parlare con Kitsune, questa si era messa a ridere dicendo
di non preoccuparsi, chiedendogli poi di che razza demoniaca fosse,
al che era uscito dalla stanza della volpe, andando nelle sue per riposarsi.
Si sedette sul divano, non ne poteva più di questo casino assurdo…
e poi aveva un problema molto più grave: Harry non si ricordava
niente di quello che era successo… aveva sperato che di non dover
dare nessuna spiegazione al ragazzo, che l’avesse capito da solo,
ma si sbagliava… oh come si sbagliava. Chiuse gli occhi sospirando…
dopo tanti anni aveva di nuovo un bisogno assurdo di James, di essere
rassicurato dai suoi abbracci, dai suoi baci… dal suo sorriso
e i suoi occhi così vivaci… quei occhi che si erano spenti…
quando lui lo lasciò perché pensava che lo tradisse con
Lily. Poi si sentì un bussare quasi furioso sulla sua porta,
si chiese chi fosse a scocciarlo, si alzò in piedi ed andò
alla porta, pronto per sgridare chiunque fosse lì… non
importava se fosse il preside… però quando aprì
la porta si trovò di fronte un Harry dagli occhi rossi come il
sangue che lo fissava, mentre Draco vicino cercava di calmarlo…
”Cosa vuoi Potter…”
Chiese al quanto seccato… anche se dentro di sé aveva un
timore, quello di sapere che cosa era successo… Harry non disse
niente ed entrò senza invito, seguito da Malfoy che lanciò
un’occhiata dispiaciuta al professore… Severus chiuse la
porta, era troppo stanco e li seguì in salotto, dove Harry si
era fermato fissandolo ancora con quegli occhi rossi da demone:
”Perché non me lo hai detto? Perché l’ho dovuto
sapere da altri?”
Snape si sedette sulla poltrona fissandolo:
”Dimmi, come avresti reagito tu… scoprendo dopo 17 anni…
di avere un figlio, scoprire che in fondo il tuo compagno non ti ha
mai tradito… e scoprire che l’eroe del mondo della magia
è figlio tuo, che dentro di lui scorre il tuo sangue… scoprire
che il tuo compagno non era umano…”
Harry sentendo la stanchezza nella voce del professore si calmò
leggermente:
”Ma dopo quello che è successo…”
Snape sospirò di nuovo:
”Harry tu mi hai chiamato padre quando ero trasformato in demone,
prendendo le fattezze di un demone… e pensavo che dopo esserti
svegliato te lo saresti ricordato… non… non riuscivo a dirtelo…
così come io ho avuto problemi ad accettarlo, ero sicuro che
anche tu li avresti avuti… per Merlino Harry… tu mi hai
sempre odiato… come potevo dirtelo… sai Potter… sono
tuo padre…”
In quel momento Harry capì tante cose… da quando era iniziato
l’anno, Snape aveva iniziato a trattarlo molto meglio, non era
zuccheroso… e nemmeno dolce, ma si limitava a non togliergli i
punti e a non ridicolizzarlo in classe… per una persona come Severus
Snape quello era un passo molto grande… Guardò per terra
perso leggermente nei pensieri, mentre era osservato dagli altri due,
poi alzò di nuovo lo sguardo e timoroso chiese:
”Posso chiamarti papà? Intendo in privato…non davanti
agli altri… e che… non ho mai avuto… qualcuno, oltre
a Sirius che… bhe insomma… che si avvicinasse a una figura
paterna… e in fondo tu sei mio padre…”
Questa richiesta fece sorridere Draco, mentre Severus lo fissò
sorpreso… gli veniva voglia di sorridere, pensando a quanto Harry
assomigliasse a James nei modi di fare, non solo esteriormente e nel
cacciarsi nei guai… sospirò:
”Sì, ma solo in privato…”
Poi Potter fece una cosa che non si sarebbe aspettato nessuno, si avvicinò
a Severus abbracciandolo, stringendosi a lui, con le lacrime agli occhi…
Sarà stato anche bastardo in passato, ma l’aveva sempre
difeso… aveva sempre trovato un modo per tirarlo fuori dai guai…
a modo suo. Il professore di pozione si irrigidì, non sapendo
cosa fare, mentre le mani si alzarono da sole, e lo strinse a sé
chiudendo gli occhi… eh sì aveva ragione la gatta, Harry
aveva addosso oltre all’odore di James anche il suo… mentre
Draco guardandoli, si maledì per non aver portato la macchina
fotografica magica, oltre al fatto che gli venne quasi da ridere quando
vide l’espressione stupita sul viso del padrino.
”Grazie papà…”
Sussurrò al suo orecchio Harry, e lui si rilassò completamente
stringendo il ragazzo a sé, mentre il suo cuore si riempiva di
gioia… non avrebbe potuto essere un padre più fiero in
quel momento.
”Di niente …figlio…”
Finalmente Harry si staccò e sorrise:
”Allora… fuori dalle stanze e quando non siamo soli…
solito comportamento…”
Severus si lasciò sfuggire un minuscolo e quasi invisibile sorriso:
”Meglio per te…“
A quel punto si sentì un leggero bussare alla porta e Snape,
staccandosi controvoglia dall’abbraccio del figlio si alzò
aprendola, trovandosi di fronte Minerva:
”Ciao… Minerva…”
”Severus… il preside vorrebbe parlare con te ed Harry…
adesso…”
Dicendo questo la donna si girò andandosene, mentre Snape non
riusciva a credere che Dumbledore potesse già sapere tutto…
sospirò e si girò verso i due:
”Harry tu devi venire con me da Albus… mentre tu Draco…aspettalo
in camera vostra…”
Il biondino annuì, dando un bacio casto sulle labbra del compagno
sorridendo:
”A dopo amore…”
Al che il moro rispose con un cenno di assenso…
”A dopo…”
Per seguire Snape verso l’ufficio del preside, mentre Draco si
diresse dal lato opposto verso le loro stanze; aveva una vaga idea sul
volere uccidere certe quattro persone che conosceva più che bene
ormai.
Il cielo
era nuvoloso e Sayaka era avvolta bene nel suo mantello con il cappuccio
sulla testa, osservando il paesaggio intorno a lei… eh sì,
quello era sicuramente un bel posto, tranquillo… almeno negli
ultimi 17 anni era stato tranquillo… si vedeva il villaggio dalla
collinetta dove stava imponente la villa in rovine…
”Benvenuta a Godric Hollow madama Sayaka.”
La donna si girò e annuì al mago che le si era avvicinato:
”Allora… Percy Weasley, se non erro.”
Il giovane si aggiustò gli occhiali da vista annuendo con la
sua aria da superiore, e in quel momento Sayaka pensò che quel
ragazzo non c’entrava un tubo con il resto della famiglia di Arthur.
Scosse leggermente la testa, quando il ragazzo annuì:
”In persona.”
”Su dammi le notizie e poi vattene, potrebbe essere pericoloso
qui…”
Il giovane sbuffò porgendogli dei fogli e poi con un cenno scomparve
nel nulla. La donna sbuffò ed iniziò a leggere i fogli…
allora a quanto c’era scritto… dal 31.07 avevano cominciato
a succedere cose strane, la gente del villaggio aveva iniziato a credere
che ci fosse un vampiro… visto che gli animali morti riportavano
dei segni di denti al collo e molti ragazzi erano diventati anemici…
all’auror venne quasi da ridere leggendo in seguito le testimonianze
dei sopravvissuti, se così si potevano chiamare… finché
non arrivò ad una descrizione che le fece raggelare il sangue…
***Aveva due occhi profondi e neri, spenti… sembrava la morte
in persona, i capelli neri spettinati gli accarezzavano la fronte…
era pallido… e pieno di cicatrici… non aveva espressione…***
Saya scosse la testa:
”Impossibile…”
E continuò a leggere avanti… altri parlavano di quegli
occhi neri come due onici, il viso pallido… continuando ad andare
avanti tra i paragrafi, si diresse alla villa in rovina entrandoci…
infilò i fogli nella borsa e si guardo intorno alzando il musetto
in aria come per cercare degli odori… e poi lo senti, appena in
tempo per schivare il suo attacco. Si girò saltando agilmente
sulle scale fissando la figura che era vestita di stracci e aveva un
cappuccio nero che ricopriva il suo viso… sembrava che la stesse
studiando… poi dalla gola della figura oscura uscì una
voce roca… sembrava che non avesse parlato per tanto tempo:
”Chi sei… cosa vuoi da me… vattene da casa mia.”
Sayaka fissava la figura con occhi sgranati, non riuscì a parlare:
”Dì a quelli del ministero di lasciarmi in pace…”
”James?”
Chiese titubante la donna gatto.
”Perché conosci il mio nome…”
Senza rendersene conto abbassò la guardia e gli si avvicinò:
”James Potter?”
”Sì sono io…”
Rispose con un tono diffidente:
”Non mi riconosci? – si tolse il cappuccio che aveva ancora
sulla testa - Sono Sayaka… la mocciosa gatto che ti seguiva sempre…”
L’uomo si tolse il cappuccio e le si avvicinò fissandola…ed
infine sorrise leggermente, ma quel sorriso non toccò i suoi
occhi… quegli occhi che lei ricordava brillare sempre… le
accarezzò gentilmente i capelli:
”Sei cresciuta…”
”Già… ti vedo molto pallido…”
”Non sono ancora riuscito a fare il pieno…”
La donna annuì sorridendo liberamente e completamente rilassata.
”Vieni con me ad Hogwarts…”
James scosse la testa:
”Brutti ricordi…”
La mora si mise a ridere:
”Non direi… l’unico brutto ricordo potrebbe essere
che lì c’è stato Pittergrew… ma… non
credo che Sev avrebbe qualcosa in contrario… e nemmeno Harry…
o Padfoot… o Moony…”
Il moro la guardò con occhi spalancati:
”Harry è vivo?”
La professoressa sorrise tristemente annuendo:
”Lo ha protetto Lily con la sua vita… sapeva quanto amavi
Harry e anche lei lo amava come se fosse stato figlio suo.”
”E Sev?”
”Dopo che credemmo che fossi morto, che poi mi dovrai spiegare
come sei sopravissuto, impazzì… ed è tornato alla
luce… mostrando la schiena all’ombra.”
”Sono vivi entrambi quindi? E anche Moony e Padfoot…”
Sayaka si mise a ridere:
”Sì sono vivi, siccome Sirius è ricercato…”
James la guardò stranito:
”E perché?”
”Ringrazia il caro Peter se Sirius si è fatto 13 anni ad
Azkaban… e tutti credono che Wormtail sia morto ucciso da Sirius…
il che non è vero… e alla fine il caro Padfoot, dopo 13
anni in Azkaban è riuscito a fuggire… è successo
4 anni fa… e Moony sta con lui….”
”Maledetto…”
”Allora vieni con me ad Hogwarts?”
James annuì, quella luce era tornata nei suoi occhi:
”Ma non so… se Sev…”
”Non ti preoccupare Severus ti accetterà a braccia aperte…
adesso sa cosa è successo realmente, e ne soffre…”
A quel punto James non resistette ed abbracciò la donna:
”Jamie… bentornato tra noi.”
”Grazie Saa…”
Si staccarono uno dall’altro:
”Allora hai ancora la tua bacchetta?”
James annuì,
”Sai ancora come appartarti?”
E fece un altro cenno d’assenso.
”E ci appartiamo nel vicolo dietro alla stazione di Hogsmeade…
mettiti su il cappuccio e si parte…”
Si senti un frastuono forte e i due scomparvero nel nulla…
Dumbledore
sorrise quando sentì un bussare sulla sua porta:
”Avanti…”
e due figure incappucciate entrarono chiudendo la porta alle loro spalle.
”Bentornati… entrambi…”
Saya sospirò, era sicura che il preside sapesse quello che era
successo… dall’inizio, ma avesse voluto mandare lei a prenderlo.
”Sedetevi, sedetevi, ho mandato a chiamare Harry e Severus…
e toglietevi quei cappucci entrambi, ragazzi miei, sono proprio felice.”
I due si tolsero i cappucci mentre Sayaka parlò:
”Allora io vado… devo avvertire le mie allieve che sono
tornata… e credo che sarei di troppo in questo momento…”
Il preside stranamente annuì e la donna si alzò andandosene,
e quando aprì la porta si ritrovò Harry e Severus che
stavano per bussare:
”Entrate… io adesso vado… a presto Ha… divertiti
Sev…”
Con un sorrisone uscì dall’ufficio, lasciando abbastanza
perplessi i due… che alla fine entrarono, notando qualcuno seduto
di fronte a Dumbledore, al quale il preside fece un cenno e questi si
alzò girandosi verso i due… Severus sgranò gli occhi
fissandolo… senza dire una parola… e la stessa reazione
ebbe anche Harry… quell’uomo assomigliava troppo all’uomo
delle foto di famiglia… era una cosa troppo strana… e poi
l’uomo sorrise….
Fred rigirò
l’insegna Open su Close, era arrivata l’ora di chiudere
il negozio e tornare all’appartamento che lui e George avevano
preso in affitto sopra il loro negozio. Il suo gemello era già
salito per preparare la cena mentre lui era rimasto a mettere apposto
le ultime cose e chiudere. Si guardò in giro… il lavoro
andava a gonfie vele, avevano fatto già un sacco di soldi. Alzò
gli incantesimi di allarme, per evitare di essere derubati ed infine
spense le luci salendo le scale nel retrobottega. Appena arrivato al
primo piano un profumo di cibo ben fatto invase le sue narici e lo fece
sorridere… George aveva preso dalla madre a cucinare bene. Entrò
in casa:
”Ho chiuso il negozio…”
L’altro Weasley guardò dalla cucina sorridendo:
”Bentornato a casa.”
”Mhm, che buon profumino… che cosa stai preparando?”
Disse entrando anche lui in cucina, seguendo il gemello. Che stava in
piedi controllando che tutto seguisse il suo corso… e l’abbraccio
stringendosi a lui. George si poggiò all’indietro, adorava
sentire Fred così vicino. Al che Fred appoggio le labbra al suo
collo estroflettendo i canini affondandoli nel suo collo pallido, facendo
chiudere a George gli occhi in estasi, bevendo lentamente da lui…
ormai quello era il rituale… Fred saliva e poi beveva un sorso
del sangue dolce del compagno. Baciò le ferite che si rinchiusero
magicamente continuando a tenere le labbra poggiate sul suo collo.
”Non possiamo nasconderlo in eterno…”
”Papà lo capirà da solo, la mamma lo capirà
quando non avremo mai nessuno… e staremo sempre insieme…”
”Mhm… Fred… io sto entrando nel periodo di accoppiamento…
potrei rimanere incinto… e quello come lo spieghiamo a mamma?”
Il più grande dei due si staccò:
”Non saprei…”
”Fred, io desidero avere dei figli… per quanto agli estranei
possiamo dire che uno di noi ha avuto una scappatella… ai nostri
genitori non possiamo mentire.”
”Troveremo un modo di dirglielo… vedremo come… cosa
succederà quando Bill dirà a mamma che è incinto…
e che il padre è Charlie…”
George si girò nell’abbraccio stringendosi al compagno:
”Sì però… lo so che per noi è naturale,
essendo mezzi vampiri sappiamo che siamo anime gemelle e che nessuno
deve dividerci, altrimenti soffriremo troppo… però…”
Fred si chinò sulle labbra del fratello baciandole castamente
sussurrandogli:
”Ce la faremo vedrai, qualsiasi cosa accada… non lascerò
che ci separino… papà capirà… ne sono certo.”
George chiuse gli occhi lasciandosi baciare, il suo compagno sapeva
sempre come rassicurarlo… si strinse a lui, aprendo la bocca in
un dolce invito ad un bacio più profondo… le braccia di
Fred lo strinsero di più a sé mentre la lingua curiosa
penetrò quella cavità calda che ormai conosceva a memoria,
perdendosi in un mondo di sentimenti e sensazioni meravigliose…
-fine 4-
Saya: ^_^
ecco fatto
Harry&Snappo: O____O
James: oh… grazie Sayuccia… adesso sono vivo *_* e posso
snoggarmi il mio Sev
Gemelli: Noi cosi poco
Saya: voi due zitti… avrete anche la lemon in un futuro…
Gemelli: =_= lontano…
Saya: che ve frega, la lemon cmq l’avrete… a presto miei
cari… sperò che la surprrise vi sia piaciuta :P
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