Vi siete mai chiesti cosa sarebbe del bel
Bonzo corrotto se di punto in bianco perdesse tutti i suoi ricordi. Senza
più passato che uomo potrebbe essere? Se poi considerassimo le conseguenze
nel suo rapporto con Goku? Già, perché il loro rapporto ha impiegato molto
per svilupparsi; è proponibile cancellare tutto? La scoperta in questa ff,
originariamente suddivisa in 5 capitoli e oggi riunita/rielaborata a
distanza di un paio di anni dalla sua creazione. I personaggi sono tutti
della Divina Minekura...purtroppo per me ma per fortuna loro ^^;;; Oblio di Hisoka
- " Fidatevi di me eccellentissima Gyokumen-koshu, vi assicuro che non commetterò errori! " Il demone dai capelli verdi e gli occhi argentati si era prostrato a pochi passi dai piedi della Youkai. - " Vedi bene di non farlo....sai già a cosa andrai incontro se fallirai " rispose con il solito tono sprezzante la donna " e adesso togliti dai piedi e vai a fare ciò che ti è stato ordinato! " Il demone non se lo fece ripetere teletrasportandosi improvvisamente da quella che poteva sembrare la sala del trono. - " Questa volta il sacro sutra del cielo demoniaco sarà mio, venerabile Genjio Sanzo Hoshi, e nulla potrà impedire la resurrezione di Gyumao". Una risata satanica sembrò riecheggiare oltre le mura della vecchia torre situata nell'estremo Ovest. -.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.- - " Finalmente un letto, erano giorni che non ne vedevo uno" disse allegro, Goku, saltandovi sopra come per constatarne la morbidezza - " Già, non so com'è ma sembra che ogni volta, in qualunque locanda capitiamo, ci siano sempre problemi di alloggio, se non è sfiga questa... " aggiunse Gojyo - " Questa volta ci è andata bene, anche se siamo capitati tutti nella stessa stanza " disse Hakkai lanciando un occhiata al Bonzo che sembrava sprofondato nella sua solita taciturna indifferenza. Erano appena giunti in quel villaggio rinomato per la vendita diffusa di spezie di ogni genere; luogo di transito per molti viaggiatori che vi si recavano appositamente per farne rifornimento; villaggio animato e trafficato nella gran parte delle ore del giorno. - " Dunque...ci sono diverse cose da acquistare prima di rimetterci in viaggio, forse è meglio iniziare da subito a fare provviste " Hakkai era sempre quello che si occupava di fare la spesa, del resto, nel gruppo, nessun altro era portato a quella mansione tanto casalinga. Goku era poco più di un moccioso eternamente affamato e affidargli un incarico simile avrebbe significato rischiare di vederselo arrivare con le sporte della spesa vuote. Sanzo, dall'alto della sua arroganza, era abituato ad essere solo servito e riverito, già era tanto se camminava con le proprie gambe e non si facesse portare sulla portantina come gli antichi. Gojyo poi era soggetto a troppe distrazioni, figurarsi se uno come lui, sempre pronto a rimorchiare belle donne, si facesse sfuggire l'occasione per non provarci anche al mercato o nei bazar, con i risultati che tutti avrebbero potuto ben immaginare. - " Allora, chi mi accompagna? " domandò il demone dal momento che avrebbe avuto bisogno di braccia per il trasporto delle borse - " Vengo io, vengo io! " si offrì subito Goku scendendo dal letto e lanciandosi verso la porta della stanza pronto ad uscire, naturalmente il suo offrirsi volontario aveva un secondo fine, sperava infatti di riuscire a rimediare uno spuntino prima di pranzo. - " Vengo anch'io con voi " disse poi il rosso spostandosi un ciuffo di capelli, sceso impertinente, dinnanzi agli occhi. - " Bene, due volontari, mi ritengo fortunato.Ti serve qualche cosa Sanzo? " chiese poi gentilmente al bonzo che seduto scompostamente sul letto stava leggendo l'immancabile quotidiano. - "....no! " rispose senza aggiungere altro - " Allora noi andiamo, saremo di ritorno tra un' oretta circa " - " Hakkai, mi comprerai dei nikuman, vero? Ho una fame che non ci vedo, se non metto subito qualcosa sotto i denti non arrivo a l'ora di pranzo..." Sanzo sentiva la voce di Goku, piagnucolante, che si allontanava sempre più seguendo il percorso del corridoio e delle scale che portavano al pianoterra, un lievissimo sorriso si affacciò sulle sue labbra. Quella scimmia non sarebbe mai cambiata, eternamente affamata e supplicante. Da quando il loro rapporto si era evoluto tanto da ritrovarsi a viverlo come mai si sarebbe aspettato nella sua vita, il suo carattere non era mutato granché, del resto sapeva che non sarebbe cambiato molto pur vivendo un'unione più profonda con qualcuno. Qualcuno...non si trattava certo di uno qualsiasi ma di Goku, Son Goku, quel moccioso che liberò 5 anni prima spinto solo dalla voglia di non ascoltare più la sua voce o forse più semplicemente per pietà. Sentiva il desiderio crescere, se quello stupido non avesse deciso di andare con Hakkai forse ora... - " Tsè...sono patetico " si disse da solo riflettendo su quel desiderio fisico che lo rendeva simile a uno schiavo. Chiuse il giornale e prese il pacchetto di sigarette nella manica della veste. - " Tsè! " Vuoto. Le sigarette erano finite e si era dimenticato di farlo presente ad Hakkai. - " Maledizione... " L'idea di non poter fumare come minimo per un'ora lo incoraggiò a decidersi a fare rifornimento da solo. Si alzò dal letto sfilandosi la veste, dal momento che doveva uscire per le strade del villaggio non aveva nessuna voglia di essere riconosciuto e disturbato dai soliti fedeli elemosinanti insegnamenti e benedizioni, si sfilò i guanti e indossò sul top una camicia di lino blu. In abiti borghesi Sanzo non era riconoscibile come religioso ma, in alternativa, aveva di che attrarre le attenzioni del gentil sesso. Appena mise piede fuori dalla locanda notò con fastidio che due signorine presero a fissarlo estasiate cominciando a confabulare tra loro tutte eccitate. - " Stupide femmine ! " pensò tra se e se ignorandole completamente per evitare di incoraggiare qualsiasi tentativo di approccio.Tentativo inutile dal momento che le due cominciarono con passo deciso ad appropinquarsi verso di lui, ultima arma risolutiva del bonzo in borghese fu un' occhiataccia assassina che lanciò loro, occhiata che voleva chiaramente significare " Provateci solo e vi uccido! ", occhiata che ebbe il risultato che desiderava: le due donzelle si bloccarono di scatto terrorizzate da quello che pareva il Texano dagli occhi di ghiaccio. Sanzo proseguiva il suo lento e indolente cammino verso l'incrocio che ospitava un grande emporio con l'insegna "Tabacchi". La via, affollatissima di abitanti e viandanti, ospitava un variegato genere di negozi e probabilmente Hakkai e compagni si trovavano proprio in uno di essi. - " Buongiorno signore, posso servirla in qualcosa? " chiese l'anziano uomo tarchiato, con pochi capelli e una bandana sulla fronte, allisciandosi le mani come se avesse trovato un potenziale cliente di chissà cosa... - " Sigarette! " disse semplicemente il bonzo indicandone la marca con un gesto della mano - " Sigarette? Subito. Ecco a voi " rispose quello che doveva essere senza ombra di dubbio il proprietario del negozio. Sanzo pagò usando contanti, dal momento che la Gold Card dei Sanbotsushin era, in quel momento, nelle mani di Hakkai, dopodiché si voltò uscendo dal locale senza poter notare l'espressione di tensione che era calata improvvisamente sul volto del vecchio gestore. Si avviò percorrendo lo stesso tragitto,percorso precedentemente, per la locanda scartando il pacchetto nuovo ed estraendone una sigaretta. ------------------------- - " Mmh, come sono buoni questo dolcetti !! Che delizia, mhh..." Goku era al settimo cielo, nonostante avesse le braccia occupate da buste e pacchi vari riusciva a portarsi il cibo alla bocca senza alcuna difficoltà. - " E meno male che avevi chiesto solo dei nikuman, razza di scimmia ingorda. Ti sei fatto fuori 10 nicuman, 3 fette di torta e ora pure i biscotti. Non ti sembra di viziarlo troppo Hakkai? " sbuffò il rosso - " Fuattiifuattuituoi.." obbiettò la scimmia con la bocca piena, infastidito da quell'osservazione. Hakkai si limitò ad emettere una leggera risatina deciso, come sempre, a non intromettersi tra le due teste calde. - " Ma si può sapere dove diavolo lo metti tutto quel cibo? Mi meraviglio che tu non sia ancora scoppiato " - " E' tutta invidia la tua, io sono uno che non assimila... " disse poi chiaramente mentre con una mano cercava di afferrare un altro biscotto da una delle buste che portava. - " Che non assimili lo sapevo già, sei una stupida scimmia, come mai potresti assimilare qualcosa? " - " CHE COSA?? Ma come ti permetti, ha parlato il..." All'improvviso Goku smise di parlare indirizzando lo sguardo oltre le spalle del rosso. - " SANZO!! Ehi Sanzo " gridò poi improvvisamente....Hakkai e Gojyo si voltarono notando che il bonzo, riconoscibile di spalle benché in abiti civili, stava camminando lungo il marciapiede della parte opposta della strada. Nessuna risposta, il bonzo non si voltò neppure. - " Bhè, che succede, oltre ad aver perso la parola è diventato pure sordo ora quel bonzo corrotto? " - " Non avrà sentito..." lo giustificò Hakkai. Goku divenne improvvisamente serio, cos'era quella sensazione opprimente che sentiva nel petto, quell'ansia crescente che lo faceva sentire inquieto? - " Tienimi un po queste! " disse riferendosi a Gojyo già pieno di sporte, rifilandogli con malagrazia anche i suoi pesi. - " Ehi tu, aspetta un attimo non fare il furbo...Scimmia..." non fece in tempo a chiamarlo che il ragazzo si era lanciato verso il Bonzo, raggiungendolo con una corsa e uno stato d'animo che mai prima sentiva di aver provato, un'ansia indescrivibile e una sorta d'angoscia sembravano attanagliarli improvvisamente l'animo. - " Sanzo, ehi, non mi senti? " lo afferrò per un braccio, fermandolo. Il biondo si voltò. - " Sa...Sanzo...." Goku restò sorpreso da quegli occhi d'ametista che lo guardavano come se...come se.... - " Chi sei tu? " Goku sentì come se il mondo improvvisamente andasse in frantumi assieme alla sua anima. Quegli occhi non lo riconoscevano, lo sguardo del maestro era lontano, benché lo stesse guardando era così vacuo e spento. Nel frattempo Hakkai e Gojyo avevano raggiunto i due compagni - " Ehi tu, stupida scimmia, riprenditi subito le tue buste della spesa! " sbottò il Kappa ancora ignaro di quanto stesse accadendo, ma appena Hakkai e Gojyo videro bene Sanzo in viso ebbero la stessa reazione della scimmia. - " Io, non capisco... dove mi trovo...Chi sono? " domandò il bonzo portandosi le mani alla testa e cercando di sforzarsi, mostrando però di provare solo sofferenza. Goku restò a fissarlo senza fiatare, i suoi occhi dorati furono attraversati da decine di espressioni diverse ma tutte avevano un comun denominatore: l'incredulità e la disperazione. ----------------------------- I quattro erano rientrati subito nella locanda preoccupati per le condizioni del bonzo. Cosa era successo? Perché sembrava non ricordare più nulla di se e degli altri? Come aveva potuto perdere la memoria in quel poco tempo che l'avevano lasciato solo? Goku era silenzioso, con le spalle poggiate alla porta della camera non riusciva a distogliere lo sguardo da Sanzo. - " Sei sicuro, di non ricordare proprio niente, non ci riconosci ? " chiese Hakkai - " ....No, non ricordo neppure chi sono... Se provo a pensarci mi viene una fitta terribile alla testa " Il bonzo, seduto sulla sedia accanto al tavolo situato tra i quattro letti al centro stanza, si guardava intorno come per studiare l'ambiente e cercare qualcosa in grado di stimolare la sua memoria, del tutto ignaro che non era certo tra quelle quattro pareti sconosciute che vi avrebbe potuto trovare ispirazione. Il suo sguardo si posò poi sul ragazzino dagli occhi dorati, occhi velati da una indescrivibile tristezza.... No, no...Non è vero! Non posso crederci. Sanzo, non puoi esserti dimenticato di me...Non guardarmi con quegli occhi, non guardarmi come se fossi... un estraneo. Con questi pensieri Goku distolse lo sguardo dalle ametiste del maestro che stava cercando di capire cosa fosse quella sensazione che provava guardando quel ragazzino. Perchè quell'ondata di indescrivibile tenerezza? Cos'era quella stretta dolorosa ma al contempo gradevole al petto? - " Tu... chi saresti ? " chiese Sanzo ferendo, involontariamente, ancor più la scimmia che riprese a guardarlo negli occhi ma sta volta con un malcelato velo di rabbia. - " Già...chi sono io per te?? MALEDIZIONE! " gridò voltandosi e uscendo da quella stanza la cui aria sembrava sempre più opprimente, sbattendo furiosamente la porta alle sue spalle. -" GOKU ! " Hakkai poteva immaginare come si sentisse il compagno in quel momento... Essere dimenticato dalla persona che si ama sarebbe un' esperienza atroce per chiunque, pensava. Goku stava troppo male in quel momento per poter dire o fare qualsiasi cosa, era terrorizzato all'idea di non essere più ricordato da Sanzo, tutto ciò che li univa da tempo per il bonzo non esisteva più e questo Goku non poteva accettarlo. I suoi sentimenti sembravano come essere naufragati in alto mare, avvertiva una forte sensazione di abbandono, quasi di tradimento. Si rendeva perfettamente conto che non era colpa di nessuno, il che rendeva il tutto più frustrante, non avendo poi con chi prendersela e sfogarsi. - " Lui è Goku, la tua bakasaru, non ricordi neppure questo? Cavolo devi essere proprio grave allora! " rispose Gojyo alla domanda posta poco prima da Sanzo, cercando inutilmente di mascherare la sua preoccupazione con la solita aria burlona. - " Perché eri fuori? Se sapessimo per quale motivo sei uscito forse potremmo risalire alla causa della tua perdita di memoria " disse Hakkai - ".....Non so, non riesco a ricordare niente..." rispose pensando alla frase di quel rosso " la tua bakasaru ". Perché sua? Che significato avevano quelle parole? - " Ma che bella situazione davvero! " esclamò il rosso. All'improvviso Hakkai e Gojyo si scambiarono uno sguardo d'intesa; avvertivano qualcosa! - " Li senti pure tu Hakkai? " - " Si, e devono essere in molti...Adesso temo di cominciare a capire... " aggiunse riferendosi alle condizioni del biondo. All'improvviso la finestra fu sfondata dall'esterno con l'intrusione di due demoni scesi dal tetto, subito dopo, dietro di loro, fecero ingresso un'altra decina. Goku, che nel frattempo era sceso al piano inferiore della locanda, si ritrovò anche lui dinnanzi ad un nugolo di demoni che sembravano aver invaso l'intero edificio. - " SANZO! " gridò, istintivamente, pensando che potesse trovarsi in pericolo. Ora che non ricordava nulla non sarebbe stato in grado neppure di difendersi come suo solito: il sutra era inutilizzabile senza le formule recitate dal bonzo e la shoreiju non era affidabile dal momento che sarebbe stato come non averla mai vista prima. Goku fece per tornare nella camera al primo piano ma fu bloccato da uno dei demoni che gli si parò davanti. - " Nyoibo!" il bastone apparve tra le mani e con un colpo deciso trafisse l'ostacolo di turno. --------------------------- - " Ehi ehi, non vi sembra che questa stanza sia troppo piccola per tutta questa gente? " chiese ironicamente Gojyo - " Consegnateci subito il sutra e il bonzo riavrà la sua memoria " disse il demone dai verdi capelli e gli occhi argentati che pareva essere il capo della spedizione - " Come immaginavo, allora è opera vostra? " Hakkai era insolitamente irritato - " Allora sono stati loro a fare perdere la memoria allo zietto... " Nel frattempo Sanzo si era spostato ponendosi con le spalle alla porta e assisteva a quella scena come se non capisse cosa stesse succedendo. Demoni? Perché dei demoni ce l'avevano con lui e cos'era il sutra che dicevano di volere? Goku nel frattempo era in difficoltà, i demoni non erano molto forti ma sconfiggerli tutti da solo cominciava ad essere pesante, tanto più se non era concentrato perché preso nel pensare a Sanzo. Con uno scatto, e due colpi ben assestati, dribblò tre demoni e si lanciò su per le scale raggiungendo la porta della loro camera e spalancandola. - " SANZO, come stai? " Il bonzo era in piedi davanti a lui che lo guardava sorpreso. - " Ehi Goku, finalmente sei tornato, ecco gli artefici della perdita di memoria di Sanzo... " disse Gojyo indicando i demoni - " Che cosa? Siete stati voi?? " una rabbia smisurata crebbe improvvisamente nel giovane Youkai - " Fatelo tornare subito com'era prima, maledetti bastardi! " - " Lo abbiamo già detto, lo faremo solo in cambio del sutra, consegnatecelo e renderemo la memoria al bonzo " - " E chi ci dice che lo farete davvero o state solo cercando di fregarci? " domandò il rosso dubitando delle loro parole Goku era rimasto per un attimo silenzioso nei suoi pensieri...Consegnare ai demoni, inviati da Gyokumen, il prezioso sacro sutra di Sanzo in cambio dei suoi ricordi?? No, non posso, non potrei mai farlo, Sanzo non lo vorrebbe, preferirebbe farsi uccidere piuttosto che consegnarglielo ne sono sicuro...Però cosa possiamo fare? Cosa posso fare io per lui? - " E' un rischio che dovrete correre " rispose il demone-capo con un ghigno - " NO!" sbottò Goku deciso, suscitando gli sguardi più che sorpresi dei due compagni " Sanzo non vi darebbe mai il sutra, non vedo quindi perché dovremmo farlo noi, tanto più se abbiamo il forte dubbio che non manterreste mai i patti " - " Ha ragione la scimmia, con il bonzo corrotto troveremo una soluzione in qualche modo " parole che irritarono non poco Sanzo che, benché non ricordasse nulla era alquanto infastidito da quel sopranome rivolto alla sua persona. " Bonzo corrotto ", che significava? Perché quell'epiteto poco onorevole? - " In quanto a voi ve la siete proprio cercata! " Ancora prima di finire la frase il Kappa si lanciò con lo shakujo contro i demoni dando inizio alla battaglia vera e propria. Goku afferrò Sanzo per un braccio trascinandolo fuori dalla stanza, ritrovandosi nel corridoio dove nel frattempo gli altri demoni l'avevano raggiunto. - " Resta dietro di me! " Disse la scimmia al bonzo senza neppure guardarlo ma cominciando subito a fare fuori uno dietro l'altro i vari demoni che si scagliavano contro di loro. Quel ragazzino combatteva come una furia scatenata colpendo e annientando senza alcuna incertezza chiunque si mettesse sulla sua strada. L'oro dei suoi occhi sembrava risplendere ancora di più rendendolo incredibilmente vivo, Sanzo era letteralmente rapito dalla sua temperanza. Quel moccioso lo stava proteggendo dai demoni o meglio stava proteggendo qualcosa che lui possedeva, il sacro sutra del cielo demoniaco. Ma si rendeva conto che non era la sola cosa che stesse facendo, quel ragazzino sembrava tenere molto a lui, perché? Chi era, che ruolo aveva nella sua esistenza di Sanzo? Una cosa solo sapeva: più lo guardava e più ne era attratto. La mancanza dell'aiuto del bonzo si faceva sentire sempre più. Con la W&S non ci avrebbe messo molto a fare fuori un terzo di tutti quei demoni da solo. Hakkai stava consumando energie usando colpi di ki uno dietro l'altro, Gojyo a causa dell'ambiente angusto non era libero nei movimenti, anche a causa dell'ingombro che dava la lunghezza della sua alabarda e Goku doveva badare a difendere se stesso e Sanzo. - " Merda, non si può combattere così! " si sfogò il rosso dopo l'ennesimo blocco dello shakujo causato da una parete della camera. - " Abbassati Gojyo" ordinò Hakkai lanciando subito dopo un ki che andò ad investire due demoni . Sanzo si limitava ad osservare, nella sua testa c'era solo il vuoto e una sorta di confusione, confusione dettata da quella strana situazione in cui si era ritrovato improvvisamente. Lotta, furia, sangue...non gli sembravano elementi nuovi, sentiva che non era la prima volta che viveva quell'esperienza ma non riusciva a mettere a fuoco nulla in base alle sole sensazioni che provava. - " ATTENTO Sanzo! " gridò Hakkai notando che un demone aveva superato lui e Gojyo dirigendosi verso la porta, per istinto Sanzo colpì il demone con un calcio facendolo atterrare tra i due compagni che prontamente lo eliminarono. - " Però....Vedo che qualche cosa del vecchio Sanzo è rimasto " disse Gojyo distraendo Goku che voltandosi per guardare cosa stesse succedendo fu trafitto alla spalla sinistra dagli artigli di un demone. - " Ragazzino! " gridò Sanzo mettendolo in guardia ma troppo tardi. - " Acc...Bastardo! " la scimmia colpì con un calcio il demone che l'aveva ferito trafiggendolo subito dopo con il suo bastone. - " Goku! Stai bene? " chiese Hakkai preoccupato per la sua ferita. - " Ehi scimmia, tutto a posto? " domandò quasi contemporaneamente il Kappa - " Si, non vi preoccupate, è solo un graffio " mentì sulla gravità della ferita che aveva subito Il cuore di Sanzo prese ad accelerare la sua corsa a quella scena. Paura, aveva provato paura nel vedere quel ragazzino in difficoltà....Quel sentimento sembrava incontrollabile. Quel mocciosetto era importante, si, certamente era importante per lui. Chi sarà??Forse...mio fratello minore?? Non vedo chi altri potrebbe essere per suscitarmi simili sentimenti, ma non mi somiglia affatto, quei capelli scuri..quegli occhi dorati... In preda a pensieri, fuori posto e fuori tempo, Sanzo non si accorse della presenza di un demone che sfruttando la confusione generale si piazzò alle sue spalle bloccandogli i movimenti e puntandogli una lama sotto il mento. - " Consegnatemi subito il sutra se non volete che vada all'inferno senza sapere chi è! " - " SANZO! " gridò Goku terrorizzato - " Sanzo..." Hakkai non sapeva più cosa fare, era quasi allo stremo delle forze - " Lascialo andare subito! " ordinò invano la scimmia con due occhi che avrebbero incenerito al volo il demone se solo avessero avuto il potere di farlo. Tenendo il bonzo stretto a se il capo notò un rotolino verde scuro che spuntava fuori da una tasca posteriore dei pantaloni di Sanzo: il sutra. Non ci pensò un secondo a sfilarglielo spingendo poi il bonzo con forza contro i compagni e sparendo davanti ai loro occhi dopo aver ordinato ai suoi seguaci di finirli. Il tutto avvenne in una frazione di secondo, anche avendo voluto reagire Sanzo non ne avrebbe avuto il tempo. - " Ma che cavolo gli è preso, ora, scappa? " disse Gojyo sorpreso. - " Il sutra! Ha preso il sutra! " aggiunse Hakkai che aveva fatto in tempo a scorgerlo tra le sue mani prima che il demone si teletrasportasse chissà dove. - " Kyuuuuuu " nel frattempo Hakuryu, che fino a quel momento si era limitato a stare sulla spalla di Hakkai, avvisandolo di tanto in tanto sugli spostamenti del nemico attorno a lui, si alzò in volo uscendo dalla finestra. - " Cosa?? L'hanno preso? " disse incredulo Goku "...MALEDIZIONE!!" aggiunse poi con tutte le sue forze scatenandosi contro i pochi demoni rimasti, conscio che la ferita lo avrebbe presto ostacolato nei movimenti e di dover quindi approfittare finchè era ancora a sangue caldo. A quel punto a poco servì la resistenza del nemico che fu letteralmente ennientato. ----------------------------------- La situazione era delle peggiori come non se ne vedevano da un pezzo. Sanzo non ricordava nulla e non aveva più la stessa abilità nel combattimento, il sutra era stato rubato, Goku era ferito, Hakkai stremato per la troppa energia consumata in battaglia. Era trascorso un quarto d'ora dalla fuga del ladro e Hakkai aveva deciso di attendere il ritorno di Hakuryu, speranzoso che avrebbe potuto aiutarli in qualche modo. Sapeva in oltre che il teletrasporto non era molto potente e che quindi il demone non poteva essere andato molto lontano. Con un po di fortuna avrebbero potuto riprendersi il sutra ed eliminare quel bastardo, non prima di essersi fatti dire come far tornare la memoria a Sanzo naturalmente. Almeno queste erano le intenzioni. - " Mi dispiace Goku ma non ho il potere di guarire completamente la tua ferita " disse costernato Hakkai, vedendo che il suo ‘ki’, indebolito, non riusciva ad avere effetti benefici sulla spalla. - " Non preoccuparti Hakkai, non mi fa male. Guarirà da sola " rispose Goku sorridendo a quegli occhi verdi tanto in pena per lui. - Mi dispiace....è successo tutto per colpa mia..." disse improvvisamente Sanzo con un tono consternato mai sentito prima da nessuno dei tre compagni. Hakkai e Gojyo si guardarono in faccia come se avessero sentito la voce di un fantasma mentre Goku restò meravigliato con i suoi occhioni dorati spalancati ammirando quell'ametista che aveva un che di triste mai visto prima. - " "Mi dispiace" ?? Ah ah ah ah ah, cavolo ma avete sentit..." - SBONG - Un calcio di Hakkai allo stinco interruppe l'osservazione del Kappa ancora ilare d'innanzi a quel Sanzo irriconoscibile. Da quando in qua Sanzo aveva mai chiesto scusa o detto mi dispiace a qualcuno?? Gojyo non riusciva a credere alle proprie orecchie e se Hakkai non lo avesse colpito a quest'ora si sarebbe trovato piegato in due dalle risate. Il demone però si rendeva conto di quanto potesse essere confuso Sanzo e non voleva assolutamente che in un momento di simile debolezza Gojyo potesse sfotterlo per farlo sentire un perfetto idiota. Lo trovava semplicemente scorretto. - " Non preoccuparti Sanzo, non è colpa tua. Piuttosto ti è venuto in mente qualcosa? " chiese cercando di distoglierlo dalla sensazione di colpa che sembrava provare. Un leggero cenno di no con la testa bastò. - " Kyuuuuuu Kyuuuuu " Il richiamo del drago attirò l'attenzione di tutti. - " Hakuryu! Sei riuscito a seguirlo? " domandò l'unico in grado di comprenderlo bene - " Kyuuuuu " - " Bene, Andiamo Gojyo! " ordinò al compagno - " Come sarebbe a dire ‘Gojyo‘?? Vengo anch'io con voi! " replicò Goku visibilmente contrariato - " No Goku, tu è meglio se resti qui con Sanzo, non vorrai che corra altri pericoli vero? Senza calcolare il fatto che sei ferito " rispose deciso il demone. In fondo era la verità, Sanzo sarebbe stato solo un peso in quelle condizioni e lui non avrebbe potuto combattere al meglio delle sue forze. - " Ma.." - " Non preoccuparti, basteremo noi due per recuperare il sutra. Ti fidi di noi no? " pose quella domanda scontata proprio per metterlo alle strette e fargli accettare la sua decisione. - " mmh... " rispose il ragazzino senza aggiungere altro ma con gli occhi colmi di tristezza e rabbia fissi abbassati sulle coperte che coprivano le sue gambe - " Bene " sorrise Hakkai " Sanzo, occupati tu di Goku per favore, torneremo presto " Così dicendo uscirono dalla stanza mezza a soqquadro dalla battaglia che vi si era tenuta. Il silenzio era calato tra loro. Goku si sentiva terribilmente stupido nel provare quei sentimenti nella piena coscienza di avere davanti un Sanzo tanto diverso...era Sanzo si ma aveva perso gran parte della personalità che conosceva tanto bene. Era sempre il suo sole....ma lui poteva essere considerato ancora la sua stupida scimmia? Questo pensiero era quello che lo faceva stare più male, il fatto che Sanzo avesse scordato il sentimento che li univa.Che si fosse dimenticato di lui. - " Tutto bene ragazzino? " chiese il bonzo che lo stava studiando da un po - "...Sanzo...." Goku alzò il viso guardandolo negli occhi " davvero non ti ricordi più di me....di noi ?? " Sanzo sollevò un sopraciglio, insospettito dalle ultime parole di quella frase:di noi ? - "....No.... " poi avvicinandosi al letto e sedendosi sulla sponda " Tu chi saresti ragazzino? " - " Non chiamarmi ragazzino! " rispose bruscamente la scimmia infastidita da quella sorta di freddezza mai avvertita prima " non mi hai mai chiamato ragazzino, perciò non cominciare a farlo ora! " era abituato a essere trattato freddamente da Sanzo, certo, ma non così, quella freddezza era diversa, era lacerante forse proprio perché consapevole che per lui ora era solo un perfetto estraneo. - " E come ti chiamavo allora? " - "....Goku....oppure....Scimmia.... Mi chiamavi... stupida scimmia...." lacrime silenziose presero a scorrere senza neppure che se ne accorgesse rigando il viso infantile....Non ce la faceva più, non poteva resistere davanti a quel sole che lo trattava come un perfetto sconosciuto. Goku si sentiva soffocare nel trattenere i singhiozzi del pianto, non voleva farsi vedere in quelle condizioni dal suo maestro però... - " Scusami, non avevo intenzione di farti piangere " disse il biondo allungando una mano verso il suo volto " non so perché ma sento che tu eri qualcuno di importante...tu...mi fai provare nostalgia..." mano che si posò su una guancia asciugandogli le lacrime, mano che Goku scansò ritraendosi. Questo gesto......Sanzo non lo avrebbe mai fatto...Non posso dirglielo, non posso dirgli quello che ci unisce, ora come ora non lo crederebbe e forse neppure accetterebbe. Se glielo dicessi forse cercherebbe solo di allontanarsi da me giudicandomi pazzo... - " Non farci caso, non ho niente " rispose tirando su con il naso e abbozzando un mezzo sorriso " tu per me sei il mio salvatore e io per te sono la stupida scimmia, tutto qua! " disse poi in risposta alla sua ultima domanda senza aiutarlo affatto a comprendere la loro situazione. Quel Sanzo tanto diverso gli faceva provare una sensazione di disagio, non era abituato a essere trattato con dolcezza. Come poteva essere tanto lontano da quella che era la sua vera personalità? Goku, non conoscendo a fondo quelli che erano stati i dolori passati del suo maestro, non poteva certo comprendere come quel Sanzo rinato fosse un'alternativa, quello che sarebbe potuto diventare se non avesse sofferto per la morte del suo maestro, se non avesse vissuto con l'oscurità nel cuore per più di dieci anni. Il bussare improvviso alla porta scosse i due, Goku e Sanzo si guardarono in faccia con aria interrogativa. Chi poteva essere dal momento che Gojyo e Hakkai erano appena usciti? La risposta venne subito. - " Sono il locandiere, aprite so che siete in camera! " Il tono non prometteva nulla di buono - " Il locandiere? Che vorrà da noi? " Goku era del tutto ignaro del motivo di quella visita. Fu il bonzo ad aprire la porta. Il padrone della locanda non era solo, con lui c'erano tre uomini armati di fucile, lasciando intendere che se li era portati dietro come metodo persuasivo e forma di intimidazione. Fucili che non erano però puntati ma semplicemente tenuti a tracolla. - " Vi do cinque minuti per lasciare immediatamente la mia locanda! " ordinò loro mentre con gli occhi constatava cosa ci fosse di sano e di rotto nella stanza - " Cosa?? Ma perché, cosa abbiamo fatt...? " a quel punto capì. Seppur in ritardo Goku si rese conto della strana, ma poi non tanto, cattiva reazione del proprietario della locanda - " Forza, muovetevi a lasciare la mia locanda, avete già portato troppi guai per essere arrivati da poco più di un' ora. Non voglio sapere chi siete ne cosa fate e soprattutto non voglio attaccabrighe o demoni nel mio locale " - " Ma non possiamo andarcene ora! Dobbiamo aspettare il ritorno dei nostri amici... " obbiettò Goku pensando subito che era un bel guaio se venivano cacciati da lì ora che si erano separati. Sanzo si limitava ad ascoltare guardando, accigliato, quella persona che riusciva a reputare solo un perfetto insensibile, dal momento che aveva visto Goku ferito a letto. D'altronde si rendeva pure conto che chiunque in quella assurda situazione avrebbe reagito allo stesso modo... Il bonzo si meravigliava di quella sua lucida obbiettività nonostante avesse perso tutto il suo passato in qualche angolo della sua testa. Si domandava che razza di persona potesse essere per restare tanto freddo e razionale in una situazione che avrebbe dovuto semmai gettarlo nello sconforto e nell'incertezza generale. Sentiva una sorta di sicurezza stando vicino a quel ragazzino di cui non aveva ancora capito bene il legame che lo univa. Quelle strane battute... "...la tua bakasaru..." pronunciata da quel rosso di nome Gojyo, "...non ti ricordi...di noi...?" perché quel noi inteso come coppia e non come gruppo? Tutto ciò cominciava a tormentare non poco il bel biondo smemorato. - " Non voglio sentire una parola, sono fatti vostri. Fuori di qui subito! " ripetè l'uomo prima di voltarsi e uscire dalla camera seguito dai tre compagni - " Maledizione! " esclamò Goku preoccupato. Se fossero andati via da quel luogo come avrebbero fatto con Hakkai e Gojyo che sarebbero tornati lì? Non potevano certo lasciare loro un messaggio alla reception visto quanto era divenuto astioso il padrone nei confronti di tutti loro. Probabilmente se li avesse visti rimettere piede nella locanda li avrebbe accolti con il fucile cacciandoli senza spiegazioni. Goku si scoprì portandosi a sedere sul letto. - " Per ora andiamocene, in qualche modo faremo " Il movimento comportato per spostarsi gli aveva fatto provare dolore alla spalla, che si cinse con il braccio sano in una smorfia di dolore. - " Tutto a posto ragazzino? " Chiese Sanzo curvandosi su di lui e sfiorandogli delicatamente la fronte calda per la febbre che stava comparendo. Goku alzò la testa ritrovandosi all'improvviso a pochissimi centimetri dal suo volto, istintivamente arrossì. Quel comportamento lo imbarazzava terribilmente, la situazione in se era imbarazzante per lui. Rossore che non sfuggì affatto al bonzo che cominciò seriamente a preoccuparsi di quel comportamento, di tutti quei particolari che aveva afferrato e cominciavano a insospettirlo seriamente. Era forse gay? Non poteva fare a meno di sospettarlo, primo per lo strano turbamento che avvertiva stando accanto a quel moccioso e secondo per tutte quelle frasi sibilline pronunciate da quei tre strani individui che dicevano di conoscerlo molto bene, per non parlare poi del comportamento a dir poco equivoco di quel ragazzino che sembrava guardarlo con un espressione..... adorante, si quello era il termine giusto. C'era una profonda adorazione in quegli splendidi occhi dorati. Goku raccolse le poche cose che avevano nella stanza mettendo tutto in un unica borsa capiente, compresa la veste sacra di Sanzo. - " Sanzo hai dei soldi con te, vero? " chiese poi rivolgendosi al bonzo privo di qualsiasi iniziativa. - " Ci serviranno per trovare un alloggio da qualche altra parte, in questa città ci saranno pure altre locande o alberghi..." riflettè Il bonzo infilò le mani nelle tasche estraendone dalla destra delle banconote. - " Non abbiamo più niente da fare qui. Andiamocene! " Goku avvertiva in se una risolutezza come mai prima, da dove gli veniva? Non c'era bisogno di chiederselo, lo sapeva già. Il voler proteggere a tutti i costi il suo Sanzo. Era l'unico in grado di occuparsi di lui in quella situazione. Era questo a renderlo tanto deciso e attivo. Proprio lui che si era sempre limitato a seguire e ubbidire agli altri ora avvertiva il peso delle responsabilità sulle sue spalle. Il bonzo gli tolse la borsa dalle mani. - " Questa è meglio se la porto io! " Gli disse guardando l'oro di quegli occhi ancora una volta in un espressione di sorpresa. - " Che c'è? " domandò a quella reazione che giudicava strana - " No, niente.... Grazie " e ancora una volta Goku arrossì distogliendo lo sguardo. ------------------------- Nel frattempo Gojyo e Hakkai avevano raggiunto le porte della città, al cui esterno vi era un bosco che la circondava lungo tutto il fianco ovest. Hakuryu li aveva guidati fin lì sulle tracce del ladro. - " Accidenti, sarà un' impresa trovarlo in mezzo a tutta questa vegetazione " disse Gojyo - " Già, ma se si è nascosto qui lo troveremo, dovessimo cercare sotto ogni singola foglia " rispose Hakkai deciso più che mai. Il demone non accettava di essere preso in giro da nessuno, tantomeno che i suoi amici venissero colpiti in modi tanto ignobili. Non sopportava che giocassero con i loro sentimenti. Pensando a Goku, alla faccia che aveva fatto intuendo che Sanzo era senza memoria, immaginava il suo dolore, la sua rabbia...e in lui aumentava il desiderio di aiutarlo. Di aiutare Sanzo. - " Già, lo scoveremo senz'altro " aggiunse Gojyo rafforzando la decisione di entrambi. - " kyuuuuu " fece improvvisamente il piccolo drago lanciandosi dentro la boscaglia e facendosi seguire da i due compagni. ------------------------------- Non era stato facile per Goku e Sanzo trovare un altro alloggio, di locande ce n'erano in abbondanza in quell'animata cittadina, il problema era che non c'erano mai stanze libere proprio per l'affollamento che la vedeva popolata dal giorno alla notte. Solo al quarto tentativo riuscirono a trovare una singola in una misera e decadente locanda di periferia. Il girare in lungo e largo aveva provato ancora di più Goku, la cui febbre era salita vertiginosamente cominciando a farlo sudare. La camera era piccola e del tutto disarredata eccezion fatta per un letto un comodino e una sedia. Come se non bastasse si avvertiva una forte umidità e odore di muffa ( Io questa l'ammazzo!! Dopo tutte ste disgrazie ci sbatti pure in un tugurio?? Facci uscire subito da questa schifosissima fic oppure..."n.d.Sz. - " Oppure....cosa?? Non sei neppure in grado di tenere in mano l'harisen quindi vedi di tenere chiusa quella ciabatta! "n.d.Hs. - " .... n.d.Sz.). - " Mettiti subito a letto! " disse Sanzo posando il bagaglio a terra. Si avvicinò al letto spostandone le coperte e sistemando il cuscino poi si voltò verso Goku prendendolo per un braccio e costringendolo a sedersi. Goku cominciava a sentirsi confuso e debole per la febbre ma anche per quell'effetto che gli faceva provare ogni singola parola o azione del suo sole smemorato. - " Ma io sto bene..." Mentì. - " Stai scherzando vero? Se ti vedessi allo specchio cambieresti subito idea. Forza, ora sdraiati! " Goku non se lo fece ripetere e si coricò mentre Sanzo lo guidava con le braccia per impedirgli bruschi movimenti che potessero nuocere alla spalla. Lo aiutò a coprirsi e si sedette sulla sedia accanto al letto - " L'ora di pranzo è passata da un pezzo....che strano....non ho avvertito per nulla la fame..." la voce era sempre più flebile, le palpebre si abbassarono lentamente cominciando a farlo scivolare tra le braccia di Morfeo..." Hakkai...Gojyo...chissà come state...tornate..pres..to..." Sanzo restò ad osservarlo addormentarsi senza dire una parola, limitandosi ad osservare quel volto innocente terso di sudore. -------------------------------- Oramai avevano perso la cognizione del tempo. Hakkai e Gojyo camminavano da tempo in quel bosco che pareva senza fine ma tracce del demone ancora non se ne vedevano nè sentivano. - " Ehi Hakkai, non hai l'impressione che stiamo girando a vuoto? Di qui mi pare di esserci già passato " Gojyo cominciava a spazientirsi - " Hai ragione, temo che siamo caduti in qualche trappola...anche volendo ora non potremmo uscire da quì, deve esserci un kekkai che ci tiene bloccati " - " Cavolo, hanno organizzato tutto per bene sta volta " - " Hanno fatto perdere la memoria a Sanzo per facilitarsi il compito nel rubare il sutra, calcolando che ci avrebbero colti impreparati e confusi. Per impedirci poi di ostacolarli nel tentativo di consegnarlo ci hanno attirato qui " - " Non c'è che dire, hanno superato se stessi " - " Mi domando se non sia troppo tardi per recuperarlo....ormai e è trascorso molto tempo, a quest'ora potrebbe essere già nelle mani di Gyokumen...." disse preoccupato Hakkai " Kyuuuuu " si lamentò Hakuryu come se volesse scusarsi - " Non preoccuparti, Hakuryu, non è colpa tua se ci troviamo in questa situazione, anche tu sei stato abilmente ingannato. Piuttosto mi chiedo come faremo a venirne fuori, stavolta non ci sarà Sanzo a spezzare questa barriera con il sacro cielo demoniaco.... " - " Chissà come staranno quei due....? " - " Non credo ci sia da preoccuparsi, Goku è in buone mani così come Sanzo " Hakkai era sicuro che in qualsiasi situazione si fossero trovati se la sarebbero cavata, almeno finché erano assieme. Il fatto che Sanzo non ricordasse nulla non lo riteneva assolutamente un impedimento alla loro sopravivenza. All'improvviso il fragore di una tetra risata interruppe la loro conversazione. - " Ma quanta fiducia, quasi quasi mi commuovo. Peccato che voi non uscirete mai vivi da qui " La voce del demone si avvertì tutt'intorno a loro senza fare capire esattamente la reale provenienza. - " Vieni fuori e affrontaci apertamente, maledetto! " Gridò Gojio oramai stufo di sentirsi nel ruolo del topo braccato dal gatto. Il demone apparve innanzi a loro con un ghigno malefico. - " Credo proprio che Gyokumen koshu mi sarà due volte grata se oltre a portarle il sutra vi farò fuori " Hakkai e Gojyo si guardarono in faccia. Un momento....Che significava?? Il sutra era ancora nelle sue mani e si trovava li ?? Gojyo scoppiò a ridere e Hakkai faticò nel trattenersi - " Ehi, voi, che avete da ridere? Forse non vi rendete bene conto della situazione" disse il demone irritato da quella reazione inattesa. Alle sue parole Gojyo rise ancora più forte mentre Hakkai posandogli una mano sulla spalla lo incitava a trattenersi dicendogli che era da meleducati ridere così in faccia alla gente.- " Non ci rendiamo bene conto della situazione, ah ah ah ah ah, questa è bella. Hai sentito Hakkai?? " Quando finalmente si calmarono entrambi con le lacrime agli occhi.... - " Hai sentito Hakkai? Questo imbecille che è riuscito per puro miracolo a rubare il sutra invece di metterlo al sicuro, o portarlo alla sua padrona, lo tiene ancora con se tanto è convinto di batterci " -" Già, non c'è che dire: un comportamento da sciocchi " gli rispose asciugandosi l'ultima lacrima provocatagli dal troppo ridere - " Da sciocchi?? Da veri imbecilli, direi io! " Il demone diventò di tutti i colori, irritato per l'essere tanto sottovalutato e sbeffeggiato. In un gesto d'ira scattò lanciandosi loro contro. ------------------------------ Quando Goku riaprì gli occhi era già buio, avvertiva la testa dolergli e i brividi di freddo causati dal sudore che lo aveva bagnato fino alle ossa. - " SANZO!!" Gridò improvvisamente sollevandosi di scatto senza ricordarsi della ferita e gemendo forte per il dolore. Guardò nella misera stanzetta, Sanzo non c'era. Fece per alzarsi dal letto quando si aprì la porta e il bonzo entrò con le mani occupate da un vassoio e quelle che sembravano delle lenzuola pulite. - " Ehi, ragazzino si può sapere dove hai intenzione di andare?? " chiese in tono di rimprovero il biondo mentre adagiava il vassoio contenente due piatti con del brodo di carne e delle verdure calde sul comò accanto al letto. - " Sanzo...meno male, sei qui..." fece con un sospiro di sollievo Goku cercando di alzarsi ma perdendo l'equilibrio. Si sentì afferrare da due braccia esili ma forti che lo sostennero per impedirgli di cadere rovinosamente a terra. - " Non devi alzarti, hai ancora la febbre " Sanzo era stato accanto a lui per diverse ore, vegliando il suo sonno agitato, ascoltando i suoi deliri che non facevano che invocare il suo nome - " Sanzo..." Goku si strinse a lui abbracciandolo con le poche forze rimastegli " mi hai fatto prendere uno spavento..." Il viso poggiato sul petto ne avvertiva il calore, il battito costante e leggermente accelerato del suo cuore avevano il potere di rasserenarlo. - " ....Sei in grado di cambiarti da solo? Non puoi restare in queste condizioni " disse riferendosi al fatto che era completamente matido di sudore. Mentre Goku cominciò a cambiarsi Sanzo tolse le lenzuola dal letto sostituendole con quelle che aveva appena portato. Una volta finito fece rimettere a letto la scimmia porgendogli il vassoio con la cena ancora calda. - " E tu? " chiese Goku vedendo che era una singola porzione. - " Non preoccuparti, io ho cenato poco fa " gli rispose mentendo il biondo. In realtà i soldi erano bastati giusto per prendere quella stanza e quel misero pasto. Goku cominciò a mangiare contro voglia la cena offertagli senza dire più una parola. Quando finì Sanzo parlò. - " Goku " era la prima volta che lo chiamava con il suo nome e non ragazzino. - " Si, che c'è? " rispose ancora un po stupito - " Che rapporto c'era tra noi due? " domandò senza reticenze il biondo oramai deciso a capirci qualche cosa di più. Goku arrossì nuovamente. Pensava a cosa poter rispondere, forse se n' era già accorto ma non ne era sicuro, cosa poteva dirgli? La verità?? E come l'avrebbe presa? Del resto la scimmia si sentiva stanco di pensare e arrovellarsi tanto il cervello. Lui non era abituato a pensare e in quella giornata l'aveva fatto fin troppo. - " Ehi, guarda che non ti mangio mica se lo dici? " aggiunse poi notando per l'ennesima volta il suo imbarazzo - " Ecco vedi noi....noi...." non ce la faceva. Non riusciva a dirlo....Sanzo si chinò per togliergli il vassoio dalle gambe e in quel momento Goku lo fece, afferrandolo delicatamente con una mano per i luminosi capelli lunghi che gli sfioravano il collo, avvicinò alle labbra. Fu solo un leggerissimo sfiorarsi che bloccò il biondo in un espressione che aveva ben poco di sorpreso. - " E' così, dunque? " - " ....Si, è così! " rispose Goku guardandolo fisso nel viola dei suoi occhi come per cercare una reazione a quella rivelazione. Sanzo posò il vassoio e si sedette sulla sponda del letto. - " Immaginavo qualcosa del genere...Ora mi spiego molte cose " Goku seguitava a guardarlo senza dire nulla limitandosi ad osservarlo. - " Certo che è una bella sorpresa scoprire di essere gay..." - " COSAA?? Ga...gay ?? " esclamò Goku andando a fuoco per la vergogna " No, guarda che non è affatto così.Tu non sei gay e neppure io se è per questo! " Solo dopo averlo detto Goku si rese conto di quanto potesse stonare alle orecchie del bonzo smemorato quell'affermazione. Il suo volto era di un rosso scarlatto. - " Scusa ma non stiamo assieme? Se è così non mi pare che sia tanto nella norma, no? " anche le guance di Sanzo cominciarono ad assumere un acceso colorito. - " No! E' diverso...io non me ne intendo di omosessualità ma so che tu e io non lo siamo. A me non piacciono gli altri uomini, non sono mai piaciuti e mai piaceranno. Io...bhé si insomma, tu per me sei speciale. E tu...tu non hai ma amato gli uomini ma neppure le donne, per quel che ho potuto notare...Ti sembrerà strano ma è la verità, il nostro rapporto va oltre quella che può essere la forma o l'aspetto fisico. Almeno per me è così. Io ti amerei qualsiasi forma fisica tu avessi, per me tu saresti sempre il mio sole ". Sanzo restò a riflettere in silenzio su quelle parole sincere per un tempo che a Goku parve infinito. - " Ora capisco il perché di quella frase...." - " Quale frase? " chiese la scimmia - " Quella che disse il Rosso nei miei riguardi chiamandomi Bonzo corrotto " - " Aah ti riferisci a quello, ma guarda che non era intesa in quel senso " disse sorridendo Goku " è solo un nomignolo, come scimmia o Kappa . Gojyo ti chiama spesso così, da ancor prima che noi..." non finì, tanto era chiaro cosa intendesse. Un lungo silenzio da parte di Sanzo cominciò a preoccupare Goku - " Che...che c'è ora, Sanzo? Perchè non dici più niente? " Sanzo si limitava a guardarlo cercando di cogliere qualche cosa dalle sensazioni che gli trasmetteva: Dolcezza, tenerezza...affetto.... Quelle sensazioni gli erano state chiare fin dall'inizio ma non poteva credere che fosse un ragazzino simile a suscitargliele. Alla richiesta del bonzo Goku raccontò per sommi capi quella che era la loro storia e l'importanza del loro viaggio, al termine del racconto Sanzo cominciò ad avere le idee più chiare sulla situazione anche se non riusciva a ricordare neppure una delle cose sentite e non si capacitava di come avesse potuto perdere la memoria. Goku era preoccupato per Gojyo e Hakkai, non sapeva cosa fare per avvertirli del cambio di alloggio, non faceva che chiedersi se fossero già tornati alla locanda dalla quale erano stati cacciati. Non era nelle condizioni di uscire per andare ad appostarsi nei pressi di quel luogo in attesa del loro arrivo ed era impensabile mandarci Sanzo, ora come ora non lo avrebbe lasciato mai solo.Oramai non gli restava che aspettare che passasse la notte sperando di riprendersi almeno in parte per la mattina dopo. Si era fatto tardi, Goku guardò Sanzo immerso nei suoi pensieri confusi e poi lo invitò... - " Vieni" gli disse facendogli spazio nel piccolo letto e spostando in parte le coperte che aveva addosso " anche tu devi dormire, non puoi passare la notte sveglio. Vedrai che domani tutto si aggiusterà " quest'ultima frase sembrava dirla più per convincere se stesso che non Sanzo. - "...No...Io sto bene così, non ho sonno..." Sanzo si sentiva turbato da quella offerta tanto spontanea e affettuosa, provava imbarazzo nel sapere che quel piccolo corpo gli era già appartenuto, il pensiero di essersi già uniti in più di un gesto d'amore - " Non essere sciocco, non devi vergognarti di me, tu non hai mai provato vergogna per me..." lo disse come se ora quel suo modo di essere gli facesse piacere - " Tsé, non...non provo affatto vergogna " mentì nuovamente il bonzo - " E allora vieni. Non succederà nulla, quindi non temere " Non succederà nulla...A quella battuta Sanzo arrossì suscitando ancora una volta sorpresa nella scimmia, ma anche una profonda tenerezza, mai come in quel momento Goku avrebbe voluto stringersi a lui, perdersi nel calore del suo abbraccio. Il bonzo pur di cercare di annullare quella sensazione di imbarazzo che lo faceva sentire a disagio ubbidì infilandosi nel letto accanto a Goku senza svestirsi. - " Non sarai scomodo in due? " domandò dopo essersi sistemato sul fianco sinistro dando le spalle a Goku " il letto è piccolo " - " No, non starò scomodo perché per me è come se fossimo una cosa sola " Sanzo arrossì ancor più di prima chiedendosi come potesse quel ragazzino dire certe cose senza il minimo imbarazzo. Senza aggiungere altro i due si addormentarono in pochi minuti senza quasi rendersene conto. --------------------------- Gli occhi si aprirono improvvisamente, il sudore bagnava la sua fronte. Un soffitto scuro dall'intonaco rovinato, una tenue luce penetrava dalle logore tendine della finestra che dava sulla via percorsa dai lampioni accesi. Il bonzo si sollevò su un gomito guardandosi attorno come spaesato ma fu solo un attimo. Poi voltò la testa di scatto dietro di se. Un corpicino rannicchiato sul fianco destro poggiava impercettibilmente alla sua schiena.Le bende fasciavano la spalla sinistra e parte del petto del ragazzino che sembrava dormire profondamente. Lentamente Sanzo cambiò posizione girandosi nella sua parte di letto, ritrovandosi così a guardare frontalmente quel musetto innocente. Un espressione di profonda dolcezza velò gli occhi del colore dell'ametista e un lieve sorriso piegò le sottilissime labbra. Con il braccio destro cinse la schiena di Goku stringendoselo al petto mentre, facendo passare l'altro sotto il suo collo, prese ad accarezzargli i capelli umidi per il sudore. - "...mmh...San..zo..." il suo nome pronunciato nel sonno. Avvicinò le labbra alla fronte sotto il diadema dorato e lo sfiorò con un leggerissimo bacio. Era freddo, la febbre sembrava essere scomparsa. Con Goku stretto tra le braccia si riaddormentò con un'espressione di serenità. Quando riaprì gli occhi era già mattina, la luce dei tiepidi raggi del sole penetrava dalla finestra illuminando il letto. Abbassò lo sguardo e si ritrovò immerso....nell'oro. Gli occhi di Goku erano aperti e lo stavano guardando in attesa del suo risveglio. Il bonzo avvertì un'indescrivibile sensazione alla bocca dello stomaco, ma sapeva che non era affatto fame, benché non avesse mangiato nulla dal giorno prima quella non era fame. Il braccio sinistro della scimmia cingeva il fianco di Sanzo, il quale non aveva cambiato posizione da che l'aveva abbracciato a se qualche ora prima. Il bonzo non disse nulla ne accennò a liberarlo dalle sue braccia, si limitava a guardarlo fermamente negli occhi. - " San.. " fece per dire Goku... - " sshhh..." lo interruppe avvicinando il volto e arrivando a sfiorargli le labbra con un dolcissimo bacio. Goku socchiuse gli occhi abbandonandosi a quel contatto caldo che gli provocava il batticuore. Era incredibile, pensava, nonostante non fosse la prima volta e quel sole l'avesse baciato e ribaciato, ogni volta per lui era come se fosse la prima. Le sensazioni che gli faceva provare erano sempre le stesse. Come un ragazzino al suo primo bacio. - " Come va con la spalla? " gli chiese senza accennare a volersi muovere da quella posizione. - " Molto meglio... " Goku era un pò stupito da quel dolce risveglio, non immaginava che il suo sole smemorato gli riservasse quel trattamento. Già era tanto per lui che avesse capito e accettato tutto ciò che aveva appreso dal suo racconto, ma vederlo ora tanto dedito alla sua persona lo confondeva non poco, si chiedeva semplicemente cosa pensasse quel Sanzo di lui, cosa provasse.... - " Goku " - " Si? " disse la scimmia ancora in parte perso in quei pensieri... - " Ti ho mai detto che ti amo? " A quella frase Goku spalancò gli occhi guardandolo con stupore, curiosità e incredulità. Una immensa, sconfinata gioia sembrava pervadere tutto il suo essere. Sentire quelle parole fu come farlo rinascere una seconda volta. Già, proprio come quando Sanzo lo liberò. L'arrivo di quel sole che con i suoi raggi luminosi fu in grado di sciogliere le catene della prigionia e far dissolvere le sbarre che lo isolavano dal resto del mondo,quella per Goku era stata la rinascita. - " Co...come?? " balbettò incredulo - " Io ti amo. Questa è la sola cosa di cui io sia perfettamente conscio, mi domandavo solo se te lo avessi già detto... " Insistette Sanzo guardandolo con una tale serietà da lasciarlo senza parole. Aveva sentito bene, non era uno sbaglio, gli aveva appena detto di amarlo. Mai l'aveva fatto prima d'ora, mai aveva contraccambiato le sue parole o gesti d'amore con un'affermazione tanto decisa, e ora che non gli aveva detto nulla, ora che meno che mai si sarebbe aspettato una cosa del genere, ecco che vedeva realizzarsi uno dei suoi sogni più grandi. La gioia però durò poco. Quello non era il solito Sanzo che conosceva, di lui c'era rimasto ben poco dal momento che non ricordava nulla . Come accettare quindi quelle parole senza una sorta di amarezza? - " Mi ami...tu mi ami? Ami me, la stupida scimmia? Non me lo hai mai detto prima...anche se...bhé si, anche se ho sempre avvertito il tuo sentimento....sentirselo dire fa tutto un altro effetto " Il bonzo notò il volto di Goku scurirsi e scendere in rapida depressione. - " Ehi, che ti prende ora? " gli chiese sollevandogli il mento per ricatturare i suoi occhi ora velati - " Cosa mi prende? Credi che io possa essere felice nel sentirmi dire una cosa tanto importante da te che non ricordi nulla? Lo hai detto ora, spinto solo dalle sensazioni che istintivamente ti faccio provare, ma non me lo avresti mai detto se fossi stato in te. Sanzo non me lo avrebbe mai detto, ne sono sicuro ". - " Cosa cambia se te lo dico ora? Quello che conta è che io provo gli stessi sentimenti. Non ti sembra che il fatto che io ti ami ora, sia un chiaro segno che ciò che mi lega a te è qualcosa di incredibilmente forte e unico? " Goku non rispose, lo guardava nei suoi occhi viola contrastato da sensazioni e desideri diversi. - " Come fai a dire che sono gli stessi sentimenti se non ricordi niente? " - " Perché lo sento. Ciò che sto provando ora non è nuovo per me. Se prima non te l'ho mai detto non era certo perché non provassi questo sentimento, credo, i motivi potrebbero essere stati altri, chissà magari... l'orgoglio. In fondo da come mi hai descritto non dovevo avere un bel carattere, no? " Goku non trovava le parole, non sapeva cosa dire. Dio solo sapeva come fosse tentato di lasciarsi andare a quella dolcezza offertagli. Se solo avesse potuto dimenticare per un attimo la causa di quel comportamento... - " Cosa succederà quando riacquisterai i ricordi? " chiese stringendosi al suo petto e affondandovi parte del viso - " Come mi tratterai dopo che ti sarai accorto di tutte le pazzie che hai fatto e detto in questo momento? " Sanzo avvertì un leggero tremore, le spalle di Goku, il suo intero corpo, tremavano. -" Non preoccuparti di quello che succederà poi " la mano di Sanzo scivolò lentamente sulla schiena fino a raggiungere, con una carezza, la testa di Goku, costringendolo ad alzare il volto e catturando ancora una volta quelle labbra dolci come il miele. Goku si lasciò andare a quel bacio, quasi esitante, al tepore che gli infondeva quel contatto che diveniva via via più deciso. Con gli occhi socchiusi gustava le piacevoli sensazioni che gli provocava. - " Sa...Sanzo..." il suo nome sussurrato appena tra il contatto che li univa - " Ti amo " disse nuovamente il bonzo. Le sue labbra seguitarono a sfiorare la pelle di quel viso innocente, scivolando lentamente sulle guance, sul naso, sulla fronte, una serie di piccoli baci leggeri ricoprirono il volto di Goku che si limitava ad aprire ogni tanto gli occhi solo per immergerli in quel viola che tanto amava. Per poter scorgere l'espressione più dolce che avesse mai visto in quel sole. Calde lacrime presero a scendere dagli occhi dorati. Sanzo agiva d'impulso, avrebbe potuto essere confuso su tutto tranne che sulle forti sensazioni che gli faceva provare Goku, era sicuro solo di quel sentimento intenso che si agitava nel suo cuore. D'altronde Goku sapeva che il suo sole non stava facendo altro che agire di impulso, ma era felice, se Sanzo lo amava tanto in quella condizione allora era certo che lo aveva amato sempre, lo avrebbe amato sempre, non che avesse dei dubbi, ma certo il sentirselo dire rafforzava molto quella certezza. Tutte le lacrime di Son Goku furono raccolte dalle labbra di Sanzo in una lenta e dolce danza di teneri baci ------------------------ Goku stava molto meglio, la febbre era scomparsa del tutto e la spalla sembrava fargli meno male, ora avrebbe dovuto, assieme a Sanzo, lasciare la locanda e cercare di ritrovare i loro amici. L'idea era quella di tornare nei pressi della locanda dalla quale erano stati cacciati. Sanzo aiutò Goku a rivestirsi, la dolcezza con cui lo aveva avvolto in quelle ultime ore era ancora presente nell'aria. Sembrava che l'atmosfera che li circondava emanasse un che di magico, e questo valeva soprattutto per la bakasaru. Goku pensò per un attimo che avrebbe voluto che il suo sole restasse così per sempre, ma si pentì subito di quel desiderio egoistico. No, Sanzo non poteva restare così, non doveva, Goku sapeva bene cosa significasse perdere i ricordi, vivere nella nebbia e nell'ignoranza, senza nulla e nessuno nella mente e nel cuore. Era una sofferenza indescrivibile non ricordare niente del proprio passato, Sanzo avrebbe dovuto riacquistare tutto, assolutamente, non doveva restare in quello stato, per quanto dolce e affettuoso potesse essere ora con lui. I due, quindi, si avviarono verso la locanda poco ospitale, Goku sperava vivamente di trovarvi Hakkai e Gojyo, era preoccupato per i due amici, sperava che stessero bene e che fossero riusciti a recuperare il sutra. Durante il tragitto, la mano di Sanzo, che scendeva lungo il fianco, sfiorò appena quella di Goku che camminava al suo fianco, il ragazzino non ci fece molto caso finché non si sentì afferrare da quella mano calda e morbida. Goku guardò sorpreso le due mani unite e poi il volto del suo Maestro che però osservava la strada davanti a se come se nulla fosse, come se quel gesto fosse la cosa più naturale del mondo. Goku abbassò nuovamente lo sguardo arrossendo leggermente alla vista delle persone che incrociandoli osservavano i due con sorrisi maliziosi o divertiti. Arrivati nei pressi della locanda dello Sfratto (toccherà pure darle un nome no? n.d.Hs.) videro Il rosso e Hakkai seduti al tavolino all'aperto di un caffè che si trovava proprio di fronte all'albergo. Sanzo lasciò con naturalezza la mano di Goku, che neppure se ne accorse tanto era preso dal sollievo della vista dei loro compagni. - " Ehi Hakkai, Gojyo !! " Chiamò cominciando a correre verso di loro con il braccio sano alzato in segno di saluto. Goku era sollevato da quel ricongiungimento, tutto ad un tratto le sue paure e ansie sembravano scivolate via dal suo cuore. - " Ehi, scimmia, finalmente ti sei decisa a tornare sul luogo del delitto " Fu la prima cosa che gli disse il Kappa, pure lui lieto di vedere che i due deseparacidos fossero vivi e vegeti. - " Mi dispiace molto " Disse poi Hakkai " Ieri ho scordato di rendere a Sanzo la carta di credito, spero di non avervi costretto a dormire all'aperto" Così dicendo porse la carta e il sutra a Sanzo che con un "Tsé" se li riprese mettendoli in tasca. Goku credeva di aver sentito male, cos'era quel Tsé pronunciato da Sanzo...e quell'atteggiamento?...sembrava quasi che... - "Allora Sanzo come va? Ti è piaciuto fare lo smemorato di Collegno? " chiese Gojyo con il solito tono di chi vuole essere riempito di piombo. Il bonzo dallo sguardo improvvisamente assassino gli puntò la W&S alla testa - " Aggiungi solo un altra parola e farò prendere un pò d'aria al tuo cervello ammuffito! " l'espressione del bonzo era tornata quella di sempre, Goku era letteralmente sconvolto. Ma che stava succedendo? Sanzo non aveva perso la memoria? Hakkai, notando l'espressione stupita della scimmia, capì al volo che era l'unico a non sapere ancora nulla, solo non si capacitava del perché Sanzo non lo avesse già avvertito, così ci pensò lui a farlo. - " Quel demone non valeva un granché, né a forza né a cervello, vero Hakkai? " lo anticipò il rosso - " Già " rispose il mezzo demone guardando Goku negli occhi " prima di morire ci ha confessato che la memoria sarebbe ritornata presto, in un arco di tempo che poteva andare da un paio d'ore al massimo di un giorno " sorrise. - " Che...che...che cosa?? " sbottò stupito Goku " Che significa? Allora Sanzo...." Non finì la frase... limitandosi a cercare lo sguardo del suo sole che però in quel momento badava bene di eclissarsi nella lettura del quotidiano che aveva appena preso dal tavolo. Goku era allibito. Sanzo aveva già riacquistato la memoria? Da quando? Da quanto tempo era successo? Come giudicare tutto quello che c'era stato tra loro? Era senza parole. La sua mente non faceva che ripercorrere le ore trascorse avvolto in quella dolcezza Sanzesca, chiedendosi: Quando? In quale momento gli fosse ritornata la memoria? E tutto quello che gli aveva detto? Quel "Ti amo"....lo aveva detto prima o dopo? - " Ehi Sanzo...ma tu....? " Lo sguardo assassino del bonzo fulminò la scimmia che non terminò la domanda. Goku restò a guardarlo, apparentemente intento nella lettura, per un lungo istante dopo di che scoppiò a ridere e ridere, tanto che Gojyo cominciò a preoccuparsi credendo che fosse stato contagiato da un qualche virus sconosciuto. Hakkai sorrideva, immaginando seppur lontanamente cosa sarebbe potuto essere accaduto. Mentre Sanzo seguitava a fare finta di nulla ordinando un caffè e una ricca colazione al cameriere. - " E cosa sarebbe stato a fargli perdere la memoria? " domandò Goku curioso più che mai dopo essersi in parte ripreso dal mal di pancia scaturito dalle risa e asciugato le lacrime di ilarità. - " Una sigaretta..." rispose Hakkai " pare che il nostro Sanzo abbia fumato una sigaretta drogata. E dire che si era scomodato apposta per uscire a comprarle..." disse in tono di chi volesse fare la predica - " Ehi...non mettertici pure tu, ora! " brontolò Sanzo scocciato già dal fatto di essere stato fregato su un punto debole come il vizio del fumo. Goku era ancora incredulo, felice ma incredulo, forse non avrebbe mai saputo la verità ma la sua mente avrebbe sempre potuto fare le ipotesi più svariate rammentando quella assurda e indimenticabile giornata. Quel sole dispettoso e burlone non gli avrebbe mai detto la verità, anzi probabilmente avrebbe fatto di tutto per non tornare sull'argomento ma a Goku andava bene così. Qualunque fosse stata la situazione di Sanzo in quei momenti Goku credeva ciecamente in lui. Gesti, silenzi, parole, tutto era meritevole di fiducia e rispetto. Non avrebbe mai dubitato, neppure davanti a una possibile negazione di Sanzo stesso. Il silenzio all'improvviso fu spezzato da un lunghissimo e profondo brontolio proveniente dal suo stomaco, suono che fece sorridere Hakkai, dire la solita battuta a Gojyo e sfoderare l'harisen a Sanzo, oramai pronto a riprendere il ruolo di sempre.
Fine
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