Ode to
Joy
di Stewe79
Mi voleva bene. Continuavo a ripetere quella frase nella mia mente, la sua
voce sicura ma dolce dire "Ti voglio bene".
Quasi non riuscivo a credere che il soggetto di quella frase potessi
essere io.
Nessuno mai me l'aveva detto, nessuno che potessi ricordarmi.
Il walkman continuava a suonare la nona sinfonia. E' il quarto movimento,
quello che Kaworu canticchiava la prima volta che lo vidi, solo pochi
giorni prima, l'inno alla gioia.
E gioia fu!
Ma vi era ben poco di gioioso in quello che seguiva la parte dell'inno,
era tremendo, mi spaventava.
A morte, in effetti era la morte quella che la chiusura della sinfonia mi
ricordava.
Spensi lo stereo, non volevo ascoltare, preferivo ignorare e proprio in
quell'istante Kaworu entrò e si sedette sul letto di fianco a me. Lo
conoscevo da pochissimo tempo ma era come se fosse da sempre.
- Starai scomodo li su quel pavimento, lascia che sia io a dormirci! -
Mentre mi parlava mi guardava con gli occhi di una madre che guarda il
proprio bimbo dormire, mi colse del tutto impreparato.
- No, Kaworu! Sono stato io a chiederti di ospitarmi, è giusto che sia io
a dormire sul pavimento! -
- Facciamo cosi - rispose Kaworu sorridendo - Il letto non è poi tanto
piccolo, penso che ci sia posto per entrambi - E mentre parlava si sdraio
spostandosi su una metà del letto - Forza, vieni, vediamo se ci stiamo...
-
- Sei troppo gentile, ma va bene cosi, dormiresti troppo scomodo -
- Dai proviamo, al massimo ritornerai su quella stuoia - rispose ridendo
Allora mi alzai, e un po' impacciato mi sdraia di fianco a lui. Rimanemmo
in silenzio per un po', fissando il soffitto. La luce della luna
proiettava strane ombre sul soffitto molto basso, Neotokyo3 non era stata
costruita certo pensando a massimizzare gli spazi vitali, e la stanza
sembrava segata a meta da quanto era bassa.
- Su coraggio, di cosa vuoi parlare - Interruppe Kaworu i miei pensieri.
Eravamo entrambi in maglietta e slip, senza coperte ma nonostante ciò
stare cosi vicini faceva sentire il caldo delle notti dell'estate perenne.
-Non saprei, vedi è molto strano, non ho mai avuto un amico come te,
nonostante praticamente non ci conosciamo, perché non mi racconti di te.
Da dove vieni? Com'è stata la tua vita? -
- Come avrai notato, i selezionati dalla Marduk non hanno mai un passato
felice alle spalle, la felicità non è certo l'energia mentale che serve
all'Eva, per voi umani la felicità è solo una bugia, e le bugie non
vanno d'accordo con l'istintività dei figli di Adam, con gli EVA.. -
Non avevo compreso molto bene quello che stava dicendo, Marduk? Adam??
Un'altra cosa attirò la mia attenzione, aveva spostato il suo braccio
verso di me, stava quasi per sfiorarmi, mi sfiorò, istintivamente mi
scostai, Kaworu interruppe il suo discorso e si girò verso di me
-Tu sai perché serve un pilota per sostenere l'Atfield vero? - Riprese a
parlare
Risposi - Perché l'Eva non è in grado di produrlo in automatico, bisogna
ordinarglielo...
Kaworu mi interruppe - L'EVA non genera A.T.field perché esso dorme col
suo animo, l'Atfield è il sacro dominio che separa i nostri animi,
proprio come fai ora Shinij, scostandoti da me, proprio cosi gli Atfield
tengono separati gli Eva dagli Angeli, ma gli Atfield, i campi del terrore
assoluto come li chiamate voi si possono superare e gli animi si possono
unire.... -
Cosi dicendo, si girò alzo un braccio e lo appoggio sul mio corpo
abbracciandomi, mi guardava con gli occhi più dolci della terra e col
sorriso più tenero continuò - ...in modo distruttivo come gli Eva contro
gli Angeli ma anche in soave unione, riesci a capire di cosa sto
parlando?-
Si interruppe, e smise di sorridere, mi guardava cercando di capire cosa
stessi pensando, io non sapevo bene cosa stava succedendo ma il cuore era
come impazzito e quasi tremavo, quando sentii qualcosa sfiorarmi le
labbra, erano le labbra di Kaworu, lo guardai sotto l'ombra della luna
ancora un istante, per fissare il suo viso nella mia mente, poi chiusi gli
occhi, e mi abbandonai a quelle labbra...
...non li riaprii che la mattina dopo, la mattina più bella della mia
vita, quella mattina d'estate, perché di fianco a me c'era ancora
l'immagine dell'angelo che mi ero impresso nella mente prima di chiudere
gli occhi....
Angelo... mi si gelarono le vene quando pensai a quella parola, come avevo
potuto associare Kaworu ad un angelo... stava ancora dormendo, il sole del
primo mattino gli accarezzava il viso e il torace (ci eravamo tolti le
magliette durante la notte).....
...mi girai e vidi il walkman appoggiato sul pavimento, mi torno in mente
la nona sinfonia, il suo tremendo finale era ancora li, il suo
finale di morte mi stava aspettando.....
- Non premerò mai più il tasto quel tasto play,- Pensai - preferisco
ignorare, quel finale non esiste.
Quello stesso pomeriggio quel finale si sarebbe rimaterializzato nella mia
mente....
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