Buon Natale a tutte!!! Vi auguro di
passare una bellissima festività, piena di gioia ^*^ Questa ff è tratta
da una storia vera, accaduta (e che accade tuttora, penso proprio) a
Praga, e passata verso settembre (mi pare -_-;;;;) sul
Televideo…nonostante non sia molto in linea col Natale (anzi…), mi piaceva
l'idea di ambientarne una simile, in questo periodo. Buona lettura, e
una dedica speciale alla grande Lem (ma anche a Mel ^_-), nei cui
confronti nutro una fortissima riconoscenza *çççççç*
Notte preziosa I
di Hymeko
Il mio riflesso si mischia con
le luci lontane, che sfavillano lungo le sagome degli edifici e ne
riempiono le facciate, luminosi quadri che risaltano nel fondo scuro del
cielo. La macchia spenta del parco di Ueno è l'unica vera oasi di notte,
in questa città all'apparenza mai stanca. Mi stringo nell'accappatoio
bianco, la mia pelle ha rabbrividito, non so perché. Forse si è
immedesimata nella fogliolina d'agrifoglio, che ha percorso il pavimento
del balcone sospinta dal vento… Comunque non capisco, ormai dovrei
esserci abituato…scuoto la testa, presto questa notte sarà passata, come
tutte le altre. Un viavai mai domo di ore passate fra sudore, grida e
gemiti…le mie orecchie sanno tutto a memoria. Sul cornicione, gli
addobbi luccicano intermittenti, come stelle lontane coperte da veloci,
continue eclissi. Non mi dà fastidio lavorare a Natale…in fondo, per noi è
un giorno come un altro. Puro consumismo, e basta. Ridacchio…stamani,
in università, ci hanno riempito di pagine da studiare. Quei poveri
occidentali che studiano qui, mi hanno fatto tenerezza, quasi. Andare a
lezione in un giorno così sacro per loro, e per di più esser sommersi di
compiti…in fondo, noi giapponesi siamo fortunati. Da noi è solo una festa
da innamorati, o poco oltre. Scrollo le spalle. Non voglio ricordare il
mio amore, che non c'è più. A salvarmi, bussano alla porta…sorrido,
passandomi le dita fra i capelli rossi. Il mio riflesso mi
ricambia…sono sexy, molto sexy. Una preda pericolosa, pronta ad esser
ammansita. Domami, sembro sussurrare. Faremo faville,
stanotte. Il tappeto sotto ai miei piedi fruscia leggero, mentre mi
dirigo alla porta. Sono a piedi nudi…i miei clienti li hanno sempre
trovati sexy…perché non sfruttarli? È una fortuna che questo palazzo
non sia a Shinjuku, ma a Ueno. Non ha l'aspetto di un love hotel, solo
quello di un normalissimo albergo, in una zona rispettabilissima. È un
pezzo che sotto non passa una macchina…i nostri clienti sanno, cosa sia la
discrezione. Non avrei mai potuto lavorare, in uno di quei locali
squallidi dalle pareti tinte di rosa…brrr…meglio questa strada
sobria. Il primo dei miei clienti è un po' in anticipo…scuoto le
braccia, non c'è problema, in fondo. Aspetteremo, e magari parleremo un
po'…e già che c'è, spero mi offra la cena. Ho proprio voglia di un bel
piatto di tagliatelle con le aragoste…in fondo, questa è una festa
occidentale, quindi la cena dovrebbe essere di conseguenza! Sfodero il
mio miglior sorriso, suadente ma non volgare, e apro la
porta. Rimanendo completamente gelato…come gli occhi in cui mi trovo a
specchiarmi. La sua pelle è esangue, le labbra non hanno più
colore…solo il garofano rosso che stringe fra le dita, non ha perso la
propria linfa vitale. "R-Rukawa?" balbetto, la gola che non risponde
ai miei comandi. Perché lui? Perché proprio lui, fra tutte le persone
che ci sono al mondo? Non dovrebbe essere in America, a giocare in squadra
con Sendo? I suoi occhi scivolano su di me…nello stordimento sembrano
spogliarmi, mi divorano…Dio, quanto mi sono mancati quegli
occhi! Eppure…sono diversi…così scioccati, increduli. Il suo viso è
troppo pieno di sbalordimento, per permettersi altra
espressione. Perché so che ne ha, tante…le ho viste, con i miei
occhi… …quando eravamo una cosa sola… "E-Entra…" sussurro,
ricordando il mio ruolo. Non è un bene, che uno dei miei clienti rimanga
troppo fuori dalla porta, potrebbero nascere dubbi sulle mie
capacità. "Hn" mugugna…certe volpi non cambieranno mai. Scivola
al mio fianco, e io sento il suo profumo stordirmi…è sempre lo stesso,
quello che usava per sedurmi, ogni sera. Per farmi capitolare, sciogliermi
fra le sue braccia, senza resistenza…non ha mai voluto dirmi cosa fosse,
esattamente. Volpe bastarda…ma d'improvviso il dolore mi sommerge. Non
sapeva che sarei stato io a intrattenerlo stasera…avrebbe usato il nostro
profumo per un estraneo… …Kaede… E lui, appoggiato alla finestra, mi
guarda…i diamanti che brillano sulla città sono la sua cornice…è
meraviglioso. Mi rendo conto di amarlo ancora…scuoto la testa,
mordendomi l'interno della guancia. Perdonami, ma io devo lavorare. Non
c'è più spazio per il nostro amore. È finito tanto tempo fa… Ma i suoi
occhi non si staccano da me, ogni mio movimento li tiene incatenati…quasi
gli appartenessero ancora. Una volta, effettivamente, era così.
Possessivamente geloso. I denti affondano con più forza nella mia
carne, fino a che un leggero sapore metallico si spande veloce…devo
smetterla di ricordare. È pericoloso…non posso permettermi di avere
dubbi. È per questo che faccio solo cose a tre, in fondo. Mi
appoggio al bordo del grosso letto con baldacchino, squadrandolo. È
splendido, come sempre…come lo ricordavo. Ma le mie labbra non permettono
a questi pensieri di raggiungere la realtà…con sagacia li filtrano,
respingendoli nel profondo di me. "Se ti senti in imbarazzo, puoi
chiedere un altro…per te, troveranno di certo qualcuno" mi esce solo
questo, un misto di sprezzo, disinteresse e freddezza. "Hn…no" Non
ha cambiato espressione, non ha mosso un muscolo…non si è staccato da
me. Mi guarda, sembra già possedermi, solo con la sua presenza. I due
metri che ci separano, l'aria densa di elettricità che li riempiono,
sembrano non esistere…siamo incollati, i nostri corpi sembrano già
fusi… …e solo allora, mi rendo conto che proverò, ancora, la
strabiliante ebbrezza dello stringere Kaede Rukawa dentro di me… …nel
profondo di me… …le nostre anime si fonderanno, e allora… …sarà
ancora amore… …sarà ancora amore? Non lo so…in fondo, probabilmente
è piuttosto arrabbiato, come me. Non posso dargli torno, non mi sono
comportato bene, con lui. E se decidesse di fare solo sesso, non potrei
biasimarlo. In fondo, è… Soffoco quel pensiero, mi fa ancora male, e
mi fa vergognare…forse, sarebbe potuto andare diversamente, se non fossi
stato così…non riesco neppure a pensarlo. Cielo, sono proprio messo
male. Devo distrarmi, e anche lui…non sopporto più i suoi occhi. Mi
fanno male, il calore di quelle fornaci di cobalto è ustionante. Posso
quasi sentire la mia pelle sfrigolare…mi alzo di scatto, intontito senza
un motivo, e verso a entrambi dello champagne gelato. Spero che
serva… "Alla nostra serata" mormoro, sollevando il calice al mio
muto ex compagno di squadra. E di vita. Perché questi pensieri
continuano a sommergermi? Rukawa non risponde, limitandosi ad
accarezzare il bordo del calice con le labbra, assaporando il brioso tocco
delle bollicine. Anche se, a prima vista, sembrerebbe il solito musone,
mi rendo conto che non è così…il suo silenzio è forzato, massiccio.
Rancoroso, oserei definirlo. Perché me ne stupisco? "T-Ti
piace?" Domanda scema…ma in qualche modo devo allentare questa
tensione, o non so cosa accadrà, poi. "Hn" mugugna piano, posando il
calice accanto al mio. Come mi è arrivato così vicino? Non l'ho nemmeno
visto spostarsi… …o forse ero troppo occupato a preoccuparmi, per
accorgermene. "Hana…" sospira, forse geme…sento il rossore avvampare
sulle mie guance…io che non ho battuto ciglio davanti alle richiese più
spinte, mi sciolgo al solo sentire il mio nome, pronunciato da lui. Il
mio cuore manda un'immagine alla mia mente…il letto disfatto, e noi due
che ci rotoliamo fra le lenzuola, con tutta l'erotica dolcezza con cui
eravamo soliti amarci…il materasso di lattice che cede senza rumore,
abbracciandoci con la sua purezza soda… Mi scuoto quando le sue dita
passano su una mia guancia. Sto avendo un travaso d'amore…dal mio
cuore, dove l'avevo sigillato, si estende ad ogni angolo di me,
avviluppandomi col suo setoso tepore… …sarò di nuovo suo? Non era
questo, ciò che mi ero ripromesso. Noi due non stiamo più assieme…non
devo cedere a questo dolcissimo sentimento. Non posso lasciarmi guidare
dall'amore…spero che tu possa perdonarmi, Kaede. "No" mormoro, senza
essere brusco. Le sue labbra sono a un soffio dalle mie, la mia stessa
bocca si tende per anticipare il contatto…ma il mio folle essere razionale
riesce a prendere il sopravvento, prima della caduta. Deciso,
irremovibile. Nei miei occhi sento la tempesta che nasce fra i miei
sentimenti, ma nessuna lacrima solca le mie guance, anche se percepisco il
loro desiderio di germogliare. "Hn?" Quanto mi è mancato, quel
mormorio indistinto, che non sapevo mai come interpretare
bene…controllando i tremiti, allontano la sua mano dalla mia vita,
muovendosi silenzioso fino alla finestra. Sul balcone, i vasi di piante
sempreverdi offrono i rami decorati al vento, che ne inventa una melodia
ancestrale…nel vetro, intravedo Rukawa avvicinarsi a me. "Non bacio
mai, in questo lavoro" Un sottile sopracciglio s'inarca stupito…anche
io lo sono, di non esser ancora crollato fra le sue braccia. Mi manca
da morire… "Nella mia vita ho baciato solo una persona…" bisbiglio,
senza allusioni. Non ce n'è bisogno, lui sa bene di chi sto
parlando. "Però fai con degli estranei ciò che ci univa" Un solo
affondo astioso, che mi frantuma il cuore…e ciò che mi fa più male, è
l'esser consapevole che ha perfettamente ragione, ad odiarmi. È stata
colpa mia…solo mia… "Lo faccio per pagarmi l'università…e per un po' di
spese extra, fanno sempre comodo" (come le studentesse di Praga;
n.d.Hymeko) Una giustificazione che suona di penoso, fatta davanti alla
persona che più mi ha amato…però è la verità. Anche se soffro nel
confessargliela. "Resta il fatto che mi hai lasciato…che ti doni a
tutti quelli che te lo chiedono. Mentre giuravi di amare solo me, mentre
venivi fra le mie braccia…" Soffoco i brividi, al ricordo di quelle
sensazioni troppo belle, e poso la fronte contro il vetro…se mi strappasse
l'accappatoio di dosso, se mi prendesse con violenza, io non mi
opporrei. Voglio stare con lui…voglio che mi ami ancora. L'averlo
rincontrato ha distrutto le mie illusioni…non posso stare senza il suo
cuore, che culla i miei sonni. Ma prima che io abbia il tempo di
rispondere, le sua braccia sono attorno alla mia vita, il mio corpo è
premuto contro il suo: "Mi manchi" confessa alla mia spalla,
mordicchiandomi la pelle del collo. Un ansito fugge dalle mie labbra,
mi tendo istintivamente contro di lui, i miei capezzoli implorano di
essere pizzicati…lo voglio, lo voglio dentro di me, ne ho troppo
bisogno. "Anche tu" mi sfugge, senza impedimenti…voglio che lo
sappia, deve sapere che lo amo ancora! Ciò che lui mi ha appena confessato
è…un invito, a implorare il suo perdono. "Hana" La stretta
possessiva si allenta un po', i suoi muscoli si sciolgono un attimo, per
permettermi di girarmi fra le sue braccia…le mie gli scivolano lungo la
camicia di seta, sento il tessuto divino scorrere sotto i miei palmi, fino
ad arrivare alla sua nuca, dietro cui le mie dita s'intrecciano…chiudo gli
occhi, mi affido a lui. Mi annullo nel calore del suo corpo, cancello i
miei timori. Rimane solo l'animo nudo di Hanamichi, alla portata del
suo. Non l'ho mai fatto con nessun altro. Perché io…gli
appartengo. Con un tocco gentile, avverto la sua lingua accarezzare le
mie labbra, chiedermi l'accesso alla mia cavità orale, calda e umida…senza
attendere un secondo, schiudo le labbra, invitandolo in me…sento che mi
assapora, mi viola con tenerezza, giochiamo a rincorrerci. Il nostro
bacio è un dolce incontro fra due innamorati perduti, e per caso
ritrovatisi uno fra le braccia dell'altro…non ci sono passione, erotismo,
sesso. Solo…amore. Perché l'ho fatto? Sento le sue mani che
corrono a slacciarmi l'accappatoio…una parte di me vorrebbe che gli
imponessi si fermarsi, ma non ci riesco. Lo desidero troppo. Che faccia
di me quel che vuole, io non mi opporrò. Al diavolo il lavoro, e il
terzo vertice di questo triangolo trasformatosi in un corto
segmento. TOC TOC Sussultando ci stacciamo. E io ho il tempo di
riprendere il controllo di me. Non posso permettermi errori…sono un
professionista! Non oggi, che è la fine... "Mandalo via" mi intima
Rukawa, mentre il suo petto corre. Mi vuole tutto per sé. Esulto,
ma… "Non posso" confesso, prima di sistemarmi l'accappatoio, morendo
internamente, come la passione nei suoi occhi. "Preferisci una cosa a
tre con un estraneo, piuttosto che farti nuovamente amare da me?" mi
ringhia alle spalle…ciò che ho sempre temuto, si è avverato…mi odia…Kaede
mi odia. Non posso neppure lamentarmi, perché lui ha ragione…è stata tutta
colpa mia, io l'ho lasciato. Quel giorno di sei anni fa, io ho spezzato il
nostro amore… "Faccio sempre, e solo, rapporti a tre…sono i migliori
per non affezionarsi, per non…innamorarsi" Che giustificazione…a cosa
vale? "Naturalmente sei un vero Genio…" mi prende in giro, sedendosi
sul letto… "…nel non innamorarti" Le sue parole mi gelano, la
consapevolezza mi schiarisce la mente. Lui, ora, non pensa solo che non lo
ami più. No, adesso crede…che non lo abbia mai amato. TOC
TOC Vorrei poter non aprire, vorrei gettarmi ai suoi piedi, posare la
fronte sulle sue ginocchia e ammettere tutti i miei errori, supplicando
almeno una carezza. Ma il mio orgoglio, sostenuto dalla disperazione, non
mi permettono neppure di vacillare. Sono consapevole di averlo perso
per sempre. Che il suo rancore nei miei confronti è
incancellabile. Che questa notte sarà solo sesso. Che almeno, sia
una notte da impazzire. Sarà l'ultimo ricordo di noi due,
probabilmente. Apro la porta, e mi chiedo se il Dio dei Cristiani si
stia divertendo con noi, lassù. Che sia una piccola dimostrazione di
forza, per farmi convertire? Perché nel sorriso limpidissimo che ho
davanti, mi ci potrei specchiare. "Questa sì che è una
sorpresa" Sento Rukawa alzarsi di scatto, dietro di me…la sua voce
sembra volteggiare sulla carta vetrata, non nell'aria: "A-Akira?" Il
sorriso di Sendo non diminuisce, semplicemente cambia leggermente,
diventando solo un po' più opaco: "Kaede? Ma cos'è, una
rimpatriata?" I suoi occhi blu passano dal mio accappatoio,
delicatamente sgualcito, alle mani del mio ex compagno…non ci vuole molto
a capire cosa sia successo. "Ehi, non avreste dovuto iniziare senza di
me!" commenta divertito, appropriandosi di un preservativo e gettandolo
per aria, prima di prenderlo al volo… "Cosa c'è, stavate rinvangando i
bei tempi andati?" e mi fa l'occhiolino… "C-Cosa? Gliel'hai
detto?" sbotto, rivoltandomi a quella volpastra muta…lui alza le
spalle, e senza fretta aggiunge: "Solo che mi hai lasciato" E nella
mia mente gelata, si fa largo la spaventosa idea che si sia fatto
consolare da Sendo…e mi rendo conto di quanto il sottoscritto sia
ridicolo. Proprio io, col lavoro che mi sono scelto, mi permetto di essere
geloso. Ma spero comunque che il porcospino non lo abbia sfiorato,
perché altrimenti stanotte lo ucciderò. "Hn, che ci fai qui? Non
dovresti essere ai Caraibi?" L'ex asso del Ryonan sbuffa, grattandosi
gli spilli…ma non ha ancora cambiato pettinatura? "No, Claude mi ha
lasciato, quel bastardo, c'è andato lui, quel francese, spero anneghi…e
che si scopi una capra e gli venga la sifilide!" "Sendo!" sbotto,
incredulo. Stiamo per fare sesso a tre, e questo scemo se ne esce con una
battuta simile? E poi davano a me dell'idiota! Ma non sembra essersela
presa…mi sfiora le pelle nuda del petto, spingendomi gentilmente indietro,
poi mi slaccia l'accappatoio e ammira la mia nudità: "Era solo per
stemperare un po' la tensione, dai…non dicevo sul serio" mi soffia
sulle labbra, prima di scendere a baciarmi la giugulare…ansimo, mentre uno
dei suoi polpastrelli si fa largo nel mio ombelico, fingendosi il suo
sesso nel mio corpo… (quando ho scritto la parte sopra, e quella che
segue, avevo mangiato troppi chicchi di caffè coperti di cioccolato.
Risultato: me completamente schizzata, e anche leggermente tachicardica,
giusto per gradire. Non stupitevi, quindi, di ciò che avete davanti. E
soprattutto, non preoccupatevi, sono sempre io...n.d.Hymeko) "Dai, che
stasera ci divertiamo" mi mormora sullo sterno, prima di tirar fuori la
lingua, e passarmela sul petto. Cielo…getto indietro la testa, affondo
nel materasso…mi sembra di avere una lumaca bavosa che mi striscia sul
corpo. La cintura dell'accappatoio si strofina sulla spugna, mentre la
fa passare sotto di me, per sfilarmela…c-che vuole fare? La guarda
dubbioso, e io sono sempre più tentato di tirargli una testata…poi alza le
spalle, e nei suoi occhi s'accende una luce che mi fa rabbrividire… "…è
un po' larga, ma non credo ti farà male" e prima che possa fermarlo, mi
trovo imbavagliato. Con la cintura del mio accappatoio…è larga, mi sento
soffocare, è ruvida sulle mie labbra…che cosa mi sta succedendo? Non mi
sono mai comportato così, prima…sembro una verginella spaventata. La
risposta…credo sia dietro di me, nell'ombra della volpe silenziosa che,
con astio, si limita a fissarmi mentre Sendo mi prepara per
soddisfarsi…non doveva andare così… …non sarebbe mai dovuta andare
così…vi prego, lasciatemi andare… Mi irrigidisco, mentre le sue mani
mia allargano le cosce…vuole subito entrare dentro di me? Ho paura…ma
cosa c'è di diverso? Non avevo mai conosciuto simili problemi,
prima…eppure ora vorrei che smettesse, che non mi leccasse l'ano come
fosse un minuscolo gelato… "K-Ka…de…" La mia voce infagottata è
comunque riconoscibile…perché non è ancora intervenuto? Perché non ferma
Sendo? N-Non voglio che mi scopi davanti a lui…no, non voglio che mi
tocchi… "F-Ferma…" borbotto come posso, mentre uno dei suoi
polpastrelli mi viola…il mio respiro è affannato, il ritmo del mio cuore è
totalmente impazzito, inizio a non sentirmi bene…le mie mani tremano, non
riesco a fermarle…a-aiuto… "Ssshhh…buono, non ti faccio
nulla…" Ancora, mi sta succhiando ancora…è leggero, però non mi piace,
mi aspira, mi tira…basta…togli la tua bocca da me, no, non leccarmi
l'orecchio… "Mi sei sempre piaciuto da morire" Che occhi, che occhi
assatanati, mi guarda vorace…non posso rifiutarlo, non posso negarmi a
lui, però non mi piace, mi sembra…un mostro. Lasciami, ti prego… La sua
bocca…come un fiore si schiude, calandosi verso la mia imbavagliata…mi
vuole baciare, come Kaede prima…lo posso rifiutare, finalmente, posso
allontanare le sue labbra da me… "Mhp!" No…no…è entrato, è entrato
dentro di me…due sue dita stanno scoprendo il mio intestino, le sento
farsi strada nel mio corpo, mi risalgono, mi toccano…una lacrima scivola
via dalle mie palpebre. "Sssh…non ti farò male" soffia al mio
orecchio, io rabbrividisco… "Basta Sendo!" K-Kaede… "Lo stai
spaventando! Porcospino arrapato!" In pochi secondi la cintura è a
terra, posso leccarmi le labbra rinsecchite dalla spugna…c-che mi è
successo? Perché ho avuto quella crisi? "Perché l'hai
slegato???!!!" miagola il riccio, mentre il mio corpo si
alleggerisce…le sue dita non sono più in me. "Perché non si fa
così" mormora la mia volpe, asciugandomi le lacrime con le
labbra. "K-Kaede…" bisbiglio, tendendo inconsciamente il viso…aveva
ragione lui, non avrei dovuto aprire quella porta. Le sue mani si
occupano di me, mi cingono, mi aiutano a mettermi a sedere…abbracciami,
per favore… Due leggeri colpi di tosse ci costringono ad interrompere
il nostro idillio momentaneo…non mi piace lo sguardo negli occhi di
Sendo. "Se avete in mente di fare una cosa a due ditemelo, che vado giù
e mi faccio mettere con qualcun altro…anche se mi avevano assicurato che
mi avrebbero dato uno degli amanti migliori, per una cosa a tre" e mi
fissa, deridendomi apertamente. Non posso permettere che se ne vada.
Non adesso che ho quasi finito. Perdonami Kaede. "Scusami, è stata
colpa mia, mi sono sentito soffocare, con quella cintura stretta attorno
alla bocca…ti prego di dimenticare" Perdonami Kaede. "Oh, non fa
nulla…non lo faccio più, promesso" Questo stronzo lo sapeva che avrei
detto così, ma mi devo lasciar baciare le guance, mentre la mia volpe mi
guarda…Kaede… Sul suo viso non c'è rabbia, solo…rassegnazione. Forse ha
compreso, forse non mi odia…o si è solo arreso… "Guarda come si fa,
Sendo" Mi abbraccia da dietro, le sue braccia bianche si strofinano
sulla mia pelle, mentre con le dita mi pizzica forte i capezzoli…quanto mi
è sempre piaciuto, esser preso così, da lui… "…è un ragazzo sensibile,
non lo devi far spaventare" Aaaaahhh…il calore si spande in me, sento
il pene in fiamme…e i miei capezzoli implorano d'essere
torturati…Kaede… "Ah…ah…" Scorrono su di me, le sue dita mi sfiorano
come fossi un'arpa delicata, mi fanno cantare…scendono, stanno andando
giù, mi aprono le gambe…e la bocca, la sua bocca mi sevizia la base del
collo…cielo aiutami…ah…la mia testa si accascia contro la sua guancia,
mentre perquisisce il mio inguine… "Vuoi partecipare?" lo sento
mormorare, ma non capisco a chi si sia rivolto…poi un bagliore accecante
mi sconquassa il corpo, e fra le grida, ricordo…la lingua che mi sta
leccando il sesso, è quella di Sendo… Non riesco a respirare bene…i
miei occhi non vedono più nulla, l'olfatto è intontito dall'odore forte
dell'erotismo, mischiato a quelli del vischio e dell'agrifoglio sparsi per
la stanza…sento le labbra secche, ma la mia voce sembra essersi
trasformata in un gioco vorticoso di voluttuosa pazzia… …non ce la
faccio più… …sto bruciando… …brucio!!! "Aaaahhh!!!!!!!" Il mio
corpo esplode, il calore m'abbandona, il mio corpo s'inarca straziato dal
piacere, affidandomi alle braccia d'inverno della mia amata volpe…sento i
sensi affievolirsi, la mia forza scivolare via, come luce fra i miei
capelli…i miei occhi si chiudono, l'acqua blu notte del riposo si tende,
per accogliermi… …ma qualcosa mi richiama, una scintilla abbacinante
increspa la superficie…le sue attenzioni, le ricevo di nuovo…sono ancora
per me i suoi baci, i sussurri, le carezze con cui mi risollevava dal
limbo…la dolcezza con cui mi fa riaprire gli occhi, lo sguardo di zaffiro
che mi accoglie…il passato rivive, questa notte… …sono felice… …la
letizia si spande nel mio corpo, sostituendo il calore freddo del dopo
orgasmo… …comunque vada, per un briciolo di notte, Kaede e io saremo di
nuovo una totalità cosmica. Mi va bene, anche questo… "Avevi ragione,
sai?" Sento la voce di Sendo bisbigliare lontana, ma non mi preoccupo
di comprendere…lui e la mia amata volpe si sono scambiati un'occhiata
d'intesa, qualcosa di cui solo loro sono a conoscenza, ma non ne sono
geloso… …Kaede ama me… "E sarà ancora più bello" mormora Rukawa,
facendomi stendere sul letto…le lenzuola di seta bianca accolgono festanti
il mio corpo bollente, la loro delicata frescura incita minuscoli fremiti
a fluire sulla mia cute. L'ombra del mio volpino ripara le mie pupille
dalla luce delle decorazioni, che per me è una ferita continua...si china
su di me, e io sento le sue labbra carezzarmi. "Sei pronto?" Non so
di cosa stia parlando, la mia mente vacilla ancora fra una spiaggia
infuocata e il tepore di un camino lontano, però annuisco…con lui, andrei
ovunque… "Non ti farò male" promette, prima di infilare
delicatamente un dito dentro di me. "Ah!" sussulto, inarcandomi…è
rivestito di lubrificante, è freddo… "Ssshhh…passerà presto" mi
garantisce, correndo a distrarre il mio corpo, leccandomi le due piccole
alture, sul mio petto. E una mano inizia a massaggiarmi il sesso…non so
se sia lui, o Sendo, però…è magnifico. Di nuovo quella sensazione di
calore, di appartenenza, di completata, totale quiete…sto così bene,
adesso, è così diverso da prima, non sento neppure il secondo dito entrare
in me… Il vortice cui ero stato strappato si ripresenta, allunga le sue
spire per ghermirmi…non ho la forza di oppormi, è troppo invitante, il
calore e la voci dei miei amanti mi spingono a lasciarmi
trasportare…inarco la schiena, una bocca succhia vorace la valle del mio
sterno, fra i miei muscoli pettorali…mi sciolgo sulle sue labbra, burroso
come un morbido dolce fragrante, sotto le loro dita il mio piacere è
straordinariamente modellato…potrei dissolvermi in lacrime… "S-Sei
pronto?" questa domanda…io…la ricordo…me la faceva il mio ragazzo,
tanto tempo fa, prima di entrare in me… …significa che Kaede sta per
tornare in me… "Sì" rispondo, senza incertezze…per te lo sarò
sempre, mio amore… E poi grido…una bocca ha avvolto il mio sesso, mi
ustiona, mi corrode, è troppo calda… "Aaahhh" La linguaaaa…mi lecca,
mi tocca, gioca con me…gooodoooo…un fastidio marginale intacca queste
sensazioni, e io capisco…Kaede sta entrando in me…e Sendo mi
distrae… …grazie… Grido, mi inarco, il corpo di Kaede nel mio mi
solleva, mentre si ritrae e rientra…la mia voce risuona lontana nella
stanza, incrostandosi sulle pareti, intessendosi nel broccato sanguigno e
dorato del baldacchino, i miei occhi non comprendono più i colori…solo
macchie di luci, e qualcosa di caldo che massaggia il mio sesso…Sendo si
sta spostando, sta risalendo il mio corpo… "Anch'io ti voglio" Cosa
ha detto? Non lo so, non l'ho capito, un basso fremito ha accarezzato la
cute del mio orecchio, non ho compreso le sue parole…un'ombra si stende su
di me, ha i contorni ben modellati di un corpo atletico, mi
copre… Qualcosa di duro bussa alle mie labbra, facendosi strada fra le
mie grida…la sorpresa arresta per un attimo la percezione del piacere che
mi dona il volpino, mentre un sapore d'arancia mitiga la secchezza della
mia cavità orale…si muove, entra ed esce come fa Kaede, è il pene di
Sendo… …ora comprendo ciò che mi aveva detto… Stringo le labbra,
muovo la lingua, lo incontro come il mio caldo intestino s'affretta ad
abbracciare il sesso di Kaede…non urlo più, ma Sendo e la volpe lo fanno
per me, cantano il piacere per noi tutti, è assordante… Che è successo?
La mia bocca è vuota, non c'è più…il vorticare dell'orgasmo mi trascina
sempre più giù, le urla di Sendo ci sono ancora, ma sono diverse, mentre
quelle di Kaede si fanno sempre più intense, vissute…avverto le ultime
resistenze del mio corpo abbattersi, e il mio seme che schizza fuori da
me, abbandonandomi, portando a lui il mio calore…e con un brivido
profondo, anche Kaede viene in me. ……… Che succede? Perché stanno
discutendo? Non capisco… "Non urlate così" mugugno, strofinando la
testa contro il cuscino. "Hn" sento mormorare, poi un bacio mi si
posa sulle scapole, e io sorrido… "Smettila di coccolarlo, stronzo! Non
è solo tuo! Non più!" Una voce irata, che appartiene a un viso sempre
sorridente…ma che è preso a Sendo? Giro un po' il viso, sbircio con un
occhio mezzo chiuso i due…inginocchiati sul letto, uno di fronte
all'altro, si fronteggiano. Il porcospino è molto rabbuiato, mentre il
mio Kaede ha…quella faccia di bronzo di chi è certamente colpevole, ma
finge con maestria di non aver fatto nulla…volpino bastardo… "Non so di
che tu stia parlando…" commenta, intervallandolo con uno sbuffo…ma io
so benissimo che lui c'entra, in qualche modo…e anche Sendo sembra
saperlo. "Non ti facevo così bastardo…hai fatto apposta, perché me lo
stavo scopando anch'io!" Kaede alza un sopracciglio…sì, è decisamente
in torto. Spero non tiri troppo la corda, perché Sendo mi sembra
leggermente incazzato nero… "Hn?" "Mi hai artigliato apposta il
polpaccio, per farmi allontanare da lui!" Ecco perché a un certo punto
è sparito! "Non dire scemenze, Sendo. Mi sono semplicemente aggrappato,
nel mezzo della passione, alla prima cosa che ho avuto fra le
mani" Falso e bugiardo come solo una volpe sa essere… "Ho la gamba
semi scarnificata, e mi vieni a dire che non hai fatto
apposta?" "Hn" Meglio che intervenga, o Sendo avrà un nuovo paio di
guanti, l'inverno a Seattle è rigido…mi alzo senza problemi, e getto le
braccia al collo del porcospino, schioccandogli un bacio sulla
guancia. "Ehi…" mormora, estasiato…il suo sorriso riappare largo
come al solito, è bastato così poco a farlo tornare come prima…lo tiro su
di me, abbracciandogli la vita con le gambe, e pescando a caso un
preservativo dalla coppa più vicina, fra quelle sparse per la
stanza: "Dai, divertiamoci noi, adesso…" Scusami Kaede, ma non posso
permettere che tu ci vada di mezzo…e mentre Sendo divora la fossetta alla
base del mio collo, io guardo solo te, e imploro perché tu possa accettare
anche questo… Un sorriso triste nasce sul tuo viso, la tua bocca giunge
al mio gomito, vi soffia sopra…non smetterò mai d'amarti, volpino. Le
dita di Sendo scivolano in me, cancellando tutti i pensieri…è molto
diverso da prima, ha imparato la lezione, sembra. La dose di
lubrificante è abbondante, le dita mi accarezzano gentili…la mia erezione
si risveglia, pulsa possente fra le mie gambe, tira verso l'alto…il mio
ano si stringe, imprigionando le falangi in me, costringendole a fare
forza per muoversi…mi fanno godere…voglio essere aperto di
nuovo… …forse sto diventando un maniaco, ma non ci posso far nulla…non
con due amanti come loro. "Sei pronto?" sussurra una voce al mio
orecchio, carica di desiderio…senza nemmeno accorgermene annuisco, e
subito il mio corpo protesta, per il freddo cui è
costretto. "A-Arrivo" pigola Sendo, e un gemito sfugge la mio
controllo. Il suo corpo si sta facendo largo in me, lo sento mentre
risale, mi allarga…brucia…sfrigola…mi ustiona… Non posso trattenere i
miei occhi dal guardare in basso, lo sento enorme…fra le lacrime di
piacere e passione, intravedo il verde smeraldo del preservativo, e poco
altro… …è quasi completamente assorbito nel mio
corpo… "Rilassati…" Kaede si stende accanto a me, mi aiuta ad
adagiarmi sulla schiena, a imprimere la forma del mio dorso sulle
lenzuola…gemo, sistemandomi meglio che posso, col corpo di Sendo che mi
trafigge…perché ci metto tanto ad abituarmi? Con Kaede, prima, è stato
tutto tanto facile… Lo guardo, ammiro la bellezza eterna del mio ex
compagno, e capisco…il sentimento che provo per lui, mai potrà esser
eguagliato… "Kaede" chiamo, tendendo le braccia…anche se è Sendo ad
essere racchiuso in me, ora che ci siamo ritrovati, io apparterrò solo a
te in questa notte magica, sacra e un po' folle, in cui i miei desideri si
mischiano ad amore, odio e speranze…che accada quel che deve, io voglio
passarla con te, e al diavolo tutto il resto! "Sono qui…per te, con
te" bisbiglia, prima di posare le labbra sulla mie. Mi sta
baciando…mi sta baciando…sento a malapena la prima spinta del porcospino,
il mio essere è totalmente impregnato di questa sensazione dolcissima e
meravigliosa… …le labbra di Kaede di nuovo sulle mie… La mia sadica
mente non può che ricordarmi che è solo colpa mia, se questo splendore non
condivide più con me il suo cielo… "Aaahhhh!!!" Sussulto, mentre
Sendo entra ed esce da me, con tutto il vigore di cui è capace…mi sfonda,
il mio corpo sembra sempre sul punto di cedere, di aprirsi totalmente per
lui, di sfaldarsi…ma appena si ritrae, mi sento solo, vuoto… Un'altra
spinta, e le mie pupille vedono solo luce, il buio non esiste più, le
ombre si sono ritirate fra i panneggi del baldacchino, fra le fronde di
pino innevato…spinge, ma io non posso gridare, Kaede si è appropriato
della mia bocca, le sue mani si stringono sul mio sesso…spinte, massaggi,
mi toccano ovunque, il mio corpo è totalmente violato nella sua intimità,
dentro e fuori… …non ho più fiato, ho bisogno di respirare, o forse
solo di urlare…lasciatemi gridare, permettete a questo corpo di scuotersi,
alle mie mani di ghermire le lenzuola e ai miei occhi di piangere, di
rendere quest'aria, densa di odori forti, testimone della mia
felicità… Con un urlo, Sendo si spinge sin nel fondo di me, e viene…la
mano di Kaede non smette di massaggiarmi, ma la sua bocca licenziosa mi
scarcera, mi permette di abbeverarmi d'ossigeno, senza tuttavia smettere
di masturbarmi anche il labbro inferiore. Non sono ancora venuto…lo sta
facendo per me, se n'è accorto…una lacrima scivola lungo i miei zigomi,
prima che il piacere si misceli con la riconoscenza che ho nel cuore, e il
mio corpo raggiunga l'orgasmo… ……… Mi sta guardando…sorrido, e il
suo viso si ingentilisce…ma non la smette di fissarmi. Come faceva quando
stavamo assieme…ero suo, totalmente suo. È geloso e possessivo…ma come mi
mancano, i suoi baci sulle spalle, che risalivano il collo fino alle mie
orecchie, che si divertiva a seviziare con quei dentini da volpetta
ghiotta… Kaede… "Volete qualcosa da bere?" La sua voce, rivolta a
entrambi…mi ricordo appena che c'è anche Sendo con noi, e solo per la mano
che scivola senza sosta sul mio fianco…acconsento, e credo che il
porcospino abbia fatto lo stesso. Il mio ex annuisce, e si dirige al
tavolo, gloriosamente nudo nella luce intermittente delle decorazioni
natalizie. Me la sono immaginata quella luce decisa nei suoi occhi? O
era solo un riflesso esterno? Sembrava…un'idea malvagia. O molto
bastarda, al limite. La bocca di Sendo affonda nei miei capelli, e io
chiudo gli occhi, sforzandomi di immaginare che sia quella di Kaede…che
brutte mani ha, non sono belle come quelle del mio volpino. Lui le ha più
lisce, setose…quelle del porcospino hanno un po' di parti secche, non
ancora calli però…ci si avvicinano. "Ecco" Il materasso affonda,
quando Kaede si siede…ho l'occasione di staccarmi dalla bocca che mi
lecca, e di accoccolarmi accanto a lui. Mi offre uno dei calici che ha
in una mano, mentre a Sendo offre quello che tiene solo, fra le dita…che
sta succedendo? Non mi piace, tutto questo, fatto da lui… "Un
brindisi" proclama, levando il calice. No, decisamente ha in mente
qualcosa… Mi lancia uno sguardo, e annuisce da dietro il bordo
sottile…in un sorso solo, il suo bicchiere è vuoto. Da quando beve
così? Ma l'occhiata che mi getta annulla i miei tentennamenti…lo imito,
e il mio calice è svuotato. "Tocca a te" dice al porcospino, che ha
osservato me, il liquido scendere nella mia gola…probabilmente ha
immaginato che fosse qualcos'altro, ad esser ingoiato…meglio non
indagare. "Sì sì" Sendo sorride, e butta giù tutto d'un
fiato. Due secondi, ed è già steso sul letto che
ronfa. "S-Sendo?" Oddio…oddio non mi può schiattare il cliente sul
letto!!! "Tranquillo, è solo sonnifero…non ci disturberà fino a domani
mattina" "Eeeeehhhh???!!!!!" Sonnifero? Ha
detto…sonnifero???!!! "E come fai tu ad averlo?" Gli occhi di Kaede
d'improvviso si oscurano: "Non riesco più dormire, la notte" No,
credo di non aver capito…la volpe più letargosa dell'universo, ha perso il
sonno? "Da quando soffri d'insonnia?" chiedo, molto curioso…questa
poi… Rukawa attende un attimo prima di rispondere, secondi lunghissimi
in cui mi fissa, poi le sue labbra iniziano a muoversi: "Non riesco più
a dormire da quanto il mio amore mi ha lasciato" Rimango zitto…non so
cosa dire. Il gelo ha reso le mie corde vocali due segmenti di
ghiaccio. Solo i nostri occhi dialogano…nei suoi, vedo dolore mai
sepolto, una sofferenza che non ha mai neppure tentato di
sedare. Perché avrebbe significato dimenticarmi, anche solo per un
battito di ali di colibrì. Nei miei…non so cosa trovi. Non lo so
neppure io… "Dormo bene solo quando sono felice…" aggiunge, forse
per vuotare il sacco, o per amareggiarmi ancora di più…non so…non so cosa
fare. "Andiamo a fare un bagno" termina, cancellando coi suoi
movimenti felini l'imbarazzo di questo minuto orribile, il più brutto
della mia esistenza…escluso forse quel giorno, quando l'ho
lasciato… Seguo il suo corpo nudo camminare verso la porta scorrevole,
la sua mano alzarsi e le dita premere delicatamente su un'estremità…io ho
condannato quel ragazzo stupendo al dolore. Io l'ho fatto soffrire. Io
ho infranto il suo cuore. Sussulto, quando Sendo geme, accanto a
me. Non voglio che si svegli, voglio passare il resto della notte solo
con Kaede. Reagisco. Almeno in queste ore, farò di tutto per alleviare
ciò che ho fatto… Mi alzo, e copro il corpo nudo del porcospino. Non so
perché lo faccio, questa sarà la mia ultima notte, ora ne sono sicuro. Non
mi dovrebbe importare, se protesta con la direzione. Scuoto la
testa…questo poveraccio ne ha già subite abbastanza, non voglio che
s'ammali. Kaede gli ha lasciato proprio dei brutti segni, sul
polpaccio. Che profumo dolce, ma non melassoso…chissà cosa ha versato
nell'acqua. Mi affaccio alla porta, e lo vedo giocare con la schiuma. È
possibile innamorarsi più di quanto lo si è già? Se sì, io l'ho appena
fatto. "Vieni" Non ha alzato gli occhi, eppure sapeva che ero qui…e
non me ne stupisco, in fondo io so che lui ha sempre saputo, in ogni
momento, dove io fossi. Istinto da volpe, credo. Lo seguo nell'acqua…le
mie labbra sono accarezzate da un gemito, quando mi immergo. Subito due
mani mi percorrono la pelle, dalla vita fino ai capezzoli, tirandomi
indietro, lasciando morbide impronte sui miei pettorali…un petto largo mi
accoglie, un torace sicuro cui affidarmi. "Sei così diverso, da quando
eravamo al liceo" Già…sorrido amaramente, chissà se gli piaccio di più,
o di meno… "Lo si impara, quando devi accettare le richieste dei tuoi
clienti" "Hn…perché lo fai?" "Te l'ho detto…" Il suo sbuffo mi
solleva alcuni capelli, ma io lo trovo sexy, il suo fiato sulla mia pelle,
fra la mia chioma…mi ha sempre fatto impazzire… "Ti fanno così comodo,
questi soldi?" "Sì" Non me ne vergogno, è la verità…e non mi va di
mentirgli. "Hn…basta parlarne" "…è meglio" concordo. Le sue
mani scendono, allontanandosi dai miei capezzoli, e arrivano alla linea
morbida dell'inguine. "Cosa vuoi che ti faccia?" mi sento chiedere,
in un orecchio…le mie gambe si schiudono istantaneamente, lasciandogli lo
spazio necessario per toccarmi completamente, ovunque lui voglia. Il
mio corpo è suo, nonostante tutto. Ma lo illudo, ho deciso di pepare un
po' la nottata. In fondo, il povero Akira va vendicato, in qualche
modo. "Mangiamo" dico, con un sorriso angelico e tutta la faccia
tosta del mondo, dato che le sue mani stavano iniziando a
masturbarmi. "Hn?" "Ho fame" confesso candidamente…non è la
verità, ma nemmeno una bugia… "Hn" Mi sa che ha mangiato la
foglia…teneramente sorrido, mentre sguscio fuori dalla vasca: "Rimani
qui, volpino, vado a prendere qualcosa" Me ne vado sculettando, e dal
piccolo buffet carico su un vassoio tutto il ben di dio che riesco a farci
stare sopra…spero che almeno tutta questa roba sia buona. "Mi ero
dimenticato quanto fosse grosso il tuo stomaco…" borbotta il mio ex,
adocchiando le coppette piene di stuzzichini. "Non ti lamentare,
volpastra!" ribatto io, accoccolandomi di nuovo fra le sue braccia, e
fissando il largo portavivande ai bordi. "Hn…vediamo un po'…che belli
quei funghetti" "Sono sott'olio, della migliore qualità!" mi
vanto. (Ria questa è solo per te. Non me ne sono dimenticata ^^ buon
Natale!!! n.d.Hymeko) "Vediamo…controlliamo l'olio" I polpastrelli
bianchi afferrano uno dei piccoli figli del bosco, e lo posano sulla mia
clavicola destra…come in un dolce ottovolante, lo fanno scorrere lungo essa,
fino alla fossetta che l'unisce alla sua compagna…lo premono piano, lì,
come in un tappeto elastico, da cui prender slancio, e lo fanno volare
fino alle mie labbra. Sento il sapore leggermente amaro dell'olio
scivolarmi in bocca, e la sua morbidezza idratarmi le labbra, renderle
sofficissime…le schiudo, e Kaede introduce nella mia bocca il
funghetto. "Buono?" "Sì" mugugno, ripulendomi con la punta della
lingua. "Bene…proviamo la consistenza, adesso" Cattura un altro
fungo, e lo riporta nella fossetta…da lì lo fa scivolare lungo la linea
del mio sterno, sento la scia d'olio brillare su di me, marchiarmi con la
sua perfetta lucentezza. Gemo, quando arriva ai miei capezzoli…ne preme
uno, poi l'altro, sento che affondo nel gambo sodo, fresco…rabbrividisco,
mentre mi fa questo s'è messo a leccarmi l'orecchio… "Sì, direi di
sì…" mormora soddisfatto, prima di inghiottire con soddisfazione il
piccolo fungo. "…ora testiamo la forma" Anche il terzo funghetto
parte dalla fossetta, scorre sulla cappella, ma stavolta non si ferma
all'altezza dei capezzoli, scende, scende su di me, il mio inguine va già
a fuoco, solo l'idea di dove potrebbe arrivare mi fa
impazzire… "K-Kaede…" "Hn?" mormora, prima di immergere la mano
sott'acqua, oltrepassare l'ombelico e arrivare alla base del mio
sesso… "Ah!" sussulto, mentre quel piccolo gioiello fresco scorre
sulla mia pelle sensibile…oddio, mi sto eccitando per un fungo… "Su,
resisti…" "…è facile per te!" sbotto, con un ringhio…sono io che
impazzisco, qui. "Hn…te lo chiedo di nuovo…cosa vuoi che ti faccia? E
non dirmi mangiare, perché come vedi non ne ho voglia…" "Fammi tutto
quello che vuoi" rispondo, più per orgoglio che per altro. Il vassoio
lo poso su un cubo di marmo lì vicino, rovesciando nella foga olive e
cetriolini. Il pavimento è disseminato di pop-corn, ma chi se ne frega!!!
Lo voglio dentro di me, il mio sesso è eccitato, anche senza bisogno di
esser sfiorato. "Hn…come vuoi" "Aaaahhhh!!!" Getta sul marmo il
funghetto, e si riempie le mani di soffici bolle bianche,
che…cielo!!! L-Le sue mani…la schiuma…tutta sul mio sesso…è saponosa,
slittano…mi danno piacere ma non mi soddisfano… "K-Kaede!" ansimo,
strofinandomi contro di lui…è una tortura, non ho più fiato, il mio cuore
corre impazzito, sbaglia i battiti, non so come
fermarlo… "Kaede…" imploro, mentre la sua bocca lecca la pelle del
mio collo, questa maledetta volpe ricorda bene tutte le mie zone
erogene… "Sei sempre così sensibile" mi molesta, leccando la cute
sottile dietro il mio orecchio, e continuando quel gioco di nulla con cui
illude il mio pene… …non ce la faccio più… …non ce la faccio
più… Mi slaccio da lui, mi getto contro il bordo della vasca e mi
afferro ad esso: "Fottimi!!!" lo imploro, ne ho bisogno lo voglio lo
voglio!!! "Aaahhh!!!" Mi libero, è entrato in me con una spinta
violenta e io sono venuto, schizzando l'acqua di sperma…Kaede si muove e
io continuo a godere, scivolo oltre il bordo e mi premo contro il
pavimento…è selvaggio, mi sfonda, faccio forza, è così forte, la saliva mi
scende lungo gli angoli della bocca, il suo corpo mi arriva fino nel
fondo, mi sfonda, mi apre...vengo!!! ……… Sono di nuovo nell'acqua,
le sue mani mi coccolano, proprio come facevano un tempo. Sembra quasi che
non sia cambiato nulla, da quei giorni. Sesso sfrenato nel bagno, e
coccole dolcissime subito dopo. "Ragazzi…" mormoro
soddisfatto… "T'è piaciuto?" mi chiede, ben sapendo quale sarà la
risposta. "…questa sì che è vita" Voglio ripetergli, quanto mi piace
esser preso da lui. "Cosa c'è, i tuoi clienti non sono in grado di
soddisfarti?" Noto una punta di acredine, mista a gelosia…vuoi
soddisfazione, volpe permalosa? Non te ne ho già data abbastanza,
prima? Mi volto, scivolo un po' nell'acqua…i suoi occhi mi sondano,
aspettano. Va bene, ti dirò ciò che vuoi sentirti dire. "Non sarà mai
come con te" Che sia la verità, è ininfluente. Prelude a qualcosa che
potrebbe essere, che è stato, ma forse non sarà mai di nuovo…che frase
complicata. Credo che abbia dato anche a me qualcosa, in quel vino. "A
proposito, non ti preoccupare, anche se l'abbiamo fatto senza
preservativo, non ho strane malattie. Faccio il test dopo ogni rapporto,
sono pulito" "Hn…se è per avere qualcosa di tuo, mi
andrebb…" STOCK! "Non dire mai più una cosa del genere!" Esco in
fretta dalla vasca, lasciandolo col cranio fumante mezzo immerso nella
schiuma…che anneghi, quello stupido volpino! Mai, mai dire una cosa del
genere! Mi ficco sotto le coperte, tirando un calcio a Sendo per
spostarlo in là. Più c'è posto, meno stretti staremo. Mi giro su un
fianco, per occupare meno spazio. "Hana…" Sbuffo, seppellendomi
maggiormente. "Scusami…hai ragione. Il vino deve avermi fatto
male" Mi ha chiesto di scusarlo…io non l'ho ancora fatto, per averlo
lasciato. Sono un ragazzo orribile…mi merito davvero Kaede? Scuoto la
testa, non posso lasciarlo così. "No, eri nel torto, ma io non avevo il
diritto di prenderti a testate" La mia pelle si scalda di nuovo, appena
le sue dita percorrono i miei fianchi…mi vuoi ancora,
volpino? "Hana…" La sua voce mi invita a stendermi, e io lo faccio,
socchiudendo le gambe, per lui. Kaede capisce subito, e in un attimo ci
stiamo già baciando. "Perdonami se ti ho lasciato…" Qualcosa è
passato nei suoi occhi, non l'ho visto bene…ma la sua bocca è sulla mia
gola, che scende verso il basso, verso il mio sesso, dove le sue mani
stanno già carezzando i miei testicoli… "Hana…vuoi fare l'amore con me,
stanotte?" "Sì…tutta lo notte" La sua lingua inumidisce la mia
apertura, il baldacchino si dissolve, il soffitto si sbriciola e il cielo
si apre, per accogliermi.
Il profumo del caffè si spande fino alle
mie narici, un dolce aroma di velluto che sfarfalla leggiadro in dense
decorazioni di vapore, dissolvendosi fino a impregnare la camera con la
sua fragranza. Il divano mi abbraccia morbido, l'accappatoio copre le
mie membra stanche, e felicemente segnate dalla passione con cui Kaede mi
ha amato, stanotte. Il mio volpino sta ancora dormendo, abbracciato a
uno dei cuscini. Sorride…sono certo che sta sognando me. Io gli ho tolto
il sonno, io gliel'ho riportato…si è addormentato con facilità, stanotte.
Era davvero stanco, il mio Kaede. Ridacchio, soffocando un colpetto di
tosse nella spugna. Ho contribuito parecchio, a farlo affaticare. Meno
male che Sendo non è qui a commentare il mio rossore…chissà cosa ne
penserebbe… Ora che ci penso, il porcospino è ancora nel mondo dei
sogni…spero che siano belli, perché mi sa che ci dovrà rimanere un altro
bel po', data la dose massiccia di sonnifero che Ru gli ha rifilato.
Nonostante tutto il casino di questa notte, non si nemmeno rigirato…spero
solo che la volpastra non abbia esagerato… Copro uno sbadiglio…non ho
dormito molto, io. Ma mi sento felice…ho vegliato il sonno del mio
volpacchiotto. Mi sono steso accanto a lui, e gli ho fatto semplicemente
sentire la mia presenza, perché dormisse con calma. Sono stato un po' il
suo angelo custode, nel buio. E lui mi ha chiamato, in un paio di
occasione sulle sue labbra è sbocciato il mio nome. Poi, alle prime
luci dell'alba, il mio stomaco ha iniziato a farsi sentire. E mi sono
messo a mangiare, a buttar giù caffè e toast con la marmellata di fagioli
rossi. (quant'è buona!!! n.d.Hymeko) Ma da quando sono qui, un
pensiero ha preso a solleticare il fondo della mia mente. Questa era
l'ultima mia…prestazione. Ho finito, con questo lavoro, lo sapevo anche
prima di trovarmi lui davanti. Ma dato che smetto, e che lui mi ama
ancora…posso tentare di sperare che lui…mi desideri ancora con sé? Che
voglia venire con me? In fondo, m'ha appassionatamente dimostrato i
suoi sentimenti…chiudo gli occhi, e mi abbandono alla fantasia, ai
ricordi… …noi due, di nuovo insieme, mani intrecciate e sguardi
intessuti, anche nell'invisibilità dell'aria. Due cuori fusi in uno, come
i corpi che li racchiudono. Sorrisi, litigi, qualche lacrima e tanta,
tanta passione…il passato e il futuro si mischiano, scavalcando il
presente…ho solo bisogno di racimolare un po' di coraggio, per
chiederglielo. E di annullare il mio orgoglio, per implorarlo di
perdonarmi. E altro coraggio, per dirgli la verità, sul perché l'ho
lasciato. "Hana…" Spalanco gli occhi…da quanto è
sveglio? "Kaede…" I suoi occhi blu, stanchi per la notte di
passione…li ho sempre adorati. "Che ore sono?" "Quasi le otto" La
sua voce impastata, il tono adorabile da gattino assonnato… "Hn…vado a
farmi la doccia" "Sì…" Non riesco a rispondere altro…il mio sguardo
segue il suo corpo scivolare nel bagno. Non posso che attendere il suo
ritorno, lo so che tornerà da me… ……… Il sofà cede al suo peso,
quando si accoccola contro di me. Dal bagno, sento le imprecazioni di
Sendo…chissà contro cosa ha sbattuto, stavolta. Non so come, ma Kaede l'ha
svegliato senza problemi…prima lo abbiamo rassicurato sulle sue
prestazioni di stanotte, anche se, in fondo, non ha fatto nulla…poi la
volpetta l'ha praticamente cacciato a calci nel bagno. Vuole stare da
solo, con me. "Posso fare una cosa?" e mi guarda, aspettando il mio
sì, che di certo arriverà. "Sicuro" confermo, posizionandomi in modo
che possa aver il miglior accesso. "Hn" La mano nivea prende un
bocciolo di garofano rosso, forse quello con cui è arrivato, e ne riempie
la piccola conca alla sommità con qualche goccia di caffè. La bevanda
calda scivola fra i petali stretti, ma ne rimane ancora un po', quando
arriva alle mie labbra. "Ho sempre sognato di vederti sorseggiare da un
fiore" confessa, mentre stelle si accendono fra i lapislazzuli che sono
le sue iridi. Allungo il viso, socchiudo le labbra e aspiro…sono solo
poche gocce, ma è il caffè più buono che abbia mai bevuto. Il profumo
della nigra bevanda non è abbastanza, per coprire quello sottile della
corolla sanguigna…è follemente inebriante. Una scarica d'adrenalina
scorre lungo la mia pelle, si concentra nei miei capezzoli…vorrei che mi
trascinasse sul letto, che mi facesse di nuovo suo. La proposta che ho
sulle labbra è ricacciata dal ritorno di Sendo…quel maledetto non poteva
farsi una doccia un po' più decente? Anche Kaede lo guarda male, poi
scuote il capo e sbircia me: "…credo sia meglio se andiamo" mormora
con malinconia. "K-Kaede…" Il mio ex ragazzo scuote la testa…mentre
Sendo si riveste, lui mi gira le spalle e accarezza il grosso albero di
Natale che orna la stanza. No, non devi pensare che non potrà esserci
più nulla…questa notte potrà essere un nuovo inizio, io voglio che lo
sia…non aprire quella porta, non andartene con un semplice cenno di
saluto… …Kaede… Le mie gambe vacillano, sono solo nella stanza. Il
mio cuore sanguina, ferito…ha notato una certa voglia di andarsene, in
lui. Il voler essere da un'altra parte, in fretta. Stringo gli occhi,
asciugo le lacrime. Se mi abbatto, non lo riconquisterò mai. Devo
farcela…prendo il garofano, antico simbolo d'amore terreno, e apro le
porte finestre, affacciandomi sul balcone decorato di ghirlande rosse e
verdi. Sotto di me, il traffico di Ueno sembra esser tornato alla
vita…riconosco il rumore delle porte scorrevoli che si aprono, e i miei
amanti di stanotte che escono sul marciapiede. Lo devo
chiamare? "Kaede…" mormoro, a bassa voce…ti imploro, alza tu lo
sguardo, di tua iniziativa. Almeno saprò se stai pensando a me. E,
forse miracolo di Natale, Kaede alza gli occhi. Incontrando i miei, il
mio viso, la mia pelle arrossata dal freddo. Il limite del mio campo
visivo nota che anche Sendo s'è fermato, ma non vi bado. Il garofano
arriva alla mia bocca, vi poso un bacio. Poi la mia mano lo getta a
lui. Rukawa lo afferra al volo, lo guarda. Poi sbircia me, che
attendo. Le sue labbra si adagiano sui petali sfiorati dalle mie…vi
rimangono un'eternità, prima di guardarmi di nuovo, e sorride
piano. Sorrido anch'io, mentre la speranza fa battere il mio cuore, e
mi dona la forza di trovare un modo per spiegarmi, con lui. Per tentare di
riaverlo per me…per tutta l'eternità, stavolta. Il suo compleanno è
vicino…a presto, Kaede. Fine...per ora...
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