Disclaimers: Mitsui e Sendoh appartengono a Inoue-sensei, tutti gli altri a me.
Attenzione: dedico l'ultimo capitolo di questa fic a chiunque abbia l'abbia amata 1/100 di quanto la ami io.
Buona lettura!
Obsession parte
IX
di Yurika
Da una settimana in qua, ovvero da quando abbiamo ritrovato Satori in quel capanno, Wakashimaru non lascia solo Kaneda un secondo. La mattina lo accompagna in aula, andando a riprenderlo all'ora di pranzo, il pomeriggio rimane con lui a studiare nel laboratorio di pittura e la sera gli sta dietro guardando con aria torva chiunque cerchi di avvicinarglisi. Satori non sembra infastidito dal suo comportamento, anzi, nei brevi momenti in cui non ha il suo nume tutelare al fianco (dovrà pure andare in bagno ogni tanto!) si guarda intorno a disagio e il sorriso gli ritorna solo quando Tadashi rientra nella stanza.
"Quei due sono diventati inseparabili".
Akira li osserva sorridendo con aria indulgente.
"Non che già prima stessero separati per molto... però adesso non si staccano l'uno dall'altro neanche con la forza".
Il mio koi ridacchia divertito.
"Hai ragione Hisa-chan. Però c'è ancora qualcosa che non va".
Mi volto verso di lui stupito.
"E cosa sarebbe?"
Akira mi strizza l'occhio.
"Non si sono ancora dichiarati".
"Akira Sendoh, conosco quello sguardo. Che cosa diavolo hai in mente?"
Finge un'espressione colpevole.
"Non ti posso proprio nascondere nulla! Che ne dici di dar loro una piccola spintarella e aiutarli a coronare il loro sogno d'amore?"
"Oh no, non mi trascinerai in questa storia! Te lo puoi anche scordare!"
Gli occhi gli brillano di malizia.
"Ne sei sicuro?"
Circa un'ora dopo, usciti da uno 'scontro' a porte chiuse, mi sono convinto della ragionevolezza di un nostro intervento. Diciamo che Akira ha usato degli 'argomenti' molto convincenti...
E poi è giusto che ricambiamo il servizio che ci ha reso Kaneda, no?
Decidiamo che il laboratorio di pittura è il posto migliore per mettere in pratica il nostro piano.
Il ritratto di Sendoh è quasi terminato, mancano gli ultimi ritocchi dei quali Kaneda si può occupare senza bisogno del suo modello, ma Akira insiste a voler essere presente quando l'artista traccerà l'ultima pennellata. Io, naturalmente, lo accompagnerò.
All'orario stabilito ci presentiamo nel laboratorio dove ci sono solo Satori e Wakashimaru, come avevamo sperato.
"Ecco la coppia più bella del mondo!"
I due ragazzi si girano richiamati dalla voce di Akira. Kaneda comincia a guardare freneticamente in ogni direzione.
"Brad Pitt e Jennifer Aniston? Dove sono? Dove, dove?"
Tadashi diventa paonazzo.
"Satori, deficiente! Stai zitto per una buona volta!"
Sendoh scoppia a ridere.
"No, Satori. Credo che Sendoh si riferisse a te e a Taz".
Kaneda assume un'espressione delusa.
"Ah, peccato! La prossima volta evitate di distrarmi per sciocchezze del genere".
Torna ad occuparsi della sua tela. Tadashi abbassa lo sguardo imbarazzato.
Akira bisbiglia sottovoce.
"Mmhh... allora è così che stanno le cose..."
"Che cosa intendi dire?"
"Vedi, il solito Satori ad una battuta come questa avrebbe risposto con un'altra facezia. Invece mi è parso molto irritato all'accenno sulla possibile relazione tra lui e Taz. Credo che il nostro simpatico amico dai capelli viola sia già bello che cotto, ma non osa farsi avanti per paura della reazione del suo compagno".
Sollevo un sopracciglio.
"Perchè non ti sei iscritto a Psicologia invece che a Scienze Informatiche?"
"E' inutile che fai lo spiritoso. Io mi considero un grande conoscitore dell'animo umano".
Spero che la sua 'grande conoscenza' non sia avvenuta tutta per esperienza diretta! Meglio far finta di niente e soprassedere sull'argomento.
Rimaniamo tutti in religioso silenzio finché Satori non ci annuncia di aver terminato.
Ci avviciniamo al quadro per vedere. Devo dire che è stupendo! La somiglianza è a dir poco impressionante, tanto che non sono sicuro di voler lasciare in giro una riproduzione così fedele del meraviglioso corpo del mio koibito.
"Satori, spero che questo sia uno scherzo".
Ci voltiamo verso Akira.
"Perchè dici così carciofino? Non ti piace?"
"Se mi piace? Come può piacermi un obbrobrio simile! Io non ho le caviglie così grosse e poi... guarda lì... il mio è molto più grande!!"
"Direi che la tua autostima è parecchio sviluppata a differenza di qualcos'altro".
"Ma come ti permetti? Sei tu che sei un impiastra-tele da quattro soldi. Spero che tu dia quella schifezza alle fiamme".
"Oh, ma insomma!!! Cosa vuoi che ne capisca di arte uno che va in giro tutto il giorno con una faccia da ebete come la tua?"
"Non prendertela con il mio viso se non sei capace di tenere il pennello in mano. Quel quadro è una crosta! Vero Hisa-chan?"
Due paia d'occhi si posano su di me.
"Akira ha ragione".
Sendoh sorride esultante mentre a Kaneda si riempiono gli occhi di lacrime.
"Visto? È assolutamente disgustoso. Ora togli quell'oscenità dalla mia vista e fai un piacere al mondo smettendo di infestarlo con i tuoi scarabocchi".
"Ma.. ma.. ma..."
Satori sta ormai per scoppiare in singhiozzi quando una voce si leva nella stanza.
"Smettetela subito di insultare il MIO Kaneda, razza di caproni ignoranti. Il suo quadro è stupendo, non ho mai visto tanta bellezza e passionalità in un'opera in vita mia e se voi non ve ne rendete conto è solo perchè siete due ottusi!!!"
Il gelo cala su di noi. Wakashimaru ansima e trema per la rabbia.
"Il TUO Kaneda? Pare proprio che avessimo ragione Hisashi".
Akira rivolge un sorriso di pura gioia ai due ragazzi sbalorditi di fronte a noi.
Satori guarda Wakashimaru a bocca aperta e con gli occhi spalancati.
"Taz! Ma allora tu, per tutto questo tempo..."
Tadashi, con il volto in fiamme, sembra molto interessato alle punte delle sue scarpe.
"Ecco... io... veramente..."
"Forse è meglio se vi lasciamo soli. Ah! A proposito... il tuo quadro è favoloso Satori".
Sendoh mi trascina via senza permettermi di assistere fino alla fine della scena.
"E dai, perchè ce ne dobbiamo andare? Voglio sapere come va a finire!"
"Finale scontato Hisa-chan. I due innamorati si dichiarano, si baciano, si alza la musica e partono i titoli di coda".
"Sì, però io volevo vedere".
Akira mi circonda con un abbraccio e accosta la bocca al mio orecchio.
"Su piccolino, non fare i capricci. Ho qualcosa di più interessante in serbo per te".
Anche questa volta ha avuto ragione lui.
Trascorse settimane dal rapimento di Satori da parte di Sasa, quest'ultimo si rifà vivo. Porta ancora i segni del pestaggio di Taz e ha un polso fasciato. Purtroppo non ha perso un briciolo della sua arroganza.
Appena rientrato in casa, Yukito si dirige sul divano dove siamo seduti Tadashi, Kaneda, Akira ed io.
"Eccoli qui i 'magnifici 4'. Spero che siate contenti di come siano andate le cose. Se fossi in voi, però, non gioirei troppo. Temo che il caro Wakashimaru avrà presto mie notizie".
Sorride spavaldo e si allontana.
Satori, che si era stretto a Taz appena aveva visto Sasa avvicinarsi, chiede:
"Che cosa voleva dire?"
Tadashi è un po' pallido, ma gli sorride rassicurante e gli accarezza i capelli.
"Niente, piccolo mio, stai tranquillo. È solo un mitomane che lancia minacce al vento. Vedrai che non succederà nulla".
Sendoh ed io ci scambiamo un'occhiata significativa. Non riesco ad essere ottimista come il mio amico. Temo che il futuro ci riserverà delle brutte sorprese.
Durante il pomeriggio succede qualcosa che mobilita l'intero corpo insegnanti. Il preside convoca una riunione d'urgenza a cui partecipa anche il coach Kanaya. Dopo circa mezz'ora vengono chiamati anche il capitano Asada e Notoori sempai. Siamo tutti riuniti nella sala comune quando arriva uno studente dicendo che Tadashi Wakashimaru deve immediatamente recarsi in Sala Consiglio.
Satori sembra preda di una crisi isterica. Si aggrappa alla camicia del suo ragazzo urlando.
"Non ci devi andare, non ci devi andare".
Taz lo abbraccia rassicurante.
"Calmati koi! Mi hanno solo chiesto di andare ad una riunione, non può essere così grave. Fai il bravo e aspettami qui, d'accordo?"
Lo culla ancora per qualche secondo e poi lo affida a noi.
Sono ore interminabili quelle che passiamo in attesa di notizie. Quando finalmente Tadashi ritorna ha il viso tirato e sembra molto stanco. Kaneda gli salta addosso aggrappandosi a lui tipo koala.
"Amoruccio mio!!! Che ti hanno fatto? Se ti mandano in esilio, io verrò con te".
"Satori, ma che cavolo stai dicendo?"
Quel ragazzo un giorno all'altro mi farà ammattire!
Wakashimaru accarezza la schiena di Kaneda.
"Sasa mi ha denunciato per percosse".
"CHE COSA HA FATTO???? ORA IO LO AMMAZZO!!!"
"Calmati Hisashi, se vai da lui e gli fai qualcosa adesso non farai altro che peggiorare la situazione!"
Nonostante sappia che ha ragione, ci vuole tutta la forza di Akira per trattenermi dall'andare a estirpare quel cancro della società una volta per tutte!
Satori è rimasto per tutto il tempo tra le braccia del suo ragazzo con il volto affondato nel suo torace. Quando ricomincia a parlare, il suo è solo un sussurro.
"Andrò dal preside e gli dirò come sono andati veramente i fatti".
"Kaneda sei sicuro? Avevi detto che l'unica cosa che volevi è dimenticare. Se ora denunci Sasa la questione si sposterà inevitabilmente in un'aula di tribunale".
"Lo so, ma non posso lasciare che tu ci vada di mezzo per colpa della mia vigliaccheria. Questa è una cosa che avrei già dovuto fare da tempo".
"Satori ha ragione. Verremo anche noi per confermare la tua deposizione".
Kaneda si volta verso di noi e annuisce.
Per due ore Satori rimane nell'ufficio del preside, tanto che, quando finalmente veniamo fatti accomodare anche io e Akira, è già notte fonda.
Il consiglio decide di non espellere Tadashi, però la denuncia di Sasa persiste e, visto che quella di Satori è arrivata solo in seguito, purtroppo deve ottenere un qualche risultato. Per mantenere il buon nome dell'università senza che la questione trapeli all'esterno, viene fatto un accordo: Kaneda rinuncerà alla sua denuncia contro Sasa e a Wakashimaru verrà solo interdetta la sua presenza sul campo durante le partite del resto del campionato.
Per tutta la squadra questa notizia è uno shock, ma non possiamo fare altro che accettarla e chinare il capo.
"Mi dispiace tanto Satori. Ho provato a spiegare al preside come sia realmente Sasa, ma temo che non mi abbia ascoltato più di tanto".
"Non è colpa tua Nanny, hai fatto del tuo meglio. Grazie!"
Siamo arrivati alla finale del Campionato Nazionale. Stiamo disputando la partita contro l'Università K, la nostra rivale più dura. Siamo sotto di 15 punti a dieci minuti dalla fine dell'incontro. Purtroppo i miei tiri da tre, le splendide giocate di Sendoh, i passaggi precisi di Satori e la difesa instancabile del capitano Asada non bastano a contenere l'altra squadra. Ci vorrebbe un uomo capace di sfondare per giungere sotto il canestro avversari e fare punti.
A nove minuti e mezzo dalla fine il numero 10 dell'Università K fa un brutto sgambetto a Nanny Notoori che, cadendo, si lussa una caviglia.
"Dannazione! E ora come facciamo?"
"Potremmo far giocare Noda come ala grande".
"Ma capitano, quello non è il suo ruolo!"
"Non abbiamo altra scelta! Non possiamo perdere questa partita!"
"Asada ha ragione. Non dobbiamo assolutamente perdere".
Il coach Kanaya si alza dalla sua sedia.
"Ma se facessi scendere Noda in un ruolo che non è il suo non otterremmo mai la vittoria. Per questo ho deciso che giocherà Wakashimaru".
Per un attimo nessuno riesce a parlare.
"Ma coach, il preside ha detto..."
"Stai zitto Sasa, nessuno ha chiesto la tua opinione. Il compito del preside è di mantenere la disciplina, ma il mio compito è quello di far arrivare al primo posto la squadra di basket del nostro Campus. Mi assumo io la piena responsabilità della mia decisione".
Vinciamo. Il coach Kanaya aveva ragione, grazie ai rimbalzi di Wakashimaru e alla sua potenza in attacco siamo riusciti a fare la differenza.
Ovviamente il preside non è rimasto in disparte a guardare. Il giorno dopo, nonostante l'eccitazione per la vittoria ai Campionati Nazionali fosse alle stelle, l'allenatore viene convocato per una seduta urgente. Prima ancora che si possa conoscere la decisione del preside in merito all'ultimo avvenimento, succede qualcosa che richiama l'attenzione generale.
Il capitano Asada entra in casa in lacrime scagliandosi contro Sasa.
"Maledetto bastardo!!! Come hai potuto portarmi via la mia dolce Kaneko? Sei uno sporco seduttore, io ti ammazzo!!!"
Ci vogliono quattro persone per riuscire a contenere la furia del capitano. Scoppiando in un pianto dirotto, Asada ci racconta che questa mattina Kanako ha rotto il loro fidanzamento perchè si è accorta di amare Yukito e in più gli ha confessato che aveva già una relazione con lui da due mesi.
Al termine della narrazione Notoori sempai si precipita verso di noi.
"Ragazzi questo potrebbe ritornarci utile. Devo subito andare dal preside ad informarlo della cosa".
"Ma Nanny, non capisco cosa c'entri il tradimento di Kanako con..."
"Non ho tempo di spiegartelo adesso. Fidati di me".
Wakashimaru sembra perplesso, ma Kaneda annuisce deciso con la testa.
"Io mi fido di te, Nanny".
Il sempai ci rivolge un sorriso frettoloso e corre via.
Sono passati due giorni. Oggi il consiglio deve emettere la sua decisione. Wakashimaru e Satori sono andati a sentire se ci sono novità, mentre Sendoh ed io li stiamo aspettando seduti sul gradino di ingresso della nostra casa.
"Eccoci qua ragazzi!"
Kaneda ci appare di fronte vestito con un paio di pantaloni neri, una maglietta senza maniche dal collo alto nera, un improbabile basco rosso inclinato sulla destra e - attenzione attenzione! - un boa di struzzo in coordinato con i suoi capelli. Due passi dietro di lui c'è Tadashi con un'espressione molto scocciata in viso.
"Possibile che io debba andare in giro con un deficiente del genere?"
"Senti amoruccio, nessuno ti obbliga a stare con me, chiaro? È una tua libera scelta, quindi vedi di non lamentarti. Anche perchè se c'è uno che dovrebbe fare le proprie rimostranze, quello sono io, visto che mi tocca sopportare un musone scorbutico della tua risma".
"Guarda che neanche tu sei obbligato a stare con me. Se ti do tanto fastidio puoi anche dirlo".
"Io non ho mai detto che mi dai fastidio, amoruccio".
Satori si incolla alle labbra di Taz trascinandolo in un bacio passionale. Se continuano così si strapperanno i vestiti davanti a noi!
"Ehm... non credete che prima di proseguire col vostro spettacolino - che io gradisco, sia ben chiaro! - dovreste dirci che cosa hanno deciso quelle vecchie mummie del consiglio?"
Kaneda lascia immediatamente andare Taz che rimane boccheggiante per qualche secondo.
"Hai ragione!!! Non vi abbiamo ancora dato la bella notizia! Tutte le accuse contro amoruccio sono cadute in quanto è stato dimostrato che Sasa è un elemento perturbante all'interno della squadra e quindi la sua testimonianza è inaccettabile".
"Ma è fantastico, finalmente quel bastardo avrà ciò che gli spetta!"
"Non cantare vittoria, Mitsui. Purtroppo c'è anche una cattiva notizia: Sasa è riuscito a far rimettere insieme il capitano con la sua Kaneko e per questo Asada l'ha perdonato e ha parlato in suo favore evitandogli l'espulsione dalla squadra".
Wakashimaru mi riferisce la sgradevole conclusione di questa storia con aria molto contrariata.
"Non fare quella faccia amoruccio, in fondo l'importante è che noi siamo usciti indenni dall'intera faccenda".
"Ma non capisci che quello continuerà a ronzarti attorno? Non dirmi che non ti dà fastidio!"
"Certo che mi dà fastidio, ma non mi preoccupa. Perchè so che, qualunque cosa cercherà di farmi, ci sarai sempre tu a proteggermi".
Satori lancia il suo boa di struzzo attorno al collo di Wakashimaru tirandoselo vicino e baciandolo.
Akira mi prende per mano e mi sorride.
"C'è una cosa che vorrei regalarti, amoruccio".
"Non serve che mi regali niente. Tu sei già la cosa più preziosa che io possa desiderare".
"Ma non è adorabile questo ragazzo?"
Il ragazzo dai capelli viola afferra le guance dell'altro e gliele tira verso l'esterno facendogli assumere delle smorfie ridicolissime.
"Seriamente, voglio che tu tenga questo".
Così dicendo Kaneda tira fuori il suo inseparabile Taz (pupazzo) e lo dà in mano al suo inseparabile Taz (ragazzo).
"Ma Kaneda! Hai sempre detto che non l'avresti mai regalato a nessuno".
"Non l'hai voluto regalare neppure a me!"
Mi fingo offeso.
"Ho detto che l'avrei regalata solo alla persona che ne fosse stata degna. E ora finalmente l'ho trovata".
I due ragazzi si guardano intensamente negli occhi, poi si baciano.
"Che ne diresti di lasciarli un po' soli e di dedicarci al nostro... mmhh.. allenamento speciale".
Sorrido di cuore.
"Ottima idea Aki-chan!"
FINE!!!
"Ehi ehi! Come fine? Io non vi ho ancora mostrato cosa mi sono fatto fare stamattina giù in città!"
Kaneda appare molto eccitato e impaziente di mostrarci la sua nuova trovata.
"D'accordo Satori. Facci vedere così poi ce ne possiamo andare tutti a casa, ok?"
Tutto contento Kaneda si tira su la maglietta mostrando un tatuaggio appena sotto l'ombelico con una freccia girata verso il basso e la scritta: This is only for Taz.
"...."
"..."
"..."
"Bello, eh?"
"Io me ne vado".
"Aspettami, Aki-chan! Vengo con te".
"Ehi, voi due. Non mi lascerete qui da solo con questo pazzo, vero? Vengo con voi!"
"Ma dove andate tutti? Andiamo, è solo uno scherzo! Non è un tatuaggio vero, è quello all'henné. Non fate così ragazzi. Ragazzi? Ragazzi, aspettatemi!!!"
FINE (sul serio :p)
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