DISCLAIMER: I personaggi sono di Minekura Kazuya.

 


 

Non ti amo

parte II

di Nerfertari


Quella in cui si trovavano era una città particolarmente caotica.

Le finestre dei cittadini erano sbarrate mentre ,per le strade ,bande di demoni inferociti distruggevano tutto ciò che capitava loro a tiro.

Era difficile credere che un tempo demoni ed esseri umani convivessero in pace...

Ma da quando gli youkai si erano trasformati in mostri privi di coscienza, l’unica cosa da fare era sterminarli.

I nostri quattro eroi si gettarono nella battaglia.

Ne avrebbero volentieri fatto a meno ma purtroppo quella era l’unica città nel raggio di molti chilometri e quella notte era loro intenzione dormire tranquilli.

Goku ,al contrario,era contento di poter combattere :  tenersi occupato era un buon metodo per ritrovare un po’ di serenità.

I nemici si rivelarono molto più forti del previsto e la battaglia si protrasse per più di un’ora.

Solo alla fine, il capo dei demoni si fece avanti e si scagliò contro Sanzo.

Il bonzo, colto alla sprovvista, stava ancora inserendo i proiettili speciali nella sua pistola; fece un balzo indietro e si lasciò cadere a terra..

Sollevò velocemente la pistola carica, pronto a fare fuoco.

Si fermò appena in tempo: tra lui e il demone c’era ora Goku, intervenuto per proteggere l’amico in difficoltà.

Se Sanzo non avesse avuto i riflessi pronti avrebbe sicuramente colpito Goku in piena schiena.

“TOGLITI DI MEZZO!” gli ordinò il monaco.

Goku colpì il nemico con il suo bastone e si fece da parte.

Sanzo chiuse la battaglia eliminando il demone.

 

Il bonzo si sollevò da terra.

Goku gli si avvicinò per aiutarlo ma in tutta risposta Sanzo gli inferse uno schiaffo sonoro sulla guancia.

“Ma Sanzo...” disse Goku ,che con una mano si teneva il viso dolorante mentre fissava Sanzo atterrito.

“SMETTILA,HAI CAPITO?” urlò il monaco. “ TI HO DETTO MILLE VOLTE CHE POSSO CAVARMELA DA SOLO! IN BATTAGLIA OGNUNO DEVE PENSARE A SE STESSO,PRIMA DI TUTTO!”

“Ma...”cercò di replicare lo scimmiotto.

“NIENTE ‘MA’, BRUTTO STUPIDO!NON AVEVO BISOGNO DI TE!IDIOTA DI UNA SCIMMIA!”

Goku era allibito ma poi assunse un’espressione carica di rabbia e di risentimento,la fronte corrugata e gli occhi ridotti a due fessure.

“HO CAPITO!” rispose con una voce stridente. “ADESSO PRETENDI ANCHE CHE NON MI PREOCCUPI PER TE?

COSA VUOI ,ALLORA?

VUOI CHE NON TI STIA PIU’ TRA I PIEDI?

VUOI CHE TI ODI?

MI DISPIACE,NON POSSO FARLO!

NON CI RIESCO!”

Detto questo si allontanò di corsa.

Gojyo e Hakkai avevano assistito allibiti alla scena.

Sanzo non si scompose e comandò :” E adesso sbrighiamoci a trovare una locanda. Sono stanco!”

“Ehm...Sanzo...E Goku?” chiese timidamente Hakkai.

“Quando avrà fame ci troverà. Muovetevi!” rispose Sanzo.

 

******************

 

Goku si rifugiò in un vicolo e prese a calci un muro.

“Stupido, stupido,STUPIDO!!!” sibilò tra i denti. “ Ma perché si comporta così? Che gli ho fatto? MALEDIZIONE!”

Aveva il fiatone e la fronte sudata.

Si lasciò cadere per terra e appoggiò la schiena ad un muricciolo.

Nascose la testa tra le mani e iniziò a singhiozzare senza che le lacrime scendessero dai suoi occhi.

“Cosa c’è ,ragazzino?” disse una voce bassa e gracchiante.

Goku alzò la testa e si trovò di fronte una donna anziana,tozza e bassa.

Indossava abiti sgargianti e bigiotteria ingombrante.

“Cosa vuole?” chiese Goku leggermente infastidito ,dato che avrebbe preferito restare solo.

“Ti è successo qualcosa di spiacevole?” insistette la strana vecchia.

“Preferirei non parlarne...” cercò di tagliare corto Goku.

“Non ti preoccupare, non ti chiederò nient’altro.”concluse la donna. “ Mi sembri un bravo ragazzo. Se non hai un posto dove andare puoi venire a casa mia! Ti offro ospitalità.”

“Come? A casa sua?” domandò Goku sorpreso.

“Sì,figliolo. E’ quella che tu hai appena preso a calci!” rispose la nonnina sorridendo.

Goku si sentì un po’ imbarazzato.

Decise di accettare l’invito dell’anziana signora,anche perché non era molto educato andarsene dopo aver aperto una voragine nella parete della sua abitazione.

 

**************************

 

 

Sanzo si ritirò nella stanza che aveva affittato per sé.

Aveva ancora i nervi a fior di pelle, benché cercasse di mascherarlo.

<Quello stupido... C’è mancato davvero poco. Ho rischiato di ucciderlo con le mie stesse mani...>

Si passò una mano sulla fronte e si buttò sul letto.

Le parole di Goku lo avevano scosso.

Quella scimmietta non avrebbe mai smesso di amarlo,nonostante tutto.

Si sarebbe sempre esposto ad ogni genere di pericolo, pur di seguire e aiutare il “suo” bonzo.

E anche Sanzo sapeva che non sarebbe mai riuscito a reprimere l’affetto viscerale che provava nei confronti di quell’esserino che era entrato inaspettatamente nella sua vita.

Aveva dunque senso continuare a mantenere una separazione lacerante per entrambi?

Sanzo decise che,nonostante il suo orgoglio, si sarebbe scusato con Goku,non appena fosse tornato.

Perché era CERTO che sarebbe tornato.

 

 

**********************

 

 

“Questi pasticcini sono ottimi!!!” disse Goku con entusiasmo,mentre si riempiva la bocca di cannoli alla crema.

L’anziana signora era decisamente ospitale.

Lo aveva invitato ad accomodarsi su un morbido sofà e gli aveva offerto una merenda abbondante e gustosa.

“Sono felice che ti piacciano,figliolo.” rispose la donnina. “E ora dimmi: ti senti un po’ meglio?”

Goku abbassò lo sguardo,intristendosi. “E’ impossibile che io riesca a sentirmi meglio.”

“Coraggio...”lo consolò la vecchina,seduta di fronte a lui. “Capitano a tutti dei brutti periodi.  Servono solo a farci apprezzare di più i momenti felici.”

“Ma io...”riprese Goku “ho perso i momenti felici. E ora li rimpiango. Vorrei solo dimenticare questa brutta storia.”

Lo sguardo della donna si fece più penetrante.

“Vorresti....dimenticare?” chiese.

Goku ebbe un attimo di esitazione e poi rispose :”Bè...sì!”.

“Io posso aiutarti,se vuoi.” La voce della nonnina era diventata quasi ipnotica. “ La mia famiglia si tramanda da generazioni la conoscenza dei poteri delle piante.

Io stessa ho creato una pozione capace di cancellare dalla mente delle persone ciò che causa in loro dolore.”

La scimmia ascoltava con attenzione.

Non era sicuro di aver ben capito il senso del discorso ma sembrava un argomento degno di nota.

La vecchia si alzò e si diresse verso una credenza, dalla quale tirò fuori una boccetta contenente un liquido verdastro.

Goku ricordò che Sanzo gli aveva sempre ribadito di non fidarsi degli sconosciuti ma... quella donna era stata così gentile.

Lui non riusciva a non avere fiducia nel prossimo.

Inoltre gli stava offrendo un rimedio efficace per strappare definitivamente la tristezza dal suo cuore.

Avrebbe dimenticato il litigio con Sanzo e tutto sarebbe tornato come un tempo.

“Allora...”riprese la vecchietta. “ Ti interessa? Ti garantisco che ho utilizzato solo ingredienti naturali. Non ci sono pericoli o effetti collaterali. Dimenticherai solo la causa della tua sofferenza.”

La tentazione era davvero forte.

Goku deglutì e abbassò lo sguardo.

Nella sua testa risuonavano ancora le dure parole di Sanzo e la sua guancia era ancora calda.

“Dimenticherò solo ciò che mi fa soffrire?” chiese Goku.

“Esatto. CIO’ CHE TI FA SOFFRIRE.” rispose la l’anziana donna.

“D’accordo... me ne dia un po’.” concluse la scimmietta.

 

 

*******************

 

 

La giornata era giunta al termine e Goku non era ancora tornato.

Sanzo ,Gojyo e Hakkai si erano da poco seduti a tavola.

Gli abitanti del villaggio, grati ai viaggiatori per l’ intervento contro i demoni, avevano offerto loro ogni sorta di comodità.

In poco tempo la tavola si riempì di cibi dall’aspetto delizioso.

“Buon appetito!” esclamò Gojyo sorridendo.

Sanzo ,perfettamente composto, iniziò ad affettare l’enorme bistecca che aveva nel piatto.

“Goku non è ancora tornato...” osservò Hakkai. “Sanzo,non credi che dovremmo andare a cercarlo?”

“Cominceremo a preoccuparci se entro domattina non si sarà ancora fatto vivo.” rispose il bonzo.

“Ma intanto si perderà tutto questo ben di dio! Poverino, chissà che faccia farà quando glie lo racconterò!” disse Gojyo divertito.

Hakkai abbassò la testa.

Non riusciva a mangiare.

Pensava alle parole piene di sofferenza del povero Goku.

Sarebbe sempre meglio condividere con qualcuno i momenti di debolezza.

“Vado a cercarlo...” concluse Hakkai alzandosi dal tavolo.

“Cosa vai a cercare Hakkai? Avete perso qualcosa?” disse una voce familiare.

Goku era sulla porta.

Aveva il volto rilassato e sorridente.

Appena vide il tavolo apparecchiato esultò e si avventò su ogni portata.

“Eccoti, finalmente! Quando senti l’odore del cibo salti subito fuori,eh stupido?” lo schernì il kappa, che cercava di difendere il proprio piatto.

“Imphoph nophnph sophnoph sphtuphiphdphoph!!!!!!!” (traduzione: “Io non sono stupido!!!”).

“E smettila di parlare con la bocca piena,sei rivoltante!” commentò Gojyo storcendo il naso.

“Meno male che stai bene,Goku!” disse Hakkai sorridendo. “Ci stavamo preoccupando per te!”

“Dove diavolo ti eri nascosto,stupida scimmia?” chiese Sanzo,fingendo un moderato disinteresse.

Goku puntò gli occhi sul bonzo e lo guardò con aria interrogativa.

Sanzo rimase leggermente sconcertato di fronte a quello sguardo.

Dalla scimmia  non giunse risposta.

“Ebbene?” insistette Sanzo.

“E tu chi sei?” chiese Goku.

Questa domanda irritò il monaco. <Ma bene...> pensò <Ora gioca a far finta di non conoscermi.

Che moccioso insopportabile.>

Gojyo scoppiò a ridere “Ah ah ah!!! Che stupido! Hai perso la memoria,eh? Non ti ricordi più chi siamo?Ah ah!!!”

Goku ,in tutta serietà, rispose : “Ma no! Tu sei Gojyo. Quello è Hakkai. E io mi chiamo Goku . Ma... è lui che non conosco!” disse indicando Sanzo.

Alterato dall’assurda situazione il bonzo si alzò e,lanciando un’occhiata truce a Goku, andò verso la propria camera e si chiuse dentro.

“Goku,mi sa che hai esagerato,con questo scherzo.” commentò preoccupato Hakkai. “ Lo sai che Sanzo non ha un forte senso dell’umorismo.”

La scimmia continuava a non capire. “Sanzo?”

Gojyo sospirò : “Ok,ok... continua pure a giocare,idiota. Però ti consiglio di non continuare con questa messa in scena. Ora mangia!”

Goku fu ben felice di accogliere quest’ultima intimazione del kappa e tornò a concentrarsi sul cibo.

 

 

***************************

 

 

Ormai era notte fonda ma Sanzo non aveva ancora preso sonno.

<E io che volevo anche scusarmi con lui... Stupido animale!>

L’atteggiamento di Goku l’aveva oltremodo infastidito.

Avrebbe preferito di gran lunga vederlo imbronciato.

Sapeva che non sarebbe riuscito a chiudere occhio finché non avesse parlato con la scimmia e quindi,nonostante l’ora tarda, si alzò dal letto e raggiunse la camera di Goku.

Entrò senza bussare e lo trovò beatamente addormentato.

Non lo aveva visto così rilassato da molto tempo.

Senza avvicinarsi troppo lo chiamò: “Ehi, scimmia!”.

Goku socchiuse gli occhi e,non appena si rese conto che c’era una persona nella sua stanza, si sollevò di scatto dal cuscino e chiese allarmato:”Che cosa vuoi?”

Sanzo lo squadrò . “Sono qui per parlare con te,stupido.”

Goku si alzò dal letto velocemente e osservò Sanzo con occhi diffidenti. “E perché dovrei parlare con te? Io non ti conosco.”

Sanzo stava davvero perdendo la pazienza. “Adesso smettila con questi giochetti stupidi. Non sono venuto qui per litigare!”

Si avvicinò allo scimmiotto e lo prese per i polsi.

Goku ,in tutta risposta, si liberò dalla presa del monaco e assunse un’espressione stizzita. “Stammi lontano,maniaco!”

<Man....MANIACO?> pensò infuriato il bonzo.

“Adesso stai esagerando!” ringhiò Sanzo e prese di nuovo Goku per un braccio stringendo più forte.

La scimmia istintivamente sferrò un calcio al monaco e lo scaraventò contro la parete opposta.

La forza di Goku era notoriamente maggiore di quella di Sanzo.

“Non provare più a toccarmi se non vuoi che ti conci per le feste!” urlò la scimmia.

Sanzo drizzò la testa cercando di riprendersi dalla forte percossa.

Negli occhi di Goku , Sanzo lesse un sincero odio nei suoi confronti.

Mentre il bonzo si rese conto di avere il braccio percorso da un rivolo di sangue,  Hakkai irruppe nella stanza per controllare quale fosse la causa dei forti rumori che lo avevano svegliato.

Poco dopo lo raggiunse anche Gojyo, assonnato e scocciato.

Entrambi restarono sbigottiti di fronte alla scena.

Hakkai si precipitò verso Sanzo aiutandolo a rialzarsi , nonostante lui stesse cercando di cavarsela da solo.

“Ma che diavolo sta succedendo qui?” chiese il kappa stupefatto.

“Quel tizio dev’ essere un pervertito!” rispose Goku ancora scosso.

“Ma che stai dicendo,Goku?” lo interruppe Hakkai. “E’...è Sanzo!”

“Non aggiungere altro ,Hakkai.” bisbigliò il monaco. “Quello lì....non si ricorda davvero chi sono io.”

 

*********************

 

Hakkai bussò alla porta della stanza di Sanzo ed entrò.

Poggiò sul comodino il bicchiere d’acqua che aveva portato per il bonzo e si sedette in parte al suo letto.

“Ti senti meglio,Sanzo?” chiese impensierito.

“Mhm...” mugugnò con lo sguardo cupo il monaco,che era seduto sul materasso.

“Gojyo sta cercando di capire cosa sia successo a Goku.” continuò Hakkai. “ E’ molto strano che non abbia perso tutta la memoria. Si è dimenticato solo di te. Ricorda di aver vissuto a Cho’An, di aver intrapreso questo viaggio verso ovest....Apparentemente tutti gli altri ricordi sono intatti!”.

Sanzo si massaggiò le tempie.

“In fondo...” disse il ragazzo dai capelli neri “...hai ottenuto quello che volevi,no? Ora non hai più alcun legame con Goku.”

Detto questo ,capì che Sanzo voleva restare solo.

Uscì dalla camera e richiuse la porta dietro di sé.

Il bonzo restò immobile, completamente immerso in un groviglio di pensieri.

La scimmia non ricordava più nulla di lui.

Ora non poteva più contare neppure sull’affetto platonico.

Era già stato difficile non poterlo toccare,amare...

E proprio ora che aveva deciso di tornare sui propri passi, lo aveva perso .

Doveva riuscire a fargli recuperare la memoria.

Genjo Sanzo non era il tipo da arrendersi di fronte ad un banale ostacolo.

 

**********************

 

 

La mattinata era limpida e calda.

Goku ,ancora teso per ciò che era accaduto durante la notte, si era appartato in un giardino poco distante dal villaggio.

Quel ragazzo biondo l’aveva davvero intimorito.

<Che occhi gelidi che aveva... Così bello e così inquietante. Perchè non riesco a ricordarlo? Hakkai e Gojyo dicono che dovrei conoscerlo bene!>

Una leggera brezza gli scompigliava i capelli.

Sanzo arrivò alle sue spalle senza dire nulla.

Nel vederlo, la scimmia sussultò ma cercò di mantenere la calma.

Il bonzo si limitò a sedersi vicino a Goku.

“Scusami per questa notte! Non sapevo che ci conoscessimo e ho reagito d’impulso.” si giustificò la scimmietta. “Gojyo dice che vivevo con te. Mi ha raccontato che sei stato tu  a liberarmi e che io ti ho sempre seguito. Ma non riesco a crederci. Non ricordo nulla!”

“Sicuramente avrai fatto qualcosa di stupido per ridurti così!” sussurrò Sanzo.

Goku non riusciva a guardare quel ragazzo negli occhi.

Era affascinato dai capelli d’oro del bonzo e da quella voce magnetica.

Tuttavia provava un timore ingestibile nei suoi confronti..

Sanzo allungò una mano verso la guancia di Goku e la carezzò dolcemente.

Il ragazzino fu stupito da quel gesto così affettuoso e si voltò verso il bonzo.

Questi passò un dito sulle morbide labbra della scimmia e si avvicinò al suo viso.

Goku non sapeva come reagire: da una parte avrebbe voluto scacciarlo come la notte precedente, dall’altro era terribilmente attratto da quella persona così ...perfetta.

Sanzo fece scorrere la lingua sulle labbra dello scimmiotto che si sentì avvampare.

Aprì la bocca e lasciò che il loro bacio diventasse più intimo.

Il biondo monaco lo strinse a sé e posò i suoi baci sul collo di Goku.

Quest’ultimo avrebbe voluto scappare ma qualcosa lo teneva ancorato a quella situazione.

Chiuse gli occhi e assaporò le sensazioni che gli venivano offerte.

Al bonzo venne naturale osare di più e sollevò la maglia di Goku introducendovi le proprie mani.

Goku gemette flebilmente e strinse la veste di Sanzo, che lo spinse lentamente per terra .

I baci di Sanzo si spostavano sempre più verso il basso finché non raggiunsero la chiusura dei pantaloni.

La scimmia fece uno scatto all’indietro e riprese il controllo della situazione.

Confuso e spaventato si alzò e corse verso la città.

Sanzo rimase da solo in quel giardino paradisiaco.

Goku si era lasciato trasportare , ma il monaco non si sentiva per nulla soddisfatto.

Era intollerabile che la scimmia non ricordasse tutte le loro esperienze e tutte quelle circostanze che li avevano uniti.

 

FINE SECONDA PARTE



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