Disclaimers: a parte Sendoh, Mitsui e Koshino che sono di babbo Inoue tutti gli altri pg sono miei
Avvertenze: la fic è sempre per Amberyl (e piano piano uso anche le tue idee^^)


Obsession

parte II

di Yurika


Entriamo nella stanza adibita a mensa che consta di un lungo tavolo apparecchiato per 20 persone. Ci sediamo vicini quasi in fondo alla tavolata, mentre Satori, spuntato da chissà dove, prende posto di fianco a me spingendo via senza tante cerimonie il povero malcapitato che aveva avuto l'infelice idea di vedere per primo la sedia vuota.
Appena ci siamo tutti, il ragazzo a capo tavola si alza in piedi attirando la nostra attenzione.
"Prima di cominciare a cenare porgere il mio benvenuto alle nuove matricole. Il mio nome è Toshio Asada, frequento il quarto anno della facoltà di Giurisprudenza e gioco nel ruolo di pivot. Ah, dimenticavo! Sono il vostro nuovo capitano, quindi esigo da voi il massimo rispetto e ubbidienza sul campo. Fuori della palestra sarò un normale studente come tutti voi. Per qualunque problema all'interno della vostra nuova sistemazione, invece, dovrete rivolgervi al responsabile di questa casa a cui ora lascio la parola".
L'alto ragazzo dai corti capelli castano scuro si risiede mentre si alza quello accomodato alla sua destra.
"Cavoli com'è rigido il capitano! Sembra che gli abbiano fatto ingoiare una scopa".
Mi volgo verso Sendoh con un sorrisetto complice.
"E non lo hai ancora visto dare ordini durante l'allenamento! A volte penso che sia il nipote segreto di qualche gerarca nazista".
Akira risponde al mio sorriso, poi rispostiamo la nostra attenzione verso la parte alta del tavolo.
"Salve a tutti, il mio nome è Hideki Notoori, frequento il quarto anno di Ingegneria e gioco come ala grande. Sono il responsabile della casa, per cui rivolgetevi a me per qualunque cosa. Visto che l'alloggio che ci è stato assegnato è completamente autogestito da noi, ho preparato la lista dei turni dei compiti che ognuno è tenuto a svolgere. I compiti si suddividono in: mansioni in cucina, pulizie del piano inferiore e pulizie del piano superiore. Le camere sono di vostra competenza, quindi ognuno di voi è tenuto a tenere in ordine il proprio spazio. I turni hanno la durata di una settimana ciascuno e siamo tutti obbligati a rispettarli a meno di gravi motivazioni, come una malattia o la momentanea assenza di uno di noi. Per il cambio dei turni dovrete mettervi d'accordo fra di voi e poi venirmi a riferire dello scambio. Se avete dei dubbi o avete bisogno di chiarimenti, io sono sempre a vostra disposizione. Detto questo vi auguro buon appetito".
Notoori sempai ci guarda con aria serena riprendendo il suo posto a tavola.
"Meno male che almeno questo non è altrettanto acido come il capitano".
"Certo che no, carciofino. Nanny(*) è una persona eccezionale, riesce a mettere chiunque a suo agio".
Satori ha intercettato il commento di Sendoh e non può fare a meno di dire la sua.
"Nanny?"
"Già, è così che questo mentecatto ha ribattezzato il sempai".
"Tesorino perchè mi devi sempre trattare così male?"
Kaneda parla con una vocina incrinata dal pianto e mi guarda con occhi lucidi.
Oh no! non lo farà di nuovo, vero?
"Satori, su, non fare così lo sai che stavo solo..."
"BWAAAAAAAHHHHHHHHH!!!!!!! Hisa-kun non mi vuole bene!!!!!"
Nooooooo, l'ha fatto! Si è di nuovo messo a piangere!
Tutti si girano verso di noi guardando preoccupati Satori che singhiozza rumorosamente nascondendosi il viso con le mani.
Merda! Tutte le volte la stessa storia. Sa benissimo che quando lo vedo in questo stato non so come comportarmi! Mi frega sempre.
"D-dai... non fare così.... era solo uno scherzo... non piangere, ti prego!"
"Credevo (sigh) che tu (sigh) mi volessi (sigh) almeno (sigh) un po' di bene (sigh), invece (sigh) per te sono solo un povero stupido (sigh) che ti sta sempre attorno (sigh). La verità è che non mi sopportiiiiiiiihhhhhhhh".
"Ma no, non è così! Io ti voglio bene, davvero!"
Il pianto di Kaneda sembra calmarsi un pochino.
"Dici sul serio?"
"Ma certo che dico sul serio".
"Oh tesorino!"
Mi salta in braccio cingendomi il collo con le braccia e affondando il volto nel mio collo.
"Allora per farti perdonare stanotte dormirai con me, vero?"
"SATORIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!"
L'urlo disumano proveniente dall'altra parte della tavolata ci fa trasalire.
Wakashimaru è rosso in viso, con il respiro affannato e i capelli castano chiaro gli ricadono spettinati sugli occhi di un intenso color ambra.
"Possibile che tu sia così deficiente? Smettila subito con questa sceneggiata e lascia stare Mitsui".
Kaneda lo fissa con lo sguardo tagliente che riserva solo a lui. Non posso fare a meno di rabbrividire ogni volta che lo fa e mi auguro che non debba mai venire il giorno in cui sarò io la vittima di quell'occhiataccia.
"Taz, nessuno ti ha insegnato a farti un cassettino di cazzi tuoi?"
Wakashimaru sembra ancora più furioso di prima.
"Senti razza di idiota, lo vuoi capire o no che non puoi importunare tutti con le tue pose da diva tragica solo per farti consolare da quel povero ragazzo?"
"Io non importuno proprio nessuno, se mai sei tu che stai infastidendo me e il mio tesorino in un momento di intimità. Proprio adesso che ero riuscito a convincerlo a dirmi qualcosina di dolce grazie alle mie lacrimucce".
"Satori, stai dicendo che stavi piangendo per finta?"
Kaneda sembra ricordarsi solo ora della mia presenza.
"Ops! Non te la prendere Hisa-kun, è che sei così tenero quando cerchi di consolarmi".
Con una strizzatina d'occhi e tirando fuori la punta della lingua, Satori si rimette al suo posto. Anche Tadashi si calma e si risiede non rivolgendoci più la parola per il resto della cena. Solo, ogni tanto, lancia occhiate incendiarie in direzione del suo compagno di stanza.
Sendoh ha ridacchiato sotto i baffi tutto il tempo.
Finito il pasto ci alziamo e ci dirigiamo verso la sala comune, così posso presentare gli altri ragazzi della squadra ad Akira.
"Sendoh ti presento il nostro vicecapitano Tsukuku Noda. Anche lui è una seconda guardia come me".
"E così tu sei il famoso Akira Sendoh. Ho sentito parlare molto bene di te. Vedi di non deluderci perchè ci aspettiamo grandi cose".
Noda sfoggia un sorriso che fa concorrenza a quello di Sendoh.
"Farò del mio meglio per non farvi sfigurare".
"Bravo ragazzo, mi sei simpatico! Sei hai bisogno di qualcosa vieni pure da me".
Il vicecapitano si allontana dopo aver assestato una poderosa pacca sulle spalle ad Akira.
"Di una cosa sono certo. Qui nessuno potrà prendermi in giro per la mia pettinatura".
"Ti riferisci a Noda sempai?"
In effetti ha capelli scuri pettinati al modo rasta e trattenuti da una coda.
"Non solo a lui. Anche il tuo caro Satori riesce a far impallidire i miei 'aculei'".
Non posso non notare il tono sprezzante con cui ha pronunciato il nome di Kaneda. Forse dovrei chiarire le cose.
"Ehi Mitsui! Come va bello?"
"Sasa! Scusa se non ti ho salutato prima, ma, come avrai visto, sono stato un po'... occupato".
Il ragazzo che mi ha rivolto la parola sghignazza portando una ciocca dei suoi splendidi capelli neri, portati sempre sul viso, dietro l'orecchio mettendo in mostra l'anellino attaccato al buco sulla sua sommità.
"Ho visto, ho visto! Kaneda non ha alcuna intenzione di lasciarti in pace".
"Satori è un bravo ragazzo e poi è divertente. Cambiando argomento, vorrei presentarti il mio nuovo compagno di stanza: Akira Sendoh".
Sendoh si sta mangiando con gli occhi Sasa e, di certo, non posso dargli torto visto che è uno dei ragazzi più belli che abbia mai visto. I tratti del suo viso sono molto delicati e raffinati. È una di quelle bellezze eteree sfuggenti come le creature di un sogno. La loro forza non sta in un particolare della loro figura, è tutto l'insieme ad essere così armonioso e sublime da suggerire quel senso di perfezione che raramente si incontra in questo mondo.
"Molto piacere Sendoh. Il mio nome è Yukito Sasa. Frequento il terzo anno di Scienze dell'Educazione e sono il playmaker di riserva della nostra squadra".
"Il piacere è tutto mio".
Mi infastidisce il tono caldo che ha usato Akira, ma tanto so di poter stare al sicuro. Sasa è uno degli eterosessuali più convinti che abbia mai conosciuto. E poi perchè non dovrei sentirmi al sicuro? Io NON ho mire su Sendoh e NON voglio che lui abbia interesse per me, giusto?
"Mitsui spero di poter disputare presto una delle nostre solite partite a biliardo".
"Ci puoi giurare Sasa. Se non sbaglio mi devi ancora una rivincita".
Gli occhi chiari di Yukito si illuminano di diverse sfumature d'azzurro.
"E' vero. Vorrà dire che rimedierò una di queste sere".
Sasa si allontana lasciandomi una fastidiosa sensazione di vuoto. È incredibile come, con la sua sola presenza, quel ragazzo riesca a far risplendere tutto ciò che lo circonda. Spesso quando sono vicino a lui mi sento come un satellite che vive della luce riflessa della sua stella. Ma non è una sensazione gradevole, per questo cerco di stargli più lontano che posso.
"Mitsui, ci sei?"
"Come? Ah, scusa. Stavi dicendo qualcosa?"
"Insomma, io ti parlo e tu nemmeno mi dai retta. Non pensi che 'tesorino' potrebbe ingelosirsi vedendo le reazioni che ti suscita il bel playmaker?"
Più ancora delle sue parole, mi irrita il sorrisetto di scherno che Akira mi rivolge.
Sento le guance andare a fuoco.
"Non credo che questi siano affari tuoi, comunque sei fuori strada se pensi che mi interessi una persona del genere. Mi ci vedi tu insieme ad uno come 'Mr. Perfettino'?"
Le labbra di Akira si distendono in un sorriso più sincero.
"No, in effetti. A te si addice di più una persona che abbia anche un lato un po' perverso".
La conversazione sta decisamente degenerando. Se non cambio subito argomento finirò per invischiarmi in un discorso troppo pericoloso.
"Che ne dici di andare da Nanny Notoori per chiedere la lista dei nostri turni?"
Sendoh alza appena le spalle a significare che mi avrebbe seguito. Ora che ho sviato il fastidioso argomento posso ricominciare a respirare normalmente.
"Sempai abbiamo bisogno di informazioni sui turni".
"Ma certo ragazzi. Ecco qua la tabella che dovrete appendere in camera vostra. Come vedete voi formate la squadra numero 3, quindi questa settimana vi toccano le pulizie del piano di sotto insieme alle squadre 1 e 2".
Guardo la formazione delle squadre e noto, con sollievo, che Satori e Wakashimaru fanno parte della 5. Sarebbe un vero problema lavorare con Kaneda che cerca di saltarmi addosso ad ogni istante e Tadashi che gli urla contro tutto il tempo.
"Ma guarda, dovremo fare le pulizie insieme a quel Sasa".
Sento il fiato caldo di Akira contro il mio orecchio e mi giro di scatto ritrovandomi con la bocca a pochi centimetri dalla sua. Senza che me ne rendessi conto si era abbassato sulla mia spalla per osservare meglio lo schema.
Ci fissiamo negli occhi cercando di penetrare l'uno nell'intimo dell'altro finché la voce di Notoori non ci riporta alla realtà.
"Visto che Sendoh è nuovo sarai tu a dovergli illustrare ciò che deve fare, Mitsui".
"Ma certo, sempai. Non ti preoccupare".
Il ragazzo dagli occhi gentili mi rivolge un sorriso di ringraziamento. Non si può dire che Notoori sia particolarmente affascinante, ma i capelli a caschetto che sembrano tagliati con la scodella e l'espressione sempre serena gli conferiscono un'aria di genuina ingenuità che accattiverebbe anche il peggiore dei bruti. In verità il sempai ha un carattere molto forte e non si lascia mettere i piedi in testa da nessuno. In pratica, una persona che merita rispetto.
"Hideki scusami, quando puoi potresti venire a vedere in camera mia a vedere per quel problema di infiltrazione nel soffitto".
"Ok Toshio. Appena finisco di consegnare queste tabelle arrivo".
"Ah Mitsui, ci sei anche tu".
"Sì capitano, abbiamo appena ritirato il nostro schema da mettere in camera".
"Molto bene! Senti, Mitsui... cerca di tenere un po' a bada quella mente persa di Satori. Si comporta sempre da stupido, ma appena entra in campo diventa il più coscienzioso dei giocatori. Non vorrei, però, che le sue continue litigate con Wakashimaru compromettessero l'unità della squadra".
"Ma no capitano, stai tranquillo. Quei due non fanno altro che beccarsi, ma in realtà sono i migliori amici che abbia mai avuto occasione di conoscere".
"Sarà come dici tu, ma è sempre meglio stare attenti. Non vorrei che stupide beghe interferissero con l'umore dei miei giocatori. a proposito, tu devi essere uno dei nuovi arrivati. Akira Sendoh, se non mi sbaglio".
"Esatto capitano. Sono molto onorato di poter far parte della squadra di basket di questa università".
Asada annuisce compiaciuto.
"E fai bene perchè è una delle migliori dell'intero Giappone. Sarà meglio che ora andiate a riposarvi. Domani pomeriggio cominciano gli allenamenti e vi voglio tutti in splendida forma".
Decidiamo di seguire il suo consiglio e ce ne andiamo a dormire. Prima di entrare in camera vengo chiamato un attimo da Wakashimaru.
"Dimmi Taz, hai bisogno di qualcosa?"
Tadashi mi guarda storto.
"Per favore Mitsui, almeno tu potresti evitare di chiamarmi in quel modo, altrimenti sarò costretto a chiamarti 'tesorino'".
Scoppio a ridere.
"Fai pure, ma credo che poi dovresti stare attento a una possibile ritorsione di Satori. Potrebbe sempre soffocarti nel sonno".
Lo sguardo di Wakashimaru si incupisce ulteriormente.
"Non dovresti scherzare tanto su queste cose. Satori sembra una persona superficiale, ma in realtà è molto sensibile. So che non hai cattive intenzioni contro di lui, ma cerco di non farlo soffrire troppo, d'accordo?"
Si allontana senza aspettare una mia risposta.
Quando entro nella stanza, Akira si è già addormentato. Meglio così, mi rende nervoso rimanere troppo da solo con lui.
Mi metto sotto le coperte e comincio a ripensare all'episodio di due anni fa. È successo prima dell'inizio dei Campionati Nazionali. Si era appena conclusa la partita tra i migliori giocatori di Kanagawa e lo Shohoku con la vittoria di quest'ultimo. Ci stavamo dirigendo verso gli spogliatoi. Io ero rimasto leggermente indietro rispetto agli altri perchè avevo dimenticato la ginocchiera in palestra ed ero tornato indietro a prenderla. Ad un certo punto mi sentii afferrare ad un braccio e venni trascinato in un angolino buio dove un corpo caldo mi schiacciò contro la parete e due labbra morbide divorarono di baci la mia bocca. Avrei riconosciuto quell'odore fra mille altri. Quello era indubbiamente Sendoh. 
Le sue mani si infilarono sotto la mia maglietta esplorando freneticamente ogni centimetro della mia pelle sudata. Sentivo la sua virilità pulsante fregarsi contro la mia. La sua lingua giocava deliziosamente sul mio collo. In quel momento si sentì la voce di Koshino, il suo ragazzo di allora, che lo stava cercando. Akira imprecò sottovoce, poi si staccò da me e tornò dal suo koibito come se nulla fosse successo. Quando riuscii a riprendere a ragionare avrei voluto pigliarmi a schiaffi. Come avevo potuto lasciarmi usare in quel modo? Era evidente che Sendoh non cercava niente di più di una facile scopata. Del resto la sua fama la diceva lunga sui suoi abituali atteggiamenti in queste faccende. Promisi a me stesso che non sarebbe mai più successo. Nessuno può pensare di usare Hisashi Mitsui come un semplice giocattolo! Tutte le volte che incontrai Akira in seguito feci finta di niente e ogni volta che lui faceva battute maliziose al riguardo, io sviavo il discorso. Fin'ora mi era andata bene. Ma adesso?
Scosto un poco le coperte per poter vedere il letto che si trova dall'altra parte della stanza. La debole luce lunare che entra dalla finestra illumina una massa di capelli neri adagiata sopra il cuscino. Mi addormento con negli occhi l'immagine di quei fili di seta.

Un corridoio. Ho in mano uno straccio e uno scopettone. Che devo fare? Ah già! Devo pulire il piano. Comincio a passare lo straccio sul pavimento, quando una specie di schiocco attira la mia attenzione. Mi giro. Sdraiati per terra ci sono Sendoh e Sasa che si stanno baciando appassionatamente.
"Che diavolo state facendo?"
Perchè sono tanto furioso? Ciò che fanno non è affar mio. Anzi, lo è! Mi stanno impedendo di svolgere il mio lavoro. Come faccio a pulire se loro rimangono lì distesi?
Akira si stacca di mala voglia dalle labbra dell'altro e mi fissa con sguardo gelido.
"Perchè ti intrometti? Mi sembra di avertela già data la possibilità di divertirti un po' con me e tu l'hai sprecata".
Cosa cazzo sta dicendo questo stupido?
"Ma sei scemo? Guarda che non è colpa mia se, quella volta, il tuo fidanzatino è venuto a cercarti e tu gli sei andato subito dietro come un cagnolino. E comunque non è questo il punto! E poi tu, Sasa, non eri etero?"
Gli occhi di Yukito continuano a cambiare colore passando dal blu lapislazzulo all'azzurro acquamarina.
"Io etero? Solo perchè non ho mai provato attrazione verso di te non vuol dire che a me facciano schifo i ragazzi".
Dicendo questo riprende a baciare il collo di Sendoh.
"Yukito che ne dici di far partecipare anche questo scemotto al nostro giochino?"
Sasa ferma la sua opera sul corpo dell'altro e riporta lo sguardo su di me.
"Ma sì, perchè no? Potrebbe essere divertente".
Sendoh e Sasa mi tendono la mano con sorrisi accattivanti e milioni di promesse negli occhi. E io voglio andare da loro, non c'è cosa che più desidero al mondo di poter godere e far godere quelle creature da fiaba. Tendo anch'io la mano verso di loro.
"Tesorino cosa fai?"
Mi volto di scatto e mi trovo davanti Satori vestito con un completino da cameriera con gonnellina inguinale, reggicalze a vista e crestina in testa.
"Satori come ti sei conciato?"
"Hisa-kun cosa stavi per fare? Non dirmi che volevi davvero unirti a quei due pervertiti! Ci sono qua io per te e sono mille volte meglio di quei due Big Jim dei poveri".
Sendoh e Sasa emettono rivolto a Kaneda uno strano sibilo che mi ricorda il verso di un serpente a sonagli.
"Perchè non mi rispondi Hisa-kun? Allora è vero che preferisci loro a me! Sei cattivo, perchè mi fai soffrire così?"
Il volto di Satori si sfigura in una smorfia grottesca. Grosse lacrime cominciano a scendere dai suoi occhi disperati e la bocca si apre in una o perfetta, mentre un suono sempre più forte esce dalla sua gola. quello che dapprima è solo un lamento si trasforma in una cacofonia che raggiunge volumi altissimi e che mi spacca i timpani. Mi tappo le orecchie con le mani, mentre vedo Akira e Yukito contorcersi per terra in preda a spasmi di dolore. Non so cosa fare per aiutarli. Cerco di avvicinarmi a loro, ma mi si para davanti una figura completamente avvolta da un mantello e da un cappuccio, che porta in mano un'enorme falce. La sua voce mi rimbomba direttamente nella testa.
"Ti avevo detto di non far soffrire Satori. Ora dovrai pagare per le conseguenze delle tue azioni".
Il cappuccio della figura scivola all'indietro rivelando un volto pallido e magro straziato da piaghe rosse e purulenti, ma sotto le carni marcescenti riesco ancora a riconoscere i lineamenti di Wakashimaru.

Spalanco gli occhi terrorizzato, mentre un malsano sudore freddo mi cola lungo la schiena.
Merda, che incubo! E poi cosa cavolo avrà voluto dire? Meglio non pensarci.
Richiudo gli occhi facendomi cullare dal rumore del respiro regolare di Akira che sta ancora dormendo.
La porta si spalanca sbattendo violentemente contro il muro.
"Buongiorno tesorino!!! È l'ora di aprire gli occhi belli e di sorridere ad un luminoso mattino!"
Sendoh ed io ci sediamo di scatto sul letto guardandoci con aria assonnata e totalmente ebete, finché un uragano umano non si fionda su di me facendomi risdraiare sul letto.
"Oh Hisa-kun, ti sono mancato tanto stanotte, vero?"
"SATORIIIIIIIII!!!!!!!"
"Ci mancava l'altro pazzo".
Il commento di Sendoh mi giunge appena alle orecchie. Due mani provvedono a spostare il peso di Kaneda che mi stava schiacciando.
"La smetti di fare tutto sto casino la mattina? Hai svegliato metà degli studenti del Campus con le tue genialate".
"Già! E tu hai svegliato l'altra metà con le tue urla isteriche".
È incredibile come Satori riesca ad insultare Wakashimaru mentre continua a sorridermi beatamente.
"Adesso basta! Vieni in camera e preparati o farai tardi come tutte le mattine".
"Certo mammina, arrivo subito".
"E non provare mai più a chiamarmi mammina, chiaro??????"
Le loro grida continuano finché non si sente il rumore della loro porta che viene pesantemente richiusa. Questa sarà una lunga giornata!

FINE SECONDA PARTE

Note: (*) Nanny = bambinaia, tata. Naturalmente Kaneda chiama così Notoori perchè lui si prende cura di tutti i pazzoidi che fanno parte del club di basket^^



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